PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI CANALE MONTERANO (RM) PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

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1 COMUNE DI CANALE MONTERANO (RM) POR FESR LAZIO , ATTIVITÀ II.4 "Valorizzazione delle strutture di fruizione delle Aree Protette" "Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul Convento di San Bonaventura e la Chiesa di San Rocco". PROGETTO ESECUTIVO R.T.P. Arch. Monica Morbidelli (capogruppo) Arch. Fabrizio De Cesaris Arch. Anelinda Di Muzio Arch. Ambra Troiani Maggio 2012 PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

2 Comune di Canale Monterano Provincia di Roma PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 100 e Allegato XV e s.m.i.) OGGETTO: Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco COMMITTENTE: Riserva Naturale Regionale Monterano CANTIERE: Riserva Naturale Regionale Monterano, Canale Monterano (Roma) Canale Monterano, lì 19/05/2012 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA (Architetto Di Muzio Anelinda) IL COMMITTENTE (Direttore della Riserva Naturale Regionale Monterano Mantero Francesco ) Architetto Di Muzio Anelinda Via Baldassarre Peruzzi Roma (Roma) dimuzio.arc@libero.it CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 1

3 LAVORO CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Natura dell'opera: OGGETTO: Importo presunto dei Lavori: Numero imprese in cantiere: Entità presunta del lavoro: Restauro e consolidamento Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco ,38 euro 1 (previsto) 673 uomini/giorno Data inizio lavori: 02/09/2013 Data fine lavori (presunta): 28/02/2014 Durata in giorni (presunta): 180 Dati del CANTIERE: Indirizzo Riserva Naturale Regionale Monterano Città: Canale Monterano (Roma) Telefono / Fax: COMMITTENTI DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Riserva Naturale Regionale Monterano Indirizzo: Piazza Tubingen 1 Città: Canale Monterano (Roma) Telefono / Fax: nella Persona di: Nome e Cognome: Francesco Mantero Qualifica: Direttore della Riserva Naturale Regionale Monterano Indirizzo: Piazza Tubingen 1 Città: Canale Monterano (Roma) Telefono / Fax: Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 2

4 Progettista: RESPONSABILI Nome e Cognome: R.T.P. Arch. Monica Morbidelli (Capogruppo), Arch. Fabrizio De Cesaris, Arch. Anelinda Di Muzio, Arch. Ambra Troiani Qualifica: Architetti Indirizzo: Via Baldassarre Peruzzi 20 Città: Roma (Roma) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo dimuzio.arc@libero.it Codice Fiscale: DMZNND67A64H501G Partita IVA: Direttore dei Lavori: Nome e Cognome: R.T.P. Arch. Monica Morbidelli (Capogruppo), Arch. Fabrizio De Cesaris, Arch. Anelinda Di Muzio, Arch. Ambra Troiani Qualifica: Architetti Indirizzo: Via Baldassarre Peruzzi 20 Città: Roma (Roma) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo dimuzio.arc@libero.it Codice Fiscale: DMZNND67A64H501G Partita IVA: Responsabile dei Lavori: Nome e Cognome: Francesco Mantero Qualifica: Direttore della Riserva Naturale Regionale Monterano Indirizzo: Piazza Tubingen 1 Città: Canale Monterano CAP: Telefono / Fax: Indirizzo dimuzio.arc@libero.it Codice Fiscale: DMZNND67A64H501G Partita IVA: Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione: Nome e Cognome: Anelinda Di Muzio Qualifica: Architetto Indirizzo: Via Baldassarre Peruzzi 20 Città: Roma (Roma) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo dimuzio.arc@libero.it Codice Fiscale: DMZNND67A64H501G Partita IVA: Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione: Nome e Cognome: Anelinda Di Muzio Qualifica: Architetto Indirizzo: Via Baldassarre Peruzzi 20 Città: Roma (Roma) CAP: Telefono / Fax: Indirizzo dimuzio.arc@libero.it Codice Fiscale: DMZNND67A64H501G Partita IVA: Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 3

5 IMPRESE Il nome dell'impresa che vincerà l'appalto sarà inserita in un aggiornamento al piano. DOCUMENTAZIONE Telefoni ed indirizzi utili Carabinieri pronto intervento: tel. 112 Caserma Carabinieri di Manziana tel Via Caduti di Nassirya Manziana (Rm) Servizio pubblico di emergenza Polizia: tel. 113 Polizia - Commissariato di P.S. di Bracciano tel Comando Vvf chiamate per soccorso: tel. 115 Comando Vvf di Anguillara Sabazia tel Via Marchigiana, , Anguillara Sabazia (Rm) Pronto Soccorso tel. 118 Pronto Soccorso: - Ospedale Civile Padre Pio tel Via delle Coste 62, Bracciano (Rm) Documentazione da custodire in cantiere Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione: 1. Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 90, D.Lgs. n. 81/2008); 2. Piano di Sicurezza e di Coordinamento; 3. Fascicolo con le caratteristiche dell'opera; 4. Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti; 5. Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori; 6. Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 7. Documento unico di regolarità contributiva (DURC) 8. Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 9. Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 10. Copia del libro matricola dei dipendenti per ciascuna delle imprese operanti in cantiere; 11. Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, I.S.P.E.S.L., Vigili del fuoco, ecc.); 12. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione; 13. Certificati di idoneità per lavoratori minorenni; 14. Tesserini di vaccinazione antitetanica. Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione: 1. Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice); 2. Autorizzazione per eventuale occupazione di suolo pubblico; 3. Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali); 4. Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.); 5. Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive. 6. Denuncia di installazione all'i.s.p.e.s.l. degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di conformità a marchio CE; 7. Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg; 8. Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg; 9. Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica periodica; 10. Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti; 11. Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere; 12. Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature; Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 4

6 13. Dichiarazione di conformità delle macchine CE; 14. Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica; 15. Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi; 16. Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi; 17. Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale; 18. Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore; 19. Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore; 20. Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio; 21. Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta abilitata; 22. Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001); 23. Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità" dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche. DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE (punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Descrivere il contesto in cui è collocata l'area del cantiere. [D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. a), punto 2] L'area di cantiere è collocata all'interno della Riserva Naturale di Canale Monterano ove sono presenti essenze animali e vegetali di vario tipo ed elementi ruderali dell'antica città di Monterano. DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA (punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Descrivere sinteticamente l'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche. [D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. a), punto 3] Gli interventi di consolidamento della rupe e dei due edifici ruderali di San Bonaventura e di San Rocco costutuiscono la voce di maggior peso all'interno del programma d'intervento. Gli interventi che riguardano la rupe sono volti alla stabilizzazione dei picchi tufacei aggettanti o fratturati con disgaggio parziale, in rare occasioni, e, più spesso, con un consolidamento locale ottenuto con un numero limitato di tiranti metallici, con iniezioni nelle fratture e con interventi murari tradizionali. Per evitare l'azione aggressiva della vegetazione infestante si prevede un diserbo, che è stato preceduto da un'analisi vegetazionale, distinguendo la flora essenziale per valore storiconaturalistico dalla componenete invasiva ridondante e dannosa per la conservazione del sito. Sono previti inoltre interventi di protezione e risanamento delle murature e delle basi fondali e interventi di restauro delle superfici. Gli interventi previsti sulle mura, dopo la pulitura dei depositi e delle polveri e la rimozione della vegetazione superficiale e profonda, sono i seguenti: sigillatura delle lesioni e iniezioni a pressione con malte a base di calce, acqua e pozzolana, sabbia fine e additivi opportunamente miscelati, stilatura dei giunti e integrazione delle lacune murarie mediante il rimontaggio dei conci caduti, ricostruzione delle parti mancanti necessarie alla stabilità statica con la tecnica del scuci e cuci dei Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 5

7 conci, murature in blocchi o in scheggioni di tufo, a seconda dei casi, protezione sommitale con muratura a scheggioni, consolidamento finale di protezione. In caso di tratti liberi di mura si inseriranno tiranti di ancoraggio con posa in opera di armatura metallica di contenimento di tipo diverso a seconda dei casi. Anche gli intonaci saranno consolidati con pulitura, ristabilimento dell'adesione con iniezioni di resina acrilica, microstuccatura, bordatura e consolidamento di protezione. La problematica della mancanza di continuità formale è stata affrontata con la creazione di una staccionata rustica doppia dove possono essere lasciati crescere i rovi rimossi dalle strutture architettoniche in modo da ottenere una sorta di reintegrazione dell'immagine della continuità delle mura saturando gli spazi oggi vuoti con una fascia di vegetazione. Sui costoni tufacei sono previsti la rimozione degli apparati radicali superficiali e profondi, la pulizia della parete rocciosa e il riempimento con malta cementizia delle fessurazioni e sconnessure, iniezioni a pressione in perfori non armati con miscele fluide cementizie, il consolidamento del costone tufaceo con muratura in pietrame tufaceo posta a integrare le parti mancanti o a sostenere quelle molto aggettanti, l'ancoraggio dei pezzi distaccati e il disgaggio, ovvero l'abbattimento di volumi rocciosi in equilibrio precario e non recuperabili, la stabilizzazione degli accumuli di terreno o dei materiali superficiali instabili con geostuoie biodegradabili e cordonate vive, il miglioramento del deflusso dell'acqua con la creazione di canaline in tufo. Si prevede inoltre l'inserimento di tiranti di ancoraggio con posa in opera di armatura metallica di contenimento del tipo Dywiag per l'ancoraggio di porzioni a rischio caduta a seguito di perforo di adeguata dimensione e profondità e che varia da punto a punto. Le alberature di pregio che dovranno essere conservate saranno potate in modo da non costituire pericolo per i costoni, le mura e i visitatori. La tecnica dell anastilosi, che permetterà di ricollocare le bozze in tufo originarie cadute alla base delle mura, permetterà anche di liberare da parte dei detriti dei crolli le pendici di mura e costoni a vantaggio della sicurezza dei percorsi e del recupero del declivio naturale. Sul convento di San Bonaventura si prevede di colmare la grande lacuna muraria dell'angolo per eliminare la pericolosa discontinuità esistente nei collegamenti murari tra le pareti adiacenti; in altre parti della fabbrica sono previste alcune reintegrazioni parziali che sono costituite da limitati ripristini della continuità tra setti adiacenti. Inoltre si prevede d'inserire una serie di intirantature metalliche per miglorare la qualità delle connessioni murarie verticali e predisporre delle armature cautelative capaci di ridurre il rischio di collassi per le murature del convento. Ad esse se ne affiancano altre, in minor numero, inserite direttamente negli spessori murari e di minimo impatto visivo. Più precisamente sono previste reintegrazioni murarie e incatenamenti nella zona posteriore Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 6

8 verso valle; incatenamenti diffusi nell ala posteriore verso monte, intervento di ricollegamento dello spigolo a sinistra della facciata, interventi di anastilosi e reintegrazione dei piloni centrali, convogliamento e irreggimentazione delle acque pluviali, riduzione con isolamento dalla muratura della pianta di fico presente nella navata. Tra gli interventi assume rilievo il sistema di tiranti metallici previsto nelle ali posteriori e il risarcimento del cantone mancante a sinistra della facciata della chiesa. Si prevede anche la protezione della parte sommitale degli altari e il restauro della pavimentazione antica mediante la bordatura perimetrale e la stilatura delle fughe del cotto originario conservato. Nel pavimento della chiesa verrà modellato in superficie l'attuale piano di calpestio creando un sistema di pendenze per la raccolta dell'acqua meteorica verso il centro della chiesa da dove, attraverso la posa di un pozzetto con griglia di raccolta e una tubazione in pvc che permetta l'allontanamento delle acque a valle. Per quanto esposto in merito alla presenza del fico e ai vuoti sottostanti, sarà mantenuta l'immagine della pavimentazione in terra all'interno della chiesa anche se ottenuta da uno strato sottostante di tessuto non tessuto e una finitura superficiale a cretoni di pozzolana legati con poca calce, che permetta la traspirabilità degli strati sottostanti e costituisca un piano di calpestio pulito e asciutto. Quanto alle parti visitabili, qui si procederà a consolidare gli intonaci e gli elementi della muratura a rischio di caduta, operando una verifica anche dei bauletti sommitali e l'apposizione di adeguati parapetti per regolare il flusso di visita il cui disegno sarà identico a quelli già presenti nel castello costituiti da inferriate a semplici montanti verticali e corrimano, in ferro zincato verniciato al forno. Gli interventi programmati sul fico sono: potatura contenitiva e marginamento perimetrale del pane di terra con fascinata viva legnosa. Anche la chiesa di San Rocco sarà sottoposta ad operazioni di consolidamento locale con la tecnica dello scuci e cuci, reimpiegando gli stessi elementi tufacei e malta compatibile di buona qualità meccanica; nelle zone di minor degrado si adotterà la tecnica delle iniezioni di malta da effettuare all'interno delle discontinuità murarie. Gli interventi previsti sono perlopiù di consolidamento e prevedono il riempimento con malta cementizia delle fessurazioni e sconnessure, iniezioni a pressione in perfori non armati con miscele fluide a base di calce, acqua e pozzolana, sabbia fine e additivi opportunamente miscelati, stilatura dei giunti e integrazione delle lacune murarie e delle due angolate nord mediante il rimontaggio dei conci caduti, ricostruzione delle parti mancanti necessarie alla stabilità statica con la tecnica del scuci e cuci dei conci, inclusa la ricostruzione della chiusura ad arco di una monofora della cappella est, la realizzazione di perfori e l'inserimento di tiranti, il consolidamento delle murature in perfori non armati con miscele base di calce, acqua, pozzolana e sabbia fine, di iniezioni armate e non armate di materiale consolidante compatibile con Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 7

9 le murature antiche e a base di calce e il consolidamento finale di protezione. Interventi mirati dove necessario saranno fatti anche sulle creste delle murature perimetrali con l'aggiunta di protezione sommitale costituita da muratura a scheggioni tufacei che mantenga la finitura a rudere presente nelle altre parti dove non si interverrà. AREA DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) In questo raggruppamento andranno considerate le situazioni di pericolosità relative sia alle caratteristiche dell'area su cui dovrà essere installato il cantiere, sia al contesto all'interno del quale esso stesso andrà a collocarsi. Secondo quanto richiesto dall' Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 tale valutazione, riferita almeno agli elementi di cui all'allegato XV.2, dovrà riguardare i seguenti aspetti: CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE Caratteristiche area del cantiere, dove andranno indicati i rischi, e le misure preventive, legati alla specifica condizione dell'area del cantiere (ad es. le condizioni geomorfologiche del terreno, l'eventuale presenza di sottoservizi, ecc.); [D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) e d) punto 1 - punto 2.2.1, lett. a)] Nel cantiere non sono presenti linee aeree o condutture sotterranee o fonti inquinanti trovandosi all'interno di una Riserva Naturale. Sono invece presenti alberi e vegetazione in genere, in parte infestante da eliminare, in parte da conservare dopo aver operato potature localizzate. Negli interventi sul costone tufaceo e sui manufatti presenti nell'antica città di Monterano si avrà cura di non danneggiare gli alberi presenti. I manufatti sui quali interventire, come meglio specificato nella relazione introduttiva sono: le Mura (costone ed elementi murari), il convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco. Per quanto riguarda le mura e il costone il lavoro sarà organizzato per cantieri separati predisponendo di volta in volta recinzioni di protezione con lo scopo di isolare il cantiere e garantire una fruizione dei visitatori in sicurezza della riserva. FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, dove dovranno essere valutati i rischi, e le misure preventive, trasmessi dall'ambiente circostante ai lavoratori operanti sul cantiere (ad es. presenza di altro cantiere preesistente, di viabilità ad elevata percorrenza, ecc.); [D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) e d) punto 1 - punto 2.2.1, lett. b)] Non si ravvisano al momento attuale fattori esterni che comportano rischi per il cantiere. RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante, dove dovranno essere valutati i rischi, e le misure Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 8

10 preventive, conseguenti alle lavorazioni che si svolgono sul cantiere e trasmessi all'ambiente circostante (ad es. rumori, polveri, caduta di materiali dall'alto, ecc); [D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.2, lett. c) e d) punto 1 - punto 2.2.1, lett. c)] Considerando che ogni tratto murario su cui si dovrà intervenire verrà isolato con recinzione e può essere considerato come cantiere, il rischio maggiore è rappresentato dalla caduta di materiali dall'alto, soprattutto nelle fasi di intervento sul costone tufaceo e nelle operazioni di sottofondazione delle mura. Pertanto tali lavorazioni saranno svolte con la massima cura montando barriere parasassi e si eviterà il passaggio dei visitatori nelle fasi più delicate delle lavorazioni. DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE (punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Descrizione caratteristiche idrogeologiche, dove dovrà essere inserita una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno. Qualora fosse disponibile una specifica relazione, potrà rinviarsi ad essa nel punto "Conclusioni Generali", dove verranno menzionati tutti gli allegati al Piano di Sicurezza. [D.Lgs. 81/2008, Allegato XV, punto 2.1.4] Per quanto riguarda le caratteristiche idrogeologiche del terreno si rimanda aglle indagini geologiche e geotecniche allegate al progetto definitivo. Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 9

11 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Modalità da seguire per la recinzione del cantiere Illustrare le misure di sicurezza da assumere contro i possibili rischi provenienti dall'ambiente esterno. L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non inferiore a quella richiesta dal locale regolamento edilizio (generalmente m. 2), in grado di impedire l accesso di estranei all area delle lavorazioni. Il sistema di confinamento scelto dovrà offrire adeguate garanzie di resistenza sia ai tentativi di superamento sia alle intemperie. Le vie di accesso pedonali al cantiere saranno differenziate da quelle carrabili, allo scopo di ridurre i rischi derivanti dalla sovrapposizione delle due differenti viabilità, proprio in una zona a particolare pericolosità, qual è quella di accesso al cantiere. Gli angoli sporgenti della recinzione o di altre strutture di cantiere dovranno essere adeguatamente evidenziati, ad esempio, a mezzo a strisce bianche e rosse trasversali dipinte a tutta altezza. Nelle ore notturne l'ingombro della recinzione sarà evidenziato apposite luci di colore rosso, alimentate in bassa tensione. Servizi igienico - assistenziali Illustrare l'ubicazione dei servizi igienico - assistenziali, descrivendo le scelte organizzative relative al loro posizionamento. I servizi igienico - assistenziali sono realizzati con strutture prefabbricate o baraccamenti, nei quali le maestranze possono usufruire di refettori, dormitori, servizi igienici, locali per riposare, per lavarsi, per ricambio vestiti. I servizi igienico - assistenziali dovranno fornire ai lavoratori ciò che serve ad una normale vita sociale al di là della giornata lavorativa, ed in particolare un refettorio nel quale essi possano trovare anche un angolo cottura qualora il cibo non venga fornito dall'esterno. I lavoratori dovranno trovare, poi, i servizi igienici e le docce, i locali per il riposo durante le pause di lavoro e, se necessari, i locali destinati a dormitorio. I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere: cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione. La presenza di attrezzature, di locali e di personale sanitario nel cantiere sono indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Viabilità principale di cantiere Illustrare l'ubicazione della viabilità principale del cantiere, descrivendo le scelte organizzative relative al suo posizionamento. Al termine della recinzione del cantiere dovrà provvedersi alla definizione dei percorsi carrabili e pedonali, limitando, per quanto consentito dalle specifiche lavorazioni da eseguire, il numero di intersezioni tra i due livelli di viabilità. Nel tracciamento dei percorsi carrabili, si dovrà considerare una larghezza tale da consentire un franco non minore di 70 centimetri almeno da un lato, oltre la sagoma di ingombro del veicolo; qualora il franco venga limitato ad un solo lato per tratti lunghi, devono essere realizzate piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a m 20 lungo l'altro lato. Impianti elettrico, dell'acqua, del gas, ecc. Illustrare l'ubicazione degli impianti di alimentazione presenti nel cantiere (elettrico, acqua, gas, energia di qualsiasi tipo, ecc.), Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 10

12 descrivendo le scelte organizzative relative ai rispettivi posizionamenti. Nel cantiere sarà necessaria la presenza di alcuni tipi di impianti, essenziali per il funzionamento del cantiere stesso. A tal riguardo andranno eseguiti secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto delle leggi vigenti l'impianto elettrico per l'alimentazione delle macchine e/o attrezzature presenti in cantiere, l'impianto di messa a terra, l'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, l'impianto idrico, quello di smaltimento delle acque reflue, ecc. Tutti i componenti dell'impianto elettrico del cantiere (macchinari, attrezzature, cavi, quadri elettrici, ecc.) dovranno essere stati costruiti a regola d'arte e, pertanto, dovranno recare i marchi dei relativi Enti Certificatori. Inoltre l'assemblaggio di tali componenti dovrà essere anch'esso realizzato secondo la corretta regola dell'arte: le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte. In particolare, il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi di tutte le apparecchiature e componenti elettrici presenti sul cantiere, dovrà essere: non inferiore a IP 44, se l'utilizzazione avviene in ambiente chiuso (CEI 70.1); non inferiore a IP 55, ogni qual volta l'utilizzazione avviene all'aperto con la possibilità di investimenti da parte di getti d'acqua. Inoltre, tutte le prese a spina presenti sul cantiere dovranno essere conformi alle specifiche CEE Euronorm (CEI 23-12), con il seguente grado di protezione minimo: IP 44, contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi, IP 67, quando vengono utilizzate all'esterno. Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche Illustrare l'ubicazione dell'impianto di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, descrivendo le scelte organizzative relative al suo posizionamento. Appena ultimati i lavori di movimento terra, dovrà iniziarsi la realizzazione dell'impianto di messa a terra per il cantiere, che dovrà essere unico. L'impianto di terra dovrà essere realizzato in modo da garantire la protezione contro i contatti indiretti: a tale scopo si costruirà l'impianto coordinandolo con le protezioni attive presenti (interruttori e/o dispositivi differenziali) realizzando, in questo modo, il sistema in grado di offrire il maggior grado di sicurezza possibile. L'impianto di messa a terra, inoltre, dovrà essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l'equipotenzialità delle masse, anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra. Qualora sul cantiere si renda necessario la presenza anche di un impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, allora l'impianto di messa a terra dovrà, oltre ad essere unico per l'intero cantiere, anche essere collegato al dispersore delle scariche atmosferiche. Nel distinguere quelle che sono le strutture metalliche del cantiere che necessitano di essere collegate all'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche da quelle cosiddette autoprotette, ci si dovrà riferire ad un apposito calcolo di verifica, eseguito secondo le vigenti norme CEI. Disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti per la sicurezza Illustrare le disposizioni relative alla consultazione dei rappresentanti della sicurezza. Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e coordinamento e/o di eventuali significative modifiche apportate, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante per la sicurezza per fornirgli gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano e raccogliere le eventuali proposte che il rappresentante per la sicurezza potrà formulare. Disposizioni per la cooperazione e il coordinamento tra i datori di lavoro e i lavoratori autonomi Illustrare le disposizioni per organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione. Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 11

13 Per il momento si prevede di avere sul cantiere una sola impresa. Si provvederà all'aggiornamento del piano qualora la ditta appaltatrice si avvarrà di subappaltatori per le specifiche lavorazioni. Modalità di accesso dei mezzi di fornitura materiali Illustrare le modalità da seguire per l'accesso dei mezzi di fornitura materiali nel cantiere, individuando gli eventuali rischi e le relative misure preventive. Allo scopo di ridurre i rischi derivanti dalla presenza occasionale di mezzi per la fornitura di materiali, la cui frequenza e quantità è peraltro variabile anche secondo lo stato di avanzamento dei lavori, si procederà a redigere un programma degli accessi, correlato al programma dei lavori. In funzione di tale programma, al cui aggiornamento saranno chiamati a collaborare con tempestività i datori di lavoro delle varie imprese presenti in cantiere, si prevederanno adeguate aree di carico e scarico nel cantiere, e personale a terra per guidare i mezzi all'interno del cantiere stesso. Dislocazione delle zone di carico e scarico Illustrare l'ubicazione delle zone di carico e scarico, descrivendo le scelte organizzative relative al loro posizionamento. Le zone di carico e scarico saranno posizionate nell'area del cantiere, in prossimità dell'accesso carrabile. Zone di deposito attrezzature Illustrare l'ubicazione delle zone di deposito delle attrezzature, descrivendo le scelte organizzative relative al loro posizionamento. Le zone di deposito attrezzature, sono state individuate in modo da non creare sovrapposizioni tra lavorazioni contemporanee. Inoltre, si è provveduto a tenere separati, in aree distinte, i mezzi d'opera da attrezzature di altro tipo (compressori, molazze, betoniere a bicchiere, ecc.) Zone stoccaggio materiali Illustrare l'ubicazione delle zone di stoccaggio dei materiali, descrivendo le scelte organizzative relative al loro posizionamento. Le zone di stoccaggio dei materiali, sono state individuate e dimensionate in funzione delle quantità da collocare. Tali quantità sono state calcolate tenendo conto delle esigenze di lavorazioni contemporanee. Le superfici destinate allo stoccaggio di materiali, sono state dimensionate considerando la tipologia dei materiali da stoccare, e opportunamente valutando il rischio seppellimento legato al ribaltamento dei materiali sovrapposti. Zone stoccaggio dei rifiuti Illustrare l'ubicazione delle zone di stoccaggio dei rifiuti, descrivendo le scelte organizzative relative al loro posizionamento. Le zone di stoccaggio dei rifiuti sono state posizionate in aree periferiche del cantiere, in prossimità degli accessi carrabili. Inoltre, nel posizionamento di tali aree si è tenuto conto della necessità di preservare da polveri, esalazioni maleodoranti, ecc. sia i lavoratori presenti in cantiere, che i visitatori della Riserva. Zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione Illustrare l'ubicazione delle zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione, descrivendo le scelte organizzative relative al loro posizionamento. Le zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio, sono state posizionate in aree del cantiere periferiche, meno interessate da spostamenti di mezzi d'opera e/o operai. In tali aree si è provveduto a posizionare segnaletica indicante la presenza del pericolo e le modalità comportamentali da seguire (non fumare, non utilizzare fiamme libere, ecc.) Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 12

14 SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE Nel cantiere saranno collocati segnali di pericolo, obbligo, prescrizione e divieto sia allingresso dell'area che in prossimità delle zone in cui di volta in volta si realizzeranno le lavorazioni. LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi (punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008) ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Allestimento di cantiere temporaneo su strada Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere Allestimento di servizi sanitari del cantiere Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere Realizzazione della viabilità del cantiere Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere Realizzazione di impianto elettrico del cantiere Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere Realizzazione di impianto idrico del cantiere Smobilizzo del cantiere Allestimento di cantiere temporaneo su strada (fase) Allestimento di un cantiere temporaneo lungo una strada carrabile senza interruzione del servizio. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada; Addetto all'allestimento di un cantiere temporaneo lungo una strada carrabile senza interruzione del servizio. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di cantiere temporaneo su strada; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Investimento, ribaltamento; b) Rumore per "Operaio polivalente"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Scala semplice; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni. Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 13

15 Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi (fase) Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'istallazione di impianti fissi di cantiere (betoniera, silos, sebatoi). Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogrù. Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Addetto all'allestimento delle zone del cantiere per lo stocaggio di materiali, di deposito di materiali e delle attrezzatura e per l'istallazione di impianti fissi quali betoniera, silos, banco dei ferraioli, ecc.. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Rumore per "Operaio polivalente"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Ponte su cavalletti; d) Ponteggio mobile o trabattello; e) Scala doppia; f) Scala semplice; g) Sega circolare; h) Smerigliatrice angolare (flessibile); i) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni. Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere (fase) Allestimento di servizi igienico-sanitari costituiti da locali, direttamente ricavati nell'edificio oggetto dell'intervento, in edifici attigui, o in strutture prefabbricate appositamente approntate, nei quali le maestranze possono usufruire di refettori, dormitori, servizi igienici, locali per riposare, per lavarsi, per il ricambio dei vestiti. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogrù. Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Addetto all'allestimento di servizi igienico-sanitari costituiti da locali, direttamente ricavati nell'edificio oggetto dell'intervento, in edifici attigui, o in strutture prefabbricate appositamente approntate, nei quali le maestranze possono usufruire di refettori, dormitori, servizi igienici, locali per riposare, per lavarsi, per il ricambio dei vestiti. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Rumore per "Operaio polivalente"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 14

16 a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Ponte su cavalletti; d) Ponteggio mobile o trabattello; e) Scala doppia; f) Scala semplice; g) Sega circolare; h) Smerigliatrice angolare (flessibile); i) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni. Allestimento di servizi sanitari del cantiere (fase) Allestimento di servizi sanitari costituiti dai presidi (cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione) e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvvisio. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogrù. Lavoratori impegnati: 1) Addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere; addetto all'allestimento di servizi sanitari costituiti dai presidi (cassetta di pronto soccorso, pacchetto di medicazione, camera di medicazione) e dai locali necessari all'attività di pronto soccorso in cantiere indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvvisio. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto all'allestimento di servizi sanitari del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Rumore per "Operaio polivalente"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Ponte su cavalletti; d) Ponteggio mobile o trabattello; e) Scala doppia; f) Scala semplice; g) Sega circolare; h) Smerigliatrice angolare (flessibile); i) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni. Montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso (fase) Operazioni di montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio metallico fisso, di tipologia a tubi e giunti, a telai prefabbricati, o a montanti e traversi prefabbricati, in conformità alle istruzioni del libretto di Autorizzazione Ministeriale e secondo le procedure del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio). Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Lavoratori impegnati: 1) Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso; Addetto alle operazioni di montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio metallico fisso, di tipologia a tubi e giunti, a Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 15

17 telai prefabbricati, o a montanti e traversi prefabbricati, in conformità alle istruzioni del libretto di Autorizzazione Ministeriale e secondo le procedure del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio). Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) elmetto (sia per gli addetti al montaggio che per quanti partecipano al lavoro da terra; tali elmetti devono essere corredati da cinghia sottogola, indispensabile soprattutto per chi, lavorando in elevazione, è impossibilitato a recuperare facilmente il casco eventualmente perduto); b) guanti; c) cintura di sicurezza a dissipazione di energia; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione; b) Movimentazione manuale dei carichi; c) Rumore per "Ponteggiatore"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Attrezzi manuali; c) Ponteggio metallico fisso; d) Scala semplice; e) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Inalazione polveri, fibre; Ustioni. Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere (fase) Realizzazione della recinzione, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per mezzi e lavoratori. La recinzione dovrà essere di altezza non minore a quella richiesta dal vigente regolamento edilizio, realizzata con lamiere grecate, reti o altro efficace sistema di confinamento, adeguatamente sostenute da paletti in legno, metallo, o altro infissi nel terreno. Macchine utilizzate: 1) Dumper. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Addetto alla realizzazione della recinzione, al fine di impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, e degli accessi al cantiere, per mezzi e lavoratori. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Operaio polivalente"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Scala doppia; d) Scala semplice; e) Sega circolare; f) Smerigliatrice angolare (flessibile); g) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Cesoiamenti, stritolamenti; Movimentazione manuale dei carichi; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni. Realizzazione della viabilità del cantiere (fase) Realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli preferibilmente mediante percorsi separati. A questo scopo, Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 16

18 all'interno del cantiere dovranno essere approntate adeguate vie di circolazione carrabile e pedonale, corredate di appropriata segnaletica. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Pala meccanica. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere; Addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere destinata a persone e veicoli preferibilmente mediante percorsi separati. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione della viabilità di cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) indumenti ad alta visibilità; f) calzature di sicurezza con suola imperforabile. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Operaio polivalente"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Sega circolare; d) Smerigliatrice angolare (flessibile); e) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Scivolamenti, cadute a livello; Ustioni. Realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere (fase) Realizzazione dell'impianto di messa a terra, unico per l'intera area di cantiere e composto, essenzialmente, da elementi di dispersione (puntazze), dai conduttori di terra e dai conduttori di protezione. A questi si aggiungono i conduttori equipotenziali destinati alla messa a terra delle masse e delle eventuali masse estranee. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere ed all'individuazione e collegamento ad esso di tutte le masse metalliche che ne necessitano. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto di messa a terra del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione; b) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"; c) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponte su cavalletti; c) Ponteggio mobile o trabattello; d) Scala doppia; e) Scala semplice; f) Scanalatrice per muri ed intonaci; g) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni. Realizzazione di impianto elettrico del cantiere (fase) Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 17

19 Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere, per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere; Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere, per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, mediante la posa in opera quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico di cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione; b) Rumore per "Elettricista (ciclo completo)"; c) Vibrazioni per "Elettricista (ciclo completo)"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Ponte su cavalletti; c) Ponteggio mobile o trabattello; d) Scala doppia; e) Scala semplice; f) Scanalatrice per muri ed intonaci; g) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Irritazioni cutanee, reazioni allergiche; Ustioni. Realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere (fase) Realizzazione dell'impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere; Idraulico addetto alla realizzazione dell'impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico dei servizi igienico-assistenziali e sanitari del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Idraulico"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Trapano elettrico; c) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi. Realizzazione di impianto idrico del cantiere (fase) Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori. Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 18

20 Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere; Idraulico addetto alle realizzazione dell'impianto idrico del cantiere, mediante la posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore per "Idraulico"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Trapano elettrico; c) Scala semplice; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre; Ustioni; Caduta dall'alto; Movimentazione manuale dei carichi. Smobilizzo del cantiere (fase) Smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte le attrezzature, macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento. Macchine utilizzate: 1) Autocarro; 2) Autogrù; 3) Carrello elevatore. Lavoratori impegnati: 1) Addetto allo smobilizzo del cantiere; Addetto allo smobilizzo del cantiere realizzato attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse, di tutti gli impianti di cantiere, delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte le attrezzature, macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento. Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate nel successivo capitolo: a) DPI: addetto allo smobilizzo del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Caduta di materiale dall'alto o a livello; b) Rumore per "Operaio polivalente"; Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Argano a bandiera; c) Attrezzi manuali; d) Ponte su cavalletti; e) Ponteggio metallico fisso; f) Ponteggio mobile o trabattello; g) Scala doppia; h) Scala semplice; i) Trapano elettrico; Rischi generati dall'uso degli attrezzi: Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Scivolamenti, cadute a livello; Movimentazione manuale dei carichi; Cesoiamenti, stritolamenti; Inalazione polveri, fibre; Ustioni. Interventi sulle mura urbane di Monterano (tra Porta Cretella e Porta Romana), sul convento di San Bonaventura e la chiesa di San Rocco - Pag. 19

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