LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE
|
|
- Dorotea Murgia
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE INTRODUZIONE In generale, abbiamo un idea chiara del significato di pendenza quando viene utilizzata in contesti concernenti l esperienza quotidiana, ad esempio quando parliamo della pendenza di una strada. Tale concetto indica semplicemente la variazione nella distanza verticale associata ad una data variazione nella distanza orizzontale lungo la strada. Se, ad esempio, diciamo che una determinata strada ha una pendenza di a 5, vogliamo indicare che ogni 5 metri percorsi in direzione orizzontale, l altezza della strada sul livello del mare aumenta di metro. Tale definizione di pendenza è valido anche quando parliamo della pendenza di una funzione. Precisamente la pendenza del grafico di una funzione è la variazione misurata verticalmente associata ad una data variazione della distanza orizzontale lungo il grafico della funzione e, in generale, può essere espressa come: variazione nella distanza verticale pendenza = variazionenella distanza orizzontale Dunque, per una funzione della forma f ( ), la pendenza tra i valori di da a è: f ( ) f ( ) variazionenella distanza verticale o anche: = variazione nella distanza orizzontale y y variazione nella distanza verticale = variazione nella distanza orizzontale dove f ( ) indica il valore della funzione f ( ) quando è = ed ( ) funzione f ( ) quando è della funzione f ( ), invece del termine pendenza della funzione f ( ), ovvero: Esempio Consideriamo la funzione f indica il valore della =. Di solito, però, si utilizza l espressione rapporto incrementale pendenza = rapporto incrementale y f = = e supponiamo di voler calcolare il suo rapporto incrementale tra = ed =. In primo luogo, calcoliamo i valori della y corrispondenti alle date: - per = otteniamo y = = - per = otteniamo y = = 6 Applicando adesso la formula del rapporto incrementale, otteniamo: y y 6 = = = 6
2 Dunque, per compreso tra e, per ogni unità di variazione della, la y varia, in media, di 6 unità, come illustrato da seguente grafico: 6 La misura ottenuta, quindi, rappresenta la pendenza della retta che passa per i punti (,6 ) e (, ) e non la variazione effettiva di f ( ) in risposta alle variazione di, per la curva considerata. Per sviluppare, pertanto, in maniera più precisa, la variazione di y rispetto ad, occorre introdurre il concetto di derivata di una funzione, basato, a sua volta, sul concetto di tangente e di limite. TANGENTE Consideriamo una curva del piano ed un suo punto b. Allora, tra tutte le possibili rette passanti per b ne esiste una privilegiata che meglio di tutte le altre approssima l andamento della curva in corrispondenza dei punti di essa prossimi a b. b
3 Tale retta è appunto la retta tangente alla curva nel punto b. In generale tale retta ha in comune con la curva un solo punto, proprio il punto b. Chiameremo inclinazione o direzione della curva nel punto b l inclinazione della retta tangente condotta per b. LIMITI Tratteremo solo gli aspetti fondamentali di tale concetto. f converge verso il limite l se, al variare di, in qualche modo Si dice che una funzione definito, la funzione si avvicina costantemente ad un fissato valore l; più precisamente, f ( ) può rendersi arbitrariamente prossima ad l a patto di scegliere convenientemente. Esempio La funzione: y = 0 si avvicina al valore 0 quando assume valori sempre più grandi, come si evince dalla seguente tabella: y 0 0 9,9 00 9,99 e dal seguente diagramma: y = 0 asintoto orizzontale Tuttavia, non tutte le funzioni convergono verso un limite finito quando assume valori sempre maggiori, come illustrato nella funzione precedente. Ad esempio, la funzione: che rappresenta proprio la parabola passante per l origine con concavità rivolta verso l alto, cresce indefinitamente all aumentare di ; in tal caso, quindi, diremo che y tende all infinito, cioè cresce indefinitamente, quando tende all infinito. 3
4 È importante sottolineare che, in entrambi i casi, non specifichiamo quale valore y assume quando è uguale all infinito, ma qual è il comportamento di y quando si avvicina all infinito. La notazione che utilizziamo per indicare che y tende verso qualche limite, che può essere anche infinito, è una freccia; lo stesso dicasi anche per la. Quindi, l esempio precedente può essere scritto nel modo seguente: 0 0 quando o, più brevemente: lim 0 = 0 DERIVATA Utilizzando il concetto di tangente e di limite possiamo ora definire la derivata di una funzione. In primo luogo cerchiamo di chiarire tale concetto attraverso un diagramma per poi definirlo algebricamente senza, però, fornire alcuna dimostrazione matematica. Consideriamo la funzione: f ( ) e la retta r tangente alla curva nel punto P, f ( ) P (, f ) =. Consideriamo ora una seconda retta s che interseca la curva nei punti P =, f ( ) e =, precisamente una corda della curva data. La pendenza della retta s fornisce proprio il rapporto incrementale della funzione tra ed. Se poi consideriamo una serie di corde tra r ed s, per incrementi sempre più piccoli della (ovvero se facciamo avvicinare, o tendere, ad ), otteniamo una serie di rette che intersecano il grafico P, f P =, f. della funzione nei punti = e f ( ) s P r P
5 Come si evince dal grafico precedente, al diminuire dell incremento in, la corda risultante si avvicina sempre più alla posizione della retta tangente r; in altre parole, la corda s si avvicina alla tangente r quando diminuisce l incremento in. Dunque, quando l incremento in tende a zero, la corda tende a coincidere con la tangente, ovvero l inclinazione della corda tenderà verso l inclinazione della tangente. Poiché il rapporto incrementale precedentemente definito non è altro che l inclinazione della corda passante per i punti P = (, f ( ) ) e P = (, f ( ) ), allora, quando si avvicina sempre più ad, cioè quando ( ) precisamente: tende a zero, l espressione del rapporto incrementale si avvicina al limite, lim ( ) 0 f f = l P =, f. che rappresenta proprio l inclinazione della tangente nel punto Definiremo tale limite come la derivata prima della funzione f ( ) e la indicheremo con una della seguenti notazioni: dy D( y ) oppure y ' oppure oppure f '( ) d La derivata viene interpretata, quindi, come il limite cui si avvicina il rapporto incrementale quando l incremento in tende a zero e, nel diagramma, tale limite è rappresentato dall inclinazione della tangente nel punto P. 5
Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri
Le Derivate Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri Nota bene Questi appunti sono da intendere come guida allo studio e come riassunto di quanto illustrato durante
DettagliProblemi con discussione grafica
Problemi con discussione grafica Un problema con discussione grafica consiste nel determinare le intersezioni tra un fascio di rette (proprio o improprio) e una particolare funzione che viene assegnata
DettagliAPPENDICE MATEMATICA VARIAZIONE MEDIA E VARIAZIONE MARGINALE
PPENDIE MTEMTI VRIZIONE MEDI E VRIZIONE MRGINLE Problema: come possiamo conoscere, oltre alla direzione della variazione (come, cioè + o -, varia Y al variare di ), anche l entità della variazione (quanto
DettagliINDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI
2.13 ASINTOTI 44 Un "asintoto", per una funzione y = f( ), è una retta alla quale il grafico della funzione "si avvicina indefinitamente", "si avvicina di tanto quanto noi vogliamo", nel senso precisato
Dettagli1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee
1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee Vogliamo dare una idea, senza molte pretese, dei concetti che stanno alla base di alcuni calcoli svolti nella classificazione delle coniche. Supponiamo di
DettagliLe derivate parziali
Sia f(x, y) una funzione definita in un insieme aperto A R 2 e sia P 0 = x 0, y 0 un punto di A. Essendo A un aperto, esiste un intorno I(P 0, δ) A. Preso un punto P(x, y) I(P 0, δ), P P 0, possiamo definire
DettagliUna funzione è continua se si può tracciarne il grafico senza mai staccare la matita dal foglio.
1 Funzione Continua Una definizione intuitiva di funzione continua è la seguente. Una funzione è continua se si può tracciarne il grafico senza mai staccare la matita dal foglio. Seppure questa non è una
DettagliLO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI
Autore: Enrico Manfucci - 6/05/0 LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI PREMESSA Per Studio di funzione si intende disegnare il grafico di una funzione data la sua espressione analitica. Questo significa
Dettagli1.4 Geometria analitica
1.4 Geometria analitica IL PIANO CARTESIANO Per definire un riferimento cartesiano nel piano euclideo prendiamo: Un punto detto origine i Due rette orientate passanti per. ii Due punti e per definire le
DettagliMicroeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 2010/2011 Prof. C. Perugini
Microeconomia (C.L. Economia e Legislazione di Impresa); A.A. 010/011 Prof. C. Perugini Esercitazione n.1 1 Obiettivi dell esercitazione Ripasso di matematica Non è una lezione di matematica! Ha lo scopo
DettagliVariazione di una funzione
a) Variazione di una funzione Variazione di : Δ= 2-1 Δf Variazione di f: Δf= 2-1 =f( 2 )-f( 1 ) b) 1 Δ 2 In questo caso a una variazione di, Δ, corrisponde una piccola variazione di f, Δf Δf In questo
DettagliMauro Sassetti. Calcolo differenziale ed integrale. per funzioni di due variabili reali.
Mauro Sassetti Calcolo differenziale ed integrale per funzioni di due variabili reali. Breve esposizione dei principali risultati. Parte prima : Calcolo differenziale 1. Generalità 1.1 L insieme R come
DettagliLA RETTA. La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine.
LA RETTA La retta è un insieme illimitato di punti che non ha inizio, né fine. Proprietà: Per due punti del piano passa una ed una sola retta. Nel precedente modulo abbiamo visto che ad ogni punto del
Dettagli2. SIGNIFICATO FISICO DELLA DERIVATA
. SIGNIFICATO FISICO DELLA DERIVATA Esempi 1. Un auto viaggia lungo un percorso rettilineo, con velocità costante uguale a 70 km/h. Scrivere la legge oraria s= s(t) e rappresentarla graficamente. 1. Scriviamo
DettagliComplementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro
Complementi di Analisi Matematica Ia Carlo Bardaro Capitolo 1 Elementi di topologia della retta reale 1.1 Intorni, punti di accumulazione e insiemi chiusi Sia x 0 IR un fissato punto di IR. Chiameremo
DettagliSoluzioni dei problemi della maturità scientifica A.S. 2012/2013
Soluzioni dei problemi della maturità scientifica A.S. / Nicola Gigli Sun-Ra Mosconi June, Problema. Il teorema fondamentale del calcolo integrale garantisce che Quindi f (x) = cos x +. f (π) = cos π +
DettagliCONCETTO DI ASINTOTO. Asintoto verticale Asintoto orizzontale Asintoto obliquo
CONCETTO DI ASINTOTO Asintoto e' una parola che deriva dal greco: a privativo che significa no e sympìptein che significa congiungere cioe' significa che non tocca, in pratica si tratta di una retta che
DettagliProblema ( ) = 0,!
Domanda. Problema ( = sen! x ( è! Poiché la funzione seno è periodica di periodo π, il periodo di g x! = 4. Studio di f. La funzione è pari, quindi il grafico è simmetrico rispetto all asse y. È sufficiente
Dettagli(1;1) y=2x-1. Fig. G4.1 Retta tangente a y=x 2 nel suo punto (1;1).
G4 Derivate G4 Significato geometrico di derivata La derivata di una funzione in un suo punto è il coefficiente angolare della sua retta tangente Esempio G4: La funzione = e la sua retta tangente per il
DettagliAppunti di Geometria Analitica. Il sistema di coordinate cartesiane ortogonali nel piano
Appunti di Geometria Analitica In questi brevi appunti, richiameremo alcune nozioni di geometria analitica studiate negli anni precedenti: in particolare, rivedremo il concetto di coordinate cartesiane
DettagliFunzioni derivabili (V. Casarino)
Funzioni derivabili (V. Casarino) Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in = 0 delle funzioni: a) 5 b) 3 4 c) + 1 d) sin. ) Scrivere l equazione della retta tangente
Dettagli2. la ricerca di funzioni che hanno una derivata assegnata.
INTEGRALI PER FUNZIONI DI UNA VARIABILE Il calcolo integrale per funzioni reali di una variabile reale si occupa di risolvere due problemi:. il calcolo dell area di parti di piano qualsiasi, 2. la ricerca
DettagliSCOPO DELL ANALISI DI CORRELAZIONE
CORRELAZIONE 1 SCOPO DELL ANALISI DI CORRELAZIONE STUDIARE LA RELAZIONE TRA DUE VARIABILI X E Y 2 diagrammi di dispersione un diagramma di dispersione (o grafico di dispersione) èuna rappresentazione grafica
DettagliGeometria Analitica Domande e Risposte
Geometria Analitica Domande e Risposte A. Il Piano Cartesiano. Qual è la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano? Per calcolare la formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano
DettagliPERCORSO SUI PRINCIPALI CONCETTI ECONOMICI ANALISI DEI COSTI DELL IMPRESA
PERCORSO SUI PRINCIPALI CONCETTI ECONOMICI ANALISI DEI COSTI DELL IMPRESA I diversi fattori produttivi offrono diversi gradi di flessibilità: alcuni possono essere variati istantaneamente (per esempio
Dettaglix. Il grafico della funzione e il trascinamento del punto variabile permettono di comprendere che:
Funzione quadratica Una funzione quadratica è una funzione del tipo a b c, dove a, b, c sono costanti. AlNuSet consente di compiere esperienze in grado di favorire una piena padronanza di questa funzione
DettagliESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ).
ESPONENZIALI E LOGARITMI Data una espressione del tipo a b = c, che chiameremo notazione esponenziale (e dove a>0), stabiliamo di scriverla anche in un modo diverso: log a c = b che chiameremo logaritmica
DettagliSIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA DELL ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO 2012-13 SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA DELL ESAME DI STATO INDIRIZZO: SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO Risoluzione Problema 1 a) Poiché per ogni valore di a l espressione analitica
DettagliUNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA
UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA 5.1 - La retta Equazione generica della retta Dalle considerazioni emerse nel precedente capitolo abbiamo compreso come una funzione possa essere rappresentata da un insieme
DettagliSCIENTIFICO COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA PROBLEMA 2. Figura 1
www.matefilia.it SCIENTIFICO COMUNICAZIONE OPZIONE SPORTIVA 216 - PROBLEMA 2 Nella figura 1 è rappresentato il grafico Γ della funzione continua f: [, + ) R, derivabile in ], + ), e sono indicate le coordinate
DettagliDefinizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A
Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,
DettagliDisequazioni di secondo grado
Disequazioni di secondo grado. Disequazioni Definizione: una disequazione è una relazione di disuguaglianza tra due espressioni. Detti p() e g() due polinomi definiti in un insieme A, una disequazione
DettagliCapitolo 5. Calcolo infinitesimale
Capitolo 5 Calcolo ininitesimale 5 Derivazione a b R ed ] a, Siano ( :(, DEFINIZINE Diremo che ( è derivabile nel punto se esiste inito il seguente ite ( ( e porremo per deinizione ( ( ( La unzione : (
DettagliLezione Analisi Statica di Travi Rigide
Lezione Analisi Statica di Travi Rigide Analisi statica dei sistemi di travi rigide Dato un sistema di travi rigide soggetto a forze esterne. Il sistema è detto equilibrato se esiste un sistema di reazioni
DettagliVettori e geometria analitica in R 3 1 / 25
Vettori e geometria analitica in R 3 1 / 25 Sistemi di riferimento in R 3 e vettori 2 / 25 In fisica, grandezze fondamentali come forze, velocità, campi elettrici e magnetici vengono convenientemente descritte
Dettagli1 Nozioni utili sul piano cartesiano
Nozioni utili sul piano cartesiano Nozioni utili sul piano cartesiano Il piano cartesiano è un sistema di riferimento costituito da due rette perpendicolari (una orizzontale detta asse delle ascisse x
DettagliFUNZIONI ELEMENTARI Funzione retta
1 FUNZIONI ELEMENTARI Funzione retta L equazione generale della funzione retta è y = a x + b dove a, b sono numeri reali fissati. Il termine b si chiama termine noto e dà l ordinata dell intersezione tra
DettagliSecondo parziale di Matematica per l Economia (esempio)
Corso di Laurea in Economia e Management Secondo parziale di Matematica per l Economia (esempio) lettere E-Z, a.a. 206 207 prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta
DettagliI LIMITI. non è definita per valori della x uguali a + 5 e 5. In questo caso l insieme di variabilità della variabile x, che si chiama dominio, è
I LIMITI LIMITE INFINITO DI UNA FUNZIONE PER X CHE TENDE A UN VALORE FINITO. Tra i tanti obiettivi che l analisi matematica si prefigge vi è quello di tracciare i grafici delle funzioni nel piano cartesiano
DettagliLaurea in Informatica Corso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile
Laurea in Informatica Corso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile Docente: Anna Valeria Germinario Università di Bari A.V.Germinario (Università di Bari) Analisi Matematica
DettagliIl moto uniformemente accelerato. Prof. E. Modica
Il moto uniformemente accelerato! Prof. E. Modica www.galois.it La velocità cambia... Quando andiamo in automobile, la nostra velocità non si mantiene costante. Basta pensare all obbligo di fermarsi in
DettagliGli integrali definiti
Gli integrali definiti Sia f : [a, b] ℝ una funzione continua definita in un intervallo chiuso e limitato e supponiamo che 0 [, ]. Consideriamo la regione T delimitata dal grafico di f(x), dalle rette
Dettagli20 + 2y = 60 2y y = 10
Esercizio 7.1 Il testo dell esercizio richiede di calcolare il prezzo ottimale per l impresa in concorrenza monopolistica (noto questo prezzo, è infatti possibile calcolare la variazione di prezzo richiesta).
DettagliPer semplicità ci limitiamo al caso del moto in una o due dimensioni.
PROBLEMA 1: una collisione tra meteoriti. Introduzione su alcuni concetti fondamentali di cinematica Prima di passare allo svolgimento risolutivo è opportuno puntualizzare alcuni concetti relativi allo
DettagliCorrezione secondo compitino, testo B
Correzione secondo compitino, testo B 7 aprile 2010 1 Parte 1 Esercizio 1.1. Tra le funzioni del vostro bestiario, le funzioni che più hanno un comportamento simile a quello cercato sono le funzioni esponenziali
DettagliIntegrazioni al corso di Economia Politica (anno accademico ) Marianna Belloc
Integrazioni al corso di Economia Politica (anno accademico 2013-2014) Marianna Belloc 1 L elasticità Come è già noto, la funzione di domanda di mercato indica la quantità che il mercato è disposto ad
Dettagli6. LIMITI. Definizione - Funzioni continue - Calcolo dei limiti
ISTITUZIONI DI MATEMATICHE E FONDAMENTI DI BIOSTATISTICA 6. LIMITI Definizione - Funzioni continue - Calcolo dei limiti A. A. 2014-2015 L.Doretti 1 IDEA INTUITIVA DI LIMITE I Caso: comportamento di una
DettagliUna circonferenza e una parabola sono disegnate nel piano cartesiano. La circonferenza ha centro nel punto
La parabola Esercizi Esercizio 368.395 Una circonferenza e una parabola sono disegnate nel piano cartesiano. La circonferenza ha centro nel punto 0 ;5 e raggio, e la parabola ha il suo vertice in 0 ;0.
DettagliCorso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile
Corso di Analisi Matematica Calcolo differenziale per funzioni di una variabile Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 41 1 Derivata
Dettagliax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0.
. Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione
DettagliEQUAZIONE DELLA RETTA
EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale
DettagliAnno 5 Regole di derivazione
Anno 5 Regole di derivazione 1 Introduzione In questa lezione mostreremo quali sono le regole da seguire per effettuare la derivata di una generica funzione. Seguendo queste regole e conoscendo le derivate
DettagliAnalisi Matematica I Primo Appello ( ) - Fila 1
Analisi Matematica I Primo Appello (4-11-003) - Fila 1 1. Determinare la retta tangente alla funzione f() = (1 + ) 1+ in = 0. R. f(0) = 1, mentre la derivata è f () = ( e (1+) log(1+)) ( ) = e (1+) log(1+)
DettagliPiano cartesiano e retta
Piano cartesiano e retta Il punto, la retta e il piano sono concetti primitivi di cui non si da una definizione rigorosa, essi sono i tre enti geometrici fondamentali della geometria euclidea. Osservazione
DettagliUna funzione può essere:
Date due grandezze variabili, variabile indipendente e y variabile dipendente, si dice che y è funzione di se esiste una legge o proprietà di qualsiasi natura che fa corrispondere a ogni valore di uno
DettagliPerché si studia il comportamento delle imprese? Produzione. Breve e Lungo Periodo. Funzione produzione. La teoria dell impresa. Funzione produzione
Produzione Perché si studia il comportamento delle imprese? Per ottenere una migliore comprensione delle decisioni fatte dai produttori e come queste contribuiscano a determinare la curva di offerta La
Dettaglivalore v u = v i / 2 V u /V i = 1/ 2
I Filtri Il filtro è un circuito che ricevendo in ingresso segnali di frequenze diverse è in grado di trasferire in uscita solo i segnali delle frequenze volute, in pratica seleziona le frequenze che si
Dettaglimisura. Adesso, ad un arbitrario punto P dello spazio associamo una terna di numeri reali x
4. Geometria di R 3. Questo paragrafo è molto simile al paragrafo : tratta infatti delle proprietà geometriche elementari dello spazio R 3. Per assegnare delle coordinate nello spazio, fissiamo innanzitutto
DettagliUn paio di esempi su serie e successioni di funzioni
Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni 29 novembre 2010 1 Successione di funzioni Ricordiamo innanzitutto un po di definizioni. Definizione 1. Una successione di funzioni è una corrispondenza
Dettagli, per cui le due curve f( x)
DAL GRAFICO DI F(X) AL GRAFICO DI G(X) Pagina di 9 eas matematica http://spazioinwind.libero.it/adolscim DAL GRAFICO DI F(X) AL GRAFICO DI G(X) Dal grafico della funzione f( x ) al grafico della funzione
DettagliPROIETTIVITÀ. L ombra di un oggetto data dai raggi provenienti da una lampada puntiforme
PROIETTIVITÀ L ombra di un oggetto data dai raggi provenienti da una lampada puntiforme Se osserviamo l ombra di un quadrettato disposto con un lato che poggia sul tavolo di proiezione (figura 1) notiamo
Dettagli4. Derivata di una funzione
1 4 Derivata di una funzione La derivata in un punto Per studiare in maniera più dettagliata l'andamento di una funzione, ci serve un modo per descrivere la velocità con cui cambiano i valori della funzione
DettagliFunzioni algebriche: pendenza e Teorema di Ruffini
Funzioni algebriche: pendenza e Teorema di Ruffini Michele Impedovo Il concetto di retta tangente dell'analisi (la tangenza è locale) è del tutto differente dall'idea intuitiva che gli studenti acquisiscono
DettagliLa retta di regressione
La retta di regressione Michele Impedovo Uno dei temi nuovi e centrali per il rinnovamento dei programmi di matematica, che si impone in modo naturale quando si abbia a disposizione un qualunque strumento
DettagliSIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI
www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione
DettagliMisure della distanza tra punti e propagazione dell errore
Misure della distanza tra punti e propagazione dell errore Ing. Pier Paolo Conti Asti 04 Gennaio 2014 Introduzione Con la presente esposizione mi propongo di mostrare che la propagazione dell incertezza
Dettagli5. Massimi, minimi e flessi
1 5. Massimi, minimi e flessi Funzioni crescenti e decrescenti A questo punto dovremmo avere imparato come si calcolano le derivate di una funzione razionale fratta, ma dobbiamo capire in che modo queste
Dettaglirapporto tra l'incremento della funzione e l' incremento corrispondente della
DERIVATA Sia y f() una funzione reale definita in un intorno di. Si consideri un incremento (positivo o negativo) di : h; la funzione passerà allora dal valore f( ) a quello di f( +h), subendo così un
DettagliCirconferenze del piano
Circonferenze del piano 1 novembre 1 Circonferenze del piano 1.1 Definizione Una circonferenza è il luogo dei punti equidistanti da un punto fisso, detto centro. La distanza di un qualunque punto della
DettagliUniversità degli Studi del Piemonte Orientale Facoltà di Scienze M.F.N. Precorso di Matematica APPUNTI (preparati da Pier Luigi Ferrari)
Università degli Studi del Piemonte Orientale Facoltà di Scienze M.F.N. Precorso di Matematica APPUNTI (preparati da Pier Luigi Ferrari). Piano cartesiano Per piano cartesiano si intende un piano dotato
DettagliDerivate. Rette per uno e per due punti. Rette per uno e per due punti
Introduzione Rette per uno e per due punti Rette per uno e per due punti Rette secanti e tangenti Derivata d una funzione in un punto successive Derivabilità a destra e a sinistra Rette per uno e per due
DettagliEsercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2
Matematica ed Informatica+Fisica ESERCIZI Modulo di Matematica ed Informatica Corso di Laurea in CTF - anno acc. 2013/2014 docente: Giulia Giantesio, gntgli@unife.it Esercizi 8: Studio di funzioni Studio
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2007 Sessione suppletiva
ESAME DI STAT DI LIE SIENTIFI RS SPERIMENTALE P.N.I. 7 Sessione suppletiva Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei quesiti in cui si articola il questionario. PRLEMA Si consideri la funzione
DettagliDIFFERENZIAZIONE. Sia f una funzione reale di variabile reale con dominio un intervallo. Se f è derivabile in un punto x 0, allora: f(x) f(x 0 ) lim
DIFFERENZIAZIONE 1 Regola della catena Sia f una funzione reale di variabile reale con dominio un intervallo. Se f è derivabile in un punto x 0, allora: f(x) f(x 0 ) lim = f (x 0 ). x x 0 x x 0 Questa
DettagliLaboratorio 2. Calcolo simbolico, limiti e derivate. Metodo di Newton.
Anno Accademico 2007-2008 Corso di Analisi 1 per Ingegneria Elettronica Laboratorio 2 Calcolo simbolico, limiti e derivate. Metodo di Newton. 1 Introduzione al Toolbox simbolico Con le routines del Symbolic
DettagliFISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LE GRANDEZZE FISICHE Una grandezza fisica è una quantità che può essere misurata con uno strumento
DettagliStudio di una funzione razionale fratta
Studio di una funzione razionale fratta Nella figura è rappresentata la funzione 1. Quale tra gli insiemi proposti è il suo CDE? 2. La funzione presenta un asintoto verticale di equazione... x = 0 x =
Dettagli12. Dopo aver cliccato su INVIO, trascina il valore ottenuto nella cella a tutte le altre celle. Otterrai una tabella del tipo:
Introduzione al concetto di limite con Excel Esercizio 1 Si consideri la funzione f x = x2 5x + 6 e se ne studi il comportamento per valori di x prossimi a 3. Analisi dell esercizio Bisogna predisporre
DettagliULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE
ULTERIORI ESERCIZI SUL CALCOLO DIFFERENZIALE 1 Scrivi l equazione della retta tangente al grafico di f(x) = (1 + 2x) 4 nel suo punto di intersezione con l asse y 2 Scrivi l equazione della retta tangente
DettagliLA PARABOLA E LA SUA EQUAZIONE
LA PARABOLA E LA SUA EQUAZIONE Prof. Giovanni Ianne CHE COS È LA PARABOLA DEFINIZIONE Parabola Scegliamo sul piano un punto F e una retta d. Possiamo tracciare sul piano i punti equidistanti da F e da
DettagliGiacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili
Giacomo Sacco Appunti di Costruzioni Edili Le tensioni dovute a sforzo normale, momento, taglio e a pressoflessione. 1 Le tensioni. Il momento, il taglio e lo sforzo normale sono le azioni che agiscono
DettagliLe preferenze del consumatore e il concetto di utilita
Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di studi CLEA Anno accademico 2012/13 Le preferenze del consumatore e il concetto di utilita Ornella Wanda Maietta maietta@unina.it Sommario 1. Rappresentazione
DettagliAbbiamo già visto nel capitolo sulle funzioni che, negli estremi del suo dominio, una funzione può avere degli asintoti.
Capitolo 7 Limiti di funzioni Abbiamo già visto nel capitolo sulle funzioni che, negli estremi del suo dominio, una funzione può avere degli asintoti. Ricordiamo che un asintoto verticale = a si presenta
DettagliIL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero
IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno
DettagliSviluppi e derivate delle funzioni elementari
Sviluppi e derivate delle funzioni elementari In queste pagine dimostriamo gli sviluppi del prim ordine e le formule di derivazioni delle principali funzioni elementari. Utilizzeremo le uguaglianze lim
DettagliESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILITÀ TRATTI DA TEMI D ESAME
ESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILITÀ TRATTI DA TEMI D ESAME a cura di Michele Scaglia FUNZIONI DERIVABILI Sia f : domf R una funzione e sia 0 domf di accumulazione per domf Chiamiamo derivata prima di
DettagliMicroeconomia lezione 3. Utilità totale. Esempio: U= 2x + y ; x=panini; y=hamburger 28/02/2016. Materiale tratto dal Cap.
Microeconomia lezione 3 Materiale tratto dal Cap. 2 del libro testo Utilità totale E la soddisfazione totale, talvolta indicata da un valore numerico, che si ricava dal consumo di un particolare paniere
DettagliSIMULAZIONE - 29 APRILE 2016 - PROBLEMA 1
www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 216 - PROBLEMA 1 Le centraline di controllo del Po a Pontelagoscuro (FE) registrano il valore della portata dell'acqua, ovvero il volume d'acqua che attraversa
DettagliAnno 1. Circonferenza
Anno 1 Circonferenza 1 Introduzione Secondo gli storici intorno circa al V millennio a.c. nell'antica Mesopotamia fu inventata dai Sumeri la ruota. Non è un caso che la ruota fu inventata dai Sumeri. Essi,
Dettagli6. IL MOTO Come descrivere un moto.
6. IL MOTO Per definire il movimento di un corpo o il suo stato di quiete deve sempre essere individuato un sistema di riferimento e ogni movimento è relativo al sistema di riferimento in cui esso avviene.
DettagliANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari
ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari Sommario Proprietà dell estremo superiore per R... 2 Definitivamente... 2 Successioni convergenti... 2 Successioni monotone... 2 Teorema di esistenza del limite
DettagliMutue posizioni della parabola con gli assi cartesiani
Mutue posizioni della parabola con gli assi cartesiani L equazione di una parabola generica è data da: Consideriamo l equazione che definisce i punti di intersezione della parabola con l asse delle ascisse
Dettagli2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale
. I numeri reali e le funzioni di variabile reale Introduzione Il metodo comunemente usato in Matematica consiste nel precisare senza ambiguità i presupposti, da non cambiare durante l elaborazione dei
DettagliDERIV AT E. Arriviamo ora alla de nizione di derivata attraverso il concetto di rapporto incrementale.
DERIV AT E Il concetto di derivata di una funzione, è scaturito dal celebre problema della ricerca delle tangenti ad una curva in un suo punto, che ha lungamente impegnato i matematici prima di Newton
DettagliCORSI I.D.E.I. - LA PARABOLA CLASSI QUARTE Prof. E. Modica
ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSARÀ SEDE DI VIA FATTORI CORSI I.D.E.I. - LA PARABOLA CLASSI QUARTE Prof. E. Modica erasmo@galois.it DEFINIZIONI Definizione. Dicesi parabola il luogo
Dettagli10 - Applicazioni del calcolo differenziale
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviuppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 10 - Applicazioni del calcolo differenziale Anno Accademico 2015/2016
Dettaglix 1 Fig.1 Il punto P = P =
Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi
DettagliElementi di analisi matematica
Elementi di analisi matematica Microeconomia Vincenzo Merella Corso di Laurea in Economia e Gestione Aziendale Microeconomia (EGA) Vincenzo Merella Elementi analisi matematica 1 / 21 La retta: de nizione
Dettagli2. Calcola, enunciando, descrivendo e applicando la definizione, la derivata della 2
Domande di matematica per l esame di stato per il liceo classico Analisi matematica 1. Spiega quando una funzione è un infinitesimo e quando è un infinito per x che tende a x 0. Quali sono i possibili
DettagliLezioni di Microeconomia
Lezioni di Microeconomia Lezione 8 I Costi Lezione 8: I costi Slide 1 Introduzione La tecnologia di produzione dell impresa definisce e misura la relazione tra input e output Data la tecnologia di produzione
Dettagli