IL COMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI

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1 Istituto Nazionale di Economia Agraria 2 0 IL COMMERCIO CON L ESTERO DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI 0 6 Anticipazione semestrale 2006

2 1 Lo scenario macroeconomico internazionale e l economia italiana nel primo semestre L economia mondiale è cresciuta a ritmi sostenuti nei primi 6 mesi del 2006, a proseguimento della fase espansiva iniziata verso la fine dell anno precedente. Per il 2006 si delinea quindi un incremento del prodotto mondiale intorno al 5%, distribuito in modo omogeneo tra la maggiori aree industriali. Nell area dell euro e del Regno Unito, infatti, l aumento del PIL nel semestre in esame si attesta al 2,5%, in Giappone si consolida al 3%. Rallenta invece negli Stati Uniti, a causa dell indebolimento del mercato immobiliare, ma rimane comunque intorno al 3,4%. Per quanto riguarda i paesi emergenti, continua l apporto rilevante di Cina e India allo sviluppo dell economia mondiale, con ritmi di crescita sostenuti e prossimi al 10%. Tra i fenomeni di maggiore rilievo è da annoverare innanzitutto il notevole rincaro del petrolio e delle altre materie prime che ha creato pressioni inflazionistiche accentuate. Il prezzo del greggio è aumentato del 30% tra dicembre 2005 e luglio 2006 (passando da 56 a oltre 70 dollari al barile), a causa di un aumento della domanda sostenuto a fronte di una elevata rigidità dell offerta. Su quest ultima hanno influito i limitati margini di capacità produttiva inutilizzata dei paesi dell Opec, le tensioni derivate dalla delicata situazione politica in Medio Oriente, oltre ai frequenti attacchi terroristici alle infrastrutture petrolifere in alcuni paesi africani. Nonostante l andamento del mercato delle materie prime e le politiche monetarie restrittive applicate nei principali paesi, si è creato un complessivo clima di fiducia positivo, che ha incentivato l attività degli investitori e i consumi delle famiglie. Per quanto riguarda l andamento delle principali valute, nei primi mesi del 2006 il dollaro si è indebolito in maniera significativa sia rispetto all euro (9%) che nei confronti della sterlina (11%). A fronte del rallentamento dell economia americana, il contesto europeo vanta una dinamica produttiva positiva che si attesta, nei primi sei mesi del 2006, su percentuali pari al 3% circa rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La ripresa dell area dell euro, avviatasi dall estate del 2005, sembra quindi consolidata. L espansione della domanda mondiale ha incentivato la ripresa delle esportazioni dall area e questo ha favorito la dinamica degli investimenti, nonché un miglioramento delle condizioni occupazionali. Fattori trainanti di questa inattesa autonomia del continente europeo rispetto al mercato americano sono da individuare nell accelerazione dell economia tedesca e nel rafforzamento della domanda e degli scambi interni all area. Anche in Italia l evoluzione del primo semestre si è rivelata più soddisfacente delle attese, dal lato dell offerta si è registrata una ripresa dell attività manifatturiera a fronte di un recupero sia della domanda interna che delle esportazioni. Il PIL è cresciuto del 2,2%, un tasso lievemente inferiore rispetto a quella dell area dell euro, sostenuto dalla dinamica della domanda nazionale e, in misura minore, da quella estera. All incirca della stessa percentuale (2%) è aumentata la spesa delle famiglie, soprattutto riferita ai beni semidurevoli e ai servizi. A fronte di ciò il reddito disponibile delle famiglie in termini reali è rimasto stazionario rispetto allo stesso periodo del 2005, mentre a prezzi correnti è aumentato in misura modesta. Il commercio agroalimentare e totale dell Italia Relativamente al complesso degli scambi commerciali, dai primi dati disponibili per il primo semestre del 2006, risulta che le esportazioni italiane verso il resto del mondo sono cresciute di quasi l 11% rispetto all analogo periodo del 2005, probabilmente favorite dal clima di fiducia diffuso nell UE. Nonostante ciò, il risultato commerciale per il nostro paese non è positivo e registra un netto peggioramento, come è messo in evidenza dalla variazione del deficit più che raddoppiato nel semestre in esame. Va detto però che il valore del saldo normalizzato riporta ottimismo nella valutazione di questo periodo, in quanto subisce un peggioramento contenuto, circa 2 punti percentuali, segno che è stato il volume degli scambi nel suo complesso a crescere. Un quadro analogo si presenta esaminando i flussi in uscita ed in entrata dell Italia verso l area dell euro: le importazioni, sia dall EU-25 che dall EU-15, hanno una dinamica di crescita di poco superiore a quella delle esportazioni, (1) L anticipazione semestrale sul commercio agroalimentare dell Italia è a cura di L. Aguglia, A. Antimiani, R. Henke, M. C. Macrì e M. A. Perito; l elaborazione dei dati è a cura di S. Bellorini e A. Fantini (tutti i dati sono di fonte ISTAT); l impaginazione è a cura di P. Cesarini. (2) Le informazioni contenute in questo paragrafo si basano sulle stime contenute nel Bollettino Economico n. 47 di novembre 2006 della Banca d Italia. 1

3 GRAFICO1 EXPORT TOTALE E AGROALIMENTARE: VARIAZIONI % SULL'ANNO PRECEDENTE ,5 9,9 8,1 8,5 6,3 6 6,4 5,6 2005/ / / /05 Totale I trimestre II trimestre GRAFICO 2 IMPORT TOTALE E AGROALIMENTARE: VARIAZIONI % SULL'ANNO PRECEDENTE ,1 13,4 8,7 10,4 7,8 8,8-1,5-3,8 2005/ / / /05 Totale I trimestre II trimestre 2

4 TABELLA 1 DELL ITALIA PER AREE GEOGRAFICHE (milioni di euro correnti) IMPORTAZIONI ESPORTAZIONI SALDO SALDO NORMALIZZATO (%) Totale /Tot. Totale /Tot. Totale non Totale non (%) (%) * * 2006 MONDO , , ,3-16,4-3,3 UE , , ,3-17,0 0,3 UE , , ,5-17,8-0,8 Nuovi Paesi membri UE , , ,7-4,8 10,7 Altri Paesi Europei , , ,2 22,6-11,6 Paesi Terzi Mediterranei , , ,2-54,4-29,3 Nord America , , ,5 57,3 34,6 Centro e Sud America , , ,0-85,4 18,4 Asia (escl. Mediterranei) , , ,4-31,3-19,0 Africa (escl. Mediterranei) , , ,5-35,7-11,0 Oceania , , ,4-28,5 30,5 Totali diversi , , ,1 99,7 63,5 * non è il non Agroalimentare, ovvero il Totale al netto dell Agroalimentare. con un peggioramento minimo del saldo normalizzato. Particolarmente accentuato è il trend di crescita degli scambi con i nuovi paesi membri dell UE, che registrano un incremento del 23% dal lato delle importazioni e del 20% per le esportazioni, con un aumento del 7% del surplus commerciale italiano. Rispetto alle altre principali aree di scambio, l Italia riporta, in generale, un peggioramento del saldo, ad eccezione degli scambi con il continente americano. Per gli scambi agroalimentari il bilancio del primo semestre non è positivo, anche se il peggioramento rispetto all analogo periodo del 2005 presenta valori più contenuti di quelli registrati per il commercio totale. Per entrambi i flussi, la dinamica è positiva, con un incremento del 9,4% per le importazioni e dell 8,3% per le esportazioni e con le rispettive quote sul totale degli scambi commerciali quasi invariate rispetto al primo semestre del A fronte di ciò, il saldo agroalimentare riporta un peggioramento, con un aumento del deficit del 12,4%, ed il saldo normalizzato, pari a -16,4%, rimane sostanzialmente invariato rispetto a quello del 2005 (-15,9%). I grafici 1 e 2 riportano il dettaglio dell andamento degli scambi totali e agroalimentari con il dettaglio per i due trimestri che compongono il semestre 2006, dal quale si evincono le differenti fluttuazioni dei flussi rispetto a quanto rilevato nel Dal lato degli acquisti italiani, il semestre registra un incremento di rilievo per quanto riguarda le forniture provenienti dall area del Mediterraneo (27,9%), dai Nuovi Stati Membri (18,2%) e dai Paesi Asiatici (17,7%). Tra i destinatari più importanti delle esportazioni italiane si trovano, di nuovo, i Paesi Terzi del mediterraneo (23,9%) e i Nuovi Stati Membri (20,3%), ai quali si affiancano il Centro e Sud America (27,6%) e l Oceania (23,8%). In termini di saldo, i cambiamenti più significativi riguardano gli scambi con i Paesi Terzi del Mediterraneo e quelli con il Nord America: per entrambi il valore del saldo è aumentato del 29%, anche se nel primo caso si è in presenza di un deficit commerciale, mentre nel secondo di un avanzo. Gli scambi di prodotti agroalimentari con i paesi dell Unione, sia a 15 che a 25, riportano trend di variazione nel primo semestre del 2006 in linea con quanto osservato per il commercio agroalimentare totale. In particolare, il saldo, che si conferma negativo a fine semestre, peggiora, con un aumento del deficit del 19% per entrambi gli aggregati e peggiora anche il saldo normalizzato, di circa 2 punti percentuali, sia rispetto all EU-15 che verso l EU-25. 3

5 TABELLA 2 DELL ITALIA PER AREE GEOGRAFICHE: VARIAZIONI PERCENTUALI COMMERCIO TOTALE COMMERCIO AGROALIMENTARE VALORI CORRENTI VALORI CORRENTI COMP. COMP. RAGIONE QUANTITÀ PREZZO DI SCAMBIO Import Export Sn (1) Import Export Sn (1) Import Export Import Export 2006/2005 MONDO 15,2 10,6-2,0 9,4 8,3-0,5-3,6 5,6 13,5 2,6-9,6 UE 25 9,3 8,0-0,6 9,2 5,6-1,6 6,3 4,7 2,7 0,8-1,9 UE 15 8,2 6,8-0,6 8,7 4,6-1,9 5,4 3,1 3,1 1,5-1,5 Nuovi Paesi membri UE 22,9 19,9-1,2 18,3 20,3 0,8 20,6 26,7-1,9-5,1-3,2 Altri Paesi Europei 23,4 17,6-2,4 3,6 9,4 2,6-4,6 10,7 8,6-1,2-9,0 Paesi Terzi Mediterranei 41,2 15,7-9,3 27,9 24,0-1,1 16,2 1,1 10,1 22,6 11,4 Nord America 3,2 10,2 2,9-5,3 17,6 7,7-15,9 7,4 12,7 9,5-2,8 Centro e Sud America 25,8 25,0-0,3 12,1 26,8 1,6 15,3-1,3-2,8 28,4 32,1 Asia (escl. Mediterranei) 19,6 13,8-2,4 17,7 18,4 0,3-51,0 7,3 140,3 10,4-54,1 Africa (escl. Mediterranei) 15,3 16,2 0,4-7,2 0,2 3,3-13,1 10,1 6,7-9,0-14,7 Oceania 15,9-4,5-9,0-1,0 23,7 9,9-3,5 13,6 2,6 8,8 6,1 Totali diversi 5,5-2,0-2,1 6,2-47,8-0,1-59,4-48,8 161,2 2,0-60,9 (1) La variazione del Saldo normalizzato è calcolata come differenza semplice. TABELLA 3 LA STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI AGROALIMENTARI DELL ITALIA: I PRIMI 20 PAESI DI PROVENIENZA VALORI ASSOLUTI QUOTA VARIAZIONI % 2006/ VALORI QUANTITA PREZZI (milioni di euro) (%) Francia 2.379, ,8 16,14 5,42 9,52-3,74 Germania 2.024, ,3 13,73 8,12 6,96 1,09 Spagna 1.377, ,7 9,35 0,67-4,77 5,72 Paesi Bassi 1.320, ,4 8,96 14,81 8,86 5,46 Austria 492,8 440,9 3,34 11,77 9,83 1,77 Brasile 478,1 413,2 3,24 15,70 34,00-13,66 Danimarca 461,7 412,0 3,13 12,07 5,55 6,17 Grecia 450,8 298,3 3,06 51,13 20,90 25,00 Belgio 446,4 422,6 3,03 5,62 3,89 1,66 Argentina 370,2 328,4 2,51 12,73 3,09 9,35 Regno Unito 318,8 325,2 2,16-1,95-10,87 10,01 Stati Uniti d'america 278,6 301,3 1,89-7,52-20,57 16,43 Turchia 244,3 160,3 1,66 52,42 27,02 20,00 Cina 232,2 221,8 1,58 4,67-5,22 10,43 Polonia 214,2 169,7 1,45 26,20 26,59-0,30 Irlanda 210,3 161,2 1,43 30,45 20,15 8,58 Tunisia 184,4 180,0 1,25 2,44-22,73 32,58 Ecuador 177,6 159,6 1,20 11,28 16,41-4,40 Ungheria 162,9 146,7 1,11 11,08 21,77-8,78 Tailandia 162,1 116,6 1,10 39,03 15,16 20,73 MONDO , ,8 100,00 9,45-3,58 13,51 4

6 TABELLA 4 LA STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI DELL ITALIA: I PRIMI 20 PAESI DI DESTINAZIONE VALORI ASSOLUTI QUOTA VARIAZIONI % 2006/ VALORI QUANTITA PREZZI (milioni di euro) (%) Germania 2.200, ,8 20,77 1,68 0,07 1,61 Francia 1.290, ,8 12,19 6,26 4,06 2,11 Stati Uniti d'america 1.133,5 981,5 10,70 15,49 6,46 8,48 Regno Unito 927,0 869,5 8,75 6,61 8,34-1,60 Spagna 495,7 487,1 4,68 1,77-4,06 6,08 Svizzera 471,1 458,0 4,45 2,86 0,36 2,49 Austria 378,5 341,6 3,57 10,80 12,85-1,82 Paesi Bassi 368,4 340,2 3,48 8,29 5,83 2,32 Belgio 321,6 306,1 3,04 5,05 4,83 0,21 Grecia 252,5 263,7 2,38-4,27-1,57-2,75 Giappone 225,7 215,0 2,13 4,94-1,83 6,90 Canada 198,9 151,2 1,88 31,52 13,30 16,08 Danimarca 159,0 144,0 1,50 10,37 6,12 4,00 Svezia 155,1 133,5 1,46 16,17 3,57 12,16 Russia 133,8 124,1 1,26 7,82 5,24 2,45 Australia 110,6 88,4 1,04 25,09 14,62 9,14 Slovenia 107,4 94,2 1,01 13,97 15,33-1,17 Polonia 103,4 93,1 0,98 11,08 21,76-8,77 Repubblica Ceca 95,2 80,9 0,90 17,66 11,55 5,48 Croazia 84,4 77,9 0,80 8,30 6,48 1,71 MONDO , ,8 100,00 8,32 5,60 2,59 Dal lato delle esportazioni la Germania risulta il primo destinatario dei nostri prodotti, con una quota del 21% e un aumento in valore di quasi il 2% rispetto all analogo periodo del Inoltre, la Germania rappresenta il nostro secondo fornitore, con un incremento dei nostri acquisti dell 8%. La graduatoria dei principali destinatari dei prodotti agroalimentari italiani risulta in prevalenza stabile rispetto al 2005, anche se è importante evidenziare, tra i primi 10 paesi, l incremento riportato dagli Stati Uniti (15%) e dall Austria (11%). Da sottolineare, anche se più in basso in graduatoria, la crescita del nostro export verso l Australia (25%), che guadagna diverse posizioni, superando alcuni dei nuovi paesi membri dell UE, per i quali tuttavia si conferma una dinamica in continua crescita. Le variazioni di rilievo per i paesi fornitori dell Italia si trovano non tanto nelle prime posizioni, tra le quali spicca l Olanda (+14,8%), quanto a partire dalla ottava posizione: gli acquisti dalla Grecia aumentano di più del 51% ed una percentuale di poco superiore si registra per le forniture dalla Turchia. Per quanto concerne gli scambi descritti per origine e destinazione, emerge la performance positiva nei primi 6 mesi del 2006, in termini di dinamiche, sia del settore primario che dell industria alimentare, nonostante per entrambi il segno delle rispettive bilance sia negativo. Per il settore primario, il miglioramento della posizione competitiva dei prodotti italiani è testimoniato da un incremento delle esportazioni pari al 6,8%, a fronte del quale le importazioni riportano una riduzione dell 1,5%. Per quanto riguarda le vendite, queste sono aumentate sia in termini quantitativi (+4,4%) che di prezzo (+2,2%); al contrario, per gli acquisti, la battuta d arresto è dovuta esclusivamente alla componente quantità (-18,4%). All interno degli aggregati nei quali è suddiviso il settore primario, le dinamiche più rilevanti sono a carico dei prodotti per consumo alimentare, le cui vendite all estero aumentano di quasi l 11%, accompagnate da una crescita anche degli acquisti (+7,6%) e da parte delle materie prime per l industria che riduco- 5

7 TABELLA 5 BILANCIA PER ORIGINE E DESTINAZIONE 2006 VARIAZIONI % 2006/05 MILIONI DI EURO VALORI CORRENTI COMP. QUANTITÀ COMP. PREZZO Import Export Import Export Import Export Import Export Prodotti del S.P. per consumo alimentare 3.230, ,7 7,6 10,8 0,9 8,6 6,6 2,1 Materie prime per l'i.a ,5 112,3-7,4-14,6-10,8-10,1 3,7-5,0 Prodotti del S.P. reimpiegati 1.453,1 490,5-2,7 2,6-48,8-6,2 89,9 9,4 Altri prodotti del S.P ,6 477,2-5,6-5,9-6,4 1,5 0,8-7,3 Totale prodotti del Settore Primario 9.229, ,8-1,5 6,8-18,4 4,4 20,7 2,2 Prodotti dell'i.a. per consumo alim. diretto 9.102, ,5 0,9 3,2 4,8 2,0-3,7 1,2 Prodotti dell'i.a. reimpiegati nell'i.a , ,5 2,7 1,9-3,4 0,3 6,3 1,6 Prodotti dell'i.a. per il S.P. 852,7 151,0-16,8-2,7-14,2 7,5-3,0-9,5 Altri prodotti dell'i.a ,1 449,8 5,1-5,7 2,8 22,5 2,3-23,0 Totale prodotti dell'ind. Alim , ,7 0,9 2,8 0,5 2,7 0,4 0,1 Altri prodotti agroalimentari (sotto soglia: 1-24) 835,7 498,5-15,1-11,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale BILANCIA AGROALIMENTARE , ,0-0,5 3,2-6,6 3,1 6,6 0,1 Bilancia Alimentare , ,0 0,2 4,2-7,2 2,6 8,0 1,5 TABELLA 6 BILANCIA PER SPECIALIZZAZIONE COMMERCIALE 2006 VARIAZIONI % 2006/05 MILIONI DI EURO VALORI CORRENTI COMP. QUANTITÀ COMP. PREZZO Import Export Import Export Import Export Import Export Seminativi (COP) 1.671,8 239,6 4,2 7,5-4,1 24,2 8,7-13,5 Zootecnia e derivati 3.862,5 408,9 11,3 11,8 7,8 8,7 3,2 2,8 Comparto ittico 1.711,4 235,7 12,8 13,1 4,1-10,1 8,3 25,8 Prodotti tropicali 710,7 111,6 9,9 4,1 4,8 47,0 4,8-29,2 Silvicoltura 414,9 35,6 9,7-3,2 3,0-5,9 6,5 2,9 Altri prodotti di importazione netta 3.039, ,9 10,1 14,6 7,5-4,4 2,4 19,9 COMPARTO DI IMPORTAZIONE NETTA , ,4 9,9 12,1 4,7 3,5 5,0 8,2 Ortofrutta fresca 500, ,1-2,9 8,0-1,4 4,9-1,5 3,0 Altri prodotti freschi 58,1 334,4-21,0-2,1-17,4-2,3-4,3 0,2 Trasformati "Made in Italy" 1.141, ,4 12,2 8,2 4,8 7,1 7,1 1,0 Altri trasformati 147,3 746,8 10,1 9,7 0,1 7,3 10,0 2,2 COMPARTO DI ESPORTAZIONE NETTA 1.847, ,7 6,2 7,8 1,7 6,4 4,4 1,3 Prodotti a saldo variabile 1.058,8 886,6 11,4 5,3-47,8 4,6 113,5 0,7 Altri prodotti agroalimentari (sotto soglia: 1-24) 422,3 256,1 5,8 5,0 0,0 0,0 0,0 0,0 TOTALE AGROALIMENTARE , ,8 9,4 8,3-3,6 5,6 13,5 2,6 6

8 no le vendite del 14,6%, con una variazione dello stesso segno anche degli acquisti (-7,4%). I prodotti dell industria alimentare nel complesso, rispetto al settore primario, presentano un deficit più contenuto e dinamiche meno accentuate, che favoriscono le esportazioni (+2,8%) piuttosto che le importazioni, le quali crescono meno di un punto percentuale. Un ruolo di rilievo, per quanto riguarda la variazione dell export, è svolto dalla componente quantità, che traina la crescita con un incremento del 2,7%. Tra le varie categorie incluse nell aggregato considerato, per la prima parte del 2006 le dinamiche sono abbastanza contenute, sia in positivo che in negativo, ad eccezione della riduzione di quasi il 17% delle importazioni di prodotti dell industria per il settore primario. Relativamente alla bilancia per specializzazione commerciale, per il comparto di importazione netta si rileva un trend di crescita, al quale forniscono un contributo entrambe le componenti, prezzo e quantità, e che risulta più sostenuto per le esportazioni (+12%) che per le importazioni (+10%). Un ruolo determinante in questo processo è svolto dai prodotti della zootecnia e da quelli del comparto ittico. Infatti, le vendite all estero per questi due aggregati presentano dinamiche di crescita molto simili, nell ordine dell 11-13%, per entrambi i flussi. Per i prodotti tropicali e la silvicoltura, invece, sono da rilevare, in particolare, gli incrementi dal lato delle importazioni, che sono attorno al 10% per entrambi. Analizzando il comparto di esportazione netta, si registra una dinamica positiva per gli scambi con l estero, che porta le importazioni a crescere del 6,2% e le esportazioni per un valore leggermente superiore (7,8%). Le esportazioni aumentano soprattutto grazie alla componente quantità (+6,4%), mentre il flusso in entrata è influenzato soprattutto dalla componente prezzi (+4,4%). Il primo semestre del 2006 registra una flessione delle importazioni della categoria altri pro- TABELLA 7 STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI AGROALIMENTARI DELL ITALIA: I PRIMI 20 PRODOTTI VALORI ASSOLUTI QUOTA QUOTA 06 VARIAZIONI % 2006/ CUMULATA VALORI QUANTITÀ PREZZI (milioni di euro) (%) (%) Carni suine semilav. fresche o refr. 648,3 545,0 4,40 4,40 18,95 9,35 8,78 Carni bovine semilav. fresche o refrig. 617,8 479,2 4,19 8,59 28,92 11,97 15,14 Olio di oliva vergine ed extravergine 576,2 487,9 3,91 12,50 18,10-16,09 40,74 Crostacei e molluschi congelati 492,4 426,6 3,34 15,84 15,42 12,68 2,43 Bovini da allevamento 455,4 412,2 3,09 18,93 10,48 28,43-13,98 Panelli, farine e mangimi 422,7 405,7 2,87 21,80 4,19 2,42 1,73 Pesci, molluschi e crostacei prep. 395,1 348,3 2,68 24,48 13,42 2,76 10,37 Sottoprodotti zootecnici non alim. 394,6 359,6 2,68 27,15 9,71 7,22 2,32 Caffè greggio 326,5 256,5 2,22 29,37 27,28-1,62 29,38 Frumento tenero e spelta 308,0 304,7 2,09 31,46 1,08-1,98 3,13 Latte liquido 301,8 310,1 2,05 33,51-2,68-3,63 0,98 Formaggi semiduri 289,9 311,4 1,97 35,47-6,91-9,05 2,35 Pesce fresco o refrigerato 279,6 257,1 1,90 37,37 8,74 4,39 4,16 Carcasse o mezzene bovine fresche o refrig. 271,8 199,7 1,84 39,22 36,11 15,70 17,64 Altra frutta secca 255,2 175,6 1,73 40,95 45,33 10,81 31,16 Zucchero e altri prod. saccariferi 255,1 288,6 1,73 42,68-11,62-7,11-4,86 Legno, sughero e bambù 247,5 244,8 1,68 44,36 1,11 8,46-6,77 Cere gregge, lane e pelo 238,3 236,2 1,62 45,97 0,93-3,51 4,61 Oli di semi e grassi vegetali 225,4 216,0 1,53 47,50 4,35-1,14 5,56 Altri prodotti alimentari 216,2 212,0 1,47 48,97 1,99-27,06 39,83 TOTALE AGROALIMENTARE , ,8 100,00 100,00 9,45-3,58 13,51 7

9 dotti freschi pari al 21% ed un incremento degli acquisti dei prodotti rientranti nel Made in Italy pari al 12%. Dal lato delle esportazioni, risultano buone le performance di tutti i prodotti, ad eccezione degli altri prodotti freschi. Gli scambi agroalimentari italiani per prodotto La struttura delle esportazioni agroalimentari, per il primo semestre 2006, vede i primi 4 prodotti ciascuno con una quota sull agroalimentare totale nell intorno del 4%, i successivi 9 prodotti che mostrano una quota sul totale per ciascuno di circa il 2-3% e i rimanenti prodotti tutti con una quota inferiore al 2%. Dal punto di vista della dinamica, questa è positiva per la gran parte dei prodotti considerati; le variazioni più interessanti si registrano per il secondo prodotto italiano per importanza venduto all estero, l olio di oliva vergine ed extravergine (+34%), con un influenza determinante a carico della componente prezzo, e per la biscotteria e pasticceria (+20,7%), sesto prodotto nella graduatoria. Altri incrementi particolarmente significativi si trovano dall undicesima alla tredicesima posizione, con tre prodotti, il caffè torrefatto, l altro olio di oliva e i prodotti dolciari a base di cacao che registrano crescite comprese tra il 21% ed il 27%. Infine, nelle ultime posizioni, e quindi con una quota sul totale meno importante, si distingue la crescita del 64% delle esportazioni di zucchero, alla quale contribuisce principalmente la variazione della componente quantità. Anche per le importazioni, la dinamica rilevata per i primi 20 prodotti è generalmente di segno positivo, ad eccezione di 5 prodotti. I primi due prodotti in graduatoria, appartenenti entrambi al comparto zootecnico, corrispondono ciascuno ad una quota del 4% sul totale degli acquisti dall estero. Entrambi registrano una buona performance nel periodo in esame, ed in parti- TABELLA 8 STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI AGROALIMENTARI DELL ITALIA: I PRIMI 20 PRODOTTI VALORI ASSOLUTI QUOTA QUOTA 06 VARIAZIONI % 2006/ CUMULATA VALORI QUANTITÀ PREZZI (milioni di euro) (%) (%) Vini rossi e rosati VQPRD 473,0 430,3 4,47 4,47 9,91 8,55 1,25 Olio di oliva vergine ed extravergine 463,7 346,1 4,38 8,84 33,99-9,15 47,48 Pasta alim. non all'uovo, né farcita 444,5 429,8 4,20 13,04 3,41 2,98 0,42 Conserve di pomodoro e pelati 440,3 429,6 4,16 17,20 2,50 6,93-4,15 Vini bianchi non VQPRD 293,8 276,3 2,77 19,97 6,34 22,80-13,40 Biscotteria e pasticceria 291,0 241,1 2,75 22,72 20,72 13,40 6,46 Vini rossi e rosati non VQPRD 258,1 226,1 2,44 25,16 14,18 27,52-10,46 Mele 253,6 226,8 2,39 27,55 11,80 11,95-0,13 Formaggi duri 252,9 245,3 2,39 29,94 3,08 3,02 0,06 Altri prodotti alimentari 249,9 231,8 2,36 32,30 7,80 8,26-0,43 Caffè torrefatto, deriv. e surrogati 249,7 206,3 2,36 34,66 21,05 13,87 6,31 Altro olio di oliva 243,7 191,2 2,30 36,96 27,48-10,43 42,33 Prodotti dolciari a base di cacao 237,2 193,0 2,24 39,20 22,94 15,27 6,66 Acquaviti e liquori 209,1 210,3 1,97 41,17-0,56-5,49 5,21 Vini bianchi VQPRD 208,6 205,1 1,97 43,14 1,72 1,67 0,05 Altre carni suine preparate 202,0 194,2 1,91 45,05 4,00 6,38-2,24 Panetteria 186,4 170,4 1,76 46,81 9,38 12,20-2,51 Riso lavorato 177,2 152,9 1,67 48,48 15,92 3,92 11,55 Frutta preparata o conservata 174,1 160,6 1,64 50,12 8,46 4,21 4,08 Succhi di frutta 173,9 174,1 1,64 51,77-0,08 4,18-4,09 TOTALE AGROALIMENTARE , ,8 100,00 100,00 8,32 5,60 2,59 8

10 TABELLA 9 SETTORE PRIMARIO PRINCIPALI PRODOTTI DI ESPORTAZIONE E DI IMPORTAZIONE PER L ITALIA ESPORTAZIONI VALORE 2006 Sn (.000 di euro) % VARIAZIONE % 2006/2005 Valore Componente Componente Sn (1) quantità prezzo Mele ,6 11,8 11,9-0,1 7,9 Piante da esterno ,1 6,4 10,4-3,6-1,2 Kiwi ,4 4,0-11,9 18,1-4,0 Altri legumi e ortaggi ,2 9,5 13,1-3,2 5,6 Lattughe, cicorie e altre insalate ,0-15,5 10,7-23,7 3,6 Pomodori ,5 12,1 18,2-5,2 26,8 Tabacco greggio ,2-21,4-25,3 5,1 12,9 Pesce fresco o refrigerato ,1 17,3 3,8 13,0 2,3 Altra frutta secca ,9-25,3-31,6 9,2-25,8 Piante in vaso da interno e da terrazza ,5 0,9-0,2 1,1-1,9 IMPORTAZIONI Bovini da allevamento ,5 10,5 28,4-14,0 0,3 Caffè greggio ,0 27,3-1,6 29,4-4,0 Frumento tenero e spelta ,4 1,1-2,0 3,1 0,8 Pesce fresco o refrigerato ,1 8,7 4,4 4,2 2,3 Altra frutta secca ,9 45,3 10,8 31,2-25,8 Legno, sughero e bambù ,7 1,1 8,5-6,8-0,8 Cere gregge, lane e pelo ,8 0,9-3,5 4,6 1,5 Banane ,7-5,4 7,6-12,1-3,6 Semi di soia ,8 1,9-4,7 6,9 2,0 Frumento duro ,3 32,8 29,8 2,2-12,7 (1) La variazione per il saldo normalizzato è calcolata come differenza semplice. colare le carni bovine che crescono di quasi il 29%. La variazione riportata dal caffè greggio, la cui quota sul totale è pari al 2,2%, si attesta al 27%, alla quale, come si è visto in precedenza, corrisponde un analogo tenore di crescita delle vendite del prodotto trasformato. Scendendo nella graduatoria, dove le quote percentuali sul totale agroalimentare sono comprese per ciascun prodotto tra l 1% ed il 2%, sono particolarmente accentuati gli incrementi di acquisti di altri prodotti zootecnici, le carcasse o mezzene bovine (+36%) e quelli di altra frutta secca, fenomeno che trova corrispondenza nella buona posizione competitiva della Turchia nei nostri confronti nel semestre. Tra le flessioni, la più importante riguarda lo zucchero (-11,6%), spiegata soprattutto da una riduzione delle quantità importate, per il quale quindi si può concludere che la posizione competitiva italiana sia migliorata. Entrando nel dettaglio merceologico, per quanto riguarda il settore primario, tanto in uscita quanto in entrata, si registra un aumento del 4-5% degli scambi, con dinamiche per tutti i principali fornitori e clienti in linea con tale andamento. Relativamente ai principali beni di esportazione, si registra invece una maggiore variabilità nelle dinamiche. Confrontando i primi sei mesi del 2005 con lo stesso periodo del 2006 si nota che, mentre le prime voci per valori esportati, vale a dire mele, piante da esterno, kiwi e altri legumi e ortaggi, fanno registrare una variazione positiva, alcune delle altre voci che seguono, come lattughe, cicorie e altre insalate, tabacco greggio e altra frutta fresca, 9

11 TABELLA 10 INDUSTRIA ALIMENTARE PRINCIPALI PRODOTTI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE PER L'ITALIA ESPORTAZIONI VALORE 2006 Sn (.000 di euro) % VARIAZIONE % 2006/2005 Valore Componente Componente Sn (1) quantità prezzo Vini rossi e rosati VQPRD ,2 9,9 8,6 1,3-0,4 Olio di oliva vergine ed extravergine ,8 34,0-9,1 47,5 6,2 Pasta alim. non all'uovo, né farcita ,6 3,4 3,0 0,4 0,2 Conserve di pomodoro e pelati ,6 2,5 6,9-4,1-0,3 Vini bianchi non VQPRD ,5 6,3 22,8-13,4 0,3 Biscotteria e pasticceria ,0 20,7 13,4 6,5 5,7 Vini rossi e rosati non VQPRD ,7 14,2 27,5-10,5 6,2 Formaggi duri ,2 3,1 3,0 0,1 0,3 Altri prodotti alimentari ,2 7,8 8,3-0,4 2,8 Caffè torrefatto, deriv. e surrogati ,0 21,1 13,9 6,3-0,1 IMPORTAZIONI Carni suine semilav. fresche o refr ,3 19,0 9,3 8,8-0,1 Carni bovine semilav. fresche o refrig ,6 28,9 12,0 15,1 0,7 Olio di oliva vergine ed extravergine ,8 18,1-16,1 40,7 6,2 Crostacei e molluschi congelati ,8 15,4 12,7 2,4 0,3 Panelli, farine e mangimi ,6 4,2 2,4 1,7 2,8 Pesci, molluschi e crostacei prep ,5 13,4 2,8 10,4-2,0 Sottoprodotti zootecnici non alim ,9 9,7 7,2 2,3 3,0 Latte liquido ,6-2,7-3,6 1,0-1,3 Formaggi semiduri ,3-6,9-9,1 2,4 2,8 Carcasse o mezzene bovine fresche o refrig ,1 36,1 15,7 17,6 1,0 (1) La variazione per il saldo normalizzato è calcolata come differenza semplice. hanno evidenziato una netta contrazione dell export. Anche gli acquisti di prodotti primari evidenziano, per il primo semestre del 2006, un incremento dei valori scambiati. A differenza delle vendite, però, tutti i principali prodotti importati hanno fatto registrare una dinamica crescente nel corso dei primi sei mesi dell anno. Tra i principali prodotti in entrata, nelle prime cinque posizioni troviamo i bovini da allevamento, il caffè greggio, il frumento tenero e spelta, il pesce fresco o refrigerato e l altra frutta secca. Le prime due voci, insieme alla quinta, sono quelle che hanno evidenziato le variazioni positive maggiori. Passando ai prodotti dell industria alimentare, l incremento delle nostre vendite e dei nostri acquisti è più sostenuto di quello verificatosi per il settore primario, con variazioni pari, nel primo caso al 10% e nel secondo al 12%. I primi sei mesi del 2006, quindi, evidenziano una maggiore crescita negli scambi di prodotti trasformati rispetto ai beni primari con i flussi in entrata che mostrano una crescita leggermente superiore di quelli in uscita. Tra i principali prodotti dell industria alimentare è interessante mettere in luce il buon incremento delle vendite dell Italia di olio di oliva vergine ed extravergine (34%) che, insieme alla biscotteria e pasticceria (21%) e il caffè torrefatto, derivati e surrogati (21%), hanno mostrato le dinamiche di crescita più sostenute tra i primi dieci prodotti. Dal lato degli acquisti, l aumento delle importazioni italiane si è concentrato soprattutto nei primi 4 pro- 10

12 TABELLA 11 TRASFORMATI "MADE IN ITALY" PRINCIPALI PRODOTTI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE PER L'ITALIA ESPORTAZIONI VALORE 2006 Sn (.000 di euro) % VARIAZIONE % 2006/2005 Valore Componente Componente Sn (1) quantità prezzo Vini rossi e rosati VQPRD ,2 9,9 8,6 1,3-0,4 Pasta alim. non all'uovo, né farcita ,6 3,4 3,0 0,4 0,2 Conserve di pomodoro e pelati ,6 2,5 6,9-4,1-0,3 Vini bianchi non VQPRD ,5 6,3 22,8-13,4 0,3 Biscotteria e pasticceria ,0 20,7 13,4 6,5 5,7 Vini rossi e rosati non VQPRD ,7 14,2 27,5-10,5 6,2 Formaggi duri ,2 3,1 3,0 0,1 0,3 Altro olio di oliva ,6 27,5-10,4 42,3-8,6 Prodotti dolciari a base di cacao ,3 22,9 15,3 6,7 3,5 Acquaviti e liquori ,6-0,6-5,5 5,2-3,9 IMPORTAZIONI Prodotti dolciari a base di cacao ,3 14,5 25,9-9,1 3,5 Biscotteria e pasticceria ,0 6,6 2,2 4,3 5,7 Acquaviti e liquori ,6 7,8-7,7 16,8-3,9 Altro olio di oliva ,6 58,0 4,6 51,1-8,6 Succhi di frutta ,9 9,1-2,5 11,9-4,0 Panetteria ,5 13,8 10,1 3,4-1,6 Frutta preparata o conservata ,1-5,3-4,6-0,8 5,9 Formaggi duri ,2 1,6 4,9-3,1 0,3 Gelati ,3 2,3 0,3 2,0-1,0 Altre carni suine preparate ,4 19,0 17,3 1,4-3,2 (1) La variazione per il saldo normalizzato è calcolata come differenza semplice. dotti per ordine di importanza, carni suine semilavorate fresche o refrigerate, carni bovine semilavorate fresche o refrigerate, olio di oliva vergine ed extravergine e crostacei e molluschi congelati, con variazioni dal 15% al 30%. Da segnalare, tra queste voci, l olio di oliva vergine ed extravergine, per il quale, anche alla luce della dinamica di crescita delle esportazioni, i primi sei mesi del 2006 hanno messo in luce un forte aumento degli scambi commerciali legati a questo prodotto. Sempre da un punto di vista merceologico, i dati sul commercio dei prodotti del Made in Italy, evidenziano un aumento delle vendite concentrato soprattutto in alcuni prodotti, quali l altro olio di oliva (28%) e i prodotti dolciari a base di cacao (23%). Per quanto riguarda il primo prodotto è interessante notare come anche dal lato degli acquisti il primo periodo del 2006 ha visto crescere notevolmente gli acquisti di questo prodotto da parte dell Italia (58%), incremento dovuto principalmente alla componente quantità. Sempre tra i prodotti del Made in Italy si segnala la dinamica positiva fatta registrare dagli scambi di prodotti dolciari a base di cacao, sia per i flussi in entrata che per quelli in uscita. Il commercio agroalimentare per aree geografiche UE-25 Relativamente ai prodotti agroalimentari, l Italia esporta il 68% dei propri prodotti verso questi paesi e ne importa il 69%. Rispetto al primo semestre del 2005, i primi sei mesi del 2006 hanno mostrato una crescita del 5,6% delle vendite estere dell agroalimen- 11

13 TABELLA 12 IL COMMERCIO AGROALIMENTARE E TOTALE DELL ITALIA CON LA UE 25 (milioni di euro) TOTALE valore , ,2 variazione % 8,0 5,6 quota % sul totale export 58,4 68,1 valore , ,1 variazione % 9,3 9,2 quota % sul totale import 55,0 69,0 SALDO NORMALIZZATO (%) ,3-17, ,8-15,4 PRINCIPALI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE VALORE VARIAZIONE QUOTA QUOTA 2006 % PRODOTTO PAESE (milioni di euro) 2006/2005 % % Conserve di pomodoro e pelati 261,5 2,1 3,6 59,4 Pasta alim. non all'uovo, né farcita 257,3 2,0 3,6 57,9 Mele 207,6 4,2 2,9 81,9 Olio di oliva vergine ed extravergine 193,8 35,4 2,7 41,8 Vini rossi e rosati VQPRD 180,9 2,1 2,5 38,2 Biscotteria e pasticceria 171,2 3,5 2,4 58,8 Caffè torrefatto, deriv. e surrogati 170,4 16,9 2,4 68,3 Prodotti dolciari a base di cacao 168,8 15,6 2,3 71,2 Carni suine semilav. fresche o refr. 648,2 18,9 6,4 100,0 Carni bovine semilav. fresche o refrig. 562,2 27,7 5,5 91,0 Bovini da allevamento 453,8 10,8 4,5 99,7 Olio di oliva vergine ed extravergine 413,3 10,1 4,1 71,7 Latte liquido 301,8-2,7 3,0 100,0 Carcasse o mezzene bovine fresche o 271,8 36,1 2,7 100,0 Formaggi semiduri 260,6-8,2 2,6 89,9 Pesce fresco o refrigerato 240,7 10,3 2,4 86,1 tare italiano con i paesi dell UE-25, espansione di tenore inferiore rispetto a quella delle esportazioni totali, cresciute dell 8%. Tra le tipologie di prodotto maggiormente esportate nei paesi dell UE-25 troviamo le conserve di pomodoro e pelati, con 261,5 milioni di euro, la pasta alimentare, le mele, l olio di oliva vergine ed extravergine e i vini rossi e rosati VQPRD. Tutti questi prodotti registrano, nel primo semestre del 2006, una variazione positiva e, in particolare, è da segnalare la crescita del 35,4% a carico dell olio d oliva vergine ed extravergine. Le importazioni di prodotti agro alimentari, invece, hanno mostrato un aumento del 9,2%, ovvero in linea con quelle degli acquisti esteri totali dall UE-25 (9,3%). Tra i principali prodotti di importazione troviamo, alle prime due posizioni, prodotti carnei, ovvero carni suine semilavorate fresche o refrigerate e carni bovine semilavorate fresche o refrigerate, che riportano una crescita, rispettivamente, del 18,9% e del 27,7%. Seguono, inoltre, i bovini da allevamento (con un aumento del 10,8%) e l olio d oliva vergine ed extravergine (+10,1%). Complessivamente, il commercio agroalimentare dell Italia con l UE-25 è risultato positivo nel periodo esaminato; nonostante le differenze tra la crescita delle esportazioni e delle importazioni abbiano determinato un ulteriore peggioramento del saldo normalizzato, passato dal -15,4% al -17%. UE-15 L UE-15 rappresenta il principale partner commerciale dell Italia, con una quota sull export totale agroalimentare pari al 63,4% e una quota del 65,3% sul totale delle vendite del nostro paese. 12

14 TABELLA 13 IL COMMERCIO AGROALIMENTARE E TOTALE DELL ITALIA CON LA UE 15 (milioni di euro) TOTALE valore , ,5 variazione % 6,8 4,6 quota % sul totale export 52,3 63,4 valore , ,1 variazione % 8,2 8,7 quota % sul totale import 50,4 65,3 SALDO NORMALIZZATO (%) ,5-17, ,8-16,0 PRINCIPALI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE VALORE VARIAZIONE QUOTA QUOTA 2006 % PRODOTTO PAESE (milioni di euro) 2006/2005 % % Conserve di pomodoro e pelati 261,5 2,1 3,6 59,4 Pasta alim. non all'uovo, né farcita 257,3 2,0 3,6 57,9 Mele 207,6 4,2 2,9 81,9 Olio di oliva vergine ed extravergine 193,8 35,4 2,7 41,8 Vini rossi e rosati VQPRD 180,9 2,1 2,5 38,2 Biscotteria e pasticceria 171,2 3,5 2,4 58,8 Caffè torrefatto, deriv. e surrogati 170,4 16,9 2,4 68,3 Prodotti dolciari a base di cacao 168,8 15,6 2,3 71,2 Carni suine semilav. fresche o refr. 648,2 18,9 6,4 100,0 Carni bovine semilav. fresche o refrig. 562,2 27,7 5,5 91,0 Bovini da allevamento 453,8 10,8 4,5 99,7 Olio di oliva vergine ed extravergine 413,3 10,1 4,1 71,7 Latte liquido 301,8-2,7 3,0 100,0 Carcasse o mezzene bovine fresche o 271,8 36,1 2,7 100,0 Formaggi semiduri 260,6-8,2 2,6 89,9 Pesce fresco o refrigerato 240,7 10,3 2,4 86,1 Nel primo semestre del 2006, le esportazioni agroalimentari verso l UE-15 sono cresciute del 4,6%. Al risultato ha contribuito l ottima performance delle vendite di olio vergine ed extravergine, cresciute del 35%. I prodotti più importanti dell export italiano verso l UE-15 sono le conserve di pomodoro e pelati (cresciute, nel 2006, dell 1,1%), la pasta alimentare non all uovo né farcita (+1,1%) e le mele (+0,3%). Le importazioni agroalimentari italiane dai paesi dell UE-15 hanno fatto registrare una crescita dell 8,7%. I principali prodotti di importazione sono le carni suine semilavorate fresche o refrigerate, che crescono del 18,5% nel primo semestre, le carni bovine semilavorate fresche o refrigerate (+26,6%), i bovini di allevamento (+11,7%) e l olio d oliva vergine ed extravergine (+10,3%). A livello di saldo normalizzato, la differente crescita tra le importazioni e le esportazioni ha comportato un peggioramento, che ha portato il valore del dato dal -16% al -17,8%. Nuovi Paesi Membri dell UE Le vendite estere del nostro paese verso i Nuovi Paesi Membri dell UE hanno fatto registrare una crescita del 20,3%, portando il valore complessivo a 503 milioni di euro. I principali prodotti di esportazione sono il riso lavorato, le mele e altri prodotti alimentari. Ciononostante, si evidenzia come il riso lavorato abbia riportato una contrazione del 7,4%; mentre le mele hanno mostrato una significativa crescita (+85,3%), così come pure gli altri prodotti alimentari (+19,8%). Le importazioni, invece, sono aumentate del 18,3% grazie alla crescita degli acquisti di latte liqui- 13

15 TABELLA 14 IL COMMERCIO AGROALIMENTARE E TOTALE DELL ITALIA CON I NUOVI PAESI MEMBRI UE (milioni di euro) TOTALE valore ,5 502,8 variazione % 19,9 20,3 quota % sul totale export 6,0 4,7 valore ,0 553,0 variazione % 22,9 18,3 quota % sul totale import 4,6 3,8 SALDO NORMALIZZATO (%) ,7-4, ,0-5,6 PRINCIPALI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE VALORE VARIAZIONE QUOTA QUOTA 2006 % PRODOTTO PAESE (milioni di euro) 2006/2005 % % Riso lavorato 24,1-7,4 4,8 13,6 Mele 16,9 85,3 3,4 6,6 Altri prodotti alimentari 16,7 19,8 3,3 6,7 Kiwi 15,5-0,9 3,1 9,5 Biscotteria e pasticceria 15,0 28,4 3,0 5,1 Pasta alim. non all'uovo, né farcita 14,5 18,9 2,9 3,3 Prodotti dolciari a base di cacao 13,2 50,9 2,6 5,6 Caffè torrefatto, deriv. e surrogati 13,1 21,9 2,6 5,2 Latte liquido 47,1 101,5 8,5 15,6 Bovini da allevamento 33,8 0,3 6,1 7,4 Carcasse o mezzene bovine fresche o 31,2 68,0 5,6 11,5 Carni bovine semilav. fresche o refrig. 31,1 49,8 5,6 5,0 Legno, sughero e bambù 30,4 1,8 5,5 12,3 Mais 28,2 151,1 5,1 33,9 Latte scremato in polvere 20,8 38,4 3,8 20,4 Ovi-caprini da macello 20,1-15,0 3,6 51,6 do (+101,5%), seguito da bovini di allevamento (+0,3%), carcasse o mezzane bovine fresche o refrigerate (+68%), carni bovine semilavorate fresche o refrigerate (+49,8%). Il saldo normalizzato ha mostrato un miglioramento, portandosi dal -5,6% al -4,8%. Altri Paesi Europei Le esportazioni agroalimentari dell Italia con gli Altri Paesi Europei hanno fatto registrare una crescita del 9,4%. Tale dinamica è stata trainata dall aumento dei principali prodotti d esportazione in queste aree, ovvero: vini rossi e rosati VQPRD (+11,7%), caffè torrefatto, derivati e surrogati (+24,6%), mele (+54,4%), altri prodotti alimentari (+8,3%) e biscotteria e pasticceria (+43,6%). Le importazioni hanno mostrato un progresso (+3,6%), sia pure meno significativo rispetto alle vendite in queste aree. I principali prodotti acquistati sono lo zucchero e altri prodotti saccariferi (che però, nel 2006, hanno fatto registrare una contrazione del 29,6%), legno sughero e bambù (+4,8%), frumento tenero e spelta (+7,7%) e oli di semi e grassi vegetali (+7,2%). Il saldo normalizzato, in queste aree, è risultato, nel secondo semestre del 2006, in miglioramento, passando dal + 19,9% al +22,6%. I Paesi Terzi Mediterranei (PTM) Le esportazioni agroalimentari dell Italia verso i Paesi Terzi del Mediterraneo hanno fatto segnalare, nel secondo semestre del 2006, una crescita del 24%, 14

16 TABELLA 15 IL COMMERCIO AGROALIMENTARE E TOTALE DELL ITALIA CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI (milioni di euro) TOTALE valore ,6 952,6 variazione % 17,6 9,4 quota % sul totale export 11,3 9,0 valore ,2 601,9 variazione % 23,4 3,6 quota % sul totale import 12,7 4,1 SALDO NORMALIZZATO (%) ,2 22, ,8 19,9 PRINCIPALI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE VALORE VARIAZIONE QUOTA QUOTA 2006 % PRODOTTO PAESE (milioni di euro) 2006/2005 % % Vini rossi e rosati VQPRD 63,0 11,7 6,6 13,3 Caffè torrefatto, deriv. e surrogati 35,7 24,6 3,8 14,3 Mele 35,2 54,4 3,7 13,9 Altri prodotti alimentari 31,1 8,3 3,3 12,4 Biscotteria e pasticceria 27,0 43,6 2,8 9,3 Conserve di pomodoro e pelati 26,8 8,5 2,8 6,1 Pasta alim. non all'uovo, né farcita 26,6 3,1 2,8 6,0 Vini aromatizzati 24,5-3,3 2,6 29,1 IMPORTAZIONI DELL'ITALIA Zucchero e altri prod. saccariferi 69,9-29,6 11,6 27,4 Legno, sughero e bambù 62,5 4,8 10,4 25,2 Frumento tenero e spelta 59,8 7,7 9,9 19,4 Oli di semi e grassi vegetali 49,8 7,2 8,3 22,1 Sottoprodotti zootecnici non alim. 45,8-12,1 7,6 11,6 Formaggi semiduri 29,1 6,1 4,8 10,1 Altra frutta secca 20,5 309,6 3,4 8,0 Panelli, farine e mangimi 20,0-7,8 3,3 4,7 sostenuta principalmente da zucchero e altri prodotti saccariferi (+480,3%) e da panelli, farine e mangimi (+85,1%). Le vendite di riso lavorato sono risultate in sensibile riduzione (-13,2%), mentre segnano un aumento quelle di sottoprodotti zootecnici non alimentari (+47,9%), di prodotti dolciari a base di cacao (+21,2%) e della biscotteria e pasticceria (+84,1%). Anche le importazioni hanno mostrato una crescita significativa (+27,9%), ancora più accentuata delle nostre esportazioni. I principali prodotti acquistati dai Paesi Terzi del Mediterraneo sono olio di oliva vergine ed extravergine (che, nel primo semestre del 2006, ha fatto registrare una crescita del 40,8%), altra frutta secca (+133,5%). In contrazione, al contrario, sono risultate le importazioni di olio di oliva lampante (- 24,4%). Il saldo normalizzato dell Italia rispetto a questi paesi è generalmente negativo e, nel primo semestre del 2006, è risultato in peggioramento, passando da -53,3% a -54,4%. Nord America Il Nord America rappresenta un cliente importante per i prodotti italiani in generale e ancora di più per quelli relativi al settore agroalimentare. Quest area assorbe, infatti, l 8,7% delle vendite totali italiane all estero mentre, per quanto riguarda i prodotti agroalimentari, tale percentuale raggiunge il 12,6%. Al contrario, dal lato delle vendite il Nord America risulta meno rilevante e la porzione di prodotti del settore agroalimentare acquistati dall area (2,5%) è inferiore a quella relativa ai prodotti in generale (3,7%). 15

17 TABELLA 16 IL COMMERCIO AGROALIMENTARE E TOTALE DELL ITALIA CON I PAESI TERZI MEDITERRANEI (milioni di euro) TOTALE valore ,3 218,3 variazione % 15,7 24,0 quota % sul totale export 5,7 2,1 valore ,1 738,4 variazione % 41,2 27,9 quota % sul totale import 9,8 5,0 SALDO NORMALIZZATO (%) ,2-54, ,9-53,3 PRINCIPALI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE VALORE VARIAZIONE QUOTA QUOTA 2006 % PRODOTTO PAESE (milioni di euro) 2006/2005 % % Zucchero e altri prod. saccariferi 30,3 480,3 13,9 29,6 Panelli, farine e mangimi 13,0 85,1 6,0 16,5 Riso lavorato 12,5-13,2 5,7 7,1 Sottoprodotti zootecnici non alim. 12,1 47,9 5,5 17,3 Prodotti dolciari a base di cacao 11,2 21,2 5,1 4,7 Biscotteria e pasticceria 11,2 84,1 5,1 3,8 Sfarinati di frumento tenero 11,2-41,7 5,1 32,0 Piante da esterno 9,3 51,4 4,3 5,5 IMPORTAZIONI DELL'ITALIA Olio di oliva vergine ed extravergine 157,9 40,8 21,4 27,4 Altra frutta secca 89,1 133,5 12,1 34,9 Olio di oliva lampante 56,2-24,4 7,6 64,0 Crostacei e molluschi congelati 52,9 18,9 7,2 10,7 Altro olio di oliva 48,0 24,6 6,5 45,5 Frumento duro 36,8 468,3 5,0 22,5 Vegetali filamentosi greggi 32,9-0,5 4,5 33,2 Patate 27,7 4,2 3,8 40,0 Sia per il commercio totale che per il solo settore agroalimentare, il valore delle esportazioni supera di gran lunga quello delle importazioni, come testimoniano i valori dei relativi saldi normalizzati, pari, rispettivamente, al 36,5% e al 57,3%. Tra il 2005 e il 2006 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari verso l area sono cresciute del 17,6%, mentre le importazioni sono diminuite del 5,3% (con un miglioramento del saldo normalizzato pari al 7,8%). Per quanto riguarda i prodotti, dal lato delle esportazioni troviamo molte voci importanti del Made in Italy alimentare: al primo posto si collocano i vini rossi e rosati di qualità, che costituiscono quasi il 15% delle vendite complessive italiane nell area; del resto, il Nord America rappresenta un mercato importantissimo per questo prodotto, con una quota paese pari al 41,7%. L olio di oliva vergine ed extravergine e l altro olio di oliva rappresentato un quarto degli acquisti dell area di prodotti italiani, seguiti dai vini bianchi, i formaggi duri e i vini rossi. Tutte le principali voci di acquisto del Nord America fanno registrare variazioni positive molto consistenti: pari al 18,4% nel caso dei vini rossi di qualità, a più del 30% dell olio vergine ed extravergine, al 21% dell altro olio di oliva. Per quanto riguarda le importazioni italiane, troviamo al primo posto la voce altra frutta secca che 16

18 TABELLA 17 IL COMMERCIO AGROALIMENTARE E TOTALE DELL ITALIA CON IL NORD AMERICA (milioni di euro) TOTALE valore , ,5 variazione % 10,2 17,6 quota % sul totale export 8,7 12,6 valore ,9 362,1 variazione % 3,2-5,3 quota % sul totale import 3,7 2,5 SALDO NORMALIZZATO (%) ,5 57, ,6 49,5 PRINCIPALI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE VALORE VARIAZIONE QUOTA QUOTA 2006 % PRODOTTO PAESE (milioni di euro) 2006/2005 % % Vini rossi e rosati VQPRD 197,3 18,4 14,8 41,7 Olio di oliva vergine ed extravergine 186,0 30,1 14,0 40,1 Altro olio di oliva 137,8 21,1 10,3 56,5 Vini bianchi non VQPRD 105,8 1,6 7,9 36,0 Formaggi duri 82,6 8,6 6,2 32,7 Vini rossi e rosati non VQPRD 67,4 19,6 5,1 26,1 Pasta alim. non all'uovo, né farcita 65,4 14,3 4,9 14,7 Vini bianchi VQPRD 64,0 21,7 4,8 30,7 IMPORTAZIONI DELL'ITALIA Altra frutta secca 73,2 13,6 20,2 28,7 Frumento tenero e spelta 48,4 7,4 13,4 15,7 Frumento duro 41,4-33,4 11,4 25,4 Sottoprodotti zootecnici non alim. 26,6-11,5 7,4 6,7 Crostacei e molluschi freschi 20,2 8,2 5,6 19,1 Legno, sughero e bambù 15,1 13,8 4,2 6,1 Acquaviti e liquori 13,2 98,3 3,7 8,9 Vini rossi e rosati non VQPRD 10,4-2,8 2,9 45,2 rappresenta il 20% degli acquisti italiani dall area. Seguono il frumento tenero e quello duro. Le importazioni italiane dall area hanno avuto un andamento più vario di quello che si registra per le vendite: alcune voci presentano una variazione positiva anche consistente, come l altra frutta secca (+13,6%) e il frumento tenero (+7,4%), mentre altre risultano in notevole diminuzione, come il frumento duro, i cui acquisti si sono ridotti del 33,4%. Centro e Sud America L importanza dell area del Centro e Sud America negli scambi commerciali italiani è contenuta, ma in crescita. Infatti, le esportazioni dall Italia rappresentano il 3,1% del totale italiano e solo l 1% di quelle del settore agroalimentare. Anche dal lato delle importazioni complessive, le percentuali sono piuttosto contenute e pari al 2,7%, mentre per gli acquisti dei prodotti agroalimentari raggiungono il 9,6%. Tra i primi sei mesi del 2006 e lo stesso periodo del 2005 la variazione è stata piuttosto sostenuta. Infatti le esportazioni di prodotti agroalimentari sono aumentate del 26,8% e le importazioni del 12%. Diversamente dal commercio complessivo, che si presenta in sostanziale pareggio, la bilancia agroalimentare presenta un saldo normalizzato fortemente negativo (-85,4%). Il primo prodotto di esportazione, con una quota 17

19 TABELLA 18 IL COMMERCIO AGROALIMENTARE E TOTALE DELL ITALIA CON IL CENTRO E SUD AMERICA (milioni di euro) TOTALE valore ,7 110,9 variazione % 25,0 26,8 quota % sul totale export 3,1 1,0 valore , ,1 variazione % 25,8 12,1 quota % sul totale import 2,7 9,6 SALDO NORMALIZZATO (%) ,0-85, ,3-87,0 PRINCIPALI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE VALORE VARIAZIONE QUOTA QUOTA 2006 % PRODOTTO PAESE (milioni di euro) 2006/2005 % % Sfarinati di frumento tenero 17,7 52,1 15,9 50,5 Pasta alim. non all'uovo, né farcita 10,7 3,8 9,6 2,4 Olio di oliva vergine ed extravergine 8,0 63,7 7,2 1,7 Biscotteria e pasticceria 6,6 46,3 6,0 2,3 Altri prodotti alimentari 6,1 40,8 5,5 2,5 Prodotti dolciari a base di cacao 6,0 77,4 5,4 2,5 Conserve di pomodoro e pelati 5,4 54,3 4,9 1,2 Acquaviti e liquori 5,4 21,8 4,9 2,6 IMPORTAZIONI DELL'ITALIA Panelli, farine e mangimi 223,3-0,3 15,9 52,8 Caffè greggio 199,7 21,6 14,2 61,2 Semi di soia 143,1 0,8 10,2 85,1 Banane 142,8-11,2 10,1 70,6 Crostacei e molluschi congelati 79,7 16,2 5,7 16,2 Pesci, molluschi e crostacei prep. 70,0 3,0 5,0 17,7 Carni bovine semilav. congelate 60,9 36,6 4,3 72,8 Carni bovine semilav. fresche o refrig. 51,6 41,9 3,7 8,4 prodotto vicina al 16% e un aumento delle vendite pari al 52% rispetto all anno precedente, è rappresentato dagli sfarinati di frumento tenero, per i quali l area rappresenta una destinazione rilevante perché accoglie più della metà delle vendite italiane del prodotto all estero; segue la pasta alimentare non all uovo né farcita, con un volume di esportazione piuttosto stabile e pari a 10,7 milioni di euro. Al terzo posto figura l olio vergine di oliva, con un valore non molto elevato (8 milioni di euro), ma in forte crescita (+63,7%). Tra le voci di esportazione figurano altri prodotti rilevanti dei trasformati italiani, come la biscotteria e pasticceria e le conserve di pomodoro e pelati. In entrambi i casi, si tratta di cifre contenute (pari, rispettivamente, a 6,6 milioni di euro il primo e a 5,4 milioni di euro il secondo), ma in forte aumento rispetto all anno precedente (rispettivamente del 46,3% e del 54,3%). Passando agli acquisti italiani, al primo posto si trovano panelli farine e mangimi, con un valore sostanzialmente immutato rispetto all anno precedente, pari a 223,3 milioni di euro (15,9%). Seguono il caffè greggio con una quota prodotto pari al 14,2%, i semi di soia (10,2%) e le banane (10%). Tra il 2005 e il 2006 le importazioni di caffè greggio sono cresciute del 21,6%, sono rimaste stabili quelle di semi di soia e sono invece diminuite dell 11,2% quelle di banane. L area è, inoltre, rilevante per le importazioni italiane di carni bovine semilavorate congelate che vengono da qui per il 72,8% del totale. 18

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