Relazione di riferimento e fideiussioni: il recepimento della direttiva IED

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Relazione di riferimento e fideiussioni: il recepimento della direttiva IED"

Transcript

1 Milano 5 marzo 2015 BONIFICHE E MATERIALI DI SCAVO: RECENTI NOVITA dalla direttiva IED alla conversione del DL Sblocca Italia Relazione di riferimento e fideiussioni: il recepimento della direttiva IED avv. Luciano Butti - B&P avvocati Milano Verona luciano.butti@buttiandpartners.com La relazione di riferimento 1

2 La Industrial Emissions Directive 75/2010/CE (IED) recepita tramite il D.Lgs n. 46. Tra le novità della IED si inserisce l introduzione di nuove regole in materia di chiusura del sito, contenenti la disciplina della relazione di riferimento: uno strumento chiave al fine di prevenire ed affrontare la potenziale contaminazione del suolo e delle acque sotterranee da parte di attività che fanno utilizzo, produzione o scarico di determinate sostanze pericolose. Per effetto del D.Lgs. n. 46/2014, le disposizioni della IED sulla relazione di riferimento sono state integrate all interno del D.Lgs. n. 152/2006 (Codice ambientale), nella parte relativa all Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA): Titolo III-bis, Articoli 29-bis e seguenti Come vedremo, non mancano criticità dovute a errori normativi e difficile coordinamento con la normativa sulle bonifiche. E importante chiarire queste incongruenze, anche nella prospettiva della imminente riforma dei reati ambientali, che: - prevede un «doppio binario» (reati gravi / violazioni formali); - nella versione approvata il 4 marzo 2015 in un ramo del Parlamento, valorizza anche penalmente la bonifica (come attenuante, non più, come nella versione originaria del DDL, come esimente). Nuovo Articolo 5, comma 1, lettera v-bis del Codice ambientale La relazione di riferimento: informazioni sullo stato di qualità del suolo e delle acque sotterranee, con riferimento alla presenza di sostanze pericolose pertinenti, necessarie al fine di effettuare un raffronto in termini quantitativi con lo stato al momento della cessazione definitiva delle attività. Le informazioni riguardano almeno: l'uso attuale e, se possibile, gli usi passati del sito, nonché, se disponibili, le misurazioni effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee o, in alternativa, nuove misurazioni effettuate sul suolo e sulle acque sotterranee tenendo conto della possibilità di una contaminazione del suolo e delle acque sotterranee da parte delle sostanze pericolose usate, prodotte o rilasciate. 2

3 Tre aspetti cruciali: a) Riferimento a sostanze pertinenti (parallelo con nuova classificazione rifiuti pericolosi: v. Technical Guidance 01/2015 Environment Agency UK); b) Confrontabilità dei dati iniziali e finali, quanto a rappresentatività dei dati (anche rispetto alla profondità dei campioni); c) Ovvie interazioni con normativa su bonifiche, quanto ai due nodi fondamentali attualmente in discussione in tutta Europa: 1) POLLUTER PAYS o STEWARDSHIP/OWNERSHIP (responsabilità del proprietario: v. importante sentenza ECJ che sembra lasciare alla piena discrezionalità degli Stati membri questo tema); 2) RESPONSABILITA SOLIDALE O PROPORZIONALE IN CASO DI PLURALITA DI RESPONSABILI (indicazioni apparentemente contrastanti nell art c.c., nella normativa sul danno ambientale, nella giurisprudenza amministrativa sull inquinamento diffuso e nella giurisprudenza della Cassazione civile sulle crescenti eccezioni alla solidarietà) Nuovo Articolo 29-ter, comma 1 lettera m del Codice ambientale Ai fini dell esercizio di nuove installazioni, modifica sostanziale ed adeguamento del funzionamento di installazioni esistenti, il contenuto della domanda di AIA deve ora contenere: una relazione di riferimento elaborata dal gestore prima della messa in esercizio dell'installazione (se nuova) o prima del primo aggiornamento dell'autorizzazione rilasciata (se esistente); Questa è la tempistica «legalmente valida e obbligatoria» per la predisposizione della relazione di riferimento, in quanto risulta da Direttiva IED e fonte primaria interna (D. Lgs. 46/2014). Come vedremo, il DM prevede una diversa tempistica. E probabilmente opportuno rispettare (anche) quest ultima, ma è giusto sapere che a fronte di contestazioni sul merito della relazione non ci si dovrà scordare la difesa consistente nel richiamo alla (sola) tempistica legalmente valida. 3

4 Nuovo Articolo 29-ter, comma 1 lettera m del Codice ambientale La relazione va elaborata sempre che l attività comporti l'utilizzo, la produzione o lo scarico di sostanze pericolose e, tenuto conto della possibilità di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee nel sito dell'installazione. Una volta che il gestore avrà elaborato e trasmesso la relazione: l'autorità competente esamina la relazione disponendo nell'autorizzazione o nell'atto di aggiornamento, ove ritenuto necessario ai fini della sua validazione, ulteriori e specifici approfondimenti. Dunque le richieste di integrazione alla relazione potrebbero diventare una prescrizione di autorizzazione. Nuovo Articolo 5, comma 1, lettera v-octies del Codice ambientale Seguendo il disposto della IED, il legislatore italiano precisa che le sostanze pericolose sono quelle sostanze o miscele pericolose definite dal combinato disposto degli Articoli 2 (punti 7 e 8) e 3 del Regolamento CE n. 1272/2008 (NB: Assai rilevanti al riguardo le linee-guida UK). Nuovo Articolo 29-sexies del Codice ambientale Gli obblighi del gestore successivi a quelli di elaborazione e trasmissione della relazione di riferimento scattano al momento della cessazione definitiva delle attività. Il gestore è tenuto a: se risulta un inquinamento significativo del suolo o delle acque sotterranee rispetto a quanto constatato nella relazione di riferimento Valutare lo stato di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee da parte di sostanze pericolose pertinenti usate, prodotte o rilasciate dall installazione. adottare le misure necessarie per rimediare a tale inquinamento in modo da riportare il sito a tale stato, tenendo conto della fattibilità tecnica di dette misure. se la contaminazione comporta un rischio significativo per la salute umana o per l'ambiente in conseguenza delle attività autorizzate svolte dal gestore anteriormente al primo aggiornamento dell'autorizzazione per l'installazione esistente eseguire gli interventi necessari ad eliminare, controllare, contenere o ridurre le sostanze pericolose pertinenti in modo che il sito, tenuto conto dell'uso attuale o dell'uso futuro approvato, cessi di comportare detto rischio. 4

5 Nuovo Articolo 29-sexies del Codice ambientale Se il gestore non è tenuto ad elaborare la relazione di riferimento, al momento della cessazione definitiva delle attività, dovrà: eseguire gli interventi necessari ad eliminare, controllare, contenere o ridurre le sostanze pericolose pertinenti in modo che il sito, tenuto conto dell'uso attuale o dell'uso futuro approvato del medesimo non comporti un rischio significativo per la salute umana o per l'ambiente a causa della contaminazione del suolo o delle acque sotterranee in conseguenza delle attività autorizzate, tenendo conto dello stato del sito di ubicazione dell'installazione indicato nell'istanza. Le condizioni di autorizzazione volte a garantire tutti i predetti nuovi adempimenti del gestore in materia di AIA saranno stabilite dalle autorità competenti. Nuovo Articolo 29-sexies del Codice ambientale Con uno o più decreti del Ministro dell ambiente sono stabilite le modalità di redazione della relazione di riferimento, con particolare riferimento alle metodiche di indagine ed alle sostanze pericolose da ricercare con riferimento alle rilevanti attività industriali Articolo 7, comma 5, lett. f), num. 9-sexies del D.Lgs. n. 46/2014. D.M. n. 272 del , entrato in vigore in data incerta nel se e nel quando ( ? ? ? ? Mai?) Per le ragioni già accennate, nel seguito della esposizione FINGEREMO che il DM: - Sia entrato in vigore; - Potesse legittimamente stabilire tempistiche per la presentazione della relazione di riferimento. 5

6 D.M. n. 272 del Si compone di 5 articoli che individuano i soggetti coinvolti e le tempistiche da rispettare per l invio della relazione e di 3 allegati che ne definiscono modalità e contenuti. Si applica a tutti gli impianti sottoposti ad AIA ma definisce le tempistiche di attuazione soltanto per gli stabilimenti in AIA statale (Allegato XII, Parte Seconda, D.Lgs. n. 152/06) (ad esclusione di quelli interamente in mare e alle centrali termiche con potenza termica di almeno 300MW alimentate interamente a gas naturale) dalla sua entrata in vigore. Per gli stabilimenti non ricadenti nell Allegato XII, Parte Seconda del D.Lgs. 152/06 (dunque gli stabilimenti dell Allegato VIII soggetti ad AIA regionale/provinciale + [forse] le centrali termiche con potenza termica di almeno 300MW alimentate interamente a gas naturale) vige l obbligo di applicare la procedura contenuta all Allegato 1 del D.M. per verificare l obbligo o meno di predisporre la relazione di riferimento: L esito di tale verifica va comunicato all Autorità Competente e, se positivo, deve essere predisposta la relazione di riferimento. D.M. n. 272 del : tempistiche entro il (un anno dall entrata in vigore del D.M.) i gestori in possesso di AIA presentano la relazione alle autorità (art. 4, co. 1); entro il (tre mesi dall entrata in vigore del D.M.) i gestori in possesso di AIA sottoposti alla procedura di verifica ex Allegato 1 del D.M. ne comunicano gli esiti di questa procedura alle Autorità (art. 4, co. 2); al momento della domanda di AIA ex art. 29-ter D.Lgs n. 152/06 i gestori non ancora in possesso di AIA presentano la relazione alle autorità o, se la procedura di verifica ex all Allegato 1 del D.M dà esito negativo, ne danno comunicazione alle Autorità (art. 4, co. 3). 6

7 D.M. n. 272 del : problematiche generali il D.M. ha natura normativa? (cfr. Cons. Stato, Adunanza Plenaria, 4 maggio 2012, n. 9: contro la «fuga dal regolamento» ricorda che, soprattutto se la fonte primaria nulla dice, il Governo può esercitare il proprio potere normativo solo attraverso Regolamenti) la conseguente necessità di pubblicazione sulla G.U. entrata in vigore e conseguente decorrenza dei termini controverse ( ? ? ? ? Mai?) cambia (legittimamente? Ciò è molto dubbio!) l approccio nella sfera di operatività dell obbligo di presentazione della relazione: dalla valutazione meramente tecnica da compiersi caso per caso secondo il D.Lgs. n. 152/06 (art. 29-ter, co. 1, lett. m) ad un approccio intriso di automatismi che non sempre tengono conto della «concreta possibilità di contaminazione». Esempi: a) ai gestori non sottoposti alla verifica ex Allegato I ed obbligati a presentare la relazione, è preclusa in radice la possibilità di dimostrare che non vi è possibilità di contaminazione, Art. 3, co. 1 «i gestori presentano la relazione»; b) per chi deve effettuare lo screening vengono introdotte nuove soglie, che invece per la Commissione sono solo un elemento da considerare); le tempistiche stabilite (illegittimamente) dal D.M. sono in contrasto con il D.Lgs. n. 152/06 e la IED (cfr. artt. 29-ter, co. 1, lett. m Cod. Amb. e 22, co. 2 IED che invece prevedono l elaborazione della relazione prima della messa in esercizio [ ] o prima del primo aggiornamento dell autorizzazione»). Le fideiussioni 7

8 Nuovo Articolo 29-sexies del Codice ambientale Si attendono uno o più decreti del Ministro dell ambiente per determinare l importo di adeguate garanzie finanziarie previste dall AIA, da prestare entro 12 mesi dal rilascio dell autorizzazione in favore della regione o della provincia autonoma territorialmente competente Articolo 7, comma 5, lett. f), num. 9-septies del D.Lgs. n. 46/2014. attualmente è in circolazione una «problematica» bozza di D.M. sulle fideiussioni Quali le problematiche? significativi aggravi economici per le imprese, specie se dotate di aree di grandi dimensioni; durata della garanzia che copre tutta la durata dell autorizzazione, con conseguente difficoltà a reperire Istituti bancari o assicurativi disponibili a rilasciarle. Il D.M. sulle fideiussioni In aperto contrasto con l intenzione governativa di ridurre drasticamente il numero dei D.M. previsti da leggi, ma rimasti inattuati. In aperto contrasto con la IED, che non prevede alcun esplicito obbligo di fornire garanzie finanziarie di questa ampiezza per le imprese che richiedono un autorizzazione (il legislatore europeo, quando vuole prevedere garanzie finanziarie, lo richiede espressamente cfr. art. 8, lett. a), punto IV) della Direttiva 1999/31/CE sulle discariche di rifiuti). In aperto contrasto con la Legge n. 96/2013 (delega al Governo di recepimento della IED), che non conteneva alcuna indicazione sulle garanzie finanziarie, ma piuttosto mirava alla semplificazione e razionalizzazione della normativa. Quali conseguenze? 8

9 Violazione del diritto comunitario (perché la IED non prevede obblighi tanto pesanti e generalizzati e perché non viene rispettata la parità di trattamento tra le imprese europee); Violazione della legge delega e conseguentemente dell art. 76 della Costituzione (che circoscrive nei termini della delega il potere legislativo del Governo); Violazione del principio di proporzionalità e riserva di legge per l imposizione di nuove prestazioni patrimoniali (art. 23 della Costituzione); Violazione dell impegno governativo costantemente reiterato a non «introdurre o mantenere livelli di regolamentazione superiori a quelli minimi richiesti dalle Direttive» a maggior ragione nel caso di specie ove trattasi di garanzie che svantaggiano le nostre imprese rispetto alle concorrenti europee. Quale soluzione? Sono auspicabili l abrogazione o radicale modifica dell art. 7, co. 5, lett. f), n. 9-septies del D.Lgs. n. 46/2014 e una moratoria sul Regolamento Lettera aperta al Ministro Galletti 9

10 GRAZIE PER L ATTENZIONE 10

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.)

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) D.G.R. n. 5065 del 18/04/2016: indirizzi regionali per l attuazione delle disposizioni normative in materia di Relazione di Riferimento (RdR) Stefania Mallus

Dettagli

modalità di redazione della Relazione di Riferimento

modalità di redazione della Relazione di Riferimento Unione industriali Napoli 6 maggio 2015 D.M. AMBIENTE 272 del 12/11/2014 modalità di redazione della Relazione di Riferimento Ing. Giovanni Galiano - Regione Campania U.O.D. n. 18 Autorizzazioni ambientali

Dettagli

Novità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III

Novità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III Novità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III La Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012 (sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose) imponeva agli

Dettagli

I percorsi autorizzativi per i combustibili solidi secondari (CSS) in seguito all' applicazione del D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010

I percorsi autorizzativi per i combustibili solidi secondari (CSS) in seguito all' applicazione del D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010 I percorsi autorizzativi per i combustibili solidi secondari (CSS) in seguito all' applicazione del D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010 Avv. Luciano Butti Professore a contratto di diritto internazionale dell

Dettagli

TABELLA DI CONCORDANZA. per il recepimento della direttiva 2014/33/UE

TABELLA DI CONCORDANZA. per il recepimento della direttiva 2014/33/UE TABELLA DI CONCORDANZA per il recepimento della direttiva 2014/33/UE Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della Repubblica

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 9/2012 (Atti del Consiglio) Disposizioni urgenti in materia ambientale. Modifiche alla l.r. 20/2006, alla l.r. 25/1998 e alla l.r. 64/2009. ***************

Dettagli

Le nozioni di sottoprodotto e materia prima secondaria. Avv. Andrea Farì

Le nozioni di sottoprodotto e materia prima secondaria. Avv. Andrea Farì Le nozioni di sottoprodotto e materia prima secondaria Avv. Andrea Farì Cambio di prospettiva: il rifiuto da problema ambientale a risorsa La nozione di rifiuto Prima fase: interpretazione estensiva (finalità

Dettagli

PROVVEDIMENTO N DEL 10 NOVEMBRE 2006

PROVVEDIMENTO N DEL 10 NOVEMBRE 2006 PROVVEDIMENTO N. 2472 DEL 10 NOVEMBRE 2006 Disposizioni in materia di costituzione del patrimonio autonomo e separato per le forme pensionistiche individuali attuate mediante contratti di assicurazione

Dettagli

A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006. Novità sanzioni - schema. A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente

A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006. Novità sanzioni - schema. A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 Novità sanzioni - schema A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente Il D. Lgs. 46/2014 modifica l impianto sanzionatorio previsto all articolo 29-quattuordecies

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore LONGO ANNARITA. Responsabile del procedimento M. MANETTI. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale M.

DETERMINAZIONE. Estensore LONGO ANNARITA. Responsabile del procedimento M. MANETTI. Responsabile dell' Area. Direttore Regionale M. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: DETERMINAZIONE N. G03214 del 28/11/2013 Proposta n. 19196 del 28/11/2013 Oggetto: RIDA AMBIENTE S.r.l. - Determinazione

Dettagli

L.R. 30/1987, art. 5, c. 1, lett. l) B.U.R. 7/9/205, n. 36. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 agosto 2005, n. 0266/Pres.

L.R. 30/1987, art. 5, c. 1, lett. l) B.U.R. 7/9/205, n. 36. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 agosto 2005, n. 0266/Pres. L.R. 30/1987, art. 5, c. 1, lett. l) B.U.R. 7/9/205, n. 36 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 agosto 2005, n. 0266/Pres. Regolamento concernente le garanzie finanziarie per le discariche ai sensi

Dettagli

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente

Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente Autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Luciano Fantino Dirigente Settore Tutela Ambiente 1 IPPC Integrated Pollution Prevention and Control È la strategia comune dell UE per migliorare le prestazioni

Dettagli

STINQ - UD/AIA/55 IL DIRETTORE

STINQ - UD/AIA/55 IL DIRETTORE STINQ - UD/AIA/55 Voltura e modifica dell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di cui al decreto n. 822 del 19 aprile 2011, relativa all esercizio dell installazione di cui al punto 6.4, lettera c),

Dettagli

Prot. 7/2015 Milano, 13/01/2015

Prot. 7/2015 Milano, 13/01/2015 ALLE AZIENDE ASSOCIATE LORO SEDI ATTENZIONE UFFICIO AMBIENTE Prot. 7/2015 Milano, 13/01/2015 OGGETTO: Rifiuti Aggiornamenti normativi Nelle tabelle riportate in appendice, si evidenziano alcuni recenti

Dettagli

A.I.A. LA RELAZIONE DI RIFERIMENTO. A cura di Walter Formenton

A.I.A. LA RELAZIONE DI RIFERIMENTO. A cura di Walter Formenton A.I.A. LA RELAZIONE DI RIFERIMENTO A cura di Walter Formenton - 1 - INDICE Relazione di riferimento IED...- 4 - La direttiva IED...- 4 - Il D. Lgs. 46/2103 di recepimento della direttiva IED...- 7 - Soggetti

Dettagli

Indice. Presentazione... pag. III. Introduzione... pag. V

Indice. Presentazione... pag. III. Introduzione... pag. V Ruffo.qxd 12-06-2009 11:40 Pagina 7 Presentazione... pag. III Introduzione... pag. V Capitolo I. Controlli ufficiali della legislazione alimentare europea e riflessi sulla sanità pubblica veterinaria italiana...

Dettagli

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI SERVIZIO TUTELA DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE N. 141 DEL 03.06.2011 OGGETTO: Determinazione n. 18 del 12.03.2009 Autorizzazione Integrata Ambientale per l impianto IPPC Discarica per rifiuti non pericolosi

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni DELIBERA N. COPERTURA ASSICURATIVA PER MORTE ED INVALIDITÀ PERMANENTE PER INFORTUNIO - RINNOVO POLIZZA COLLETTIVA CON LA SOCIETÀ UNIPOL ASSICURAZIONI PER L

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. VISTO l articolo 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. VISTO l articolo 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Ordinanza Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI

Dettagli

Deliberazione Giunta Regionale n. 863 del 29/12/2015

Deliberazione Giunta Regionale n. 863 del 29/12/2015 Deliberazione Giunta Regionale n. 863 del 29/12/2015 Dipartimento 52 - Salute e Risorse Naturali Direzione Generale 4 - Tutela Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale Oggetto dell'atto:

Dettagli

INDICE. Introduzione... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI

INDICE. Introduzione... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI Introduzione....................................................... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI PROFILI STORICI, ETICI E MULTIDISCIPLINARI.

Dettagli

Città Metropolitana di Genova

Città Metropolitana di Genova Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Protocollo Generale N. 0052457 / 2015 Atto N. 2421 OGGETTO: ECO ERIDANIA

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Normativa di riferimento Ottobre 2013

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Normativa di riferimento Ottobre 2013 LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Normativa di riferimento Ottobre 2013 Indice 1. Norme applicabili 2. Abrogazione / entrata in vigore 3. La revisione legale dei conti 4. Registro dei revisori legali 5. Gli

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015, n. 105

DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015, n. 105 DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015, n. 105 Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. Principali priorità e scadenze

Dettagli

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: DPR N. 59/2013 - AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE. DITTA TRIO SRL (C.F. 03490830266),

Dettagli

Indice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale

Indice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale VII Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale 1. L evoluzione del diritto ambientale italiano... 1 2. Nozione e tutela nella Costituzione... 4 3. I principii fondamentali.... 7 4. Le fonti del diritto

Dettagli

DECRETO N Del 29/06/2016

DECRETO N Del 29/06/2016 DECRETO N. 6092 Del 29/06/2016 Identificativo Atto n. 208 DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE Oggetto ELENCO DEI COMANDANTI E DEI RESPONSABILI DI SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE,

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA.

L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA. L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO AI SENSI DEL D.L.vo 626/94 RELATIVAMENTE ALLE ATTIVITA SCOLASTICHE E ALLE UNIVERSITA. 1) L AUTORIZZAZIONE ANTINCENDIO NELLE ATTIVITA SCOLASTICHE Il D.M. 16.02.1982,

Dettagli

SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti

SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti La scheda normativa è stata elaborata tenendo conto delle norme più importanti in materia; sono possibili omissioni o imprecisioni. E opportuno

Dettagli

SISTRI. Sistema Tracciabilità Rifiuti

SISTRI. Sistema Tracciabilità Rifiuti LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti La scheda normativa è stata elaborata tenendo conto delle norme più importanti in materia; sono possibili omissioni o imprecisioni. E opportuno

Dettagli

Regione Autonoma della Sardegna

Regione Autonoma della Sardegna Allegato B) alla deliberazione n.24/11 del 29.07.2003 CRITERI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E DI UTILIZZO DELLE GARANZIE FINANZIARIE PER L ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI PREVISTE

Dettagli

QUANDO ENTRA IN VIGORE COSA CAMBIA

QUANDO ENTRA IN VIGORE COSA CAMBIA Bologna 14 Dicembre 2010 Alla luce dell entrata in vigore del Decreto Legislativo 29 Giugno 2010, n. 128 che apporta modifiche al cosiddetto Testo Unico Ambientale (D.Lgs n. 152/2006) si trasmette la seguente

Dettagli

AGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015

AGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015 AGGIORNAMENTO Le normative dal 2008 al 2015 Coordinamento dei soccorsi L. 26 febbraio 2011 n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di

Dettagli

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO Dott. Matteo Baronti Cosa cambia Applicazione (come previsto dall art. 41, comma 2, della nuova norma) del Regolamento di cui al DM 161/2012 per i materiali da scavo

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 18 luglio 2006 Seduta pubblica Sessione II ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 33 Presidente Giacomo Ronzitti Consiglieri

Dettagli

Le nuove regole dell IVA comunitaria

Le nuove regole dell IVA comunitaria Le nuove regole dell IVA comunitaria Le novità IVA: i principali effetti per le imprese Convengo nazionale UNAGRACO Pescara, 23 aprile 2010 Pescara, 23 aprile 2010 Convegno nazionale UNAGRACO Raffaele

Dettagli

Autorizzazioni/Iscrizi

Autorizzazioni/Iscrizi Regione N. Provvedimento Descrizione semplificazioni L.R. 16/07/2015, n. 9 Legge comunitaria regionale per il 2015. Pubblicata nel B.U. - 16 luglio 2015, n. 171. Delib.G.R. 15/04/2015, n. 389 Adozione

Dettagli

Definizioni Scarico: Scarico esistente: c)

Definizioni Scarico: Scarico esistente: c) ¾D.lgs 11 maggio 1999 n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE

Dettagli

SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti

SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO SISTRI Sistema Tracciabilità Rifiuti La scheda normativa è stata elaborata tenendo conto delle norme più importanti in materia; sono possibili omissioni o imprecisioni. E opportuno

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Stabilimento STOGIT S.P.A. - STOCCAGGI GAS ITALIA S.P.A Indirizzo STRADA COMUNALE RONCODIGA`, - Comune TRESIGALLO Provincia FE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH175 INDICE 1. INFORMAZIONI

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore MARCONI FABIO. Responsabile del procedimento MARCONI FABIO

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore MARCONI FABIO. Responsabile del procedimento MARCONI FABIO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE ATTIVITA' PRODUTTIVE E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. B03029 del 22/05/2012 Proposta

Dettagli

Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto

Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto Deliberazione n. 08/2014 RILASCIO DELL AUTORIZZAZIONE AD

Dettagli

Parte 1. Luisa Biazzi

Parte 1. Luisa Biazzi link726 CEM - D.lgs. n.159 dell 1.8.2016: recepita in Italia la direttiva 2013/35/UE sulla protezione dei lavoratori dai rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall esposizione a campi elettromagnetici

Dettagli

Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale

Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma PARTE PRIMA Roma - Giovedì,

Dettagli

Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali.

Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali. Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali. Mario Sunseri (SGM Ingegneria Ferrara) L indagine ambientale

Dettagli

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE D.P.R. N. 59/2013 PRIMI ASPETTI APPLICATIVI Ruolo dell ARPA

AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE D.P.R. N. 59/2013 PRIMI ASPETTI APPLICATIVI Ruolo dell ARPA D. P. R. N. 59/2013: regolamento sull autorizzazione unica ambientale. Principi della disciplina: Semplificazione degli adempimenti amministrativi per le piccole e medie imprese Autorizzazione rilasciata

Dettagli

D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997

D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997 D.G.R. n. 71-18113 del 07/04/1997 D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 artt. 6, 7 e 8 e D.C.R. n. 964-17595 del 13 dicembre 1994. Autorizzazioni di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti

Dettagli

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2015.

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2015. Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 299 del 27 dicembre 2014 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. - 1, art. comma 2, comma 1 20/b Legge 27-02-2004, 23-12-1996, n. n. 46-662 Filiale

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa...

INDICE SOMMARIO. Premessa... INDICE SOMMARIO Premessa... XIII CAPITOLO 1 L OGGETTO DELLA TUTELA PENALE DELL AM- BIENTE. PROTEZIONE DELLE SPECIE, DEGLI HABITAT E DELLE AREE NATURALI PROTETTE 1. L oggetto della tutela penale dell ambiente:

Dettagli

PROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304)

PROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304) PROVVEDIMENTO 13 dicembre 2002 (G.U. 30 dicembre 2002, n. 304) Approvazione del modulo di denuncia di sinistro per l assicurazione obbligatoria della R.C. autoveicoli. (Provvedimento n. 2136) L ISTITUTO

Dettagli

AGGIORNAMENTO NORMATIVO (Ottobre 2008)

AGGIORNAMENTO NORMATIVO (Ottobre 2008) AMBIENTE AGGIORNAMENTO NORMATIVO (Ottobre 2008) Estremi MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE - COMUNICATO Titolo Approvazione di alcune deliberazioni del Comitato nazionale

Dettagli

SICUREZZA ELETTRICA. Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, in prossimità di sistemi impiantistici.

SICUREZZA ELETTRICA. Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, in prossimità di sistemi impiantistici. SICUREZZA ELETTRICA Sicurezza delle persone, chiamate ad operare, per ragioni di lavoro e non, SISTEMA IMPIANTISTICO: ESEMPI: in prossimità di sistemi impiantistici. complesso di apparecchiature ed attrezzi,

Dettagli

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio Valutazione di impatto ambientale: quadro normativo 1969: National Environmental Act (USA) 1976: ètudes d impact

Dettagli

PROVINCIA DI ORISTANO

PROVINCIA DI ORISTANO PROVINCIA DI ORISTANO PROVÌNTZIA DE ARISTANIS SETTORE AMBIENTE E SUOLO UFFICIO EMISSIONI IN ATMOSFERA ED INQUINAMENTO ACUSTICO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 299 del 26/02/2016 Oggetto: AUTORIZZAZIONE

Dettagli

In questo senso, nel presente documento condiviso nell ambito della seduta del tavolo emissioni del 19/7/ si è proceduto con:

In questo senso, nel presente documento condiviso nell ambito della seduta del tavolo emissioni del 19/7/ si è proceduto con: INFORMATIVA IN MERITO ALL ATTUAZIONE DEL 19 MAGGIO 2016, N. 118 REGOLAMENTO RECANTE AGGIORNAMENTO DEI VALORI LIMITE DI EMISSIONE IN ATMOSFERA PER LE EMISSIONI DI CARBONIO ORGANICO TOTALE DEGLI IMPIANTI

Dettagli

D.P.R. 13 marzo 2013 n. 59

D.P.R. 13 marzo 2013 n. 59 D.P.R. 13 marzo 2013 59 Regolamento recante la disciplina l autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese

Dettagli

DECRETO N. 909 Del 12/02/2016

DECRETO N. 909 Del 12/02/2016 DECRETO N. 909 Del 12/02/2016 Identificativo Atto n. 62 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto LINEE GUIDA PER AGGIORNAMENTO DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI PER TIROCINI

Dettagli

DECRETO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

DECRETO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DECRETO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni (GU n. 29 del 4 febbraio 2008- Suppl. Ordinario n. 30) IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE

Dettagli

Allegato F3 alla Delib.G.R. n. 14/32 del

Allegato F3 alla Delib.G.R. n. 14/32 del Allegato F3 alla Delib.G.R. n. 14/32 4.4.2012 Marca da bollo vigente (solo per originale) DETERMINAZIONE N. DEL Oggetto: Autorizzazione all esercizio ai sensi l art. 208, comma 15 D.Lgs. 152/06 di un impianto

Dettagli

DECRETO N. 682 Del 03/02/2015

DECRETO N. 682 Del 03/02/2015 DECRETO N. 682 Del 03/02/2015 Identificativo Atto n. 55 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto RECEPIMENTO DELLE LINEE GUIDA IN MATERIA DI TIROCINI PER PERSONE STRANIERE RESIDENTI ALL

Dettagli

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2017-102 del 11/01/2017 Oggetto D.P.R. 13 marzo

Dettagli

Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione

Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione dell Ente locale: i dati ambientali Documento di Scoping, Rapporto ambientale e monitoraggio nella VAS: attrezzi fondativi del governo del territorio e dell

Dettagli

GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE

GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE

Dettagli

Il D.P.R. 10 gennaio 2017 è costituito da 5 Articoli (Artt. 1 e 2 modifiche al DPR 30 aprile 1999 n. 162 e Artt. 3, 4, 5 nuove disposizioni.

Il D.P.R. 10 gennaio 2017 è costituito da 5 Articoli (Artt. 1 e 2 modifiche al DPR 30 aprile 1999 n. 162 e Artt. 3, 4, 5 nuove disposizioni. Realizzazione Certifico S.r.l. Sede op.: A. De Curtis 28-06135 PERUGIA Sede amm.: Via Benedetto Croce 15-06024 Gubbio PERUGIA Tel. + 39 075 5997363 + 39 075 5997343 Assistenza 800 14 47 46 info@certifico.com

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO Fascicolo N / /2010 Registro Raccolta N /2010_ PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO AREA AMBIENTE DIREZIONE CONTROLLO E PREVENZIONE AMBIENTALE UFFICIO CONTROLLO INQUINAMENTO ATMOSFERICO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

Le sostanze candidate alla sostituzione e la valutazione comparativa degli agrofarmaci

Le sostanze candidate alla sostituzione e la valutazione comparativa degli agrofarmaci Le sostanze candidate alla sostituzione e la valutazione comparativa degli agrofarmaci La legislazione dei prodotti fitosanitari Regolamento 1107/2009 sull immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari

Dettagli

ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA. Al Dirigente responsabile del Settore Energia. Tutti domiciliati per la carica presso la sede della

ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA. Al Dirigente responsabile del Settore Energia. Tutti domiciliati per la carica presso la sede della ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA ALLA PROVINCIA DI PIACENZA In persona del Presidente p.t. Al Dirigente responsabile del Settore Energia Tutti domiciliati per la carica presso la sede della Provincia stessa

Dettagli

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 1 di 5 26/09/2016 10:27 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 25 luglio 2016 Tariffe a carico degli operatori per le attivita' previste dal decreto legislativo n. 30/2013

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO Fascicolo N / /2010 Registro Raccolta N /2010_ PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO AREA AMBIENTE DIREZIONE CONTROLLO E PREVENZIONE AMBIENTALE UFFICIO CONTROLLO INQUINAMENTO ATMOSFERICO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Deliberazione 24 novembre 2011 - ARG/gas 165/11 Integrazioni alla disciplina in materia di mercato regolamentato delle capacità e del gas, di cui alla deliberazione dell Autorità per l energia elettrica

Dettagli

CENSIMENTO AMIANTO 2016

CENSIMENTO AMIANTO 2016 COMUNE DI GRAZZANISE PROVINCIA DI CASERTA Insignito con Medaglia di bronzo al Merito Civile CENSIMENTO AMIANTO 2016 L AMIANTO È FUORI LEGGE DA PIÙ DI VENTI ANNI, MA È ANCORA DIFFUSO E PERICOLOSO. L AMMINISTRAZIONE

Dettagli

IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI

IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI 07/02/14 BOLOGNA 07/02/14 BOLOGNA IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI ART. 260 BIS COMMA 9 BIS (INTRODOTTO CON D.LGS. 121 DEL 2011) Chi con un'azione od omissione viola diverse disposizioni di cui al presente articolo

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato TOTARO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato TOTARO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 769 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato TOTARO Delega al Governo per la separazione dell Ordine dei dottori commercialisti e degli

Dettagli

Applicazione delle Conclusioni BAT e revisione dell AIA

Applicazione delle Conclusioni BAT e revisione dell AIA Direttiva IED - 2010/75/UE Applicazione delle Conclusioni BAT e revisione dell AIA Milano, 9 maggio 2012 Conclusioni sulle BAT per la produzione di acciaio IRON AND STEEL BREF http://eippcb.jrc.es/reference/bref/is_adopted_03_2012.pdf

Dettagli

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE Prefazione... XV TOMO I Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI NORMATIVA BASE 1. Costituzione della Repubblica Italiana (in G.U., 27 dicembre 1947, n. 298)... 5 2. R.d. 18 novembre

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 29/1 DEL

DELIBERAZIONE N. 29/1 DEL Oggetto: Adeguamento del sistema della contabilità economico-patrimoniale delle aziende sanitarie al Titolo II D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 concernente Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 25 LUGLIO 2013 338/2013/R/EFR DEFINIZIONE DEL CONTRATTO-TIPO AI FINI DELL EROGAZIONE DEGLI INCENTIVI PREVISTI DAL DECRETO INTERMINISTERIALE 28 DICEMBRE 2012, RELATIVI A INTERVENTI DI PICCOLE

Dettagli

Il bilancio di esercizio in Italia

Il bilancio di esercizio in Italia Il bilancio di esercizio in Italia Gli interventi legislativi nella regolamentazione dei bilanci di esercizio (V. TABELLA N. 1) PRIMO PERIODO: 1882 1942 Art. 156 del Codice di Commercio (1882) SECONDO

Dettagli

La struttura del mercato dei confidi 107 e le nuove disposizioni di vigilanza della Banca d Italia

La struttura del mercato dei confidi 107 e le nuove disposizioni di vigilanza della Banca d Italia La struttura del mercato dei confidi 107 e le nuove disposizioni di vigilanza della Banca d Italia Marco Troiani Banca d Italia Servizio Supervisione Intermediari Specializzati Milano 13 febbraio 2012

Dettagli

Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c.

Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. Determinazione dirigenziale n. 1 del 07.01.2015 adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. OGGETTO: RINNOVO INCARICO SUPPORTO CONSULENZIALE QUALIFICATO PRESIDENTE

Dettagli

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n. 2243 Proponente: Politiche energetiche, difesa del suolo e protezione civile Classificazione: 09-10-05 2009/8 del 23/06/2010

Dettagli

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 570/2013 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 570/2013 DELLA COMMISSIONE L 168/18 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 20.6.2013 REGOLAMENTI REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 570/2013 DELLA COMMISSIONE del 17 giugno 2013 che approva la sostanza attiva geraniolo, a norma del

Dettagli

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 1 febbraio 2016. Disciplina per l accesso e l esercizio delle attività di pesca nelle acque soggette alla giurisdizione di Paesi Terzi.

Dettagli

Novità Fiscali per l anno 2016 Costi «Black list» Spese di rappresentanza Sopravvenienze attive

Novità Fiscali per l anno 2016 Costi «Black list» Spese di rappresentanza Sopravvenienze attive Milano, 17 febbraio 2016 Novità Fiscali per l anno 2016 Costi «Black list» Spese di rappresentanza Sopravvenienze attive Avv. Giampaolo Foresi Direzione servizi tributari Unione Confcommercio Milano -

Dettagli

DECRETO N Del 21/10/2015

DECRETO N Del 21/10/2015 DECRETO N. 8711 Del 21/10/2015 Identificativo Atto n. 966 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto REGOLAMENTAZIONE DEI PERCORSI DI FORMAZIONE ABILITANTI E DI AGGIORNAMENTO PER INSTALLATORE

Dettagli

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA Assessorato dell Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità DECRETO 3 marzo 2011 (G.U.R.S. n. 13 del 25 marzo 2011) Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della

Dettagli

Il bilancio di esercizio in Italia

Il bilancio di esercizio in Italia Il bilancio di esercizio in Italia Gli interventi legislativi nella regolamentazione dei bilanci di esercizio (V. TABELLA N. 1) PRIMO PERIODO: 1882 1942 Art. 156 del Codice di Commercio (1882) SECONDO

Dettagli

VISTA la Legge 27 Marzo 1992 numero 257 ad oggetto Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto

VISTA la Legge 27 Marzo 1992 numero 257 ad oggetto Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto O G G E T T O : Piano Regionale Amianto - Censimento dei prodotti, materiali e manufatti contenenti amianto - Inottemperanza agli obblighi di informazione - Adeguamento al valore dell'euro delle sanzioni.

Dettagli

D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 Norme in materia ambientale

D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 Norme in materia ambientale D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 Norme in materia ambientale parte prima: disposizioni comuni parte seconda: procedure per valutazione ambientale strategica (VAS), valutazione impatto ambientale (VIA) e autorizzazione

Dettagli

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE N. VIII/3580 DEL 22.11.2006 Oggetto: Accreditamento istituzionale dei centri di medicina sportiva in strutture pubbliche e private. Atto da trasmettere al Consiglio Regionale ai sensi dell

Dettagli

Decreto 20 marzo 2013 (Gu 19 aprile 2013 n. 92)

Decreto 20 marzo 2013 (Gu 19 aprile 2013 n. 92) Decreto 20 marzo 2013 (Gu 19 aprile 2013 n. 92) Termini di riavvio progressivo del Sistri MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE Decreto 20 marzo 2013 Termini di riavvio progressivo

Dettagli

Comune di Ponzano Veneto (TV) Aggiornamento Relazione illustrativa piano 2012 Piano di settore per la localizzazione telefonia mobile

Comune di Ponzano Veneto (TV) Aggiornamento Relazione illustrativa piano 2012 Piano di settore per la localizzazione telefonia mobile Piano di settore per la telefonia mobile Aggiornamento del Piano a seguito nuove richieste dei Gestori per l anno 2012 RELAZIONE ILLUSTRATIVA Comune di Ponzano Veneto 19/09/20012 Pagina 1 di 10 INDICE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL FASCICOLO TECNICO DI DISPOSITIVI MEDICI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL FASCICOLO TECNICO DI DISPOSITIVI MEDICI pag. 1 di 5 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL FASCICOLO TECNICO DI DISPOSITIVI MEDICI Documento R-005 pag. 2 di 5 INDICE 1. SCOPO E PREMESSA... 3 2. DEFINIZIONI... 3 3. GESTIONE DEL FASCICOLO TECNICO PRESSO

Dettagli

Bozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime

Bozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime Bozza Disegno di legge Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali sul lavoro gravi o gravissime ART. 1 (Omicidio sul lavoro) 1. Dopo l'articolo 589-ter del codice penale,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO

LEGGE REGIONALE N. 26 DEL REGIONE ABRUZZO LEGGE REGIONALE N. 26 DEL 20-07-2007 REGIONE ABRUZZO Modifiche alla L.R. 16 marzo 2001, n. 6 recante: Norme in materia di coltivazione, allevamento, sperimentazione e commercializzazione di organismi geneticamente

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. dispone

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. dispone Prot n. 33991/2017 Approvazione delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore e dei parametri, dei relativi controlli con

Dettagli

Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo

Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo ALLEGATO A Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo AL COMUNE DI PONTEDERA 1 Settore Pianificazione del Territorio e Ambiente 3 Servizio Ambiente RICHIESTA DI APPROVAZIONE PROGETTO

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) Lido di Riva del Garda Immobiliare S.p.A Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza AGGIORNAMENTO Adottato in data 13.01.2016

Dettagli

distruzione di un habitat all interno di un sito protetto o comunque suo deterioramento con compromissione dello stato di conservazione

distruzione di un habitat all interno di un sito protetto o comunque suo deterioramento con compromissione dello stato di conservazione I reati ambientali presupposto ex art. 25-undecies del d.lgs. 231/2001 Articoli TUTELA DELLE SPECIE ANIMALI E VEGETALI SELVATICHE PROTETTE art. 727-bis c.p. TUTELA DELL HABITAT art. 733-bis c.p. ACQUA

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 dicembre 2011. Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2012. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli