Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo"

Transcript

1 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo

2

3 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo

4 Ringraziamenti La presente Ricerca è stata realizzata da The European House-Ambrosetti per Enel ed EDF. La Ricerca si è avvalsa di un Comitato Guida composto da: Fatih Birol, Capo Economista, Agenzia Internazionale per l Energia Gianluca Comin, Direttore Relazioni Esterne, Enel Bruno D Onghia, EDF, Responsabile per l Italia Sergio Garribba, Consigliere per le Politiche dell Energia, Ministero dello Sviluppo Economico Maurizio Lupi, Vicepresidente, Camera dei Deputati Carlo Rossella, Presidente, Medusa Film Nicola Rossi, Professore Ordinario di Economia Politica, Università di Roma Tor Vergata Umberto Veronesi, Direttore Scientifico, Istituto Europeo di Oncologia Gruppo di lavoro The European House- Ambrosetti: Paolo Borzatta, Senior Partner Lorenzo Tavazzi, Capo Progetto Gabriele Bolzoni, Coordinatore del Progetto Elena Antiga Mattia Beda Sara Lelli Pio Parma Carlotta Pizzi Hanno collaborato allo sviluppo delle analisi: Emanuele Borgonovo, Direttore, Centro di Ricerca ELEUSI 1 -Università Bocconi Andrea Caretta, Coordinatore, Osservatorio Pavia Media Research Arturo Lorenzoni, IEFE-Bocconi2, Professore di Economia Applicata-Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Università degli Studi di Padova Mauro Mancini, Professore di Project Management-Dipartimento Ingegneria Gestionale, Politecnico di Milano Antonio Nizzoli, Direttore, Osservatorio Pavia Media Research Vittorio Emanuele Parsi, Professore di Relazioni Internazionali, Università Cattolica del Sacro Cuore Clara Poletti, Direttore Centro di Ricerca IEFE-Università Bocconi Marco Ricotti, Professore di Reattori Nucleari, Politecnico di Milano Lanfranco Senn, Direttore Centro di Ricerca CERTeT 3 -Università Bocconi, Professore di Economia Regionale e Urbana, Università Bocconi Angela Airoldi, CERTeT-Università Bocconi; Fabio Disconzi, Università degli Studi di Padova; Ignacio Fernando Lara, Università Cattolica del Sacro Cuore; Alessandro Galli, Politecnico di Milano; Giorgio Locatelli, Politecnico di Milano; Andrea Martignano, CERTeT-Università Bocconi; Paolo Montenegro, Osservatorio Pavia Media Research; Dario Musolino, CERTeT-Università Bocconi; Paolo Nardi, CERTeT-Università Bocconi; Elisa Pezzutti, Osservatorio Pavia Media Research; Matteo Preda, Osservatorio Pavia Media Research; Enrico Quaini, CERTeT-Università Bocconi; Fabio Tonoli, Centro di Ricerca ELEUSI-Università Bocconi. 1 Centro per l elaborazione logica e l utilizzazione sistematica dell informazione. 2 Centro per le ricerche economiche e le politiche sull energia e l ambiente. 3 Centro di economia regionale, dei trasporti e del turismo.

5 Si ringraziano per i contributi e i suggerimenti: Angelo Bonelli (Presidente, Federazione dei Verdi), Guido Bortoni (Capo Dipartimento Energia, Ministero Sviluppo Economico), Lester R. Brown (Presidente, Earth Policy Institute); Stefano Ciafani (Responsabile Scientifico, Legambiente), Vittorio Cogliati Dezza (Presidente, Legambiente); Giuseppe Colella (Responsabile Settore Energia, Federconsumatori), Agostino Conte (Direttore Relazioni Internazionali e Istituzionali, Duferco Italia); Ferruccio De Bortoli (Direttore, Corriere della Sera); Piero De Simone (Direttore Generale, Confindustria Energia), Pasquale De Vita (Presidente, Confindustria Energia); Francesco Ferrante (Responsabile Politiche Cambiamenti Climatici ed Energia e Senatore Partito Democratico), Sergio Ferraris (Giornalista, Quale Energia); Francesco Gullì (Docente Economia Applicata- Dipartimento Analisi Istituzionale e Management Pubblico, Università Bocconi), Roberto Gulli (Dirigente Servizio Rischi Industriali, Energetico, Nucleare e dei Trasporti, Protezione Civile Nazionale); Paolo Landi (Segretario Generale con delega sull energia, ADICONSUM); Giovanni Lelli (Direttore, ENEA); Mauro Libè (Segretario Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Deputato Unione di Centro); Jim Mahaffey (Scienziato e scrittore); Emma Marcegaglia (Presidente, Confindustria); Renato Raffaele Martino (Cardinale e Presidente Emerito Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace); Lamberto Matteocci (Responsabile Servizio Controllo Attività Nucleari, ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale); Roberto Mezzanotte (già Direttore Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale, ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale); Ivan Novelli (Presidente, Greenpeace Italia); Giuseppe Onufrio (Direttore Esecutivo, Greenpeace Italia); Bruno Panella (Direttore Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino); Adriano Piglia (Direttore, Centro Studi SAFE); Roberto Potì (Direzione Internazionale e Progetti Speciali, EDISON); Gianni Riotta (Direttore; Il Sole 24 Ore); Paolo Salvini (Direttore, Civiltà Cattolica); Francis Sorin (Direttore Comunicazione, SFEN- Società Francese di Energia Nucleare); Chicco Testa (Managing Director, Rotschild); Federico Testa (Deputato, Partito Democratico); Marco Tarquinio (Direttore, Avvenire); Francesco Tedesco (Consulente ed esperto di fonti Rinnovabili, Greenpeace); Rosario Trefiletti (Presidente, Federconsumatori); Giuseppe Zampini (Amministratore Delegato, Ansaldo Energia). I contenuti del presente rapporto di Ricerca sono di esclusiva responsabilità di The European House-Ambrosetti e possono non coincidere con le opinioni e i punti di vista delle persone intervistate. Enel, EDF e The European House-Ambrosetti

6 Indice La ricerca in sintesi La ricerca in 10 punti... 7 Executive Summary...12 PARTE PRIMA Perché all Italia serve il nucleare Introduzione...35 Capitolo 1 La sostenibilità della generazione elettrica nel futuro in Italia Come abbiamo studiato possibili alternative per la generazione elettrica al Gli scenari energetici al 2030 e le ipotesi assunte I benefici per il Paese derivanti dallo scenario di integrazione nucleare...44 Capitolo 2 Perché il nucleare è una fonte sicura La sicurezza nelle centrali nucleari: una visione d insieme Le centrali nucleari e gli impianti per la salute umana Le centrali nucleari e gli impatti sull ambiente Le centrali nucleari e il decommissioning Le centrali nucleari e i rifiuti radioattivi Le centrali nucleari e la sicurezza da calamità naturali Le centrali nucleari e la sicurezza da rischio terroristico...74 Capitolo 3 I benefici del nucleare per l industria italiana La filiera del nucleare e le opportunità per l Italia: una visione d insieme Le opportunità per l industria italiana in fase di costruzione Le opportunità per l industria italiana in fase di esercizio Le opportunità per l industria italiana in fase di decommissioning Le opportunità per le imprese italiane nel mercato nucleare mondiale...91 Capitolo 4 I benefici del nucleare per la competitività dell Italia L impatto del nucleare sulla competitività del Paese: le dimensioni in gioco L impatto del nucleare sull economia italiana Gli altri effetti del ritorno al nucleare sulla competitività Capitolo 5 I benefici del nucleare per il posizionamento geopolitico dell Italia Il mondo che cambia: le principali linee di tendenza al L energia (anche nucleare) come leva strategica geopolitica L Italia nel nuovo scenario globale: come assicurare il peso geopolitico Cinque possibili benefici geopolitici per l Italia nucleare

7 PARTE SECONDA Come si discute di nucleare in Italia Introduzione Capitolo 1 La comunicazione sul nucleare in Italia: un tema controverso Il nucleare in televisione: poco tempo, pochi temi e tante opinioni Il nucleare nella stampa: un informazione limitata, ma bilanciata Capitolo 2 Comunicare il nucleare in Italia (e in Europa) Comunicare il nucleare in Italia Comunicare il nucleare: i casi di riferimento in Europa PARTE TERZA Cos è (realmente) il nucleare Introduzione Capitolo 1 La tecnologia nucleare e le nuove frontiere della ricerca Come funzionano e come si stanno evolvendo le centrali nucleari Lo stoccaggio dei rifiuti: realtà e prospettive Il decommissioning: una realtà sperimentata Il combustibile Capitolo 2 Il ritorno al nucleare nel mondo La generazione elettrica da fonte nucleare oggi e domani I principali piani di sviluppo nucleare extraeuropei Le prospettive per lo sviluppo del settore nucleare in Europa Capitolo 3 Il nucleare in Italia: ieri e oggi Il nucleare in Italia prima di Chernobyl: gli anni d oro Il referendum del 1987: il disimpegno italiano dal nucleare La rinascita del nucleare in Italia Databook Bibliografia e webgrafia

8

9 7 La ricerca in 10 punti MESSAGGI CHIAVE DElla ricerca 1. L energia è la sfida chiave per il prossimo futuro e un fattore di competizione globale e trasversale alle alleanze tradizionali. 2. Il nucleare è una fonte integrativa per garantire sicurezza ambientale e energetica: sempre più Paesi la stanno scegliendo. 3. L Italia deve fronteggiare problemi di sostenibilità energetica; in particolare, il mix elettrico presenta peculiarità negative che lo penalizzano. 4. Nei consumi elettrici del Paese, il mix con il nucleare genera minori emissioni di CO 2 ed è anche meno costoso rispetto agli altri mix possibili. 5. Il nucleare è una tecnologia sicura: con le norme e gli standard attuali, incidenti come quello avvenuto a Chernobyl non possono più ripetersi. 6. Il ritorno al nucleare dell Italia può avere importanti ricadute economiche e occupazionali per l industria nazionale. 7. Il programma nucleare può essere un moltiplicatore tecnologico e un significativo volano per la competitività del Paese. 8. Il ritorno al nucleare può contribuire a rafforzare il peso geopolitico dell Italia. 9. Il nucleare rappresenta una opportunità per l Italia, ma deve essere sostenuta come scelta Paese. 10. Occorre iniziare a parlare di nucleare al di là dei pregiudizi (non come è stato fatto in passato).

10 8 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo 1. L energia è la sfida chiave per il prossimo futuro e un fattore di competizione globale e trasversale alle alleanze tradizionali. L energia è il motore della vita economica, politica e sociale globale. Essa infatti è un fattore di produzione fondamentale e plasmatore di cultura e stili di vita. Per sostenere la crescita globale occorrerà sempre più energia. Secondo l Agenzia Internazionale dell Energia (AIE) nel 2030 si avrà 1 : +70% di domanda mondiale di energia primaria (rispetto al 2000); consumi crescenti nella generazione elettrica e nei trasporti (con oltre il 90% di incremento a carico dei Paesi non OCSE); fabbisogno mondiale coperto da petrolio e gas naturale per il 51% e carbone per il 29%. Queste dinamiche si manifesteranno in un mondo multipolare, con nuovi attori rilevanti e con una governance a geometria variabile a seconda dei temi strategici. L energia sarà uno dei fattori di massima competizione tra Paesi e influenzerà le future alleanze e strategie geopolitiche globali. 2. Il nucleare è una fonte integrativa per garantire sicurezza ambientale ed energetica: sempre più Paesi la stanno scegliendo. Le grandi sfide energetiche del futuro saranno la sicurezza degli approvvigionamenti, l economicità e la sostenibilità ambientale. Per raggiungere questi obiettivi nel medio periodo, occorrerà una transizione verso sistemi energetici meno basati sulle fonti fossili. Allo stato dell arte delle tecnologie e dei mercati internazionali, la generazione nucleare grazie alle emissioni trascurabili e ai costi competitivi è una efficace soluzione integrativa per la generazione di base (base load). Numerosi Paesi nel mondo (industrializzati ed emergenti) hanno deciso di investire in questa tecnologia, prolungando la vita utile delle centrali esistenti o realizzandone di nuove (61 cantieri a fine giugno 2010). 3. L Italia deve fronteggiare problemi di sostenibilità energetica; in particolare il mix elettrico presenta peculiarità negative che la penalizzano. L Italia in tema di energia: dipende dall estero per circa l 86% del fabbisogno di energia primaria (primo Paese al mondo per importazione di energia); dipende dai combustibili fossili per circa il 75% (quota tra le più alte al mondo); nel biennio non ha rispettato i vincoli di Kyoto e il protrarsi di questa situazione potrebbe costare in futuro centinaia di milioni di euro l anno. Per quanto riguarda la generazione elettrica il Paese: ha oltre il 66% (contro una media del 27% nell UE-27) dell elettricità prodotta da gas, petrolio e derivati, fonti che alterano il clima e sono costose e volatili; è il maggiore importatore al mondo di elettricità (14% dei consumi annui): aggregando l importazione di combustibili fossili, l Italia dipende dall estero per oltre 7/8 del fabbisogno; 1 Fonte: World Energy Outlook 2009, Reference Scenario.

11 9 è l unico al mondo con produzione elettrica superiore ai 250 TWh l anno a non avere generazione da fonte nucleare; ha un prezzo dell energia elettrica per imprese e cittadini superiore del 25-35% alla media praticata degli altri Paesi dell Unione Europea. 4. Nei consumi elettrici del Paese, il mix con il nucleare genera minori emissioni di CO 2 ed è anche meno costoso degli altri mix possibili. La domanda elettrica del Paese nei prossimi anni crescerà anche in ipotesi di efficienza energetica in linea con le tendenze storiche e internazionali; al 2030 questa sarà di circa 439 TWh (in ipotesi conservative). Oltre a garantire che il Paese abbia l energia necessaria, occorrerà rispettare i vincoli ambientali europei e internazionale per la lotta al cambiamento climatico. L introduzione di una quota del 25% di nucleare nel mix di generazione elettrico sia sullo scenario tendenziale che su uno teorico alternativo può permettere di ridurre sensibilmente le emissioni di CO 2, oltre che a diminuire e stabilizzare il costo di generazione. In 10 anni ( ) si potranno avere: minori emissioni per 236/381 milioni di tonnellate di CO2; minori costi di generazione in senso stretto per 32/57 miliardi di euro; minori costi di generazione complessivi (considerando anche il costo della CO2) per 43/69 miliardi di euro. 5. Il nucleare è una tecnologia sicura: con le norme e gli standard attuali, incidenti come quello avvenuto a Chernobyl non possono più ripetersi. L attuale tecnologia nucleare ha un elevato grado di sicurezza. Oggi, nel mondo, in più di anni-reattore di funzionamento, vi sono stati solo due incidenti con danni di vasta portata: Chernobyl e Three Mile Island (che non comportò vittime). Gli standard attuali rendono di fatto impossibile il ripetersi di situazioni simili. L industria nucleare è tra le più controllate al mondo: dal 1969 al 2000 l incidentalità è stata di 0,01 vittime per GW anno, contro una media del settore energia di 0,78. L evoluzione della tecnologie permette di gestire le scorie a bassa e media attività in piena sicurezza; per quelle ad alta attività sono in fase di studio avanzata soluzioni per lo stoccaggio definitivo di lunghissimo periodo. In Italia, in 60 anni di produzione elettrica da impianti nucleari si genereranno m 3 di rifiuti a bassa e media radioattività e m 3 di rifiuti ad alta radioattività. Questi incideranno per lo 0,000003% sul totale dei rifiuti speciali pericolosi prodotti annualmente nel Paese (10 milioni di tonnellate/anno, di cui il 30% contengono metalli pesanti e scorie della chimica che non decadono). 6. Il ritorno al nucleare dell Italia può avere importanti ricadute economiche e occupazionali per l industria nazionale. Lo sviluppo di un programma nucleare è una opportunità per l industria: tanto più questa è pronta (know-how, qualificazione, ecc.), tanto più aumenta il lavoro assegnabile ad aziende e consorzi nazionali per la realizzazione e gestione degli impianti.

12 10 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo Con le competenze attuali l industria italiana può potenzialmente realizzare il 55-60% del valore di una centrale (pari a 2-3 miliardi di euro); queste percentuali potrebbero salire al 75-80% con adeguati investimenti per acquisire nuove competenze e adeguare gli impianti produttivi. I benefici occupazionali potenziali sono altrettanto rilevanti; un impianto tipo di terza generazione operativo in Europa può attivare: posti di lavoro in fase di costruzione (3.000 diretti e indiretti e indotti); da a in fase di esercizio (circa in sito e presso i fornitori diretti e circa indiretti e indotti); circa 150 diretti in fase di decommissioning. Il programma nucleare dell Italia è anche se sfruttato un trampolino di lancio per l industria nazionale per entrare nella catena di fornitura mondiale di un settore in espansione nel mondo: da 400 a 500 miliardi di euro valore stimato per i soli reattori già pianificati. 7. Il programma nucleare può essere un moltiplicatore tecnologico e un significativo volano per la competitività del Paese. L energia è un elemento chiave per un Paese. Le sue ricadute dirette e indotte impattano su molteplici elementi rilevanti per la competitività. La riattivazione della generazione nucleare in Italia può avere benefici per il Paese a diversi livelli: riduzione e stabilizzazione dei costi e prezzi dell energia elettrica; miglioramento e integrazione della filiera energetica nazionale, con impatti diretti e indotti sugli utilizzatori di energia (famiglie e imprese); aumento e qualificazione delle competenze e del capitale umano del Paese; aumento della produzione, valore aggiunto e occupazione (collegato ai punti precedenti). A livello macro-economico complessivo, l introduzione del nucleare (25%) nel mix di generazione elettrica, può portare all Italia: da 4,5 a 11 miliardi di euro/anno di produzione aggiuntiva2; da 38 a 81mila anni-uomo di occupazione. 8. Il ritorno al nucleare può contribuire a rafforzare il peso geopolitico dell Italia. Nel mondo che cambia de-occidentalizzato, multipolare, interdipendente, complesso la leadership monoculturale (uno o pochi settori in cui si è leader) non è più una strategia vincente. L Italia media potenza occidentale rischia di essere fuori scala per mantenere il peso specifico necessario ad affermare i propri interessi nei tanti e diversi tavoli decisionali. Occorre trovare più settori trasversali e geopoliticamente rilevanti in cui avere peso. L energia è tra questi perché sarà un settore trasversale a tutti i Paesi e probabilmente anche alle alleanze tradizionali. 2 Le forbici sono funzione delle ipotesi sottostanti di destinazione (maggiore produzione o maggiore remunerazione dei fattori produttivi) del risparmio sul costo di generazione elettrica.

13 11 Il ritorno al nucleare può rafforzare il peso internazionale dell Italia attraverso: riduzione del rischio politico legato alla dipendenza energetica; possibilità di maggiore partecipazione alla governance mondiale del prossimo futuro; possibilità di rafforzamento della cooperazione internazionale, in particolare con la sponda sud del Mediterraneo; possibilità di partecipare attivamente ai meccanismi di controllo sulla proliferazione nucleare militare. 9. Il nucleare è una opportunità per l Italia, ma deve essere sostenuta come scelta Paese. Il nucleare è soprattutto una scelta strategica, oltre che industriale ed energetica. Affinché possa essere una reale opportunità, anche di modernizzazione del Paese, occorre una certezza nel medio-lungo periodo e un sostegno trasversale. Come ogni grande progetto richiede quindi che ci siano le necessarie condizioni di contorno: istituzioni efficienti e credibili; quadro normativo e autorizzativo chiaro e certo; industria nazionale pronta; sinergie tra gli attori rilevanti (ricerca, industria, finanza, politica); consenso e condivisione dell opinione pubblica. 10. Occorre iniziare a parlare di nucleare al di là dei pregiudizi (non come è stato fatto in passato). Ogni scelta, specie quelle importanti, richiede la consapevolezza. Sul nucleare in Italia si ha una diffusa ignoranza informativa. Dopo il referendum del 1987 il nucleare civile salvo sporadici casi non è stato trattato dai media. Da gennaio 2005 a giugno 2010 ha avuto spazio per: 0,04% del prime time dei telegiornali 3 ; meno di un articolo al giorno sulla stampa4. Le informazioni riportano in genere opinioni e posizioni personali (spesso ideologizzate) e alcuni temi fondamentali (ricadute per l economia, inquinamento e ambiente, diversificazione e sicurezza degli approvvigionamenti, prezzi e costi dell energia) non vengono di fatto trattati. Tutto questo non favorisce la costruzione di un giudizio informato, rafforza le convinzioni (e i pregiudizi) esistenti al di lá dei fatti oggettivi e rende molto difficoltoso un confronto aperto sul che fare. 3 Telegiornali RAI e Mediaset. 4 Corriere della Sera, La Repubblica e Il Sole 24 Ore.

14 12 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo Executive Summary 1 Una visione complessiva di questa ricerca 1.1 Contesto di riferimento e obiettivi 1. La generazione elettrica da fonte nucleare è oggi un tema caldo nel Paese. Le condizioni dei mercati energetici internazionali, le sfide della sicurezza degli approvvigionamenti e della sostenibilità economica e ambientale hanno infatti ridato centralità al tema dopo oltre un ventennio di oblio. 2. In Italia questa tecnologia ha vissuto vicende fortemente alterne. Il Paese negli anni d oro del nucleare ( ), grazie all iniziativa congiunta di importanti realtà industriali nazionali e del Governo, era il terzo produttore al mondo di energia elettrica di origine nucleare con competenze e know-how molto avanzati, in ambito industriale e tecnico-scientifico. In seguito, una concomitanza di eventi interni 1 ed esterni, di cui il più eclatante è stato l incidente di Chernobyl (1986), hanno portato al referendum del e al successivo disimpegno dell Italia da tutte le attività nucleari ( ). 3. Il Governo, con la Legge Sviluppo del 2009, ha annunciato la decisione di ritornare al nucleare, avviando entro il 2013 la costruzione di nuove centrali per arrivare entro il 2030 al 25% di elettricità di origine nucleare. Questa decisione ha aperto un acceso dibattito nel Paese che vede contrapposte posizioni estreme e radicate tra i sostenitori di tale scelta e i contrari. 4. Obiettivo di questa ricerca è di fare il punto della situazione, secondo una prospettiva strategica e indipendente, sulle implicazioni possibili per il Paese dell integrazione del nucleare nel mix di generazione elettrica nazionale, attraverso la: definizione di un quadro interpretativo e conoscitivo di sintesi sulla realtà del nucleare per l Italia; valutazione delle implicazioni ai vari livelli rilevanti: industriali, economici, geopolitici, di competitività; quantificazione delle ricadute per il Paese su tutte queste dimensioni. 5. La volontà è fornire ai decisori del Paese e all opinione pubblica una base informativa completa e imparziale che possa essere di supporto per un confronto informato e consapevole, al fine di prendere le migliori decisioni strategiche per il Paese. 1 Tra cui: problemi di adeguamento del sistema di trasmissione elettrica, proteste in seguito a incidenti a impianti nel mondo, gestione del dibattito pubblico anche a seguito del caso Ippolito. 2 Nessun quesito chiedeva l abolizione o la chiusura delle centrali nucleari.

15 Attori e metodologia 6. Per la ricerca, ci siamo avvalsi di un Comitato Guida 3 che ha riunito autorevoli personalità nazionali e internazionali. I suoi componenti hanno fornito indirizzi e contributi originali per lo sviluppo di questo lavoro. 7. Sono state attivate collaborazioni con istituzioni indipendenti per approfondire alcuni temi specifici: gli scenari elettrici al 2030 (ipotesi di studio); la sicurezza della generazione nucleare; le ricadute per l industria italiana; gli impatti per la competitività del Paese; le implicazioni geopolitiche; la comunicazione in tema di nucleare in Italia. 8. Il Gruppo di lavoro 4 The European House-Ambrosetti ha gestito il progetto nel suo complesso e sviluppato i contenuti così come presentati in questo rapporto. 9. Nella elaborazione dei contenuti sono state considerate le fonti più qualificate e super partes, al fine di privilegiare al massimo la neutralità e l oggettività delle posizioni. 10. Le attività del progetto sono state: incontri periodici del Comitato Guida; interviste in Italia e all estero a politici, opinion leader, capi azienda e rappresentanti di istituzioni o associazioni per approfondire aspetti dei temi di riferimento; analisi e confronti internazionali per valutare le pratiche eccellenti e captare soluzioni di interesse per l Italia, tendenze e orientamenti; collazione e sintesi dei contributi sul tema (documentazione, pubblicazioni, ricerche, ecc.) maggiormente significativi, di organizzazioni e istituti nazionali e internazionali autorevoli. 1.3 Struttura del rapporto Il rapporto è composto da tre parti. Parte PRIMA. Illustra i risultati della ricerca in tema di: possibili scenari di generazione elettrica al in ipotesi di assenza e presenza del nucleare; ne sono valutati gli effetti in termini di emissioni di CO 2 e costi di generazione complessivi; sicurezza della generazione elettrica da nucleare per le persone e l ambiente; una attenzione specifica è dedicata ai temi del decommissioning e della gestione delle scorie; benefici associati al ritorno del nucleare per l industria italiana, la competitività del Sistema Paese e il posizionamento geopolitico. 3 La Ricerca si è avvalsa di un Comitato Guida composto da: Fatih Birol (Capo Economista, Agenzia Internazionale per l Energia), Gianluca Comin (Direttore Relazioni Esterne, Enel), Bruno D Onghia (Responsabile per l Italia, EDF), Sergio Garribba (Consigliere per le Politiche dell Energia, Ministero dello Sviluppo Economico), Maurizio Lupi (Vicepresidente, Camera dei Deputati), Carlo Rossella (Presidente, Medusa Film), Nicola Rossi (Professore Ordinario di Economia Politica, Università di Roma Tor Vergata) e Umberto Veronesi (Direttore Scientifico, Istituto Europeo di Oncologia). 4 Il Gruppo di lavoro The European House-Ambrosetti è composto da: Paolo Borzatta (Senior Partner), Lorenzo Tavazzi (Capo Progetto), Gabriele Bolzoni (Coordinatore del Progetto), Elena Antiga, Mattia Beda, Sara Lelli, Pio Parma e Carlotta Pizzi. 5 Si tratta di scenari di studio, e non previsionali, che valutano linee di tendenza e ordini di grandezza in gioco, per supportare le decisioni strategiche.

16 14 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo Parte Seconda. È dedicata alla comunicazione sul tema del nucleare in Italia, per capirne i contenuti e le modalità di divulgazione. Abbiamo analizzato: le edizioni del prime time di Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5 e Studio Aperto; le pagine nazionali di La Repubblica, Corriere della Sera e Il Sole-24 Ore (periodo gennaio 2005-giugno 2010); i programmi di approfondimento Porta a Porta, Matrix, Ballarò, Report e Annozero (periodo gennaio 2009-marzo ). Parte TERZA. Offre una visione d insieme su: tecnologia nucleare e sue evoluzioni, con particolare attenzione alle aree di possibile breaktrough tecnologico; tendenze della generazione elettrica da fonte nucleare nel mondo, oggi e nel prossimo futuro; situazione dell Italia in campo nucleare prima del referendum del 1987 e stato dell arte delle competenze attuali. Ciascuna Parte è preceduta da una introduzione di sintesi che riassume i principali punti rilevanti e le implicazioni strategiche di questi. 2 Le condizioni per il ritorno al nucleare: considerazioni 11. Il nucleare è una scelta strategica del Paese, oltre che industriale, energetica e ambientale. Come tale richiede: adeguate condizioni di contesto; scelte di sistema con obiettivi chiari e realistici; coerenti misure di accompagnamento; a più livelli distinte, ma interrelate. 12. A livello politico, è necessario che il programma nucleare trovi una condivisione bipartisan (nazionale e locale), perché il suo orizzonte di riferimento è un multiplo dei mandati dei singoli Governi e amministrazioni. Occorre quindi sganciare il nucleare dalle ideologie e valutarlo sulla base dei fatti oggettivi. 13. A livello istituzionale-amministrativo-autorizzativo, occorre un quadro di riferimento chiaro (anche per competenze e attribuzioni), certo (in particolare sui tempi 7 ), trasparente e stabile (anche per gli strumenti normativi di mitigazione dei rischi 8 ), per garantire che: l interesse nazionale sia salvaguardato dai particolarismi; siano effettuati gli investimenti necessari; siano minimizzati i rischi di ritardi, regolatori, finanziari e commerciali (collegato al punto precedente). Il nucleare è un investimento rilevante, strategico e di lungo periodo 9 che non può essere soggetto ad alee. 6 Prima non vi sono stati interventi significativi sul tema in oggetto. 7 La certezza dei tempi di realizzazione è una variabile critica perché ritardi nella costruzione degli impianti determinano un aumento significativo dei costi, dovuto alla maturazione di interessi sui prestiti necessari per finanziare i lavori. 8 Il ritorno degli investimenti si concretizza nei decenni successivi alla costruzione delle centrali: affinché il mercato richieda tassi di interesse sostenibili sulle somme finanziate occorrono strumenti normativi per mitigare i rischi (cfr. Capitolo 3 Parte Terza e Focus in Databook). 9 Per installare la capacità nucleare annunciata dal Governo (circa MW) si stima un investimento da parte degli operatori di circa miliardi di euro su progetti di lunga durata (vita media degli impianti di nuova generazione di circa 60 anni).

17 A livello industriale-produttivo, occorre che gli operatori interessati siano pronti per competenze, capacità e qualificazioni. Solo così l opzione nucleare può essere una reale opportunità per l industria nazionale, sia sul mercato domestico sia su quello internazionale. 15. A livello scientifico e di ricerca, occorre che il mondo accademico-universitario sia altrettanto pronto e in grado di fare sinergie con l industria. Il nucleare è infatti tra i campi più avanzati e in grado di essere un moltiplicatore tecnologico con ricadute rilevanti per molti altri settori strategici. 16. A livello sociale, è indispensabile un alto livello di consenso. Il nucleare non può essere la scelta di un Governo; deve essere la scelta del Paese. In alternativa, il rischio è il rigetto del progetto. 17. Tra gli elementi necessari per la realizzazione del programma nucleare vi sono: l implementazione dei provvedimenti attuativi per la localizzazione degli impianti, i sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare, le misure compensative e i requisiti per lo svolgimento delle attività di costruzione; l Agenzia per la Sicurezza Nucleare con personale, competenze e risorse adeguate; il Deposito Unico Nazionale per il combustibile nucleare irraggiato e i rifiuti radioattivi a bassa e media radioattività, per chiudere l eredità nucleare del Paese e dare certezza ai nuovi progetti; un piano di sviluppo accelerato della formazione, a partire dagli Istituti tecnici e Università (aumentando i corsi dedicati al nucleare) fino al mondo della ricerca; il lancio di una campagna di comunicazione-ascolto nazionale della popolazione, con forme e strumenti adeguati, per informare e creare un processo partecipativo e informato. 3 I risultati della Ricerca 3.1 La sostenibilità della generazione elettrica nel futuro in Italia 18. Nel mondo i principali Governi hanno inserito ai primi posti delle proprie agende i provvedimenti necessari a definire le strategie energetiche per accompagnare lo sviluppo economico e industriale, focalizzando l attenzione su tre variabili-chiave: la sicurezza degli approvvigionamenti, l economicità e la sostenibilità socio-ambientale. 19. Anche l Italia, nell affrontare la sfida energetica, deve confrontarsi con una situazione di fragilità su alcuni nodi strategici. Questa fragilità deriva dalla carenza di una strategia e di un piano organico di lungo periodo per il settore che ha portato a: crescente dipendenza energetica; sbilanciamento del mix di generazione elettrica rispetto agli altri Paesi europei; forte dipendenza dalle importazioni di elettricità; prezzo dell energia elettrica in crescita e superiore agli altri Paesi europei; inadeguatezza delle infrastrutture per l energia. 20. Il ritorno al nucleare dell Italia rappresenta un progetto di ampio respiro per il Paese che può dunque apportare importanti benefici alla qualità del sistema energetico nazionale:

18 16 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo economici (minori costi di generazione elettrica) e ambientali (minori emissioni di anidride carbonica e relativi costi). Abbiamo quindi formulato alcuni scenari puramente ipotetici e di studio (non di previsione) per comprendere tramite il loro confronto gli impatti attesi derivanti dalla costruzione e dalla conseguente messa in esercizio di nuove centrali nucleari nel nostro Paese, come previsto dal Governo attraverso la Legge Sviluppo del Figura 1 Gli scenari energetici ipotizzati al 2030 Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti, 2010 SCENARI 2030 Senza nucleare Con nucleare 1. Scenario 2. Scenario 3. di riferimento alternativo Scenario di integrazione Politiche attuali + PAN* e Pacchetto Clima ed Energia EU 2020 Rinnovabili al massimo del potenziale raggiungibile** al 2030 Nucleare fonte integrativa da piano del Governo (*) Piano di Azione Nazionale per le rinnovabili del Governo italiano (agosto 2010). (**) Stima sulla base dell evoluzione tecnologica attesa e prevedibile. Gli scenari di studio ipotizzati al 2030, con e senza nucleare, sono tre: scenario di riferimento, in cui il mix di generazione ipotizzato al 2030 recepisce una prosecuzione delle politiche attuali nel rispetto del raggiungimento degli obiettivi previsti dal Pacchetto Clima ed Energia dell Unione Europea 10 al 2020 unitamente a quelli fissati nel Piano di Azione Nazionale per le Rinnovabili (PAN) 11, di generare 98,8 TWh di elettricità da fonte rinnovabile entro il 2020; scenario alternativo, in cui il contributo della generazione da fonti rinnovabili è molto più marcato (38%) rispetto allo scenario tendenziale (superamento degli obiettivi del PAN sino al massimo del potenziale raggiungibile al 2030 in base all evoluzione tecnologica attesa) 12 ; scenario di integrazione, in cui viene introdotta in linea con l attuale piano del Governo la generazione da fonte nucleare, a copertura del 25% della generazione elettrica entro il Alla base di ciascuno scenario abbiamo considerato ipotesi relative all andamento della 10 Il Pacchetto Clima ed Energia dell Unione, approvato dal Parlamento Europeo nel dicembre del 2008, è volto a conseguire gli obiettivi energetici e ambientali a livello europeo fissati per il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare del 20% il consumo di fonti rinnovabili. 11 Il Piano di Azione Nazionale per le Rinnovabili (PAN) del Ministero dello Sviluppo Economico dell agosto 2010 stabilisce un quadro comune per la promozione dell energia da fonti rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti. 12 In questo scenario la crescita della generazione da fonti rinnovabili nel periodo è più spinta e aumenta fino a un potenziale previsto di155 TWh nel 2030 (+45 TWh rispetto ai 110 TWh degli altri due scenari). Alcuni osservatori sollevano dubbi sulla reale possibilità tecnica ed economica di questa forte crescita.

19 17 domanda e della produzione di energia elettrica, dei costi di generazione e delle emissioni di CO 2, coerenti con i valori di riferimento citati in letteratura e con le principali esperienze di generazione nucleare in Europa e nel mondo. Figura 2 Confronto tra la composizione del mix di generazione elettrica secondo gli scenari al 2030 Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti, % 110 TWh 38% 155 TWh 25% 100 TWh 27% 110 TWh 73% 297 TWh 62% 252 TWh 48% 197 TWh Scenario di riferimento Scenario alternativo Scenario di integrazione Nucleare Rinnovabili Fossili 21. Nel periodo lo scenario di integrazione mostra il minor costo di generazione rispetto agli altri due scenari considerati, determinando un risparmio pari a: 32 miliardi di euro rispetto allo scenario di riferimento; 57 miliardi di euro rispetto allo scenario alternativo. Figura 3 Costo di generazione in Italia nei tre scenari energetici considerati nel periodo (miliardi di euro) Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti, 2010 Miliardi di euro Scenario di riferimento Scenario alternativo Scenario di integrazione Significativi sono anche i risparmi che l introduzione della generazione elettrica da nucleare può consentire sul fronte delle emissioni di anidride carbonica rispetto agli scenari senza nucleare: 381 milioni di tonnellate rispetto allo scenario di riferimento; 236 milioni di tonnellate rispetto allo scenario alternativo.

20 18 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo Tabella 1 Emissioni di CO 2 in Italia nei tre scenari energetici considerati nel periodo : differenza dello scenario di integrazione rispetto allo scenario di riferimento e alternativo (milioni di tonnellate) Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti, 2010 Anno Differenza su scenario di riferimento Differenza su scenario alternativo ,8-3, ,0-1, ,8-8, ,9-17, ,7-24, ,2-34, ,9-34, ,4-33, ,3-29, ,2-25, ,2-24,4 TOTALE ,4-236,4 Il risparmio cumulato nel periodo legato al costo della CO 2 è compreso all interno di un intervallo tra 7 e 11 miliardi di euro, nel caso del valore minore del costo della CO 2, e tra 12 e 19 miliardi di euro, nel caso del valore maggiore del costo della CO Tabella 2 Valore cumulato del costo delle emissioni di CO 2 in Italia nei tre scenari energetici considerati nel periodo : confronto tra scenari (miliardi di euro) Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti, 2010 Costo delle emissioni di CO 2 (Commissione UE) Differenza su scenario di integrazione Costo delle emissioni di CO 2 (IEA) Differenza su scenario di integrazione Scenario di riferimento 46,7 10,9 81,9 19,1 Scenario alternativo 42,5 6,7 74,6 11,8 Scenario di integrazione 35,8-62,8-22. In sintesi, i costi complessivi dimostrano la maggiore convenienza economica e ambientale dell adozione di un mix di generazione elettrica comprendente la tecnologia nucleare: il Paese potrebbe così risparmiare tra il 2020 e il 2030, nelle due differenti valorizzazioni del costo della CO 2 : da 43 a 51 miliardi di euro rispetto allo scenario di riferimento; da 64 a 69 miliardi di euro rispetto allo scenario alternativo. 13 Per il costo della CO 2, con riferimento al mercato europeo, sono state adottate due ipotesi: una stima elaborata sulla base di recenti linee di indirizzo della Commissione Europea per il periodo , e la previsione dell Agenzia Internazionale dell Energia che prevede valori superiori in considerazione dell impegno dei Paesi dell OCSE per una forte riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

BONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA

BONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA APPROFONDIMENTI / 75 BONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA LUCA CITTADINI, Direttore Gruppo Sogin L e applicazioni del nucleare non si

Dettagli

Disattivazione degli impianti nucleari italiani situazione e prospettive

Disattivazione degli impianti nucleari italiani situazione e prospettive Disattivazione degli impianti nucleari italiani situazione e prospettive Roberto Mezzanotte ISPRA Vercelli, 24 Marzo 2009 Prime esperienze Reattore Avogadro - Saluggia trasformato in deposito temporaneo

Dettagli

I rifiuti radioattivi in Italia

I rifiuti radioattivi in Italia La disattivazione degli impianti nucleari piemontesi e la gestione dei rifiuti radioattivi I rifiuti radioattivi in Italia Roberto Mezzanotte Torino, 28 Gennaio 2016 Classificazione attuale ex Decreto

Dettagli

DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione

DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione V Convegno Nazionale NAD 10 Anni di impegno guardando al futuro DECOMMISSIONING DEGLI IMPIANTI NUCLEARI: Compatibilità Ambientale, Sicurezza e Radioprotezione Fabio Chiaravalli - SOGIN Direttore Ambiente,

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura

La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura Clara Poletti IEFE Università Bocconi Assemblea annuale Assoelettrica 4 maggio 2011 Obiettivo

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO Giovanni Simoni Chairman Assosolare Fiorano - 24 Ottobre 2012 Fotovoltaico in Italia: dove siamo Impianti fotovoltaici installati: 450.000 Potenza Totale: 16.000

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia EDIFICI A ENERGIA QUAZI ZERO VERSO IL 2020 Il roadshow per l efficienza energetica L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro ANCE Roma, 9 maggio 2014 www.edifici2020.it Sostenibilità è (anche)

Dettagli

Strategia Energetica Nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile

Strategia Energetica Nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile Strategia Energetica Nazionale: per un energia più competitiva e sostenibile Elementi chiave del documento di Strategia Energetica Nazionale Marzo 2013 Agenda Sintesi obiettivi, priorità e risultati attesi

Dettagli

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Nuove opportunità per l utilizzo razionale dell energia attraverso le ESCO Rimini 22 settembre 2005 ING. RICCARDO TENTI A&B-Ambientebenessere

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Progettare oggetti di ecodesign

Progettare oggetti di ecodesign Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy

Dettagli

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013 I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale Roma, 17 settembre 2013 Intervento di Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria Signore e Signori, buongiorno. Grazie a tutti voi per

Dettagli

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno Osservatorio sulle attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani Progetto co-finanziato dall Unione Europea 7 Convegno Problematiche riguardanti gli ostacoli alla navigazione aerea Gestione della manutenzione

Dettagli

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 Il vigente Piano d Azione italiano per l Efficienza Energetica ( 2007- PAEE),in recepimento della Direttiva 2006/32/CE, prevede un obiettivo di

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Integrare l'efficienza energetica con le rinnovabili Perché e come rilanciare le politiche di efficienza energetica Bruno Bellò Presidente Coaer

Dettagli

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Edgardo Curcio Presidente AIEE Roma, 26 ottobre 2010 Nell ambito di uno studio condotto per Assoelettrica lo scorso

Dettagli

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo

Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo 12 Il nucleare per l economia, l ambiente e lo sviluppo Executive Summary 1 Una visione complessiva di questa ricerca 1.1 Contesto di riferimento e

Dettagli

Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti

Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti Giovedì 6 maggio 2010 - Istituto d Istruzione Superiore Montessori - Da Vinci Il sistema di contabilità di CO2: il calcolo delle emissioni e degli assorbimenti CISA scarl Dott. Agr. Odaldi Marco 1 CISA

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Economia e gestione delle imprese - 05

Economia e gestione delle imprese - 05 Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA. Roma, 9 dicembre 2014. Relatore Fernando Pettorossi Assoclima

IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA. Roma, 9 dicembre 2014. Relatore Fernando Pettorossi Assoclima IL RUOLO DELLE POMPE DI CALORE PER INTEGRARE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA Roma, 9 dicembre 2014 Relatore Fernando Pettorossi Assoclima ASSOCLIMA È L ASSOCIAZIONE DEI COSTRUTTORI DI SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

ATTO COMUNITARIO COM (2011) 658 IN MATERIA INFRASTRUTTURE

ATTO COMUNITARIO COM (2011) 658 IN MATERIA INFRASTRUTTURE ATTO COMUNITARIO COM (2011) 658 IN MATERIA INFRASTRUTTURE ENERGETICHE TRANSEUROPEE Audizione presso la 10ª Commissione Industria del Senato Claudio Moscardini Managing Director Gas & Power Roma, 21 Marzo

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa

Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa v Secondo la stima della Fondazione, le emissioni dirette di gas serra in Italia nel 2012 sono pari a 465/470 MtCO2eq, 20 MtCO2eq in meno rispetto al 2011. v

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE. Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza

GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE. Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza GLI SCENARI EUROPEI PER IL DOPO QUOTE LATTE Paolo Sckokai Università Cattolica, Piacenza Schema della relazione 1) Lo studio della Commissione Europea sul settore lattiero-caseario post-2015 2) Gli scenari

Dettagli

Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS

Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Un passo avanti e due indietro: il settore termoelettrico nel sistema EU ETS Milano, 28-02-06 www.kyototarget.org Per approfondimenti: Davide Zanoni, zanoni@avanzi.org Tel. 02-36518110 Cell 333 4963144

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Incontro con i cittadini di Caorso. 14 marzo 2008

Incontro con i cittadini di Caorso. 14 marzo 2008 1 Incontro con i cittadini di Caorso 14 marzo 2008 2 Sommario Piano industriale Il piano industriale 2007-2011 L accelerazione Il recupero di efficienza Il modello organizzativo Il progetto sicurezza Il

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini Sostenibilità I Vantaggi degli Imballaggi Metallici Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini La Sostenibilità è definita come Andare incontro alle necessità delle generazioni

Dettagli

Architettura è Energia Think different. Build different.

Architettura è Energia Think different. Build different. Architettura è Energia Think different. Build different. Klimahouse Toscana - Firenze, 28 marzo 2014 L opzione dell efficienza energetica per le politiche di green economy Andrea Barbabella Responsabile

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti

Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Per una migliore qualità della vita Gli standard ISO 50001 e UNI 11352 per l efficienza energetica: opportunità, benefici e ritorni degli investimenti Umberto Chiminazzo Direttore Generale Certiquality

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Il progetto nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi

Il progetto nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi Il progetto nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi IL DEPOSITO NAZIONALE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI RADIOATTIVI: ASPETTI GEOLOGICI ED AMBIENTALI FABIO CHIARAVALLI Direttore Deposito Nazionale

Dettagli

Scheda 1 «Eco-innovazioni»

Scheda 1 «Eco-innovazioni» Scheda 1 «Eco-innovazioni» ECO-INNOVAZIONI E GREEN ECONOMY: CONCETTI GREEN JOBS Formazione e Orientamento ECO-INNOVAZIONI E GREEN ECONOMY: CONCETTI Si definisce eco-innovazione qualsiasi forma di innovazione

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

Il decommissioning nucleare: l esperienza italiana

Il decommissioning nucleare: l esperienza italiana Il decommissioning nucleare: l esperienza italiana Milano, 12 dicembre 2014 Emanuele Fontani Amministratore Delegato Nucleco 1 SOMMARIO o Gruppo Sogin o Nucleco o Il decommissioning degli impianti nucleari

Dettagli

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030 Introduzione In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all utilizzo di fonti non rinnovabili e, in misura minore, con fonti rinnovabili che per loro natura hanno un minor

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

La policy incentivante non è stata priva di errori, in cui sono incorsi anche altri Paesi, spesso per rompere le forti inerzie d avvio.

La policy incentivante non è stata priva di errori, in cui sono incorsi anche altri Paesi, spesso per rompere le forti inerzie d avvio. Un complesso avvio delle policy di sostegno alle rinnovabili La policy incentivante non è stata priva di errori, in cui sono incorsi anche altri Paesi, spesso per rompere le forti inerzie d avvio. Inefficace

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Cementir Holding: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 31 marzo 2015

Cementir Holding: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 31 marzo 2015 Cementir Holding: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati consolidati al 31 marzo Ricavi a 204,7 milioni di Euro (206,6 milioni di Euro nel primo trimestre ) Margine operativo lordo a 24,2

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04. Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE

Dettagli

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di

Dettagli

VII Forum Politeia. Supply Chain sostenibile end-to-end. Angelo Spina

VII Forum Politeia. Supply Chain sostenibile end-to-end. Angelo Spina VII Forum Politeia Supply Chain sostenibile end-to-end Angelo Spina 1 www.acquistiesostenibilita.org 4 ACQUISTI &SOSTENIBILITA - Vietata la riproduzione anche parziale ed il ri-editing ad hoc Vers.1.0

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Prospettiveper ilmercatodel gas

Prospettiveper ilmercatodel gas Prospettiveper ilmercatodel gas in Europa Riccardo Pasetto CH4 L industria del gas: tendenze e prospettive Bologna 22 ottobre 2014 Il contestopolitico-economico Scenario altamente instabile a causa di:

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

PERCHÉ IL NUCLEARE È NECESSARIO

PERCHÉ IL NUCLEARE È NECESSARIO PERCHÉ IL NUCLEARE È NECESSARIO Il referendum del 1987, che ha determinato l uscita dell Italia dal nucleare, è costato all Italia oltre 50 miliardi di euro, soprattutto per la trasformazione e lo smantellamento

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE

Dettagli

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Ing Alessandro Fatini del Grande 20 febbraio 2007 Il risparmio energetico è diventata un esigenza importante sia a livello ambientale (riduzione

Dettagli

Efficienza energetica, online il Piano d'azione 2014 (PAEE). IL TESTO

Efficienza energetica, online il Piano d'azione 2014 (PAEE). IL TESTO casaeclima.com http://www.casaeclima.com/ar_18985 ITALIA-Ultime-notizie-paee-efficienza-energetica-Efficienza-energetica-online-il-Pianodazione-2014-PAEE.-IL-TESTO-.html Efficienza energetica, online il

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

Non è vero che con l efficienza. politica industriale. Laura Bruni Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric Italia Camerino, 25 Giugno 2014

Non è vero che con l efficienza. politica industriale. Laura Bruni Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric Italia Camerino, 25 Giugno 2014 Non è vero che con l efficienza energetica non si fa politica industriale Laura Bruni Direttore Affari Istituzionali Schneider Electric Italia Camerino, 25 Giugno 2014 L efficienza energetica porta crescita

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

La politica Nestlé per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro

La politica Nestlé per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro La politica Nestlé per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro La sicurezza non è negoziabile Nestlé è convinta che il successo a lungo termine possa essere raggiunto soltanto grazie alle sue persone. Nessun

Dettagli

Così, insieme, la nostra energia vale di più

Così, insieme, la nostra energia vale di più 1 Protocollo d intesa del16 febbraio 2010 L impegno del Consorzio JPE sull uso razionale e consapevole dell energia nell edilizia PER IL RILANCIO PRODUTTIVO ED OCCUPAZIONALE DELLE PMI PIEMONTESI ATTRAVERSO

Dettagli

master mi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Sergio Zucchetti

master mi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Sergio Zucchetti Sistemi gestionali avanzati per territori complessi Scenari e posizionamento strategico nel territorio Sergio Zucchetti Milano 25 febbraio 2011 Finalità e ingredienti del nuovo modello di programmazione

Dettagli