RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE"

Transcript

1 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE Premessa Al termine delle operazioni di rilevamento della vulnerabilità a campione dell edilizia corrente esistente nella provincia di Foggia, oggetto del progetto LSU bis, sono state effettuate una serie di elaborazioni del campione significativo di edifici scelti ad oggetto della suddetta rilevazione. Tali elaborazioni sono state principalmente rivolte ad approfondire i seguenti aspetti: - individuazione delle tipologie edilizie in muratura ed in c.a. facenti parte del campione significativo e rappresentative del patrimonio edilizio prevalente esistente nei centri abitati oggetto del censimento; - caratterizzazione delle tipologie edilizie individuate in relazione alla distribuzione statistica dell indice di vulnerabilità, per gli edifici in muratura, delle distribuzioni in classi di età, per numero di piani ed in relazione agli ultimi interventi realizzati; - redazione di una scheda tecnica di riconoscimento delle tipologie edilizie più ricorrenti a scala provinciale e delle tipologie caratterizzate dal maggiore indice di vulnerabilità sismica. Dallo studio dei risultati ottenuti è possibile impostare azioni e strategie atte alla riduzione della vulnerabilità sismica dell edificato corrente. Di conseguenza gli Enti di riferimento potranno utilizzare tale impostazione di studio per proporre interventi di adeguamento o miglioramento sismico diretti ed attività di programmazione nell ambito delle valutazioni di rischio ai fini di protezione civile Metodologia di individuazione delle tipologie edilizie Come detto in precedenza, l attività di rilevamento si è concretizzata nella compilazione delle schede di vulnerabilità di I e II livello CNR GNDT. Tali schede sono state informatizzate mediante un programma di caricamento dati. Dalla banca dati è stato possibile estrapolare tutte le informazioni utili al fine di individuare le tipologie edilizie più ricorrenti e più vulnerabili. Si riporta di seguito la distribuzione delle classi di vulnerabilità normalizzato su scala a base 100 (classi di 10) riferita all intera popolazione di edifici in muratura della provincia (2074 edifici rilevati). 392

2 REGIONE PUGLIA Successivamente sono state redatte delle matrici a scala provinciale che consentono di classificare preliminarmente gli edifici caratterizzati da strutture verticali e strutture orizzontali di analoghe tipologie. In un ulteriore approfondimento sono stati correlati gli edifici caratterizzati come sopra indicato, con tutte le possibili soluzioni tipologiche riscontrate per le coperture. In tal modo è stato possibile individuare le classi tipologiche caratterizzate da comuni casistiche per i seguenti macroelementi strutturali: 1) strutture verticali; 2) strutture orizzontali al primo livello; 3) strutture di copertura. Tale classificazione tipologica ha consentito, per l ambito territoriale di studio, di poter individuare le classi di edifici più ricorrenti e quelle di edifici più vulnerabili. Lo studio della vulnerabilità, in questa fase, è stato limitato solo agli edifici con struttura portante in muratura. Il parametro adottato come riferimento per l individuazione delle tipologie di edifici più vulnerabili è stato quello di selezionare tutti gli edifici in muratura caratterizzati da un indice di vulnerabilità normalizzato, maggiore di 50. I risultati di tali elaborazioni inerenti l individuazione delle tipologie più ricorrenti e di quelle più vulnerabili sono esposte nella seguente tabella. Tabella riepilogativa tipologie edilizie in muratura 393

3 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Metodologia di caratterizzazione delle tipologie edilizie Individuate con la metodologia descritta nel precedente paragrafo, per le tipologie edilizie più ricorrenti (per interesse di studio sono state scelte le tipologie GEP ed AFN, ritenuta più significativa sotto l aspetto della vulnerabilità rispetto alla LEP) e per quella più vulnerabile, è stata sviluppata una serie di caratterizzazioni che consente l individuazione di strategie di intervento prioritarie per la riduzione del complessivo indice di vulnerabilità dell edificato corrente. In particolare le caratterizzazioni elaborate sono state le seguenti: - individuazione delle tipologie di edifici in muratura più ricorrenti in relazione alla distribuzione dell indice di vulnerabilità; - individuazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione all Indice di vulnerabilità 50; - influenza del parametro 3 nelle tipologie edilizie più ricorrenti costituite da edifici in muratura; - influenza del parametro 3 nella tipologia edilizia risultata più vulnerabile; - caratterizzazione dell esito D del parametro 3 per le tipologie di edifici risultati più ricorrenti, in relazione all entità stimata della resistenza tangenziale τk ed alla percentuale di area resistente Ar (valore minimo tra Ax e Ay rapportata all At del piano di verifica); - caratterizzazione del parametro 3 per le tipologia di edifici risultati più vulnerabili, in relazione all entità stimata della resistenza tangenziale τk ed alla percentuale di area resistente Ar; - caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione all epoca di costruzione; - caratterizzazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione all epoca di 394

4 REGIONE PUGLIA costruzione; - caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione al numero di piani; - caratterizzazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione al numero di piani; - caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione alla tipologia degli ultimi interventi strutturali effettuati; - caratterizzazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione alla tipologia degli ultimi interventi strutturali effettuati; - individuazione della tipologia di edifici in conglomerato cementizio armato più ricorrente in relazione alle caratteristiche delle strutture di tamponamento rilevate; - caratterizzazione della tipologia di edifici più ricorrenti in relazione al numero di piani. Tipologie edilizie ricorrenti in muratura Prima classe significativa: G E P 395

5 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Strutture verticali: muratura in blocchi di tufo o pietra ben squadrata; Struttura orizzontale prevalente al 1 imp.: solai in laterocemento o soletta in c.a.; Copertura: laterocemento o soletta in c.a.; Indice Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv= Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti B (171 edifici 57.97% sul totale di 295 edifici con caratteristiche G-E-P ). Esito D del parametro 3 e valori di k: prevalenza di valori di τk = 8 t/m2. (81.60% di 38 edifici rilevati in tipol. GEP in classe D ). 396

6 REGIONE PUGLIA Esito D del parametro 3 e % dell Area resistente: prevalenza di % di Ar compresa tra 1.37 ed 8.33% per valori di k = 8 t/m2. (Ar = Valore minimo tra Ax e Ay rapportata all area totale piano di verifica). Epoca di realizzazione prevalente Nell intervallo temporale compreso tra il 1946 ed il 1960 si rileva la maggiore attività edificatoria riferita alla tipologia studiata. In particolare si evidenzia una percentuale pari al 27,46% (sul campione di 295 edifici) con una volumetria realizzata pari mc.. Tale dato è da riferirsi all attività edilizia post bellica, che soprattutto nell area del Tavoliere si è sviluppata con edifici in muratura di tufo e solai in latero cemento. 397

7 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 2 piani f.t. Come si evidenzia dal grafico sotto riportato, il 61,02% degli edifici GEP (sul campione rilevato di 295 edifici) presenta 2 piani fuori terra. A tale gruppo di edifici corrisponde una volumetria complessiva di mc.. Tipologia dell ultimo intervento strutturale: F - Sopraelevazione con interventi non antisismici per il 20% degli edifici GEP (sul campione di 295 edifici). Per il 35,9% degli edifici non è stato segnalato alcun tipo di intervento. 398

8 REGIONE PUGLIA Seconda classe assunta come significativa: A F N Strutture verticali: muratura a sacco Struttura orizzontale prevalente al 1 imp.: volte senza catene Copertura: legno poco spingente Indice di Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv =

9 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti D (66 edifici 84,62% sul totale di 78 edifici con caratteristiche AFN ). Esito D del parametro 3 e valori di k: prevalenza di valori di k compresi tra 2 e 4 t/m2. Esito D del parametro 3 e % dell area resistente: prevalenza di % di Ar compresa tra 8.33 e 17.65% per tk = 3 t/m2 (Ar = Valore minimo tra Ax e Ay rapportata all area totale piano di verifica). Epoca di realizzazione prevalente: nell intervallo temporale precedente al La tipologia rilevata AFN proprio per le sue caratteristiche è in effetti tipica per edifici realizzati prima del La quasi totalità del campione rilevato (97,44% sul campione di 400

10 REGIONE PUGLIA 78 edifici in tip. AFN) è stato attribuito alla classe di età A. Tali costruzioni, presenti in maggior parte nei paesi del SubAppennino ed in parte del, Gargano si rilevano soprattutto nei centri storici. Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 3 piani f.t.. Il 78,21% degli edifici (sul campione rilevato di 78 edifici) presenta 3 piani fuori terra, confermando una tipologia ricorrente degli edifici con struttura muraria con pietrame a sacco presente nei centri storici di diversi centri abitati. 401

11 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Tipologia dell ultimo intervento strutturale: Q Manutenzione per il 34,60% degli edifici (sul campione di 78 edifici AFN rilevati). E altresì da rilevare che per il 50% degli edifici non è stato segnalato alcun intervento. 402

12 REGIONE PUGLIA Tipologia edilizia più vulnerabile AFN Come detto in precedenza, la tipologia più vulnerabile coincide con la seconda considerata tra le più ricorrenti. Dal momento che per tale tipologia AFN sono stati già esposte alcune elaborazioni sul campione totale degli edifici rilevati (78), di seguito si riportano analoghe elaborazioni riferite solo agli edifici che, in tale tipologia, presentano un indice di Vulnerabilità 50. Strutture verticali: muratura a sacco Struttura orizzontale prevalente al 1 imp.: volte senza catene Copertura: legno poco spingente Indice di Vulnerabilità: per Iv 50 si ha una prevalenza di edifici nell intervallo di vulnerabilità compreso tra 50 e 54. Considerato il numero limitato di edifici A-F-N con Iv 50 (16 edifici) si è deciso di valutare i parametri tk e Ar per l intero numero edifici, considerato anche che la quasi totalità di essi è in classe D del par. 3 (resistenza convenzionale). Valori di tk e Ar: prevalenza di valori di tk compresi tra 2 e 4 t/mq. con % di Ar compresa tra 10 e 19%. 403

13 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Epoca di realizzazione prevalente: tutti gli edifici risultano realizzati precedente al Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 3 piani f.t.. Provincia di Foggia - Tip. ed. AFN con V>50 - correlazione al n. di piani Tipologia dell ultimo intervento strutturale: nessuno. Influenza par. 11 (stato di fatto): per gli edifici considerati si è rilevata una prevalenza di edifici in classe B. 404

14 REGIONE PUGLIA Tipologie edilizie in conglomerato cementizio armato R-E-P Strutture verticali: intelaiatura con travi e pilastri Struttura orizzontale e copertura: solai in latero cemento armato Tipologia tamponamenti prevalenti: telai con tamponatura consistente (480 edifici) Numero di piani prevalenti: n. 2 piani f.t. (37,92% degli edifici in c.a.). 405

15 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Giudizio Conclusivo Classi di edifici più ricorrenti Come si evince dai grafici e dalle tabelle riepilogative, nei centri della Provincia di Foggia le classi prevalenti del campione di edifici rilevato si riferiscono a strutture in c.a. con tamponamenti consistenti (n. 480 edifici); ciò è dovuto principalmente alla presenza, nel campione di comuni, di diversi centri abitati con notevole estensione (come ad esempio San Severo, Manfredonia, ecc.) con edificazione di epoca recente e quindi in cemento armato. Dal momento che il principale obiettivo del progetto era l individuazione delle tipologie murarie più ricorrenti e maggiormente vulnerabili, si è deciso di affrontare l analisi dei parametri incidenti sulla vulnerabilità solo sul campione significativo delle strutture in muratura rilevate. La prima classe di edifici prevalentemente riscontrati nel campione significativo risulta essere quella in muratura di blocchi di tufo o pietra ben squadrata con solai al primo orizzontamento in latero cemento armato e stessa copertura. Tale tipologia costruttiva si riscontra soprattutto nei centri del Tavoliere ed in parte dell area Garganica. Essa è caratterizzata da bassa vulnerabilità con superficie di area resistente e valori medi di resistenza tangenziale tali da poter ritenere complessivamente accettabile il sistema costruttivo. La seconda classe di edifici è caratterizzata da muratura portante in pietrame a sacco con volte senza catene al primo livello e copertura in legno poco spingente. Tale sistema costruttivo è in genere riscontrato nell area del Sub-Appennino ed in parte dei comuni montani del Gargano. L indice di vulnerabilità in questo caso è direttamente legato alla tipologia costruttiva, al sistema resistente e all epoca di costruzione (prima del 1919). Il giudizio su tale tipologia edilizia non può ritenersi accettabile in quanto sono state messe in luce caratteristiche costruttive e tipologiche che rispondono in maniera negativa alla azioni sismiche. Classi di edifici più vulnerabili La classe di edifici più vulnerabili risulta coincidere con la seconda tipologia strutturale maggiormente ricorrente sopradescritta. Per tale classe di edifici risulta la prevalenza di esiti D per quanto attiene alla resistenza convenzionale, medi valori di area resistente e bassi valori di resistenza tangenziale, inoltre gli stessi risultano essere stati edificati prima del 1919, quindi in larga parte con criteri e tecnologia legati ad una edilizia molto povera. Dal momento che la suddetta tipologia maggiormente vulnerabile è stata principalmente rilevata nei centri storici, si ritiene che, ai fini di una corretta politica di protezione civile, solo con interventi di recupero urbano mirati alla riduzione della vulnerabilità sismica si potranno limitare i danni degli eventi sismici attesi. 406

16 REGIONE PUGLIA SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE Individuata nell ambito del campione di edilizia corrente rilevata nel Progetto Elaborazione Novembre 2000 Puglia Tipologia n. 1 Riferimento Tipologia Strutturale Strutture Verticali (dalla scheda 1 livello per il rilevamento della vulnerabilità GNDT): G muratura di blocchetti di tufo o pietra ben squadrata A CARATTERISTICHE DELLA MURATURA ELEMENTI COSTITUTIVI MALTA Materiale : tufo calcareo Lavorazione : taglio squadrato Dimensione : 25 x 25 x 50 cm Stato di conservazione e qualità : buono Apparecchiatura: corsi regolari Provincia di Foggia Tipo : cementizia Funzione : allettamento Stato di lavorazione e qualità: discreto Stato di conservazione e resistenza : coerente POSA IN OPERA DEGLI ELEMENTI Tessitura Posa degli elementi: Zeppe o scaglie: assenti regolare Ricorsi o listatura: assenti Spessori totale: cm Paramento unico Presenza di vuoti significativi: no Presenza di diatoni: no SEZIONE TRASVERSALE Tipologia : due paramenti ammorsati Stato attuale: presente Martelli Tipologia: ammorsamento sufficiente Analoga tipologia dei muri di spina Assenza di catene INTONACO COLLEGAMENTI TRA LE PARETI MURARIE Stato di conservazione e resistenza: discreta consistenza Angolate Elementi costitutivi: analoghi alla muratura Tipologia: collegamenti regolari B FOTOGRAFIA O PRESENTAZIONE GRAFICA DEL PARAMENTO 407

17 CAPITOLO III - SCHEDE DESCRITTIVE Puglia Provincia di Foggia Tipologia n. 2 ELEMENTI COSTITUTIVI Materiale : calcare Lavorazione : pietrame informe o leggermente sbozzato Dimensione (diagonale elemento) : medie (15-25 cm) Stato di conservazione e qualità : discreto Apparecchiatura: corsi irregolari Riferimento Tipologia Strutturale Strutture Verticali (dalla scheda 1 livello per il rilevamento della vulnerabilità GNDT): A muratura di pietra a sacco A CARATTERISTICHE DELLA MURATURA Tipo : di calce aerea Funzione : allettamento MALTA Stato di lavorazione e qualità: discreto Stato di conservazione e resistenza : incoerente POSA IN OPERA DEGLI ELEMENTI Tessitura Posa degli elementi: Zeppe o scaglie: in pietra casuale Ricorsi o listatura: assenti Spessori totale: variabile da 60 a 100 cm Paramento esterno: 30 cm Paramento interno : 30 cm Presenza di vuoti significativi: si Presenza di diatoni: no SEZIONE TRASVERSALE Tipologia : a sacco con elementi irregolari Stato attuale: presente in genere all interno Martelli Tipologia: ammorsamento scadente Differente tipologia dei muri di spina Assenza di catene INTONACO Stato di conservazione e resistenza: fessurato COLLEGAMENTI TRA LE PARETI MURARIE Angolate Elementi costitutivi: analoghi alla muratura Tipologia: collegamenti irregolari B FOTOGRAFIA O PRESENTAZIONE GRAFICA DEL PARAMENTO 408

3.2.2 - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE

3.2.2 - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI 3.2.2 - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE 3.2.2.1 - Premessa Sulla scorta

Dettagli

SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE

SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE CAPITOLO III - SCHEDE DESCRITTIVE SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE Individuata nell ambito del campione di edilizia corrente rilevata nel Progetto Elaborazione Novembre

Dettagli

FOGLIO DI CALCOLO PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA MURATURA ED IL CALCOLO DELLA QUALITÀ MURARIA

FOGLIO DI CALCOLO PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA MURATURA ED IL CALCOLO DELLA QUALITÀ MURARIA Regione Molise PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE COMMISSARIO DELEGATO PER LE ATTIVITA POST-SISMA FOGLIO DI CALCOLO PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA MURATURA ED IL CALCOLO DELLA QUALITÀ MURARIA (www.regione.molise.it/sis)

Dettagli

3.6.1 - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO

3.6.1 - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO 3.6 - REGIONE PUGLIA Ing. Alfredo Ferrandino Tutor regionale 3.6.1 - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO 3.6.1.1 - Scelta del campione Sulla base dei concetti generali formatori

Dettagli

STUDIO DI EDIFICI IN C.A. AD USO RESIDENZIALE COSTRUITI IN ASSENZA DI NORME ANTISISMICHE

STUDIO DI EDIFICI IN C.A. AD USO RESIDENZIALE COSTRUITI IN ASSENZA DI NORME ANTISISMICHE STUDIO DI EDIFICI IN C.A. AD USO RESIDENZIALE COSTRUITI IN ASSENZA DI NORME ANTISISMICHE OMNIATEST s.r.l. - Via Nina da Messina 18, 98121 Messina Il Progetto Catania Il Dipartimento della Protezione Civile

Dettagli

ALLEGATO B. TABELLA 1 - Definizione dei livelli operativi. TABELLA 2 - Definizione dello STATO DI DANNO

ALLEGATO B. TABELLA 1 - Definizione dei livelli operativi. TABELLA 2 - Definizione dello STATO DI DANNO ALLEGATO B TABELLA 1 - Definizione dei livelli operativi TABELLA 2 - Definizione dello STATO DI DANNO Stato di danno 1: danno inferiore al danno significativo Stato di danno 2: danno compreso tra danno

Dettagli

Indice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E

Indice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E Indice 1. Premessa.... 2 2. Analisi del danno e del comportamento strutturale... 2 2.3. Descrizione del comportamento strutturale... 3 2.4. Analisi del danno.... 3 Allegato tecnico.... Schemi grafici Determinazione

Dettagli

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Capitolo I Introduzione 1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Prima dell introduzione di norme specifiche e cioè di fatto fino a pochi decenni fa (escludendo singoli provvedimenti o raccomandazioni

Dettagli

Ripristino ed adeguamento strutturale di edifici civili: esempi tecnici e modalità di intervento

Ripristino ed adeguamento strutturale di edifici civili: esempi tecnici e modalità di intervento La riqualificazione del patrimonio edilizio: iniziamo dai condomìni - opportunità ed esempi a confronto 18/06/2014 Unindustria Reggio Emilia Ripristino ed adeguamento strutturale di edifici civili: esempi

Dettagli

1 LE MURATURE STORICHE : COME SONO FATTE

1 LE MURATURE STORICHE : COME SONO FATTE 1 LE MURATURE STORICHE : COME SONO FATTE L opera poligonale Terracina: il bastione di S. Francesco L opera poligonale Cori Le tre maniere dell opera poligonale L opera poligonale L opera quadrata L opera

Dettagli

VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti

VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO Edifici esistenti Comportamento sismico delle strutture in muratura edifici esistenti in muratura L IMPIANTO STRUTTURALE Muri Paralleli o nel piano Muri Ortogonali

Dettagli

COMUNE DI CHIUSI DELLA VERNA

COMUNE DI CHIUSI DELLA VERNA COMUNE DI CHIUSI DELLA VERNA 75 PALAZZO COMUNALE VIA SAN FRANCESCO LOC. CAPOLUOGO ENTE PROPRIETARIO: COMUNE L'aggregato strutturale isolato è composto da un unico edificio in muratura. 1 TOTALE MQ 830

Dettagli

RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO

RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO 3.5 REGIONE MOLISE Ing. Alberto Lemme Tutor regionale 3.5.1 - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO 3.5.1.1 - Premesse Nella parte iniziale del progetto è stato completato il

Dettagli

LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini

LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Michela Monaco Dipartimento di Cultura del Progetto Seconda Università degli Studi di Napoli LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Le NTC ed il controllo dei Materiali: tecnica, professione e adempimenti

Dettagli

corso di Progetto di Strutture

corso di Progetto di Strutture Università degli Studi di Cassino corso di Progetto di Strutture Laurea Specialistica in Ingegneria Civile A.A.2011/12 Dott.Ing E. Grande Edifici i con struttura tt intelaiata i t in c.a.: Analisi dei

Dettagli

3.7 - REGIONE SICILIA Province di Messina, Catania, Ragusa, Siracusa

3.7 - REGIONE SICILIA Province di Messina, Catania, Ragusa, Siracusa 3.7 - REGIONE SICILIA Province di Messina, Catania, Ragusa, Siracusa Ing. Leonardo Santoro Tutor regionale, Genio Civile di Messina 3.7.1 - RAPPORTO TECNICO SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELL AMBITO DEL PROGETTO

Dettagli

COSTRUZIONI ESISTENTI. Indagini su costruzioni esistenti in Calcestruzzo armato e muratura

COSTRUZIONI ESISTENTI. Indagini su costruzioni esistenti in Calcestruzzo armato e muratura COSTRUZIONI ESISTENTI Indagini su costruzioni esistenti in Calcestruzzo armato e muratura 1 LIVELLI DI CONOSCENZA STRUTTURE IN CALCESTUZZO ARMATO 2 LC1: Conoscenza limitata Geometria: la geometria della

Dettagli

Gli edifici esistenti con struttura in muratura 27 maggio 2011

Gli edifici esistenti con struttura in muratura 27 maggio 2011 4 EMME Service S.p.A. Commissione strutture e Grandi Rischi Gli edifici esistenti con struttura in muratura 27 maggio 2011 Progetto simulato di campagne in situ e stima dei costi. Esempio di sopraelevazione

Dettagli

corso di Analisi e Progetto di Strutture

corso di Analisi e Progetto di Strutture Università degli Studi di Cassino corso di Analisi e Progetto di Strutture Laurea Specialistica in Ingegneria Civile A.A.2012/2013 Edifici con struttura intelaiata in c.a.: Analisi dei carichi unitari

Dettagli

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 1

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 1 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 1 1 Indice della presentazione Esame sintetico delle prescrizioni e lezioni apprese

Dettagli

Analisi tecnico-economica sulla ricostruzione degli edifici privati a L Aquila

Analisi tecnico-economica sulla ricostruzione degli edifici privati a L Aquila Libro bianco sulla ricostruzione privata fuori dai centri storici nei comuni colpiti dal sisma dell Abruzzo del 6 aprile 2009 Basilica di San Giovanni Maggiore, Napoli, 20 Aprile 2015 Analisi tecnico-economica

Dettagli

I materiali dell edilizia storica : muratura

I materiali dell edilizia storica : muratura Università IUAV di Venezia Clasa Corso di Restauro A.A. 2012-2013 prof. Paolo Faccio coll. arch. Paola Scaramuzza I materiali dell edilizia storica : muratura Il modo di eseguire una costruzione consiste

Dettagli

Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento

Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento Nuova costruzione: Intervento su costruzione esistente: Lavori di. Proprietà Comune.. Provincia. Via.. Zona sismica amministrativa: 1 2 3 4 Coordinate

Dettagli

Lezione 9. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 9. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 9 Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Sistemi costruttivi Sistemi costruttivi Capitolo 5 6 7 8 9 10 11 Sistema costruttivo Edifici con struttura in cemento armato Edifici con struttura

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

Edifici in muratura. La concezione strutturale dell edificio in muratura ordinaria. Catania, 20 aprile 2004 Pietro Lenza

Edifici in muratura. La concezione strutturale dell edificio in muratura ordinaria. Catania, 20 aprile 2004 Pietro Lenza Edifici in muratura La concezione strutturale dell edificio in muratura ordinaria Catania, 20 aprile 2004 Pietro Lenza DAPS, Università di Napoli Federico II L impalcato rigido costituisce uno degli elementi

Dettagli

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Muratura armata Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Circolare n. 617 del

Dettagli

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura

Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Antonio Formisano, Ricercatore Università di Napoli Federico II Francesco Fabbrocino, Ricercatore Università Telematica

Dettagli

1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO

1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO 1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO Lo studio in esame ha riguardato la valutazione della vulnerabilità sismica di una struttura in muratura sita in Via Appia Pignatelli del comune di Roma (figg.1-2). L edificio

Dettagli

Comune di Cantalupo Ligure. Relazione Tecnica delle Opere in Legno

Comune di Cantalupo Ligure. Relazione Tecnica delle Opere in Legno Comune di Cantalupo Ligure Provincia di Alessandria Rifacimento copertura e facciata principale Relazione Tecnica delle Opere in Legno Impresa: Proprietà: Comunità Montana Terre del Giarolo Progettista

Dettagli

COMUNE DI LUSCIANO Provincia di Caserta

COMUNE DI LUSCIANO Provincia di Caserta COMUNE DI LUSCIANO Provincia di Caserta ADEGUAMENTO STRUTTURALE DELL EDIFICIO SCOLASTICO SCUOLA ELEMENTARE Via Boccaccio RELAZIONE SULLE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Novembre 2015 Il R.T.P. Prof. Ing.

Dettagli

Indice. Capitolo 1 Introduzione...pag. 1

Indice. Capitolo 1 Introduzione...pag. 1 Indice Capitolo 1 Introduzione...pag. 1 Capitolo 2 Costruzioni esistenti in muratura...» 5 2.1 Caratteristiche generali delle costruzioni...» 5 2.2 Classificazione degli edifici...» 5 2.3 Edifici di prima

Dettagli

Edificio residenziale realizzato in muratura armata POROTON

Edificio residenziale realizzato in muratura armata POROTON Consorzio POROTON Italia Via Gobetti 9-37138 VERONA Tel 045.572697 Fax 045.572430 www.poroton.it - info@poroton.it News - Realizzazioni 15 aprile 2003 Edificio residenziale realizzato in muratura armata

Dettagli

DiSGG, Università della Basilicata Centro di Competenza sul Rischio Sismico della Regione Basilicata (CRiS)

DiSGG, Università della Basilicata Centro di Competenza sul Rischio Sismico della Regione Basilicata (CRiS) Comune di Potenza DiSGG Vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio della città di Potenza DiSGG, Università della Basilicata (masi@unibas.it) Centro di Competenza sul Rischio Sismico della Regione Basilicata

Dettagli

Comune BONDENO (FE) Comm. n Revisioni CRA 12_ Doc. n Edificio SCUOLA PRIMARIA DI SCORTICHINO VIA MONTEBELLO, N. 7

Comune BONDENO (FE) Comm. n Revisioni CRA 12_ Doc. n Edificio SCUOLA PRIMARIA DI SCORTICHINO VIA MONTEBELLO, N. 7 1 11 AC 19/07/2012 EVENTI SISMICI MAGGIO 2012 PERIZIA TECNICA ESTIMATIVA AI SENSI DELL ORDINANZA N.2 R.E.R. DEL 16/06/12 - INTERVENTI STRUTTURALI SU EDIFICI SCOLASTICI AI FINI DELLA RIAPERTURA COMUNE DI

Dettagli

INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA:

INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA: ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI GENOVA Commissione Attività Civili PROVE SUGLI EDIFICI ESISTENTI MODULO II INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA: TECNICHE E PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE Ing. Giuseppe

Dettagli

PREDIMENSIONAMENTO E ANALISI DEI CARICHI

PREDIMENSIONAMENTO E ANALISI DEI CARICHI prof. Gianmarco de Felice, Ing. Fabrizio Paolacci, arch. Lorena Sguerri PREDIMENSIONAMENTO E ANALISI DEI CARICHI Norme per il predimensionamento dei solai Analisi dei carichi permanenti Sovraccarichi variabili

Dettagli

La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma

La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma Alessandro Di Stasi La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma VOLUME 1 Tutore: Prof. Ing. Roberto Cerioni Co-tutore:

Dettagli

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I "DANTE ALIGHIERI" DI COLOGNA VENETA

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I DANTE ALIGHIERI DI COLOGNA VENETA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI Pag. 1 di 8 SOMMARIO 1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO... 2 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI... 7 2.1 INTERVENTI ESEGUITI IN FASE 1... 7 2.2 INTERVENTI PREVISTI IN FASE

Dettagli

Il calcolo delle cerchiature in c.a. per gli interventi locali

Il calcolo delle cerchiature in c.a. per gli interventi locali Il calcolo delle cerchiature in c.a. per gli interventi locali Adriano Castagnone Davide Cerroni Indice Descrizione dell'intervento... 3 Descrizione della struttura... 3 Descrizione del calcolo tramite

Dettagli

POLITECNICO DI BARI FACOLTA DI INGEGNERIA. corso di Teoria e Progetto delle COSTRUZIONI IN C.A. E C.A.P. LEZIONI 2010.

POLITECNICO DI BARI FACOLTA DI INGEGNERIA. corso di Teoria e Progetto delle COSTRUZIONI IN C.A. E C.A.P. LEZIONI 2010. POLITECNICO DI BARI FACOLTA DI INGEGNERIA corso di Teoria e Progetto delle COSTRUZIONI IN C.A. E C.A.P. LEZIONI 2010 Amedeo Vitone COSTRUZIONI ESISTENTI 11. CASI DI STUDIO 11.2 - IL CROLLO DEL PAL EDILIZIA

Dettagli

L evoluzione della Muratura Armata. Porotherm BIO M.A. Evolution. Rispetto ad un telaio in c.a.

L evoluzione della Muratura Armata. Porotherm BIO M.A. Evolution. Rispetto ad un telaio in c.a. L evoluzione della Muratura Armata Rispetto ad un telaio in c.a. Porotherm BIO M.A. Evolution La muratura armata si evolve con la nuova famiglia Evolution che, grazie all incastro verticale, consente una

Dettagli

8. Verifica semplificata

8. Verifica semplificata 8. Verifica semplificata pplicazione Verificare con metodo semplificato un edificio di tre piani fuori terra adibito a civile abitazione, costruito in muratura ordinaria. La disposizione muraria (Pfigura

Dettagli

Università degli Studi di Firenze

Università degli Studi di Firenze Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pistoia ortolani@dicea.unifi.it PISTOIA 28/09/2012 ASPETTI GENERALI Malta: acqua

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEFINIZIONI, MODALITÀ DI RETRIBUZIONE DELLE OPERE IN EDILIZIA, FASI DEL CME, CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI, ELEMENTI DEL CME, GLI ARTICOLI, UNITÀ DI MISURA, MISURAZIONI, PREZZI

Dettagli

Progettare in zona sismica Muratura Armata TAURUS. Progetto & Cantiere

Progettare in zona sismica Muratura Armata TAURUS. Progetto & Cantiere Muratura Armata TAURUS Progetto & Cantiere Capacità del sistema di assorbire spostamenti e resistere oltre il limite elastico Alveolater BIO TAURUS Libertà Ricerca&sviluppo Alveolater BIO TAURUS Libertà

Dettagli

Progettare in zona sismica con la Muratura Armata

Progettare in zona sismica con la Muratura Armata SICUREZZA = CONOSCENZA SEMPLICITÀ DURABILITÀ CONOSCENZA VALUTAZIONE di prodotti adeguati, di qualità e DUREVOLI!!! PROGETTAZIONE attenta ai dettagli costruttivi ESECUZIONE rigorosa e sapiente SICUREZZA

Dettagli

APPENDICE 5 SCHEDA PER IL RILIEVO TIPOLOGICO E DEI DANNI SISMICI AGLI EDIFICI: MONTESANTO

APPENDICE 5 SCHEDA PER IL RILIEVO TIPOLOGICO E DEI DANNI SISMICI AGLI EDIFICI: MONTESANTO APPENDICE 5 SCHEDA PER IL RILIEVO TIPOLOGICO E DEI DANNI SISMICI AGLI EDIFICI: MONTESANTO 99 100 SCHEDA PER IL RILIEVO TIPOLOGICO E DEI DANNI SISMICI AGLI EDIFICI SCHEDA n Data: Rilevatore: ALBIERO-FABI

Dettagli

- Solai rigidi e resistenti nel piano. - Ammorsamenti tra muri ortogonali. - Presenza di catene. - Presenza di cordoli ai piani

- Solai rigidi e resistenti nel piano. - Ammorsamenti tra muri ortogonali. - Presenza di catene. - Presenza di cordoli ai piani Connessioni Effetto scatola Se l effetto scatola funziona efficacemente, le pareti dell edificio sono sollecitate nel proprio piano anziché in direzione ortogonale - Solai rigidi e resistenti nel piano

Dettagli

ANALISI DEI CARICHI. (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C Paragrafo 1.1 Circ. n.

ANALISI DEI CARICHI. (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C Paragrafo 1.1 Circ. n. ANALISI DEI CARICHI (Parte integrante della Relazione di calcolo strutturale redatta ai sensi del capitolo C10.1. - Paragrafo 1.1 Circ. n. 617/2009) Carichi permanenti Per la determinazione dei pesi propri

Dettagli

RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE. 1.0 Normative di Riferimento pg.00

RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE. 1.0 Normative di Riferimento pg.00 RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE Premessa pg.00 1.0 Normative di Riferimento pg.00 2.0 Descrizione delle modalità tecniche per l espletamento dell incarico pg.00 3.0 Organizzazione e definizione

Dettagli

Regione Campania - Genio Civile

Regione Campania - Genio Civile Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura La concezione strutturale dell edificio in muratura ordinaria (Edificio della III classe) B. Calderoni - D.A.P.S. Università

Dettagli

CMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE

CMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE CMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE PROPOSTA PER UN CORDOLO IN MURATURA ARMATA SU PARETE DI 3 TESTE DA REALIZZARE CON MATTONI PIENI FORMATO 5,5X12X25 (TOPPETTI) CONFORME ALLE NUOVE NORME TECNICHE

Dettagli

1.3. Validazione Progetto. Nuova costruzione EDIFICIO RESIDENZIALE NEL COMUNE DI LIMBIATE (MI) COMPUTO METRICO. Geom.

1.3. Validazione Progetto. Nuova costruzione EDIFICIO RESIDENZIALE NEL COMUNE DI LIMBIATE (MI) COMPUTO METRICO. Geom. Nuova costruzione EDIFICIO RESIDENZIALE NEL (MI) Progetto Architettonico Geom. IVAN CADEI Geom. GPIETRO MARINONI Arch. ELEONORA MATTAVELLI Progetto Strutture PIOLA ENGINEERING S.R.L. : Ing. Gianmaria Piola

Dettagli

SCHNELL Staffa continua a braccia verticali SPIREX

SCHNELL Staffa continua a braccia verticali SPIREX Staffa continua a braccia verticali SPIREX Elemento strutturale antisismico per la posa in opera di travi e pilastri Indice Elementi strutturali Il sistema tradizionale La staffa continua SPIREX Tamponature

Dettagli

DAI LEGANTI ALL ORGANISMO EDILIZIO

DAI LEGANTI ALL ORGANISMO EDILIZIO Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria Corso: Materiali e Tecnologie dell Architettura DAI LEGANTI ALL ORGANISMO EDILIZIO 1 DAL MURO A SECCO ALLA MURATURA ARMATA INDICE DELLA COMUNICAZIONE

Dettagli

A3-Relazione tecnica generale

A3-Relazione tecnica generale A3-Relazione tecnica generale L intervento prevede la realizzazione di una centrale termica a biomasse (cippato di legno); l edificio viene organizzato in tre vani: 1) locale caldaia: all interno del quale

Dettagli

Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali.

Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali. Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali. Ing. Barbara Farinelli, Domus srl, GLIS Il Sistema CAM Cuciture Attive dei Manufatti Il sistema CAM -

Dettagli

RAPPORTO PRELIMINARE SULLE PRESTAZIONI ED I DANNEGGIAMENTI AGLI EDIFICI IN MURATURA PORTANTE MODERNI A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI EMILIANI DEL 2012

RAPPORTO PRELIMINARE SULLE PRESTAZIONI ED I DANNEGGIAMENTI AGLI EDIFICI IN MURATURA PORTANTE MODERNI A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI EMILIANI DEL 2012 Sezione Strutture in muratura Masonry Structures Section masonry@eucentre.it RAPPORTO PRELIMINARE SULLE PRESTAZIONI ED I DANNEGGIAMENTI AGLI EDIFICI IN MURATURA PORTANTE MODERNI A SEGUITO DEGLI EVENTI

Dettagli

Dr. Geol. Francesco Rizzi. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro

Dr. Geol. Francesco Rizzi. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Dr. Geol. Francesco Rizzi CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Laboratorio Accreditato ACCREDIA N 1035 Iscritto all Anagrafe Nazionale delle Ricerche del

Dettagli

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014

GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014 GESTIONE FAUNISTICO-VENATORIA DEL CAPRIOLO (Capreolus capreolus) RELAZIONE CONSUNTIVA STAGIONE VENATORIA 2013/2014 La presente relazione è stata redatta dal Dott. Filippo Savelli in veste di tecnico faunistico

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE TESI DI LAUREA RELATORI: VALUTAZIONE DELLA VULNERABILITA SISMICA DEI COMPLESSI MURARI CH.MO PROF.

Dettagli

2167- CORREGGIO Via Giotto n 6-6a RELAZIONE GENERALE

2167- CORREGGIO Via Giotto n 6-6a RELAZIONE GENERALE Comune di Correggio Provincia di Reggio Emilia 2167- CORREGGIO Via Giotto n 6-6a RELAZIONE GENERALE Il Responsabile del Procedimento Ing. Nicola Scialoia Il Progettista arch. Carmelo Tommaselli Via della

Dettagli

COMUNE DI ANGHIARI 9

COMUNE DI ANGHIARI 9 COMUNE DI ANGHIARI 9 VIA DEL TEATRO, 2 LOC. CAPOLUOGO ENTE PROPRIETARIO: COMUNE Il complesso scolastico è un aggregato strutturale composto da quattro edifici in muratura. 1 TOTALE 1.600 TOTALE 5.200 Edificio

Dettagli

Muratura. Corso di Recupero e conservazione degli edifici. Murature. Alessandra Marini

Muratura. Corso di Recupero e conservazione degli edifici. Murature. Alessandra Marini Corso di Recupero e conservazione degli edifici Murature Muratura Alessandra Marini Francesca Feroldi feroldifrancesca@gmail.com ELEMENTI naturali artificiali pietra tufo argilla cruda laterizio pieno

Dettagli

CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE DI EDIFICI ESISTENTI

CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE DI EDIFICI ESISTENTI CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE DI EDIFICI ESISTENTI Normativa, metodologie procedurali e tecniche di intervento per la messa in sicurezza degli edifici esistenti RECUPERARE L ESISTENTE Riqualificazione: Strutturale

Dettagli

Le strutture di legno esistenti

Le strutture di legno esistenti Le strutture di legno esistenti Il comportamento in presenza di azioni sismiche Claudio Ferrari, ingegnere libero professionista direttore tecnico A.I.erre engineering S.r.l. in Parma ABSTRACT Nell ambito

Dettagli

Meccanismi di collasso per effetto di solai di copertura spingenti V. Bacco

Meccanismi di collasso per effetto di solai di copertura spingenti V. Bacco Meccanismi di collasso per effetto di solai di copertura spingenti V. Bacco L evento sismico che ha colpito la città de L Aquila ha messo in evidenza le debolezze dei diversi sistemi costruttivi, soprattutto

Dettagli

Roma 29/11/2012. Vulnerabilità e adeguamento di edifici esistenti in cemento armato e muratura

Roma 29/11/2012. Vulnerabilità e adeguamento di edifici esistenti in cemento armato e muratura Roma 29/11/2012 Vulnerabilità e adeguamento di edifici esistenti in cemento armato e muratura OPERARE SULL'ESISTENTE QUADRO NORMATIVO - Norme tecniche per le Costruzioni DM n. 14 Gennaio 2008 (Capitolo

Dettagli

ABACO DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE E PARTICOLARI COSTRUTTIVI

ABACO DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE E PARTICOLARI COSTRUTTIVI COMUNE DI ESCALAPLANO PROVINCIA DI CAGLIARI PIANO PARTICOLAREGGIATO DELLA ZONA A (CENTRO STORICO) E DELLE PARTI DI ZONA B INTERNE AL CENTRO DI ANTICA E PRIMA FORMAZIONE (CENTRO MATRICE) ABACO DELLE TIPOLOGIE

Dettagli

Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali

Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali INFORMAZIONI PRELIMINARI SU EDIFICI STRATEGICI AI FINI DELLA PROTEZIONE CIVILE E RILEVANTI IN CASO DI COLLASSO A SEGUITO DI EVENTO SISMICO (ORDINANZA

Dettagli

È evidente che utilizzando elementi di forme e/o dimensioni diverse sarà necessario apportare le opportune modifiche ai particolari indicati.

È evidente che utilizzando elementi di forme e/o dimensioni diverse sarà necessario apportare le opportune modifiche ai particolari indicati. MURATURA ARMATA POROTON : PARTICOLARI COSTRUTTIVI Per completare adeguatamente l illustrazione del sistema costruttivo Muratura Armata POROTON si riportano alcuni particolari costruttivi riferiti ai principali

Dettagli

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 3 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I "DANTE ALIGHIERI"DI COLOGNA VENETA

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 3 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I DANTE ALIGHIERIDI COLOGNA VENETA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI Pag. 1 di 13 SOMMARIO 1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO... 2 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI... 7 2.1 INTERVENTI ESEGUITI IN FASE 1... 7 2.2 INTERVENTI ESEGUITI IN FASE

Dettagli

Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis)

Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis) Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis) ------------------------------------------------------------------------ Terremoto dell Emilia: report preliminare sui danni registrati a

Dettagli

Codice Descrizione u.m. Prezzo %m.d'o.

Codice Descrizione u.m. Prezzo %m.d'o. E.08 MURATURE E.08.10 MURATURE DI TUFO E.08.10.10 Muratura di blocchetti di tufo scelti e squadrati, eseguita con malta bastarda entro e fuori terra, a qualsiasi profondità o altezza, per pareti rette

Dettagli

IreBuilding S.r.l.s. Sede operativa: Via Genova n , Pescara (PE) - Tel C.F., P.IVA e n. di iscrizione al registro delle

IreBuilding S.r.l.s. Sede operativa: Via Genova n , Pescara (PE) - Tel C.F., P.IVA e n. di iscrizione al registro delle C.F., P.IVA e n. di iscrizione al registro delle imprese di Pescara 02155990688 - email Irebuilding@gmail.com - email certificata Irebuilding@pec.it QUADRO A - INFORMAZIONI GENERALI a.1. - Descrizione

Dettagli

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008

Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Corso di aggiornamento Impostazione e controllo del progetto di edifici antisismici in cemento armato secondo le indicazioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 Aula Oliveri, Facoltà di Ingegneria

Dettagli

2.5 Rischio sismico. Figura 1 Classificazione sismica dei comuni della Toscana. Fonte: Regione Toscana

2.5 Rischio sismico. Figura 1 Classificazione sismica dei comuni della Toscana. Fonte: Regione Toscana 2.5 Rischio sismico Classificazione sismica Tutti i 287 comuni della sono classificati sismici con l approvazione della Deliberazione di GR n. 431 del 19/06/2006, che ha recepito l Ordinanza del Presidente

Dettagli

Risolve con un solo blocco il problema dell isolamento termico della FONDAZIONE e del SOLAIO.

Risolve con un solo blocco il problema dell isolamento termico della FONDAZIONE e del SOLAIO. Risolve con un solo blocco il problema dell isolamento termico della FONDAZIONE e del SOLAIO. Normablok Più Taglio Termico: gli unici blocchi in laterizio presenti sul mercato studiati per abbattere le

Dettagli

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE RELAZIONE DI CALCOLO OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE, IN MURATURA PORTANTE ED IN FERRO (ai sensi dell'art. 4 della

Dettagli

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 6 aprile 2009 in Abruzzo, aggiornati al 2015 FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Riparazione delle parti comuni e private di un

Dettagli

L APPARECCHIATURA COSTRUTTIVA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

L APPARECCHIATURA COSTRUTTIVA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO L APPARECCHIATURA COSTRUTTIVA Qualsiasi ORGANISMO EDILIZIO, letto in chiave tecnico-costruttiva, può essere inteso come insieme di parti, tutte messe in relazione tra loro, finalizzate a: - delimitare

Dettagli

SOMMARIO DELLE LEZIONI

SOMMARIO DELLE LEZIONI 1 CORSO DI ELEMENTI DI RESTAURO canale F prof.ssa Adalgisa Donatelli A.A. 2015-2016 SOMMARIO DELLE LEZIONI LEZIONE 1 Prolusione al corso Restauro e Conservazione dell architettura: breve viaggio tra le

Dettagli

MapeWall PRODOTTI PER IL CONSOLIDAMENTO E IL RINFORZO DI EDIFICI IN MURATURA

MapeWall PRODOTTI PER IL CONSOLIDAMENTO E IL RINFORZO DI EDIFICI IN MURATURA MapeWall PRODOTTI PER IL CONSOLIDAMENTO E IL RINFORZO DI EDIFICI IN MURATURA Consolidante Strutturale MapeWall è una nuova gamma di prodotti ideale per il consolidamento, il rinforzo strutturale, l intonacatura

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 17 ) Delibera N.930 del DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 17 ) Delibera N.930 del DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 22-09-2003 (punto N. 17 ) Delibera N.930 del 22-09-2003 Proponente TOMMASO FRANCI DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

Dettagli

MECCANISMI DI COLLASSO PER EDIFICI IN MURATURA

MECCANISMI DI COLLASSO PER EDIFICI IN MURATURA MECCANISMI DI COLLASSO PER EDIFICI IN MURATURA ing. Sara Vallucci ing. Francesco Monni MURATURA: materiale da costruzione costituito da blocchi separati (naturali o artificiali) e (non necessariamente)

Dettagli

ANALISI DI VULNERABILITÀ

ANALISI DI VULNERABILITÀ ANALISI DI VULNERABILITÀ CON MODEST E XFINEST DI STRUTTURE IN MURATURA MODELLATE A TELAIO EQUIVALENTE A cura del Supporto Tecnico del Settore di Calcolo Strutturale e Geotecnico Ing. Paolo Sattamino Direttore

Dettagli

La vulnerabilità sismica degli edifici

La vulnerabilità sismica degli edifici La vulnerabilità sismica degli edifici Prof. Ing. Stefano Lenci DICEA Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura Università Politecnica delle Marche, Ancona, Italy lenci@univpm.it Credits:

Dettagli

STIMA DEL CANONE DI LOCAZIONE PIÙ PROBABILE

STIMA DEL CANONE DI LOCAZIONE PIÙ PROBABILE ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Consulenza Tecnica per l Edilizia Regionale ANCONA FERMO VIA O. RESPIGHI N. 10 STIMA DEL CANONE DI LOCAZIONE PIÙ PROBABILE Ancona

Dettagli

Le strutture di copertura degli edifici in zona sismica A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi

Le strutture di copertura degli edifici in zona sismica A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi Le strutture di copertura A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi Le strutture di copertura, in taluni casi, possono esercitare azioni orizzontali anche per soli carichi

Dettagli

PIANTA PIANO TERRA. Descrizione dell'edificio

PIANTA PIANO TERRA. Descrizione dell'edificio Descrizione dell'edificio L edificio in studio, a destinazione d'uso uffici più un bar al piano terra, è da realizzarsi nel comune di Pisa. E' costituito dal piano terra, a pianta rettangolare di dimensioni

Dettagli

Delibera n del proposta da GIOVANAZZI. Legge provinciale 9 settembre 1996, n. 8, art. 52, 1. comma.

Delibera n del proposta da GIOVANAZZI. Legge provinciale 9 settembre 1996, n. 8, art. 52, 1. comma. Delibera n. 6032 del 06-06-1997 proposta da GIOVANAZZI Legge provinciale 9 settembre 1996, n. 8, art. 52, 1 comma. Individuazione dei criteri in base ai quali il Servizio Lavori Pubblici degli Enti Locali,

Dettagli

Case a risparmio energetico a Vignole Borbera (AL) con i blocchi rettificati POROTON PLAN

Case a risparmio energetico a Vignole Borbera (AL) con i blocchi rettificati POROTON PLAN Via Gobetti, 9-37138 VERONA - Telefono 045.572697 - Fax 045.572430 - www.poroton.it - info@poroton.it Case a risparmio energetico a Vignole Borbera (AL) con i blocchi rettificati POROTON PLAN La realizzazione

Dettagli

LA MIA CASA SARÀ IN LEGNO.. Oggi sappiamo perché!

LA MIA CASA SARÀ IN LEGNO.. Oggi sappiamo perché! .. Oggi sappiamo perché! CRITERI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE PER GLI EDIFICI IN LEGNO La progettazione antisismica, prevede che le strutture debbano essere progettate per resistere al terremoto di progetto

Dettagli

F. Da Porto*, C. Modena*, A. Prota** *Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale, Università di Padova

F. Da Porto*, C. Modena*, A. Prota** *Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale, Università di Padova REPORT FOTOGRAFICO RELATIVO AD ALCUNI EDIFICI IN MURATURA DELLE FRAZIONI DI ARQUATA DEL TRONTO (AP) F. Da Porto*, C. Modena*, A. Prota** *Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale, Università

Dettagli

ELEMENTI RICORRENTI ELEMENTI CONTRASTANTI

ELEMENTI RICORRENTI ELEMENTI CONTRASTANTI A.3 MANTI DI COPERTURA E LATTONERIE, FINESTRE IN FALDA ABBAINI E COMIGNOLI Tipologia 1 ELEMENTI RICORRENTI Strutture del tetto in legno uso fiume lavorato a mano di norma a due falde orientate secondo

Dettagli

Fig. 51 Campioni delle tecniche murarie riconosciute nel palazzo.

Fig. 51 Campioni delle tecniche murarie riconosciute nel palazzo. LE TECNICHE MURARIE Presentiamo in questa sede i primi risultati del lavoro di ricerca e documentazione sulle tecniche murarie in S. Giovanni Valdarno, relativamente al Palazzo d'arnolfo. Tutte le murature

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato AMSA Spa Azienda Milanese Servizi Ambientali Sede legale e amministrativa Via Olgettina, 25 20132 Milano MI Tel. 02-27298.1 Fax. 02-26300911 E mail: amsa@amsa.it http://www.amsa.it REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO

Dettagli

IDENTIFICAZIONE CATASTALE E DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO

IDENTIFICAZIONE CATASTALE E DESTINAZIONE URBANISTICA DEL SITO PREMESSE L Amministrazione Comunale di Montebello di Bertona (PE), a seguito di procedura di selezione professionale mediante avviso pubblico, ha incaricato il sottoscritto ing. Tiberio Cianci della redazione

Dettagli

L analisi stratigrafica delle murature in elevato

L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilievo dell architettura. Il rilievo per l archeologia L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilevare la struttura muraria ed i suoi corredi funzionali ed estetici, costituisce una operazione

Dettagli