Le modifiche alla legge sul volontariato

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1 ANNO 4 - NUMERO 4 - APRILE 2005 Periodico di informazione del Cesavo - Centro Savonese di Servizi per il Volontariato Mensile. Reg.N:543/2003 Tribunale di Savona Direttore Responsabile: Enrica Brocardo Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n 46) art.1, comma 2, Direzione Commerciale Business Savona Le modifiche alla legge sul volontariato 13 e 14 maggio il Primo Forum Sociale Savonese Connessione solidale: le nuove tecnologie al servizio del cittadino

2 A PAG. 4 in questo numero COPIA E INCOLLA: GUARDIAMOCI INTORNO Il primo Forum Sociale Savonese ANNO 4 NUMERO 4 APRILE 2005 A PAG. A PAG. 5 6 APPROFONDIMENTI Singolare procedura per le modifiche alla legge sul volontariato UNO SGUARDO SUL MONDO Bolívar e la Colombia di oggi A PAG. A PAG. A PAG. A PAG. A PAG / CSV MEDIA: NEWS Una Work Experience al Cesavo I NOSTRI PROGETTI Aggiornamenti Connessione solidale LE INIZIATIVE DEL MESE Spazio associazioni AGENDA L ESPERTO RISPONDE Privacy e nuovi elenchi telefonici Il CESAVO e le associazioni LA REDAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Enrica Brocardo DIRETTORE EDITORIALE Anna Maria Camposeragna REDAZIONE Davide Pesce Alessandra Rizzi Diego Scarponi Andrea Tessitore HANNO COLLABORATO Stefano Anselmi, Luca Buffa, Giovanni Durante, Erika Ferro, Elena Gianasso, Viviana Marconi. ILLUSTRAZIONI Roberto D Andrea ART DIRECTOR Massimiliano Buttazzo IMPAGINAZIONE GRAFICA Elisa Morielli PRESTAMPA E STAMPA Stamperia scrl Parma Le Associazioni che vogliano inviare materiale al giornale o dare visibilità alle loro attività possono scrivere all indirizzo e - mail: selfservice@cesavo.it Periodico mensile registrato presso il tribunale di Savona n. 545 del 9 dicembre 2003 POSTE ITALIANE Spedizione in A.P.: art. 2 comma 20 lettera C Legge 662/96 DIREZIONE COMMERCIALE BUSINESS SAVONA (SV) TASSA PAGATA 2

3 Riforma della legge quadro 266/91: manca un percorso partecipato «Abbiamo appreso che il Governo ha inserito nel disegno di legge sulla competitività, approvato venerdì 11 marzo, anche un articolo in merito alla riforma della legge 266/91, legge quadro sul volontariato. L articolo, - scrive Marco Granelli, presidente del Csv di Milano e del Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato riguarda in particolare le modifiche già in precedenza elaborate dal sottosegretario Grazia Sestini in merito all art. 15. Sostanzialmente questo articolo di modifica inserito nel disegno di legge modificherebbe solo l art. 15 e non gli altri articoli della legge 266/91, intervenendo su due aspetti. Il primo riguarda la giusta perequazione dei fondi comportando maggiore omogeneità nazionale. Il secondo, per nulla condivisibile, riguarda l assegnazione ai Csv di solo il 50% dei fondi dell art. 15 per le attività a sostegno del volontariato...» L altro 50% - continua Granelli - verrebbe assegnato ai Comitati di Gestione che dovrebbero utilizzarlo per finanziare programmi di attività del volontariato e progetti di servizio civile, oltre che il funzionamento dei Comitati stessi. In pratica con questa modifica si ridurrebbe del 50% l attività dei CSV e si muterebbe il ruolo dei Comitati di gestione, dove la maggioranza dei membri è di rappresentanti delle fondazioni, facendo assumere loro un ruolo di indirizzo sullo sviluppo del volontariato, lasciando loro la competenza di scegliere i progetti da finanziare. Inoltre in questo modo si sovrapporrebbero le funzioni di controllore e controllato, nel medesimo organismo Comitato di Gestione che nello stesso tempo controlla i fondi dell art. 15 assegnati ai CSV e decide come utilizzarli per lo sviluppo del volontariato, senza nessun organo di controllo. Si perpetua così una scelta opposta a quello che sta avvenendo. Infatti in moltissime Regioni, volontariato, CSV, fondazioni e Comitati di Gestione stanno collaborando in azioni a sostegno del volontariato, con percorsi condivisi, dove però il volontariato, soggetto gestore dei CSV, non abdica alle scelte per il suo sviluppo. Invece di seguire alcune positive sperimentazioni si sceglie di creare un ulteriore sovrastruttura che assorbirà inevitabilmente altri costi. Tra l altro si decide di investire di questo ruolo proprio i Comitati di Gestione che ad oggi, come affermato da CSV.net nella presentazione ufficiale di gennaio, hanno effettivamente erogato ai CSV solo il 36% dei fondi che per legge dovrebbero essere a disposizione dei CSV per qualificare e sostenere il volontariato. Infatti rispetto ai 462 milioni di euro accantonati dalle fondazioni fino ai bilanci consuntivi del 2002, solo 135 sono stati erogati ai CSV per utilizzarli nelle azioni a sostegno del volontariato. Ma ciò che più lascia perplessi - continua Granelli - è come si sia pensato di inserire in un disegno di legge di sviluppo dell economia uno e un solo aspetto della riforma della legge sul volontariato, attività a valenza non commerciale per definizione. Mi preme sottolineare poi come con questa scelta si decide di procedere alla riforma delle legge 266/91, anzi ad un suo passaggio tra i più innovativi e delicati, limitando al massimo il dibattito parlamentare e nel Paese, inserendolo in un contesto più ampio e poco identificabile, condizione più volte posta come fondamentale per riformare un legge così importante e significativa per tutti. Csv.net invita quindi il Governo, come aveva promesso la senatrice Sestini nel novembre 2003, a discutere di tutta la riforma della legge 266/91 e inviare al dibattito in Parlamento un testo completo. Infatti da tempo il volontariato ha affermato l esigenza di aprire un dibattito ampio sul tema della riforma 266/91, evitando che questo tema divenga una contesa politica-partitica, ma piuttosto una forte scelta del Parlamento che come ormai 14 anni fa scelse quasi all unanimità di dare un importante segnale al fenomeno del volontariato. ultim ora di Anna Maria Camposeragna e Giovanni Durante La riforma dell art.15 (fondi per il volontariato) della 266/91 sarà approvata con disegno di legge contestuale al decreto sulla competitività (e su entrambi il Presidente del Consiglio ha già comunicato che verrà posto il voto di fiducia) mentre la modifica dei restanti articoli sarà discussa con un disegno di legge ad iter separato. Lo ha annunciato il 22 marzo il Ministro Carlo Giovanardi ad una delegazione della Consulta del Volontariato a seguito dell invito fatto al Forum del Terzo Settore. Un metodo di lavoro che non vede d accordo il mondo del volontariato che ha sempre sostenuto come la riforma della legge quadro 266/91 (sulla quale si sta discutendo da ben sette anni) dovesse avvenire all interno di un percorso partecipato e condiviso che coinvolgesse il mondo del volontariato e tutte le forze Parlamentari. Un percorso che il Governo, al di là della convocazione di oggi del Ministro Giovanardi, non ha affatto seguito: le nuove modifiche sono state inserite in maniera unilaterale e seguono due iter legislativi differenti. Durante l incontro si è discusso in particolare dei fondi per i centri di servizio e per il servizio civile volontario. Il disegno di legge sull art. 15 sottrae il 50% dei fondi ai Centri di Servizio gestiti dal Volontariato e lo affida ai Comitati di Gestione - dove il volontariato è in netta minoranza - per finanziare anche progetti di servizio civile. Il servizio civile è uno strumento concreto di cittadinanza attiva al quale deve avere accesso il più alto numero di giovani possibile e deve essere finanziato da enti pubblici senza sottrarre risorse da quelle già gestite per legge dal mondo del volontariato. Tutti temi importanti per il futuro del nostro Paese che non possono essere definiti con un decreto e frammentati in più percorsi legislativi. L auspicio è che in tempi brevi si attui una collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti (volontariato, istituzioni e fondazioni) sia per la definizione della legge sia per la gestione di queste importanti risorse per il volontariato. 3

4 copia e incolla di Danilo Bruno Il Primo Forum Sociale Savonese Gli incontri che si svolgeranno a Savona nel mese di maggio IL PROGRAMMA Il Forum si è ormai dato un programma sostanzialmente definito: 13 maggio sera al Palazzo della Sibilla presso il Complesso Monumentale del Priamar a Savona vi sarà un assemblea plenaria di apertura con la partecipazione di alcuni importanti personaggi, esponenti della società civile e impegnati sui temi trattati dal Forum tra i quali si citano: Emilio Molinari, Don Andrea Gallo, Luisa Morgantini,...; 14 maggio mattino e pomeriggio presso le strutture della sede universitaria di Savona si svolgeranno i momenti seminariali con proiezioni di filmati, spazi espositivi, dibattiti, spazi autogestiti dalle associazioni partecipanti. Il programma dell attività è ovviamente ancora in fase di completamento. E prevista la partecipazione delle scuole savonesi, che potranno esporre loro realizzazioni sui temi legati al Forum Sociale. Al termine della giornata vi sarà un momento di riflessione collettiva sui temi del Forum; 14 maggio sera spettacolo conclusivo presso il Complesso Monumentale del Priamar; Nei tre giovedì precedenti il 13 maggio presso il Nuovo Filmstudio di Savona in Piazza Diaz saranno proiettate pellicole gratuite sui temi di discussione del Forum Sociale. NOTE PRATICHE Sul sito del Cesavo è possibile trovare copia della nota di iscrizione al Forum Sociale all indirizzata forum.html; É in preparazione il sito del Forum dove sarà possibile a breve già trovare gran parte del materiale elaborato mentre è già attiva la lista di discussione all indirizzo: forumprovinciale@yahoogroups.com 4 I prossimi 13 e 14 maggio 2005 a Savona si terrà il primo forum sociale provinciale. Si tratta di una iniziativa di incontro, esposizione e confronto fra tutta la società civile allo scopo di farne emergere l autonoma capacità propositiva. Il Forum nasce grazie all iniziativa e all adesione di numerose associazioni e organizzazioni tra le quali - senza pretesa di esaustività - ARCI, ACLI, Rete Lilliput, WWF, Legambiente, Italia Nostra, ENPA, GAN Gruppo Amici Natura, Comitato Territoriale per il Contratto Mondiale dell Acqua, CGIL, Emergency, Donne in Nero, Social Forum del Ponente, Asso di Cuori, Nuovo Filmstudio, Telefermento, NIDIL, CUB, Forum del Terzo Settore, Udi, Aprile per la Sinistra,... Tutte queste organizzazioni hanno deciso, insieme a numerosi cittadini, di porre a disposizione di tutti le loro conoscenze e le loro elaborazioni per avviare un percorso comune di confronto, di ricerca e di collaborazione sui problemi del territorio inquadrati però in un ottica internazionale. Vi sarà un particolare rapporto con le istituzioni in primo luogo con la Provincia, cha ha già dato il patrocinio a tutta l iniziativa, e con il Comune capoluogo in una ottica di reciproca autonomia poiché gli enti locali costituiscono anche il momento di sintesi delle proposte che emergono nella società civile. Il Forum Sociale rivendica comunque una propria autonomia di discussione e di proposta poiché tutti sono invitati a partecipare alle assemblee plenarie ed ai gruppi di lavoro con un solo principio operativo: il rispetto delle idee altrui e la volontà di confrontarsi con esse. Nel Forum infatti le discussioni tematiche non devono giungere necessariamente ad una sintesi ma possono contribuire ad un dibattito più generale anche tramite la diversa esposizione di punti di vista. A ben vedere il Forum può costituire un primo esempio di democrazia partecipativa dove l ente locale assume le decisioni finali ma prima avvia tavoli di confronto con la cittadinanza sulle questioni più importanti in modo da far diventare i provvedimenti da adottare i più condivisi possibile affrontando tutti i punti di vista ma soprattutto chiamando su quelli più importanti tutti i cittadini a verificare e a partecipare all effettiva applicazione degli stessi in una ottica dove veramente la cosa pubblica torna ad essere res publica poiché è di tutti ed è governata in modo condiviso con tutti. I partecipanti al Forum si sono dati alcuni percorsi di carattere seminariale, che hanno avuto o stanno avendo momenti pubblici di preparazione e che hanno soprattutto carattere autonomo nel senso che non esistono percorsi predefiniti ma le associazioni liberamente organizzano percorsi ed eventi. I temi individuati sono: Beni comuni e acqua; Piano Regolatore sociale e democrazia partecipativa; Stili di vita, consumi, economia solidale, finanza etica; Pace e solidarietà internazionale di base; Territorio e ambiente come bene comune; Cultura; Lavoro. Il Forum ha poi una struttura operativa costituita da un assemblea plenaria che si riunisce presso la sede della SMS Fratellanza Leginese di solito una volta al mese mentre vi è poi un gruppo di contatto costituito da Danilo Bruno, Isabella Sorgini, Mirella De Luca, Rita Fontanella, Roberto Melone, che costituisce il gruppo che cura l adempimento delle decisioni prese in sede plenaria pur nel massimo spirito collaborativo di tutte le associazioni.

5 Singolare procedura per le modifi che alla legge sul volontariato approfondimenti Il Governo vara il ddl di riforma della 266/91, ma i Centri di Servizio sono già stralciati nel ddl sulla competitività Il Consiglio Direttivo di CSV.net, il Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, riunito a Roma, ha espresso grave preoccupazione per l impostazione che il Governo ha dato alla riforma della legge sul volontariato. Il Consiglio dei Ministri infatti, ha approvato il disegno di legge di Modifiche alla legge 11 agosto 1991, n.266, recante Legge quadro sul volontariato. Nella proposta scompare l art.15, che norma i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), che era stato invece trasferito nel ddl sulla competitività approvato venerdì 11 mazo. Le Organizzazioni del Volontariato e i CSV hanno da tempo elaborato proposte condivise per la riforma della normativa specifica e non possono quindi che salutare con favore l accelerazione dell iter legislativo, cui si auspica corrisponda un ampio e approfondito dibattito nel paese. É invece assolutamente inaccettabile afferma Marco Granelli, presidente di CSV.net che la riforma proceda su due binari differenti, quando l iter che ha portato all approvazione quasi unanime della 266/91 è stato uno dei momenti più alti di confronto fra istituzioni e Volontariato ed anche i passaggi successivi sono stati animati dallo stesso spirito partecipativo. Le perplessità diventano rifiuto dell intera impostazione nel momento in cui i CSV vengono inseriti in un decreto economico e non in quello sul volontariato che dovrebbe riguardarli. Si vogliono chiudere i CSV? La proposta di modifica dell art.15 dimezza le risorse a disposizione dei CSV, già dimezzate nei fatti oggi. Tagliare le risorse a sostegno del Volontariato o limitarne l autonomia decisionale significa colpire ulteriormente lo stato sociale. Inoltre si perpetuerebbe una scelta opposta a quello che sta avvenendo. Infatti in moltissime regioni, volontariato, CSV, fondazioni e comitati di gestione stanno collaborando in azioni di sostegno anche economico dei progetti di attività del volontariato, con percorsi condivisi, dove però il volontariato, soggetto gestore dei CSV, non abdica alle scelte per il suo sviluppo. Invece di seguire alcune positive sperimentazioni si sceglie di creare un ulteriore sovrastruttura che assorbirà inevitabilmente altri costi. Si vogliono separare i CSV dal Volontariato? Significherebbe ignorare un processo che ha ormai portato alla costituzione di 77 CSV in tutta Italia, una storia di reti. Le reti del volontariato italiano che hanno costituito gli enti associazioni di associazioni prevalentemente di volontariato che gestiscono i CSV. Si tratta di organizzazioni di volontariato socie dei CSV, su un totale di soci pari al 91,4%. D altra parte proprio in occasione dell incontro pubblico di presentazione del testo di riforma Sestini dell 8 novembre 2003 e nel successivo incontro dell Osservatorio Nazionale del Volontariato, la quasi totalità degl interventi del mondo del volontariato aveva sottolineato l esperienza positiva dei CSV e la non condivisione della scelta di cambiamento dell art.15. Al di là dei problemi aperti nei testi dei ddl, sui quali interverremo in sede di dibattito, - continua Granelli questa separazione è inconcepibile e non consente il fondamento stesso di una riforma condivisa, un percorso di confronto partecipato e il più allargato possibile. Per questo chiediamo con forza che la riforma dell art.15 venga riportata al più presto nella sua sede naturale, nel ddl di modifica della 266. Circa il Servizio Civile, una risorsa preziosa per il Volontariato, abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà all utilizzo dei fondi dei CSV per finanziare progetti del Servizio Civile. L applicazione di una legge dello Stato non può avvenire con travasi da un settore sociale ad un altro. Non è possibile distrarre risorse da altri capitoli di spesa, magari innescando guerre fra poveri. Si faccia piuttosto una scelta politica e si aumentino i finanziamenti specifici per il Servizio Civile. tutti gli aggiornamenti sull argomento saranno disponibili sul sito 5

6 di Sandro Maffei rubrica a cura dell associazione SJAMO di Albenga Mi hanno chiesto, e mi sono chiesto, perché ho scritto un libro su Bolívar. La mia risposta varia dall umore, dal tempo, dalla persona che ho di fronte. Io, personalmente, da molto tempo, non mi do più risposte in merito a questo perché. Rimane il fatto che, ad un certo punto della mia vita, mi sono ritrovato in Colombia. Il libro era quasi totalmente scritto, mancavano alcuni parti ed era necessario essere lì, sul posto, sul luogo dei fatti. La Colombia l avevo scelta tra i cinque Paesi liberati dall immenso Bolívar, perché luogo cardine della sua opera e dove il Generale era morto. Quello che dovevo fare era respirare l aria di quel Paese, osservare la sua magica luce ascoltarne i suoni. La Colombia si trova da anni alle prese con un infinita guerra civile. Da una parte l esercito regolare fiancheggiato, più o meno regolarmente, da Auc (Autodefensa Unida de Colombia) veri e propri squadroni della morte di stampo fascista, dall altra i guerriglieri ELN (Ejercito de Liberaciòn Nacional), e quelli delle FARC (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia) filosoficamente e culturalmente filo comunisti e/o filocubani. Così ai luoghi prettamente più turistici, dove regna una sostanziale tranquillità, si contrappongono zone di estrema pericolosità dove la vita e la morte si sfiorano continuamente, dove l ora successiva è un ora guadagnata, dove vivere è il vero miracolo. E tutto questo non solo per la guerra civile, che sempre aleggia, ma anche per le rigorose condizioni nelle quali vivono gli abitanti. Al di là della povertà riscontrata, bisogna tenere conto delle difficili condizioni ambientali che si possono trovare sugli elevati altipiani sudamericani e nella foresta amazzonica. Condizioni che un europeo, anche preparato, si sogna di poter affrontare in scioltezza (e lo possono testimoniare i quasi dieci chili di peso corporeo mancanti all appello il giorno del mio rientro in Italia). Ritornando alla situazione colombiana, i guerriglieri cercano con i sistemi che ben conosciamo di ribaltare il potere democratico (sulla democraticità del governo colombiano lasciate che abbia molti dubbi) mentre dall altra parte a difendere l ordine costituito troviamo l esercito regolare e, con metodi molto ma molto discutibili, gli uomini di Autodefensa. 6 uno sguardo sul mondo Bolívar e la Colombia di oggi La realtà sociale di un paese troppo spesso dimenticato Ora, senza stare a sindacare su chi, in una guerra, abbia ragione, avevo deciso di affidarmi all ala protettiva di Farc. Questo per un doppio motivo. Da una parte avevo la necessità di ricevere un lasciapassare in alcune zone della Colombia da loro controllate, dall altra non avevo nessuna voglia di andare ad infoltire la schiera di quasi ottomila (sì avete letto bene) sequestrati. C era poi un motivo affettivo perché, mi sembra inutile dirlo, io sono dalla loro parte. Non sarà dalle colonne di questo giornale che spiegherò come sono avvenuti i fatti, perché non credo che interessino i più e poi sono cose che devono rimanere nella riservatezza di accordi che io presi a suo tempo (magari un giorno potrebbero diventare un libro chi lo sa...). Ma da qui posso denunciare, senza tema di smentita, quello che i miei occhi, al di là dell interesse storico che mi ha spinto in quei luoghi, hanno visto. Ciò che sta succedendo in Colombia (e vigliacco se riesco a leggere qualcosa in merito sui quotidiani italiani), è qualcosa che con l idea di una società civile non ha nulla a che fare. Le multinazionali dettano legge, in tutto e per tutto, con arroganza e prepotenza. Appoggiate da bande da loro finanziate (spesso le stesse Auc) impiegano la manovalanza in condizioni di lavoro inumane e con stipendi da fame. Chi protesta sparisce e se la famiglia ne ritrova il corpo, è già fortunata. Molto spesso, sempre per motivi di opportunità economica, intere popolazioni (spesso indigene) vengono spostate da un luogo all altro della foresta. Già, perché non ci devono essere impicci durante la ricerca e l estrazione del petrolio o delle pietre preziose. Chi non ubbidisce? Nessun problema gli si brucia il villaggio, si stuprano le donne, si uccidono gli uomini. Ripeto, non in tutta la Colombia ci troviamo di fronte a questo scempio. Ma la criminalità è molta, il traffico della droga (più o meno istituzionalizzato) è più fiorente che mai e gli unici a non guadagnarci nulla, se non la misera sopravvivenza quotidiana, sono i contadini produttori. Vorrei ricordare ai moralisti, veri o falsi che stanno leggendo queste righe, che la coltivazione della pianta della coca è praticata dalla notte dei tempi dagli indigeni e che la masticazione produce effetti tonificanti e corroboranti per un fisico obbligato ad affrontare i freddi altopiani colombiani. Controindicazioni? A lungo andare la caduta dei denti, causata non dalla coca bensì dalla calce mescolata alla foglia affinché il principio attivo possa dare i suoi effetti. Niente di chimico. La maledetta polvere bianca è un altra cosa; lì sono mescolati additivi chimici e la foglia di coca è lavorata con procedimenti lunghi e complicati affinché si trasformi nel maggior illegale vizio occidentale. Evidentemente il traffico della cocaina è in mano alla criminalità locale, ben coadiuvata da quella nordamericana che fa di questo commercio uno dei suoi migliori affari. Le patetiche dimostrazioni di lotta al narcotraffico perpetrate dal governo di turno o dalle amministrazioni nordamericane, sono ad uso e consumo di ignari ingenui spettatori qual è l opinione pubblica. Inondare, con aerei spargi-diserbante, qualche piccolo appezzamento di terreno coltivato a coca ha qualcosa di ridicolo e crudele perché, a venirne colpiti, sono poveri contadini che quella coca la vendono per pochi centesimi al mercato. I grandi appezzamenti neanche sono sfiorati, e vorrei ricordarvi che se il più grande narcotrafficante conosciuto, Pablo Escobar, non si fosse messo in politica e non avesse ecceduto con atteggiamenti autoritari e di ricatto nei confronti dei politici colombiani e non solo, sarebbe ancora vivo e vegeto a dirigere i propri traffici. Vorrei terminare con una nota di speranza. La mia permanenza in Colombia è stata, obiettivamente, molto complicata e devo ringraziare tanta brava gente che in ogni modo si è prodigata affinché, in qualche modo, io ce la facessi. Il libro è uscito, Culo di ferro è il suo titolo, e se tutto ciò è avvenuto lo devo anche a chi, più povero dei poveri, mi ha sfamato dividendo con me il già poco che aveva. Visto che ad un certo punto mi sono ritrovato senza soldi, per un naufragio che mi ha spogliato di ogni avere, in un piccolo villaggio istituirono una colletta per permettermi di pagare l entrata nel museo che è diventato la casa dove morì Bolívar. Fino a che esisterà gente così, esisterà la speranza.

7 Una Work Experience al Cesavo Intervista a Elena che collaborerà con il Centro fino a giugno D a circa due settimane Elena Gianasso frequenta il Cesavo giornalmente per portare avanti una Work Experience nell ambito del sociale e della comunicazione. Un esperienza utile per la sua formazione professionale e dalla quale abbiamo tutti da imparare... Elena, raccontaci di te Mi chiamo Elena, ho 29 anni e a causa di un parto prematuro di circa cinque mesi e mezzo presento una disabilità motoria del 100%; questo mi ha impedito di camminare in maniera funzionale e da circa dieci anni mi servo di una carrozzina elettrica che mi permette una maggior funzionalità di movimento e una notevole autonomia. Ho terminato da poco gli studi in Scienze dell Educazione presso la facoltà degli studi di Genova, ho un bambino di cinque anni e da molti anni sono attiva nel campo del sociale. csv media: news di Alessandra Rizzi...dettaglio non trascurabile per un disabile, è uno dei pochi posti lavorativi in Savona senza barriere architettoniche... Come sei arrivata al Cesavo? In occasione del tirocinio lavorativo - obbligatorio per il mio corso di laurea - avevo lavorato presso il Centro di Neuropsicopatologia dell età evolutiva dell ASL 2 savonese e avevo collaborato anche presso il nucleo inserimento lavorativo disabili. Proprio qui ho avuto possibilità di venire a contatto con il Centro per la formazione professionale Varaldo di Savona, che mi ha proposto una Work Experience al Cesavo tramite il progetto Equalartis per darmi la possibilità di mettere in pratica concretamente quanto imparato all università. L esperienza durerà complessivamente quattro mesi... fino al 30 giugno. Conoscevi già il Centro? Si, conoscevo già il Centro di Servizi al Volontariato perché dal 2003 faccio parte del Consiglio Direttivo dell AISM di Savona e quindi già in passato, come associazione iscritta al registro regionale del volontariato, avevamo contatti con il Cesavo. Il vostro centro è una delle svariate opzioni che mi sono state proposte per la mia esperienza lavorativa e ho accettato volentieri perché qui potevo mettere in pratica nel miglior modo possibile tutto quello che ho studiato. Inoltre, dettaglio non trascurabile per un disabile, è uno dei pochi posti lavorativi in Savona senza barriere architettoniche. Da quanto hai detto, capiamo hai già una buona esperienza lavorativa nel sociale e in generale nell associazionismo... Si, oltre all AISM sono stata volontaria presso la Croce Verde ad Albisola Superiore, la Croce Bianca a Genova e ho da poco terminato il corso per la formazione di volontari per aiuto e supporto telefonico promosso dall Associazione Telefono Donna. Di che cosa ti occupi al Cesavo? Al momento sto prendendo visione di tutte le attività in corso e di volta in volta mi affianco ai collaboratori per supportare il loro lavoro, specialmente per quanto riguarda l ambito della comunicazione rapportata al sociale. Mi interesso anche di disabilità ma con un significato diverso dal solito: cerco, infatti, di vedere questa realtà per quanto possibile con occhi esterni, partecipando come suggeritrice ad alcune iniziative che hanno a che fare con i diversamente abili, raccontando le piccole - grandi difficoltà di vivere il quotidiano, (Elena si riferisce in modo particolare alle tante barriere architettoniche in città ndr) proponendo quanto è possibile per migliorare la condizione di tante persone. 7

8 PROGETTI AGGIORNAMENTI I NOSTRI PROGETTI AGGIORNAMENTI I NOSTRI PROGETTI A PROGETTO DISABILITÁ (ABC, UIC, AIAS, AISM, IL BARATTOLO, UILDM) Nell ambito del progetto Mare per tutti 2005, questa è la proposta formativa da parte dell unità spinale dell ospedale S. Corona di Pietra Ligure: un corso di formazione per presentare il mondo della disabilità sotto tutti i punti di vista (motoria, sensoriale e mentale), evidenziando quali siano i modi per aiutare i disabili senza interferire con le loro autonomie, anzi potenziandole. In particolare si vuole elaborare il concetto di: barriera architettonica (e non solo) riferito alle differenti disabilità, superamento delle barriere (sia abbattimento delle stesse che superamento quando esse sono presenti), aiuto del disabile (modalità di richiesta di aiuto da parte del disabile, modo di porsi da parte dell operatore, tecnica di aiuto), autonomia (ausili per l autonomia, tecniche per l autonomia, limiti in relazione alla patologia) autonomia in sicurezza. I concetti verranno applicati in particolare al mondo dello sport e del mare (l acqua, il porto, l imbarcazione). Il giorno 30 marzo si è tenuto un incontro del gruppo di lavoro con una parte dello staff del Cesavo per discutere dell utilizzo dei dati emersi dalla ricerca svolta precedentemente al fine di promuovere servizi rivolti sia a disabili sia a potenziali utenti e per potenziali volontari. Si prevede inoltre lo sviluppo di una strategia di confronto propositivo con enti e soggetti pubblici. CSV MEDIA Videovolontariato: Nuovi video in preparazione: - Video di presentazione dei corsi dedicati agli studenti per futuri volontari ospedalieri dell AVO Riviera delle Palme; - Video sull entroterra del Finalese attraverso gli aspetti naturalistici e culturali; - Video sull associazionismo alassino in collaborazione con la Consulta del Volontariato della zona. MARCO POLO - Mercoledi 6 aprile dalle ore alle ore presso la sala di formazione Cesavo di via Piave avrà luogo un seminario sul programma europeo INTERREG; - Sono stati contattati i colleghi dei centri di servizio di Biella e Milano per condividere e confrontare le metodologie di progettazione europea proposte da Marco Polo. GIOVANI E VOLONTARIATO Continuano i progetti con le scuole. In questo mese comincia la sperimentazione del progetto Studenti e Volontari insieme che vede protagonista una classe dell istituto superiore Della Rovere di Savona. L esperienza verrà raccontata nel prossimo numero. Inoltre, riprendendo quanto accennato nello scorso numero, si terrà un seminario formativo a Roma per gli operatori dei CSV che si occupano in ambito promozionale di Giovani e Volontariato nei giorni 7, 8 e 9 aprile. PROGETTO CONFRONTO Continua la somministrazione dei questionari a cui seguirà l elaborazione dei dati. Rimandata la stesura dei piani di zona per l anno futuro. PROGETTO SERVIZIO CIVILE Il prossimo incontro del Tavolo Savonese degli enti di Servizio Civile Don Milani viene calendarizzato per mercoledì 6 aprile alle in via Piave. I due argomenti portanti dell incontro saranno: - Bando del 3 maggio 2005, promozione e comunicazione; - il Progetto Regionale 2005, le proposte del tavolo. 8

9 GGIORNAMENTI I NOSTRI PROGETTI AGGIORNAMENTI I NOSTRI PROGETTI AGGIORNAM di Davide Pesce e Luca Buffa KRONOS (ANTEA, AUSER, GRUPPO CARABINIERI IN CONGEDO, ACLI, ARCI) - Giovedi 14 aprile, ore presso la SMS Pace e lavoro della Valle di Vado: presentazione del progetto Kronos; proiezione del film Svegliati Ned ; - Giovedi 28 aprile, ore presso il Circolo Acli Insieme di Cengio: presentazione del progetto Kronos; proiezione del film Svegliati Ned. - Giovedi 19 maggio, ore presso il Circolo ACLI Funivie (c/o Lega navale di Savona): presentazione del progettp Kronos; Cena con delitto a cura della compagnia teatrale I Cattivi Maestri. QUANDO L AMORE DIVENTA VIOLENZA (ASSOCIAZ. IPOTESI, RAGGIO DI SOLE, TELEFONO DONNA, CENTRO ASCOLTO CARITAS ALBENGA) Visto il successo e le richieste pervenute in seguito alla proiezione del film Ti do i miei occhi al nuovo filmstudio di Savona, il gruppo di lavoro ripropone nella giornata di giovedi 14 aprile una doppia proiezione del film con il seguente programma: ore 9.00: proiezione per il Liceo Psicopedagogico della Rovere di Savona con dibattito conclusivo; ore 20.30: proiezione rivolta a tutto il pubblico con conseguente discussione al termine. OPTICS (CARITAS SAVONA, ACLI, ARCI, ANTEA, CENTRO ASCOLTO CARITAS ALBENGA) Si è giunti alla conclusione del percorso di ricerca. I rappresentanti delle associazioni coinvolte si stanno confrontando per approfondire l indagine sui bisogni dell utenza dei propri servizi per realizzare un primo percorso formativo finalizzato alla realizzazione di una carta servizi adeguata ed efficace per allargare il percorso di ricerca ad altri soggetti del privato sociale. PROGETTI IN FASE DI AGGIORNAMENTO SISTEMA Acquisizione certificazione ISO 9001 e BS 7900 DIMISSIONI PROTETTE (AVO RIVIERA DELLE PALME, ASSOC. DE VINCENZI, SAVONA INSIEME, ASSOCIAZIONE G. ROSSI, AVO VALBORMIDA) Formazione ed organizzazione dei volontari per l assistenza domiciliare dei malati oncologici PROGETTO MAESTRO (PROTEZIONE CIVILE E PUBBLICHE ASSISTENZE DELLA PROVINCIA DI SAVONA) Formazione specifica per i volontari del soccorso e dell emergenza CHI VUOL ESSER VOLONTARIO Si sono svolti i due incontri formativi preannunciati nello scorso numero. Particolarmente interessante è stata la serata dell 11 marzo all interno della quale i potenziali volontari hanno avuto modo di conoscere direttamente i rappresentanti delle Associazioni di volontariato dei diversi ambiti di attività. Durante quest occasione le associazioni hanno avuto modo di presentare concretamente le proprie iniziative e le possibili caratteristiche richieste a un nuovo volontario all ingresso delle proprie organizzazioni. 9

10 i nostri progetti di Anna Maria Camposeragna Connessione solidale COS È CONNESSIONE SOLIDALE Applicazione della Legge 328 in un contesto locale Il progetto chiamato Connessione solidale nasce su iniziativa delle ACLI di Savona, che hanno raccolto ed organizzato intorno ad una propria riflessione sui temi del Welfare Municipale contributi, suggerimenti, proposte provenienti da molti soggetti, sia pubblici, sia del privato sociale. E stato fatto proprio dal Cesavo ed ha ottenuto contributi anche da Provincia di savona, Fondazione Ca.Ri.Sa. De Mari ed ovviamente, Zona sociale n 6 Bormide. Il progetto ha inteso proporre in Provincia di Savona, partendo sperimentalmente da uno degli ambiti zonali nel quale la stessa risulta divisa, un modello di applicazione concreta dei principi fondanti contenuti nella Legge 328/2000. Alla base della proposta c è la considerazione che tale importante legge Quadro sulla programmazione e riorganizzazione territoriale delle politiche sociali disegni un modello fortemente innovativo ed avanzato in campo europeo, in grado di qualificare l apporto del terzo settore nella costruzione delle politiche di Welfare e di far uscire le politiche sociali dal ghetto della pura assistenza, per proporle come indicatore ed elemento qualificato di uno sviluppo sostenibile del territorio e della comunità. Il progetto intende agire su due fondamentali aspetti: Il rafforzamento del ruolo programatorio dell ente locale, attraverso la messa in campo di strumenti permanenti di conoscenza dell evoluzione dei bisogni sociali, come base per la corretta programmazione delle politiche sociali e la costruzione ed il costante adeguamento della carta dei servizi. Lo sviluppo e la partecipazione attraverso il coinvolgimento dell associazionismo e dei cittadini nella costruzione dei servizi, passando attraverso il potenziamento degli strumenti informative dell accesso. 10 I l 12 marzo scorso si è svolto nella sala Consiliare comunale di Cairo Montenotte il seminario Programmazione partecipata e sportelli per i diritti di cittadinanza, previsto all interno del progetto sperimentale Connessione solidale: applicazione della legge 328 in un contesto locale. Il progetto, inserito nel Modulo avanzato del Cesavo ha concluso la prima fase di ricerca e di analisi e con il seminario di marzo è entrato nella fase che dovrebbe giungere entro l anno alla sperimentazione degli sportelli di cittadinanza nella zona della Valbormida. Il percorso intrapreso spiega Giampiero Borreani di Aesseeffe, che cura la realizzazione tecnica del progetto è quello previsto dalla legge 328 del 2000: i nostri compagni di viaggio sono importanti soggetti della comunità provinciale, la meta è la realizzazione di sportelli di cittadinanza, non come luoghi fisici di erogazione di servizi, ma una rete su modello di quella civica, accessibile e consultabile sia in luoghi pubblici e in quelli dell associazionismo normalmente frequentati dalle persone, con il supporto e l assistenza degli operatori già presenti in queste strutture. In altre parole, spiega Davide Caviglia, presidente delle Acli si tratta di avvicinare le informazioni alla gente, sfruttando da un lato le enormi potenzialità dell informatica e dall altro la rete sociale del terzo settore. In sala numerose le associazioni di volontariato e i rappresentanti del terzo settore ed una buona e qualificata presenza dei cosiddetti tecnici dei diciannove comuni della Valbormida, funzionari, assistenti sociali, dirigenti di settore, sparuta (ci scuseranno il sindaco di Millesimo e gli amministratori di Cairo) la presenza degli interlocutori politici. A questa platea si sono rivolti i due relatori Paolo Brambilla, consulente del progetto e Dario Colombo responsabile dell Ufficio Progetti e Programmazione Locale Città di Cinisello Balsamo che hanno saputo sollecitare un dibattito ricco di spunti e una discussione articolata su elementi concreti. Brambilla ha brevemente ricostruito il percorso che ha portato il legislatore alla legge 328 sottolineando la grande autonomia che viene riconosciuta al terzo settore da questa legge che, a differenza di altre, è stata concepita attraverso un processo coerente che tiene conto del fatto che ogni comunità ha la propria realtà e che le scelte operate in un determinato contesto non possono essere trasferite altrove. Con la 328, e con la riforma del Titolo V della Costituzione, ha proseguito Brambilla, si rovescia la prospettiva per cui il comune diventa la cellula più piccola dell organismo repubblica dove la garanzia dell equità degli accessi ai servizi deve essere responsabilità pubblica, mentre l informazione, l ascolto, l orientamento, l accompagnamento, l accoglienza sono funzioni che possono, anzi devono, essere svolte dal pubblico e dal privato. Dario Colombo ha concentrato il proprio intervento sul significato di programmazione, su come oggi programmare sia una questione di tempi e di spazi dedicati, e su questo si sono innestati gli interventi dei rappresentanti del terzo settore e degli addetti ai lavori che hanno continuato i lavori ben oltre il tempo previsto. Lavori, che ovviamente proseguiranno all interno di Connessione solidale e all interno dei prossimi piani zona. Primo obiettivo coinvolgere gli amministratori politici, secondo: realizzazione di focus group per affrontare le tante questioni con l attenzione necessaria e, infine, la realizzazione degli sportelli.

11 Spazio Associazioni le iniziative del mese ARCAT (Associazione Regionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento) Il corso di sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati Dopo la presentazione del corso organizzato dall ARCAT pubblicata sul numero di Self Service di marzo, gli interessati possono trovare qui di seguito l intero programma dettagliato. Lunedì 2 maggio Iscrizione al Corso Apertura del Corso. Saluti degli organizzatori; perchè un corso di sensibilizzazione nella provincia di Savona. (L.Mariani M. Garombo) Problemi alcolcorrelati e complessi (prima parte). P. Barcucci Discussione in Comunità. Conduttore: P. Barcucci Lavoro nei gruppi: Il Club degli Alcolisti in Trattamento nel Sistema Ecologico-Sociale e il suo Funzionamento. Conduttori: C. Agnello, D. Annecchini, C. Lodi, A.Olivieri, M. Pantuso Consultazione sui temi da svolgere durante il Corso. Conduttori: C. Agnello, D. Annecchini, C. Lodi, A.Olivieri, M. Pantuso) Gruppi autogestiti Visita ai Club degli Alcolisti in Trattamento. Responsabili: C.Agnello, M. Pantuso Martedì 3 maggio Discussione plenaria sulle conclusioni dei gruppi autogestiti. Conduttore: M. Garombo Problemi alcolcorrelati e complessi (seconda parte). P. Barcucci Formazione ed aggiornamento nell Approccio Ecologico Sociale. M. Garombo Discussione in Comunità Conduttore: P. Barcucci Prevenzione Primaria dei Problemi Alcol / Droga Correlati. G. Schiappacasse Lavoro nei gruppi: Formazione ed aggiornamento. Conduttori: C. Agnello, D. Annecchini, C. Lodi, A.Olivieri, M. Pantuso Gruppi autogestiti Visita ai Club degli Alcolisti in Trattamento. Responsabili: C.Agnello, M. Pantuso Mercoledì 4 maggio Discussione plenaria sulle conclusioni dei gruppi autogestiti. Conduttore: L. Mariani Problemi alcolcorrelati e complessi (Terza parte). P. Barcucci Complicanze somatiche alcolcorrelate (E. Jona) Discussione in Comunità. Conduttore: P. Barcucci Lavoro nei gruppi: Il colloquio iniziale. Conduttori: C. Agnello, D. Annecchini, C. Lodi, A.Olivieri, M. Pantuso Gruppi autogestiti Tavola rotonda : Problemi alcol-drogacorrelati e complessi nei CAT Moderatore: L. Mariani Partecipano: C. Lodi, F.Pezzoni, O. Pittaluga, G. Sorrenti Tavola rotonda: Spiritualità Antropologica ed Etica del Lavoro. Moderatore: M.Garombo Partecipano: C.Agnello, A. Olivieri, M.Pantuso Giovedì 5 maggio Discussione plenaria sulle conclusioni dei gruppi autogestiti. Conduttore: L.Mariani Tavola rotonda: I rapporti tra Club, Associazioni territoriali e Istituzioni pubbliche. Moderatore: P. Barcucci Partecipano: M.Bertuletti, M. Garombo, L. Macciò, A.Micantoni, A. Muckermann, M.Penna Discussione in Comunità Conduttore: P. Barcucci I programmi territoriali italiani e il ruolo delle Associazioni dei Club. Ennio Palmesino Lavoro nei gruppi: Difficoltà nel Lavoro nei Club. Conduttori: C. Agnello, D. Annecchini, C. Lodi, A.Olivieri, M. Pantuso Gruppi autogestiti Discussione plenaria sulle conclusioni dei gruppi autogestiti. Conduttore: M.Garombo Venerdì 6 maggio 2005 Giornata riservata alla preparazione dei lavori scritti da consegnare in cinque copie dattiloscritte entro le ore presso la Segreteria del Corso. Sabato 7 maggio Educazione fisica come forma di interazione. Conduttori: C.Lodi, A.Olivieri, G.Sorrenti Discussione dei lavori scritti Discussione finale, conclusione del corso e distribuzione degli attestati. DA RICORDARE L associazione SJAMO questo mese promuove il Progetto ALBA NUOVA PER I BAMBINI DI BATTICALOA, SRI LANKA. Se vuoi sostenerlo puoi farlo: - acquistando uno dei bellissimi libri di favole per grandi e piccini presso la sede di Albenga; - sostenendo a distanza uno dei trecento bambini Tamil vittime dello Tsunami e della guerra civile; - facendo una donazione che contribuirà a ridare un pò di serenità e speranza a chi ha sofferto il dramma del maremoto e della guerra. Se vuoi contattaci o vienici a trovare sarai anche tu un amico nel mondo per un mondo amico. Tel ; Conto corrente n , Banca Popolare Etica ABI 05018; CAB intestato a SJAMO-sao josè amici nel mondo. 11

12 le iniziative del mese AMNESTY INTERNATIONAL La storia del fondatore scomparso il 25 febbraio IL COMUNE DI ALASSIO E IL COMITATO FAMIGLIE ADOTTIVE DEL PONENTE LIGURE INVITANO INSEGNANTI E GENITORI Sabato 16 aprile 2005 alle ore 16,00 presso l auditorium della Biblioteca Civica RENZO DEAGLIO P.ZZA AIRALDI E DURANTE 7 - ALASSIO All incontro: LA SCUOLA CHE CAMBIA Strumenti per affrontare una storia diversa PARLARE DI ADOZIONE A SCUOLA interventi: ESPERIENZE A SCUOLA SULL ADOZIONE dott.ssa Emilia De Rienzo, insegnante, scrittrice. UNA FIGLIA ADOTTIVA RACCONTA l esperienza dell adozione vista anche attraverso l esperienza professionale nella scuola Dott.ssa Claudia Roffino, figlia adottiva, insegnante INTERVENTO DELL IRRE LIGURIA Dott.ssa Angela Denegri Debolini NEL CORSO DELL INCONTRO VERRANNO PRESENTATI I LIBRI: MAESTRA SAI... SONO NATO ADOTTATO piccolo vademecum di sopravvivenza per genitori e insegnanti, di Polli Loredana 12 MILLE E MILLE MODI DI AMARE libro di favole di AAVV editi dalla associazione mammeonline, saranno presenti gli autori moderatrice: BARBARA TESTA giornalista in collaborazione con: Cesavo, IRRE Liguria, Anfaa, Mammeonline, Associazione Albergatori Alassio L avvocato inglese Peter Benenson è morto lo scorso 25 febbraio, all età di 83 anni, nell ospedale Jonh Radcliffe di Oxford. Sono milioni in tutto il mondo le vittime di persecuzioni e violazioni dei diritti umani che conservano un debito di riconoscenza nei suoi confronti. É stata la sua ispirazione, nel 1961, a lanciare quella che sarebbe stata presto definita la repubblica della coscienza, Amnesty International: un movimento globale di attivisti per i diritti umani, impegnati a denunciare le ingiustizie dei governi ed esprimere solidarietà verso le vittime. L intera vita di Peter Benenson è stata dedicata a combattere l ingiustizia nel mondo. Racconta chi lo conosceva da vicino che all età di 16 anni riuscì nell impresa di coinvolgere la sua scuola in una campagna per il sostegno agli orfani della guerra civile spagnola. Lui stesso decise l adozione a distanza uno dei bambini, restituendogli una vita dignitosa e prospettive per il futuro. Sempre a scuola si dedicò in quegli anni alla sorte di alcuni ebrei in fuga dalla Germania di Hitler: insieme con i suoi compagni di classe e con le loro famiglie, lanciò una sottoscrizione per la raccolta di fondi che permisero a due giovani ebrei di raggiungere la Gran Bretagna e salvarsi così la vita. Dopo aver studiato storia all Università di Oxford, Peter Benenson si arruolò nell esercito inglese, per conto del quale svolse l attività di addetto stampa. In seguito lasciò le forze armate ed iniziò ad esercitare la professione legale. Si iscrisse al Partito Laburista, divenendo un animatore colto ed impegnato della sua associazione degli avvocati. All inizio degli anni 50, il sindacato inglese decise di inviarlo in Spagna ad osservare i processi che si stavano celebrando contro alcuni sindacalisti locali. Benenson rimase sconvolto da ciò che vide e, con piglio professionale e forte impegno civile, decise di preparare una lista completa delle inadempienze legali da discutere con il giudice. Anche grazie alla sua intransigenza, la sentenza finale del processo fu di completa assoluzione. Una rarità nella Spagna franchista. É stato attraverso queste attività che Peter Benenson iniziò a conquistare una reputazione internazionale. A Cipro sostenne l attività di alcuni avvocati greci impegnati a far prevalere il diritto contro le logiche perverse della burocrazia inglese; convinse poi suoi colleghi avvocati a recarsi in Ungheria come osservatori internazionali durante i fatti del 1956 e poi in Sudafrica, per seguire un importante processo sulle libertà civili. Il successo di questi interventi lo portò a decidere la costituzione dell organizzazione inglese Justice. É stata questa costante attività in favore dei diritti umani a gettare le fondamenta per quello che sarebbe stato il suo più eccezionale contributo, il significato di una vita intera spesa rincorrendo l ideale di un mondo più giusto. Nel maggio del 1961, lesse dell arresto di due giovani che in un caffè di Lisbona avevano brindato alla libertà delle colonie portoghesi. L indignazione che suscitò in lui quel fatto lo portò a pubblicare su un settimanale di Londra un articolo intitolato I prigionieri dimenticati. Era un appello per un campagna di 12 mesi dedicata alla liberazione di tutti i prigionieri per motivi di opinione: l adesione entusiasta di migliaia di persone in tutto il mondo convinse Benenson a trasformare quella campagna in ciò che sarebbe divenuto il più importante movimento globale per i diritti umani. Da quel giorno, il termine prigioniero di coscienza divenne di uso comune e il logo del movimento,

13 una candela con filo spinato intorno, un simbolo universale di speranza e libertà. Nei primi anni di vita di Amnesty International, Peter Benenson lavorò instancabilmente alla riuscita della sua rivoluzionaria idea. Assicurò all organizzazione il sostegno finanziario per muovere i primi passi, prese parte ad alcune missioni di ricerca, si occupò di tutte quelle incombenze necessarie a far crescere in dimensioni ed importanza la sua creatura. Alcuni anni più tardi, avrebbe detto: In quel periodo sperimentavamo dal nulla e cercavamo di imparare dai nostri errori. Provavamo ogni tecnica di pubblicità ed eravamo immensamente grati per l aiuto che i giornalisti e le troupe televisive ci davamo in tutto il mondo, non soltanto inviandoci informazioni sui prigionieri, ma anche, ogni volta che era loro possibile, dando spazio alle loro storie. É la funzione di denuncia io credo - che ha reso il nome di Amnesty così conosciuto, non solamente a tutti i lettori di quotidiani, ma ai governi. Ed è questo ciò che conta. Nel 1966 una crisi interna al movimento scoppiò a seguito della pubblicazione di un rapporto di Amnesty sulle torture commesse dalle forze armate inglese. Peter Benenson ipotizzò che i servizi segreti si fossero infiltrati all interno del movimento e che Amnesty avrebbe dovuto quindi spostare gli uffici del suo Segretariato Internazionale in un paese neutrale. Un indagine indipendente smentì questa supposizione e spinse Benenson a ritirarsi temporaneamente dall organizzazione. Ma non finì così il suo impegno per un mondo migliore. Negli anni 80, divenne il presidente di una neonata Associazione di Cristiani contro la Tortura e, all inizio del decennio successivo, dedicò tutte le sue energie ad organizzare soccorsi per gli orfani del regime di Ceaucescu, in Romania. Eppure i primi amori non si scordano mai. Benenson non perse l entusiasmo per Amnesty International e, alla metà degli anni 90, tornò a svolgere un ruolo attivo nell organizzazione, occupandosi di alcune importanti campagne di mobilitazione. Il 10 aprile 2001, il Daily Mirror lo insignì del premio Orgoglio della Gran Bretagna, a celebrazione del suo continuo impegno per la difesa dei diritti umani. Era il 40esimo anniversario dalla nascita di Amnesty International. In tanti ricordano la sua passione profonda per le cose che faceva. In occasione dei 25 anni dalla fondazione le iniziative del mese di Amnesty International, ad una cerimonia che si tenne a Londra, fuori dalla chiesa St. Martin s in the Fields, Benenson accese una candela vicino al punto esatto in cui ebbe l idea che valse una vita. Con quelle stesse parole che oggi, in decine di lingue, sono riprodotte su poster, T-shirt e cartoline in tutto il mondo, recitò quello che ricorderemo come il suo testamento spirituale: Questa candela non brucia per noi, ma per tutte quelle persone che non siamo riuscite a salvare dalla prigione, che sono state uccise, torturate, rapite, scomparse. Per loro brucia la candela di AI. Peter Benenson credeva nel potere delle persone comuni di provocare straordinari cambiamenti: creando Amnesty International ha dato a ciascuno di noi l opportunità di fare la differenza nella difesa dei diritti umani in tutto il mondo. Lo ricorderemo così. Marco Bertotto Presidente di Amnesty International Italia il FAGGIOLYMPIC Via Paleocapa 25/ Savona tel ilfaggiolympic@yahoo.it Il Gruppo Sportivo ha come scopo primario la promozione, la diffusione e soprattutto la sperimentazione dell attività sportiva tra utenti, o meglio, ragazzi diversamente abili (non vedenti, disabili fisici, disabili psichici) a fini agonistici, educativi, riabilitativi, ricreativi, culturali. Gli sport che la nostra associazione promuove sono: nuoto calcio (a 5 giocatori a 8 giocatori) sci bowling vela e canoa I nostri obiettivi vedono lo sport come mezzo per favorire la crescita personale, l autonomia e la piena integrazione delle persone con disabilità mentale. Promuovere lo sport a ragazzi diversamente abili ha permesso di evidenziare diversi benefici: maggior fiducia e coraggio in se stessi, con miglior integrazione sociale miglior predisposizione al lavoro maggior fiducia nelle relazioni tra amici ma forse la cosa che più deve far pensare è che loro stessi facendo sport sono un testimonial del proprio diritto a tutti i diritti (vita, affetti, studio, lavoro ecc...). Il Faggio Olympic attualmente lavora su cinque progetti: 1) IL CALCIO COME GIOCO SPORT PER RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI Integrazione dell atleta diversamente abile in situazione di ambiente sportivo a livello promozionale attraverso il gioco sportivo calcio. Attività il lunedì e il mercoledì dalle alle presso l impianto sportivo Priamar a Savona. 2) SCI E DISABILITÀ Lo sci come strumento d integrazione al progetto di riabilitazione e attività motoria coinvolgendo la sfera emotiva e relazionale. Attività il giovedì presso gli impianti di Prato Nevoso (CN). 3) NUOTO L acqua come strumento di terapia e riabilitazione per ragazzi diversamente abili. Attività dal lunedì al venerdì presso la Società Amatori Nuoto (SV). 4) BOWLING COME GIOCO E ATTIVITÀ LUDICA Attività il martedì presso il Centro Bowling di Savona 5) VELA E CANOA In collaborazione con Mare Forza 10 e la Lega Navale. L attività partirà nel mese di settembre. Il Presidente (Gianfranco Pusceddu) 13

14 agenda Sportello del Gabbiano: Venerdì 1 e sabato 2 aprile: LEGA DIFESA DEL CANE Domenica 3 aprile: ARCAT Liguria (Associazione Regionale Club Alcolisti in Trattamento) Venerdì 8 e sabato 9 aprile: IL PELLICANO Venerdì 15 e sabato 16 aprile: Associazione Neuro Blastoma Venerdì 22 e sabato 23 aprile: AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) Venerdì 29 e sabato 30 aprile: Associazione Neuro Blastoma Radio volontariato: L appuntamento con radio volontariato, trasmissione del Cesavo che va in onda sulle frequenze di Radio Savona Sound, è come di consueto al sabato alle ore 19:15 ed in replica la domenica alle 9:10 dopo il GR. Per le associazioni che vogliano partecipare ci si può rivolgere alla segreteria del Cesavo. ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) La pubblicazione del sito sul WELFARE Nell ambito del progetto Welfare Azioni di supporto ai comuni e alle loro forme associate per elevare gli standard quantitativi e qualitativi dei servizi a favore dell infanzia, anziani e portatori di handicap, affidato dal Dipartimento della Funzione Pubblica ad ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con l obiettivo di supportare i Comuni nell attuazione delle normative che hanno riformato il settore dei servizi sociali, è on line il sito di progetto all indirizzo Tale obiettivo si esplica nella costruzione di un sistema di affiancamento ed assistenza che permetta ai Comuni di esprimere le eccellenze o le necessità al riguardo e che consenta ai Comuni di elevare gli standard qualitativi e quantitativi dei servizi sociali, sulla base delle positive esperienze e delle buone pratiche dei comuni innovatori. Si giungerà al fine condividendo le conoscenze sulla materia e modellizzando le migliori esperienze, per condividere un percorso migliorativo e qualificante per tutte le Amministrazioni Comunali. Il sito, curato da ANCI Servizi, si affianca ai canali di comunicazione tradizionali e costituisce uno strumento aggiuntivo per supportare i Comuni nell attuazione delle normative che hanno riformato il settore dei servizi sociali. Il sito è strutturato in pagine statiche informative sul progetto ed in sezioni dinamiche che forniscono informazioni su diversi argomenti. Di particolare interesse la sezione Piani di Zona, ovvero un archivio di tutti i piani di zona realizzati dai Comuni in attuazione della legge quadro n. 328/00. Nella sezione In Evidenza sono visibili le ultime notizie: cliccando sul titolo della notizia si apre una nuova pagina con il testo integrale della notizia stessa. Nella sezione Strumenti e risorse si accede ad una banca dati di materiali destinati agli operatori del sociale. La sezione Normativa riguarda l applicazione della normativa sociale nelle regioni. La sezione Welfare sul web, infine, contiene una banca dati di link utili riguardanti il terzo settore. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere direttamente alla di progetto: welfare@anciservizi.it oppure all indirizzo dell amministratore del sito: Sig. Andrea Innocenti andrea.innocenti@anciservizi.it TELEFONO DONNA La campagna in sostegno dell Ospedale Domiciliare Oncologico L assistenza sanitaria domiciliare integrata, probabilmente, sarà il modello alternativo del futuro. Di tale necessità ne parla anche il Dott. Renato Giusto, Presidente dell Ordine dei medici di Savona, in un suo articolo uscito sul quotidiano La Stampa e dal quale prende l avvio la nostra campagna in sostegno dell Ospedale Domiciliare Oncologico, una forma - appunto - di assistenza integrata. Ma nello specifico che cosa è l Ospedale Domiciliare Oncologico? É una realtà già presente in 30 città italiane, nata in seno all Associazione Nazionale Tumori di Bologna 20 anni or sono. Una struttura mobile organizzata alla pari di un ospedale tradizionale, che con personale medico e paramedico 14 dotato di supporti e/o presidi, equivalenti a quelli di un reparto ospedaliero, si reca gratuitamente al letto dell ammalato terminale. Questo progetto, mettendo al centro l uomo, i suoi bisogni, la sua dignità, si fonda sul concetto di una medicina umanizzata che, mentre accompagna - adeguatamente- l infausto e inarrestabile decorso della malattia, permette al sofferente d incontrare la morte nel proprio contesto familiare, rendendo l evento il più naturale possibile. In un sistema sanitario dove l Ospedale per Acuti, ha preso il posto di quello tradizionale, e per converso gli hospice non hanno ancora un ampia diffusione, (nella ns. provincia solo 8 posti letto), ci pare evidente la necessità di tali strutture, in grado di alleviare il gravoso carico assistenziale e/o emotivo di chi assiste in casa i malati terminali. Attualmente nella nostra provincia è presente una Delegazione dell Ospedale Domiciliare Oncologico, con il compito di far conoscere l originalità e la specificità di un simile progetto, nonché fare provvista/base di fondi. Certamente un organismo di tale portata, che non intende -peraltro- anteporsi alle benemerite Associazioni per sofferenti già presenti sul territorio, ma semmai integrarle, non è realizzabile senza aver creato un largo consenso capace di stimolare le autorità competenti affinché, prendendo atto delle realtà già esistenti, si dispongano ad accogliere tale struttura.

15 Privacy e nuovi elenchi telefonici I l nuovo Codice della Privacy, di cui ci siamo ampiamente occupati nei precedenti numeri, viene incontro a nuove esigenze che da un lato rispondono ad un bisogno di maggior visibilità e dall altro ad un esigenza di riservatezza per i titolari di linea telefonica. Da circa un mese infatti, questi ultimi stanno ricevendo un modulo prestampato contenente un questionario da compilare e rimandare al mittente tramite busta preaffrancata, che permette di decidere se e in quale modo far inserire il proprio nome ed altri dati personali nei nuovi elenchi telefonici e se ricevere o no pubblicità. Tramite il questionario, gli abbonati potranno esprimere un consenso definito libero, differenziato e revocabile. Potranno decidere non solo se comparire o meno negli elenchi, ma ad esempio se comparire solo con il cognome e la sola iniziale del nome affinché non ci sia un Il CESAVO e le associazioni chiaro riferimento che riveli il sesso. Nei nuovi elenchi potranno essere inseriti anche i numeri di cellulare, sempre che l abbonato esprima questa volontà. Chi invece sceglierà di ricevere informazioni commerciali o promozionali vedrà segnalato l indirizzo o il numero telefonico con uno speciale simbolo. Non si potranno quindi più utilizzare gli elenchi per sommergere di messaggi pubblicitari postali e/o telefonici chi non lo ha espressamente richiesto. Per venire invece incontro ad eventuali esigenze di maggior visibilità, negli elenchi potranno essere inseriti, sempre su libera scelta dell abbonato, altri dati riguardanti la professione, il titolo di studio, l indirizzo ecc. Tutte le scelte effettuate potranno in futuro essere liberamente cambiate, ma l aggiornamento dei dati non potrà ovviamente essere immediato per gli elenchi su carta. Ricordiamo che il Cesavo, Associazione di Volontariato ai sensi della legge 266/1991, è retta da proprio statuto che all art. 2 enuncia:...le attività e i servizi del Cesavo sono forniti alle associazioni di volontariato a titolo gratuito e senza alcun fine di lucro... Possono rivolgersi al centro e usufruire dei servizi che lo stesso offre associazioni di volontariato ed associazioni di promozione sociale, così come privati cittadini che necessitano di informazioni riguardo alle modalità di costituzione di una nuova associazione o di altre notizie sul mondo del volontariato. Alle associazioni già costituite che per qualsiasi ragione si avvicinano per la prima volta al Cesavo, ricordiamo di portare in visione copia dello statuto e, se in loro possesso, del regolamento per permetterci la più esauriente comprensione delle attività svolte ed una migliore conoscenza della loro organizzazione. l esperto risponde Di Dina Ghezzi e Tiziana Orlando Ci scusiamo coi lettori ma l articolo apparso sul Self Service di marzo: Il riconoscimento della personalità giuridica per le associazioni risultava mancante della prima parte introduttiva all argomento che riproduciamo ora per completezza e migliore comprensione del testo IL RICONOSCIMENTO DELLA PERSONALITA GIURIDICA PER LE ASSOCIAZIONI Alcune associazioni chiedono quali siano le procedure per acquistare la personalità giuridica Tutti gli enti per il fatto che si concretizzano in una organizzazione distaccata dai membri che la compongono godono di una soggettività giuridica. Nel nostro ordinamento l attributo di persona è riconosciuto anche alle organizzazioni collettive, le quali si pongono come autonomi centri di imputazione di situazioni giuridiche soggettive. L elemento di differenziazione tra i vari enti è dato dall autonomia patrimoniale che questi godono. In particolare, godono di autonomia patrimoniale perfetta (ovvero il patrimonio dell ente rimane nettamente distinto dal patrimonio dei suoi componenti) gli enti riconosciuti, ossia le cosiddette persone giuridiche. Le persone giuridiche possono pertanto definirsi come complessi organizzati di uomini e beni rivolti ad uno scopo i quali assurgono ad unità ad opera dell ordinamento giuridico, che li qualifica come soggetti di diritto, enti cioè dotati di capacità giuridica propria e distinti dalle persone fisiche che concorrono a formarlo. (continua)... 15

16 Dove siamo Centro Savonese di Servizi per il Volontariato gli orari e i servizi Apertura al pubblico: tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle martedì e giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18 Strumenti a disposizione delle Associazioni * Lavagna luminosa * Videoproiettore * Sala riunioni * Centro Stampa * Spazio Gabbiano * Impianto audio Formazione Ricerca Consulenza legale: * Informazioni * verifica e/o stesura degli statuti degli atti costitutivi, dei regolamenti; delle convenzioni, dei contratti * pratiche di iscrizione al Registro Regionale del Volontariato * ricerca e approfondimento della normativa vigente Orario: martedì dalle 15 alle 18 su appuntamento Consulenza progettuale e organizzativa: * Informazioni * verifica delle proposte progettuali delle associazioni * iter delle pratiche * verifica delle risorse * progettazione di strategie comunicative e organizzative interne * costruzione di reti Orario: lunedì e giovedì dalle 15 alle 19 su appuntamento Consulenza logistica e informatica: * Ricerca on line, * software personalizzato * assistenza tecnica ad hoc su soluzioni informatiche Orario: martedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 Consulenza Servizio Civile: * Informazioni * orientamento * formazione * promozione Orario: martedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle Consulenza assicurativa: * Informazioni * verifica degli obblighi assicurativi * analisi delle tipologie di copertura assicurativa Orario: su appuntamento Promozione del volontariato * Giovani e Volontariato * Il gioco del Volontariato * Confronto * Chi vuol essere volontario CSV Media: Comunicazione * Self Service * Ufficio stampa * Grafica e editing * * Videovolontariato * Radiovolontariato VIA BRIGANTI 10 R SAVONA numero verde provinciale: Tel: Fax: info@cesavo.it Internet:

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