L andamento produttivo e di mercato delle principali produzioni. 2.1 Le produzioni arboree

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1 LE DIMENSIONI DELL AGRICOLTURA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA 1 L andamento produttivo e di mercato delle principali produzioni Di seguito verrà analizzato nel dettaglio l andamento produttivo delle principali produzioni agricole della provincia, esaminando in particolare l evoluzione della superficie coltivata, delle rese e dei prezzi di mercato. Al fine di comprendere meglio l evoluzione di tali variabili nel corso del tempo, verrano riportati i dati realtivi agli ultimi sei anni. 2.1 Le produzioni arboree ALBICOCCO Nel per la coltivazione dell albicocco sono stati utilizzati 1.9 ettari (Fig. 1.3). La riduzione di 42 ettari rispetto l anno passato è dovuta all adeguamento dei dati ai risultati del Censimento dell Agricoltura del. La forte riduzione del numero di nuovi impianti potrebbe, in futuro, causare la contrazione della superficie destinata a tale coltura. I prezzi per l albicocco destinato all industria nel sono stati bassi, ritornando sui valori che si erano avuti nell annata (21 euro al quintale). Il prezzo relativo all albicocco per il consumo fresco è stato di 57 euro al quintale, registrando, dunque, un aumento del 1% rispetto il prezzo medio del (Fig. 1.4). La media dei due prezzi, però, pari a 31,8 euro al quintale, risulta quasi dimezzata se confrontata con quella del. La resa di questa coltura nel, è stata pari a oltre 151 quintali per ettaro, riducendosi notevolmente rispetto i valori degli anni passati. La produzione provinciale è stata pari a quintali, in contrazione del 2% rispetto il valore dell anno passato. L adeguamento ai dati del Censimento ha riguardato anche le definizioni delle diverse zone altimetriche. Per questo motivo, la coltivazione dell albicocco oggi risulta uniformemente distribuita tra la pianura e la collina; al contrario dell anno passato dove il 92% della superficie era in collina. 1 Queste valutazioni sono effettuate considerando i nuovi dati forniti dal Censimento Generale dell Agricoltura del. 1

2 Fig. 1.3 Superficie coltivata ad albicocco nella provincia di Fig. 1.4 Prezzi e rese della coltivazione dell albicocco nella provincia di 6, 5, 4, , 2, 1, 1 5 \, Superfici coltivate ad albicocco per zona altimetrica Variaz. % Collina Pianura Totale ,17 PESCO La superficie coltivata a pesco, nel, è stato di ettari (Fig. 1.5). Tale dato, risultante dall adeguamento ai dati definitivi del Censimento, segna l arresto di quel processo di ridimensionamento di tali impianti in atto dal. Tale 2

3 superficie, infatti, mostra un aumento di circa il 3% rispetto l anno precedente. La produzione di questa coltura è diffusa soprattutto nelle aree pianeggianti, dove sono localizzati 1.25 ettari, pari al 75% del totale. Il prezzo medio è stato di 28,94 euro al quintale, in diminuzione del 24,9% rispetto all anno precedente (Fig. 1.6). Le pesche precoci, corrispondenti al 21% della produzione totale, sono state le varietà più remunerative con 3,98 euro al quintale e con una domanda sostenuta ma fortemente ridimensionata durante il periodo della raccolta. I prezzi, diminuiti rispetto lo scorso anno, sono stati poco soddisfacenti e non molto remunerativi. La produzione raccolta è stata di quintali, superiore a quella realizzatasi nel. Questo risultato è da imputare all aumento della superficie e alla diminuzione della resa per ettaro, pari a 198,93 quintali. Fig. 1.5 Superficie coltivata a pesco nella provincia di Fig. 1.6 Prezzi e rese della coltivazione del pesco nella provincia di 4, 25 35, 3, 2 25, 2, 15 15, 1 1, 5, 5, 3

4 Superfici coltivate a pesco per zona altimetrica Variaz Collina Pianura ,6 Totale ,9 PESCHE NETTARINE La superficie coltivata a pesche nettarine nel è stata di ettari, in diminuzione rispetto all anno precedente di circa il 9%. Questa tendenza, ormai riscontrata dal in poi, si ritiene proseguirà nei prossimi anni (Fig. 1.7). La coltivazione delle pesche nettarine si concentra in pianura, con ettari, pari al 79,4% della superficie totale. Il mercato delle nettarine precoci si è caratterizzato per una domanda sostenuta, ma fortemente ridimensionata durante tutto il periodo della raccolta. I prezzi, poco soddisfacenti e non molto remunerativi (29,38 euro al quintale in media), sono diminuiti rispetto lo scorso anno di circa il 23% (Fig. 1.8). La resa per ettaro è stata in media di 22,82 quintali, quindi inferiore rispetto quella riscontrata nel (Fig. 1.8). La produzione raccolta ha subito, al contrario, una leggera flessione, portandosi a quintali, concentrati per l 83,2% in pianura. Fig. 1.7 Superficie coltivata a nettarine nella provincia di

5 Fig. 1.8 Prezzi e rese della coltivazione delle nettarine nella provincia di 4, 25 3, 2, , 5, Superfici coltivate a nettarine per zona altimetrica Variaz Collina ,9 Pianura ,6 Totale ,9 SUSINA Nel la superficie adibita a questa coltivazione è stata di ettari, aumentando, a causa dell adattamento ai dati definitivi del Censimento, del 1,3% rispetto l anno precedente (Fig. 1.9). Nonostante l aumento degli ettari totali, il trend della superficie è improntato alla stabilità rispetto al, ed orientato verso una leggera diminuzione nel futuro. Il mercato delle susine è stato caratterizzato da prezzi buoni e remunerativi durante l intera fase della raccolta. Il prezzo medio al quintale è stato di 45,45 euro al quintale, in aumento rispetto l anno (Fig. 1.1). Nel si è registrata una leggera riduzione della resa per ettaro, che è risultata pari a 147,78 quintali per ettari. Al contrario, la produzione totale è aumentata rispetto l anno precedente del 3,3%, con quintali. 5

6 Fig. 1.9 Superficie coltivata a susino nella provincia di Fig. 1.1 Prezzi e rese della coltivazione della susina nella provincia di 5, 4, 3, 2, 1,, Superfici coltivate a susina per zona altimetrica Variaz Collina ,8 Pianura ,2 Totale ,3 CILIEGIO La produzione di ciliegie nella provincia di si estende su una superficie di 525 ettari, localizzati prevalentemente in collina (351 ettari) e montagna (118) ettari). Tale superficie, dunque, rispetto l anno precedente, non subisce variazioni. (Fig. 1.11). Il prezzo medio nel è stato di 226,75 euro al quintale. L annata è stata caratterizzata da un mercato ricettivo e da buoni prezzi che, anche se inferiori rispetto l anno, vanno considerati remunerativi (Fig. 1.12). 6

7 La resa per ettaro, pari a 68,8 quintali, rimane pressoché stabile rispetto al valore dell anno passato. La produzione raccolta, pari a quintali, diminuisce leggermente rispetto il. Fig Superficie coltivata a ciliegio nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione del ciliegio nella provincia di Superfici coltivate a ciliegio per zona altimetrica Variaz Montagna ,3 Collina Pianura Totale

8 MELO La superficie coltivata a melo, pari a 75 ettari, è in ulteriore e costante calo rispetto al (Fig. 1.13). Vi sono però prospettive di nuovi impianti per la varietà fuji, con tecniche innovative, impianti densi e reti antigrandine. Il mercato del melo nel ha avuto prezzi in deciso calo rispetto a quelli del, che dopo la parentesi dell annata precedente, sono ritornati ad essere piuttosto deludenti, riportandosi su standard poco remunerativi. Il prezzo medio è di 27,37 euro al quintale. La resa per ettaro e la produzione totale raccolta del non sono molto distanti da quelle registrate per l annata del. La resa registrata in tale anno è stata, infatti, pari a 292,75 quintali per ettaro e la produzione raccolta pari a 29.9 quintali (Fig. 1.14). Fig Superficie coltivata a melo nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione del melo nella provincia di

9 Superfici coltivate a melo per zona altimetrica Variaz Collina ,75 Pianura ,1 Totale ,7 PERO La superficie coltivata a pero ha subito, come negli anni precedenti, una contrazione, portandosi a 4.19 ettari, con una riduzione del 1,3% rispetto al (Fig. 1.15). Vi sono però prospettive di nuovi impianti con varietà resistenti al colpo di fuoco batterico, tecniche innovative, impianti fitti, reti antigrandine e difesa attiva dalle gelate tardive. L andamento del mercato è stato soddisfacente, con una buona domanda ma con prezzi in calo rispetto il, da non considerare remunerativi. Il prezzo medio è stato di 39,6 euro al quintale. (Fig. 1.16). La resa media, pari a 236,15 quintali, ha subito un incremento del 7,8% circa. La produzione raccolta è stata di quintali, con una diminuzione del 2,7%. La coltivazione è principalmente svolta nelle aree pianeggianti, dove viene prodotto circa il 96% della produzione totale. Fig Superficie coltivata a pero nella provincia di

10 Fig Prezzi e rese della coltivazione del pero nella provincia di Superfici coltivate a pero per zona altimetrica Variaz Collina ,1 Pianura ,9 Totale ,3 ACTINIDIA L actinidia, pur essendo una coltivazione di recente introduzione in Italia, ha raggiunto un importanza rilevante nella frutticoltura provinciale. La superficie destinata a tale coltivazione, infatti, continua ad aumentare, raggiungendo nel, 223 ettari (Fig. 1.17). La produzione è concentrata nell area pianeggiante, che rappresenta il 62% circa della superficie totale. Il mercato nel è stato molto ricettivo, con prezzi molto più alti rispetto il, soprattutto nel primo periodo di commercializzazione. Il prezzo medio è stato di 67,14 euro al quintale, ma in futuro potrebbe purtroppo calare sensibilmente. Vi sono infatti, notizie di forti incrementi produttivi nelle regioni del Lazio e del Piemonte. La resa per ettaro nel è aumentata rispetto il del 7,6%, con 219,95 quintali per ettaro (Fig. 1.18). La produzione raccolta è aumentata dell 8%, portandosi a quintali nel. 1

11 Fig Superficie coltivata ad actinidia nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione dell actinidia nella provincia di Superfici coltivate ad actinidia per zona altimetrica Variaz Collina ,1 Pianura Totale ,7 VITE L adattamento della superficie a vite ai dati del Censimento è stato effettuato lo scorso anno, in quanto i dati (provvisori) relativi a questa coltivazione sono stati resi disponibili in anticipo rispetto alle altre legnose agrarie. Per il si registra un incremento della superficie, che è passata dai 11

12 7.768 ettari dello scorso anno a ettari del (Fig. 1.19). La maggior parte degli impianti si trova nelle aree pianeggianti (61,1%) e collinari (38,5%), mentre in montagna questa coltura risulta essere marginale. La resa per ettaro è diminuita notevolmente, passando a 135,44 quintali per ettaro. Anche la produzione raccolta nel è diminuita notevolmente, scendendo a quintali. Il mercato di questa coltivazione, del è molto difficile da valutare, a causa della grande richiesta dei produttori veneti, che per mancanza del loro prodotto, si riforniscono nella regione Emilia Romagna. La scarsità del prodotto emilianoromagnolo ha fatto crescere i prezzi, che sono aumentati notevolmente rispetto l anno precedente. Tale aumento, all inizio delle contrattazioni, è quantificato indistintamente tra le categorie nel 2% per i vini rossi e nel 15% per i bianchi. Non è possibile prevedere se i prezzi si manterranno a questi livelli, anche nei prossimi anni Fig Superficie coltivata a vite nella provincia di Fig. 1.2 Prezzi e rese della coltivazione della vite nella provincia di

13 Superfici coltivate a vite per zona altimetrica Variaz Montagna ,4 Collina ,8 Pianura ,2 Totale ,4 ALTRE ARBOREE CASTAGNO Il mercato di tale coltura da due/tre anni denota un interesse sempre più crescente. I prodotti quali marroni, castagne e relativa farina sono caratterizzati da una domanda sempre più in aumento, e dunque non più circoscritta a quella cerchia ristretta di amatori di tali prodotti, che fino a qualche anno fa rappresentavano gli unici acquirenti. Il mercato del ha registrato prezzi improntati ad un leggero ribasso rispetto all anno scorso. Il prezzo medio del è stato infatti di 168 euro al quintale, mentre nel si era registrato un prezzo medio di 256,58 euro al quintale. OLIVE La superficie adibita alla coltivazione di olive, nella provincia di, è pari a 6 ettari, localizzate principalmente in collina dove vi sono ben 43 ettari, pari al 72%, mentre in pianura vi sono 17 ettari, pari al 28% della superficie totale. Tale coltura risulta essere in aumento, in quanto va a sostituire nei terreni collinari più declivi la vite o altre frutticole. L olivo, dunque, deve essere considerato un alternativa all abbandono di questi terreni. A favore di questa scelta gioca anche il fatto che nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena, vi sono frattoi in grado di effettuare la molitura del prodotto della nostra provincia. La distanza tra essi, occorre notare, è compresa tra i 25-3 Km. Il prezzo medio registrato è stato di 774,69 euro al quintale. Sono state raccolte 4 quintali di olive, corrispondenti al 1% della produzione. Di questi, 11 quintali provengono dalla pianura e 29 dalla collina. La resa di trasformazione in olio è pari a 14%, ovvero a 56 quintali per ettaro. LOTO La superficie adibita a tale coltivazione rimane stabile al valore registrato nel. Con i dati del 5 Censimento, si è provveduto ad una nuova taratura della superficie. 13

14 Il mercato è stato piuttosto pesante, con una domanda poco sostenuta. I prezzi registrati sono piuttosto bassi e poco remunerativi, anche se migliori rispetto l anno passato. Il prezzo medio è stato di 23,24 euro al quintale. Il prodotto raccolto è costituito dall 8% della produzione effettiva, ed è pari a quintali. 2.2 Le produzioni erbacee CEREALI FRUMENTO TENERO La superficie bolognese adibita alla coltivazione del frumento tenero è pari a 51. ettari, con un leggero aumento rispetto al di circa il 2,6% (Fig. 1.21). Questo tipo di coltivazione è praticata soprattutto in pianura (75,3% del totale provinciale), ma è presente anche nelle aree collinari (22,8%), ed in minima parte in montagna (1,9%). Nel il prezzo medio è stato di 12 euro al quintale, registrando una riduzione rispetto il. Tali prezzi però sembrano essere improntati ad un leggero rialzo nel futuro (Fig. 1.22). La resa agricola, pari a 61,2 quintali, è aumentata rispetto il del 15,7% (Fig. 1.22). La produzione raccolta è aumentata notevolmente rispetto l anno scorso, passando da quintali a , con un incremento del 18,8%. Fig Superficie coltivata a frumento tenero nella provincia di

15 Fig Prezzi e rese della coltivazione del frumento tenero nella provincia di Superfici coltivate a frumento tenero per zona altimetrica Variaz Montagna ,7 Collina , Pianura ,9 Totale ,6 FRUMENTO DURO La superficie a frumento duro, nel, è pari a 5. ettari, con un aumento del 14% rispetto l anno precedente, probabilmente a causa dell adeguamento ai dati del Censimento (Fig. 1.23). Il mercato di questa annata è stato caratterizzato da prezzi inferiori rispetto l anno precedente, anche se si possono considerare nella norma, dopo l impennata della passata campagna causata dalla scarsità del prodotto. Il prezzo medio è stato di 14,9 euro al quintale (Fig. 1.24). La resa media è aumentata rispetto al del 5,2%, con 58,6 quintali per ettaro. La produzione raccolta è stata di quintali, approssimativamente come per l anno precedente. La parte più rilevante di questa coltura viene prodotta in pianura, con 264. quintali pari al 9% del totale. 15

16 Fig Superficie coltivata a frumento duro nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione del frumento duro nella provincia di Superfici coltivate a frumento duro per zona altimetrica Variaz Montagna Collina ,2 Pianura ,9 Totale ,3 ORZO La superficie destinata alla coltivazione dell orzo, nel è 5.3 ettari, non ci sono quindi variazioni rispetto all anno precedente (Fig. 1.25). La superficie coltivata ad orzo è localizzata prevalentemente in collina (6,6% del totale) e montagna (18,2%). 16

17 Nel il mercato è stato stabile, con prezzi uguali all anno precedente (12,4 euro al quintale), ed allineati a quelli mondiali (Fig. 1.26). La resa media, anche se bassa, è aumentata rispetto l anno precedente passando da appena 43 quintali per ettaro a 45,3 quintali per ettaro nel. Tali rese sono il risultato delle alte temperature e della siccità verificatesi nel mese di maggio. Il leggero aumento delle rese produttive, ha causato l aumento della produzione raccolta, pari a 24.1 quintali, con un incremento rispetto il del 5,7%. Fig Superficie coltivata a orzo nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione dell orzo nella provincia di

18 Superfici coltivate ad orzo per zona altimetrica Variaz Montagna ,5 Collina Pianura Totale GRANOTURCO La superficie adibita alla coltivazione del mais, in calo rispetto al, risulta pari a 8.4 ettari, probabilmente a causa dell adeguamento ai dati definitivi del Censimento (Fig. 1.27). Tale coltivazione è svolta quasi esclusivamente in pianura, dove vi sono ben 7.74 ettari pari al 92,1% della superficie totale, anche se aumentano leggermente, rispetto il passato, gli ettari destinati a questa coltivazione nelle colline bolognesi. Il mercato è stato sostanzialmente stabile, con prezzi allineati a quelli mondiali, ma leggermente inferiori a quelli registrati nell annata precedente. Il prezzo medio è stato, infatti, di soli 12,1 euro al quintale. La resa media per ettaro, pari a 93 quintali è aumentata rispetto l anno passato, anche se rimane inferiore alla media a causa delle avverse condizioni meteorologiche. La produzione raccolta è stata di quintali, con una riduzione del 12,9% rispetto il. Fig Superficie coltivata a granoturco nella provincia di

19 Fig Prezzi e rese della coltivazione del granoturco nella provincia di Superfici coltivate a granoturco per zona altimetrica Variaz Collina Pianura ,4 Totale SORGO A causa del riallineamento dei dati ai risultati del Censimento, la superficie adibita a tale coltivazione risulta in calo rispetto al, con 7.9 ettari di superficie (Fig. 1.29). Tale coltivazione si svolge principalmente in pianura, dove vi sono 6.38 ettari, pari all 8,8% della superficie totale; mentre la restante superficie si trova in collina. Nel il mercato è stato piuttosto scarso, con prezzi in calo rispetto il e non molto remunerativi. Il prezzo medio per tale coltivazione è stato di 1,5 euro al quintale (Fig.1.3). Anche la produzione raccolta subisce una contrazione, diminuendo del 5%, e portandosi a quintali. 19

20 Fig Superficie coltivata a sorgo nella provincia di Fig. 1.3 Prezzi e rese della coltivazione del sorgo nella provincia di Superfici coltivate a sorgo per zona altimetrica Variaz Collina ,5 Pianura ,2 Totale ,1 RISO La superficie destinata alla coltura del riso, nel, è in leggero calo rispetto all anno scorso. Questo anno, infatti, la superficie utilizzata per il riso è di 93 ettari (Fig. 1.31). Il mercato del riso nel ha avuto prezzi inferiori rispetto a quelli del. Il prezzo medio è stato di 3,8 euro al quintale (Fig. 1.32). 2

21 La resa media ha subito un leggero aumento, passando da 6, a 64, quintali per ettaro. Anche la produzione raccolta è aumentata, portandosi a 5.95 quintali. Fig Superficie coltivata a riso nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione del riso nella provincia di Prezzi in lire Superfici coltivate a riso per zona altimetrica Variaz Montagna - Collina - Pianura ,1 Totale ,1 21

22 AVENA La superficie coltivata ad avena, nonostante questa sia una produzione marginale nella provincia di al pari del riso, nel è aumentata del 5%, portandosi a 15 ettari (Fig. 1.33). Il mercato ha presentato prezzi in deciso calo, dovuti ad una produzione locale destinata per lo più ad autoconsumo e che trova difficile collocazione altrove. Il prezzo medio registrato nel è stato di 15,2 euro al quintale (Fig. 1.34). La resa media è aumentata, portandosi a 3 quintali per ettaro. Conseguentemente anche la produzione raccolta ha subito un aumento, arrivando fino a 4.5 quintali. Fig Superficie coltivata a avena nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione dell avena nella provincia di prezzi in euro

23 Superfici coltivate ad avena per zona altimetrica Variaz Montagna Collina ,3 Pianura - Totale FORAGGI IN FIENO La superficie adibita a questa coltivazione è rimasta stabile al valore registrato nel. Il mercato di tale prodotto ha registrato prezzi uguali all anno scorso e considerati abbastanza remunerativi. Il prezzo medio registrato è stato di 13,9 euro al quintale. La resa media del foraggio secco è stata valutata in 15 quintali per ettaro. La produzione totale espressa in foraggio verde è stata di quintali, equivalenti a quintali di foraggio secco. PIANTE TESSILI DI CANAPA La superficie utilizzata per tale coltura è di 37 ettari, localizzati esclusivamente nelle aree pianeggianti. Tale superficie compare per la prima volta in questa annata, nel infatti, non esistevano terreni con tale coltivazione. Il prezzo medio registrato è di 21,17 euro al quintale. La resa media produttiva è di 4 quintali per ettaro, con una produzione raccolta di 1.48 quintali. ORTAGGI PATATA La patata è, tra gli ortaggi, la coltivazione erbacea più importante della provincia. La superficie occupata da questa coltura è stata di 5.5 ettari nel, si è registrato quindi un leggero incremento rispetto all anno precedente del 1,9% (Fig. 1.35). La produzione è concentrata soprattutto in pianura, dove vi sono ben 4.5 ettari, pari all 81,8% del totale. Il mercato di questa coltura nel non è stato soddisfacente, con prezzi in calo rispetto lo scorso anno, considerati bassi e poco remunerativi. Il prezzo medio è stato di 8,8 euro al quintale (Fig. 1.36). Nel 23 potrebbe verificarsi la 23

24 possibilità di non riuscire a commercializzare parte del prodotto raccolto, vista la mediocre qualità a fronte di un elevata produzione. La resa media è aumentata rispetto il e ha raggiunto i 346,3 quintali per ettaro. La produzione totale è aumentata rispetto all annata precedente, ma è stato raccolto solo il 9%, a causa di condizioni meteoclimatiche avverse e scarse condizioni economiche. Sono stati, dunque, raccolti ettari anziché Fig Superficie coltivata a patata nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione della patata nella provincia di

25 Superfici coltivate a patata per zona altimetrica Variaz Montagna Collina Pianura Totale ,9 CIPOLLA La superficie coltivata a cipolla nel è stata di 1.25 ettari, il 4,2% in più rispetto all anno precedente (Fig. 1.37). La cipolla viene coltivata quasi esclusivamente in pianura, solamente 8 ettari dei 1.25 totali sono in collina. Il mercato nel è stato poco recettivo, con prezzi inferiori al e definiti non remunerativi. Vi è la possibilità che nel 23, una percentuale tra il 1% e il 2% del prodotto non si riesca a commercializzare. Il prezzo medio è stato di 8,7 euro al quintale (Fig. 1.38), con forti differenze tra una varietà e l altra, 15 euro per le precoci e 8 euro per quelle tardive. La resa media è rimasta uguale a quella del, pari a 45 quintali per ettaro. Il prodotto raccolto è stato di quintali, anziché di quintali, ovvero quanto la produzione totale, questo a causa delle rese produttive al di sotto della media causate da avverse condizioni climatiche. Fig Superficie coltivata a cipolla nella provincia di

26 Fig Prezzi e rese della coltivazione della cipolla nella provincia di 12 5, 1 4, , 2, 1,, Superfici coltivate a cipolla per zona altimetrica 2 Variaz Collina Pianura ,5 Totale ,2 ASPARAGO La superficie coltivata ad asparago nel è ulteriormente diminuita, portandosi a 13 ettari (Fig. 1.39). Come per l annata precedente, tra i motivi della riduzione della superficie coltivata ci sono l invecchiamento dei produttori e la scarsità di manodopera. Il prezzo medio è stato di 132,5 euro al quintale, in calo rispetto il. Si prospetta, visti i prezzi di questa annata, una diminuzione della remuneratività di questa coltura. Fig Superficie coltivata a asparagi nella provincia di

27 La resa agraria nel, è diminuita rispetto l anno precedente del 6,8%, raggiungendo un valore di 67 quintali per ettaro. Considerata la diminuzione della superficie e della resa produttiva, anche la produzione raccolta ha subito una notevole contrazione, passando da 7.55 quintali nel a 6.9 quintali nel. Fig. 1.4 Prezzi e rese della coltivazione degli asparagi nella provincia di Superfici coltivate ad asparagi per zona altimetrica Variaz Collina Pianura ,7 Totale ,9 COCOMERO La superficie destinata alla coltivazione del cocomero, pari a 85 ettari, subisce un leggero aumento del 9% circa, rispetto il (Fig. 1.41). Il mercato del, nel complesso può ritenersi pesante, visti i prezzi poco remunerativi. Inizialmente, infatti, il mercato era caratterizzato da ottimi prezzi, ma successivamente, da luglio fino al termine della raccolta, vi è stato un netto calo dei valori. Il prezzo medio realizzato, dunque, è stato di 12,1 euro al quintale (Fig. 1.42). Occorre sottolineare un aumento del comparto biologico. La resa media è aumentata, passando da 45 a 5 quintali per ettari ed ha consentito l aumento della produzione, che è passata da 35.1 a 42.5 quintali. Il prodotto, però, è stato raccolto all 8%, a causa di avverse condizioni climatiche, quali le frequenti ed abbondanti precipitazioni, gli abbassamenti repentini di temperatura, l elevata umidità atmosferica e le grandinate. 27

28 Fig Superficie coltivata a cocomero nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione del cocomero nella provincia di 18, 16, 14, 12, 1, 8, 6, 4, 2,, Superfici coltivate a cocomero per zona altimetrica Variaz Montagna - Collina - Pianura Totale MELONE La superficie coltivata a meloni, nell ultimo anno, non ha subito variazioni rispetto al, è rimasta, infatti, di 175 ettari. (Fig. 1.43).Questa coltivazione è praticata solamente nelle aree pianeggianti. Il mercato, in questa annata, è stato recettivo all inizio del periodo della raccolta, ma successivamente la domanda è crollata a seguito delle avverse 28

29 condizioni climatiche, caratterizzate da basse temperature e piogge che non hanno favorito il consumo di tale prodotto. Questa situazione ha comportato prezzi bassi, e non remunerativi. Il prezzo medio registrato è stato di 16 euro al quintale (Fig. 1.44). La resa agraria nel è aumentata del 9,4%, portandosi a 35 quintali per ettaro. La produzione, di conseguenza è aumentata, anche se il prodotto è stato raccolto al 95%. Fig Superficie coltivata a melone nella provincia di Fig Prezzi e rese della coltivazione del melone nella provincia di 3, 25, 2, 15, 1, 5,,

30 Superfici coltivate a melone per zona altimetrica Variaz Montagna - Collina - Pianura Totale INDIVIE La superficie coltivata a invidia sembra continuare quel processo di continuo e costante aumento in atto, ormai, da parecchi anni. Nel, infatti, tale superficie è stata pari a 126 ettari, con un aumento rispetto il del 14,5% (Fig. 1.45). La maggior parte è localizzata in pianura, dove vi sono ben 96 ettari; mentre i restanti ettari si trovano in collina. Il prezzo medio nel è stato di 12,88 euro al quintale, in netto aumento rispetto l anno precedente. La resa agraria è rimasta stabile, con 4 quintali per ettaro. La produzione è stata di 5.4 quintali, mentre quella raccolta è stata di soli quintali. Fig Superfici e rese della coltivazione dell indivia nella provincia di

31 Fig Prezzi e rese relativi all indivia nella provincia di Superfici coltivate a indivia per zona altimetrica Variaz Collina ,4 Pianura ,3 Totale ,5 LATTUGHE Anche questo anno, la superficie adibita alla coltivazione di lattuga subisce una contrazione, diminuendo rispetto l anno scorso del 2,8%, e portandosi a soli 24 ettari (Fig. 1.47). Tale superficie si estende uniformemente tra pianura e collina, dove rispettivamente vi sono il 5,8% e il 49,2%. Il prezzo medio è stato di 97,4 euro al quintale, in notevole aumento rispetto l anno scorso, e da considerarsi molto remunerativo. La resa media è rimasta stabile, pari a 4 quintali per ettari. La produzione è stata di 96. quintali, mentre quella raccolta di soli 86.4 quintali. 31

32 Fig Superfici della coltivazione della lattuga nella provincia di Fig Prezzi e rese relativi alla lattuga nella provincia di Superfici coltivate a lattuga per zona altimetrica Variaz Collina ,9 Pianura ,6 Totale ,2 PISELLI FRESCHI La coltivazione del pisello fresco continua a diminuire, scendendo a 58 ettari (Fig. 1.49). La coltivazione dei piselli freschi da industria è localizzata in 56 ettari in pianura; mentre i restanti 2 ettari di collina, sono destinati alla coltivazione del 32

33 pisello da consumo fresco. La consistente diminuzione rispetto il ha interessato entrambe le tipologie di prodotto. Il prezzo medio è stato di 27,36 euro al quintale, e va considerato non particolarmente remunerativo. Scendendo più in dettaglio, il mercato per il consumo fresco (5% del totale) non è stato particolarmente soddisfacente; mentre è in leggero aumento quello dei piselli per l industria (95% del totale). La resa media produttiva, in notevole calo rispetto il, è passata da 82,2 quintali a 66,4 quintali per ettaro (Fig. 1.5). A causa di ciò, è diminuita anche la produzione, pari a soli 3.85 quintali. Fig Superfici della coltivazione dei piselli freschi nella provincia di Superfici in ettari Fig Prezzi e rese relativi a piselli freschi nella provincia di

34 Superfici coltivate a piselli freschi per zona altimetrica Variaz Collina ,7 Pianura Totale ,7 ZUCCHINE E ZUCCHE La superficie coltivata a zucchine e zucche è rimasta stabile rispetto l anno precedente, pari a 26 ettari (Fig. 1.51). La coltivazione delle zucche, pari a 42 ettari, è in ulteriore leggera crescita, ed è ripartita in questo modo: 8 ettari nella pianura a sinistra del Reno, 12 ettari nella pianura a destra del Reno e 22 ettari nella pianura dell Idice e del Santerno. Il mercato è stato abbastanza soddisfacente, con una discreta domanda e con un prezzo medio pari a 155,47 euro al quintale. I prezzi, in entrambi i casi, sono in rialzo rispetto quelli del e vanno considerati altamente remunerativi. La resa media produttiva è rimasta stabile, pari a 37,6 quintali per ettaro (Fig. 1.52). La produzione è stata di quintali; mentre quella raccolta è stata di 76. quintali, pari al 95% della produzione. Fig Superfici della coltivazione delle zucchine e zucche nella provincia di Superfici in ettari

35 Fig Prezzi e rese relativi a zucche e zucchine nella provincia di Superfici coltivate a zucche e zucchine per zona altimetrica Variaz Collina Pianura Totale POMODORI La superficie complessivamente adibita alla coltivazione del pomodoro nel è stata di 86 ettari, il 3,4% in meno rispetto all anno precedente (Fig. 1.53). La contrazione si è avuta per il pomodoro da mensa che passa da 28 a 2 ettari, con una variazione negativa del 28,6%; al contrario il pomodoro da industria passa da 61 a 66 ettari, con un aumento dell 8,2%. Il prezzo medio per il pomodoro da mensa nel è stato di 94,97 euro al quintale, si è quindi registrato un aumento di circa il 33%. Il prezzo medio pagato per il pomodoro da industria non subisce alcuna variazione, ed è pari a 4,34 euro al quintale. La resa media del pomodoro da mensa non ha subita alcuna modifica, e rimane stabile sui 75 quintali per ettaro; mentre quella del pomodoro da industria scende a 5 quintali per ettaro, con una diminuzione del 9% circa rispetto l annata precedente. La produzione raccolta complessivamente è stata di 48. quintali, in netto calo rispetto l anno passato. In dettaglio, 15. quintali sono pomodori da mensa (28,6% in meno rispetto il ) e i restanti 33. sono pomodori da industria. 35

36 Prezzi relativi a pomodori nella provincia di Prezzi Anno Da mensa Da industria 71,6 4,39 94,97 4,34 VARIAZIONE % 33,6-1,1 Fig Superfici della coltivazione del pomodoro nella provincia di Superfici in ettari Fig Rese medie relative ai pomodori da mensa e da industria della provincia di

37 Superfici coltivate a pomodori per zona altimetrica da industria Da mensa Collina 9 7 Pianura Totale ALTRI ORTAGGI La superficie complessivamente occupata da altri ortaggi tra il ed il è diminuita dell 11,2% circa, passando da 348 a 39 ettari. Tra le diverse varietà di ortaggi si sono riscontrati andamenti diversi. Mentre rimangono stabili le superfici occupate a spinaci (18 ettari) e a fagioli e fagiolini (15 ettari), aumentano le superfici adibite a cavolfiori e cavoli broccoli (8,3%), a cavoli cappuccio (13,3%) e a cetrioli da mensa (5,9%). Le superfici che invece subiscono qualche lieve flessione sono quelle destinate a radicchi o cicorie (-14,3%), a agli e scalogno (-16,7), a sedani (-11,1%), a finocchio (-5%), a fragole (-8,3%), a bietole da coste (-1,7%) e a cavoli verza (-23,1%). Nel caso degli agli e dello scalogno la contrazione della superficie è dovuta principalmente alla carenza di manodopera ed all ulteriore invecchiamento dei produttori. Per ciò che concerne le fragole, invece, occorre notare che tale coltura è quasi scomparsa ed effettuata esclusivamente in aziende con coltivatori diretti. Il prodotto è costituito da svariate e piccole partite, e commercializzato in proprio dai coltivatori attraverso i mercati locali. I prezzi medi hanno avuto andamenti diversi tra le varietà di ortaggi considerate. Si sono registrate variazioni positive per i fagiolini e i fagioli, che hanno avuto un mercato soddisfacente, caratterizzato da una discreta domanda e con prezzi in aumento rispetto lo scorso anno e abbastanza remunerativi. Il prezzo medio è stato di 17,43 euro al quintale. Nel caso del cetriolo da mensa, al contrario, si è avuto un mercato con prezzi inferiori all anno scorso e non particolarmente remunerativi; così come per il finocchio che ha registrato prezzi in calo e scarsamente remunerativi. Nel primo caso il prezzo medio registrato è stato di 55,59 euro al quintale; mentre nel secondo caso è stato di 72,38 euro al quintale. L aglio e lo scalogno hanno avuto un mercato con prezzi pressoché allineati a quelli dello scorso anno, anche se si denota un leggero aumento. Il prezzo medio registrato per questa coltura è stato di 18,3 euro al quintale. La vendita della fragola si è protratta fino all inizio del mese di luglio, ed il mercato si è mostrato abbastanza recettivo, con prezzi che vanno dai 475 euro iniziali al quintale ai 284 euro al quintale finali. 37

38 Le rese agricole medie sono rimaste sostanzialmente stabili tra il ed il per tutte le varietà, ad eccezione dell aglio e dello scalogno che registra una diminuzione della resa media produttiva del 2% e delle fragole, la cui resa diminuisce del 9% circa. Ogni tipo di ortaggio ha presentato un andamento della produzione raccolta particolare, in parte dipendente dalla superficie occupata e in parte dalla resa media. Verranno analizzati solamente i casi in cui il prodotto è sensibilmente variato rispetto all anno precedente. La maggior contrazione della produzione raccolta si è verificata nella coltivazione del finocchio, che passa da 5.6 a 2.8 quintali raccolti, con una diminuzione del 5%. Si registrano al contrario, degli aumenti nelle produzioni raccolte, nel caso dei cavolfiori e cavoli broccoli (8,3%) e nei cetrioli da mensa (5,8%). Superfici coltivate ad altri ortaggi per zona altimetrica Fagioli da sgusciare e fagiolino Variaz Collina - Pianura Totale Radicchi o cicorie Variaz Collina ,7 Pianura Totale ,3 Spinaci Variaz Collina Pianura Totale Cetrioli da mensa Variaz Collina - Pianura ,9 Totale ,9 Agli e scalogno Variaz Collina - Pianura ,7 Totale ,7 38

39 Fragole Variaz Collina Pianura ,1 Totale ,3 Bietole da coste Variaz Collina ,5 Pianura Totale ,7 Cavolfiori e cavoli broccoli Variaz Collina ,6 Pianura ,3 Totale ,3 Sedani (da costa e sedano rapa) Variaz Collina ,4 Pianura ,4 Totale ,1 Cavoli cappuccio Variaz Collina ,1 Pianura ,8 Totale ,3 Cavoli verza Variaz Collina Pianura Totale ,1 Finocchi Variaz Collina Pianura ,3 Totale 2 1-5, 39

40 PIANTE INDUSTRIALI BARBABIETOLA DA ZUCCHERO La superficie coltivata a barbabietola da zucchero, nel, è in deciso aumento. Tale superficie ha infatti raggiunto i 21. ettari, con un incremento del 16,7% (Fig. 1.55). Il prezzo medio del è stato di 3,9 euro, in calo rispetto l anno scorso, a causa di una polarizzazione inferiore, pari a 12,85 gradi. Purtroppo l aumento della superficie e della produzione non sono in grado di compensare i minori prezzi. La resa media, che nel era stata di 598,2 quintali per ettaro è aumentata a 655,2 quintali per ettaro. La tara media è stata quantificata pari al 17%, e risulta, dunque, molto superiore rispetto quella dell anno scorso. Per questo motivo, mentre la produzione risulta pari a quintali, quella netta a pagamento è di soli quintali. Fig Superficie coltivata a barbabietola da zucchero nella provincia di

41 Fig Prezzi e rese della coltivazione della barbabietola da zucchero nella provincia di 5, 4, , 4 2, 1,, GIRASOLE La superficie adibita a questa coltivazione risulta in leggero calo rispetto il. Il girasole è stato infatti coltivato su 88 ettari anziché 9 ettari come nel (Fig. 1.57). Occorre segnalare un ulteriore diminuzione della produzione di girasole destinata ad uso non alimentare. Il mercato, nel, ha avuto prezzi di poco superiori a quelli registrati nel, il prezzo medio è stato infatti di 21,88 euro al quintale (Fig. 1.58). Il prezzo medio del girasole ad uso alimentare è stato di 23,24 euro al quintale, mentre quello del girasole ad uso non alimentare è stato di 14,2 euro al quintale. Le rese produttive sono state molto basse, pari a 27 quintali per ettaro. Consistenti percentuali di prodotto non sono state raccolte a causa di avverse condizioni atmosferiche quali le piogge abbondanti e le grandinate. Si sono raccolti infatti solo 2.32 quintali anziché quintali come la reale produzione. Fig Superficie coltivata a girasole nella provincia di

42 Fig Prezzi e rese della coltivazione del girasole nella provincia di 25, 2, 15, 1, 5,, SOIA L estensione della superficie coltivata a soia è diminuita notevolmente rispetto il, assestandosi intorno a 2.3 ettari (Fig. 1.59). Il mercato del ha avuto prezzi stabili rispetto allo scorso anno, che vanno considerati remunerativi viste anche le buone rese unitarie ottenute. La resa unitaria è infatti aumentata, passando da 34,9 quintali a 37,7 quintali per ettaro. Si è verificato quindi un aumento dell 8%. La produzione raccolta è stata di quintali. Fig Superficie coltivata a soia nella provincia di

43 Fig. 1.6 Prezzi e rese della coltivazione della soia nella provincia di

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