La luce rispettosa dell ambiente, un nuovo modo di concepire l illuminotecnica

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2 Conferenza Workshop LED LA LUCE CHE CAMBIA Tecnologia LED potenzialità economiche sbocchi lavorativi e professionali Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi, Pontedera,, 19 dicembre 2014 La luce rispettosa dell ambiente, un nuovo modo di concepire l illuminotecnica Francesco Leccese Dip.to di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni Università di Pisa Scuola di Ingegneria Laboratorio di Illuminotecnica e Acustica (L.I.A.) LIghting and Acoustic laboratory (L.I.A( L.I.A.).) 2

3 Suggestioni 3

4 Suggestioni 4

5 Suggestioni 5

6 Illuminotecnica 6

7 Sorgenti luminose innovative Classe di efficienza energetica Caratteristiche colorimetriche Illuminazione con sorgenti LED 7

8 Apparecchi di illuminazione Caratteristiche fotometriche Prestazioni energetiche Innovazione tecnologica Vortex (Zaha Hadid), Zumtobel Pizzakobra (Ron Arad), iguzzini Illuminazione 8

9 Illuminazione di spazi minimi di lavoro 9

10 Attenzione agli spazi minimi! 10

11 Illuminazione di ambienti di lavoro (open space) 11

12 Illuminazione di grandi spazi comuni Ristorante Aziendale Lamborghini (Sant agata agata Bolognese) Ristorante Aziendale Ferrari (Maranello) Apple Store (New York) 12

13 Illuminazione di grandi spazi espositivi Kunstmuseum (Stoccarda) Centro Tecnologico McLaren (Woking( - UK) National Museum of Wales (Cardiff) QUALE E E L OPERA D ARTE? Saatchi Gallery - Duke of York s s (London) Negozio abbigliamento D enverd Either (Antalya) 13

14 Ambienti di lavoro con particolari condizioni di illuminazione Centro di controllo Protezione Civile (Roma) Alcuni ambienti di lavoro, per i compiti visivi che si devono svolgere, necessitano di bassi livelli di illuminazione (p.e. postazioni VDT dove è richiesta all operatore una attenzione elevata). 14

15 Attenzione a lavorare al buio! 15

16 L uso del colore nell illuminazione di interni Uffici Ospedali Scuole 16

17 Illuminazione nella grande distribuzione alimentare L illuminazione degli alimenti freschi richiede una scelta adeguata a delle caratteristiche colorimetriche delle sorgenti luminose (p.e. indice di resa dei colori, temperatura di colore). 17

18 Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

19 Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

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22 Sorgenti ROA nell ambiente di lavoro Sicurezza fotobiologica delle sorgenti Misure di radiazioni ottiche Procedura di valutazione del rischio Dispositivi di protezione per gli occhi 22

23 Esempi di sorgenti ROA non-coerenti Misure di radiazioni ottiche artificiali dovute a sorgenti non-coerenti in ambiente ospedaliero 23

24 Radiazione Ottica Lungh. d onda λ Parte del corpo esposta Sorgenti ROA nell ambiente di lavoro Ultravioletto (UV) nm nm UVC UVB Occhio (cornea) e pelle nm UVA Occhio (cristallino) Visibile (VIS) nm Luce Blu Occhio (retina) nm IRA Occhio (cornea) Infrarosso (IR) nm IRB Occhio (cornea) 3000nm- 1mm IRC Pelle Per esposizioni eccessive, le radiazioni possono diventare dannose per gli organi del corpo più esposti (p.e.: gli occhi e la cute). I rischi da Luce Blu, normalmente limitati per le sorgenti luminose tradizionali, possono risultare di particolare rilevanza per i LED. LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

25 Sorgenti ROA nell ambiente di lavoro 100% 80% Intensity 60% 40% 20% 0% Wave length [nm] Red Green Blue Halogen lamp Ultraviolet (UV) Visible area Infrared (IR) LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

26 Risparmio energetico nell illuminazione Requisiti prestazionali di tipo illuminotecnico (relativi ad aspetti di: qualità del progetto, comfort visivo, ergonomia della visione, colorimetria, risk assessment,, ecc.) Efficienza energetica dei sistemi per l illuminazione (efficienza luminosa delle lampade, rendimento ottico degli apparecchi, sistemi di controllo e gestione, indici prestazionali globali, ecc.) Risparmio energetico nell illuminazione artificiale degli ambienti LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

27 Indice globale di prestazione energetica L attenzione ai consumi elettrici dovuti ai sistemi di illuminazione artificiale degli ambienti interni è stata posta dal legislatore europeo con la Direttiva Europea 2002/91/CE sulle prestazioni energetiche degli edifici. Nella Direttiva è precisato che la valutazione dei consumi energetici degli edifici deve essere condotta considerando il fabbisogno energetico per il riscaldamento degli ambienti, il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell acqua per gli usi igienico- sanitari, il fabbisogno energetico per la climatizzazione degli ambienti e (per gli edifici pubblici o ad uso pubblico) il fabbisogno energetico per l illuminazione l artificiale. L indice di prestazione energetica globale EP GL può quindi essere calcolato come (v. anche il D.M. 26 giugno 2009 inerente le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici): EP GL = EP I + EP ACS + EP E + EP L avendo indicato con: EP I l indice relativo alla climatizzazione invernale, EP ACS l indice per la produzione di acqua calda sanitaria, EP E l indice per la climatizzazione estiva ed EP L l indice per l illuminazione l degli ambienti. LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

28 Lighting Energy Numeric Indicator (LENI) In relazione all indice prestazionale EP L, con la Norma europea EN (in Italia UNI EN 15193, marzo 2008) è stato introdotto l indice l di efficienza energetica del sistema di illuminazione, LENI (Lighting( Energy Numeric Indicator). La valutazione dell indice LENI può essere condotta con misurazioni degli effettivi consumi elettrici (p.e. attraverso la lettura, con modalità opportune, dei contatori al servizio del sistema elettrico di alimentazione dell utenza considerata) oppure con metodi di calcolo (rapidi o completi) precisati nella normativa. In particolare nella UNI EN sono descritti compiutamente i metodi di calcolo per la valutazione dell indice LENI ponendo, in particolare, debita attenzione alle modalità di utilizzo e gestione dei sistemi di illuminazione artificiale; alla la effettiva disponibilità di luce naturale negli ambienti interni ed ai consumi dovuti ai sistemi di illuminazione di emergenza. Il contenuto della UNI EN verrà a breve implementato nella serie di norme UNI/TS utilizzate per il calcolo della prestazione energetica complessiva. 28

29 QUALITA DEL PROGETTO ILLUMINOTECNICO (da: UNI EN 15193, marzo 2008) Alla classe di qualità dell illuminazione inferiore, simbolo ( ), corrisponde un soddisfacimento di base dei requisiti illuminotecnici indicati nella UNI EN ; alla classe di qualità intermedia, simbolo ( ), corrisponde un soddisfacimento buono ; alla classe di qualità superiore, simbolo ( ), corrisponde un soddisfacimento completo. Tipo di criterio Illuminamento medio mantenuto sui compiti visivi orizzontali (E( m ) Controllo appropriato dell abbagliamento molesto (UGR) Prevenzione di sfarfallamento ed effetti stroboscopici Controllo appropriato di riflessioni velanti e abbagliamento riflesso Resa del colore migliorata (Ra( Ra) Prevenzione delle ombre dure o delle luci troppo diffuse per fornire un buon modellato Corretta distribuzione della luminanza nel locale Attenzione speciale alla comunicazione visiva con adeguato illuminamento dei volti Attenzione speciale alle questioni legate alla salute Classe di qualità 29

30 REQUISITI ILLUMINOTECNICI (da: UNI EN , 1, luglio 2011) Sale di attesa,, in genere Uffici Scuole Tipo di ambiente Corridoi e zone di circolazione all interno di edifici, in genere Scale all interno di edifici, in genere Bagni (toilets,, WC, ), in genere Lettura, scrittura, Disegno tecnico Postazioni CAD Sale conferenze / sale riunioni Reception Archivi Zone di ingresso Corridoi (zone di circolazione) Scale Aule scolastiche (in genere) Aule comuni per studenti Aule comuni per insegnanti Palestre E m (lx) In Tabella sono indicati per alcuni ambienti di lavoro i valori minimi di illuminamento medio mantenuto (E m ), i valori minimi dell uniformità di illuminamento (U 0 ), i valori massimi dell indice di abbagliamento (UGR 30 L ), i valori massimi dell indice di resa cromatica (Ra) delle lampade U UGR L Ra

31 INDICE PRESTAZIONALE PER IL FABBISOGNO DI ILLUMINAZIONE L indice prestazionale LENI (Lighting( Energy Numeric Indicator),, espresso in (kwh/m 2 anno) si calcola con la relazione (UNI EN 15193): LENI = W / A dove W (kwh( kwh/anno) è il fabbisogno di energia per illuminazione ed A (m 2 ) è la superficie utile dell edificio edificio (o dell ambiente) in esame, esclusi ovviamente gli spazi non illuminati (e quelli non abitabili). Una stima rapida dell indice LENI può compiersi utilizzando valori di riferimento relativi ad ambienti con caratteristiche teristiche analoghe a quello in esame (v. Tabella, UNI EN 15193). Indice LENI (kwh/m 2 anno) Destinazione d uso P (W/m 2 ) Classe di qualità Assenza di sistemi CTE Presenza di sistemi CTE Accensione/spegnimento Manuale Automatica Manuale Automatica 15 * Scuole 20 ** *** * Uffici 20 ** *** In Tabella sono precisati: la destinazione d uso d dell ambiente (o dell edificio), edificio), la potenza elettrica specifica (P), la classe di qualità dell illuminazione, la presenza/assenza di sistemi CTE di controllo delld ell illuminazione, 31 la presenza/assenza di sistemi automatici per l accensione l e lo spegnimento degli apparecchi di illuminazione.

32 FABBISOGNO ENERGETICO PER ILLUMINAZIONE Per il calcolo dell indice LENI si può procedere nel modo seguente. Il fabbisogno di energia necessaria al sistema di illuminazione, W (kwh/anno), può essere calcolato con la relazione (UNI EN 15193), riferita ad ambienti (o zone) dell edificio edificio oppure a tutto l edificio l ed a qualsiasi periodo temporale: W = W L + W P con: W L fabbisogno energetico necessario agli apparecchi di illuminazione ne per garantire le condizioni di illuminazione fissate in sede progettuale(p.e. in relazione ai valori medi di illuminamento indicati nella UNI EN ); 1); W P fabbisogno di energia necessario all alimentazione alimentazione dei dispositivi di illuminazione di emergenza e dei vari sistemi di controllo dell illuminazione eventualmente presenti; ; se i consumi relativi all illuminazione di emergenza non sono noti o facilmente determinabili, ili, il fabbisogno energetico viene stimato pari a 6 kwh/m 2 anno (1 kwh/m 2 anno per l illuminazione l di emergenza e 5 kwh/m 2 anno per i sistemi di controllo automatico ove presenti). Il termine W L è calcolato con la relazione (UNI EN 15193): W L = (1/1000) P N F C F O (t D F D + t N ) Il significato dei fattori introdotti nella relazione precedente,, le relative unità di misura e i valori standard di riferimento assunti convenzionalmente, sono precisati nelle Tabelle seguenti. Per il calcolo dettagliato si rimanda alla UNI EN LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

33 Significato dei parametri introdotti nella relazione per W L (1) Unità di misura Significato Valori di riferimento P N W (total installed lighting power) ) potenza elettrica complessivamente installata per l illuminazione l dell edifico edifico (o dell ambiente) in esame Il valore della potenza elettrica PN è ottenuto dal calcolo illuminotecnico. t D t N h h (daylight time usage) ) tempo di accensione del sistema di illuminazione durante le ore diurne nel periodo di calcolo considerato (non-daylight time usage) ) tempo di accensione del sistema di illuminazione durante le ore serali e notturne nel periodo di calcolo considerato v. Tabella seguente F C adim. (constant illuminance factor) ) coefficiente di correzione per valutare l effetto l della presenza di eventuali sistemi di controllo per mantenere livelli di illuminamento costanti nel tempo (sistemi CTE) F C F C =1 (senza sistemi CTE) =0.9 (con sistemi CTE) F O F D adim. adim. (occupancy dependance factor) ) coefficiente di correzione per valutare l effetto l della presenza di persone all interno dell edificio edificio (o dell ambiente) in esame (daylight dependance factor) ) coefficiente di correzione per valutare il contributo dell illuminazione naturale nell edificio edificio (o nell ambiente) in esame v. Tabella seguente LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

34 Significato dei parametri introdotti nella relazione per W L (2) t (h) D tempo di accensione ore diurne (h) tempo di accensione ore serali e notturne (h) (annual operating time) ) tempo di accensione in un anno (h) (standard year time) ) numero di ore di lavoro in un anno t Y =8760 t N (h) t O (h) t Y (h) Tempi di accensione Scuole Uffici Tipo di controllo Scuole Uffici Manuale 1 F O Automatico (p.e. negli uffici e nelle scuole si intende un carico o elettrico collegato non inferiore al 60% del totale) 0.9 Manuale 1 F D Regolazione delle fotocellule con rilevamento della luce diurna I fattori F O ed F D introducono ulteriore complessità al problema di determinare i fabbisogni energetici relativi all illuminazione degli ambienti. L introduzione del fattore F O ha permesso di richiamare l attenzione l su aspetti legati alla Building Automation,, negli ultimi anni di più frequente applicazione in particolare negli edifici pubblici o ad uso pubblico. Il fattore F D permette di esprimere il risparmio energetico conseguente alla disponibilità di luce naturale nell edifico edifico considerato, quindi al minore utilizzo di illuminazione artificiale per mantenere i requisiti di illuminamento medio richiesto. LED LA LUCE CHE CAMBIA IL MONDO Auditorium Nuova Biblioteca Gronchi (Pontedera) 19 Dicembre

35 Riferimenti normativi e bibliografici UNI EN (Marzo 2008), Prestazione energetica degli edifici Requisiti energetici per illuminazione. UNI EN (Luglio 2011), Luce e illuminazione Illuminazione dei posti di lavoro Posti di lavoro in interni. UNI/TS (Settembre 2014), Prestazioni energetiche degli edifici (Parte 2) Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l illuminazione. Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M. (a cura di), Risk Assessment Illuminotecnico in Ambiente Ospedaliero Risultati di una Ricerca Condotta a Livello Regionale, GECO Eventi (Pisa), Giugno 2013, ISBN: , 230 pp. Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M., Jafrancesco D., Mercatelli L. (a cura di), Rischio da Radiazioni Ottiche Artificiali in Ambiente Ospedaliero Risultati di una Ricerca Condotta a Livello Regionale, GECO Eventi (Pisa), Giugno 2012, ISBN: , 250 pp. Bertozzi M., Casini M., Leccese F., Salvadori G., Analisi dei fabbisogni energetici per l illuminazione degli edifici: indice di efficienza energetica e prestazioni illuminotecniche. neo-eúbios, TEP Srl (Milano), ISSN: , Settembre 2012, anno XIV, n. 41, pp Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M., Illuminazione nei luoghi di lavoro: benessere, salute e sicurezza dei lavoratori. Atti del II Convegno Nazionale di Ingegneria Forense, Pisa, Novembre 2012, ISBN: , pp Leccese F., Salvadori G., Casini M., Bertozzi M., Analysis and Measurements of Artificial Optical Radiation (AOR) Emitted by Lighting Sources Found in Offices. Sustainability, MDPI, ISSN: , September 2014, Vol.6(9), pp

36 Esempio di illuminazione architettonica Nell ambito di un più ampio progetto di illuminazione del Parco Mediceo di Pratolino (Firenze) è stata proposta la nuova illuminazione del Gigante dell Appennino Appennino. Il Parco nominato GIARDINO DELLE MERAVIGLIE fin dalla sua fondazione risalente alla seconda metà del Rinascimento, è un luogo di bellezze naturali e di opere artistiche di rilievo. Una delle attrazioni più spettacolari è il COLOSSO DELL APPENNINO APPENNINO (1580), opera dello scultore manierista Gianbologna. PROGETTO DI ILLUMINAZIONE DEL DIAMANTE PRESSO IL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO(FI) Tuoni G., Leccese F., Salvadori G., Casini M. Dipartimento di Energetica, Facoltà di Ingegneria - Università di Pisa / Enel Produzione (2009) 36

37 IL GIGANTE DELL APPENNINO 1570 GIAMBOLOGNA h: 11m 37

38 PROGETTO ILLUMINOTECNICO GIGANTE Apparecchio: DGA Sirio 20 Ottica: spot 10 (cod ) Lampada: LED 20x1W 3200k Quantità (stimata): 2 pz PROGETTO DI ILLUMINAZIONE DEL DIAMANTE PRESSO IL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO(FI) Tuoni G., Leccese F., Salvadori G., Casini M. Tuoni G., Leccese F., Salvadori G., Casini M. Dip.to di Energetica, Facoltà di Ingegneria, Università di Pisa / ENEL Divisione Ingegneria e Innovazione (2009) 38

39 PROVE DI ILLUMINAZIONE IN SITU (4 Febbraio 2009) GIGANTE PROGETTO DI ILLUMINAZIONE DEL DIAMANTE PRESSO IL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO(FI) Tuoni G., Leccese F., Salvadori G., Casini M. Dip.to di Energetica, Facoltà di Ingegneria, Università di Pisa / ENEL Divisione Ingegneria e Innovazione (2009) 39

40 PROVE DI ILLUMINAZIONE IN SITU (4 Febbraio 2009) GIGANTE PROGETTO DI ILLUMINAZIONE DEL DIAMANTE PRESSO IL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO(FI) Tuoni G., Leccese F., Salvadori G., Casini M. Dip.to di Energetica, Facoltà di Ingegneria, Università di Pisa / ENEL Divisione Ingegneria e Innovazione (2009) 40

41 RILIEVO VALORI DI ILLUMINAMENTO GIGANTE 3 lx PROGETTO DI ILLUMINAZIONE DEL DIAMANTE PRESSO IL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO(FI) Tuoni G., Leccese F., Salvadori G., Casini M. Dip.to di Energetica, Facoltà di Ingegneria, Università di Pisa / ENEL Divisione Ingegneria e Innovazione (2009) 41

42 LABORATORIO DI ILLUMINOTECNICA E ACUSTICA Competenze Misure di luminanza e di illuminamento nei luoghi di lavoro interni ed esterni. Misure di luminanza nella illuminazione di strade a traffico veicolare e misto. Misure illuminotecniche per la conservazione dei beni di interesse se storico-artistico artistico. Misure di resa cromatica e temperatura di colore di sorgenti luminose. Misure di Radiazioni Ottiche Artificiali da sorgenti non coerenti. Progettazione illuminotecnica con software di calcolo (es.: Adeline, Dialux, Relux ). Misure di riverberazione e requisiti acustici nelle sale. Misure di isolamento acustico di strutture edilizie, livelli di calpestio, rumorosità impianti. Misure in situ di caratteristiche acustiche intrinseche di barriere antirumore. Misure di esposizione umana al rumore nei luoghi di lavoro. Progettazione acustica con software di calcolo (es.: CATT Acoustic, Ramsete, Raynoise ).. Laboratorio di Illuminotecnica e Acustica (Lighting( and Acoustic Laboratory) Università di Pisa, Scuola di Ingegneria, Dip.to di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi (DESTEC) Largo Lucio Lazzarino PISA ( 42

43 LABORATORIO DI ILLUMINOTECNICA E ACUSTICA Linee di ricerca Studio dei parametri di comfort acustico e visivo negli ambienti interni. Progetto dell illuminazione artificiale e naturale di ambienti interni. Ergonomia della visione e illuminazione di postazioni di lavoro con VDT. Illuminazione architettonica di edifici e monumenti. Studio dell illuminazione urbana e dell inquinamento luminoso. Analisi del fabbisogno energetico dei sistemi di illuminazione. Ottimizzazione dei parametri di qualità acustica nei teatri e nelle sale per la musica. Progetto di sale ad acustica variabile. Valutazione previsionale dell isolamento acustico degli edifici e classificazione acustica. Analisi della propagazione sonora nell ambiente esterno e inquinamento acustico. Esposizione umana al rumore nei luoghi di lavoro. Radiazioni ottiche artificiali dovute a sorgenti non-coerenti nell ambiente di lavoro.. Laboratorio di Illuminotecnica e Acustica (Lighting( and Acoustic Laboratory) Università di Pisa, Scuola di Ingegneria, Dip.to di Ingegneria dell Energia, dei Sistemi (DESTEC) Largo Lucio Lazzarino PISA ( 43

44 Grazie per l attenzione l 44

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