PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE VEN-FOR. Titolo del progetto: Il neurotaping nel trattamento riabilitativo dei disturbi muscolo-scheletrici e linfatici

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1 PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE VEN-FOR Titolo del progetto: Il neurotaping nel trattamento riabilitativo dei disturbi muscolo-scheletrici e linfatici Destinatari: Fisioterapista, Fisiatra. Partecipanti : max. n. 25 RISERVATO A CHI NON HA GIA FREQUENTATO L EVENTO LO SCORSO ANNO Descrizione: FINALITÀ Il Neurotaping é una tecnica che stimola i processi di guarigione naturale del corpo, si basa su un concetto terapeutico che agevola liberi movimenti al fine di ripristinare una normale funzionalità degli apparati. Consente di intervenire rapidamente e senza rischi nei programmi riabilitativi delle patologie funzionali e delle sintomatologie dolorose dell apparato locomotore e linfatico. OBIETTIVI Approfondire le conoscenze anatomico funzionali dei diversi distretti corporei Implementare conoscenze teoriche sull uso del taping elastico in riabilitazione come supporto all intervento manuale del fisioterapista Acquisire abilità manuali, o pratiche relativamente all applicazione dei cerotti per il trattamento di patologie acute e croniche dei diversi distretti corporei. Migliorare le di trattamento del linfedema all arto superiore e inferiore. Migliorare le competenze nella gestione del caso clinico-riabilitativo CONTENUTI Brevi cenni sul concetto di taping kinesiologico; Concetti di Kinesiologia applicata; Tecniche base per l applicazione del nastro; Concetti di base sulla circolazione linfatica indicazioni, controindicazioni; Applicazioni pratiche con esercitazioni di taping kinesiologico e linfotaping, arto superiore, arto inferiore, colonna, viso nelle patologie traumatiche, post-operatorie, linfatiche, neurologiche, degenerative. Discussione sulle problematiche relative a casi clinici. VALUTAZIONE DELLA RICADUTA FORMATIVA Audit su caso clinico a 4 mesi dal corso DESTINATARI: N. 23 Fisioterapisti e N. 2 Fisiatri. Tot. n 25. METODOLOGIA DIDATTICA Lezione Interattiva con uso immagini, filmati. Dimostrazioni. Esecuzione diretta

2 Lavoro a piccoli gruppi su problemi o casi didattici con breve presentazione delle conclusioni in sede plenaria con esperto Articolazione dell Evento Formativo E.C.M. a. Responsabile Scientifico/Culturale: Dott. Alessandro BOCCIGNONE, Direttore Dipartimento di Medicina post Acuzie, Coordinatore Dipartimento Funzionale Continuità assistenziale in Riabilitazione AULSS10 Veneto Orientale; b. Segreteria Scientifica. Dott.ssa Maria Botter detto Martinazzi, Referente Aziendale Area Riabilitativa U.O. Professioni Sanitarie, Referente della Formazione per l Area Riabilitativa, Azienda ULSS10 Veneto Orientale, telefono: , fax: maria.bottermartinazzi@ulssl10.veneto.it; c. Obiettivo di Educazione Continua in Medicina a cui fa riferimento l attività formativa: Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) specifici di ciascuna professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica d. Tipologia dell evento: Corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale e. Luogo di svolgimento: UOC Medicina Fisica e Riabilitazione Presidio Ospedaliero di Portogruaro, Azienda ULSS10 Veneto Orientale. f. Date di svolgimento: 27, 28 e 29 novembre 2014; g. Orario: vedi programma dettagliato. h. Metodi d insegnamento previsti: vedi programma dettagliato. i. Quota di iscrizione: 0,00 j. Segreteria Organizzativa: U.O.S. Formazione, Aggiornamento e Ricerca, Azienda U.S.S.L. n. 10 Veneto Orientale, telefono: , fax: ; ufficio.formazione@ulss10.veneto.it k. Docenti dell evento: Prof., fisioterapista della nazionale italiana F.I.H.P. docente presso l Università di Napoli Federico II, Docente di taping kinesiologico presso l Università Statale di Palermo, Docente di taping kinesiologico all Università Statale di Milano. Presidente Associazione Italiana Taping Kinesiologico. l. Tipo di materiale didattico consegnato ai : Copia cartacea o su CD delle diapositive delle relazioni, materiale didattico per esercitazione su casi clinici elaborato dal docente m. Metodo di verifica dell apprendimento: Questionario n. Valutazione del gradimento: sarà effettuata in base alla griglia valutativa regionale ECM. o. Rilevazione della presenza: foglio di presenza con firma in entrata e uscita e/o timbratura con badge su terminalino in aula; p. Programma dettagliato dell evento: segue

3 PROGRAMMA DETTAGLIATO DELL EVENTO PRIMA GIORNATA ORARIO CONTENUTI DOCENTE METODOLOGIA DIDATTICA 8, Storia del Taping kinesiologico, l'evoluzione dei materiali. Generalità sull applicazione pratica del nastro. - Brevi cenni sul concetto di taping kinesiologico in relazione ai meccanismi di neurofisiologia; - Concetti di Kinesiologia applicata: organo-muscolo meridiano, le cellule a fuso neuromuscolare, l'apparato del Golgi; A2 Lezione frontale standard con dibattito tra da un conduttore (l esperto risponde) 9, La circolazione linfatica: indicazioni, controindicazioni A2 Lezione frontale standard con dibattito tra da un conduttore (l esperto risponde) tre base per l applicazione del nastro lo screening test le controindicazioni le correttive. A2 Lezione frontale standard con dibattito tra da un conduttore (l esperto risponde) pausa 11, Pausa pranzo Applicazioni pratiche di taping kinesiologico: a) arto superiore: 1) la spalla: a. fratture omerali b. lussazione di spalla c. interventi della cuffia dei rotatori d. protesi omerale inversa a. capsulite adesiva b. conflitto sotto acromion coracoideo c. infiammazione del capo lungo del bicipite a. sindrome algodistrofica di Sudeck b. sindrome dello stretto toracico 2) il gomito: a. frattura olecranica b. frattura capitello radiale a. lassità del gomito b. epicondilite c. epitrocleite d. sindrome dell intersezione a. postumi di lesioni periferiche. parte di tutti i parte di tutti i

4 pausa 3) la mano e le dita: a. applicazioni nel post chirurgico - patologie acute e croniche muscolo tendinee a. borsite De Quervain b. sindrome del tunnel carpale c. rizoartrosi d. atralgie della mano e. dito a scatto : a. postumi di patologie centrali e periferiche: mano neurologica (terapia occupazionale) patologie linfatiche arto superiore stasi linfatiche di varie origini a. braccio grosso post mastectomia b. sindrome spalla -mano parte di tutti i stasi linfatiche di varie origini arto superiore a. braccio grosso post mastectomia b. sindrome spalla -mano parte di tutti i SECONDA GIORNATA ORARIO CONTENUTI DOCENTE METODOLOGIA DIDATTICA 8, b) arto inferiore: 1) anca: a. fratture del femore e del bacino b. protesi dell anca a. borsite sovra-trocanterica b. artrosi e artrite dell anca (impingement) a. postumi di patologie centrali e periferiche(terapia occupazionale per il miglioramento della core stability) b. stabilizzazione dell anca nel caso di segno di Trendelenburg docente, degli allievi e gruppi di lavoro a tema. 2) ginocchio: a. protesi del ginocchio b. post chirurgico ortopedico, legamentoso e meniscale c. frattura della rotula a. sofferenza dei legamenti e dei menischi b. patologie inserzionali ( sindrome della zampa d oca, sindrome della bendelletta ileo-tibiale, tendine rotuleo, ecc.) c. condropatie rotulee Slide pratica da parte del - a. postumi di patologie centrali e periferiche di attività pratiche o

5 pausa Pausa pranzo pausa (terapia occupazionale - per il miglioramento della deambulazione) 3) piede e dita: a. distorsione tibio-tarsica b. post chirurgico ortopedico, legamentoso c. rottura del tendine d Achille d. sindrome del seno del tarso (sindrome del tunnel tarsale) e. alluce valgo a. tendinite achillea b. fascite plantare a. postumi di patologie centrali e periferiche (terapia occupazionale - per il miglioramento della deambulazione) b. neuroma di Morton. patologie linfatiche arto inferiore a. stasi linfatiche e venose b. drenaggio linfatico post-operatorio patologie linfatiche anca, ginocchio, piede c) colonna vertebrale: 1) tratto cervicale: a. sindrome del colpo di frusta b. distorsioni cervicali a. cervicalgia muscolo tensiva e i trigger point a. ernia al disco e protrusioni discali b. sindrome di Arnold c. la sindrome di Barrè e Lièou d. le nevralgie cervico-brachiali Ripresa dei lavori già svolti di attività pratiche o di attività pratiche o di attività pratiche o di attività pratiche o di attività pratiche o TERZA GIORNATA ORARIO CONTENUTI DOCENTE METODOLOGIA DIDATTICA 8, ) tratto dorsale: a. fratture costali

6 pausa Pausa pranzo b. fratture vertebrali a. trattamento del blocco diaframmatico - patologie linfatiche a. stasi linfatiche e venose di varie origini a. ernia al disco e protrusioni discali. 3) tratto lombo-sacrale: a. spondilolistesi a. lombalgia e i trigger point a. ernia al disco e protrusioni discali b. sciatalgia e cruralgia patologie linfatiche colonna vertebrale a. stasi linfatiche e venose di varie origini b. drenaggio linfatico post-operatorio d) il viso: a. trattamento delle cicatrici a. disturbi dell A.T.M. patologie neurologiche a. nevralgia del trigemino b. paresi del facciale (nervo VII cranico) Esercitazioni pratiche generali a copie Revisione in gruppo del programma svolto, condivisione di problematiche su casi clinici Prova pratica finale di apprendimento parte di tutti i parte di tutti i parte di tutti i parte di tutti i B2 Presentazione e discussione di problemi o di casi didattici in grande gruppo (A2) - Lezione frontale standard con dibattito fra da un conduttore TOTALE ORE FORMATIVE EFFETTIVE: ORE 23 Data di presentazione dell Evento formativo all U.O.S. Formazione e firma del Responsabile dell Evento Dott. Boccignone Alessandro