Nuovi strumenti per l innovazione ambientale a disposizione delle aziende

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1 REGIONE MARCHE ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE Servizio Industria Artigianato Energia Nuovi strumenti per l innovazione ambientale a disposizione delle aziende Ancona 4 dicembre

2 Interventi precedenti Principali risultati ottenuti Programma DOCUP incentivi per riconversione ecologica, miglioramento ambientale (riduzione emissioni inquinanti liquidi e gassosi, riduzione pericolosità rifiuti), bonifica amianto, recupero e riciclaggio rifiuti, risparmio energetico e fonti rinnovabili); Incentivi regionali e Fondo Unico (certificazione di qualità ed ambientale, risparmio energetico ecc.) 2

3 Progetti finanziati nel periodo DOCUP Miglioramento ambientale (concessi contributi per un totale di finanziando 385 progetti); Risparmio energetico (concessi contributi per un totale di finanziando 46 progetti riferiti solo agli anni 2005 e 2006); Innovazione tecnologica e tutela ambientale (contributi per finanziando 63 progetti (Pacchetto Integrato Agevolazione) Fondi regionali e statali Innovazione tecnologica e tutela ambientale - dati aggregati - (concessi contributi per un totale di finanziando progetti in conto interessi al ); nel 2007 stanziati altri 14,8 milioni Risparmio energetico (concessi contributi per un totale di di finanziando 976 progetti compresi pannelli solari termici). 3

4 PIANO ATTIVITA PRODUTTIVE (attualmente in corso di approvazione) Il piano attività produttive, previsto dalle L.R. 10/99 e 20/2003 con validità triennale ( ), definisce l insieme degli interventi determinando gli obiettivi da perseguire e i risultati attesi in relazione alle finalità del Piano di Sviluppo Regionale; Esso si inquadra in una logica integrata tra le varie risorse nazionali delegate nel Fondo unico, risorse regionali e con quelle che derivano dagli interventi dei Fondi Strutturali. 4

5 LINEE PRINCIPALI DEL PIANO ATTIVITA PRODUTTIVE 2007 / 2009 Analisi del contesto Il repentino cambiamento degli assetti produttivi e di mercato ha modificato i fattori strutturali di riferimento comportando le conseguenti modifiche al modello di industrializzazione diffusa tipico del sistema produttivo marchigiano; Alcuni aspetti un tempo peculiari del sistema marchigiano rischiano ora di costituire un vincolo alla crescita del sistema; Occorre pertanto una funzione aggregativa delle medie imprese nei confronti delle piccole; Tuttavia il Sistema Marche, nonostante la fase di congiuntura economica critica registrata negli ultimi anni, ha mantenuto indicatori economici positivi rispetto al dato medio nazionale e delle altre regioni. REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 5

6 La capacità innovazione competitiva delle imprese tra tecnologia e Molta della attuale capacità competitiva delle imprese passa attraverso l organizzazione e la tecnologia; La tecnologia deve essere mirata sia al miglioramento del prodotto che del processo produttivo con ripercussioni sull ambiente e sul risparmio energetico oggi sinonimo di risparmio ambientale; In questo processo innovativo anche le componenti immateriali del capitale d impresa, primo tra tutti il capitale umano, assumono una rilevanza non trascurabile; Queste linee di principio, oltre a quelle più prettamente legate allo sviluppo industriale, sono uno degli assi portanti del Piano. REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 6

7 La filosofia del Piano L obiettivo di coniugare benessere e sviluppo viene riconfermato come il filo conduttore della politica regionale. Assumere il territorio, non quale destinatario delle politiche di sviluppo, ma quale fattore competitivo dello sviluppo stesso. Il piano delle attività produttive 2007/2009, in linea con gli orientamenti comunitari e condividendo le linee nazionali sulla politica industriale, parte dal presupposto che l industria e l artigianato debbano continuare a rappresentare il motore dello sviluppo economico, sapendo coniugare la tradizionale forza della manifattura con lo sviluppo di nuovi servizi ad essa collegati. Il concetto stesso di industria va riferito alle nuove sinergie che si possono creare fra imprese manifatturiere, imprese del terziario e ricerca industriale. REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 7

8 Il Piano, partendo dal quadro economico della situazione attuale, dai fabbisogni accertati del settore manifatturiero allargato e dei servizi alla produzione, è essenzialmente destinato ad individuare: * alcuni grandi obiettivi strategici dell'azione di "policy" regionale, da perseguire unitariamente in tutte le misure: 1. COMPETITIVITA' DEL SISTEMA PRODUTTIVO 2. SVILUPPO COMPATIBILE 3. CRESCITA DEL PIL MARCHE 4. LAVORO STABILE E DI QUALITA * degli obiettivi specifici, che rappresentano i grandi fattori per la competitività di un sistema produttivo 1. Sviluppo Produttivo 2. Ricerca e sviluppo, qualità ed innovazione 3. Eco-innovazione, sviluppo fonti rinnovabili e risparmio energetico 4. Promozione, internazionalizzazione ed attrazione degli investimenti 5. Equilibrio gestione finanziaria delle imprese e finanza innovativa 6. Miglioramento rapporti P.A. ed imprese, semplificazione, sportelli unici; * degli obiettivi operativi, puntualmente individuati per poter misurare l efficacia degli interventi, verso i quali vanno poi incanalati i vari strumenti normativi a disposizione e gli interventi da porre in essere nel periodo triennale di riferimento del Piano (interventi regionali e regionalizzati, Programmi Operativi Regionali per i fondi strutturali, interventi nazionali). REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 8

9 Sviluppo compatibile Gli obiettivi strategici La qualità dell'ambiente rappresenta un fattore decisivo per lo sviluppo e la competitività regionale. Essa richiede una pluralità di azioni: con incentivi alle imprese destinati a migliorare i cicli produttivi in termini di impatto ambientale, di risparmio energetico e di utilizzo di fonti rinnovabili in azienda; favorendo la ricerca e l'innovazione, la loro diffusione ed applicazione in azienda, che possono portare a benefici effetti anche in campo ambientale; operando in favore dello sviluppo di sistemi per la gestione e di certificazione ambientale, l'adozione di tecnologie pulite, il riciclaggio dei rifiuti; prevedendo adeguate aree destinate agli insediamenti produttivi che richiedono investimenti infrastrutturali conseguenti, nel rispetto dell'ambiente; promuovendo la sperimentazione delle aree industriali ed artigianali ecologicamente attrezzate, incoraggiando forme di partenariato pubblico e privato; REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 9

10 SVILUPPO DEGLI ASSI OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI OPERATIVI Misura Favorire la localizzazione delle imprese in aree produttive ecologicamente attrezzate Misura Favorire il miglioramento della produzione e promuovere la 1. Crescita della competitività del Sistema 2. Sviluppo compatibile 3. Creazione di lavoro stabile e di qualità 4. Aumento del PIL Marche Asse 1 - Sviluppo produttivo Asse2 - Ricerca e sviluppo, qualità ed innovazione Asse 3 - Eco-innovazione, fonti rinnovabili e risparmio energetico Asse 4 -Internazionalizzazione, promozione e attrazione degli investimenti Asse 5 - Equilibrio gestione finanziaria e finanza innovativa Asse 6 - Semplificazione amministrativia e miglioramento rapporti P.A. ed imprese crescita Misura Favorire la nascita di nuove imprese, promuovere l'imprenditorialità ed il ricambio generazionale, il ripristino attività colpite da calamità Misura Promuovere le forme associative, i consorzi, le fusioni fra le PMI e le reti di impresa Misura Promuovere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale Misura Promuovere l innovazione (tecnologica, organizzativa, commerciale) Misura Diffondere i servizi, le certificazioni di qualità, ambientali ed etiche Misura Sviluppare una rete integrata per l'innovazione e la ricerca con le Università marchigiane, i Centri di ricerca e di trasferimento tecnologico e le imprese Misura Promuovere il distretto tecnologico Misura Favorire la competitività dei distretti industriali e produttivi Misura Sostenere la creazione di imprese innovative Misura Favorire gli investimenti finalizzati alle tecnologie pulite Misura Favorire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili Misura 4.1 Favorire l internazionalizzazione e la promozione con politiche integrate Misura 4.2 Sostegno ai percorsi di internazionalizzazione delle imprese Misura 4.3 Sostegno ai consorzi all esportazione Misura 4.4 Azioni di marketing territoriale e di attrazione degli investimenti Misura Sostegno e promozione del territorio e artigianato artistico e tipico Misura Sportello unico per l'internazionalizzazione Misura Favorire la capitalizzazione delle imprese ed il capitale di rischio Misura 5.2 -Facilitare l'accesso al credito e la finanza innovativa, anche tramite interventi con Fondi rotativi ella Cassa Depositi e Prestiti Misura Promuovere un sistema organico degli organismi di garanzia Misura Miglioramento della qualità della regolazione Misura Semplificazione autorizzazioni e concessione delle agevolazioni Misura 6.3 Implementazione sportelli unici 10 Misura 6.4 Analisi economica, monitoraggio e valutazione Misura 6.5 Miglioramento comunicazione istituzionale

11 ASSE 1 SVILUPPO PRODUTTIVO OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI RIFERIMENTI NORMATIVI Misura Favorire la localizzazione delle imprese con interventi per le aree produttive ecologicamente attrezzate 1.1.1Promuovere l insediamento di attività produttive in aree industriali ecologicamente attrezzate L.R. 20/2003 art. 10 Misura Favorire il miglioramento della produzione e promuovere la crescita Promuovere l artigianato artistico, tradizionale e tipico Realizzazione di programmi aziendali di investimento (tramite finanziamenti agevolati e concessioni di garanzia) L.R. 20/2003 artt. 13 e 14 L.R. 20/2003 art. 24 L. 1329/65 Sabatini L. 949/52 e L. 240/81 Artigiancassa L. 49/85 titolo 1 Foncooper L.R. 5/2003 art. 4 comma 1 Misura Favorire la nascita di nuove imprese, promuovere l'imprenditorialità ed il ricambio generazionale, interventi per le imprese colpite da calamità naturali Nascita di nuove cooperative e sviluppo di nuova occupazione Attività inerente il ricambio generazionale Attività a favore delle imprese colpite da calamità naturali (alluvione settembre 2006) L.R. 5/2003 art. 5 L.R. 20/2003 art. 24 c. 2 lett. C) p. 1 Misura Promuovere le forme associative fra le imprese ed i consorzi, le fusioni fra le PMI e le reti di impresa Progetti di sviluppo delle forme associative e dei consorzi L.R. 20/2003 art. 15 REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 11

12 ASSE 2 RICERCA E SVILUPPO, QUALITA E INNOVAZIONE OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI RIFERIMENTI NORMATIVI POR FESR Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza PRAI Azione 7.1.A 2.1 Sostegno a progetti di ricerca e sviluppo realizzati L. 598/94 art. 11 ricerca e sviluppo dalle imprese, singole o aggregate L.R. 20/2003 art. 17 Promozione dell attività di ricerca applicata e trasferimento tecnologico Misura Promuovere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale Misura Promuovere l'innovazione diffusa per le PMI (tecnologia, organizzativa, commerciale, di prodotto e di processo) ed il trasferimento tecnologico Misura Diffondere i servizi qualificanti e le certificazioni di qualità di processo, di prodotto, ambientali ed etiche Misura Sviluppare una rete integrata per l'innovazione e la ricerca con le Università marchigiane, i Centri di ricerca e di trasferimento tecnologico e le imprese Misura 2.5. Distretto tecnologico Qualità della vita, innovazione e sicurezza dell abitare Misura Favorire la crescita e la competitività dei sistemi produttivi locali e dei distretti industriali e produttivi Misura Sostenere la creazione di imprese innovative Sostegno ai progetti di innovazione tecnologica, di processo e di prodotto, organizzativa e commerciale realizzati dalle imprese Progetti innovativi di imprese cooperative e consorzi 2.3 Servizi innovativi avanzati per sistemi di qualità aziendale, di gestione ambientale ed etica, servizi per il commercio elettronico, progettazione e prototipazione rapida 2.4 Sostegno al trasferimento tecnologico attraverso lo sviluppo di una rete integrata di conoscenze e competenze tra imprese, Università e centri di ricerca Promozione di poli di eccellenza e di piattaforme tecnologiche avanzate Promozione della competitività dei sistemi produttivi locali, delle reti tra imprese e delle filiere produttive Sostegno alla nascita di imprese innovative (start up, spin-off) e di programmi integrati per la diffusione di servizi avanzati REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA POR FESR Asse 1 ed Asse 2 Società dell informazione L. 598/94 art. 11 innovazione tecnologica organizzativa e commerciale, tutela ambientale e sicurezza ambienti di lavoro. L.R. 20/2003 art. 16 Interventi per la qualità e innovazione L.R. 20/2003 art. 16 POR FESR Asse 1 ed Asse 2 PRAI Azione 7.2 POR FESR Asse 1 PRAI Azione 7.1.A e Azione 7.3.A e B L. 598/94 art. 11 ricerca e sviluppo L.R. 20/2003 art. 17 Promozione dell attività di ricerca applicata e trasferimento tecnologico P.N.R Asse 1 POR FESR /94 art. 11 L.R. 20/2003 art. 16 art. 17 L. 296/06 art.3 distretti LR 20/03 Artt.18 e 19 Competitività dei sistemi produttivi locali POR 2007/2013 FESR Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza POR 2007/2013 FESR Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza 12

13 Asse 2 ricerca e sviluppo, qualità e innovazione Mis. 2.1 Promuovere la ricerca industriale e lo sviluppoo sperimentale; Mis. 2.2 Promuovere l innovazione diffusa per le PMI (tecnologica, organizzativa, commerciale di prodotto e di processo) ed il trasferimento tecnologico; Mis. 2.3 Diffondere i servizi qualificanti e le certificazioni di qualità di processo, di prodotto, ambientali ed etiche; Mis. 2.4 Sviluppare una rete integrata per l innovazione e la ricerca con le università marchigiane, i centri di ricerca e di trasferimento tecnologico e le imprese; Mis. 2.5 Distretto tecnologico qualità della vita, innovazione e sicurezza dell abitare ; Mis. 2.6 Favorire la crescita e la competitività dei sistemi produttivi locali e dei distretti industriali e produttivi; Mis. 2.7 Sostenere la creazione di imprese innovative. 13

14 ASSE 3 ECO-INNOVAZIONE, SVILUPPO FONTI RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI RIFERIMENTI NORMATIVI POR FESR Asse 1 Innovazione ed economia della 3.1 Sostegno a progetti di investimenti innovativi atti a conoscenza prevenire o ridurre l impatto ambientale dei processi L.R. 20/2003 art. 11 Tutela della salute produttivi, garantendo un livello di protezione e della sicurezza degli ambienti di ambientale e di sicurezza sul lavoro superiore agli lavoro, prevenzione e riduzione standard obbligatori dell impatto ambientale Misura Ridurre l impatto ambientale delle attività produttive Misura 3.2 Favorire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili 3.2. Sostegno ai progetti volti al contenimento dei consumi energetici, per la produzione di energia termica con sistemi alternativi alla caldaia convenzionale, per la produzione di energia da fonti rinnovabili compresi i sistemi solari. POR FESR Asse 3 Energia L.10/91 L.R. 20/2003 art. 12 Interventi per il risparmio energetico e l utilizzo delle fonti rinnovabili REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 14

15 Asse 3 Eco- innovazione, sviluppo fonti rinnovabili e risparmio energetico Mis. 3.1 Ridurre l impatto ambientale delle attività produttive (garantendo il superamento degli standard obbligatori); Mis. 3.2 Favorire il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili (da utilizzare in azienda). 15

16 ASSE 4. INTERNAZIONALIZZAZIONE, PROMOZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO, ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI RIFERIMENTI NORMATIVI 4.1 Promozione dell immagine unitaria e complessiva POR FESR Asse 5 delle Marche, delle diverse componenti territoriali, Valorizzazione del territorio imprenditoriali e culturali, migliorando anche il L.R. 20/2003 artt. 20,21,22 coordinamento tra i soggetti coinvolti nelle attività Docup Ob2 2000/2006 Misura 1.5 promozionali al fine di fare Sistema Misura Favorire l internazionalizzazione e la promozione del sistema produttivo marchigiano con le politiche integrate fra i vari livelli istituzionali competenti. Misura Sostegno ai percorsi di internazionalizzazione delle imprese Misura Sostegno ai consorzi all esportazione Misura Azioni di marketing territoriale e di attrazione degli investimenti Misura 4.5- Sostegno alla promozione del territorio e dei prodotti dell artigianato artistico tipico e tradizionale. Misura Sportello unico per l'internazionalizzazione Azione A-Sostegno della strategie di penetrazione commerciale Azione B - Sostegno alla costituzione di imprese all estero 4.3 Sostegno a iniziative aggregate strutturate, rappresentative di filiera, di promozione, penetrazione commerciale e cooperazione industriale 4.4 Garantire una incisiva attività di promozione dell immagine delle Marche di eccellenza intese come marchio di qualità che aggiunga valore a tutti i prodotti della regione; promuovere la cultura dell internazionalizzazione anche sviluppando la capacità di intercettare nuovi flussi di domanda internazionale ed attrarre investimenti 4.5 Agevolare la diffusione del marchio di origine e qualità attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche, convegni, percorsi turistici-didattici, creazioni di botteghe museo 4.6 Potenziamento della struttura dello Sportello e dei suoi strumenti di comunicazione L. 394/81 art.2 L. 100/90 D.Lgs 143/98 art. 22 Legge 83/89 L.R. 20/2003 artt. 20,21,22 Docup Ob2 2000/2006 Misura 1.5 POR FESR Asse 5 Valorizzazione del territorio L.R. 20/2003 artt. 13,14,16 Intesa di programma per lo sviluppo L.R. 20/2003 art. 22 REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 16

17 ASSE 5 EQUILIBRIO GESTIONE FINANZIARIA E FINANZA INNOVATIVA OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI RIFERIMENTI NORMATIVI Misura Favorire la capitalizzazione delle imprese e sostenere l intervento di capitale di rischio. Misura 5.2 Facilitare l accesso al credito e la diffusione della finanza innovativa. Coinvolgere il sistema creditizio nelle politiche di sviluppo. Promuovere un sistema organico degli organismi di garanzia in funzione di Basilea Favorire la capitalizzazione delle imprese Favorire la capitalizzazione delle cooperative Facilitare l accesso al credito delle cooperative Facilitare l accesso al credito delle p.m.i. la diffusione della finanza innovativa. Coinvolgere il sistema creditizio nelle politiche di sviluppo. Promuovere un sistema organico degli organismi di garanzia in funzione di Basilea 2. P.O.R Asse 1 L.R.5/2003 L.R.5/2003 L.R. 20/2003 artt.23,24 P.O.R Asse 1 Misura 5.3 Attivare interventi con il Fondo rotativo della cassa Depositi e Prestiti (FRI) per finanziamenti agevolati abbinati ad interventi regionali Attivare interventi con il Fondo rotativo della cassa Depositi e Prestiti (FRI) per finanziamenti agevolati abbinati ad interventi regionali Legge finanziaria 2007 REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 17

18 ASSE 6 SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E MIGLIORAMENTO RAPPORTI P.A. ED IMPRESE OBIETTIVI OPERATIVI INTERVENTI RIFERIMENTI NORMATIVI Programma di azione della CE per la riduzione degli oneri amministrativi nell UE Misura Miglioramento della qualità della regolazione 6.1. Adozione di una legge di semplificazione specifica per le attività produttive legge 7 agosto 1990, n.241 Misura Semplificazione amministrativa. Misura 6.3 Ricognizione dello stato di attivazione degli sportelli unici per le imprese ed iniziative di coordinamento e promozione Misura 6.4 Analisi economica, monitoraggio e valutazione Misura Miglioramento della comunicazione istituzionale sulle opportunità offerte e sui risultati conseguiti dalla programmazione regionale a Semplificazione autorizzazioni per impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili b. Semplificazione procedimenti iscrizione all Albo delle imprese artigiane Semplificazione presentazione domande e concessione agevolazioni, sviluppo sussidiarietà orizzontale Promozione sportelli unici per le imprese ed implementazione del SUT Implementazione Aree industriali ecologicamente attrezzate Sistematizzazione osservatori economici reg.li Sistema informativo e monitoraggio del PAP Riprogettazione del sito ; Pubblicizzazione dell opportunità offerte dal sistema delle imprese ; Focus sull attività della Commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni legge 15 marzo 1997, n.59 articoli 20 e 20 ter legge 28 novembre 2005, n. 246 DPCM 12 settembre 2006; DPCM 8 marzo 2007 Art. 12 del dlgs, n. 387/03 legge regionale 7/2004, Dlgs 7 marzo 2005, n. 82 legge 8 agosto 1985, n. 443 D.L.31/1/2007, n.7, conv. in legge 2 /4/ 2007, n. 40 Artt. 23/26 del Dlgs. 112/98 DPR 447/98 (mod con DPR 440/2000); Dlgs 82/2005 L.R. 10/99 articoli 16 e 19 deliberazione amministrativa n. 287/ 2000 DGR n. 157 del 7 febbraio 2005 LR 23 febbraio 2005, n. 16, articolo 14 REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 18

19 QUADRO DELLE COERENZE DELLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA, NAZIONALE E REGIONALE

20 Le risorse finanziarie disponibili Concorrono al perseguimento degli obiettivi del Piano: le risorse regionali e quelle statali regionalizzate con il Fondo unico le risorse derivanti dal cofinanziamento comunitario di programmi operativi regionali (POR FESR , POR FSE , PRAI) le risorse nazionali (ad es. CIPE, FAS,), nonché quelle che potranno confluire in interventi e programmi integrati derivanti da iniziative congiunte fra la Regione Marche ed i Ministeri competenti: Ministero Università e Ricerca (MUR): Fondo Investimenti Ricerca Scientifica e Tecnologica (FIRST) e Distretto tecnologico, Ministero Sviluppo Economico (MSE): PIA e Programmi di innovazione industriale (DDL Bersani Industria 2015), Fondo per la Finanza di impresa, Fondo per i Distretti produttivi, Fondo Rotativo Cassa Depositi e Prestiti, Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie nell ambito del Ministero per le Riforme e le innovazioni nella pubblica Amministrazione (programmi e-governement, osservatorio per l innovazione). REGIONE MARCHE - ASSESSORATO ATTIVITA PRODUTTIVE - SERVIZIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ENERGIA 20

21 Raffronto tra vecchia e nuova programmazione Vecchia programmazione : Interventi incentivanti per riduzione impatto ambientale La riduzione della pericolosità e/o quantità di inquinanti in atmosfera, la riduzione della quantità degli inquinanti negli scarichi idrici, riduzione di sostanze pericolose o loro sostituzione con sostanze meno pericolose utilizzate nei cicli produttivi. Riutilizzo scarti di lavorazione; Bonifica amianto; Recupero e riciclaggio rifiuti; Risparmio energetico e fonti rinnovabili (sia con fondi Docup che regionali e statali) 21

22 Interventi incentivanti per certificazioni (sia con fondi Docup che regionali) : certificazione dei sistemi di qualità aziendale; certificazione dei sistemi di gestione ambientale; certificazione dei sistemi integrati (qualità ambiente sicurezza); certificazione etica; 22

23 Nuova Programmazione : Sostegno agli investimenti delle PMI finalizzati all introduzione di eco-innovazione di processo per la protezione dell ambiente e risparmio energetico per : La riduzione della pericolosità e/o quantità di inquinanti in atmosfera; La riduzione della quantità degli inquinanti prima dell ingresso negli impianti di depurazione; L eliminazione o riduzione di sostanze pericolose o loro sostituzione con sostanze meno pericolose utilizzate nei cicli produttivi; Risparmio energetico e fonti rinnovabili (sia con fondi POR che regionali e statali); inoltre ci sono gli interventi dei PII industria 2015 EE. 23

24 Interventi incentivanti per certificazioni : Misura prevista dall asse 1 del POR insieme ad altre tipologie di intervento; 24

25 Modifiche al regime di sostegno Vecchia programmazione : Regime di de minimis max in 3 anni con percentuale tra 40 e 50 %; Per il settore energetico con fondi statali e regionali regime notificato ma max per ogni intervento; Nuova programmazione : Regime di de minimis max in 3 anni e/o regime notificato (da verificare per gli extracosti). 25

26 Conclusioni Buone prospettive per il miglioramento ambientale in cui sono già stati raggiunti discreti risultati; Per il futuro ci sono buone aspettative per le azioni combinate stato-regione per l innovazione e l efficienza energetica (vedi anche PII Industria 2015); Criticità nel settore energetico (nonostante i progetti di risparmio si registrano continui incrementi dei consumi a volte superiore all incremento del PIL). 26

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