La programmazione in termini di equità: l esperienza della Ausl di Reggio Emilia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La programmazione in termini di equità: l esperienza della Ausl di Reggio Emilia"

Transcript

1 Corso di formazione Equità e disuguaglianze di salute: metodi e strumenti di programmazione e valutazione La programmazione in termini di equità: l esperienza della Ausl di Reggio Emilia A. Chiarenza, B. Riboldi, Staff Ricerca e Innovazione AUSL di Reggio Emilia 26 Marzo 2013 Cesena 1

2 DA DOVE SIAMO PARTITI: LE RIFLESSIONI IN REGIONE e NELLE AZIENDE UTENTI OPERATORI (Diversity management) 26 Marzo 2013 Cesena 2

3 Perché dobbiamo investire in equità? Il tema della gestione delle diversità e dell equità sta assumendo sempre maggior rilievo nei servizi sanitari La Regione attribuisce alle Aziende sanitarie un ruolo propositivo riguardo alla gestione delle differenze nella riduzione delle disuguaglianze Riguarda Tutti: Come cittadini e utenti abbiamo DIRITTO ad essere trattati equamente e rispettati nelle nostre differenze. Come operatori dei servizi abbiamo il DOVERE e il POTERE di contribuire a garantire equità e ridurre le disuguaglianze di salute. 26 Marzo 2013 Cesena 3

4 Cosa si è fatto a Reggio Emilia Board equità Piano strategico Sull equità Istituito con Atto amministrativo del DS n. 3 del 23/01/2013 Durata triennale Proposto dai referenti equità a livello provinciale in modo integrato fra AUSL e Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova Prima convocazione prevista nel mese di Aprile Approvato dai 2 Direttori Sanitari Il piano operativo sarà definito dal Board Equità 26 Marzo 2013 Cesena 4

5 Cosa èil Board equità? Funzione di coordinamento trasversale ai servizi, che valorizza le attività innovative e le esperienze già esistenti in azienda sui temi dell equità: mediante azioni coordinate ed integrate CREARE SINERGIE OTTIMIZZARE LE RISORSE COMPONENTI: Rappresentanza dei dipartimenti e dei diversi settori dell azienda che rivestono un ruolo strategico in materia di equità 26 Marzo 2013 Cesena 5

6 Cosa fa il Board equità? Supportare il Collegio di Direzione nella valutazione dei bisogni e delle priorità Realizzare il Piano aziendale equità triennale declinato in un piano di azioni annuale Programmare, attivare e valutare iniziative ed azioni in tema di equità Definire modalità organizzative per il coordinamento delle iniziative 26 Marzo 2013 Cesena 6

7 Piano strategico dell equità interaziendale QUANDO: redatto nel secondo semestre del 2012 CHI: Azienda Usl di Reggio Emilia e Azienda Santa Maria Nuova di Reggio Emilia COME: in collaborazione con le Direzioni e i referenti aziendali equità DURATA: il piano strategico dura 3 anni ed è uguale per entrambe le aziende, mentre il piano delle azioni annuale èredatto da ciascuna azienda 26 Marzo 2013 Cesena 7

8 Cosa è? Strumento di programmazione che mette insieme gli obiettivi e le sfide del sistema dei servizi in relazione alle tematiche di equità e rispetto delle differenze. Modalità di gestione integrata delle diversità da parte di entrambe le aziende seguendo un approccio di sistema e non solo di intervento mirato alle singole vulnerabilità Strategia unitaria e coerente, che non si occupa solo delle emergenze o non è affidata solo alla sensibilità dei singoli servizi e/o operatori. 26 Marzo 2013 Cesena 8

9 Perché un Piano interaziendale/provinciale Per la trasversalità e l inter settorialità della tematica che necessita di un azione sul territorio coordinata ed integrata in un ottica di sinergia delle attività messe in campo e di ottimizzazione dei risultati Perché una strategia di equità interaziendale unitaria e coerente permette di dare una risposta di sistema che sappia ottimizzare le risorse sul territorio provinciale 26 Marzo 2013 Cesena 9

10 Indice del Piano strategico equità Principi ispiratori e riferimenti normativi Dati di contesto Finalità del piano e obiettivi Attività di formazione La valutazione Modalità organizzative Il Piano delle azioni annuale Glossario di riferimento 26 Marzo 2013 Cesena 10

11 Modalità Organizzative Board Equità AUSL di Reggio Emilia Board Equità ASMN di Reggio Emilia Referenti equità aziendali Referenti equità aziendali Gruppo di coordinamento operativo Monitora e pianifica in modo concertato il processo generale e le azioni che verranno realizzate, garantendo l integrazione interaziendale. 26 Marzo 2013 Cesena 11

12 Valutazione e Monitoraggio Il monitoraggio e la valutazione dell impatto degli interventi sono parte integrante del Piano strategico e costituiscono una delle funzioni coordinate dal Board Equità aziendale. Vengono utilizzati specifici strumenti di Equity Impact Assessment mutuati da esperienze straniere, sviluppati da progetti regionali o definiti a livello aziendale. La valutazione documentata delle azioni pianificate verrà condivisa annualmente con le Direzioni sanitarie e i Collegi di Direzione di entrambe le aziende. 26 Marzo 2013 Cesena 12

13 LA FORMAZIONE AZIENDALE Equità in sanità: i modelli, gli strumenti, le pratiche 26 Marzo 2013 Cesena 13

14 26 Marzo 2013 Cesena 14

15 26 Marzo 2013 Cesena 15

16 Piano annuale delle azioni AUSL di RE Piano annuale che costituisce la declinazione operativa delle azioni da mettere in campo per perseguire la strategia di equità. Il piano operativo viene definito da ciascuna delle due aziende sanitarie a seconda delle proprie peculiarità, obiettivi, priorità e tempistiche di realizzazione, e in sintonia con le linee di sviluppo regionali. Il piano operativo viene presentato all inizio di ogni anno alla Direzione Aziendale e al Collegio di Direzione e viene integrato negli strumenti di programmazione aziendali (budget). 26 Marzo 2013 Cesena 16

17 Piano delle azioni Anno 2013 OBIETTIVO AZIONE AZIENDA TEMPI Identificare il gruppo di coordinamento aziendale. DELIBERAZIONE ISTITUZIONE BOARD EQUITA in staff alla Direzione Sanitaria, coordinato dal referente aziendale per l equità. E nominato ogni 3 anni e deve predisporre il Piano strategico per l Equità e il Piano operativo annuale ASMN AUSL inizio 2013 inizio Marzo 2013 Cesena 17

18 Promuovere cultura e sensibilizzar esui temi dell equità e creare una rete di facilitatori CORSO DI FORMAZIONE Rivolto a referenti qualità dipartimentali e di struttura (per l ASMN) e a staff della direzione, figure strategiche per la programmazione, membri CUG e Board equità, staff del personale(per AUSL) Il corso èincentrato sulle seguenti tematiche: Equità e differenza Programmazione e valutazione dell equità Health Equity Audit Diversity Management ASMN AUSL Aprile 2013 Aprile 2013 WORKSHOP FORMATIVI specifici su alcuni strumenti di equity assessment ASMN e AUSL Dicembre Marzo 2013 Cesena 18

19 Valutare i diversi livelli di attività aziendali per verificare se e quali differenze degli utenti sono prese in considerazione USO DELLA SCHEDA DI MAPPATURA predisposta dalla Regione: la scheda viene compilata per Dipartimento e gli esiti inseriti nel piano equità La compilazione è annuale e gli esiti presentati al Collegio di Direzione e ai Comitati di dipartimento ASMN AUSL Marzo 2013 Marzo Marzo 2013 Cesena 19

20 Valutare l impatto sull equità di percorsi clinicoassistenziali APPLICAZIONE DELLA CHECK LIST SCOZZESE PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULL EQUITÀ DELLE PROCEDURE E PROGRAMMI AZIENDALI (Equity Impact Assessment, EQUIA) ASMN e AUSL Dicembre 2013 Allineare la valutazione d impatto sull equità al sistema di accreditamento SPERIMENTAZIONE DELLA CHECK LIST ALL INTERNO SISTEMA DI ACCREDITAMENTO A LIVELLO DIPARTIMENTALE /AZIENDALE (PER ASMN) E NEL DIPARTIMENTO CHIRURGICO DELL OSPEDALE DI SCANDIANO E DI MONTECCHIO (PER AUSL) ASMN e AUSL Da Definire in base alla data di accreditamento prevista nel Marzo 2013 Cesena 20

21 Valutare le disuguaglianze in salute e nell accesso ai servizi fine di ridistribuire risorse e investimenti in base ai bisogni di uno specifico gruppo di popolazione. RELIZZARE UN INTERVENTO DI HEALTH EQUITY AUDIT interaziendale (percorso di screening tumore collo dell utero, percorso per tumore al polmone (ASMN), screening colon retto, vaccinazioni HPV (AUSL) ASMN e AUSL 2015 (un ciclo di Audit dura 3 anni) 26 Marzo 2013 Cesena 21

22 Gestione delle risorse umane orientata alla valorizzazione delle diversità individuali. RICERCA AZIENDALE SULLA GESTIONE DEL PERSONALE RISPETTO AL TEMA DEL DIVERSITY MANAGMENT Mappatura della demografia del personale dipendente articolata per genere, cittadinanza, età, disabilità (studio osservazionale) AUSL 2013 SPERIMENTAZIONE DEL QUESTIONARIO SUL DIVERSITY MANAGEMENT REALIZZATO DALL UNIVERSITA BOCCONI E RIVOLTO AL PERSONALE Raccolta di informazioni e esigenze del personale in tema di equità per l identificazione di aree prioritarie di miglioramento e punti di forza AUSL Marzo 2013 Cesena 22

23 Trasferire buone pratiche di contrasto alle iniquità PROGETTO MODERNIZZAZIONE Educatore di Comunità per facilitare l accesso ai programmi di screening Rete di accoglienza dimissioni e percorsi protetti dal Pronto Soccorso ASMN e AUSL 2014 Promotore di salute nelle carceri AUSL Mediazione interculturale di di sistema Sviluppare e sperimentare HPH EQUITY STNADARDS IN HEALTH REALIZZARE E SPERIMENTARE STANDARDS PER L EQUITA A LIVELLO EUROPEO Task Force MFCCH della rete internazionale HPH ASMN e AUSL Marzo 2013 Cesena 23

24 Per ulteriori informazioni Antonio Chiarenza Staff Ricerca e Innovazione Ausl di RE Tel: antonio.chiarenza@ausl.re.it Benedetta Riboldi Staff Ricerca e Innovazione Ausl di RE Tel: benedetta.riboldi@ausl.re.it 26 Marzo 2013 Cesena 24

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione)

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. (di seguito Regione) PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (di seguito Regione) e Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito Comitato Giovani) PER LA COOPERAZIONE TESA ALLA REALIZZAZIONE

Dettagli

La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna Dalla formazione ai progetti aziendali

La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna Dalla formazione ai progetti aziendali III Convention Nazionale GIMBE per le UU.OO. di Staff Dalla Formazione Continua alla Qualità dell'assistenza Sanitaria Bologna, 19 Novembre 2010 La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna

Dettagli

Delibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico,

Delibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico, Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del

Dettagli

Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente Anno Scolastico 2015/2016 PREMESSA La formazione in servizio, che

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5 Protocollo d intesa nell ambito del Piano Regionale di Prevenzione TRA La Regione del Veneto C.F rappresentata dall

Dettagli

MASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI. Programma generale

MASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI. Programma generale all.1 MASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI Programma generale Il Master Universitario di II livello in Funzioni Direttive e Gestione dei Servizi Sanitari

Dettagli

L UVOS e la mission della funzione DIREZIONE INTEGRATA DELLA PREVENZIONE

L UVOS e la mission della funzione DIREZIONE INTEGRATA DELLA PREVENZIONE L UVOS e la mission della funzione DIREZIONE INTEGRATA DELLA PREVENZIONE Dr.ssa Fiorella GERMINETTI Responsabile UVOS Vercelli 18 dicembre 2014 FONTE: SSD UVOS dicembre 2014 La S.S.D. Unità Valutazione

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli

IL DIVERSITY ORGANIZZATIVO AZIENDALE ATTIVAZIONE SPERIMENTALE - FOCUS SU I.C.F.

IL DIVERSITY ORGANIZZATIVO AZIENDALE ATTIVAZIONE SPERIMENTALE - FOCUS SU I.C.F. IL DIVERSITY ORGANIZZATIVO AZIENDALE Un altro modo di guardare al talento all interno delle organizzazioni ATTIVAZIONE SPERIMENTALE - FOCUS SU I.C.F. Sui temi della disabilità Annalisa Ferrari Comunicazione

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

La Qualità è a scuola

La Qualità è a scuola Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA Direzione Generale Via Ponte della Maddalena 55-80142 Napoli Segreteria Direttore Generale - 0815576624-356

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015 Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15

Dettagli

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA

PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA PROVINCIA DI PORDENONE Funzione Politiche Attive del Lavoro PROTOCOLLO D INTESA - tra la Provincia di Pordenone, in persona del Presidente Vicario dott Alessandro Ciriani e - il Consorzio per la Zona di

Dettagli

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome SILVIA CAVALLI E-mail silvia.cavalli@asl2abruzzo.it Titoli di studio 2011 Corso di formazione obbligatoria per Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari

Dettagli

VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani

VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani La Regione Lombardia 23.863 Kmq, 10.000.000 ab. 140.000 operatori sanitari

Dettagli

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016

I centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016 ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune

Dettagli

Azione 1 Standard professionali

Azione 1 Standard professionali Azione 1 Standard professionali ASSIS.T. Il progetto Interregionale 2013-2014 Protocollo d'intesa tra: Regione Friuli Venezia Giulia Regione Lazio Regione Marche Regione Piemonte Regione Umbria Provincia

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI

Dettagli

ACCORDO INTERISTITUZIONALE E TERRITORIALE DI RETE PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI - PROGETTO START - TRA

ACCORDO INTERISTITUZIONALE E TERRITORIALE DI RETE PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI - PROGETTO START - TRA ACCORDO INTRISTITUZIONAL TRRITORIAL DI RT PR L INTGRAZION DGLI ALUNNI STRANIRI - PROGTTO START - TRA L Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, con sede in Via Ripamonti 85, Milano, rappresentato

Dettagli

L esperienza degli ospedali in Campania

L esperienza degli ospedali in Campania SANIT Roma, 25 giugno 2008 L esperienza degli ospedali in Campania Dr. Renato Pizzuti Settore Assistenza Ospedaliera Regione Campania INDAGINE CONOSCITIVA 2006 SULLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO

Dettagli

Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro

Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro Milena Garavini Servizio Programmazione, Valutazione e interventi regionali

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. MEUCCI

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. MEUCCI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE A. MEUCCI Istituto Tecnico Statale Settore Economico ANTONIO MEUCCI Istituto Professionale di Stato Settore dei Servizi CARLO CATTANEO PIANO DIGITALE 2016-2018 ISTITUTO

Dettagli

L USR TOSCANA E IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

L USR TOSCANA E IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana L USR TOSCANA E IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI La valutazione come riconoscimento

Dettagli

Scopo della proposta di legge

Scopo della proposta di legge Proposta di legge Modifiche alla legge regionale n.40/2005 (Disciplina del servizio sanitario regionale) e alla legge regionale n.28/2015 (Disposizioni urgenti per il riordino dell'assetto istituzionale

Dettagli

L orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance.

L orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance. L orientamento della cultura aziendale verso gli obiettivi di compliance. La leva della formazione per promuovere una cultura improntata ai principi di onestà, correttezza e rispetto delle norme Carlo

Dettagli

Visioni per Vercelli 2020

Visioni per Vercelli 2020 Visioni per Vercelli 2020 Premessa. Presentazione e metodologia Le Visioni per Vercelli2020 derivano da un elaborazione di dati e risultanze a partire da: - analisi dei lavori dei 5 tavoli tematici e del

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER IL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ Obiettivi e Programma. Roma, 29 marzo Nilman srl - tutti i diritti riservati

CORSO DI FORMAZIONE PER IL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ Obiettivi e Programma. Roma, 29 marzo Nilman srl - tutti i diritti riservati CORSO DI FORMAZIONE PER IL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ Obiettivi e Programma Roma, 29 marzo 2011 2011 Nilman srl - tutti i diritti riservati OBIETTIVI DELL INTERVENTO 2 Approfondire il tema del diversity

Dettagli

MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA

MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA Fase 1 Quando il Ministero della Salute ha avviato il programma di accreditamento degli eventi formativi la Regione Toscana ha pensato di cogliere questa occasione per

Dettagli

LABORATORIO LOGISTICA DEL PAZIENTE EDIZIONE 2017

LABORATORIO LOGISTICA DEL PAZIENTE EDIZIONE 2017 LABORATORIO LOGISTICA DEL PAZIENTE EDIZIONE 2017 Il Laboratorio Logistica del Paziente (LLP) è un gruppo di lavoro interaziendale e multiprofessionale che si pone il duplice obiettivo di analizzare i problemi

Dettagli

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria, Medicina Generale, Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari Novembre 2008 PSSR e altri strumenti di programmazione regionali Piano Attuativo

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome VIRGA GIUSEPPE Indirizzo PIAZZA VIRGILIO N 4-90141 PALERMO Telefono 347-3737805 Fax E-mail giuseppe.virga@libero.it

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO DELL UNIVERSITA BOCCONI emanato con decreto rettorale n del 14 ottobre 2004

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO DELL UNIVERSITA BOCCONI emanato con decreto rettorale n del 14 ottobre 2004 REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO DELL UNIVERSITA BOCCONI emanato con decreto rettorale n. 7966 del 14 ottobre 2004 1/ Art. 1 Istituzione della Scuola di Dottorato 1.1 È istituita la Scuola di Dottorato

Dettagli

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI

CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI Allegato Verb 2 del 5/5/2016 CRITERI PER LA VALORIZZAZIONE DEL MERITO DEI DOCENTI PREREQUISITI - contratto a tempo indeterminato; - assenza di azioni disciplinari con sanzioni erogate nel corso dell a.s.

Dettagli

Soggetti e funzioni della programmazione sociale

Soggetti e funzioni della programmazione sociale Servizio Sanità e Servizi Sociali Soggetti e funzioni della programmazione sociale a cura di Maria Lodovica Fratti Dirigente Servizio Sanità e Servizi Sociali Regione Emilia Romagna Programma annuale degli

Dettagli

Modello organizzativo staff direzione strategica. Modena, 29 gennaio 2016

Modello organizzativo staff direzione strategica. Modena, 29 gennaio 2016 Modello organizzativo staff direzione strategica Modena, 29 gennaio 2016 Le criticità da affrontare Separazione tra fasi di processi di staff Eccessiva segmentazione organizzativa Distinzione tra staff

Dettagli

Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria.

Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria. Le fragilitàsociali: gli anziani e il ruolo della rete socio sanitaria. Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso Conferenza

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale

Dettagli

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura

Dettagli

Le dimensioni internazionali delle politiche per la salute della Regione FVG

Le dimensioni internazionali delle politiche per la salute della Regione FVG PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE : Workshop OPPORTUNITA E SINERGIE CON GLI UFFICI DELLE REGIONI ITALIANE A BRUXELLES Comitato delle Regioni - 7 th Dicembre 2011, 15.30 Le dimensioni internazionali delle

Dettagli

PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE

PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE ISTITUTO per l ISTRUZIONE SUPERIORE G. NATTA - G.V. DEAMBROSIS!"#$#!"#%&!"#!! "#$$##%!!" & '(((!! PER LA COSTITUZIONE DI UNA RETE DI COORDINAMENTO INTERISTUZIONALE PER L OFFERTA FORMATIVA TERRITORIALE

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile:

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) La Scuola Internazionale e (di seguito denominato ALMA) di Cucina Italiana "Rafforzare il

Dettagli

Azioni di sistema per il supporto all attuazione delle misure di semplificazione

Azioni di sistema per il supporto all attuazione delle misure di semplificazione Seminario La delle attività di impresa: novità in tema di Conferenza dei Servizi, SCIA, Modulistica standard Azioni di sistema per il supporto all attuazione delle misure di Claudia Ilardi L Aquila, 11

Dettagli

La lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo

La lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo La lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo Il sistema scolastico, la scuola in ospedale e l istruzione domiciliare: azioni strategiche Bruna Baggio Referente

Dettagli

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) Presentazione

PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) Presentazione ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) 2014 2018 Presentazione Piano Regionale di

Dettagli

PROFILO PROFESSIONALE

PROFILO PROFESSIONALE ALLEGATO AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA S. MARIA DELLA MISERICORDIA DI UDINE PROFILO PROFESSIONALE

Dettagli

PAI Piano Annuale per l Inclusione Anno Scolastico 2015/2016 INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PROMOZIONE DI BUONE PRASSI

PAI Piano Annuale per l Inclusione Anno Scolastico 2015/2016 INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PROMOZIONE DI BUONE PRASSI MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO C.F. 95118930163 - Cod. Mecc. bgic84500a Via A. Piatti 5-24030 Mozzo (BG) 035/4376290-035/4371123 e-mail: bgic84500a@istruzione.it

Dettagli

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 IN SINTESI Formazione obbligatoria, permanente e strutturale Coinvolti tutti i 750mila docenti 1.4 miliardi di euro per 3 anni: 325 mln per il Piano + 1.1

Dettagli

ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza. presentazione aziendale

ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza. presentazione aziendale ZETAFORM Servizi di formazione, orientamento e consulenza presentazione aziendale Chi siamo Zetaform è un Ente di formazione, orientamento e consulenza aziendale che opera sul territorio locale e nazionale:

Dettagli

AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO AL RIORDINO DEI LICEI Allegato n.1 SCHEDA PER LE AZIONI DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE I nuovi ordinamenti dei Licei, in vigore a partire dalle prime classi funzionanti nell anno

Dettagli

IL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

IL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI IL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI ISTITUZIONE FUNZIONE E COMPITI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITÀ Interventi

Dettagli

Dipartimenti di Sanità Pubblica Area Vasta Romagna

Dipartimenti di Sanità Pubblica Area Vasta Romagna Progetto Integrato di Formazione Dipartimenti di Sanità Pubblica Area Vasta Romagna Gruppo di lavoro: Giampiero Battistini,, Viviana Brunetti, Michele Tagliavini,, Luciano Venturi e Maurice Lev PIFCO (Progetto

Dettagli

Assistenza Sanitaria Collettiva

Assistenza Sanitaria Collettiva Ministero della Salute Progetto Mattoni SSN Assistenza Sanitaria Collettiva Contenuti informativi minimi per la rilevazione delle prestazioni di Vaccinazione Metadato per la rilevazione delle prestazioni

Dettagli

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Percorso di Acquisizione conoscenze sulle relazioni tra fattori nutrizionali e m.n (fattori di rischio e fattori di protezione)

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna. Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova

L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna. Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova L Unificazione Aziendale 2003 l avvio dell AUSL di Bologna: revisione degli assetti organizzativi

Dettagli

I corsi di studio internazionali

I corsi di studio internazionali SEMINARIO NAZIONALE Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore: il ruolo delle rappresentanze studentesche Roma, 18-19 Aprile 2016 I corsi di studio internazionali Lorenzo Amico e Carla Salvaterra Indice

Dettagli

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS PIANO AZIENDALE FORMAZIONE (ANTINCENDIO e SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS AOU POLICLINICO GAETANO MARTINO MESSINA La formazione continua e l aggiornamento professionale rappresentano

Dettagli

L approccio unitario alla programmazione dei Fondi Europei in Emilia-Romagna

L approccio unitario alla programmazione dei Fondi Europei in Emilia-Romagna L approccio unitario alla programmazione 2014-2020 dei Fondi Europei in Emilia-Romagna Caterina Brancaleoni Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Le novità della nuova programmazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1 PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF AREA INDICATORI di COMPETENZA DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF EVIDENZE E RISCONTRI PESO A A1 Qualità dell insegnamento 1. Innova la propria

Dettagli

PIANO ENERGETICO PROVINCIALE

PIANO ENERGETICO PROVINCIALE PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA V Dipartimento I U. D. Politiche energetiche e Tutela dell Ambiente PROTOCOLLO D INTESA PER LA REDAZIONE DEL PIANO ENERGETICO PROVINCIALE della PROVINCIA REGIONALE DI MESSINA

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA Art. 1 - Finalità del Regolamento Il presente regolamento ha lo

Dettagli

Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012

Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012 Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012 Cosa è il Registro dei datori di lavoro socialmente responsabili Il Registro predisposto da Regione Liguria, per

Dettagli

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE

ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Il Dirigente Scolastico Domenica DI SORBO TITOLO del PROGETTO VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013 Programma Operativo Nazionale Competenze per lo

Dettagli

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata

Dettagli

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Modo di vivere fondato su modelli comportamentali riconoscibili, determinati a loro volta dall interazione

Dettagli

Pratiche innovative per il sostegno e la promozione della genitorialità: il Programma PIPPI in Toscana

Pratiche innovative per il sostegno e la promozione della genitorialità: il Programma PIPPI in Toscana Pratiche innovative per il sostegno e la promozione della genitorialità: il Programma PIPPI in Toscana 30 Maggio 2016 Firenze - Palagio di Parte Guelfa Il partenariato tra la scuola, le famiglie e i servizi

Dettagli

Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena

Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena Stefano Cencetti Direttore Generale Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Modena In collaborazione con Direzione Sanitaria Direzione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca MIUR.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0040587.22-12-2016 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ai Direttori degli UU.SS.RR. LORO SEDI Al Capo del Dipartimento per il sistema di Istruzione

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il decreto-legge 12 giugno 2001, n. 217, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2001, n. 317, che istituisce il Ministero della salute

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale MIUR.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U).0006570.20-03-2017 Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELLA RICERCA E DELL UNIVERSITÀ UFFICIO

Dettagli

Presentazione del Comitato Unico di Garanzia (CUG): organizzazione, compiti e finalità

Presentazione del Comitato Unico di Garanzia (CUG): organizzazione, compiti e finalità Presentazione del Comitato Unico di Garanzia (CUG): organizzazione, compiti e finalità Il benessere e la sicurezza delle operatrici e degli operatori e il diritto alla salute dei cittadini Roma, 14 Dicembre

Dettagli

Il Contratto di Rete. Le possibili declinazioni del programma di rete.

Il Contratto di Rete. Le possibili declinazioni del programma di rete. Il Contratto di Rete. Le possibili declinazioni del programma di rete. Il programma di rete, all interno del contratto, rappresenta la ragione d essere dell aggregazione: le imprese, in questa sezione

Dettagli

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Organismo paritetico sulla formazione La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Milano, 16 aprile 2009 Agenda Introduzione La cornice di riferimento I nostri principi

Dettagli

Giunta Regionale del Lazio

Giunta Regionale del Lazio Giunta Regionale del Lazio DELIBERAZIONE N. 3894 DEL 29 LUGLIO 1998 Presa d atto dell accordo tra le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Umbria, Sardegna per il coordinamento delle attività

Dettagli

Sezione Consulenza, Attività Professionali e Formazione

Sezione Consulenza, Attività Professionali e Formazione Linee programmatiche Carlo Berardelli 8 giugno 2011 1 Compiti della Sezione Curare la trattazione dei problemi di interesse specifico delle aziende partecipanti Rappresentare gli interessi delle imprese

Dettagli

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DEL TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 54 del 29.10.2012 TAVOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL COMUNE DI ZIBIDO SAN GIACOMO art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI 1.

Dettagli

Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza in cantiere

Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza in cantiere DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA REGGIO EMILIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza

Dettagli

I Prossimi passi. Coordinatore dello Staff: Prof. Roberto Martini

I Prossimi passi. Coordinatore dello Staff: Prof. Roberto Martini I Prossimi passi Coordinatore dello Staff: Prof. Roberto Martini Si è costituito lo Staff Regionale di Supporto presso l USR Toscana che ha: elaborato un vademecum «Note sul Piano di formazione del personale»

Dettagli

ATTUAZIONE. C.M. n. 22 del 26/08/2013 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI 2012 ACCORDO DI RETE. Nuovi Orizzonti

ATTUAZIONE. C.M. n. 22 del 26/08/2013 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI 2012 ACCORDO DI RETE. Nuovi Orizzonti ATTUAZIONE C.M. n. 22 del 26/08/2013 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI 2012 ACCORDO DI RETE Nuovi Orizzonti Anni Scolastici 2013,2014,2015 ACCORDO DI RETE NUOVI ORIZZONTI PREMESSA Visto l

Dettagli

Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale

Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale Centro permanente di ricerca Permanent research centre acronimo denominazione CERGAS Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale Centre for Research on Health and Social Care

Dettagli

MIUR.AOODRPI.REGISTRO UFFICIALE(U)

MIUR.AOODRPI.REGISTRO UFFICIALE(U) MIUR.AOODRPI.REGISTRO UFFICIALE(U).0000458.19-01-2017 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ai Dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado Ai docenti delle scuole di ogni

Dettagli

Il piano per la formazione docenti in breve

Il piano per la formazione docenti in breve Il piano per la formazione docenti in breve legge 107/2015 La formazione in servizio diventa obbligatoria, permanente e strutturale più valore al ruolo del docente per un sistema educativo di qualità in

Dettagli

Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate Protocollo d intesa tra Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento e Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca PROTOCOLLO D INTESA tra l Agenzia delle Entrate

Dettagli

Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA

Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA Salute e invecchiamento attivo in Emilia-Romagna. Il ruolo della sorveglianza PASSI d'argento Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA Bologna, 3 luglio

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA

CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA Sergio Blazina dirigente tecnico USR Piemonte CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA Museo diffuso 5 ottobre 2016 LE ORIGINI LEGGE 169/2008, art. 1 comma 1: A decorrere dall'inizio

Dettagli

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile

Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Cagliari, 26 ottobre

Dettagli

La valorizzazione delle competenze dell infermiere impiegato in emergenza extra ospedaliera: uno studio descrittivo quali quantitativo

La valorizzazione delle competenze dell infermiere impiegato in emergenza extra ospedaliera: uno studio descrittivo quali quantitativo La valorizzazione delle competenze dell infermiere impiegato in emergenza extra ospedaliera: uno studio descrittivo quali quantitativo Baricchi Marina Pronto Soccorso Scandiano Azienda usl Reggio Emilia

Dettagli

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L.

Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. ì Provincia di Oristano Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali Ufficio R.T.L. Protocollo di intesa per l implementazione della Rete territoriale per il lavoro R.T.L. Premesso

Dettagli

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento il sistema informativo Excelsior e il portale Filo Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Introduzione al secondo webinar per dirigenti e docenti a cura di Anp,

Dettagli