DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
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1 SCUOLA SECONDARIIA DII II GRADO DII GUARDIIAGRELE VIIA FARIINA GUARDIIAGRELE ((CH)) DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi degli artt. 17 comma 1 e 28 comma 2 del D.Lgs. 81/08) DOCUMENTO COSTITUITO DA N 55 PAGINE e N 5 ALLEGATI
2 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Il sottoscritto Prof. Fausto DE SANCTIS, in qualità di DATORE DI LAVORO dell ISTITUTO D I C H I A R A di aver elaborato questo documento di valutazione dei rischi per i fini stabiliti dal D. Lgs 81/08 e successive modifiche ed integrazioni. Data, lì Firma Il sottoscritto Dott. Michele VERRATTI, in qualità di R.S.P.P., ha sviluppato la valutazione dei rischi dei cui risultati si relaziona nel presente documento e D I C H I A R A di aver ricevuto dal Datore di Lavoro le informazioni previste dall art. 18, comma 2 del D. Lgs 81/08 e, per quanto di Sua competenza, di aver provveduto ai sensi dell art. 33 del medesimo decreto, all individuazione dei fattori di rischio e delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro e che i criteri adottati sono conformi alle linee guida contenute nella circolare ministeriale 102/95 del Ministero del Lavoro nonché alle Linee guida Cee ( metodologia proposta dalla V Direzione Cee). Data, lì Firma La sottoscritta Dott.ssa Majlinda GRAPSHI, in qualità di MEDICO COMPETENTE D I C H I A R A di aver ricevuto dal Datore di Lavoro le informazioni previste dall art. 18, comma 2 del D. Lgs 81/08 e di aver collaborato con lo stesso ed il Servizio di Prevenzione e Protezione all elaborazione, per quanto di competenza, del documento di valutazione dei rischi e di aver preso visione dell intero documento. Data, lì Firma La sottoscritta Prof.ssa Ivana MARRONCELLI, eletto RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI per la SICUREZZA D I C H I A R A di essere stato preventivamente consultato sui criteri, tempi e modalità che l Istituto ha utilizzato per la valutazione dei rischi; di aver preso visione di questo elaborato. Data, Firma Pagina 2 di 55
3 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 SEZIONE 1 INTRODUZIONE Pagina 3 di 55
4 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ PREMESSA In questo paragrafo, si forniscono alcune indicazioni essenziali sulla società e sui principali soggetti che hanno partecipato al processo valutativo, successivamente nelle varie sezioni sono indicati i criteri di valutazione adottati presentandone i risultati nonché la descrizione degli interventi di prevenzione e protezione. Ragione Sociale ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO STATALE "Nicola da Guardiagrele" Via G. Farina n (CH) Datore di Lavoro PROF. FAUSTO DE SANCTIS Sede SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DI Orario di Lavoro N dipendenti Orario delle lezioni Lunedì- Sabato ore: 8,20-13,20 Uomini 8 Donne 33 Pagina 4 di 55
5 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ DEFINIZIONI D. Lgs 81/08, art Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per: a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell'ente stesso; l'associato in partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1 agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni; b) «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall'organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell'ubicazione e dell'ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l'attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l'organo di vertice medesimo; c) «azienda»: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato; d) «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa; e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; f) «responsabile del servizio di prevenzione e protezione»: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Pagina 5 di 55
6 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 g) «addetto al servizio di prevenzione e protezione»: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera l); h) «medico competente»: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto; i) «rappresentante dei lavoratori per la sicurezza»: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; l) «servizio di prevenzione e protezione dai rischi»: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; m) «sorveglianza sanitaria»: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa; n) «prevenzione»: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno; o) «salute»: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità; p) «sistema di promozione della salute e sicurezza»: complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; q) «valutazione dei rischi»: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; r) «pericolo»: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; s) «rischio»: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; t) «unità produttiva»: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all'erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale; u) «norma tecnica»: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un'organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria; Pagina 6 di 55
7 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 v) «buone prassi»: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all'articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all'articolo 6, previa istruttoria tecnica dell'ispesl, che provvede a assicurarne la più ampia diffusione; z) «linee guida»: atti di indirizzo e coordinamento per l'applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai Ministeri, dalle regioni, dall'ispesl e dall'inail e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; aa) «formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; bb) «informazione»: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; cc) «addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro; dd) «modello di organizzazione e di gestione»: modello organizzativo e gestionale per la definizione e l'attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 590, terzo comma, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro; ee) «organismi paritetici»: organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: la programmazione di attività formative e l'elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; l'assistenza alle imprese finalizzata all'attuazione degli adempimenti in materia; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento; ff) «responsabilità sociale delle imprese»: integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende e organizzazioni nelle loro attività commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Pagina 7 di 55
8 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Abbreviazioni: D.L. Datore di Lavoro RSPP R.L.S. M.C. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Medico Competente D. Lgs Decreto Legislativo D. M. Decreto Ministeriale D. P. R. Decreto Presidente della Repubblica DPI VDT Dispositivi di Protezione Individuale Videoterminale Pagina 8 di 55
9 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ RIFERIMENTI NORMATIVI Codice Civile: articolo 2087: Tutela delle condizioni di lavoro. L imprenditore è tenuto a adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Normative prese a riferimento per l effettuazione della valutazione dei rischi: a) le norme di legge; b) le norme di buona tecnica; c) le norme aziendali esistenti a) - Le norme di legge Legge n Norme sulla sicurezza degli impianti elettrici (in vigore artt. 8, 14 e 16) D. Lgs n Disposizioni in materia di lavoro notturno D. Lgs n Tutela della maternità D.M. del Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M. n Disposizioni sul pronto soccorso aziendale D.M. n Riordino delle disposizioni in materia di installazione degli impianti all interno degli edifici Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. D. Lgs n , in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro "Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza L. n sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia" (in vigore art. 1) Accordi europei, Accordi Stato Regioni, ecc b) Le norme di buona tecnica Norme UNI EN relative alla sicurezza dei macchinari in termini generali e specifici; Norme UNI EN relative agli impianti elettrici ed ai corpi illuminanti in termini generali e specifici; Norme CEI relative agli impianti elettrici; UNI EN 292/1/2-92-Sicurezza del macchinario concetti fondamentali, principi generali di progettazione Terminologia, metodologia di base Specifiche e principi tecnici. c) Le norme aziendali esistenti Procedure, istruzioni operative, direttive aziendali, consuetudini, accordi. Pagina 9 di 55
10 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ REQUISITO MINIMO E REQUISITO ESSENZIALE L Azienda, impegnata in un programma operativo di miglioramento delle lavorazioni e degli impianti ai principi di prevenzione sanciti dalla legge, ha individuato nei criteri nuovi apportati dal D. Lgs 81/08, lo strumento per verificare le scelte organizzative e le procedure di prevenzione già in atto ed eventualmente migliorarle, particolarmente alla luce dei nuovi principi di programmazione sistematica, consultazione, formazione e informazione, concezione di ergonomia delle attività e dei posti di lavoro. Considerato quindi come requisito minimo di sicurezza la ottemperanza alle leggi vigenti, ha applicato una metodologia valutativa volta ad individuare i possibili requisiti essenziali da conseguirsi con il concorso di tutta la struttura operativa. 1.5 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO: DEFINIZIONE La valutazione del rischio è un procedimento tecnico, in parte oggettivo in parte soggettivo che mira ad individuare tutti i possibili rischi per la sicurezza e per la salute a cui i lavoratori possono essere esposti e a stimare il rischio di esposizione ai fattori di pericolo al fine di poter individuare ed applicare i provvedimenti necessari per la salvaguardia della sicurezza e della salute dei lavoratori. Ove opportuno e necessario l indagine soggettiva è stata integrata da misure strumentali e verifiche documentali (indagine oggettiva). L indagine è stata applicata a tutte le attività lavorative dell azienda. Pagina 10 di 55
11 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ CRITERI ADOTTATI Dato che non vi sono norme riconosciute riguardo ai modi per l esecuzione delle valutazioni dei rischi, abbiamo seguito un integrazione tra: la metodologia proposta dalla V Direzione Generale della CEE; le linee guida per l applicazione del D. Lgs 626/94 della Conferenza dei Presidenti delle Regioni del 16/07/96 ISPESL Linee guida; Nella fase preparatoria del documento, si è tenuto conto di due principi fondamentali: - Effettuare la valutazione in modo da garantire che si considerano solo i rischi e i pericoli degni di nota; - Identificare il rischio, valutando e studiando la possibilità di eliminarlo in base all esistenza o meno di un principio di causalità. Si è proceduto a suddividere, valutare e documentare i rischi in base ai seguenti gruppi distinti: a) rischi per la salute; b) rischi per la sicurezza; c) rischi trasversali; sulla base dei fattori potenziali di rischio suggeriti dalle linee guida Cee. Per la valutazione dei rischi sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti: q Osservazione dell ambiente di lavoro; q Identificazione ed esame dei compiti eseguiti sul posto di lavoro; q Esame dei fattori interni ed esterni che possono avere effetti sul posto di lavoro (per es.: aspetti climatici per i lavoratori all esterno); q Esame di eventuali fattori organizzativi che possono interagire con le attività svolte; q Esame dell organizzazione in vigore; q Valutazione dei potenziali fattori di rischio presenti; Le osservazioni compiute sono state confrontate con i criteri stabiliti per garantire la sicurezza e la salute, in base ai seguenti principi: 1) Ottemperanza delle norme legali; 2) Rispetto di norme e orientamenti pubblicati (per es.: norme tecniche nazionali, UNI CEI ecc. codici di buona pratica, livelli d esposizione professionale agli inquinanti secondo le norme ACGIH, norme delle associazioni professionali, orientamenti dei fabbricanti, ecc.); 3) Evitare i rischi; 4) Sostituire ove possibile - ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno; 5) Combattere e/o eliminare i rischi alla fonte; 6) Limitare al massimo il numero di lavoratori che sono o che possono essere esposti al rischio; 7) Applicare preferibilmente provvedimenti e/o miglioramenti collettivi di protezione piuttosto che individuali; 8) Adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo della prevenzione; 9) Cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione continuo nel tempo. Pagina 11 di 55
12 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 Per valutare quando un rischio può essere considerato accettabile o meno, si è utilizzato un modello di buona pratica corrente che sarà esposto nelle sezioni successive. Questa valutazione tiene inoltre conto dei seguenti aspetti: q q q q Natura del posto di lavoro (per es.: sede fissa o provvisoria); Tipo di procedimento (per es.: operazioni ripetute, sviluppo o cambiamento del metodo di lavoro, lavorazione in ambienti particolari); Compito effettuato (per es.: attività ripetitive e occasionali); La complessità tecnica delle attività (per es.: impegno mentale e/o fisico). La valutazione dei rischi è stata effettuata valutando i vari parametri a partire dalla organizzazione del lavoro fino a considerare e valutare le singole fasi lavorative: Strumenti utilizzati Organigramma e mansionario aziendale Sopralluogo in ogni locale di lavoro Sopralluoghi specifici e dettagliati su ogni posto di lavoro sia presidiato, non presidiato e/o occasionale Azioni/fasi Individuazione dei soggetti esposti e responsabilità Verifica delle attività svolte Stima del rischio presente Verifica delle misure di prevenzione presenti Interviste agli addetti Documentazione esistente sul posto di lavoro Verifica sui posti di lavoro e negli uffici tecnici. Analisi degli infortuni degli ultimi 3 anni Analisi del Registro Infortuni Pagina 12 di 55
13 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 SEZIONE II GENERALITA Pagina 13 di 55
14 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ DESCRIZIONE VISITA PER LA VALUTAZIONE Prima di eseguire i sopralluoghi nei posti di lavoro per la valutazione, sono stati consultati il Medico Competente e il Rappresentante dei Lavoratori i quali hanno condiviso i criteri di valutazione utilizzati per la sicurezza e la salute dei lavoratori. E stata garantita, con interviste ai lavoratori, l identificazione dei pericoli non soltanto in base ai principi noti, ma anche in base conoscenza effettiva delle condizioni di lavoro, in cui possono essere presenti delle situazioni avverse o anomale che non potevano essere previste in seguito ad un sopralluogo per quanto curato. I sopralluoghi sono stati effettuati con lo scopo di valutare i rischi per la sicurezza e la salute riguardanti le attrezzature di lavoro, le macchine, le sostanze o preparati chimici impiegati, nonché della sistemazione dei luoghi di lavoro e degli impianti. Pagina 14 di 55
15 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ ATTIVITA SVOLTA DALL ISTITUTO Le attività lavorative eseguite/gestite dall ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI Attività di Istruzione/educazione: servizio di istruzione agli alunni e vigilanza durante la loro permanenza a scuola Attività vigilanza alunni e pulizia locali Attività amministrative/ attività generiche di ufficio 1. Redazione documenti al videoterminale; 2. Archiviazione delle pratiche in essere; 3. Invio / ricezione fax; 4. Copia fotostatica di documenti. Pagina 15 di 55
16 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 ORGANIGRAMMA DEL SETTORE PER LA SICUREZZA Datore di lavoro (Dirigente Scolastico) Prof. Fausto DE SANCTIS Medico competente Dott.ssa Majlinda GRAPSHI Responsabile S.P.P. Dott. Michele VERRATTI Addetti antincendio Sig.ra Claudia Lucia RANIERI Sig.ra Luciana BIANCO Sig.ra Leila LOREFICE Sig.ra Maria Concetta PRIMANTE Sig.ra Marilena DI SANTO Sig. Lucio Nino TARABORRELLI Sig. Romeo ALIMONTI Sig.ra Maria BIANCO Sig.ra Annamaria DI PRINZIO Sig.ra Elvira MARRONCELLI Sig.ra Raffaella ZUCCARINI Sig.ra Giuliana DI PRINZIO Sig. Graziano DELLA PELLE Sig.ra Patrizia DI COCCO Sig.ra Silvia PIERGROSSI Sig.ra Veruska ZULLI Addetti I soccorso Sig.ra Claudia Lucia RANIERI Sig.ra Luciana BIANCO Sig.ra Leila LOREFICE Sig.ra Maria Concetta PRIMANTE Sig.ra Marilena DI SANTO Sig. Lucio Nino TARABORRELLI Sig. Romeo ALIMONTI Sig.ra Maria BIANCO Sig.ra Annamaria DI PRINZIO Sig.ra Elvira MARRONCELLI Sig.ra Raffaella ZUCCARINI Sig.ra Giuliana DI PRINZIO Sig. Graziano DELLA PELLE Sig.ra Patrizia DI COCCO Sig.ra Silvia PIERGROSSI Sig.ra Veruska ZULLI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof.ssa Ivana MARRONCELLI Pagina 16 di 55
17 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ MANSIONARIO AZIENDALE Si veda Allegato 1 al presente Documento di Valutazione dei Rischi. 2.4 AMBITI DI ATTIVITA E MANSIONI All interno dell Istituto sono stati individuati tutti gli ambiti di attività ai quali sono state correlate le mansioni svolte dai lavoratori esposti a fattori di rischio. 1) Docente 2) Collaboratore scolastico 3) Assistente area amministrativa Pagina 17 di 55
18 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ SCHEMA ATTIVITA LAVORATIVE Fasi Mansioni Docente Assistente amministrativo Collaboratore scolastico Istruzione/educazione agli alunni 18 h/sett Attività generiche di ufficio (redazione di documenti al VDT, contatto con il pubblico negli orari di ricevimento, archiviazione ) 36h/sett Attività di vigilanza agli alunni, attività di pulizia locali 36h/sett 2.6 ANALISI DEL SETTORE D.P.I. IN USO PRESSO IL SETTORE: Docente Assistente amministrativo Collaboratore scolastico Scarpe NO NO NO Guanti NO NO SI (durante le attività di pulizia locali) RESPONSABILE CONSEGNA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE: Datore di lavoro Pagina 18 di 55
19 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 E stata svolta un indagine particolare su quei eventuali gruppi di lavoratori che, indipendentemente dalla mansione svolta, si possono ritenere potenzialmente esposti a rischi particolari come da art.28 comma 1. Sono stati inseriti in tali gruppi: 1. Le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento; 2. I lavoratori che effettuano lavoro notturno; 3. I lavoratori temporanei (interinali); 4. I lavoratori stagisti o tirocinanti o socialmente utili; 5. I lavoratori giovani (lavoro minorile); 6. I lavoratori stranieri (CEE o extra CEE); 7. Lavoratori portatori di handicap; 8. Lavoratori esposti a rischi particolari stress lavoro-correlato; 9. Categorie protette; Esito dell indagine: 1 - Le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento non presenti 2 - I lavoratori che effettuano lavoro notturno non presenti 3 - I lavoratori temporanei (interinali) non presenti 4 - I lavoratori stagisti o tirocinanti non presenti 5 - I lavoratori giovani (lavoro minorile) non presenti 6 - I lavoratori stranieri (CEE o extra CEE) non presenti 7 - Lavoratori portatori di handicap non presenti 8 Lavoratori esposti a rischi particolari: stress lavoro-correlato L accordo europeo sullo stress sul lavoro - 8 ottobre 2004, siglato da: CES - sindacato Europeo, UNICE - Confindustria Europea, UEAPME - associazione europea artigianato e PMI, CEEP - associazione europea delle imprese partecipate dal pubblico e di interesse economico generale, può essere un importante aiuto nella valutazione dei rischi dei lavoratori esposti a stress da lavoro. Tale accordo stabilisce: Descrizione dello stress e dello stress da lavoro L accordo descrive lo stress come uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali ed che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti. Individua i potenziali indicatori di stress da lavoro I principali indicatori della presenza di stress da lavoro possono essere: o alto assenteismo; o elevata rotazione del personale; o conflitti interpersonali; o lamentele frequenti da parte dei lavoratori. Responsabilità dei datori di lavoro e dei lavoratori Pagina 19 di 55
20 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/2008 In base alla direttiva quadro 89/391, tutti i datori di lavoro sono obbligati a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, questo dovere riguarda anche i problemi di stress da lavoro in quanto costituiscono un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress da lavoro Per prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress da lavoro, si può ricorrere a misure collettive, individuali o entrambe contemporaneamente. Queste misure possono essere: o Misure di gestione e di comunicazione in grado di chiarire gli obbiettivi aziendali e il ruolo di ciascun lavoratore; o Assicurare un sostegno adeguato da parte della direzione ai singoli individui e ai team di lavoro; o Migliorare l organizzazione, i processi, le condizioni e l ambiente di lavoro; o Formazione dei dirigenti e dei lavoratori per migliorare la loro consapevolezza e la loro comprensione nei confronti dello stress, delle sue possibili cause e del modo in cui affrontarlo, e/o per adattarsi al cambiamento; o Informazione e consultazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti, in conformità alla legislazione europea e nazionale, ai contratti collettivi ed alle prassi Tenendo in considerazione quanto sopra riportato, si afferma che, ad oggi, non ci sono segnalazioni a riguardo da parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti, né informazioni a riguardo del Medico Competente. 9 Categorie protette non presenti 10- Altro nulla da segnalare Pagina 20 di 55
21 Scuola Secondaria di 1 grado di Guardiagrele Documento unico di Valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs. 81/ INFORTUNI E MANCATI INFORTUNI: DATI STATISTICI DEL SETTORE Analisi statistica del registro infortuni Tabella TOT. Totale numero di infortuni Totale giorni di infortunio Giorni medi per infortunio Lavoratori infortunati nell anno solare in % Numero dipendenti (valori medi dell anno) 2.87% 0 % 8.2 % ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI N di infortuni Giorni di infortuni Giorni medi per infortuni Pagina 21 di 55
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