Il fattore densità di gioco nell allenamento tecnico tattico
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1 Il fattore densità di gioco nell allenamento tecnico tattico Autori: 1,2 D Ottavio S., 3 Petrocchi G., 3 Quaranta F., 2 Tozzo N., 1 Figc 2 Università di Tor Vergata, Roma 3 A.S. Cisco Calcio, Roma Introduzione Da molti anni nell attività giovanile si cerca di promuovere proposte didattiche, tipologie di gare e di confronti che siano adeguati alle caratteristiche fisiologiche del giovane calciatore (D Ottavio, Russo, 1993). Organizzare delle attività che rispondano a questi criteri è il compito più difficile che si presenta agli allenatori perché devono saper integrare le loro conoscenze con la capacità di adattarle alle esigenze degli allievi. Per venire incontro a questa richiesta è necessario stabilire cosa avviene oggettivamente in gara. La match analysis è la metodica di rilevamento dati che, attraverso l indagine scientifica e statistica, consente di valutare, in modo oggettivo, il rendimento fisico e tecnico- tattico del singolo atleta e dell intera squadra. Potrebbe quindi essere definita come il mezzo che trasforma il modello di prestazione in un dato matematico per poter analizzare meglio il modello stesso e migliorarlo attraverso l allenamento. Dai dati riportati in letteratura scientifica (Castagna et al. 2003) possiamo dire che il calcio è configurabile come una prestazione multifattoriale dove l impegno fisico è subordinato a scelte di tipo tecnico- tattico da parte del giocatore. L obiettivo di questo studio, quindi, è stato quello di monitorare alcuni parametri tecnico- tattici della prestazione del giovane calciatore attraverso l utilizzo di mezzi di allenamento a ranghi ridotti ( small- side games ), basati sul modello gara. In particolare, il focus attentivo di questa ricerca è stato quello di verificare se, variando il numero dei giocatori coinvolti e le dimensioni del campo, vi sono delle relazioni tra il comportamento di un giovane calciatore e la densità di gioco. Metodi Alla sperimentazione hanno preso parte 14 giovani calciatori di età media pari a 12,1 ± 0,3 anni. I giocatori presi in esame per questo studio militano in una squadra d elite che partecipa al campionato Federale categoria Esordienti. Ciascuno dei giocatori al momento della sperimentazione aveva una esperienza di gioco di almeno tre anni con una frequenza di allenamento settimanale di tre volte con una gara nel week- end. Nel corso della sperimentazione sono state analizzate cinque partite a campo ridotto (25 25m) variando il numero di giocatori (dal 1 vs 1 al 5 vs 5) e cinque partite, modalità 5 vs 5, variando le dimensioni del terreno di gioco (20 20m; 25 25m; 30 30m; 40 40m; 50 50m). Ciascuna modalità degli small- side games preso in esame ha durata di gioco di tre minuti ed è stato disputato in assenza di porte. Lo scout tecnico- tattico degli small- side games, avvenuto a posteriori grazie all analisi video delle partite, ha consentito di monitorare con l ausilio di griglie di osservazione sia i parametri tecnici di gioco che quelli tattici. In particolare i gesti tecnici osservati sono stati: il dribbling, il numero di passaggi riusciti ed errati, il numero di passaggi eseguiti di prima intenzione e il numero di passaggi lunghi); per quanto riguarda l osservazione tattica del gioco sono state prese in considerazione: il numero di azioni svolte e la media dei passaggi eseguiti per azione di gioco. 1
2 Analisi statistica I dati raccolti sono stati inseriti su un foglio di lavoro elettronico (Microsoft Excel) per il loro trattamento statistico. I valori medi dei dati tecnici e tattici presi in esame per le diverse modalità di gioco sono stati messi a confronto utilizzando l analisi della varianza e il coefficiente di correlazione momento prodotto di Pearson, indicando che un valore di correlazione 0,60/0,70 è ritenuto attendibile per l attinenza di due valori. Risultati Small- side games con spazio di gioco costante e variazione del n dei giocatori coinvolti I dati ottenuti dalla presente indagine evidenziano come la variazione della densità di gioco influenza in maniera determinante la scelta di soluzioni tecniche per risolvere i problemi tattici legati alla situazione di gioco. L obiettivo degli small- side games utilizzati per questa ricerca ha come obbiettivo comune il mantenimento del possesso palla a prescindere dello spazio di gioco utilizzato e dal numero dei giocatori coinvolti. In particolare, come riportato in tabella 1, è possibile apprezzare come l aumento della densità di gioco determina un aumento del numero dei dribbling, e del numero dei passaggi di prima intenzione nelle due modalità di gioco prese in esame (variazione n dei giocatori; variazione dimensione spazio di gioco). Tabella 1. Rilevamento dati small- side games. Fattori principali Tipologia esercizio Dribbling Passaggi Passaggi di % riusciti % falliti tot. % riusciti % falliti tot. "prima" Passaggi lunghi 1 vs 1 28,6 71, vs 2 50,0 50,0 8 76,0 24, vs 3 60,0 40,0 5 79,6 20, vs 4 60,0 40,0 5 68,8 31, vs 5 54,5 45, ,3 48, N azioni Dimensioni spazio di gioco 20 x 20m 44,4 55,6 9 51,4 48, x 25m 54,5 45, ,3 48, x 30m 50,0 50, ,1 28, x 40m 50,0 50,0 4 81,6 18, x 50m 50,0 50,0 8 72,7 27, Small- side games con spazio di gioco costante e variazione del n dei giocatori coinvolti I parametri tecnici presi in esame e valutati nella modalità di gioco con variazione del n dei giocatori (Figura 1) mostrano che vi è una correlazione statisticamente significativa (r = 0,75) sulla percentuale di dribbling riusciti che aumentano quando aumentano il numero dei giocatori coinvolti. La percentuale maggiore di errori (71,4% dribbling falliti) si è verificata nel 1 vs 1. In ogni caso, la maggiore densità di gioco determina un incremento del numero totale dei dribbling eseguiti. 2
3 Figura 1. Differenza percentuale dribbling riusciti durante diversi tipi di small- side games con variazione del n dei giocatori. 71,4% 50,0% 50,0% 60,0% 60,0% 40,0% 40,0% 54,5% r = 0,75 45,5% 28,6% 1 vs 1 2 vs 2 3 vs 3 4 vs 4 5 vs 5 % riuscim % fallim Lineare (% riuscim) Per quanto riguarda la trasmissione della palla non sono emerse differenze statisticamente significative sul numero totale di passaggi eseguiti nelle diverse modalità di gioco. Dal punto di vista qualitativo, come si può apprezzare in figura 2, l aumento della densità di gioco determina una riduzione statisticamente significativa del numero dei passaggi riusciti (r = 0,87). È da sottolineare che, nonostante la percentuale di errore aumenta col numero dei giocatori coinvolti, la differenza percentuale di passaggi riusciti è sempre superiore in tutte le modalità di gioco. Figura 2. Differenza percentuale passaggi riusciti durante diversi tipi di small- side games con variazione del n dei giocatori. 76,0% 79,6% 68,8% r = 0,87 51,3% 48,7% 24,0% 20,4% 31,3% 2 vs 2 3 vs 3 4 vs 4 5 vs 5 % riuscim % fallim Lineare (% riuscim) Dai dati presi in esame è emerso che l aumento del numero dei giocatori coinvolti, a parità di spazio di gioco a disposizione, determina un aumento statisticamente significativo (r = 0,94) del numero di azioni che si vengono a creare (Figura 3). I parametri tecnici che aumentano in funzione della densità di gioco sono, per questo studio e per i giovani calciatori presi in esame, i passaggi di prima e i dribbling. 3
4 Figura 3. Rappresentazione grafica del numero di azioni eseguite durante diversi tipi di small- side games con n di giocatori costante e variazione dello spazio di gioco. 21 r = 0, vs 1 2 vs 2 3 vs 3 4 vs 4 5 vs 5 N azioni Lineare (N azioni ) Small- side games con n di giocatori costante e variazione dello spazio di gioco Gli small- side games con numero di giocatori costante non riportano differenze statisticamente significative tra percentuale di dribbling riusciti e densità di gioco. Come si può notare in figura 4 le variazioni di dimensioni dello spazio di gioco determinano un andamento pressoché costante tra percentuale di dribbling riusciti e falliti. Determinante risulta per questo studio la densità di gioco sulla quantità e la qualità dei passaggi eseguiti, infatti, vi è un aumento del numero totale di passaggi e della percentuale dei passaggi riusciti (Figura 5) con un indice di correlazione alto (r = 0,85). Al contrario di quanto emerso per gli small- side games in cui varia il numero di giocatori, in questa modalità (numero costante giocatori; variazione dimensioni terreno di gioco) la riduzione della densità di gioco determina una riduzione statisticamente significativa (r = 0,86) del numero di azioni totali (Figura 6). Figura 4. Differenza percentuale dribbling riusciti durante diversi tipi di small- side games con n di giocatori costante e variazione dello spazio di gioco. 44,4% 55,6% 54,5% 45,5% 50,0% 50,0% 50,0% 50,0% 50,0% 50,0% 20 x 20m 25 x 25m 30 x 30m 40 x 40m 50 x 50m % riuscim % fallim 4
5 Figura 5. Differenza percentuale passaggi riusciti durante diversi tipi di small- side games con n di giocatori costante e variazione dello spazio di gioco. 71,1% 81,6% 72,7% r = 0,85 51,4% 48,6% 51,3% 48,7% 28,9% 18,4% 27,3% 20 x 20m 25 x 25m 30 x 30m 40 x 40m 50 x 50m % riuscim % fallim Lineare (% riuscim) Figura 6. Rappresentazione grafica del numero di azioni eseguite durante diversi tipi di small- side games con n di giocatori costante e variazione dello spazio di gioco r = 0, x 20m 25 x 25m 30 x 30m 40 x 40m 50 x 50m Conclusioni Il gioco del calcio è una disciplina sportiva la cui prestazione agonistica ed i fattori che la compongono sono influenzati da variazioni dell ambiente di gara. A tal riguardo, molti autori, concordano sull importanza di creare una proposta didattica che pone l attenzione sul concetto di funzionalità e situazione dell allenamento del giovane calciatore. (Ripoll, 1989; Manno et al. 1992;D Ottavio, 1996). Le espressioni funzionalità e situazione stanno a significare che non ha alcun senso l esecuzione tecnica fine a se stessa, se non è collegata (funzionalità) al contesto (situazione) che ne giustifica l utilizzazione. È molto importante quindi che, l allenatore insegni la tecnica mettendo il giovane giocatore nelle condizioni di percepire coscientemente e valutare opportunamente l efficacia del proprio comportamento (feedback), creando una maggior motivazione ad apprendere. (D Ottavio 1998). In base a questo l allenatore dovrà 5
6 tener conto degli elementi fondamentali che guidano l allenamento ed esse sono la complessità del compito e l organizzazione del compito (Singer, 1984 in D Ottavio 1999). L utilizzo di esercizi tipo small- side games, basati quindi sul modello gara è ormai da diversi anni una prassi consolidata nel campo dell allenamento giovanile (D Ottavio 1992; Roticiani et al. 2003). I risultai ottenuti dal presente studio sostengono quanto riportato in letteratura scientifica e mettono in risalto come il comportamento tecnico tattico del giovane calciatore è influenzato dalle variazione dell ambiente di gara; l allenamento situazionale rappresenta quindi uno strumento valido per l addestramento delle abilità e per lo sviluppo del pensiero tattico e delle abilità tecniche del giovane calciatore. L alta densità di gioco determina un continuo confronto con l avversario con conseguente aumento della velocità di gioco, l allievo è costretto a pensare ed agire in tempi minori. I dati ottenuti dal nostro studio sostengono tale ipotesi, infatti, in uno spazio di gioco di dimensioni fisse, il maggiore numero di giocatori coinvolti determina un incremento del il numero dei dribbling (r =0,75) e un aumento del numero dei passaggi eseguiti di prima intenzione. Inoltre, l aumento statisticamente significativo dei passaggi sbagliati (r = 0,87) conferma quanto già riportato da D Ottavio (1989) sul conflitto rapidità- accuratezza, il minor tempo a disposizione per elaborazione l informazione determina una scelta rapida ma spesso imprecisa. Ricordiamo che la rapidità quindi, in senso più largo del termine, può essere considerata una qualità selettiva e di riferimento per la valutazione del livello di apprendimento e successivamente per una eventuale selezione tecnica. Inoltre il suo spazio di relazione si amplia sempre di più e permette un analisi sempre più diffusa del gioco; quindi per ogni fascia di età avremo una capacità diversa di modificare il proprio comportamento in relazione al numero dei giocatori e allo spazio di gioco che gli si presenterà. La riduzione della densità, durante small- side games con numero costante di giocatori, pone il giovane calciatore in una condizione che gli consente una migliore presa di informazione, il disturbo ritardato dell avversario permette di comprendere (soluzione tattica) e di agire (soluzione tecnica) in maniera più precisa. Per la seguente modalità di gioco l aumento delle dimensioni del campo hanno determinato da un incremento dei passaggi riusciti e dei passaggi lunghi, per contro, si è registrato una riduzione del numero dei passaggi di prima. Concludendo, visti i dati ottenuti dal seguente studio in riferimento a giovani calciatori in età scolare, possiamo affermare che le dimensioni del campo influenzano la qualità delle azioni, ma non il numero delle stesse e che il numero dei giocatori all interno di uno spazio di gioco modifica le scelte operative (soluzioni tecniche e tattiche) del singolo giocatore. Il giocatore, autonomamente, modificherà il proprio comportamento e ricercherà soluzioni sempre diverse, anche sulla base delle esperienze precedentemente acquisite. Le tendenze emerse hanno quindi una ricadute positiva sul versante allenamento: la variabile densità diventerà quindi elemento utile e pertinente per la scelta dei mezzi di allenamento. Bibliografia 1. Castagna C., D Ottavio S., Abt G.: Activity profile of young soccer players during actual match play, J Strenght Cond Res 17(4): D Ottavio S., Petrocchi G., Cei A.: Un momento delicato, Il Nuovo Calcio, n 134, Novembre D'Ottavio S.: Didattica del Calcio: Insegnamento delle abilità tecniche nei giovani calciatori delle quattro categorie del settore giovanile: pulcini, esordienti, giovanissimi e allievi, n 4 video e volume Didattica del calcio, Società Stampa Sportiva, Roma, D'Ottavio S.: Quando cambiano le dimensioni, Notiziario del Settore Tecnico n 6, FIGC, Firenze, D Ottavio S., Russo V.: Il campo ridotto aiuta a crescere il giovane calciatore, Notiziario Settore Tecnico Figc novembre- dicembre
7 6. D Ottavio S.: 4c4: una situazione di gioco a carattere polivalente, Notiziario Settore Tecnico Figc, settembre, ottobre D'ottavio S.: Giochi di confronto per lo sviluppo della rapidità tecnica nel calcio, Didattica del Movimento, Società Stampa Sportiva, Roma, Manno R., Beccarini C., D Ottavio S.: La formazione del giovane calciatore, Sds rivista di cultura sportiva- gennaio, marzo n 24, Ripoll H.: Comprendere e agire, Scuola dello Sport n 17, CONI, Roma, 1989 in D Ottavio S. 1999, op. cit. 10. Roticiani S., Tell M., Cei A., Gasparotto M.: La giusta misura, Il Nuovo Calcio, n 127, Marzo Singer R. N.: L apprendimento delle capacità motorie, Società Stampa Sportiva, Roma, 1984 in D Ottavio S. 1999, op. cit. 7
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