Infissi tradizionali Napoli, Terra di Lavoro (XV-XX)

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1 Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale «L. Vanvitelli» Corso di Caratteri costruttivi dell edilizia storica A.A. 2012/2013 Prof. arch. Francesco Miraglia Arch. Luca Ferri, Ph. D. Infissi tradizionali Napoli, Terra di Lavoro (XV-XX)

2 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia Tutta l arte è ad un tempo superficie e simbolo Coloro che penetrano al di sotto della superficie lo fanno a loro rischio e pericolo O. Wilde

3 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia PORTONI IN LEGNO

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6 Porta della chiesa del Convento dei Lattani a Roccamonfina (1507), Realizzati dal maestro Bernardino da Gallo.

7 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia Un primo cambiamento nella realizzazione dei portoni si manifesta tra la fine del XVI secolo e l inizio del XVII, con l abbandono del sistema a palo e la diffusione delle bandelle e delle scibbie e contemporaneamente una variazione della struttura portante, del telaio mobile.

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11 Un significativo esemplare, anche se con delle varianti, nella struttura e nel sistema di sostegno. È costituto dai battenti d ingresso posizionati nel muro di cinta del convento dei Lattani a Roccamonfina (1667).

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14 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia Per quanto riguarda il cronotipo settecentesco, rappresentativi sono i numerosi esemplari di edifici presenti nel centro storico diaversa e in Terra di Lavoro. Anche se è possibile riscontrare una sostanziale continuità tecnico-formale con i battenti seicenteschi, è possibile notare differenze costituite dalla struttura portante. - Palazzo Carafa della Spina - Palazzo Casacalenda - Palazzo Latilla - Palazzo di Capua - Palazzo Mastellone - Palazzo Trabucco - Palazzo Cavalcanti - Palazzo Caramanico - Palazzo Serra di Cassano - Palazzo Sanfelice - S.M. Egiziaca a Pizzofalcone - Palazzo Sansevero

15 Particolare dell incastro tra ritto verticale, traversa orizzontale e le croci di S. Andrea

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24 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia Una sostanziale modifica, si riscontra dal secondo decennio del XIX secolo, con l abbandono delle croci di S. Andrea in quasi tutta l area di studio e delle bandelle esterne, anche se vi sono delle eccezioni nei centri minori di Terra di Lavoro, dove l uso delle croci e delle scibbie è testimoniato per tutto il XIX secolo. Ciò è dovuto probabilmente a due motivi: - Un costo minore nella realizzazione con il sistema a croci di S. Andrea. - Un ritardo delle tecniche rispetto ai centri maggiori.

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27 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia Molto spesso i manufatti settecenteschi hanno subito profonde modificazioni, determinate da adeguamenti funzionali e, soprattutto, di gusto. Per tal via, all ossatura primitiva sono stati sovrapposti, all esterno, montanti e traverse scorniciate o pannelli decorati, all interno perlinature per nascondere le croci di Sant Andrea. Di frequente, le scibbie sono state conservate, coadiuvandole con bandelle o con simili incardinature. - Palazzo Lucarelli - Palazzo de Rosa - Palazzo d Ausilio-Azzolini - Palazzo Cappella - Palazzo Corvino

28 Tav. 19. Aversa, palazzo de Fulgore-Giuliano-Sabbatino- Cappella, via S. Biagio 19, portone di ingresso, (1732). I battenti sono composti da un telaio fisso, di sezione rettangolare, collegato al portale, con due zanche a squadra con chiodi a punta di diamante, alla muratura con elementi in legno e superiormente con un corrente orizzontale. La struttura delle due imposte è costituita da montanti e traverse di castagno collegate con il sistema a tenone e mortasa, da un ritto centrale, che suddividono ogni imposta in dieci riquadri chiusi da pannelli aggiunti nel XIX secolo. L imposta così costituita è collegata al telaio fisso mediante tredici scibbie, e in corrispondenza dell anta pedonale, ricavata nel battente di sinistra, sono state inserite tre cerniere di recente manifattura per il sostegno dell imposta. La parte esterna è stata ridisegnata con montanti e traverse scorniciate, aggiunti nel XIX secolo. La ferramenta di chiusura è rappresentata da due paletti inferiore, un paletto orizzontale con dei piegatelli e da due lucchetti manovrabili dal basso con un filo di canapa.

29 Tav. 17. Aversa, palazzo Trenca-Corvino, via Monserrato 24, portone di ingresso, (1721). Il portone è stato realizzato nel secondo quarto del XVIII secolo quando l intero immobile è stato riconfigurato (FIENGO, GUERRIERO, 2002,). I battenti sono composti da un telaio fisso collegato al portale in piperno, con due zanche metalliche e una piastra inferiore fissata con viti a testa piatta, alla muratura con elementi in legno e superiormente con un corrente orizzontale. La struttura portante delle due imposte è costituita da montanti e traverse di castagno collegate con il sistema a tenone e mortasa, da un ritto centrale e croci di Sant Andrea nascosti dalle tavole di pioppo aggiunte in un periodo successivo e nella parte esterna da tavole di castagno. La ferramenta di sostegno è costituita dalle consuete scibbie. Nella parte esterna è possibile notare una lamiera di acciaio fissata alle tavole con chiodi a testa semisferica aggiunta con molta probabilità nello stesso periodo delle tavole interne e un batacchio in corrispondenza dell anta pedonale. La ferramenta di chiusura è rappresentata da un paletto inferiore, un bastone orizzontale e un lucchetto a perno manovrabile dal basso attraverso un filo di canapa legato ad un piccolo chiodo.

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35 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia PORTE DI BOTTEGHE

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38 BALCONI E FINESTRE Per le chiusure dei balconi e delle finestre, va osservato preliminarmente che nell area di studio non sono noti esemplari riferibili al XIV e XVI secolo; anche per il periodo successivo le ante vetrate, in castagno, sono conservate raramente, mentre sono abbastanza numerosi gli scuri interni, realizzati, di solito, con struttura principale di castagno e pannelli di pioppo. Le ante cieche della seconda metà del Seicento erano costituite da due montanti rettangolari, da un numero variabile di traverse, che frazionavano ciascuna imposta in tre o più riquadri, che ospitavano pannelli di pioppo lisci, intagliati o bugnati.

39 Esemplari, al riguardo, sono i balconi del palazzo Maddaloni realizzati, tra il 1661 e il 1665, durante l intervento affidato alla regia di Fanzago, costituiti da un telaio fisso ancorato nella muratura e superiormente fissato da un corrente orizzontale, da una struttura portante formata nella parte interna da due montanti a sezione rettangolari e da sei traverse, quattro delle quali unite a coda di rondine, che frazionano ciascuna imposta in quattro riquadri. All esterno è realizzato con quattro traverse, con cornici applicate per il fissaggio dei tre pannelli intagliati. La struttura è collegata al telaio fisso, vi si accosta con battite profilate, mediante tredici scibbie aventi un passo di 32,50 cm al centro, ridotto all estremità superiore ed inferiore, per incrementare l efficacia del sistema. In numerosi casi, il riquadro centrale accoglie un portellino apritoio, sostenuto, da scibbie o, più raramente, da miccioni. Tale elemento è assai diffuso nei balconi e nelle finestre settecentesche.

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46 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia PORTE DI CAPOSCALA

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51 Caratteri costruttivi dell edilizia storica Prof. arch. Francesco Miraglia PORTE INTERNE

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