Riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi art. 35 del D.Lgs. Nr. 81/2008

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1 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Abteilung 4 Personal Dienststelle für Arbeitsschutz PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione 4 Personale Servizio di prevenzione e protezione Riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi art. 35 del D.Lgs. Nr. 81/2008 in data Abbreviazioni utilizzate: SPP ASPP RSPP RLS DPI Servizio di prevenzione e protezione Addetto al Servizio di prevenzione e protezione Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Dispositivi di protezione individuale Precisazione: Per garantire una migliore leggibilità e facilitare la comprensione dei testi, si rinuncia al contemporaneo utilizzo della declinazione personale maschile e femminile. Il verbale è articolato in tre parti: 1. resoconto delle domande e risposte; 2. Lista dei partecipanti; 3. Presentazione con gli argomenti trattati nel corso della riunione. Ordine del giorno: 1) Il documento di valutazione dei rischi; 2) L andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; 3) I criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale; 4) I programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute; 5) Varie. 1) Documento di valutazione dei rischi (DVR) Programma VDT Il dott. Flader (ASPP Ripartizione 19) segnala problemi circa il funzionamento del programma VDT. Risponde il sig. Paris: i problemi sono dovuti alla riorganizzazione intrapresa dall Amministrazione provinciale, con la soppressione e accorpamenti di ripartizioni, creazione di nuove agenzie ed aree. Tale riorganizzazione ha richiesto un aggiornamento complessivo della struttura caricata nei sistemi informativi gestiti dalla Ripartizione 9 Informatica; il programma VDT è sincronizzato con altre banche dati, che devono essere aggiornate a cura degli uffici preposti. Non appena la nuova struttura organizzativa sarà caricata ed aggiornata nei database centrali, anche il programma VDT potrà tornare a funzionare correttamente. Nel frattempo alcune attività (es. aggiornamento del DVR) devono essere eseguite manualmente da ciascuna ripartizione. Rittner Straße Bozen Tel Fax das-spp@provinz.bz.it Steuer Nr Via Renon Bolzano Tel Fax das-spp@provincia.bz.it Cod.fisc

2 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Pag. 2 Valutazione campi elettromagnetici La sig.ra Manfrin (RLS) chiede spiegazioni circa le modalità di effettuazione della valutazione dei rischi dovuti ai campi elettromagnetici e segnala che la Ripartizione 17 ha inoltrato alla Ripartizione 29 Agenzia provinciale per l ambiente la richiesta di misurazioni in prossimità dell edificio Plaza. Paris spiega come è stata eseguita la valutazione dei rischi. In merito alle misure ambientali che competono alla Ripartizione 29, non si può esprimere un parere in merito, poiché non di competenza del Servizio di prevenzione e protezione centrale. Alcuni ASPP chiedono delucidazioni circa la procedura da attivare in caso di presenza di lavoratori particolarmente sensibili. Risponde il sig. Paris: per attività ordinaria in ufficio (uso di VDT) non ci sono ulteriori misure da intraprendere, mentre in caso d uso di attrezzature pericolose o ad esempio in caso di uffici posti in prossimità di fonti esterne di rischio (ad es. cabine di trasformazione elettriche) va effettuata una valutazione specifica. 2) Andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria Infortuni Il dott. Flader segnala che, a seguito di alcuni infortuni accaduti di fronte al palazzo 12, dovuti a scivolamenti su una grata di ventilazione è stato deciso di intervenire per ovviare al problema. Interviene il geom. Romani spiegando che, l intervento è stato eseguito dall Ufficio manutenzione opere edili su richiesta del Consegnatario del palazzo 12. Segnala inoltre il geom. Romani, che il problema si è presentato anche di fronte al palazzo 2; in questo caso si è intervenuti trattando le grate con una vernice antiscivolo. Conclude il sig. Paris confermando che la registrazione degli infortuni serve anche per individuare situazioni a maggior rischio e che in casi analoghi a quelli esposti, il problema va segnalato all Ufficio manutenzione opere edili, che interverrà per sanare la situazione. Sorveglianza sanitaria Relazione del Medico competente, dott. Stefano Murano, circa l attività svolta dalla Medicina del lavoro per l Amministrazione provinciale, nell anno 2013 (dati raccolti fino a novembre 2013 ): visite effettuate; lavoratori idonei senza prescrizioni; lavoratori idonei con prescrizioni per l uso di occhiali o lenti; - 14 lavoratori idonei con limitazioni; le limitazioni consistono nella maggior parte dei casi in pause obbligatorie ogni due ore di lavoro al VDT a causa di specifici difetti visivi - 46 lavoratori non si sono presentati al primo invito per la visita medica e non hanno comunicato per tempo alla Medicina del lavoro la loro assenza. Malattie professionali Il geom. Romani segnala che è stata denunciata malattia professionale di un collaboratore della Ripartizione 11 e chiede a proposito se esiste una procedura specifica per la compilazione dei modelli che devono essere inoltrati all INAIL per completare l iter amministrativo della pratica. SI precisa che la pratica deve essere gestita dal rispettivo dirigente/dirigente/datore di lavoro, che si avvarrà di proprie risorse per la compilazione dei formulari. Interviene il dott. Flader precisando che, i formulari compilati devono essere restituiti all INAIL entro 5 giorni dalla richiesta da parte dell INAIL.

3 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Pag. 3 3) Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale (DPI) Il geom. Romani chiede se esiste una periodicità specifica per la sostituzione dei DPI, come ad esempio scarpe antinfortunistiche utilizzate dai collaboratori dell officina. Risponde il sig. Paris: per alcuni DPI è indicata una scadenza dal costruttore (ad es. elmetti, dispositivi anticaduta), mentre per gli altri DPI va verificato periodicamente il loro stato di usura e vanno sostituiti quando non sono più efficienti. Il sig. Weisssensteiner (RLS) chiede se i collaboratori possono andare su cantieri senza scarpe antinfortunistiche. Risponde il sig. Paris: se il lavoratore è esposto ad un rischio per il quale, in base alla valutazione dei rischi, è previsto l obbligo di indossare dei DPI, il dirigente/datore di lavoro è tenuto alla loro fornitura prima di adibire il lavoratore alla mansione a rischio. Nel frattempo il rispettivo dirigente/datore di lavoro individuerà misure organizzative per prevenire di esporre i lavoratori a rischi specifici. 4) I programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Il dott. Flader chiede quando saranno avviati i corsi di formazione online. Risponde il sig. Paris: non appena sarà attivato il software gestionale per gestire la formazione di oltre lavoratori e lavoratrici, saranno resi disponibili i corsi. 5) Varie La dott.ssa Trevisan chiede delucidazioni circa la gestione di volontari nei luoghi di lavoro. Viene chiarito che, se i volontari lavorano nell ambito di un organizzazione, alle dipendenze di un dirigente/datore di lavoro, sono da equiparare a lavoratori. Interviene il dott. Flader precisando che, se si tratta di associazioni di volontariato, si entra nell ambito dell art. 26 del D.Lgs. 81/08, con gli obblighi derivanti, compresa la redazione eventuale del DUVRI (Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali). Termine della riunione: ore 11:30 Visto: Il Coordinatore del Servizio di prevenzione e protezione centrale Werner Hofer (firmato digitalmente) Per il verbale Ivo Paris (firmato digitalmente)

4 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Pag. 4 Allegato 1: Lista dei partecipanti

5 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Pag. 5

6 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Pag. 6 Allegato 2: Presentazione con gli argomenti trattati nel corso della riunione

7 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Abteilung 4 - Personal Amt 4.01 Dienststelle für Arbeitsschutz PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione 4 - Personale Ufficio 4.01 Servizio di prevenzione e protezione Riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi art. 35 del D.Lgs. 81/08 Ripartizioni e settori dell Amministrazione provinciale in data 4 dicembre 2013 presso il Palazzo Provinciale 11 Ordine del giorno 1. Il documento di valutazione dei rischi; 2. L andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; 3. I criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale; 4. I programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute; 5. varie 1

8 1. Documento di valutazione dei rischi Nuovi ambienti di lavoro, attrezzature di lavoro, attività, che possono introdurre nuovi rischi devono essere segnalati al rispettivo RSPP per valutare la necessità di aggiornare il DVR. NOTA: una non completa valutazione dei rischi equivale (in base alla giurisprudenza) ad una mancata valutazione 1. Documento di valutazione dei rischi Campi elettromagnetici Viste le valutazioni eseguite non sono da attendersi danni alla salute dei lavoratori dovuti a campi elettromagnetici. Pertanto il rischio è considerato trascurabile. Tuttavia lavoratori particolarmente sensibili (es. soggetti portatori di dispositivi elettronici impiantati, stato di gravidanza) possono essere soggetti a rischi particolari qualora esposti a campi elettromagnetici, ad esempio prodotti da attrezzature di lavoro. A questo scopo occorre tener conto che l esposizione a campi elettromagnetici di entità inferiore anche ai livelli di riferimento per la popolazione può comportare problemi per persone portatrici di stimolatori cardiaci, impianti ferromagnetici e dispositivi medicali impiantati Per prevenire eventuali problemi alla salute dei soggetti particolarmente sensibili, i lavoratori devono essere informati sul rischio presente e sul fatto che sono tenuti ad informare il Datore di lavoro se rientranti in un gruppo di rischio. 2

9 1. Documento di valutazione dei rischi Valutazione postazioni VDT Resta valida la valutazione dell anno 2011 Eventualmente adeguare a mano la lista dei dipendenti Valutazione dei nuovi posti di lavoro (con il questionario tramite programma VDT) In caso di modifiche inviare il DVR in forma elettronica al SPP Stampare, protocollare, firmare e conservare il DVR (copia ufficiale) 2. Andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria Statistica infortuni Anno 2013 (fino al 20 novembre 2013) 259 infortuni totali, di cui 96 nelle strutture provinciali (di cui 61 infortuni nelle ripartizioni tecniche) dei 96 infortuni, 16 sono infortuni in itinere e 80 infortuni sul lavoro o in occasione del lavoro. Coinvolti: 71 uomini e 25 donne i 259 infortuni hanno avuto come conseguenza giorni lavorativi di assenza. 3 casi di ricaduta con conseguenti 89 giorni lavorativi di assenza i 96 infortuni nelle ripartizioni provinciali hanno avuto come conseguenza giorni di assenza. 0 casi di ricaduta 3

10 2. Andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria Confronto anni Infortuni totali Ripartizioni provinciali Giorni di assenza complessivi Ripartizioni provinciali Andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria Relazione del Medico competente Dott.. Stefano Murano 4

11 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Art. 74: Definizioni (D.Lgs. 81/08) 1. Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato «DPI», qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. 2. Non costituiscono DPI: a) gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore; b) le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio; c) d) e) i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e non per attività lavorative; f) g) gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi. 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Art. 75: Obbligo di uso I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. Art. 76: Requisiti dei DPI (D.Lgs. 475/1992) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore poter essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità. 5

12 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Art. 77: Obblighi del datore di lavoro Mantiene in efficienza i DPI e ne assicura le condizioni d'igiene, mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante. Provvede a che i DPI siano utilizzati soltanto per gli usi previsti, salvo casi specifici ed eccezionali, conformemente alle informazioni del fabbricante. Fornisce istruzioni comprensibili per i lavoratori. Destina ogni DPI ad un uso personale. Informa preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge. Assicura una formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI. In ogni caso l'addestramento è indispensabile: per ogni DPI che appartenga alla terza categoria per i dispositivi di protezione dell'udito 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Art. 78: Obblighi dei lavoratori - I lavoratori utilizzano i DPI messi a loro disposizione conformemente all'informazione e alla formazione ricevute e all'addestramento eventualmente organizzato ed espletato; - provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione; - non vi apportano modifiche di propria iniziativa; - segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione; - al termine dell'utilizzo seguono le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI. 6

13 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Riassumendo Scegliere i DPI sulla base di quanto indicato nel DVR Consegnare i DPI al personale Informare, formare ed eventualmente addestrare il personale Registrare in forma scritta la consegna dei DPI Verificare l utilizzo corretto dei DPI Verificare periodicamente lo stato dei DPI; eventualmente provvedere alla sostituzione dei DPI 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Tre categorie di DPI: Categoria I proteggono dai danni di lieve entità DPI di progettazione semplice, p.e. guanti da giardinaggio, ginocchiere, etc. Categoria II proteggono da rischi medi, che possono avere gravi lesioni DPI, che non rientrano nelle altre due categorie, p.e. caschi, protezione del udito, occhiali, etc. Categoria III salvaguardano dai rischi di morte o di lesioni gravi di carattere permanente DPI di progettazione complessa, p.e. DPI per le vie respiratorie, dispositivi anticaduta 7

14 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Elmetti di protezione per l'industria EN 397 Copricapo antiurto per l'industria EN 812 Occhiali di protezione EN 166 Geräte für Augen- und Gesichtsschutz beim Schweißen und bei verwandten Verfahren EN Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Requisiti generali di guanti protettivi Guanti di protezione contro prodotti chimici e microrganismi Guanti di protezione contro rischi meccanici Guanti di protezione contro il freddo Calzature di sicurezza Calzature di protezione Calzature da lavoro EN 420 EN 374 EN 388 EN 511 EN EN EN

15 3. Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Completi e capi di abbigliamento per la protezione contro il freddo Protezione contro la pioggia EN 342 EN 343 Indumenti di protezione per lavoratori dell industria esposti al calore Imbracature per il corpo Corde con guaina a basso coefficiente di allungamento Dispositivi anticaduta di tipo guidato su una linea di ancoraggio rigida Dispositivi di discesa per salvataggio EN 531 EN 361 EN 1891 EN 353 EN Criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei dispositivi di protezione individuale Maschere intere EN 136 Semimaschere e quarti di maschera Semimaschere filtranti antipolvere EN 140 EN 149 9

16 4. Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Formazione per lavoratori, preposti e dirigenti D.Lgs. N. 81 del , articolo 37 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano Accordo 25/07/2012 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano D.G.P , n. 134 e D.G.P , n. 634 Circolare del Direttore Generale n. 13 del Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute 10

17 4. Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Individuazione dei preposti Settore Amministrazione provinciale Scuole Preposti individuati dalla delibera G.P. n. 134/2013 Coordinatrici e coordinatori Direttrici e direttori d ufficio (1) Coordinatrici e coordinatori Preposti di fatto Lavoratrici e lavoratori che sovrintendono altro personale (2) (anche per un periodo limitato) Insegnanti tecnico-pratici Coordinatrici e coordinatori di plesso Lavoratrici e lavoratori che sovrintendono altro personale (2) (anche per un periodo limitato) 1) non già individuati come Dirigenti/Datori di lavoro da deliberazioni della G.P. 2) D.Lgs. n. 81 del , art. 2, comma 1, lettera e) 4. Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Schema riepilogativo Formazione per lavoratrici e lavoratori, compresi i preposti Target Formazione generale Formazione di base Formazione specifica Tot. Aggiornamento (quinquennale) Lavoratrici/Lavoratori - Rischio Basso 4 ore 4 ore 8 ore 6 ore Lavoratrici/ Lavoratori - Rischio Medio 4 ore 8 ore 12 ore 6 ore Lavoratrici/ Lavoratori - Rischio Alto 4 ore 12 ore 16 ore 6 ore Preposto/Preposta 8 ore (oltre alla formazione prevista per i lavoratori e le lavoratrici) - 6 ore 11

18 4. Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Classificazione del livello di rischio Ai fini della definizione del fabbisogno formativo Amministrazione provinciale Classificazione del livello di rischio Basso Medio Alto Condizioni Personale adibito a mansioni che non comportano la presenza di particolari rischi Personale non facente parte della categoria di rischio basso o alto Personale operante in settori ad alto rischio: es. costruzioni (L amministrazione pubblica e le scuole sono classificate in genere a medio rischio. Sulla base della valutazione dei rischi è però possibile classificare il personale in un altra categoria di rischio. Ad es. i dipendenti che lavorano solo in ufficio possono essere classificati nel livello di rischio basso) 4. Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Matrice Rischi/Mansioni LEGENDA: B (Basso), M (Medio), A (Alto) Classificazi Mansione one rischio mansione Rischi infortuni Rischi meccanici generali Rischi elettrici generali Macchine Attrezzature Cadute dall'alto Rischi da esplosione Rischi chimici (gas, vapori, fumi, polveri, aerosol, nebbie, liquidi, etichettatura) Rischi cancerogeni Rischi biologici Rumore Vibrazioni Radiazioni - non ionizzanti Radiazioni - ottiche Microclima Illuminazione Videoterminali Dispositivi prot. ind. Organizzazione del lavoro Ambienti di lavoro Stress lavorocorrelato Movimentazione manuale carichi Movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi trasporto) Segnaletica Emergenze Procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico Procedure di esodo antincendio Procedure organizzative per il primo soccorso Incidenti e infortuni mancati (1) Personale amministrativo B B B B B B B M M SI M SI SI SI SI SI Uso automezi Personale addetto alle pulizie M B B B B B B B SI M SI SI SI SI SI B B B B B M Custode M B B B B B B B B B B B B B SI M SI M SI SI SI SI Assistenti tecnici M M B B B B M M B B B B SI M SI SI SI SI SI B B B Uso automezzi Altri Rischi 12

19 4. Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute IMPORTANTE! È fondamentale che ciascun dirigente/datore di lavoro informi le collaboratrici ed i collaboratori e li esorti a frequentare i corsi 4. Programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute Qualora un lavoratore o una lavoratrice non sia in grado di seguire i corsi di formazione in modalità e-learning a causa di un inadeguata conoscenza dei sistemi informatici ciascun Dirigente/Datore di lavoro individua un sistema alternativo nel rispetto dei requisiti previsti nei citati Accordi e (ad esempio organizzare corsi di gruppo in un aula di informatica e garantire la presenza di personale incaricato che offra un supporto tecnico-informatico per la fruizione dei corsi in e-learning) 13

20 5. Varie Novità: Decreto del Fare (D.L. n. 69 del convertito con L. n. 98 del ) Volontari associazioni di promozione sociale e dilettantistiche Semplificazioni in materia di informazione e formazione, valutazione dei rischi in aziende a basso rischio, settore agricolo Modifiche all art. 26 del D.Lgs. 81/08 (Obblighi connessi ai contratti) Semplificazioni nel settore cantieri 5. Varie Modifiche all art. 26 del D.Lgs. 81/08 (Obblighi connessi ai contratti) 1. Il committente in caso di rischi interferenziali può in alternativa: Redigere il DUVRI (come in precedenza) Individuare un incaricato interno (solo per attività a basso rischio) per sovrintendere 2. L eventuale DUVRI deve essere aggiornato all evoluzione dei lavori 3. Esenzione DUVRI per lavori o servizi di durata inferiore a 5 uomini-giorno riferite all arco temporale di un anno dall inizio lavori (solo per attività non ad alto rischio indicate nel decreto) 14

21 5. Varie Spettacoli e manifestazioni fieristiche Il Titolo IV del D.Lgs. 81/08 (Cantieri temporanei o mobili) si applica anche in caso di: Spettacoli musicali, cinematografici, teatrali Manifestazioni fieristiche Tenendo conto delle particolari esigenze individuate con apposito decreto 5. Varie Gestione dell emergenza Il piano d emergenza dell edificio è ancora attuale? La prova d evacuazione viene effettuata in ogni edificio di competenza? Il Registro dei controlli periodici per la sicurezza dell edificio viene compilato? 15

22 5. Varie Domande / Discussione finale 16

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