MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE (FOODBORNE DISEASE)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE (FOODBORNE DISEASE)"

Transcript

1 qualsiasi malattia causata o trasmessa da alimenti, determinata da sostanze chimiche o agenti biologici MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE (FOODBORNE DISEASE)

2 Virus Batteri Infezioni veicolate Proliferazione Infezioni acute Tossine Tossinfezioni Intossicazioni

3 INFEZIONI ALIMENTARI Provocate dall ingestione di un alimento contaminato da agenti patogeni vivi che si sono riprodotti nel cibo, raggiungendo un numero tale da riuscire a colonizzare la mucosa dell intestino umano, esercitare un danno superando i meccanismi difensivi e causare la manifestazione clinica della malattia. Il quadro clinico è caratterizzato da febbre e sintomi gastrointestinali (dolori addominali, diarrea, vomito), solo in alcuni dei soggetti colpiti vi può essere disseminazione ematica del patogeno con sepsi. Sono esempi tipici: salmonellosi, listeriosi, enteriti da Campylobacter jejuni.

4 INTOSSICAZIONI ALIMENTARI Si verificano per ingestione di un alimento in cui sono presenti sostanze tossiche prodotte da batteri patogeni nella loro fase di sviluppo vegetativo (avvenuto nell alimento). La malattia è causata dalle sole tossine ingerite, non dal microrganismo che può anche non essere più presente. I sintomi compaiono dopo breve incubazione e sono costituiti solitamente da diarrea e vomito, di norma in assenza di febbre. Gravità e rapidità di progressione della malattia dipendono dalla quantità di tossina ingerita. Esempio: tossine prodotte da Staphylococcus aureus enterotossico, Clostridium botulinum.

5 TOSSINFEZIONI ALIMENTARI Sono causate dall introduzione di alimenti nei quali si è verificata un elevata moltiplicazione di microrganismi patogeni, seguita da colonizzazione intestinale e produzione e liberazione nella mucosa di tossine responsabili dell insorgenza dei sintomi. È quindi richiesta una moltiplicazione microbica sia nell alimento, sia successivamente nella mucosa intestinale che porta alla liberazione di enterotossine responsabili della diarrea. Sono esempi tipici: gastroenteriti da ceppi enteropatogeni di Escherichia coli, da Clostridium perfringens.

6 TOSSINFEZIONI DA SALMONELLA Bacilli Gram negativi appartenenti alla famiglia Enterobacteriaceae. Aerobi-anaerobi facoltativi, non formano spore, mobili per la presenza di flagelli, ad eccezione di S. gallinarum e S. pullorum. Il genere Salmonella è distinto in due sole specie: S. enterica e S. bongori. La specie enterica è a sua volta suddivisa in sei sottospecie. Oggi si conoscono più di sierotipi della specie enterica.

7 La struttura antigenica è complessa. Sono dotati di diversi antigeni (somatici, capsulari). Antigeni H (flagellari) : inattivati dal calore ( 60 C), di natura proteica IgG Antigeni O (somatici) : termostabili e resistenti ad alcool ed acidi, di natura lipopolisaccaridica IgM Antigeni K (periferici) : situati sulla capsula, il principale è AgVi, incostante e termolabile

8 Si suddividono in due gruppi: SALMONELLE MAGGIORI comprendono 4 specie Salmonella typhi e S. paratyphi A, B e C (specificità d ospite uomo) SALMONELLE MINORI tutte le specie che non hanno habitat umano (contatto tramite ambiente ed animali) Sono agenti eziologici della febbre tifoide o paratifoide. All interessamento intestinale fa seguito la diffusione dell infezione a tutto l organismo. Possono avere un andamento grave, occasionalmente mortale. Sono agenti eziologici delle salmonellosi. Sono le più frequenti, con tendenza alla guarigione spontanea. I batteri non oltrepassano la lamina propria, restando confinati nell intestino.

9 L andamento delle infezioni da Salmonella negli U.S.A., Typhoid fever Non-typhoid salmonellosis CDC, National Notifiable Diseases Surveillance data Years Incidence per 100,000 population

10 In Italia i casi di salmonellosi sono soggetti a notifica obbligatoria. I dati riportati sul bollettino epidemiologico del Ministero della Salute evidenziano: mila casi di salmonellosi per anno 50% dei focolai epidemici di tossinfezione alimentare sostenuto da Salmonella La mortalità è di circa 20 decessi annui e principalmente in soggetti anziani I sierotipi isolati più frequentemente nell uomo, negli ultimi anni, sono S. enteritidis e S. typhimurium

11 Le salmonelle che colpiscono solo l uomo sono S. typhy, S. paratyphi A, B, C. Le salmonelle particolarmente adattate ad una specie ma patogene anche per l uomo: S. gallinarum pollo S. dublin bovino S. choleraesuis maiale S. abortus equi equino S. abortus ovis ovino

12

13 TEMPERATURA La temperatura ottimale di accrescimento è di C; ma possono moltiplicarsi anche da 6 a 45 C. Resistono al congelamento in acqua, alla conservazione al freddo o a temperature vicine allo zero subiscono un danno spesso solo subletale Sono molto sensibili al calore: distrutte da pastorizzazione a 72 C per 15 nel latte. Non resistono all ebollizione. I microrganismi all interno resistono ad una cottura rapida e superficiale

14 ph Sopportano un ampio range da 4.1 a 9.0, con un optimum tra 6.5 e 7.5. In alimenti molto acidi viene inibita la moltiplicazione ATTIVITA DELL ACQUA Si sviluppano bene con valori di Aw tra 0,945 e 0,999 (valore minimo per lo sviluppo 0,95). Sono poco resistenti al sale ed allo zucchero. La presenza di grassi e la riduzione di acqua nell alimento aumenta la termoresistenza

15 ALTRI FATTORI Inibite dai competitori della flora lattica Resistono a lungo nell ambiente (suolo, sostanze fecali, locali, materiali) Sensibili alle radiazioni ionizzanti (trattamento con raggi gamma degli alimenti) SERBATOIO Il serbatoio più importante è rappresentato dagli animali da allevamento (principalmente pollame ma anche bovini, ovini, maiali) e domestici Il microrganismo alberga nel tubo digerente senza dare nessuna manifestazione clinica

16 VIE DI CONTAMINAZIONE Effluenti, liquami, acque di scarico Macelli Riserve naturali Animali allevati Alimenti per l uomo Importazione di animali Animali domestici Uomo Alimenti per animali farine di carne e di ossa, pollame essiccato, scarti Alimenti importati

17 Pesci e molluschi: si possono contaminare vivendo in acque costiere inquinate da fognature Alimenti vegetali: in seguito a concimazione di superficie oppure contaminati da liquami o feci di gabbiani o roditori A partire dal malato o dal portatore sano si può avere contaminazione fecale di oggetti e alimenti

18 Pollame: durante l allevamento sono fonti di contaminazione i mangimi, le feci, roditori e gli insetti. Durante la macellazione si può avere contaminazione nel corso delle operazioni di bollitura, spennamento, eviscerazione, lavaggio, raffreddamento Uova: uccelli acquatici e galline ovaiole sono portatori di Salmonelle. Le loro uova possono infettarsi per imbrattamento del guscio con le feci il lavaggio delle uova può far penetrare i batteri all interno

19 TRASMISSIONE VERTICALE Contaminazione per trasmissione trans-ovarica derivante da presenza di ovaie infette e migrazione dei batteri nel tuorlo durante la formazione dell uovo

20 TRASMISSIONE ORIZZONTALE Contaminazione che avviene prima o dopo la formazione del guscio e fino al momento del consumo

21 ALIMENTI COINVOLTI I principali veicoli sono carne, uova e latte carne cruda e prodotti carnei (carne trita, interiora, insaccati freschi), carne poco cotta pollame crudo (specialmente surgelati) e prodotti a base di pollame, pollo poco cotto uova e prodotti a base di uova (creme preparate a freddo, gelati, prodotti di pasticceria ripieni non trattati al calore, maionese ed altre salse preparate a freddo) frutti di mare crudi

22 PERIODO D INCUBAZIONE Mediamente tra 12 e 48 ore dopo l ingestione dell alimento contaminato. La dose minima infettante è variabile a seconda della specie da 10 3 a microrganismi. La malattia si manifesta solo se le Salmonelle prima dell assunzione si sono potute riprodurre nell alimento. Le Salmonelle sono batteri entero-invasivi. Senza invasione della mucosa intestinale l ingestione dell alimento contaminato non è seguita da alcun disturbo. Con il passaggio dal lume intestinale all epitelio dell intestino tenue dove si ha moltiplicazione attiva. Sintomatologia

23 SINTOMATOLOGIA Quadro clinico dell enterocolite. È affezione acuta a limitazione spontanea caratterizzata da diarrea talora sanguinante, dolori addominali, vomito e febbre nei casi più gravi. La sintomatologia si attenua progressivamente e si risolve in pochi giorni. La terapia è generalmente sintomatica tendente a ripristinare l equilibrio idrico ed elettrolitico. INDAGINI DI LABORATORIO L accertamento diagnostico si basa sulla coprocoltura e, quando ancor disponibile, sull isolamento del microrganismo dall alimento contaminato.

24 Nei Paesi sviluppati diminuisce l incidenza delle infezioni da Salmonelle maggiori ed aumenta la frequenza delle infezioni da Salmonelle minori. Il fenomeno si è affermato per il verificarsi di situazioni favorevoli alla diffusione di Salmonelle di origine animale: frequente e massiccia importazione di carni e bestiame diffusione degli allevamenti intensivi aumento del consumo di alimenti di origine animale per l aumentata crescita economica lavorazione industriale e ristorazione collettiva Sono colpite tutte le fasce d età. EPIDEMIOLOGIA Le manifestazioni cliniche più importanti sono nei lattanti, negli anziani e negli immunodepressi. L incidenza è più elevata nei mesi da giugno ad ottobre.

25 PREVENZIONE razionale progettazione degli allevamenti per impedire l entrata di animali selvatici corretto smaltimento dei liquami animali razionale progettazione dei macelli cottura a fondo degli alimenti (75 C) evitare il consumo di carni crude, soprattutto quando macinate (salsicce, macinato) evitare il consumo di frutti di mare crudi attenta igiene di mani, attrezzature e superfici mantenimento della catena del freddo gli alimenti già cotti devono essere conservati a temperature adeguate: 65 C o 4 C separazione dei prodotti crudi dai prodotti cotti

26 Gli Stafilococchi sono batteri ubiquitari. Si tratta essenzialmente di parassiti saprofiti della pelle e delle mucose dell uomo e dell animale. Soltanto alcune specie sono patogene opportuniste per l uomo. Il consumo di alimenti inquinati dalle enterotossine dà luogo ad un quadro gastroenterico acuto TOSSINFEZIONI DA STAFILOCOCCHI La più virulenta è Staphylococcus aureus Circa la metà dei ceppi di S. aureus è in grado di produrre enterotossine

27 Cocchi Gram positivi, non sporulanti, immobili che si dividono in più piani formando ammassi irregolari. Aerobi-anaerobi facoltativi. Nella parete cellulare esistono 4 antigeni noti tra cui peptidoglicano ed acidi teicoici. Si moltiplica con maggior facilità in aerobiosi rispetto all anaerobiosi. Facilmente inibito da flora competitiva. Sensibile all acidità del mezzo. Tollera elevate concentrazioni di NaCl (fino al 20%) e saccarosio (fino al 50%) con ridotta acqua libera lunga sopravvivenza in alimenti disidratati e congelati

28 ph Il valore minimo per la moltiplicazione è minore in condizioni aerobiche rispetto alle condizioni anaerobiche. ATTIVITA DELL ACQUA In condizioni di anaerobiosi l a w minima per la crescita è 0,90 mentre in condizioni di aerobiosi il valore minimo di a w necessario è 0,86. TEMPERATURA La temperatura ottimale di crescita di C, quella minima è 10 C. La produzione di tossine è ottimale alla temperatura di 40 C. la rapida moltiplicazione permette in poche ore di raggiungere microrganismi per grammo di alimento, quantità che provoca l intossicazione stafilococcica.

29 PATOGENICITA Dovuta alle enterotossine prodotte. Si conoscono 5 tipi antigenicamente distinti di esotossine ad attività enterotossica dalla A alla E. Sono piccole proteine (P.M kd). Le enterotossine sono metaboliti escreti nel corso dell accrescimento batterico. La quantità di tossina prodotta nell alimento è in relazione alla moltiplicazione cellulare che a sua volta dipende da ph, Aw, temperatura (maggiore tra 10 e 45 C), ossigeno (maggiore in anaerobiosi). La cottura uccide i microrganismi ma le tossine sono molto termostabili sottoposte al normale trattamento di cottura dei cibi non sono inattivate

30 Stabilità in una larga gamma di ph. Grande stabilità al calore: non sono completamente inattivate dalle normali condizioni di cottura. A seconda del mezzo sono inattivate solo dopo parecchie ore a temperatura tra C e dopo almeno 30 a 100 C. Alto potere patogeno nell uomo: il livello minimo di enterotossina considerato necessario per provocare la gastroenterite sembrerebbe di 10 µg nel cibo contaminato livello mediamente prodotto da almeno 10 6 ufc/g di alimento

31 Il principale serbatoio è l uomo ammalato (piodermiti o lesioni cutanee anche di minima entità) o asintomatico. Il 25-50% degli individui sani sono portatori nasali di Staphylococcus aureus a livello di naso, gola, capelli e pelle disseminazione su pelle, mani, faccia ed ambiente ambiente starnutire, tossire, parlare faccia mani toccando lesioni cutanee, naso, bocca PORTATORE rinofaringeo cavo orale cute cuoio capelluto/capelli barba MALATO affezioni cutanee affezioni alle vie respiratorie

32 MODALITA DI CONTAMINAZIONE UOMO attrezzi, stoviglie ferite, naso, cavo orofaringeo, capelli, feci mani Droplets ALIMENTI UOMO

33 INDAGINE DI LABORATORIO Nell accertamento di un episodio di tossinfezione è elemento molto importante l insorgenza dei sintomi pressoché in simultanea in tutti o quasi i soggetti che hanno consumato l alimento. Esame microbiologico dell alimento Si ritrovano fino a 10 6 /g cellule di S. aureus Molto spesso l alimento ha subito un trattamento termico che ha ucciso i microrganismi identificazione della tossina nell alimento con test rapidi e molto sensibili

34 PERIODO DI INCUBAZIONE Tra 1 e 10 ore, mediamente tra 4 e 8 ore. Molto breve essendo la tossina già presente nell alimento viene rapidamente assorbita, passa in circolo e raggiunge il SNC dove agisce sul centro del vomito. SINTOMATOLOGIA Esordio brusco con nausea intensa, vomito ripetuto, dolori addominali e diarrea, prostrazione. Generalmente non si ha febbre. Regressione dei sintomi dopo le prime 24 ore. Sono più sensibili bambini ed anziani. Il trattamento è sintomatico (reidratazione).

35 EPIDEMIOLOGIA Più frequente il riscontro nei mesi caldi. Per l insorgenza sono requisiti fondamentali: ALIMENTO inquinato favorevole allo sviluppo del microrganismo (ricco di proteine, ph prossimo alla neutralità, assenza di flora inibitrice ad es. carne con elevata concentrazione di sale) conservazione a TEMPERATURA ambiente per un certo periodo per consentire la moltiplicazione TEMPO intercorso tra inquinamento e consumo tale da consentire la produzione di tossine in quantità sufficiente alla comparsa dei disturbi

36 ALIMENTI COINVOLTI Alimenti maggiormente a rischio sono: carne e derivati pollame e uova prodotti di pasticceria farciti panini imbottiti latte e derivati Alimenti che richiedono considerevole manipolazione durante la preparazione CONTAMINAZIONE FORMAZIONE ENTEROTOSSINA Alimenti mantenuti a temperature < a 60 C ma non adeguatamente raffreddati dopo la preparazione MOLTIPLICAZIONE BATTERICA

37 PREVENZIONE Lavaggio frequente delle mani Utilizzo del copricapo Allontanare dal contatto con gli alimenti gli affetti da piodermiti e lesioni/escoriazioni delle mani Educare il personale a non toccare direttamente gli alimenti Pulizia e disinfezione di superfici ed utensili Evitare il contatto tra alimenti crudi e cotti Diminuire il numero delle manipolazioni Distruggere i microrganismi prima della moltiplicazione (cottura, pastorizzazione) Mantenere la catena del freddo

38 TOSSINFEZIONI DA CLOSTRIDIUM BOTULINUM Clostridium botulinum è l agente eziologico del BOTULISMO. Si tratta di un bastoncello del genere Clostridium, Gram positivo, sporigeno, anaerobio obbligato, mobile, in grado di produrre una potente neurotossina. Le sedi naturali di questo microrganismo sono terreno, sedimenti marini delle acque stagnanti, correnti o costiere.

39 TEMPERATURA L optimum di temperatura di crescita delle cellule vegetative va dai 30 ai 37 C. Si sviluppa preferibilmente a ph prossimo alla neutralità (6.8-7). Il valore minimo necessario per la moltiplicazione è 4.5, mentre quello massimo è 8.5. La germinazione delle spore non può avvenire a valori di ph inferiori a 4.5. ATTIVITA DELL ACQUA ph Viene inibito da NaCl all 8%, dal nitrito e da valori di Aw inferiori a 0,94. Oltre ad essere un inibitore della crescita, NaCl è in grado di interferire con alcune tappe della germinazione delle spore.

40 SPORE Di forma ovale hanno prevalentemente disposizione subterminale e sono più larghe della cellula madre. Possono essere prodotte sia in natura (acqua, terreno e negli alimenti) che in terreno di coltura. Si ritrovano nel suolo, in acque sia dolci che salate, apparato digerente di diversi animali, feci, superfici di barriera di animali e vegetali, da qui possono arrivare sul prodotto alimentare finito. INATTIVAZIONE SPORE: 360 min a 100 C 120 min a 105 C 36 min a 110 C 4 min a 120 C

41 Il microrganismo elabora una tossina di cui sono note 7 varianti antigeniche ma di analogo potere patogeno. La produzione delle tossine avviene dopo la moltiplicazione delle forme vegetative: processo favorito da anaerobiosi assoluta e temperatura superiore a 30 C. Si suddividono inoltre in due gruppi CEPPI PROTEOLITICI tipo A, alcuni ceppi B ed F CEPPI NON PROTEOLITICI tipo E, alcuni ceppi B ed F Deterioramento degli alimenti con formazione di prodotti della putrefazione facilmente rilevabili con l olfatto Solo lievi processi di deterioramento

42 Tipi A, B ed E Tipi C e D BOTULISMO UMANO BOTULISMO ANIMALE A Stati Uniti E prodotti ittici mammiferi, uccelli B Europa Tipo F Solo 2 casi a livello umano Tipo G nessun caso intossicazione Fattori che impediscono la replicazione del batterio e quindi la produzione della tossina Contenuto in acqua < 30% Essiccamento Sale in concentrazione > 8% Salatura Temperatura elevata Ebollizione/Sterilizzazione ph < 4,5 o > 9 Acidificazione

43 Le tossine note per aver causato botulismo nell uomo sono A, B ed E. Sono catene polipeptidiche con P.M. attorno ai 150 kd. Anche una piccola quantità può causare la malattia (0,1-10 µg dose letale per os 100 µg). Queste neurotossine sono acidoresistenti e non sono degradate dagli enzimi proteolitici (superamento della barriera gastrica). A valori di ph di 4.5 od inferiori cessa la produzione di tossina Alimenti con ph 4.5 esenti dal problema Le tossine, abbastanza termolabili, sono distrutte dopo 15 a temperatura di ebollizione La ricottura dei cibi sospetti porta ad un loro risanamento

44 Terreno e polvere VIE DI CONTAMINAZIONE Sedimenti acque Spore ceppi A e B Spore ceppo E Contaminazione alimenti ed utensili Contaminazione pesci ed animali marini Alimenti intossicazione Germinazione spore in condizioni anaerobie Moltiplicazione con produzione tossine

45 PERIODO DI INCUBAZIONE L espressione clinica insorge mediamente a distanza di ore dall ingestione del cibo contaminato. SINTOMATOLOGIA Astenia, cefalea, costipazione, nausea, vomito e dolori addominali precedono la sintomatologia di tipo neurologico. Le prime manifestazioni neurologiche riguardano i disturbi della vista poi paralisi della deglutizione, della parola e della respirazione fino a costrizione della trachea, paralisi della muscolatura involontaria e morte.

46 La tossina una volta nell organismo non è inattivata da acidità gastrica o enzimi di stomaco e duodeno. Nel lume dell intestino si lega alla superficie apicale delle cellule epiteliali (transport cell) e mediante un processo di endocitosi e transcitosi è trasportata e rilasciata dalla superficie basolaterale delle cellule stesse. Questo permette alla tossina di raggiungere la circolazione generale e le cellule target PATOGENICITA Neuroni colinergici presinaptici nelle giunzioni neuromuscolari

47 Blocco liberazione acetilcolina PATOGENICITA Paralisi del sistema motorio Insorgenza sintomatologia Paralisi muscolatura oculare Paralisi muscolatura faringea e linguale Paralisi muscoli sternocleidomastoideo, diaframma e trapezio Diplopia, fotofobia, immagini tremolanti Blocco secrezione salivare, disturbi deglutizione Insufficienza respiratoria

48 DIAGNOSI quadro clinico ed anamnesi identificazione della tossina nel siero, nelle feci, nel vomito del paziente o nell alimento sospetto con metodo ELISA oppure test sull animale tecniche di biologia molecolare

49 Ricerca del C.botulinum e sue tossine La ricerca della tossina botulinica è basata sulla prova biologica su topini inoculati con estratti dell alimento sospetto (mouse test) Tempi di risposta 72 h La ricerca di Clostridium botulinum è basata sulla semina del campione in terreni colturali liquidi, isolamento del germe in piastra e conferma mediante prove biochimiche e prova biologica su topini (mouse test). In caso di morte dei topini si invia il campione all ISS per la conferma sierologica Tempi di risposta 14 gg.

50 Rilevazione in PCR della presenza di Clostridium botulinum produttore di tossine Si utilizza il metodo multiplex Real-time PCR sviluppato dall Istituto Superiore di Sanità validato in house nell ambito del progetto di ricerca Infant Botulism e accreditato nel novembre 2011 Tempi di risposta h Il metodo individua, dopo una fase di arricchimento, i geni che codificano per le tossine botuliniche A, B, E, F La presenza del segnale in PCR fornisce un indicazione indiretta della presenza di Clostridium botulinum nel campione

51 TERAPIA Essendo di natura proteica, le tossine botuliniche sono quindi dotate di potere antigenico. Questo permette di ottenere sieri specifici e polivalenti che rappresentano attualmente l unica terapia esistente. Per essere efficace, la somministrazione dell antisiero deve avvenire in maniera molto tempestiva. È inoltre possibile la somministrazione di sostituti dell acetilcolina, la respirazione artificiale con ossigeno, la somministrazione di antibiotici per evitare polmonite. La prognosi dipende dalla precocità dell intervento terapeutico e dalla quantità di tossina ingerita (più severa nelle forme a breve incubazione). Letalità ridotta dal 60% al 10% soprattutto grazie alla migliorata assistenza respiratoria in fase acuta.

52 ALIMENTI COINVOLTI Alimenti che permettono la crescita del microrganismo e la produzione di tossina oppure anche se processati consentire la sopravvivenza della spora. Generalmente cibi non acidi (ph >4.6) conservati in anaerobiosi. Conserve di carne, pesce e verdure soprattutto domestiche Semiconserve ittiche e di verdure confezionate sotto vuoto e mal refrigerate Alimenti con ph neutro trattati al calore e confezionati in condizioni che permettano potenziale di red/ox ridotto e non refrigerati

53 Le conserve che possono contenere C. botulinum non sempre manifestano caratteristiche organolettiche particolari perché solo i ceppi proteolitici producono, in seguito alla loro attività metabolica, delle sostanze maleodoranti. A scopo precauzionale NON consumare e NON assaggiare conserve vegetali o animali che presentino rigonfiamento del coperchio odore anomalo all apertura colore innaturale

54 BOTULISMO INFANTILE Il botulismo infantile è un intossicazione che interessa esclusivamente i lattanti. Colpisce i bambini con età inferiore a 12 mesi, con prevalenza dei casi tra 3 e 6 mesi. È causata dall ingestione di spore (tipi A, B, F). Raramente si identifica l alimento (miele oppure latte in polvere dolcificato con miele). Tali spore trovano nell ambiente intestinale del bambino le condizioni ideali per la germinazione, proliferazione e produzione della tossina. L evoluzione è lenta con produzione ed assorbimento della tossina protratta nel tempo. Il 95% dei casi di botulismo infantile viene registrato negli USA.

55 PREVENZIONE Corretta conservazione degli alimenti (evitare di porre a contatto cibi crudi e cibi cotti) Utilizzo di prodotti freschi di prima qualità Accurata pulizia degli alimenti messi in conserva (lavaggio, pelatura) Metodo poco affidabile: osservare l aspetto delle confezioni (rigonfiamenti) e dell alimento conservato Acidificare gli alimenti a ph< a 4.5 Abbassare Aw con salatura (salamoia), aggiunta zucchero, essicamento, congelamento Uso di conserve di produzione industriale Conservare le semiconserve in ambiente fresco Riscaldare gli alimenti sopra i 90 C per almeno 5 Per le industrie rispettare le tabelle di sterilizzazione ed effettuare controlli batteriologici sul prodotto

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 OMS : 10 punti alla base della prevenzione delle malattie trasmesse dagli alimenti: 1. Scegliere i prodotti che abbiano subito trattamenti idonei ad assicurarne l innocuità

Dettagli

Gennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro)

Gennaio-maggio 2008( fonte dati Epicentro) LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI 1 Epidemiologia Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni. Con il passare

Dettagli

LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum

LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica. ERUCON - ERUditio et CONsultum LE MALATTIE ALIMENTARI di origine batterica INTOSSICAZIONI ALIMENTARI consumo di alimenti contenenti tossine prodotte da microrganismi che si sono moltiplicati nell alimento precedentemente al suo consumo

Dettagli

L igiene degli alimenti ha due scopi:

L igiene degli alimenti ha due scopi: IGIENE deglialimenti L igiene degli alimenti ha due scopi: Conservare le caratteristiche intrinseche di un alimento Assicurarne l innocuità Le alterazioni degli alimenti sono dovute allo sviluppo e alla

Dettagli

Intossicazione alimentare

Intossicazione alimentare Intossicazione alimentare Le prime osservazioni sui disturbi legati all ingestione del cibo sono antiche.già nel corso del II secolo a.c. i medici dell antica Grecia avevano descritto l esistenza di reazioni

Dettagli

Malattie di origine alimentare. Presentazione di Elisa Baricchi

Malattie di origine alimentare. Presentazione di Elisa Baricchi Malattie di origine alimentare Presentazione di Elisa Baricchi Malattie di origine alimentare Con il termine di malattie di origine alimentare si intendono le malattie causate dall ingestione di cibi contaminati

Dettagli

Le intossicazioni alimentari

Le intossicazioni alimentari Le intossicazioni alimentari Porte Aperte 22 novembre 2014 DI COSA PARLIAMO OGGI EFSA Intossicazioni & tossinfezioni alimentari Esempi Prevenzione 2 AMBITI DI COMPETENZA DELL EFSA Salute delle piante Protezione

Dettagli

rinominata malattia da hamburger)

rinominata malattia da hamburger) Corso per alimentaristi III PARTE Carne macinata Hamburger poco cotti (tale sindrome è stata anche rinominata malattia da hamburger) Acqua potabile e di balneazione Feci dell uomo e degli aminali brividi

Dettagli

CONSERVAZIONE ALIMENTI

CONSERVAZIONE ALIMENTI CONSERVAZIONE ALIMENTI Appunti di lezione Unità didattica: Alimentazione Prof.ssa Rossella D'Imporzano 1 ALTERAZIONE ALIMENTI Gli alimenti Con il passare del tempo Deperiscono e si ALTERANO COLORE imbrunimento

Dettagli

FOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento

FOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento Corso di Educazione e Comunicazione ambientale per professionisti dell informazione FOOD SAFETY : Rischio microbiologico dalla produzione al consumo dell alimento Patrizia Romano Scuola di Scienze Agrarie,

Dettagli

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale

Dettagli

Genere Yersinia. dolore addominale oro-fecale gastroenterite. Y.pseudotuberculosis PATOLOGIA TRASMISSIONE

Genere Yersinia. dolore addominale oro-fecale gastroenterite. Y.pseudotuberculosis PATOLOGIA TRASMISSIONE Genere Yersinia i SPECIE PATOLOGIA TRASMISSIONE Y.pestis Peste zoonotica Y.enterocolitica Y.pseudotuberculosis adeno-mesenterite dolore addominale oro-fecale gastroenterite febbre Genere Yersinia Contaminazione

Dettagli

Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche

Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO 16 Settembre 2014 Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche Lucia Decastelli SC Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni

Dettagli

IGIENE DEGLI ALIMENTI

IGIENE DEGLI ALIMENTI IGIENE DEGLI ALIMENTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 CORSO PER OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE E DI TUTTI GLI ADDETTI CHE MANIPOLANO ALIMENTI Ai sensi del regolamento CE 852 del 2004 CENNI DI LEGISLAZIONE ALIMENTARE

Dettagli

MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI MINISTERO DELLA SALUTE

MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI MINISTERO DELLA SALUTE MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE E PROFILASSI INTERNAZIONALE CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE una raccolta di schede informative relative

Dettagli

I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca.

I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca. I rischi in piscina:dalle infezioni all incidente in vasca. Seminari regionali per gestori di piscine 2007 Garda 13/04, Jesolo 03/05, Caorle 10/05, Chioggia 22/06 Giacomo Marchese Azienda Ulss 12 - Servizio

Dettagli

I rischi sanitari legati alla preparazione,somministrazione e consumo di alimenti

I rischi sanitari legati alla preparazione,somministrazione e consumo di alimenti II Workshop fattorie didattiche 28 novembre 2011 Provincia di Torino I rischi sanitari legati alla preparazione,somministrazione e consumo di alimenti Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene

Dettagli

.per saperne di piu «LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE»

.per saperne di piu «LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE» .per saperne di piu «LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE» Come abbiamo visto in precedenza gli alimenti possono essere contaminati da batteri o da sostanze chimiche tossiche. Queste ultime possono provenire

Dettagli

Le analisi che si effettuano sul latte. Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario

Le analisi che si effettuano sul latte. Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario Le analisi che si effettuano sul latte Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario Per il controllo della qualità del latte vengono rilevati determinati parametri:

Dettagli

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate

Dettagli

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004

Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004 Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2004 La direttiva 2003/99/CE ed il Regolamento CE 2160/2003 richiedono che gli agenti delle malattie trasmissibili

Dettagli

Alimenti vegetali e contaminazione ambientale:

Alimenti vegetali e contaminazione ambientale: Alimenti vegetali e contaminazione ambientale: il laboratorio di analisi a tutela della collettività Controlli microbiologici su alimenti di origine vegetale Dott.ssa Floriana Scuriatti Dip. Prov.le ARPAM

Dettagli

Bruna Auricchio Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare

Bruna Auricchio Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Bruna Auricchio Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Grossi bastoncelli, Gram Positivi Aerobio facoltativo Sporigeno (in condizioni ambientali

Dettagli

MALATTIE DA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA. Infezioni Intossicazioni Tossinfezioni Infestazioni

MALATTIE DA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA. Infezioni Intossicazioni Tossinfezioni Infestazioni 1 MALATTIE DA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA Infezioni Intossicazioni Tossinfezioni Infestazioni 2 Dose Infettante Minima o DIM Costituisce un limite di batteri patogeni, superato il quale si possono manifestare

Dettagli

I termini e i concetti fondamentali

I termini e i concetti fondamentali unità Le malattie trasmesse da alimenti I termini e i concetti fondamentali lezione 1 Caratteristiche e classificazione delle malattie trasmesse da alimenti Per quanto riguarda gli alimenti e le industrie

Dettagli

ENTEROBACTER SAKAZAKII (Cronobacter spp)

ENTEROBACTER SAKAZAKII (Cronobacter spp) ENTEROBACTER SAKAZAKII (Cronobacter spp) CRONOBACTER spp (già Enterobacter sakazakii) Nel 2008 Creazione del nuovo genere Cronobacter spp (prima genere Enterobacter) -bacillo Gram negativo appartenente

Dettagli

TOSSINFEZIONI ALIMENTARI

TOSSINFEZIONI ALIMENTARI TOSSINFEZIONI ALIMENTARI COME SI EVITANO LE TOSSINFEZIONI ALIMENTARI? Regole principali per prevenire le tossinfezioni alimentari di natura microbica nelle mense collettive 1. Cos è una tossinfezione alimentare

Dettagli

Epidemiologia generale delle malattie infettive

Epidemiologia generale delle malattie infettive Epidemiologia generale delle malattie infettive ecologia microbica rapporti ospite-parassita storia naturale delle malattie infettive sorgenti e serbatoi di infezione vie di penetrazione e modalità di

Dettagli

Silvana Barbuti Dipartimento Microbiologia SSICA Tel Mail:

Silvana Barbuti Dipartimento Microbiologia SSICA Tel Mail: Silvana Barbuti Dipartimento Microbiologia SSICA Tel. 0521 795 262 Mail: silvana.barbuti@ssica.it La sicurezza alimentare è definita come "la certezza pratica che dal cibo consumato in modo ragionevole

Dettagli

LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE. La malattia di di origine alimentare deriva dall ingestione di di un alimento contaminato

LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE. La malattia di di origine alimentare deriva dall ingestione di di un alimento contaminato LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE? La malattia di di origine alimentare deriva dall ingestione di di un alimento contaminato CHE COSA SONO I BATTERI? organismi unicellulari di di dimensioni estremamente

Dettagli

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti

LA GUIDA FACILE ALL HACCP. Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti LA GUIDA FACILE ALL HACCP Guida all analisi e controllo dei rischi nel trattamento degli alimenti INTRODUZIONE In qualsiasi tipo di attività ogni singolo passo che parte dalla preparazione dei cibi e

Dettagli

TOSSINFEZIONI ALIMENTARI e BOTULISMO

TOSSINFEZIONI ALIMENTARI e BOTULISMO TOSSINFEZIONI ALIMENTARI e BOTULISMO 1 1 Tossinfezioni Intossicazioni Alimentari Tossinfezione Alimentare malattia dovuta all'ingestione di cibo contaminato da batteri patogeni; la sintomatologia morbosa

Dettagli

Batteri Virus Parassiti Agenti non convenzionalii

Batteri Virus Parassiti Agenti non convenzionalii Le Zoonosi alimentari Che cosa è una zoonosi? ZOONOSI: malattia che si trasmette dagli animali all uomo Come si trasmettono le zoonosi all uomo? Per contatto diretto Per contatto indiretto Secreti e escreti

Dettagli

Buone Regole di Prassi Igienica per Toxoplasma. I tachizoiti di Toxoplasma gondii

Buone Regole di Prassi Igienica per Toxoplasma. I tachizoiti di Toxoplasma gondii I tachizoiti di Toxoplasma gondii I tachizoiti di Toxoplasma gondii sono abbastanza sensibili al ph acido dello stomaco (non resistono più di 1 ora) possono provocare infezione penetrando attraverso piccole

Dettagli

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive

Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive Epidemiologia e profilassi generale delle malattie infettive INFEZIONE MALATTIA INFETTIVA ASPETTI GENERALI Interazione di un agente biologico (microrganismo) e un ospite recettivo (uomo, animale). Implica

Dettagli

Ispezione degli alimenti di origine animale

Ispezione degli alimenti di origine animale Ispezione degli alimenti di origine animale Leonardo Alberghini DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA, PATOLOGIA COMPARATA E IGIENE VETERINARIA Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Padova

Dettagli

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi

IL CONCETTO DI ZOONOSI CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI. Zoonosi dirette. Ciclozoonosi. Metazoonosi. Saprozoonosi IL CONCETTO DI ZOONOSI Malattie ed infezioni che si trasmettono naturalmente dagli animali vertebrati all uomo e viceversa (O.M.S.) CLASSIFICAZIONE DELLE ZOONOSI Zoonosi dirette Trasmissione dall animale

Dettagli

Derivati del pomodoro. aspetti microbiologici. Report N. 5

Derivati del pomodoro. aspetti microbiologici. Report N. 5 Derivati del pomodoro. aspetti microbiologici Report N. 5 2013 SOMMARIO INTRODUZIONE 06 ARGOMENTI GENERALI Note sulla microbiologia delle conserve alimentari acide e dei derivati del pomodoro in particolare

Dettagli

MICROBICA (parametro)

MICROBICA (parametro) Pagina 1 di 12 Tutti gli alimenti destinati alla refezione scolastica, ospedaliera e case di cura Formaggi (tutti) Formaggi a pasta molle non stagionati (formaggi freschi) Formaggi duri o semiduri da latte

Dettagli

Informativa in base all art. 43, comma 1, Nr. 1 della Legge sulla protezione dalle infezioni (Abbr. ted. IfSG)

Informativa in base all art. 43, comma 1, Nr. 1 della Legge sulla protezione dalle infezioni (Abbr. ted. IfSG) Timbro dell Ufficio sanitario Informativa in base all art. 43, comma 1, Nr. 1 della Legge sulla protezione dalle infezioni (Abbr. ted. IfSG) Informazioni sanitarie per la manipolazione degli alimenti Le

Dettagli

La microbiologia in cucina

La microbiologia in cucina Mangiare a scuola 6 7 maggio 2011 Camera di Commercio di Torino La microbiologia in cucina Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione

Dettagli

DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI

DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI DIARREA D ORIGINE INFETTIVA PERCORSI Modalità di attivazione di un percorso Definizione di quale percorso utilizzare Iter diagnostico e microrganismi da considerare Procedure da adottare Valutazione clinicoanamnestica

Dettagli

Listeria monocytogenes

Listeria monocytogenes Listeria monocytogenes Coccobacilli Gram+ Asporigeno Aerobio, Anaerobio facoltativo Comprende 6 specie, di cui solo 2 sono patogene per l uomo la monocytogenes e la L.ivanovi. Diametro di 0,4-0,5-2 micron

Dettagli

Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio

Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio Laura Toti,, Eva Alessi Focus su sicurezza d uso e nutrizionale degli alimenti 21-22 22

Dettagli

USO GRATUITO USO GRATUITO USO GRATUITO USO GRATUITO. Tossinfezioni alimentari. Tossinfezioni alimentari

USO GRATUITO USO GRATUITO USO GRATUITO USO GRATUITO. Tossinfezioni alimentari. Tossinfezioni alimentari Tossinfezioni alimentari Tossinfezioni alimentari patologie provocate dall'ingestione di cibi contaminati da microrganismi patogeni e dalle loro tossine. Infezione alimentare Ingestione di un alimento

Dettagli

14/04/2014. EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, nm sprovvisto di envelope molto resistente

14/04/2014. EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, nm sprovvisto di envelope molto resistente Malattia Vescicolare del Suino EZIOLOGIA Fam. Picornaviridae gen. Enterovirus RNA 1, 28-30 nm sprovvisto di envelope molto resistente 1 sierotipo 4 gruppi Malattia Vescicolare del Suino (MVS) Il virus

Dettagli

Conservazione degli Alimenti

Conservazione degli Alimenti Università degli Studi della Calabria Facoltà di Ingegneria Corso di Processi Agroalimentari 1 Insieme di tecniche utilizzate per ridurre l alterazione l naturale degli alimenti ed aumentarne la durata

Dettagli

Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS

Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) EPIS Andamento (%) annuale dei principali sierotipi di Salmonella (infezioni umane) 60 50 40 30 S.Enteritidis S.Typhim S.4,5,12:ì:- 20 10 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 S. Napoli in prodotti

Dettagli

Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini

Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp. Salmonellosi. Salmonellosi nei bovini 5 Congresso annuale Mastitis Council Italia LODI 9 febbraio 2007 Patogeni emergenti nel latte: il ruolo di Salmonella spp Dott. Antonio Barberio Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Sezione

Dettagli

Campylobacter. habitat. Intestino degli animali, in particolare volatili. Pollame Carne suina Latte crudo. alimenti a rischio

Campylobacter. habitat. Intestino degli animali, in particolare volatili. Pollame Carne suina Latte crudo. alimenti a rischio 39 Campylobacter habitat Intestino degli animali, in particolare volatili alimenti a rischio Pollame Carne suina Latte crudo Vie di contagio dei Campylobacter 40 Intestino dell'uomo Bassa dose infettante:

Dettagli

TRICHINELLOSI nell uomo

TRICHINELLOSI nell uomo TRICHINELLOSI nell uomo In passato, era considerato soprattutto il SUINO (ciclo urbano), poi il CINGHIALE e la VOLPE (ciclo silvestre). I roditori (ratti, topi ) animali carnivori e cannibali erano considerati

Dettagli

Malattie a trasmissione orofecale

Malattie a trasmissione orofecale Malattie a trasmissione orofecale Malattie a trasmissione oro-fecale Infezioni la cui principale via di eliminazione è rappresentata dalle feci. Gli agenti etiologici penetrano in prevalenza attraverso

Dettagli

Contaminazione degli alimenti

Contaminazione degli alimenti Contaminazione degli alimenti Contaminazione primaria e secondaria i microrganismi presenti negli alimenti sono sempre dovuti a contaminazione: Primaria:cioè dovuta a microrganismi naturalmente presenti

Dettagli

LA QUALITA DEGLI ALIMENTI: ASPETTI IGIENICO-SANITARI

LA QUALITA DEGLI ALIMENTI: ASPETTI IGIENICO-SANITARI LA QUALITA DEGLI ALIMENTI: ASPETTI IGIENICO-SANITARI DEFINIZIONE DI ALIMENTO Si definisce alimento qualsiasi sostanza che sia in grado di esercitare una o più delle seguenti funzioni: fornire materiale

Dettagli

3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE

3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE 3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE Esaminati 428 campioni. Tab.21: Standard di riferimento per paste farcite artigianali fresche confezionate (Circolare del Ministero della

Dettagli

Le malattie veicolate dagli alimenti

Le malattie veicolate dagli alimenti Le malattie veicolate dagli alimenti Le malattie veicolate dagli alimenti rappresentano un problema presente da quando l uomo è nato. Ancora oggi, nonostante i progressi e le tecnologie a disposizione,

Dettagli

ALIMENTO CARICA MICROBICA LIMITE (ufc/g)

ALIMENTO CARICA MICROBICA LIMITE (ufc/g) Pagina 1 di 7 Formaggi (tutti) / Listeria monocytogenes assente/25 g Formaggi freschi non stagionati 0 Formaggi molli < 1.000.000 Coliformi < 10.000 E. coli < 1.000 < 1.000 Formaggi duri o semiduri da

Dettagli

Federfarma Genova Associazione Titolari di Farmacia P.zza G. Savonarola, 3/ Genova tel fax

Federfarma Genova Associazione Titolari di Farmacia P.zza G. Savonarola, 3/ Genova tel fax Federfarma Genova Associazione Titolari di Farmacia P.zza G. Savonarola, 3/1-16129 Genova tel. 010587641 fax 010562366 segreteria@federfarmagenova.it Cos è il botulismo Il termine botulismo indica una

Dettagli

DOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA

DOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA DOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA 1 Quali sono i microrganismi che possiamo trovare negli alimenti

Dettagli

individuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio

individuazione della causa di una patologia Diagnostica di laboratorio DIAGNOSI (διαγνωσισ = distinguere) individuazione della causa di una patologia Diagnosi su base clinica e/o anatomo-patologica sospetto o orientamento diagnostico Diagnosi di laboratorio (diagnosi eziologica)

Dettagli

Tossinfezioni alimentari

Tossinfezioni alimentari Tossinfezioni alimentari Malattie trasmesse da alimenti contaminati. L alimento funge da terreno di coltura per i batteri che provocano la patologia direttamente o, più spesso, attraverso la produzione

Dettagli

ASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

ASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI ASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI INDICAZIONI PER CONSERVARE E PREPARARE IL CIBO Dr.ssa Valeria Contarini Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione di di Ravenna Lugo, 9 aprile 2015 Sicurezza

Dettagli

CENNI DI MICROBIOLOGIA

CENNI DI MICROBIOLOGIA CENNI DI MICROBIOLOGIA I batteri, i lieviti e le muffe sono organismi viventi di dimensioni piccolissime. Sfruttando alcune loro capacità vengono utilizzati, in modo controllato, nei processi di produzione

Dettagli

Test di uscita terzo anno

Test di uscita terzo anno 1) Cosa si intende per origine della contaminazione a) la contaminazione delle materie prime a opera di acqua, suolo, pulviscolo,...; b) lo sviluppo di batteri negli alimenti; c) la provenienza dei batteri.

Dettagli

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico

4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico 4ª UNITA DIDATTICA Modello Nutrizionale metabolico Contenuti Modello Nutrizionale metabolico Sezione del modello: Equilibrio idro-elettrolitico e acido-base Assistenza alla persona con problemi relativi

Dettagli

IL TEMPO DI RIDUZIONE DECIMALE

IL TEMPO DI RIDUZIONE DECIMALE IL TEMPO DI RIDUZIONE DECIMALE Sensibilità al calore dei microrgamismi In generale i batteri psicrotrofi sono meno resistenti dei mesofili che lo sono meno dei termotrofi. I Gram negativi sono meno resistenti

Dettagli

i pericoli per gli ALIMENTI e la loro CONTAMINAZIONE

i pericoli per gli ALIMENTI e la loro CONTAMINAZIONE i pericoli per gli ALIMENTI e la loro CONTAMINAZIONE CONTAMINAZIONE DEGLI ALIMENTI TRASFERIMENTO DI MATERIALI INDESIDERATI NEL PRODOTTO FINITO NATURA DELLA CONTAMINAZIONE CHIMICA FISICA BIOLOGICA MICROBIOLOGICA

Dettagli

Lgs 31/2001 E QUALITA DELLE ACQUE DISTRIBUITE NELLA PROVINCIA DI CASERTA

Lgs 31/2001 E QUALITA DELLE ACQUE DISTRIBUITE NELLA PROVINCIA DI CASERTA D. Lgs 31/2001 E QUALITA DELLE ACQUE DISTRIBUITE NELLA PROVINCIA DI CASERTA Dr Nicola Santagata Dir. Resp.. U.O. Acque Destinate al Consumo Umano Dip. Tec. ARPAC Caserta DICHIARAZIONE 2003 SOSTANZA ACCESSO

Dettagli

BOTULISMO BOVINO DALLA MALATTIA ALLA TOSSINFEZIONE ALIMENTARE. Giovanni Ballarini. Parma

BOTULISMO BOVINO DALLA MALATTIA ALLA TOSSINFEZIONE ALIMENTARE. Giovanni Ballarini. Parma Giovanni Ballarini Prof. Em. Università degli Studi di Parma BOTULISMO BOVINO DALLA MALATTIA ALLA TOSSINFEZIONE ALIMENTARE 2007 BOTULISMO BOVINO Dalla malattia alla tossinfezione alimentare 1 I N D I C

Dettagli

Bordetellosi. Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II

Bordetellosi. Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II Prof. Alessandro FIORETTI Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II Patologia infettiva altamente contagiosa che colpisce prevalentemente il tacchino EZIOLOGIA Inizialmente identificato

Dettagli

ERUCON - ERUditio et CONsultum IGIENE ALIMENTI

ERUCON - ERUditio et CONsultum IGIENE ALIMENTI IGIENE ALIMENTI QUALIFICA FORNITORI Devono essere accettate esclusivamente materie prime che: Siano fornite da Aziende registrate e/o riconosciute che attuino un adeguato sistema di autocontrollo Siano

Dettagli

L alto prezzo del pollo economico

L alto prezzo del pollo economico L alto prezzo del pollo economico Prof. Alessandro FIORETTI Dip. Medicina Veterinaria e Produzione Animale Università degli Studi di Napoli Federico II 48 milioni di persone si ammalano ogni anno mangiando

Dettagli

Dott. Federico Capuano. zoonosi alimentari

Dott. Federico Capuano. zoonosi alimentari Dott. Federico Capuano zoonosi alimentari LE MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARI (FOODBORN DISEASE) Malattie da alimenti: malattia di natura infettiva o tossica causata o che si suppone sia stata causata da

Dettagli

Sulla cute di ogni individuo si trovano due tipi di microrganismi: residenti e transitori.

Sulla cute di ogni individuo si trovano due tipi di microrganismi: residenti e transitori. IGIENE delle MANI Le mani sono un ricettacolo di germi, circa il 20% è rappresentato da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi

Dettagli

31/08/2009. Enterobacteriaceae. Shigella. Salmonella. scaricato da 1

31/08/2009. Enterobacteriaceae. Shigella. Salmonella. scaricato da  1 Enterobacteriaceae E.coli Shigella Salmonella scaricato da www.sunhope.it 1 scaricato da www.sunhope.it 2 ANTIGENICITÀ E PATOGENICITÀ CAPSULA Nel genere Klebsiella l antigene K, di natura polisaccaridica,

Dettagli

Influenza Aviaria. La malattia

Influenza Aviaria. La malattia 1 INFLUENZA AVIARIA La malattia Influenza Aviaria L influenza aviaria è causata da virus appartenenti alla famiglia Orthomyxoviridae, genere Influenzavirus A. Si distinguono stipiti a bassa patogenicità

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE 24.10.2007 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 280/5 REGOLAMENTO (CE) N. 1237/2007 DELLA COMMISSIONE del 23 ottobre 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 2160/2003 del Parlamento europeo e del

Dettagli

Corso di Aggiornamento per Veterinari Larino, 2 ottobre I pericoli delle PPL. Valerio Giaccone Università di Padova

Corso di Aggiornamento per Veterinari Larino, 2 ottobre I pericoli delle PPL. Valerio Giaccone Università di Padova Corso di Aggiornamento per Veterinari Larino, 2 ottobre 2014 I pericoli delle PPL Valerio Giaccone Università di Padova Le PPL Le troviamo nei farmer s market o nelle boutique del gusto Le PPL Sono prodotti

Dettagli

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio

Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Fasi dell indagine: individuazione e descrizione del focolaio Anna Duranti Osservatorio Epidemiologico Veterinario Marche Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche Le tappe dell indagine /1

Dettagli

Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare

Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Scienza e Tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare Sai quali muffe ci sono nel tuo frigorifero? Impariamo a riconoscere le muffe pericolose Dott.ssa Paola Giorni, PhD Dipartimento di Scienze

Dettagli

RISCHIO BIOLOGICO. Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO

RISCHIO BIOLOGICO. Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO BIOLOGICO Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO Il rischio biologico in ambiente di lavoro si identifica con la determinazione del rischio di esposizione ad agenti biologici

Dettagli

MALATTIE DA CIBO in Italia (stime) ricoveri ospedalieri morti casi di malattie intestinali Disturbi alimentari cronici?? PE

MALATTIE DA CIBO in Italia (stime) ricoveri ospedalieri morti casi di malattie intestinali Disturbi alimentari cronici?? PE LA SICUREZZA ALIMENTARE NELLA RISTORAZIONE Corso Superiore di Cucina Italiana Dott. Ing. Massimo Gelati - Presidente Gruppo Gelati 11 ed. Colorno, Febbraio Giugno 2009 Gruppo Gelati -Via Marconi 47-43058

Dettagli

Le malattie veicolate dagli alimenti

Le malattie veicolate dagli alimenti Le malattie veicolate dagli alimenti Le malattie veicolate dagli alimenti rappresentano un problema presente da quando l uomo è nato. Ancora oggi, nonostante i progressi e le tecnologie a disposizione,

Dettagli

Il veleno è una sostanza che introdotta nell organismo, in quantità sufficiente, provoca danni temporanei o permanenti

Il veleno è una sostanza che introdotta nell organismo, in quantità sufficiente, provoca danni temporanei o permanenti AVVELENAMENTI Il veleno è una sostanza che introdotta nell organismo, in quantità sufficiente, provoca danni temporanei o permanenti Vie di penetrazione Le sostanze tossiche possono penetrare attraverso

Dettagli

Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia. Epidemiologia delle malattie infettive

Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia. Epidemiologia delle malattie infettive Obiettivi dell igiene CONTENUTI CORSO DI Definizione ed obiettivi dell Igiene. Concetto di salute e malattia Epidemiologia delle malattie infettive IGIENE Catena di contagio, sorgenti e serbatoi di infezione,

Dettagli

RISCHI MICROBIOLOGICI: Salmonellosi

RISCHI MICROBIOLOGICI: Salmonellosi RISCHI MICROBIOLOGICI: Salmonellosi AGENTE EZIOLOGICO CARATTERISTICHE EPIDEMIOLOGICHE SINTOMI POSSIBILE DANNO ALLA SALUTE DIAGNOSI TERAPIA SERBATOI DI INFEZIONE MATRICI ALIMENTARI CONTAMINABILI CONTAGIO

Dettagli

MICOSI PROFONDE MICOSI PROFONDE CRITOTOCOCCOSI

MICOSI PROFONDE MICOSI PROFONDE CRITOTOCOCCOSI MICOSI PROFONDE Le micosi profonde sono infezioni che interessano solitamente il polmone, le quali possono eventualmente disseminare per via ematica con coinvolgimento degli organi interni e della cute

Dettagli

Materie prime vegetali ed animali. idoneità dei sistemi di trasporto. temperature di trasporto. - fresche - refrigerate - congelate

Materie prime vegetali ed animali. idoneità dei sistemi di trasporto. temperature di trasporto. - fresche - refrigerate - congelate roblematiche tecnologiche legate alla conservazione i materie prime e semilavorati di origine vegetale ed nimale all interno della azienda Materie prime vegetali ed animali - fresche - refrigerate - congelate

Dettagli

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16 Il Rischio Biologico Rev. 2 ott. 2009 Rischio biologico slide 1 di 16 Definizione Consiste nella possibilità di contrarre, in seguito all esposizione a virus, batteri, miceti o funghi (lieviti e muffe),

Dettagli

GLI ALIMENTI E LA LORO CONTAMINAZIONE. La contaminazione negli alimenti NATURA DELLA CONTAMINAZIONE BATTERI

GLI ALIMENTI E LA LORO CONTAMINAZIONE. La contaminazione negli alimenti NATURA DELLA CONTAMINAZIONE BATTERI GLI ALIMENTI E LA LORO CONTAMINAZIONE CONTAMINANTE ENDOGENA Sostanze eterogenee che provengono dall ambiente in cui il prodotto è coltivato, allevato, trasformato, immagazzinato, distribuito e consumato.

Dettagli

CORSO MICROBIOLOGIA ALIMENTARE: Campylobacter spp.

CORSO MICROBIOLOGIA ALIMENTARE: Campylobacter spp. Associazione culturale Scoiattolo Rampante p.zza Pinturicchio, 4, 50053, Empoli (FI) c.f. 91037320487 http://scoiattolorampante.wordpress.com associazione.scoiattolorampante@gmail.com Tel +39 348.81.88.097

Dettagli

INFEZIONI OSPEDALIERE

INFEZIONI OSPEDALIERE INFEZIONI OSPEDALIERE DEFINIZIONE DI INFEZIONE OSPEDALIERA INFEZIONI OSPEDALIERE SONO LA CAUSA DI CIRCA 400.000 700.000 CASI DI INFEZIONE CHE CAUSANO LA MORTE DI 4000 7000 DEGENTI L ANNO COLPISCONO IL

Dettagli

ALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica

ALLEGATO 4. Limiti di Contaminazione Microbica ALLEGATO 4 Limiti di Contaminazione Microbica I valori limite microbiologici consigliati riportati nelle tabelle seguenti non devono essere superati affinché il prodotto sia conforme da punto di vista

Dettagli

Riscoprire il latte appena munto

Riscoprire il latte appena munto Riscoprire il latte appena munto Riscoprire il latte appena munto È ormai da diversi anni che i distributori di latte appena munto stanno avendo una costante diffusione nel nostro territorio, con un crescente

Dettagli

Uova e prodotti a base di uova Dott.ssa Cristina Leonardi

Uova e prodotti a base di uova Dott.ssa Cristina Leonardi LA SICUREZZA ALIMENTARE IN GRAVIDANZA E NELLE ALTRE FASCE A RISCHIO: CONSIGLI E PRECAUZIONI Uova e prodotti a base di uova Dott.ssa Cristina Leonardi Novara, 29 settembre 2012 Borgomanero, 13 ottobre 2012

Dettagli

Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza

Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza CdS Medicina e Chirurgia CI Medicina di Laboratorio MICROBIOLOGIA CLINICA AA 2015-2016 Modulo 15: Diagnosi microbiologica di influenza Giovanni DI BONAVENTURA, PhD Università «G. d Annunzio» di Chieti-Pescara

Dettagli

Salmonella: patogenesi, epidemiologia e diagnostica

Salmonella: patogenesi, epidemiologia e diagnostica Salmonella: patogenesi, epidemiologia e diagnostica Elisabetta Delibato elisabetta.delibato@iss.it Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità Malattie

Dettagli

Infezioni ospedaliere (IO)

Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni che non erano clinicamente manifeste né in incubazione al momento del ricovero. Le infezioni ospedaliere possono manifestarsi anche dopo la dimissione o essere presenti

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI DEL SETTORE ALIMENTARE. In CRI cosa facciamo con gli alimenti? (1) Argomenti da trattare:

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI DEL SETTORE ALIMENTARE. In CRI cosa facciamo con gli alimenti? (1) Argomenti da trattare: Argomenti da trattare: CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI DEL SETTORE ALIMENTARE - Nozioni di igiene degli alimenti - Nozioni sull'igiene della persona - Nozioni sulle principali malattie trasmesse con gli

Dettagli

Visita il sito

Visita il sito Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Il docente dovrà presentarsi e descrivere genericamente le propria esperienza; chiederà a

Dettagli