Protocollo d Intesa per lo svolgimento associato

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1 Protocollo d Intesa per lo svolgimento associato delle funzioni relative alla partecipazione e gestione delle Misure straordinarie, urgenti e sperimentali, integrative delle azioni previste dal programma di edilizia residenziale pubblica approvato con deliberazione del Consiglio regionale 26 maggio 2004, n. 51 ed integrato dalla Deliberazione del C.R. 29/7/2009, n. 43 Allegato A Misure B e C - L anno duemiladieci il giorno del mese di tra il Comune di Arezzo, con sede in Arezzo, Piazza della Libertà, n. 1 codice fiscale legalmente rappresentato dal Sindaco pro-tempore Avv. Giuseppe Fanfani, nato a Sansepolcro il 19 aprile 1947, domiciliato per la carica presso l Ente di appartenenza, il Comune di Anghiari, con sede in Anghiari, Piazza del Popolo, n. 9, codice fiscale legalmente rappresentato dal Sindaco pro-tempore Bianchi Danilo nato ad Anghiari il 01/06/1958, domiciliato per la carica presso l Ente di appartenenza ed il Comune di Civitella in Val di Chiana, con sede in Civitella della Chiana, Via Gramsci n. 24 codice fiscale legalmente rappresentato dal Sindaco pro-tempore Massimiliano Dindalini nato ad Arezzo il 11/04/1974, domiciliato per la carica presso l Ente di appartenenza; in forza delle deliberazioni delle rispettive Giunte comunali n. del, per Arezzo, n. del per Anghiari e n. del per Civitella della Chiana; Premesso che con deliberazione n. 43 del 29 luglio 2009 il Consiglio pag. 1

2 regionale ha approvato le Misure straordinarie, urgenti e sperimentali, integrative delle azioni previste dal programma di edilizia residenziale pubblica approvato con deliberazione del Consiglio regionale 26 maggio 2004, n. 51 ; con l allegato A, parte integrante della suddetta deliberazione del Consiglio regionale n. 43/2009, riportante le finalità e i contenuti specifici delle misure straordinarie e, in particolare, con riferimento alla Misura B Sviluppo e qualificazione dell edilizia residenziale pubblica in locazione a canone sociale, e alla Misura C Concorso alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale destinati alla locazione a canone sostenibile per almeno 15 anni, si definiscono gli obiettivi, l ammontare delle disponibilità finanziarie, i criteri localizzativi e le tipologie di intervento, nonché i criteri per la selezione dei soggetti attuatori, la determinazione dei contributi e dei canoni di locazione applicabili, le modalità di presentazione delle proposte, la formazione delle graduatorie di assegnazione dei contributi e i termini perentori per l attuazione degli interventi; con l allegato B, parte integrante della suddetta deliberazione del Consiglio regionale n. 43/2009 Requisiti, criteri e condizioni di ordine generale per l attuazione degli interventi che, al punto 7, dispone che, in applicazione di quanto in proposito stabilito dalla deliberazione del Consiglio regionale n. 51/2004 e dalle normative vigenti, con appositi avvisi pubblici regionali si provveda a specificare ogni altro elemento tecnico-operativo e documentale pag. 2

3 necessario per la predisposizione/presentazione delle proposte e l attuazione dei relativi interventi (modulistica di riferimento, accertamento requisiti soggettivi e oggettivi, obblighi informativi, verifiche e controlli); Vista la deliberazione del Consiglio regionale 26 maggio 2004, n. 51 recante Programma regionale di edilizia residenziale pubblica ; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 94 del 24 gennaio 2004 avente ad oggetto Delib. C.R. n. 51/ Programma regionale di edilizia residenziale pubblica Realizzazione di interventi finalizzati all'incremento e alla diversificazione dell'offerta di abitazioni in locazione. - Dimensionamento dei finanziamenti - Condizioni, procedure e termini per la predisposizione dell'avviso pubblico ; Vista la legge regionale 3 novembre 1998, n. 77, (Riordino delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica) e successive modifiche e integrazioni; Visti i Decreti Dirigenziali Regione Toscana DG Politiche Territoriali e Ambientali N 5110 e N 5111 entrambi del 15/10 /2009, con i quali, rispettivamente, sono stati approvati : Decreto N 5110 : l Avviso Pubblico regionale relativo alla Misura straordinaria e urgente B Sviluppo e qualificazione dell edilizia residenziale pubblica in locazione a canone sociale ; Decreto N 5111 : l Avviso Pubblico regionale relativo alla Misura straordinaria e urgente C Concorso alla realizzazione di alloggi di pag. 3

4 edilizia residenziale destinati alla locazione a canone sostenibile per almeno 15 anni ; Visto in particolare l art. 2 comma 1 di entrambi i Decreti sopra richiamati, nel quale è stabilito che le disponibilità finanziarie delle suddette misure sono destinate ai: omissis lett. a) comuni capoluogo di Provincia e comuni con popolazione residente superiore ai abitanti e ai comuni confinanti con i comuni di cui alla lettera a) purché agenti in associazione con gli stessi ; Tenuto conto che i Comuni di Arezzo, Anghiari e Civitella della Chiana, sono rispettivamente il Comune capoluogo e due dei Comuni con esso confinanti e che tale associazione risponde ai criteri previsti dal L.O.D.E., secondo i quali la suddetta associazione deve attuarsi nella massima contiguità possibile e all interno della medesima vallata al fine di garantire un miglior livello nella gestione degli interventi; Rilevato che la possibilità di poter fruire dell opportunità di partecipare, ed eventualmente di conseguire gli obiettivi che con le sopra dette misure straordinarie sono stati indicati, consentirebbe a gran parte dell area aretina, di gestire la situazione di emergenza abitativa in maniera congiunta, fornendo adeguata risposta di social housing; Preso atto altresì del comma 2 del citato articolo 2 dei Decreti dirigenziali n e 5111 i quali stabiliscono che: il vincolo ad agire in forma associata riguarda tutte le fasi di selezione dei soggetti attuatori privati, di predisposizione e presentazione delle proposte nonché l esercizio di tutte le funzioni di competenza comunale connesse con l attuazione degli interventi e la gestione degli alloggi. Ogni adempimento, vincolo, condizione e obbligo di cui al presente pag. 4

5 Avviso resta a carico del Comune capofila indicato in domanda ; Ritenuto, altresì, individuare nel Comune di Arezzo, il comune-capofila al quale, come detto, compete, tra l altro: ogni adempimento, vincolo, condizione e obbligo di cui al presente Avviso. ; tenuto conto che le sottoscritte amministrazioni intendono pertanto esercitare in forma associata le funzioni ed i compiti relativi all attuazione e alla gestione delle Misure straordinarie, urgenti e sperimentali, integrative delle azioni previste dal programma di edilizia residenziale pubblica approvato con deliberazione del Consiglio regionale 26 maggio 2004, n. 51 ed integrato dalla Deliberazione del C.R. 29/7/2009, n. 43 Allegato A Misure B e C mediante: - la delega di tali funzioni e compiti al comune di Arezzo che opera quale Ente capofila in luogo e per conto degli altri 2 enti deleganti; Tanto premesso e considerato Viste le deliberazioni di giunta richiamate in epigrafe ed allegate al presente atto, con le quali si è dato mandato ai rispettivi rappresentanti alla stipula del presente Protocollo; Visto l art. 48 del D.LGS. 18 agosto 2000, n. 267 SI CONVIENE QUANTO SEGUE Art. 1. Finalità e Oggetto del Protocollo d Intesa 1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo. 2. Il presente Protocollo d Intesa ha per oggetto lo svolgimento, in modo coordinato, unico ed associato, tra i Comuni di Arezzo, Anghiari pag. 5

6 e Civitella della Chiana, di tutte le attività, le funzioni, i compiti, le operazioni relative al coordinamento, all attuazione ed alla gestione delle Misure straordinarie, urgenti e sperimentali, integrative delle azioni previste dal programma di edilizia residenziale pubblica approvato con deliberazione del Consiglio regionale 26 maggio 2004, n. 51 ed integrato dalla Deliberazione del C.R. 29/7/2009, n. 43 Allegato A Misure B e C -.secondo il seguente elenco approvato. 3. Le attività di cui al comma 1 riguardano tra l altro l esercizio di tutte le funzioni di competenza comunale connesse con l attuazione degli interventi e la gestione degli alloggi. Ogni adempimento, vincolo, condizione e obbligo di cui agli avvisi regionali sono e restano a carico del Comune capofila indicato in domanda. Art. 2. Soggetto Capofila 1. Le amministrazioni contraenti individuano il Comune di Arezzo quale capofila per il coordinamento, l'attuazione e la gestione delle Misure anzidette, ed in quanto tale unico soggetto responsabile dell'attuazione delle stesse, egli conferisce la rappresentanza esterna ed unitaria nei confronti della Regione Toscana. 2. l Ente capofila è delegato ad esercitare tutte le funzioni ed i compiti amministrativi necessari per l'attuazione delle Misure straordinarie, urgenti e sperimentali, integrative delle azioni previste dal programma di edilizia residenziale pubblica approvato con deliberazione del Consiglio regionale 26 maggio 2004, n. 51 ed integrato dalla Deliberazione del C.R. 29/7/2009, n. 43 Allegato A pag. 6

7 Misure B e C, ed ai suoi documenti attuativi. Art. 3. Forme di consultazione degli enti contraenti. Conferenza dei sindaci 1. La conferenza dei Sindaci è composta dai sindaci di ciascun comune aderente al presente Protocollo; alle riunioni della conferenza, che sono presiedute dal rappresentante dell Ente capofila, il Sindaco può essere sostituito, dietro delega scritta, da un assessore. 2. La Conferenza ha sede presso l Ente Capofila di cui utilizza strumenti e locali. Art. 4. Ufficio comune 1. L'esercizio dei compiti e delle funzioni delegate verranno svolte dall Ente Capofila che si appoggerà all ufficio comunale competente in materia, eventualmente integrato secondo le indicazioni concordate in sede di assemblea dei Sindaci. 2. L ufficio di cui al comma 1 svolge i propri compiti con effetto sui territori delle amministrazioni convenzionate, ed è composto da dipendenti dell amministrazione comunale capofila, aventi competenze sia tecnico-economiche sia giuridico-amministrative, secondo quanto meglio specificato da apposita determinazione organizzativa della Conferenza dei Sindaci. 3. Per l'adozione delle misure di cui al comma 1, l Ente capofila, ove necessario, si impegna alle necessarie modifiche del proprio assetto organizzativo, della propria disciplina regolamentare e dei propri documenti contabili. pag. 7

8 4. All'ufficio unico è attribuita la responsabilità della piena e corretta attivazione delle Misure e del raggiungimento degli obiettivi in esso indicati. 5. Il preposto all'ufficio di cui al presente articolo, ai sensi dell art. 107 del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, esercita tutti i compiti di gestione, compresa l adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, riconducibili all oggetto del presente accordo ed in attuazione degli atti d indirizzo adottati dagli organi di governo dell Ente capofila in conformità a quelli della Conferenza dei sindaci. I poteri di indirizzo e di controllo politico amministrativo sul preposto, previsti dall art. 107, 1 comma, del D.Lgs. 267/20 00 e di controllo interno previsti dall art. 147 del D.Lgs 267/2000 sono espressamente delegati all Ente capofila. Art. 5. Conferimenti e rapporti economici 1. Gli enti contraenti s impegnano a mettere a disposizione, per la gestione dei compiti oggetto del presente Protocollo, il proprio personale degli uffici tecnici e amministrativi, nelle unità e per gli orari determinati dalla conferenza dei sindaci. Si impegnano altresì a mettere a disposizione gli apparecchi e le strumentazioni di cui sono in possesso, Il personale adibito al servizio oggetto del presente accordo resta alle dipendenze degli enti di appartenenza agli effetti economici, assicurativi e previdenziali. 2. Gli enti contraenti si obbligano a fornire al preposto all'ufficio unico qualunque documento in proprio possesso occorrente al raggiungimento degli obiettivi del presente Protocollo. pag. 8

9 Art. 6. Durata e recesso 1. Il presente Protocollo dura sino al completamento di ogni iniziativa prevista dagli Avvisi di selezione indetti dalla Regione Toscana sulle Misure straordinarie, urgenti e sperimentali, integrative delle azioni previste dal programma di edilizia residenziale pubblica Allegato A Misure B e C ed atti a questa collegati. 2. Ciascun ente ha facoltà di recesso, da comunicarsi agli altri enti almeno novanta giorni prima, solo allorché il richiedente sia, per qualunque Ragione, escluso da ogni intervento riguardante le suddette Misure. Art. 7. Graduatorie dei Soggetti beneficiari Le parti convengono di gestire unitariamente, a cura del Comune capofila, le procedure relative alla predisposizione delle future graduatorie dei soggetti beneficiari di cui al bandi Regionali approvati con i decreti n e n. 5111, entrambi del 15/10/2009, secondo criteri che saranno preventivamente concordati in sede di Conferenza dei Sindaci. Art. 8 - Rinvio Per quanto non previsto nella presente Protocollo, le parti fanno riferimento alla normativa vigente e si riportano al contratto di gestione vigente con la Società Arezzo Casa S.p.A. quale soggetto gestore ex L.R. 77/1998. pag. 9

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