Osservatorio. Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: metodologia operativa e percorsi diagnostici clinico-microbiologici
|
|
- Albina Serra
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Osservatorio Vol. 98, N. 11. Novembre 2007 Pagg Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: metodologia operativa e percorsi diagnostici clinico-microbiologici Daniele Crotti 1, Maria Letizia D Annibale 2 Riassunto. Vengono descritte le modalità operative per una razionale e finalizzata diagnostica delle enteriti acute e protratte comunitarie, con particolare attenzione alla discriminazione tra forme autoctone e diarree del viaggiatore o importate, con riferimento al Sono stati reclutati nell indagine retrospettiva 381 soggetti, di cui 192 pediatrici e 189 adulti, per le forma acute, e 110 (16 e 94 rispettivamente) per le diarree protratte. Nel primo gruppo prevalse nel 11,0% dei casi (10,9% nei bambini e 11,1% negli adulti); Campylobacter nel 9,2% (8,9% e 9,5% rispettivamente), mentre altri agenti patogeni batterici furono reperiti nel 3,2% dei casi (1,0% e 3,8%). Nel 29,5% e nel 6,2% dei soggetti pediatrici furono individuati rispettivamente Rotavirus e Adenovirus enterici. Protozoi patogeni furono reperiti nell 1,6% dei soggetti (0,5% e 2,7%). In tema di diarree protratte prevalsero le infezioni protozoarie, con il 6,4% di positività (6,3% dei bambini e 6,4% degli adulti); tra le rarissime infezioni batteriche spicca l 8,5% di positività complessive per la tossina A di C. difficile. Si sottolinea la opportunità di ricercare sempre, Shigella e Campylobacter con criteri colturali diversificati. Nei bambini con vomito (nelle enteriti acute non invasive) è necessario ricercare sempre Rotavirus, mentre nelle forme protratte è altrettanto utile ricercare la presenza di C. difficile, produttore di tossina A/B e procedere con le colorazioni opportune per identificare eventuali agenti protozoari. In base agli aspetti clinici e più ancora in base a quelli epidemiologici si può estendere la ricerca anche ad altri agenti patogeni, in misura delle risorse a disposizione. Parole chiave. Adenovirus, Campylobacter, diarrea protratta, enterite acuta, Rotavirus, Summary. Acute and prolonged infectious diarrheas: how to operate for a rational and aethiological diagnosis. The Authors relate clinical-microbiological criteria for a rational diagnosis of acute and prolonged enteritis, distinguishing between home and imported diarrhoeas. During 2005, 381 subjects (192 children and 189 adults) with acute diarrhoea and 110 subjects (16 children and 94 adults) with prolonged diarrhoea were examined. In the first group prevailed in 11.1% of cases (10.9% among children and 11.1% among adults); Campylobacter in 9.2% (respectively 8.9% and 9.5%); other bacteria were identified in 3.2% of cases (1.0% and 3.8% respectively). Rotavirus were observed in 29.5% of children and Adenovirus in 6.2% of pediatric population. Pathogenic protozoa were observed in 1.6% of people (0.5% in children and 2.7% in adults). Among second group pathogenic protozoa prevailed in 6.4% (6.3% in children and 6.4% in adults); toxin A of C. difficile were detected in 8.5% of total cases. The Authors emphasize the importance to investigate always for, Shigella and Campylobacter; in children with vomit (with acute non invasive enteritis) is necessary to investigate for Rotavirus too; if the diarrhoea is prolonged could be important investigate for toxin A/B of C. difficile and for protozoa with specific stains. On the base of clinical and epidemiological findings other pathogens could be researched, if possible for own resources. Key words. Acute enteritis, Adenovirus, Campylobacter, prolonged diarrhoea, Rotavirus,. 1 Libero Professionista in Parassitologia e Microbiologia Medica, Perugia; 2 Struttura Complessa di Microbiologia, Azienda Ospedaliera, Perugia. Pervenuto il 22 marzo 2007.
2 554 Recenti Progressi in Medicina, 98, 11, 2007 Introduzione Le infezioni intestinali contratte in ambiente comunitario possono essere causate sia da batteri che da virus e protozoi. Tra gli agenti batterici meritano particolare attenzione gli enterobatteri patogeni, quali, Shigella, Escherichia coli (ceppi enteritogeni) e Yersinia, i vibrioni (soprattutto Vibrio, ma anche Aeromonas), e le specie termotolleranti di Campylobacter (box 1) 1. Tali agenti possono colpire sia bambini sia adulti o anziani e, nei soggetti immunocompromessi, possono essere responsabili di severi quadri clinici 1. Tra gli agenti virali specifici spiccano soprattutto i Rotavirus, pressoché esclusivamente nei bambini, ma altri agenti virali possono essere coinvolti, quali Adenovirus, Norovirus, Astrovirus e forse altri ancora, sempre maggiormente frequenti nella popolazione pediatrica 2. Tra gli agenti protozoari, quattro sono i principali agenti responsabili di enterite vera e propria: Entamoeba histolytica, Giardia duodenalis, Dientamoeba fragilis e Cryptosporidium spp. (C. hominis e C. parvum). Ne sono colpiti sia bambini sia adulti, ma sono comunque più frequenti nei paesi in via di sviluppo (PVS): Africa, Centro e Sud America, Asia 3. Se molti agenti batterici (come Shigella spp, Vibrio cholerae, E.coli-ETEC, ad esempio) sono prevalenti, al pari dei protozoi E. histolytica, Cyclospora cayetanensis ed Isospora belli, nei paesi in via di sviluppo, configurandosi così, nelle realtà occidentali, come tipici responsabili di diarrea del viaggiatore, buona parte degli agenti virali, Rotavirus in particolare, sono assai frequenti in Italia nei bambini in età prescolare e scolare, al pari di enterica e Campylobacter jejuni 4,5. Intendiamo mettere in evidenza quali sono o possono essere gli agenti eziologici di enterite, solitamente in causa nel nostro Paese, agenti prima di tutto endemici, ma anche importati in seguito a viaggi o a causa degli spostamenti migratori; vogliamo suggerire alcuni percorsi operativi metodologici (box 2 e 3 a pag. seguente) al fine anche di garantire una buona qualità diagnostica, in funzione delle risorse (umane e finanziarie) a disposizione; infine vogliamo offrire al microbiologo clinico e al medico curante spunti e indicazioni per un interazione nell approccio diagnostico di tali patologie infettive, siano esse autoctone o di importazione (dal che si evince come anche gli aspetti epidemiologici e le informazioni anamnestiche siano importanti in un iter operativo razionale, efficace ed efficiente), patologie che possono colpire tanto il bambino (d età prescolare e scolare) quanto l adulto, giovane o anziano 9,10. Le enteriti acute (assai più frequenti) sono essenzialmente sostenute da agenti batterici o virali, mentre le enteriti (o diarree) protratte (ossia prolungate oltre i 14 giorni in assenza di interventi terapeutici mirati) vedono in causa più sovente agenti protozoari (come G. duodenalis e D. fragilis, e, più raramente, Cryptosporidium spp.) che non agenti batterici (nel qual caso ed in particolare Clostridium difficile, purché tossino produttore, seppur non frequente, proprio quest ultimo, in ambienti comunitari aperti e in assenza di pregresse terapie antibiotiche) 5,6,11. Se le forme acute possono essere anche invasive, eventualmente con sintomi sistemici (febbre elevata e altro), le forme protratte sono per lo più responsabili di quadri clinici moderati ma persistenti nel tempo 6,11. Difficilmente, da un punto di vista clinico, è intuibile o ipotizzabile l agente eziologico in causa (salvo ricorrere ad indicazioni attente e complete indicazioni epidemiologiche), fatte salve un paio di condizioni particolari, come frequenti e violenti episodi di vomito che sono correlati a Rotavirus (nei bambini con enterite non invasiva, ossia non associata alla produzione di muco e con assenza di ematochezia), o la emissione di feci sanguinolente, ove in causa possono essere sia Campylobacter che (quanto meno in Italia), essendo altri agenti rarissimi o del tutto eccezionali, salvo essere stati importati da zone endemiche (E. coli EHEC compreso) 7. Ne consegue che sebbene (principalmente nelle forme più gravi) l approccio terapeutico sia comune e debba garantire un tempestivo e soddisfacente apporto idrico e salino onde evitare (in ogni caso compensare) pericolose disidratazioni difficile è ipotizzare, e a volte solo sospettare, l agente responsabile della enterite, sia essa acuta o protratta, sporadica o epidemica 1,8,9. BOX 1 - COMUNI AGENTI BATTERICI RESPONSABILI DI INFEZIONI INTESTINALI (SPORADICHE, EPIDEMICHE, COMUNITARIE) enterica Shigella sonnei / flexneri / boydii / dysenteriae Campylobacter jejuni / coli / lari / upsaliensis e Arcobacter butzleri Escherichia coli ETEC / EPEC / EIEC / VTEC / EHEC / EAEC Yersinia enterocolitica Vibrio cholerae / haemolyticus Aeromonas hydrophila / caviae e Plesiomonas shigelloides Clostridium difficile produttore di tossina A / B
3 D. Crotti, M.L. D Annibale: Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: percorsi diagnostici 555 BOX 2 - SCHEMI OPERATIVI ROUTINARI DI BASE Protocolli operativi principali Protocollo minimo Diarrea acuta Protocolli allargati: Diarrea del viaggiatore/d importazione Diarrea protratta Tossinfezioni alimentari Diarree ematiche Agenti patogeni da ricercare, Shigella, Campylobacter Rotavirus in bambini, Shigella, Campylobacter E. coli enteritogeni Vibrio, Aeromonas, Yersinia Protozoi, Shigella, Campylobacter (e generi correlati) Tossina A/B di C. difficile Protozoi Tossine specifiche di S. aureus, C. perfringens, B. cereus, Shigella, Campylobacter E. coli-ehec Situazioni particolari In base a peculiari elementi e fattori vari NB: Le indicazioni sono orientative. Sulla base delle risorse a disposizione, delle endemie note e di altre variabili può essere opportuno estendere la ricerca anche ad altri patogeni. Agente patogeno Giardia duodenalis Dientamoeba fragilis Cryptosporidum spp. Entamoeba histolytica BOX 3 - ENTERITI PROTOZOARIE Criteri/modalità diagnostiche Microscopia diretta (SF/SI) / colorazione Giemsa Microscopia diretta (SF/SI) / colorazione Giemsa Colorazione merbromina (o analoga) / colorazione acido-resistenza (ZN o simile) Microscopia diretta (SF/SI) / colorazione Tricromica (Fe-ematossilina) Altri protozoi Microscopia diretta (SF/SI) / colorazioni permanenti SF: soluzione fisiologica; SI: soluzione iodata; ZN: Ziehl-Neelsen (anche modificata) Materiale e metodi Nel corso del 2005 sono stati analizzati i campioni fecali di 381 soggetti (192 bambini, di età compresa tra 1 e 14 anni, e 189 adulti) in quanto affetti da diarrea acuta (sospetta enterite o gastro-enterite), e quelli di 110 soggetti affetti da diarrea protratta (da oltre 14 giorni). Tutti i campioni (usualmente uno per soggetto) erano adeguati, ovvero raccolti ed inviati in laboratorio microbiologico in tempi e quantità idonei, ed accompagnati da congrua scheda clinico-anamnestica. Tutti i campioni erano rappresentati da feci non solide, ossia da feci liquide, poltacee o comunque non formate. I campioni fecali, raccolti nelle primissime o prime ore del mattino, vennero processati entro poche ore dalla loro consegna, dando priorità, nei tempi analitici, ai campioni costituiti da feci microscopicamente correlabili ad un quadro di enterite invasiva in atto 5,10. Tutti i soggetti non avevano verosimilmente assunto farmaci antibiotici nel corso delle settimane precedenti. I campioni fecali analizzati appartenevano o a soggetti ospedalizzati per la patologia intestinale in causa (più spesso bambini) oppure a soggetti non ospedalizzati ma presentatisi all ambulatorio del laboratorio per dirimere il quesito diagnostico. Tutti i campioni fecali, qual tali o risospesi in soluzione fisiologica sterile, vennero dapprima osservati al microscopio ottico. Sulla base della valutazione microscopica e delle informazioni clinico-anamnestico-epidemiologiche (fornite nella scheda), vennero condotte le specifiche indagini microbiologiche (parassitologiche incluse, nel caso). A tutti i campioni venne eseguita, in ogni caso e di routine, la ricerca colturale di, Shigella e Campylobacter 11. Sulla base delle informazioni pre-analitiche vennero ricercati in coltura anche altri enterobatteri patogeni, venne condotta la ricerca di Rotavirus ed Adenovirus (con sistemi al lattice o in immunoenzimatica commerciali), venne eseguita la ricerca della tossina A di C. difficile (con tecnica immunoenzimatica), vennero condotte colorazioni estemporanee ed eventualmente permanenti per la individuazione e/o identificazione di strutture protozoarie 3,12. Per, Shigella, Yersinia, Aeromonas, Vibrio, E. coli enteritogeno (ma soltanto EHEC 0159) si ricorse alle colture su agar secondo le consuete prassi batteriologiche 10 ; per la ricerca di Campylobacter si ricorse alla tecnica della membrana filtrante, in quanto più completa, perché utile anche per l isolamento di specie e/o generi diversi da C. jejuni/coli/lari 13.
4 556 Recenti Progressi in Medicina, 98, 11, 2007 Altri batteri enteropatogeni non furono ricercati, vuoi perché non presenti nella nostra realtà, vuoi perché non in possesso dei necessari strumenti diagnostici al riguardo, vuoi perché non vennero fornite specifiche indicazioni motivanti indagini più allargate 1,4,5,14. Le identificazioni batteriche vennero condotte con i consueti sistemi biochimici ed immunologici 13. La valutazione ai chemioantibiotici venne sempre condotta con il sistema di diffusione in agar, secondo quanto raccomandato 13. In tale presentazione saranno omessi i dettagli relativi alle procedure identificative e gli esiti degli antibiogrammi, sempre eseguiti, quando possibile, sugli isolati batterici 13. Si fa presente infine come mai furono osservati episodi epidemici di tossinfezione alimentare (usualmente causabili da e dai ceppi produttori di tossine specifiche di Staphylococcus aureus, Clostridium perfringens e Bacillus cereus; assai raramente da Listeria spp.) 13. Risultati I risultati complessivi sono riportati in tabella 1 (per le diarree acute) e in tabella 2 (per le diarree protratte). Per quanto concerne le diarree acute, tra gli agenti batterici, enterica prevalse rispetto a Campylobacter spp.: 42 casi (11,0%) versus 35 (9,2%), sia nei bambini (21, pari al 10,9% vs 17 pari all 8,9%) che negli adulti (21 casi, 11,1%, vs 18 casi, 9,5%). In un caso (in soggetto adulto, come riportato in tabella 1) i due agenti furono associati. Altri batteri sono stati eccezionali. Al riguardo va sottolineato come la ricerca di tali diversificati enterobatteri patogeni sia stata inferiore rispetto a, Shigella e Campylobacter; in particolare Yersinia e Aeromonas furono ricercati specificatamente (ossia con terreni selettivi più idonei, sebbene anche quelli utilizzati per e Shigella avrebbero potuto permettere comunque un loro isolamento) in 128 soggetti (41 bambini e 87 adulti), Vibrio in 22 (7 e 15 rispettivamente); E. coli EHEC fu ricercato soltanto in 41 soggetti (13 bambini e 28 adulti). La tossina A di C. difficile fu ricercata in 17 bambini e in 90 adulti. Elevata è stata invece la frequenza delle enteriti da Rotavirus nella popolazione pediatrica: 39 casi su 132, pari al 29,5%. Adenovirus sono stati reperiti, sempre in bambini, in 8 casi su 130 analizzati specificatamente, pari al 6,2%. Rarissime sono state le infezioni protozoarie nei bambini: un solo caso di giardiasi, pari allo 0,5%; negli adulti sono state leggermente meno infrequenti, con 2 casi di giardiasi (1,1%) e 3 casi di dientamoebiasi (1,6%). Altri protozoi non furono mai reperiti, salvo 3 casi di blastocistosi in adulti, in cui fu evidenziata la sola B. hominis, peraltro ritenuta non patogena o a patogenicità dubbia 3. Nel complesso, solamente 138 casi su 381 complessivi, pari al 36,2%, di enteriti acute (o presunte tali) non furono orfane di un agente patogeno, tra quelli che si poterono ricercare. In altre parole, solamente nel 45,3% dei bambini e nel 27,0% degli adulti fu identificato un agente verosimilmente patogeno e ritenuto responsabile dell enterite in atto 5,10. In tema di diarree protratte, i risultati sono riportati nella tabella 2. Come si legge in tabella, ben più rari sono stati gli agenti eziologici in causa, sia negli adulti che, ancor più, nei bambini. Nei soggetti adulti, in 1 caso (su 94 esaminati) fu isolato un ceppo di Campylobacter jejuni (pari all 1,1%), in 4 casi (su 56 indagati al riguardo) fu individuata la presenza della tossina A di C. difficile (7,1%), ed in 5 casi (5,3%) era presente D. fragilis 3. Difficile è invece attribuire un ruolo patogeno a B. hominis, reperita comunque in altri 4 casi (4,3%). Tra i bambini, invece, in 1 caso era presente C. difficile (produttore di tossina A) e in un altro furono reperiti trofozoiti di D. fragilis (6,3%). In tema di enteriti acute, per quanto riguarda S. enterica, prevalsero sempre i ceppi appartenenti al sierogruppo B (SGB), quasi sempre S. enterica Tiphymurium, sia nei bambini con 17 casi su 21 (81,0%) che negli adulti con 15 casi su 21 (71,4%), come riportato in tabella 3, Per quanto concerne Campylobacter, sia nei bambini che negli adulti prevalse C. jejuni, con il 94,1% nei bambini ed il 71,4% negli adulti. Tabella 1 - Positività osservate nelle diarree acute. Agente eziologico (tra parentesi le ricerche eseguite) Bambini 192 soggetti (tra parentesi le percentuali corrette) Adulti 189 soggetti (tra parentesi le percentuali corrette) Totali 381 soggetti (tra parentesi le percentuali corrette) Shigella Campylobacter Yersinia (vedi testo) Aeromonas (vedi testo) Vibrio (vedi testo) E. coli EHEC (vedi testo) Tossina A* (vedi testo) 21 10,9% 17^ 8,9% 1 0,5% (2,4%) 1^ 0,5%(2,4%) 21** 11,1% 2 1,1% 18** 9,5% 1 0,5% (1,2%) 2 2,2% 42 11,0% 2 0,5% 35 9,2% 1 0,3% (0,8%) 2 0,5% (1,6%) 2 1,9% Rotavirus (vedi testo) Adenovirus (vedi testo) G. duodenalis D. fragilis Cryptosporidium spp. B. hominis 39 (su 132) 29,5% 8 (su 130) 6,2% 1 0,5% 0 (su 5) - 0^^ - 0^^ - 2 1,1% 3 1,6% 0 (su 5) - 3 1,6% 3 0,8% 3 0,8% 3 0,8% Totale Positivi 87 45,3% 51 27,0% ,2% Totale Negativi ,7% ,0% ,8% Note: * di C. difficile; non patogena o a patogenicità dubbia; ^1 associazione; **1 associazione; su 90 ricerche; ^^su 16 determinazioni; su 117 determinazioni
5 D. Crotti, M.L. D Annibale: Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: percorsi diagnostici 557 Tabella 2 - Eziologia delle diarree (enteriti) protratte. Agenti eziologici Bambini Adulti Totali Shigella Campylobacter Yersinia Aeromonas E. coli EHEC Vibrio C. difficile (tossina A) Rotavirus Adenovirus G. duodenalis D. fragilis B. hominis * Cryptosporidium spp. 0/13-0/ 7-0/ 7-0/ 1-0/ 1-1/ 3 33,3% 0/ 8-0/ 8-1/16 6,3% - - 0/94-0/91-1/94 1,1% 0/31-1/31 1,1% 0/ 4-0/ 2-4/56 7,1% 0/ 4-0/ 4-0/94-5/94 5,3% 4/94 4,3% 1/ 4 25,0% 0/11 0/104-1/110 0,9% 0/ 38-1/ 38 2,6% 0/ 5-0/ 3-5/ 59 8,5% 0/ 12-0/ 12-0/11 6/110 5,5% 4/110 3,6% 1/ 4 25,0% Totale positività 2/16 12,5% 16/94 17,0% 18/110 16,4% * a patogenicità dubbia; in soggetto HIV positivo Tabella 3 - Identificazioni batteriche relative ai ceppi di e Campylobacter isolati dai casi riportati. Agenti eziologici Bambini Adulti Totali S. enterica gruppo B (SGB) gruppo C (SGC) gruppo D (SGD) gruppo G (SGG) 17 81,0% 2 9,5% 2 9,5% 15 71,4% 5 23,8% 1 4,8% 32 76,2% 7 16,7% 2 4,7% 1 2,4% Campylobacter spp C. jejuni C. coli C. upsaliensis 16 94,1% 1 5,9% 15 71,4% 2 11,1% 1 5,5% 31 88,6% 3 8,6% 1 2,8% Entrambi i ceppi di Aeromonas appartenevano alla specie A. caviae, mentre l unico ceppo di Yersinia alla specie Y. enterocolitica. Infine i due ceppi di Shigella, entrambi di importazione, appartenevano alla specie S. sonnei. Commento dei risultati Limitandoci all analisi delle enteriti acute, in quanto in numero significativo per una parziale e/o iniziale elaborazione (non strettamente statistica in tale contesto), si osserva quanto atteso: la prevalenza di e Campylobacter tra gli agenti batterici (nella popolazione pediatrica come in quella adulta) e un elevata frequenza di infezioni sostenute da Rotavirus nella popolazione infantile, ove tale agente virale è la causa principale di infezione, che sovente richiede un ospedalizzazione, come riportato in tabella 4 (a pag. seguente) 5,10,11,14. Dalle informazioni desunte dalle schede allegate ai campioni biologici, la stragrande maggioranza della salmonellosi era sicuramente autoctona (100% nei bambini e 95,2% negli adulti), così come le campylobacteriosi (88,2% e 94,4% rispettivamente) e le infezioni da Rotavirus (84,6%). A dire che soltanto in un esiguo numero di circostanze il paziente (bambino o adulto) aveva riferito di un pregresso e recente viaggio in paesi in via di sviluppo, ove più frequenti sono tali patologie e la circolazione di tali agenti microbici, quantomeno quelli batterici 13,16 ; sebbene non necessariamente quelle infezioni, ipotizzate di importazione, lo potessero essere. Per contro, per quanto riguarda i rarissimi casi sostenuti da diversificati agenti batterici, oltre alle due precitate shigellosi (importate da Egitto e Marocco), anche una infezione causata da A. caviae ed una infezione da C. difficile erano probabilmente state contratte all estero, durante un viaggio riferito, in entrambe le circostanze, in America Centrale. Le infezioni protozoarie, giardiasi e dientamoebiasi, erano tutte autoctone.
6 558 Recenti Progressi in Medicina, 98, 11, 2007 In tabella 4 vengono riportate le correlazioni tra agenti eziologici e i principali aspetti clinici. Come si evince, nella maggior parte dei casi, segni e/o sintomi quali febbre, vomito, dolori addominali sono o possono essere presenti in percentuale variabile, in tutte le enteriti batteriche. Soltanto nelle infezioni da Rotavirus è molto frequente la presenza del vomito (87,3%), così come la necessità di una ospedalizzazione (76,9%), mentre nelle enteriti sostenute da agenti protozoari la sintomatologia è più sfumata, se non assente. Un altro dato utile è la maggiore frequenza di leucocitosi fecale (spesso con muco evidente) nelle forme batteriche, in particolare nelle campylobacteriosi (71,4%), laddove è assente o pressoché assente nelle forme protozoarie e virali. Anche l ematochezia, più spesso in tale casistica rilevata come sangue occulto piuttosto che evidente, non è frequente, ed in ogni caso è presente, se presente, soltanto nelle forme batteriche, indipendentemente dall agente in causa 1,7,13. Tabella 4 - Correlazione (in percentuale) tra gli aspetti clinici e gli agenti eziologici nelle enteriti acute. (42 casi) Campylobacter (35 casi) Altri agenti batterici (7 casi) Rotavirus (39 casi pediatrici) Protozoi (9 casi) Febbre 50,0% 48,6% 57,1% 33,3% 11,1% Dolori addominali 61,9% 48,6% 42,9% 43,6% 44,4% Vomito 35,7% 22,9% 57,1% 87,2% 22,2% Ospedalizzazione 64,3% 62,9% 14,3% 76,9% 0% Muco/leucocitosi fecale 38,1% 71,4% 42,9% 2,6% 0% Ematochezia (sangue occulto/evidente) 26,2% 25,7% 42,9% 2,6% 0% Conclusioni Si ribadisce l utilità di un approccio diagnostico di laboratorio delle enteriti acute (e protratte) che tenga conto di alcune discriminanti iniziali, ferma restando la necessaria ricerca sempre e comunque di, Campylobacter e Shigella (anche se quest ultima rara e soltanto, sembrerebbe, di importazione) 13. In bambini, soprattutto con vomito, essenziale è la ricerca anche di Rotavirus, sebbene la futura verifica di altri agenti virali, soprattutto Norovirus ed Astrovirus, nel determinismo di tali patologie sia necessaria 18. Se la presenza di vomito è maggiormente suggestiva per una potenziale virosi specifica (quando non accompagnata da altri segni/sintomi solitamente appannaggio di forme batteriche), la presenza di leucocitosi/ematochezia, espressione di forme invasive, è tipicamente correlabile ad una eziologia batterica, che può prevedere anche una terapia antibiotica mirata 1,13,18. La ricerca di altri agenti batterici deve essere motivata, oltre che dalle risorse a disposizione, dalle informazioni fornite dalla scheda di accompagnamento, con particolare attenzione a recenti viaggi in paesi endemici per tali patologie, oltre alla possibilità di modificazioni nella circolazione di agenti patogeni o potenziali tali, in relazione a modifiche spesso misconosciute 13,19,20. Nelle forme protratte, infine, particolare attenzione va riservata alle eziologie protozoarie, meno infrequenti di quanto ipotizzabile anche nella popolazione autoctona, e, talora, a C. difficile (produttore di tossina A/B), non necessariamente e/o strettamente correlato ad una pregressa terapia antimicrobica 8,10,11,13,17,18,20. In definitiva, nulla da un punto di vista clinico è garante di corrette diagnosi eziologiche. Soltanto il laboratorio microbiologico può e deve invece predisporle e favorirle. E soltanto da una stretta collaborazione e da un rapporto fiduciario tra curante e diagnosta microbiologo può scaturire il giusto algoritmo, anche in termini di costo-beneficio, per una razionale e finalizzata diagnostica al riguardo, utile dai punti di vista epidemiologico, preventivo e terapeutico.
7 D. Crotti, M.L. D Annibale: Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: percorsi diagnostici 559 Bibliografia 1. Guerrant RL, Van Gilder T, Steiner TS, et al. Practice guidelines for the management of infectious diarrhea. CID 2001; 32: de Wit MA S, Koopmans MPG, van Duynhoven YTHP. Risk factors for Norovirus, Sapporo-like Virus, and Group A Rotavirus gastroenteritis. EID 2003; 9: Bernieri F, Crotti D. Infezioni da protozoi. Microbiologia Medica 2001; 16: Nimri LF, Meqdam M. Enteropathogens associated with cases of gastroenteritis in a rural population in Jordan. CMI 2004: Crotti D, Medori MC, Fonzo G, Del Sante M, D Annibale ML. Diarree in età pediatrica: l infezione, la diagnosi, l eziologia. Microbiologia Medica 1999; 14: Arcieri R, Dionisi AM, Caprioli A, et al. Direct detection of Clostridium perfringens enterotoxin in patients stools during an outbreak of food poisoning. FEMS Immunology and Medical Microbiology 1999; 23: Chalmers RM, Samon RL. Primary care for acute bloody diarrhea, Wales. EID 2000; 6: van den Brandhof WE, de Wit GA, de Wit MAS, van Duynhoven YTHP. Costs of gastroenteritis in the Netherlands. Epidemiol Infect 2004; 132: de Wit MAS, Koopmans MPG, Kortbeek LM, van Leeuwen NJ, Bertelds AIM, van Duynhoven YTHP. Gastroenteritis in sentinel general practice, the Netherlands. EID 2001; 7: Crotti D, D Annibale ML, Medori MC. Diagnostica microbiologica ed epidemiologia locale delle enteriti acute e protratte: risultati relativi all anno Giorn It Mal Inf 2002; 9: Crotti D, D Annibale ML, Fonzo G, Medori MC, Ubaldi M. Diarree acute e protratte nella popolazione del territorio perugino: diagnosi microbiologica delle enteriti ed aspetti clinico-epidemiologici relativi al Infezioni in Medicina 2002; 2: Medici MC, Arcangeletti MC, Martinelli M, Valcavi P, Chezzi C, Dettori G. Infezioni da rotavirus. Microbiologia Medica 2001; 16: Crotti D. Aspetti attuali nella diagnosi delle infezioni intestinali. La coprocoltura in chiave moderna. Milano: Edizioni Scientifiche Mascia Brunelli Biolife. Le monografie di Documenta Caprioli A, Pezzella C, Morelli R, et al. Enteropathogens associated with childhood diarrhea in Italy. Pediatr Infect Dis J 1996; 15: Guarino A, De Marco G, Romano A, Bruzzese E. La gastroenterite acuta in pediatria. Microbiologia Medica 2001; 16: Torres ME, Pirez MC, Schelotto F, et al. Etiology of children s diarrhea in Montevideo: associated pathogens and unusual isolates. JCM 2001; 39: Albert Mj, Faruque ASG, Faruque SM, Sack RB, Mahalanabis D. Case-control study of enteropathogens associated with childhood diarrhea in Dhaka, Bangladesh. JCM 1999; 37: Klein EJ, Boster DR, Stapp JR, et al. Diarrhea etiology in a Children s Hospital Emergency Department: A prospective cohort study. CID 2006; 43: Vila J, Gallardo F, Vargas M, et al. Aeromonas spp. and Traveler s Diarrhea: clinical features and antimicrobial resistance. EID 2003; 9: Mattila L. Clinical features and duration of traveler s diarrhea in relation to its etiology. CID 1994; 19: Indirizzo per la corrispondenza: Dott. Daniele Crotti Strada Comunale per Pilonico Paterno, Pianello, Perugia nenedc@tin.it
DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI
DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI Modalità di attivazione di un percorso Definizione di quale percorso utilizzare Iter diagnostico e microrganismi da considerare Procedure da adottare Valutazione clinicoanamnestica
DettagliLavori originali. Original articles
Le Infezioni in Medicina, n. 2, 81-87, Lavori originali Original articles Diarree acute e protratte nella popolazione del territorio perugino: diagnosi microbiologica delle enteriti ed aspetti clinico-epidemiologici
DettagliEpidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA. Luca Busani
Epidemiologia e sorveglianza delle gastroenteriti ed episodi di MTA Luca Busani Gestione per il contenimento ed il controllo delle malattie trasmesse da alimenti Torino, 9-10 aprile 2013 Scopi dell Epidemiologia
DettagliAndamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS
Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) 60 50 40 30 S.Enteritidis S.Typhim S.4,5,12:ì:- 20 10 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 S. Napoli in prodotti
DettagliIl ruolo del Laboratorio di Microbiologia nella diagnostica delle MTA
Il ruolo del Laboratorio di Microbiologia nella diagnostica delle MTA Edoardo Carretto Laboratorio di Microbiologia IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia Malattie trasmesse da alimenti: strategie
DettagliOsservatorio. Attualità in tema di infezioni intestinali causate da Dientamoeba fragilis e Giardia duodenalis
Osservatorio Vol. 98, N. 6, Giugno 2007 Pagg. 361-366 Attualità in tema di infezioni intestinali causate da Dientamoeba fragilis e Giardia duodenalis Daniele Crotti 1, Maria Letizia D Annibale 2 Riassunto.
DettagliL esame microbiologico dei campioni di feci: procedura operativa diagnostica
T E C H N I C A L R E P O R T S / P R O C E D U R E O P E R AT I V E L esame microbiologico dei campioni di feci: procedura operativa diagnostica Daniele Crotti 1, Maria Letizia D Annibale 2,Alberto Catania
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009. Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO
ISTRUZIONE OPERATIVA n 1/2009 Revisione 0 GASTROENTERITI DA NOROVIRUS: LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO IN AMBITO OSPEDALIERO Ratificato dalla Commissione Aziendale per la Sorveglianza e il Controllo delle
DettagliPrevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO 16 Settembre 2014 Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche Lucia Decastelli SC Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni
DettagliLe infezioni delle vie gastrointestinali. Dott.ssa Saveria Dodaro
Le infezioni delle vie gastrointestinali Dott.ssa Saveria Dodaro Cosenza 27.05.2013 Sistema Digestivo Tratto Gastro Enterico: Bocca Faringe Esofago Stomaco Piccolo intestino (Tenue) Grande intestino (Crasso)
DettagliParasitic intestinal infections in humans between 2006 and 2007
PARASSITOSI INTESTINALI NEL PERUGINO F U L L PA P E R S Parasitic intestinal infections in humans between 2006 and 2007 Maria Letizia D Annibale*, Sabina Bracciale*, Mariolina Vitali*, Giovanna Fonzo*,
DettagliDiarrea da tossinfezione
d origine infettiva: percorsi a b comunitaria del Viaggiatore acuta protratta c nosocomiale persistente d in immunocompromesso e da tossinfezione a d origine comunitaria Acuta Protratta Persistente Moderata/
DettagliRelazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie)
Relazione conclusiva del progetto Ce.R.R.T.A. (Centro di Riferimento Regionale sulle Tossinfezioni Alimentari) CCM (Centro Controllo Malattie) Valutare tramite il Centro di Riferimento Regionale sulle
DettagliDIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE
DIARREA ACUTA: PERDITA DI ACQUA CON LE FECI, SUPERIORE A 10 ml/kg/die E DI DURATA INFERIORE A 2 SETTIMANE DIARREA CRONICA: DIARREA CHE DURA DA 14 GIORNI O PIU DIARREA PROTRATTA: DIARREA CRONICA ASSOCIATA
DettagliLa Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti
La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti Le gastroenteriti infettive legate al consumo degli alimenti Caterina Graziani caterina.graziani@iss.it Feroleto Antico (CZ) T Hotel 13, 14 e 15
DettagliDott.. Giuseppe Di Mauro. (Caserta)
Problematiche e prospettive dell antibioticoterapia in età pediatrica Dott.. Giuseppe Di Mauro (Caserta) Obiettivo Migliorare la prescrizione di farmaci in termini di efficacia e di efficienza tenendo
DettagliRUOLO DELLA MICROBIOLOGIA
FOCUS KLEBSIELLA MULTIRESITENTE: RUOLO DELLA MICROBIOLOGIA DR.SSA MAIRA ZOPPELLETTO S.C. MEDICINA DI LABORATORIO OSPEDALE S. BASSIANO BASSANO DEL GRAPPA Ospedale S. Bassiano 8 maggio 2013 Evoluzione della
DettagliLE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum
LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica INTOSSICAZIONI ALIMENTARI consumo di alimenti contenenti tossine prodotte da microrganismi che si sono moltiplicati nell alimento precedentemente al suo consumo
DettagliIl controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003
Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale
DettagliLe patologie gastrointestinali in. pratica clinica - Roma 5 luglio 2012
Le patologie gastrointestinali in Medicina i d Urgenza: dalla ricerca alla pratica clinica - Roma 5 luglio 2012 Il paziente con gastroenterite acuta infettiva Fabrizio i Palmieri i Istituto Nazionale per
DettagliLA GASTROENTERITE ACUTA
LA GASTROENTERITE ACUTA Cosa è? Riduzione della consistenza delle feci e/o aumentato numero di evacuazioni (tipicamente 3 in 24 ore) con o senza febbre o vomito. La modificazione della consistenza fecale
DettagliALLA RICERCA DELL APPROPRIATEZZA NELLA DIAGNOSTICA DELLE DIARREE AD EZIOLOGIA INFETTIVA
Roma 20 novembre 2013 ACO S. Filippo Neri Le giornate laziali dell Appropriatezza in Medicina di Laboratorio dott.ssa Mirella Tronci; dott.ssa Sandra Natili (A.O. S. Camillo Forlanini ALLA RICERCA DELL
DettagliOverlapping areas that must be addressed together
Overlapping areas that must be addressed together Health-careassociated infections (HAI) Antimicrobial resistance (AMR) Usually associated with a weak health care system 359 Ospedali 114853 pazienti 6%
DettagliMTA. (Malattie a Trasmissione Alimentare)
MTA (Malattie a Trasmissione Alimentare) Definizione Quadri nosografici o sindromi di natura infettiva, infestiva o tossica rapportabili al consumo alimentare, con sintomatologia a carico dell apparato
DettagliLa Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti
La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti La sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse da alimenti nella Regione Piemonte Marcello Caputo Regione Piemonte-ASL
DettagliFOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento
Corso di Educazione e Comunicazione ambientale per professionisti dell informazione FOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento Patrizia Romano Scuola di Scienze Agrarie,
DettagliUrinocoltura : dal prelievo all antibiogramma
Urinocoltura : dal prelievo all antibiogramma antibiogramma Dott.ssa Franca Benini U.O.Microbiologia Centro Sevizi Laboratorio Unico Pievesestina Forlì 17 maggio 2011 Il campione microbiologico: il percorso
DettagliSORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA. - anno 2010 -
SORVEGLIANZA E CONTROLLO DELLE MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - anno 2010 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2010- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2009 - L attività
DettagliI rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca.
I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca. Seminari regionali per gestori di piscine 2007 Garda 13/04, Jesolo 03/05, Caorle 10/05, Chioggia 22/06 Giacomo Marchese Azienda Ulss 12 - Servizio
DettagliIspezione degli alimenti di origine animale
Ispezione degli alimenti di origine animale Leonardo Alberghini DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA, PATOLOGIA COMPARATA E IGIENE VETERINARIA Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Padova
DettagliUtilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione
Utilizzo del Synulox intrammamario con diversi tempi di somministrazione Dr. Antonio Barberio 12 Dicembre 2013 Corte Benedettina- Legnaro in collaborazione con Hanno partecipato al Associazione G. Orus
DettagliDientamoeba fragilis è un protozoo che alberga
Le Infezioni in Medicina, n. 1, 30-39, Lavori originali Original articles Dientamoeba fragilis: suo ruolo nelle infezioni intestinali umane Role of Dientamoeba fragilis in human bowel infections Daniele
DettagliReport Malattie infettive situazione al 28 febbraio 2009
Il 2009 si apre con una significativa novità nella sorveglianza delle malattie infettive: l attivazione di un portale nel quale tutte le segnalazioni di malattie infettive pervenute, indagate ed inserite
DettagliTutti i casi di malattia invasiva batterica segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL
La segnalazione Tutti i casi di malattia invasiva batterica: meningiti, sepsi, altre forme invasive batteriche sono eventi oggetto di segnalazione rapida da parte dei clinici al Dipartimento di Sanità
DettagliSorveglianza di Laboratorio delle Tossinfezioni Alimentari con particolare attenzione a Escherichia coli O157
Università degli Studi di Siena Facoltà di Scienza Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea Specialistica in Biologia Sanitaria Sorveglianza di Laboratorio delle Tossinfezioni Alimentari con particolare
DettagliSorveglianza della Sindrome Emolitico Uremica pediatrica e delle infezioni da E.coli produttore di verocitotossina, in Italia ( )
Sorveglianza della Sindrome Emolitico Uremica pediatrica e delle infezioni da E.coli produttore di verocitotossina, in Italia (1988-2010) Gaia Scavia Alfredo Caprioli Istituto Superiore di Sanità Dipartimento
DettagliParassitosi intestinali umane nel Perugino nel corso del 2005
S H O R T C O M M U N I C AT I O N S / N O T E Parassitosi intestinali umane nel Perugino nel corso del 2005 Maria Letizia D Annibale 1, Daniele Crotti 2 1 Struttura Complessa di, Azienda Ospedaliera di
DettagliMicrobiologia clinica
Microbiologia clinica Docente : Prof. Ubaldo Scardellato Testo: MICROBIOLOGIA CLINICA Eudes Lanciotti Cea ed. 2001 Temi cardine del programma 1. Lo sviluppo della microbiologia come scienza. 2. La natura
DettagliDIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE
DIAGNOSI DI LABORATORIO DELLE MALATTIE INFETTIVE L isolamento di un virus o di un batterio implica l impiego di particolari tecniche che richiedono giorni o settimane prima dell identificazione Ne consegue
DettagliCORSO DI LAUREA SPECIALISTICA SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA Programma del Corso di Microbiologia Agroalimentare AA 2014-2015
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA Programma del Corso di Microbiologia Agroalimentare AA 2014-2015 (Prof. Paola Sinibaldi Vallebona, Dott.ssa Roberta Gaziano, Dott.ssa Elisabetta
DettagliReparto Zoonosi trasmesse da alimenti ed epidemiologia veterinaria, SAAN; ISS
Disamina dei dati nazionali disponibili in materia di zoonosi, con particolare attenzione ai focolai di tossinfezione alimentare (TA) Caterina Rizzo 1, Ida Luzzi 2, Alfredo Caprioli 3, Marta Luisa Ciofi
DettagliOsservatorio. Parole chiave. Antibiogramma, Campylobacter, infezioni intestinali, resistenza antibatterica.
Osservatorio Vol. 99, N. 2, Febbraio 2008 Pagg. 83-88 Le infezioni intestinali sostenute da Campylobacter e generi affini: principali aspetti di microbiologia clinica e fenotipi di resistenza antibatterica
DettagliLa gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI
La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)
DettagliVALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10)
VALUTAZIONE DEL POTERE BATTERICIDA (SANIFICANTE 10) 1. SCOPO Testare le capacità battericida del SANIFICANTE 10, detergente igienizzante a base di sali quaternari di ammonio, nelle condizioni di sporco
DettagliSalvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova
Salvatore Renna DEA Pediatrico UOC di PS Medico e Medicina d Urgenza IRCCS - Istituto G. Gaslini - Genova La patologia (adeno) faringo tonsillare, per l aspetto flogistico - infettivo, rappresenta uno
DettagliC m o e m ut u ilizzare l ant n ibi b og o r g amm m a Mario Sarti
APPROPRIATEZZA NELL ANTIBIOTICOTERAPIA L antibiotico giusto solo al momento giusto Come utilizzare l antibiogramma Mario Sarti Finalmente!! A quali antibiotici è Sensibile? Dottore, è arrivato l antibiogramma,
DettagliNotifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive
Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive Report sull andamento locale ASL Milano 1 L archivio informatizzato delle malattie infettive è un archivio dinamico e come tale suscettibile
DettagliIl ruolo del laboratorio di Microbiologia nella diagnosi delle zoonosi
SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI Jesi, 8 settembre 2012 Il ruolo del laboratorio di Microbiologia nella diagnosi delle zoonosi Paola Pauri Direttore U.O. Patologia Clinica Ospedale di Jesi Area Vasta 2 Delegato
DettagliPROCEDURA FASE PREANATICA PROSTATITI INDICE
Procedura di Sistema di Gestione per la Qualità PROCEDURA FASE PREANATICA PROSTATITI INDICE 1.0 SCOPO DEL DOCUMENTO pag. 1 2.0 TEST DI MEARES E STAMEY pag. 2 3.0 TEST ALTERNATIVO CON SPERMIOCOLTURA pag.4
DettagliTERAPIA empirica RAGIONATA. Principali Infezioni GASTRO INTESTINALI. Dr. P. Bertucci - Infettivologo - Tropicalista
TERAPIA empirica RAGIONATA Principali Infezioni GASTRO INTESTINALI Dr. P. Bertucci - Infettivologo - Tropicalista VIE BILIARI (colecistiti) VIE BILIARI (colecistiti) - Piperacillina-Tazobactam* 1,125 g
DettagliLINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA
AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE LINEE-GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEL MRSA (STAFILOCOCCO AUREO METICILLINO RESISTENTE) aggiornate ad Agosto 2001 DEFINIZIONE
Dettaglimedico PD Dr. O. Petrini
Analisi microbiologiche nello studio medico PD Dr. O. Petrini Istituto cantonale di microbiologia, Bellinzona orlando.petrini@ti.ch 1 Analisi microbiologiche nello studio medico: perchè? Necessità di assicurare
DettagliRICERCA DI BATTERI PATOGENI IN CAMPIONI FECALI
75 75 METODO NAZIONALE STANDARD RICERCA DI BATTERI PATOGENI IN CAMPIONI FECALI BSOP 30 Emessa da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 6 Data di revisione:
DettagliIL LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA E LA SICUREZZA DEL PAZIENTE E DELL OPERATORE
IL LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA E LA SICUREZZA DEL PAZIENTE E DELL OPERATORE Michela Boldrin Sos Dpt Microbiologia - Azienda ULSS18 Rovigo- Rovigo, 30-31 Gennaio 2013 Il Laboratorio di Microbiologia ha
DettagliLgs 31/2001 E QUALITA DELLE ACQUE DISTRIBUITE NELLA PROVINCIA DI CASERTA
D. Lgs 31/2001 E QUALITA DELLE ACQUE DISTRIBUITE NELLA PROVINCIA DI CASERTA Dr Nicola Santagata Dir. Resp.. U.O. Acque Destinate al Consumo Umano Dip. Tec. ARPAC Caserta DICHIARAZIONE 2003 SOSTANZA ACCESSO
DettagliIntestinal parassitosis in Reggio Emilia during 2007: critical analysis of results
S H O R T C O M M U N I C AT I O N S Intestinal parassitosis in Reggio Emilia during 2007: critical analysis of results Carlotta Guidetti, Carlo Capatti, Lidia Ricci, Luigi Vecchia U.O. di Microbiologia,
DettagliLa gastroenterite acuta
La gastroenterite acuta Dott. Gilberto Guindani Indice del corso Introduzione Definizione Epidemiologia Eziologia Diarrea infettiva Virus Batteri Parassiti Diarrea da antibiotici Fisiopatologia Diarrea
DettagliUna biobanca genomica per i parassiti dell uomo e degli animali Stefano D Amelio
Una biobanca genomica per i parassiti dell uomo e degli animali Stefano D Amelio Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma Cos è una bio-banca? Una bio-banca (o
Dettagli3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE
3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE Esaminati 428 campioni. Tab.21: Standard di riferimento per paste farcite artigianali fresche confezionate (Circolare del Ministero della
DettagliPATOGENI IN CAMPIONI RICERCA DI BATTERI FECALI. Emesso da Standards Unit, Department for Evaluations, Standards and Training METODO NAZIONALE STANDARD
75 75 METODO NAZIONALE STANDARD RICERCA DI BATTERI PATOGENI IN CAMPIONI FECALI BSOP 30 Emesso da Standards Unit, Department for Evaluations, Standards and Training Centre for Infections Revisione no: 6.1
DettagliGli antibiotici in medicina generale
Gli antibiotici in medicina generale Anna Maria Marata Olbia 11 ottobre 2008 gli antibiotici quale posto nella prescrizione territoriale? Rapporto OSMED 2007: www.agenziafarmaco.it la prescrizione nella
DettagliLA QUALITA DEGLI ALIMENTI: ASPETTI IGIENICO-SANITARI
LA QUALITA DEGLI ALIMENTI: ASPETTI IGIENICO-SANITARI DEFINIZIONE DI ALIMENTO Si definisce alimento qualsiasi sostanza che sia in grado di esercitare una o più delle seguenti funzioni: fornire materiale
DettagliIl controllo del latte
Il controllo del latte diagnosi di patologie mammarie controlli funzionali controlli tecnologici controlli qualitativi (pagamento qualità) controlli di legge 1 Analisi Inibenti Carica batterica Grasso,
DettagliLe attività di sorveglianza di laboratorio delle infezioni batteriche invasive in Regione Piemonte ( )
Le attività di sorveglianza di laboratorio delle infezioni batteriche invasive in Regione Piemonte (2003-2005) Antonella Barale, Daniela Lombardi, Silvana Malaspina - Servizio di riferimento regionale
DettagliAlimenti vegetali e contaminazione ambientale:
Alimenti vegetali e contaminazione ambientale: il laboratorio di analisi a tutela della collettività Controlli microbiologici su alimenti di origine vegetale Dott.ssa Floriana Scuriatti Dip. Prov.le ARPAM
DettagliLE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014
LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE IN PIEMONTE ANNO 2014 LE MALATTIE BATTERICHE INVASIVE (MIB) Recepita nel 2008 in Piemonte, dove dal 2003 era attiva la sorveglianza di laboratorio di tutte le infezioni
DettagliDIPARTIMENTO ALIMENTI REPARTO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEGLI ALIMENTI E SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEGLI ALLEVAMENTI
DIPARTIMENTO ALIMENTI REPARTO DI MICROBIOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEGLI ALIMENTI E SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEGLI ALLEVAMENTI Relazione del Dirigente Responsabile dott. Paolo Boni Attività di Laboratorio
DettagliLa Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti
La Prevenzione delle Malattie Trasmesse con gli Alimenti ll ruolo del laboratorio di microbiologia clinica C.Giraldi Microbiologia - Cosenza Feroleto Antico (CZ) T Hotel 13, 14 e 15 marzo 2013 Microbiologia
DettagliFasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio
Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Le tappe dell indagine /1
DettagliPiani di gestione del rischio - WSP
Convegno La Direttiva 98/83/CE Qualità delle acque destinate al consumo umano : applicazione e sviluppi legislativi negli Stati dell Unione Europea. Genova, Centro Convegni IRIDE 8 maggio 2009 Controllo
DettagliGiorgia Capezzone U.O. Epidemiologia Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Dipartimento di Prevenzione Fabriano Corso di Formazione SORVEGLIANZA DELLE ZOONOSI E NUOVO PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE VACCINALE Jesi - 08/09/2012 I Lavori in Zoonosi: corso del Servizio le dimensioni
DettagliAlfredo Caprioli. Escherichia coli
IL RUOLO DEL LABORATORIO NELLA DIAGNOSI DELLE ZOONOSI - Roma 1/10/2014 Zoonosi trasmesse da alimenti: diagnostica ed epidemiologia delle infezioni da E.coli produttori di Shiga-tossina (STEC) Alfredo Caprioli
DettagliIL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia AOU San Giovanni Battista di Torino
Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino IL RUOLO DEL LABORATORIO DI RIFERIMENTO REGIONALE Anna Barbui S.C. Microbiologia AOU San Giovanni Battista di Torino Workshop Sorveglianza
DettagliModulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza
CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara
Dettagli31/08/2009. Enterobacteriaceae. Shigella. Salmonella. scaricato da 1
Enterobacteriaceae E.coli Shigella Salmonella scaricato da www.sunhope.it 1 scaricato da www.sunhope.it 2 ANTIGENICITÀ E PATOGENICITÀ CAPSULA Nel genere Klebsiella l antigene K, di natura polisaccaridica,
Dettagliindividuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio
DIAGNOSI (διαγνωσισ = distinguere) individuazione della causa di una patologia Diagnosi su base clinica e/o anatomo-patologica sospetto o orientamento diagnostico Diagnosi di laboratorio (diagnosi eziologica)
DettagliMALATTIE A VEICOLO IDRICO: EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE
ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO:RISCHI MICROBIOLOGICI E MALATTIE A VEICOLO IDRICO: EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE PROF. G. Sansebastiano Dr.ssa R. Zoni Dr.ssa L. Bigliardi UNIVERSITA DI PARMA microrganismi
DettagliEpidemiologia e sorveglianza di gastroenteriti infettive e episodi di MTA
Epidemiologia e sorveglianza di gastroenteriti infettive e episodi di MTA Luca Busani Dipartimento di Sanita Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Department Of Veterinary Public Health and Food
DettagliUN ANNO DI ATTIVITÀ SMI
UN ANNO DI ATTIVITÀ SMI Bologna, 14 ottobre 2013 SMI SORVEGLIANZA MALATTIE INFETTIVE UN ANNO DI SMI 102 AGGIORNAMENTI UFFICIALI DEL SOFTWARE 211 UTENTI ATTIVI 38+60 GRUPPI COMPILATORI 14 SCHEDE AD HOC
DettagliDirezione Generale Salute UO Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria
La sorveglianza delle malattie infettive a trasmissione alimentare in regione Lombardia e il controllo dell igiene degli alimenti in RL, anche in vista di EXPO Direzione Generale Salute UO Governo della
DettagliLe terapia della CAP secondo LG. Oreste CAPELLI, M.D.
Le terapia della CAP secondo LG Oreste CAPELLI, M.D. LG ATS/IDSA (2007) e BTS (2009) Eziologia della CAP Sia per i pazienti trattati a domicilio che per i pazienti ricoverati l agente eziologico più frequente
DettagliTABELLE RIASSUNTIVE DI BATTERIOLOGIA
TABELLE RIASSUNTIVE DI BATTERIOLOGIA a cura di Paolo Di Francesco, Ersilia Castaldo e Alessandra Ricciardi Studenti del sesto anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Universita di Roma Tor Vergata
DettagliVALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA
I CRITERI MICROBIOLOGICI E LA VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA Pistoia 5-6 Dicembre 2016 Costanza Pierozzi Centro di Riferimento Regionale per le Tossinfezioni Alimentari CeRRTA Centro di Riferimento
DettagliLa diarrea del viaggiatore: strategie di trattamento e ruolo di ciprofloxacina
Prescrivere La diarrea del viaggiatore: strategie di trattamento e ruolo di ciprofloxacina Mauro Ruggeri Medico di Medicina Generale, Area infettivologica SIMG Introduzione Nel mondo ogni anno circa un
DettagliCORSO ECM FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE E PATOLOGIE INFETTIVE GASTROINTESTINALI
CORSO ECM FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE E PATOLOGIE INFETTIVE GASTROINTESTINALI Razionale Occuparsi di nutrizione ai nostri giorni è il contributo maggiore che si può offrire alla comunità, perché è il metodo
DettagliGenere Yersinia. dolore addominale oro-fecale gastroenterite. Y.pseudotuberculosis PATOLOGIA TRASMISSIONE
Genere Yersinia i SPECIE PATOLOGIA TRASMISSIONE Y.pestis Peste zoonotica Y.enterocolitica Y.pseudotuberculosis adeno-mesenterite dolore addominale oro-fecale gastroenterite febbre Genere Yersinia Contaminazione
DettagliLe malattie emergenti correlate ai flussi migratori
Le malattie emergenti correlate ai flussi migratori XVIII Convegno Nazionale degli Ufficiali Medici e del Personale Sanitario C.R.I. Verona 22 25 settembre 2016 Cenni Storici La dimensione del fenomeno
DettagliLe Malattie alimentari
Le Malattie alimentari Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia Comparata e Igiene veterinaria - Padova Sono quelle forme morbose che l uomo può contrarre per ingestione o manipolazione
DettagliOsservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011
Direzione generale della Sanità Servizio Sistema informativo, Osservatorio epidemiologico umano, controllo di qualità e gestione del rischio Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie
DettagliProf.ssa D. De Vito Ordinario di Igiene Università degli Studi di Bari
Prof.ssa D. De Vito Ordinario di Igiene Università degli Studi di Bari Meticillina Meropenem Penicillina G Amoxicillina Ciprofloxacina Invasione batterica delle vie urinarie inferiori I batteri possono
DettagliPatogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini
5 Congresso annuale Mastitis Council Italia LODI 9 febbraio 2007 Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp Dott. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Sezione
DettagliUN ANNO DI ATTIVITA SMI focus su Alert. Bologna, 14 ottobre 2013
UN ANNO DI ATTIVITA SMI focus su Alert Bologna, 14 ottobre 2013 Sommario Sommario Segnalazioni rapide di casi di malattia infettiva (SSCMI/2006) Segnalazioni di cluster epidemici/epidemie di infezioni
DettagliINCIDENZA PER MENINGITI/SEPSI PER ANNO ED AGENTE EZIOLOGICO
SITUAZIONE SEGNALAZIONI/NOTIFICHE DI MALATTIE INFETTIVE AL 31 DICEMBRE 2007 Il sistema informativo delle malattie infettive consente alle ASL e alla Direzione Generale Sanità ed a ciascuna ASL, di conoscere,
DettagliRisk assessment Probabilità = Moderata Impatto = Molto basso Risultato= Rischio basso Confidence: Soddisfacente
Patologia: Tossinfezioni alimentari Data stesura: 04/01/2016 Scopo: stabilire il rischio di evento epidemico durante Giubileo 2015-16 Aggiornamento del 10 marzo 2015 Risk assessment Probabilità = Moderata
DettagliGestione delle ipertransaminasemie croniche asintomatiche,, non virus non alcool correlate
Gestione delle ipertransaminasemie croniche asintomatiche,, non virus non alcool correlate Suggerimenti nell iter diagnostico e nel monitoraggio Dr. Pier Paolo Mazzucchelli 1 RIASSUNTO Un aumento persistente
DettagliLe parassitosi del tratto gastrointestinale u-
Le Infezioni in Medicina, n. 3, 154-161, Lavori originali Original articles Prevalenza delle parassitosi intestinali a Reggio Emilia e provincia nel corso del 2009 Prevalence of intestinal parasitosis
DettagliIndicazioni pratiche per la sorveglianza ed il controllo dei microrganismi sentinella nel territorio:strutture socio sanitarie,residenze private
Indicazioni pratiche per la sorveglianza ed il controllo dei microrganismi sentinella nel territorio:strutture socio sanitarie,residenze private Esami colturali, indicazioni all esecuzione,valutazione
DettagliBasso numero di pazienti affetti da MICI in carico a
PREMESSA Basso numero di pazienti affetti da MICI in carico a ciascun MMG MA Le MICI sono patologie croniche recidivanti che colpiscono soggetti socialmente attivi con comorbidità e complicanze per cui
DettagliPADOVA, 20 settembre 2012
Emergenze infettive: modello di risposta provinciale in Alto Adige PADOVA, 20 settembre 2012 Josef Simeoni, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell AS di Bolzano e primario del SISP del cs di Bolzano
DettagliCorso Integrato di MEDICINA di LABORATORIO. Modulo: Microbiologia Clinica (Prof. Giovanni Di Bonaventura) CORSO DI STUDI IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso Integrato di MEDICINA di LABORATORIO Modulo: Microbiologia Clinica (Prof. Giovanni Di Bonaventura) CORSO DI STUDI IN MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITÀ G. D ANNUNZIO DI CHIETI-PESCARA III ANNO, II SEMESTRE
Dettagli