Dott.ssa Ersilia Palombi
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2 Le abitudini quotidiane influiscono sulle malattie e sulla morte più di ogni medicina Lester Breslov (1980)
3 Lo stile di vita viene definito come un insieme di atteggiamenti comportamentali collegati fra di loro e dipendenti da numerosi fattori; fra gli elementi che in particolare condizionano lo stile di vita ricordiamo: SESSO ETA CULTURA CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE AMBIENTE (clima,ambiente urbano o rurale)
4 Studio su Sette Paesi (Seven Countries Study) Alimentazione e tassi di mortalità in casistiche selezionate (1) Creta Dott.ssa Ersilia Palombi Area Zutphen Mediterranea Paesi Bassi Sati Uniti Mortalità (3) Totale Per Malattie Cardiocoronariche Colesterolo sierico (mmol/l 5,3 5,0 6,0 6,1 Cibi assunti (g/giorno) (4) Pane Verdure Frutta Carne Pesce Grassi edibili Alcool (1) Adattato dagli articoli 22 e 23. (2) n = 9 coorti. (3) 10 anni/ uomini di età compresa tra i 50 e i 69 anni. (4) Valutati negli anni 60
5 Tassi di mortalità cardiovascolare in Europa e negli StatiUnitineglianni 90 (1) Sv ezia 301,7 Gran Bretagna ed Irlanda del Nord 288,8 Finlandia 281,9 Danimarca 278,4 Germania 226,4 Irlanda 225,9 Austria 213,3 Stati Uniti 195,7 Paesi Bassi 145,0 Lussemburgo 131,2 Italia 126,5 Belgio 119,5 Grecia 115,8 Portogallo 95,2 Francia 86,9 Spagna 86,3 (1) Tassi di mortalità per anno per persone, non corretti per età dati del 1990,1991 e Fonte: Statistischer Jahrbuch 1995.
6 La malattia cardiovascolare è la più frequente causa di morte nei Paesi occidentali; è in aumento nelle donne dopo la menopausa.
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8 L esercizio fisico ha effetto positivo sul benessere generale dell anziano: riduce il rischio osteoporotico e cardiovascolare, ed ha effetto benefico sull umore (depressione), migliorando la qualità di vita.
9 L attività fisica è in grado di modificare il ciclo di rimodellamento osseo stimolando le cellule ossee a differenziarsi ed a crescere, mentre la sedentarietà si associa ad una ridotta massa ossea e quindi ad un aumentato rischio di fratture.
10 In post-menopausa, l esercizio fisico è in grado di prevenire l aumento della demineralizzazione ossea. Alcuni studi hanno dimostrato una differenza importante (circa il 40%) ed una minore perdita scheletrica nelle donne in menopausa, attive fisicamente da almeno 10 anni.
11 Altri benefici dell attività fisica: Mantenimento della massa muscolare Miglioramento dell equilibrio e della stabilità ( importante prevenire le cadute )
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13 NUTRIZIONE I fattori dietetici hanno importanza per la salute in genere e per il rischio di alcune patologie in particolare. Le abitudini alimentari dell anziano fanno parte del suo stile di vita, sono conseguenti a numerosi altri fattori (economici, culturali, sociali) e sono spesso difficili da modificare.
14 Modifiche del peso dopo i 40 anni Ridistribuzione del grasso corporeo con uno spostamento da una configurazione di tipo ginoide ad una di tipo androide Misura della circonferenza vita (obesità androide > rischio per malattia cardiovascolare)
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16 Nel caso di malattia cardiovascolare, il peso corporeo valutato in funzione dell altezza (BMI = Peso in KG / Altezza in m 2 ) è associato ad altri indici di rischio quali ipertensione, dislipidemia, iperinsulinemia, diabete.
17 Si stima che mantenere il peso corporeo accettabile per tutta la vita possa ridurre il rischio coronarico del 35-55%. Il sovrappeso e l obesità sono associati ad almeno 3 localizzazioni dei tumori umani: colecisti e vie biliari, corpo dell utero e mammella.
18 Per modificare il rischio di cancro mammario, sembra avere peso l arricchimento della dieta con elementi quali fibre, soia, vitamine A, E, C ed uso di olio di oliva.
19 È stata più volte confermata una relazione diretta tra apporto di grassi totali e livelli di colesterolo, ed una relazione inversa con l apporto calorico totale. Inoltre ha assunto importanza nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, l assunzione di sostanze antiossidanti (soprattutto Vit.E).
20 Il Radicale Libero è un Radicale che ha un elettrone spaiato sull orbitale più esterno. Gli antiossidanti lo neutralizzano, infatti l assunzione di antiossidanti può ridurre anche del 15% la mortalità per tumori del cavo orale, esofago e faringe.
21 Luce O + Meccanismo dell ossidazione Antiossidante Antiossidante ossidato C-C=C-C Acido Grasso C-C-C-C I OOH Idroperossido
22 GLI ANTIOSSIDANTI Sono angeli custodi contro l ossidazione Si sacrificano per difendere il substrato lipidico
23 Il sapore dell olio di oliva è dato dai FENOLI che sono sicuramente antiossidanti. La presenza contemporanea nell olio di oliva di Vit.E e di Fenoli rappresenta un sistema complesso integrato e dosato (con 2 cucchiai al giorno si raggiunge la qualità protettiva più idonea) è molto più efficace la somministrazione di antiossidanti a piccole dosi e diluite negli alimenti, piuttosto che la somministrazione di alte dosi di preparazioni farmaceutiche.
24 A differenza degli altri oli, l olio di oliva ha per costituente maggioritario l acido oleico, monoinsaturo, oggi considerato come l acido meglio utilizzabile dall organismo umano.
25 Previene: Ipertensione arteriosa (composti fenolici); Tumori della mammella, stomaco e prostata (fenoli); Riduce: Assorbimento del colesterolo (steroli); Rischio trombotico (monoinsaturi).
26 Nell anziano si ha: 1) Protezione contro la perdita fisiologica di capacità cognitive per modifica delle membrane cellulari neuronali; 2) Riduzione imponente di episodi di infarto; 3) Miglior controllo della glicemia. (Studio Multicentrico Italiano iniziato nel 1992 e tutt ora in corso)
27 COEFFICIENTI DI DIGERIBILITA (max 100) OLIO DI OLIVA 100 % OLIO DI GIRASOLE 83 % OLIO DI ARACHIDI 81 % OLIO DI MAIS 36 %
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29 CALCIO Fondamentale elemento della dieta dell anziano. Il fabbisogno di calcio varia nella vita, specialmente nelle donne. L apporto di calcio è necessario soprattutto nei casi in cui esiste un deficit di Vit.D, per scarsa esposizione al sole, come si verifica in particolari condizioni di vita dell anziano.
30 L osteoporosi è una malattia caratterizzata da ridotta densità della massa ossea ed alterazione microstrutturale del tessuto osseo, responsabile di una incrementata fragilità dello stesso e di un conseguente aumento del rischio di fratture. (Organizzazione Mondiale di Sanità)
31 PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DELL OSTEOPOROSI Familiarità Altezza inferiore a 155 cm Menarca ritardato Menopausa precoce o chirurgica Ipogonadismo primario Patologie che comportano depauperamento della massa ossea Terapie osteopenizzanti Periodi di prolungata amenorrea Scorrette abitudini alimentari (dieta povera di calcio) Abitudini di vita (tabagismo ed alcoolismo) Immobilità prolungata Scarsa attività fisica Ridotta esposizione ai raggi solari.
32 Varietà di formaggio Potere calorico ( Kcal ) Contenuto in Ca mg/100 g parte edibile Parmigiano Provolone Stracchino Mozzarella di vacca Mozzarella di bufala
33 Verdure ed ortaggi Contenuto in Ca mg/100 g di parte edibile Spinaci freschi 78 Indivia 93 Cardi 96 Prezzemolo 220 Rughetta 309
34 Cattiva alimentazione Vita sedentaria CONCLUDENDO Alimentazione corretta Attività fisica
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2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso F 18,41% M 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 4) Numero di assistiti SSN < 500 500-1000 1000-1500 > 1500 3,78% 14,38%
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