Tavolo 1 - L ESPERIENZA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tavolo 1 - L ESPERIENZA"

Transcript

1 Tavolo 1 - L ESPERIENZA

2

3 Tavolo 1 - L ESPERIENZA Comprendere, capire, acquisire e conservare nel tempo l esperienza della visita per l accrescimento della conoscenza Coordinatore: Erminia Sciacchitano Rapporteur: Simona Bodo In una società dove il rumore e gli slogan sottraggono luce ed ossigeno alla riflessione e all approfondimento, i luoghi della cultura si interrogano su come trasformare l incontro con il visitatore, magari attirato da una notte bianca, da un icona vista su un autobus, o da un concerto jazz, in una vera e propria esperienza culturale, un momento di crescita personale, da raccontare e ricordare nel tempo. Una sfida per i musei di oggi, che davanti alla prospettiva di un ampliamento di platea si trovano a dover far passare messaggi complessi attraverso la cruna di un ago troppo fine, correndo il rischio di banalizzare e appiattire ciò che è il risultato di una stratificazione di saperi, del dialogo fra diverse culture, del rapporto con il territorio. Per rispondere a questa sfida alcuni musei si mettono in gioco e avviano interessanti sperimentazioni su testi e apparati comunicativi. Un processo raffinato, che cesella testi ricchi e suggestivi introducendo un a capo per tirare il fiato, un grassetto perché un eco del testo si ancori al pensiero, un inciso per spiegare una parola insolita, un paragrafo perche il genitore possa cogliere rapidamente un concetto e trasmetterlo con orgoglio al suo bambino, un riferimento temporale per chi proviene da un altra cultura. Nuovi allestimenti, che incuriosiscono con racconti e storie, mettono a disposizione mappe e guide per orientarsi ed esplorare in libertà, servizi e assistenza perché la mente, dopo una pausa di ristoro, possa concentrarsi sui nuovi stimoli. Innovazioni prodotte anche grazie alla collaborazione fra mediatori, sociologi, antropologi, educatori, curatori e conservatori. Quaderni della valorizzazione

4 Nel frattempo la teoria della coda lunga 1 ci insegna che in una dimensione globale non solo c è spazio per le informazioni altamente specializzate, ma che è possibile accendere la scintilla dell esperienza anche grazie al contributo della comunità degli utenti, che attraverso le piattaforme partecipative condivide affinità, relazioni, interessi. Lo sviluppo di internet e dei social network, i nuovi modelli di produzione e distribuzione resi possibili dalla tecnologia digitale stanno, infatti, modificando gli attuali equilibri verso una maggiore democratizzazione politica, sociale e tecnologica della cultura 2 dove la frontiera fra creatori e consumatori si fa sempre più sottile. Un energia creativa testimoniata dal fiorire di applicazioni per smartphone, siti web, itinerari, visite virtuali. Trasformazioni che stanno cambiando la modalità di interazione fra amministrazione pubblica e cittadini, anche nel settore culturale, e che suscitano un ampio dibattito in Europa sul ruolo dei pubblici poteri e del settore privato nella cultura, il modo di funzionamento delle istituzioni culturali, il tipo e la scala dei sostegni agli artisti, le nuove forme di partenariato e di approccio a livello paneuropeo, europeo, nazionale, regionale e locale. Lo sguardo su questo orizzonte è incorniciato dai principi contenuti nella Convenzione Quadro del Consiglio d Europa sul valore dell eredità culturale per la società, firmata a Faro nel 2005, che traccia il quadro di diritti e responsabilità dei cittadini nella partecipazione al patrimonio culturale, muovendo dal diritto dell individuo a prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità e di godere delle arti definito nell art. 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell uomo. Una Convenzione che mette in valore le dimensioni etico, culturali, ecologiche, economiche, sociali e politiche del patrimonio culturale per lo sviluppo dell essere umano e della società, intrecciando la fruizione dei luoghi della cultura con le politiche per l inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile. Un impostazione che si ritrova nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, che all art. 2 sancisce che i beni di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività e che all art. 6 definisce la valorizzazione come l esercizio delle funzioni e la disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. Definizione che traccia una strada per una fruizione consapevole del patrimonio culturale, che stimoli il pubblico a prendere coscienza dei suoi valori civici, del suo essere risorsa per lo sviluppo personale e collettivo, un valore da preservare e trasmettere alle generazioni future. Questo allargamento di sguardo verso orizzonti più ampi impone di fare i conti con le diverse specificità umane, per implementare buone pratiche basate sulla conoscenza dei bisogni e delle aspettative culturali del pubblico, sia reale che potenziale. Comprendere che ognuno di 1 La teoria della Coda Lunga, elaborata da Chris Anderson, si basa sul presupposto che il mercato dell industria culturale si stia via via allontanando dalla propensione a concentrarsi su un insieme relativamente piccolo di beni di successo per muoversi verso un grande numero di beni di nicchia, dove il consumatore trova maggiore correlazione ai propri interessi personali. Anderson C. (2007). La coda lunga. Da un mercato di massa a una massa di mercati 2 Un recente studio della Commissione europea sulla dimensione imprenditoriale delle industrie creative rivela che il 58% delle imprese e composto da 1-3 addetti Primo colloquio sulla valorizzazione

5 noi è portatore allo stesso tempo di interessi comuni ai più, e di interessi specifici, legati alla nostra unicità, radici, cultura e formazione. Accettare che il processo di conoscenza non è monodirezionale, ma che chi fruisce è portatore di un sapere con il quale è necessario interagire. Riconoscere che la matrice della ricchezza del patrimonio culturale italiano affonda le sue radici non solo nel rapporto con il territorio, ma in una storia impregnata di diversità culturale, in quella che Renzo Piano, in una recente intervista ha definito la forza del meticciato. Una diversità che oggi risuona in ogni visitatore, diverso per sapere, corpo, credenze, esigenze. Un pubblico che apprende, crea, racconta la propria esperienza di visita e scopre la natura multipla e dinamica della propria identità grazie alla relazione con altre culture. Unica e speciale. Un esperienza da raccontare. Quaderni della valorizzazione

6

7 Erminia Sciacchitano Responsabile Ricerca e Sperimentazione Servizio I DGVAL MiBAC Introduzione al tavolo Desidero innanzitutto ringraziarvi per essere intervenuti a questo incontro. La vostra partecipazione, così numerosa ma soprattutto così qualificata, per noi è motivo di grande soddisfazione, perche ci segnala che il tema che affrontiamo oggi è attuale e che necessita di momenti di riflessione comune. Sarà molto interessante per noi presentarvi gli esiti delle ricerche in corso ma soprattutto ascoltare le vostre reazioni e i vostri preziosi commenti. La mia introduzione, che mira a dare un inquadramento generale rispetto alle tematiche che verranno affrontate dai nostri relatori, riflette il punto di vista di un tecnico interno all amministrazione, ma apre lo sguardo oltre i confini nazionali. In particolare vi invito ad indossare le lenti del Consiglio d Europa, che vede nella fruizione del patrimonio culturale sancita dal nostro Codice una declinazione del diritto dell individuo a partecipare liberamente alla vita culturale della comunità e di godere delle arti definito nell art. 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell uomo. Quando verso la fine del 2009 abbiamo avviato le nostre attività, la Direzione generale si è trovata in mano un concetto di valorizzazione dai molteplici significati, un vero e proprio nodo gordiano. Come accade spesso quando ci si trova di fronte alla complessità, abbiamo dovuto resistere alla tentazione di tagliare drasticamente il nodo per arrivare rapidamente al nocciolo. Abbiamo deciso, al contrario, di seguire una strada più onerosa: scegliere alcuni dei fili che compongono il nodo e provare a scioglierli minuziosamente, ma senza perdere la loro componente armonica e creativa, come vedete rappresentato nella grafica del manifesto. Quaderni della valorizzazione

8 L incontro di oggi, per proseguire nella metafora, vi mostra quello che abbiamo dipanato finora di tre dei fili che erano intrecciati nel nodo, e questo tavolo, in particolare, snoda il filo dell esperienza del visitatore rispetto alla sua partecipazione al patrimonio culturale, un concetto che va oltre a quello di fruizione. Se vogliamo davvero perseguire gli obiettivi che ci assegna l art. 6 del Codice, la promozione della conoscenza del patrimonio culturale, non possiamo limitarci migliorare il comfort fisico, o i servizi complementari alla visita, dobbiamo ingenerare un affezione profonda, che non nasca dalla passione o dall accaloramento, perché le passioni si bruciano, i fuochi si spengono, ma che maturi a partire dalla consapevolezza, e che resista nel tempo. La piena consapevolezza del valore del patrimonio culturale, oggi è un bagaglio di pochi. La percentuale dei cittadini che partecipa al patrimonio culturale non rappresenta la maggioranza della popolazione. Basta guardare i dati Istat per constatare che la maggioranza dei visitatori dei nostri musei è in possesso di un titolo di studi superiore, una persona laureata 3. Probabilmente questo accade perché quando progettiamo gli apparati di comunicazione, ragioniamo in maniera astratta, senza conoscere davvero chi viene a visitare i nostri siti. Di conseguenza finiamo per parlarci allo specchio, ad un riflesso di noi stessi, che ha la nostra stessa formazione, la nostra stessa visione, oppure costruiamo un identikit totalmente ideale: un supereroe laureato e iper-specializzato, forte e instancabile, capace di superare qualunque barriera di accesso fisico, che non ha bambini, non manovra passeggini o carrozzine e legge perfettamente testi scritti con caratteri piccoli, anche in condizione di penombra e da qualunque distanza. Per ampliare la platea del pubblico dei luoghi della cultura dobbiamo quindi guardare oltre lo specchio e aprirci al confronto con le diverse specificità delle persone, che sono praticamente infinite. Ma allo stesso tempo prendere atto che il nostro visitatore non è un supereroe ma un essere terreno, che ci somiglia molto, ma per quelle esigenze e necessità che condividiamo con tutto il genere umano. Oltre alla stanchezza fisica, che non ci permette di concentrarci nella lettura e ci fa velocizzare il passo, alla fame, alle necessità fisiologiche, condividiamo, infatti, il senso di smarrimento che ci assale se perdiamo l orientamento, la confusione di quando non riusciamo a collocare un oggetto nel suo contesto originario, il senso di inadeguatezza generato dal non riuscire ad afferrare un concetto, e quindi di non riuscire a spiegarlo a chi ci accompagna, il sovraccarico da eccesso di informazioni, la sensazione di dover tornare per vedere tutto, velata dal senso di colpa per non aver adempiuto ad un dovere. Questi aspetti non devono essere trascurati, in quanto sono componenti psicologiche fondamentali nella visita e giocano un ruolo fondamentale nel momento in cui il visitatore decide o meno di tornare a trovarci, perché nessuno gradisce ripetere un esperienza negativa. Le indagini ci confermano che gli individui si recano nelle sale dei musei innanzi tutto per un esigenza di conoscenza e comprensione, quindi per una motivazione legata alla crescita personale, uno dei più grandi motori dell essere umano. La piramide, (FIGURA 1) tratta dalle Linee guida sulla comunicazione che stiamo elaborando, di cui vi parlerà Cristina Da Milano, mostra il percorso verso la realizzazione dell individuo, che parte da una base di soddisfazione di 3 La ricerca Il Museo in ascolto, oggetto dell intervento di L. Solima in questa stessa giornata, ha registrato un forte incremento dei laureati (fra gli italiani) ed una diminuzione di tutti gli altri titoli di studio medio-bassi (licenza elementare, media e diploma). Considerando tutti i visitatori, l incidenza dei laureati raggiunge circa il 64%. 50 Primo colloquio sulla valorizzazione

9 bisogni fisici, di sicurezza, di bisogni sociali, fino a giungere al momento della realizzazione di sé. L esperienza di visita coinvolge, quindi, la sfera personale, la sfera fisica, la sfera sociale, tre aspetti fra loro inscindibili per la soddisfazione del visitatore. Gli strumenti della comunicazione museale, necessari per veicolare il contenuto informativo, sono fondamentali, a nostro parere, per creare o ricreare il legame fra visitatori e patrimonio culturale. Ovviamente non pretendiamo di affidare esclusivamente al miglioramento degli apparati comunicativi il difficile compito di incrementare la fruizione del patrimonio culturale da parte del cosiddetto non pubblico. Le barriere non sono solamente culturali, ma anche fisiche, economiche, hanno origine nello scarso coordinamento fra i soggetti nel territorio, nella difficoltà di adeguare gli edifici storici per chi ha esigenze di mobilità specifiche e così via, temi che si affrontano negli altri tavoli. Il tema era già stato ben delineato dell Atto di indirizzo 4 del 2001, dove nell Ambito VII- Rapporti con il pubblico e relativi servizi si fa riferimento esplicito al fatto che i musei affiancano al dovere della conservazione del proprio patrimonio la missione, rivolta a varie e diversificate fasce di utenti, di renderne possibile la fruizione a scopo educativo, culturale, ricreativo e altro ancora. L Atto di indirizzo aveva fornito alcune prime linee guida operative, in particolare in un primo documento che allora fu allegato Che cosa è un manuale di base della comunicazione, che costituisce il nostro punto di partenza. Oggi abbiamo però bisogno di introdurre nuove aperture e ulteriori slanci in questa visione e allargare lo sguardo alla dimensione del dibattito globale. Se è vero che non dobbiamo partire da zero, ma saggiamente procedere dalla revisione e dall aggiornamento di questi fondamentali documenti, anche alla luce della successiva entrata in vigore del Codice dei beni culturali e del paesaggio, è anche vero che dobbiamo comprendere che dal 2001 ad oggi si sono modificati gli equilibri geopolitici, sono accaduti eventi che dobbiamo prendere in considerazione se vogliamo proporre modelli e soluzioni efficaci per i prossimi anni. Ad esempio, da un analisi dei visitatori che abbiamo condotto presso il Museo archeologico di Firenze, di cui vi parleremo fra poco, è emerso un alto numero di visitatori brasiliani, secon- 4 Atto di indirizzo sui criteri tecnico- scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei Quaderni della valorizzazione

10 do solo ad americani e francesi, maggiore dei visitatori tedeschi. Anche in questo caso, per comprendere le cause di questo fenomeno dobbiamo distogliere gli occhi dall identikit del visitatore ideale, che nel nostro immaginario, quando è straniero, è tedesco, inglese, americano, francese o al massimo giapponese, e guardare alle dinamiche di crescita dei Paesi BRICS, (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), dove sta crescendo la domanda di consumo culturale, oltre che la disponibilità economica ad affrontare un viaggio, e di conseguenza a visitare le città d arte, in primis il nostro Paese. Un fenomeno importante considerato che il blocco di questi paesi rappresenta un terzo della popolazione mondiale. Altro aspetto importante riguarda il dibattito sulle convenzioni internazionali sul patrimonio culturale, che dal 2000 non sono più incentrate sulle misure per la conservazione. Questo cambiamento di approccio è il frutto di una presa di coscienza collettiva a seguito della guerra nei Balcani, una guerra molto vicina a noi, al di là di un mare comune. Il Ponte di Mostar, distrutto in quel conflitto, non era un obiettivo militare, era un obiettivo culturale, perché era stato costruito dalle comunità musulmane e cristiane che vivevano sui due diversi lati, ed era quindi rappresentativo di un dialogo fra culture che si intendeva troncare. Questo episodio ha reso evidente che uno dei fattori di rischio più importanti per il patrimonio culturale è il fattore antropico. Le cause di distruzione del patrimonio culturale sono, infatti, raramente dovute a fattori esogeni, come i terremoti, ma sono più spesso causati dall uomo: inquinamento, speculazione immobiliare, guerra ecc. Il Ponte di Mostar 52 Primo colloquio sulla valorizzazione

11 A partire da quell episodio matura quindi la consapevolezza che la causa prima della distruzione del patrimonio culturale risiede nella mancanza di consapevolezza dei valori in esso racchiusi, per questo motivo le convenzioni del XXI secolo s incentrano sull uomo, sul soggetto, non più sull oggetto della tutela. Come esempio vi porto la Convenzione europea del paesaggio del Consiglio d Europa 5 la Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale 6 e la Convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali 7. L ultima Convenzione, la meno conosciuta in Italia, la Convenzione quadro sul valore dell eredità culturale per la società 8, che ci auguriamo che l Italia firmi presto, è la più avanzata in questo senso: traccia il quadro di diritti e responsabilità dei cittadini nei confronti del patrimonio culturale e declina le diverse accezioni del valore del patrimonio culturale per la società, aggiungendo alla tradizionale domanda Quale patrimonio culturale tutelare e in che modo?, quella Perché e per chi valorizzarlo?. Questa consapevolezza, maturata sul piano del dibattito internazionale, ha portato l attenzione sulla valorizzazione, intesa come operazione tesa a fare maturare la consapevolezza da parte del cittadino dei valori incarnati nel patrimonio culturale, non solo del valore economico ma del valore sociale, valori da trasmettere alle generazioni future. Una consapevolezza che contribuisce alla tutela del patrimonio culturale, perché incide alla radice sulle cause del suo degrado e distruzione. Altro passaggio fondamentale: nel 2001 si è compreso che, al pari della biodiversità, al pari delle risorse energetiche e ambientali, la diversità culturale è un valore che dobbiamo preservare e trasmettere alle generazioni future. Si dà per assodato nel nostro dibattito che la ricchezza del patrimonio culturale italiano affondi le radici nel rapporto col territorio, tema che viene inserito come ambito VIII nell Atto di indirizzo già citato proprio per la sua specificità tutta italiana, ma non si sottolinea con altrettanta forza che la sua matrice è nella diversità culturale che ha caratterizzato la storia della nostra penisola. Porto come esempio per tutti la Zisa di Palermo, prodotto dall incontro fra un re normanno e le maestranze arabe. In una recente intervista Renzo Piano ha dichiarato che lo straordinario patrimonio culturale italiano trae origine dalla forza del meticciato. Bisogna prenderne atto, introdurre con maggiore consapevolezza questo tema nel nostro dibattito, trasformarlo in una nuova linfa, in particolare quando riflettiamo sulle strategie da adottare per aprire i nostri musei ai nuovi cittadini, alle comunità migranti, 5 (Firenze 2000), 6 (Parigi 2003) 7 (Parigi 2005) 8 (Faro, Portogallo, 2005) Quaderni della valorizzazione

12 a chi semplicemente viene a visitarci ma appartiene ad una cultura distante ed ha quindi bisogno di elementi di mediazione per comprenderne la storia e la portata culturale. Ormai siamo giunti alla consapevolezza che le politiche sul patrimonio culturale sono politiche transettoriali poiché incidono su diverse politiche settoriali. Ad esempio, il recupero di un centro storico, se ben fatto, può avere effetti sul benessere e sulla qualità della vita, sull occupazione, sull integrazione, sulla sicurezza, sul turismo, sul senso civico, sull orgoglio della cittadinanza, come accade nel processo di candidatura a capitale europea della cultura. La valorizzazione del patrimonio culturale, se è intesa come operazione che ne rivela i valori sociali intrinseci: la matrice interculturale, il senso comune di appartenenza ad un luogo, i valori civici, ha quindi un ruolo sia nella costruzione di una società democratica e pacifica che nei processi di sviluppo sostenibile. Molti musei si sono già attivati in questa direzione, varando strategie per l accesso, l inclusione sociale e la diversità culturale nell ambito delle loro politiche di apertura al pubblico più ampio. Abbiamo un felice esempio anche italiano, con il progetto A Brera anch io, che non è l unico. Il Victoria and Albert Museum ha addirittura inserito il tema della rappresentatività delle altre culture nella sua strategia,e riflette questa attenzione nel numero di lingue in cui viene tradotto il suo sito. Un altro grande dibattito a livello internazionale riguarda il coinvolgimento delle comunità, anche a seguito dell entrata in vigore della Convenzione di Faro. Il tema è affrontato nel tavolo sulla partecipazione, ma anche qui va sottolineato che le comu- 54 Primo colloquio sulla valorizzazione

13 nità stanno assumendo sempre più un ruolo di soggetti attivi, che partecipano alle varie fasi del processo di valorizzazione, dall identificazione di quel patrimonio culturale che ne incarna i valori rappresentativi all adozione di iniziative indipendenti di sensibilizzazione. Sono frontiere per noi lontane, ma è certo che se un cittadino è chiamato in primo luogo ad identificare un luogo che rappresenta valori in cui si riconosce, è chiaro che sarà più facile per questo stesso cittadino essere coinvolto nelle attività necessarie per la sua salvaguardia e conservazione. Altro aspetto in profondo mutamento, è l affermazione di nuovi modelli di produzione democratica della cultura. Uno studio della Commissione europea sulla dimensione imprenditoriale delle imprese creative in Europa ci dice che il 58% è composta da uno a tre addetti. Questo sta cambiando il nostro panorama di azione, ha effetti sul nostro stesso ruolo nella società, e incide fortemente sulle politiche culturali. Fino a poco tempo fa ci confrontavamo con i grandi soggetti, i grandi musei, le grandi orchestre, i grandi teatri, adesso iniziamo a confrontarci con cittadini che non sono solo fruitori ma produttori di cultura. Quindi non siamo più solo noi a fornire cultura, ma oggi dobbiamo anche ascoltare ciò che viene prodotto da questa straordinaria energia creativa. L esempio più evidente è Wikipedia, dove addirittura uno dei temi che per noi è sacro, l autorevolezza dei contenuti, viene gestito democraticamente sulla base di un controllo che la comunità fa sulla qualità e pertinenza dei contenuti. Quando si parla di apertura ad un pubblico più ampio si manifesta un fantasma che tutti temiamo: banalizzare, abbassare la qualità, semplificare. In realtà la comunicazione dei contenuti culturali ad un pubblico più ampio è il risultato di un operazione raffinata e addirittura forse più complessa della comunicazione ad un pubblico specializzato. Si tratta quindi di una gran bella sfida. Se ci confrontiamo con quanto sta accadendo in altri settori, leggiamo Quaderni della valorizzazione

14 segnali che ci dicono che quando ci si apre alla dimensione culturale globale, in realtà si crea maggiore spazio per le informazioni altamente specializzate e di altissimo livello qualitativo. L esempio classico è Amazon, che attraverso un modello di distribuzione globale su internet, e grazie all uso di filtri molto sofisticati, riesce a consigliare agli utenti, libri particolari, anche molto specializzati, che soddisfano le esigenze più particolari degli utenti. La quota di mercato delle pubblicazioni altamente specializzate, introvabili, rare, sta quindi diventando più ampia delle hit, dei grandi successi. Probabilmente, il nostro timore della banalizzazione è legato ad un vecchio modello di mercato, che associa all apertura al pubblico ampio la necessità di cogliere interessi molto generali e comuni al più ampio numero di persone. Invece ognuno di noi, come ha scritto in un bell articolo Alessandro Bollo 9, è un miscuglio di interessi generici e interessi specifici e quindi ognuno dei nostri visitatori dei nostri musei, delle nostre aree archeologiche, dei nostri archivi e biblioteche, è attratto sicuramente dalle particolarità. La comunicazione efficace è quindi uno strumento perché la comunità possa riconoscere i valori fondamentali del patrimonio. L art. 1 del Codice, meno citato dell art. 6, ci dice che La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio 10. In questo momento storico ciò che è più preoccupante è la crisi dei valori, più di quella economica. Abbiamo ancora un ruolo molto importante da svolgere, perché ogni giorno incontriamo tanta parte della popolazione, e se riusciremo a ritrovare nuovi modi per comunicare ai cittadini quale siano i valori del patrimonio culturale, a permettere loro di riconnettersi a questo sistema di valori, sicuramente possiamo incidere su una dimensione molto importante. Se ci ricordiamo ogni giorno di questo nostro ruolo, forse alcune delle difficoltà che troviamo nel nostro lavoro possono essere sorrette da una motivazione alta, più forte, che ci aiuta a superare le mille difficoltà che, non vi nascondo, condividiamo anche noi quotidianamente. Con gli altri colleghi della Direzione generale condividiamo con voi in questa giornata una concezione di valorizzazione che definiamo multi dimensionale, perché mette in valore le dimensioni etico, culturali, ecologiche, economiche, sociali e politiche del patrimonio culturale. Il filo della nostra giornata si dipana a partire da qui, l assassino lo sveliamo alla fine. 9 Alessandro Bollo Nuovi scenari e vecchie liturgie del consumo culturale in: 10 D.Lvo 2004, n. 42 Art. 1 c2. 56 Primo colloquio sulla valorizzazione

15 Sara Parca Esperta ricercatrice per la PA Il Sistema informativo sul pubblico dei luoghi della cultura statali Contesto, obiettivi, strumento d indagine La Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale (Servizio I Valorizzazione del patrimonio culturale, programmazione e bilancio), nell ambito delle attività istituzionali volte ad acquisire un quadro conoscitivo per quanto concerne la situazione dei luoghi della cultura di proprietà statale, ha avviato un indagine per ricostruire lo stato di fatto della documentazione relativa alla conoscenza dei visitatori e dei non visitatori di musei, monumenti e aree archeologiche. Oggi sono stata invitata a presentare lo stato di avanzamento di questa ricerca, tutt ora in corso, che consiste sostanzialmente in una ricognizione sulle modalità dei rilevamenti effettuati per la conoscenza dei pubblici, al fine di far emergere anche eventuali informazioni su studi realizzati da soggetti esterni al Ministero per i beni e le attività culturali, non pubblicate o comunque di non facile reperimento. L obiettivo è quello di creare una banca dati in cui verranno elaborati e organizzati i risultati dell indagine, utilizzabile per orientare le politiche di settore, per promuovere progetti di sviluppo e incentivazione alla diffusione ordinaria e sistematica delle indagini sul pubblico utili a supportare le azioni volte ad innalzare la qualità della visita, migliorando la comunicazione dei contenuti e dei servizi, tenendo conto delle linee guida e degli standard già definiti dal Decreto ministeriale del 10 maggio 2001 (Atto di indirizzo sui Criteri tecnico-scientifici e standard di funzionamento e di sviluppo dei musei). La rilevazione è stata organizzata d intesa con le Direzioni Regionali, gli Istituti Centrali, Na- Quaderni della valorizzazione

16 zionali e Speciali, ai quali è stato chiesto di collaborare alla raccolta dei dati che viene effettuata attraverso l autocompilazione da parte dei singoli istituti di una scheda che riporta elementi sintetici di informazione sulle indagini commissionate o autorizzate nei luoghi della cultura statali negli ultimi quindi anni, secondo le seguenti voci: - Titolo dell indagine - Committente - Istituto/soggetti coinvolti - Con il contributo di - Partners - Tipologia della ricerca (es.: indagini sul pubblico; studi sulla dimensione sociale del museo; studi sui visitatori; studio sul non pubblico; studi sullo sviluppo di nuovi pubblici ) - Periodo di svolgimento - Metodologia (es.: indagine tramite questionario; indagine tramite interviste; focus group; indagine tramite interviste realizzate con supporto tecnologico; analisi qualitativa tramite osservazione diretta in situ o con utilizzo di sotware dedicato ) - Note La richiesta e il censimento di dati essenziali come il titolo dell indagine, la tipologia e la metodologia della ricerca, il committente e i soggetti coinvolti permettono di ricostruire un profilo di indicazioni basilari, ossia un primo livello di conoscenza, che in una seconda fase potrà essere approfondito con la richiesta di ulteriori dettagli, come il recupero dei materiali e l elaborazione dei dati, attraverso il contatto diretto con gli istituti coinvolti nella rilevazione. Scelta dei luoghi della cultura statali oggetto dell indagine. Data la complessa realtà dei luoghi della cultura statali che consta di strutture di varia natura (musei, monumenti, parchi e aree archeologiche, biblioteche e archivi) e di una molteplicità di situazioni come ad esempio l esistenza di circuiti museali (insiemi di musei, gallerie, monumenti e/o aree archeologiche accessibili con un unico biglietto) o di luoghi caratterizzati dalla compresenza di più beni culturali, nella prima fase di realizzazione del progetto si è reso necessario procedere a una definizione dell area d indagine, ossia all identificazione degli istituti da includere nella rilevazione, per i quali abbia un senso chiedere se svolgono indagini sul pubblico. La selezione dell ambito da indagare al momento vede esclusi gli archivi e le biblioteche le cui peculiarità, distinte da quelle di musei e aree archeologiche, esigono una considerazione a parte e specifici strumenti di valutazione. La scelta, dunque, si sta basando sulla ricognizione, l acquisizione, l integrazione e il riordino delle informazioni e dei dati relativi ai luoghi della cultura statali disponibili presso le seguenti fonti informative istituzionali: - sito web dell Ufficio di statistica del MiBAC ( database contenente l elenco dei Musei, Monumenti e Aree Archeologiche Statali; - sito web istituzionale del MiBAC ( database contenuto nella sezione di ricerca dei luoghi della cultura: (

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale

28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale MUSEOLOGIA e ARCHEOLOGIA Anno Accademico 2015/2016 Docente Patrizia Gioia patrizia.gioia@uniroma1.it 28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale CULTURA E FORMAZIONE I musei rappresentano una straordinaria

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

COMMISSIONE GRANDI RISCHI. Programma Operativo

COMMISSIONE GRANDI RISCHI. Programma Operativo COMMISSIONE GRANDI RISCHI Programma Operativo Nel primo incontro della Commissione Grandi Rischi, tenutosi a Celano il 15 luglio, è stato discusso il documento preliminare e sono state individuati i primi

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015 Famiglie e welfare comunitario Stefania Mazza 11 febbraio 2015 LE COMPETENZE A) Analizzare I bisogni B) Creare C) Progettare D) Realizzare E) Valutare IL FARE QUALE SENSO DELLA PROGETTAZIONE Che cosa ci

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO

GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO DAL LAVORO AL PENSIONAMENTO 1 GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Chiara Cassurino, Genova Modulo 1 Il Percorso formativo dal lavoro al pensionamento : a chi si rivolge e perché?

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità L accessibilità in Piemonte Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità COSA SI INTENDE PER ACCESSIBILITA L accessibilità è la possibilità, anche per persone

Dettagli

MEDIATORE INTERCULTURALE

MEDIATORE INTERCULTURALE Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo

Dettagli

assolutamente condivisibili.

assolutamente condivisibili. Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le seguenti definizioni: Competenze

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore ADM Associazione Didattica Museale Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile dei Servizi Educativi del Museo Civico

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART. MIND FITNESS 09 07 2015 Milano

MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART. MIND FITNESS 09 07 2015 Milano MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART DI FRONTE ALL OPERA D ARTE IMPARARE A LEGGERE UN SISTEMA COMPLESSO L arte contemporanea ci pone problemi inaspettati. Quando entriamo in un museo o in una galleria,

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

Attrattività, performance e potenzialità della Sicilia turistica

Attrattività, performance e potenzialità della Sicilia turistica Attrattività, performance e potenzialità della Sicilia turistica Ricerca di marketing sull attrattività turistica della Sicilia Presentazione dei risultati della ricerca Palermo, 11 luglio 2014 Obiettivi

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova)

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Pag. 1 di 9 OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) PREMESSA Per prima cosa, appare ovvio

Dettagli

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE

TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

CHI SEI TU? CHI SONO IO?

CHI SEI TU? CHI SONO IO? L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali

Dettagli

I Gas palestre di democrazia

I Gas palestre di democrazia I Gas palestre di democrazia Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull associazionismo in Lombardia Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo Gruppo di Studio e di conricerca Cittadinanza

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Tra il 1998 e oggi il mondo del web è cambiato ed ha subito una profonda trasformazione

Tra il 1998 e oggi il mondo del web è cambiato ed ha subito una profonda trasformazione SINTESI DELLA RICERCA CIVITA SU WEB E MUSEI CAMPIONE DI RIFERIMENTO DELLA RICERCA Indagine sull offerta : 110 musei italiani selezionati sulla base del criterio geografico e della tipoloia dei musei; 110

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE

PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

nell ambito del progetto

nell ambito del progetto FREE PA 2009 Informazione e formazione dei funzionari tecnici ed amministrativi degli Enti Pubblici in materia di fonti rinnovabili di energia, risparmio ed efficienza energetica nell ambito del progetto

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI

L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI L INDAGINE TECNOBORSA 2004: LE FAMIGLIE ITALIANE E IL MERCATO IMMOBILIARE - IL RICORSO ALLE ASTE IMMOBILIARI E AI MUTUI a cura di Giovanni Chessa e Alice Ciani Centro Studi sull Economia Immobiliare di

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.

NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. Malavolta Consulting S.A.S. del Dott. Roberto Malavolta & C. 63016 Campofilone (AP) Via Borgo San Patrizio, 112 tel 0734 937058 - fax 0734 935084

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

I beni culturali come volano della crescita economica e sociale. del territorio. 4. I beni culturali come volano della crescita economica e sociale

I beni culturali come volano della crescita economica e sociale. del territorio. 4. I beni culturali come volano della crescita economica e sociale I beni culturali Il problema I beni culturali un elemento di estremo rilievo per la crescita della cultura e della qualità della vita dei cittadini - possono favorire lo sviluppo di alcune iniziative economiche

Dettagli

ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE ADDETTA E ADDETTO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Aggiornato il 10 novembre 2009 1. CARTA D IDENTITÀ...2 2. CHE COSA FA...3 3. DOVE LAVORA...4 4. CONDIZIONI DI LAVORO...5 5. COMPETENZE...6 Che cosa deve

Dettagli

Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015

Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015 1. Premessa Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015 Le indagini sulla soddisfazione dei Cittadini si inseriscono perfettamente nel processo di riqualificazione del rapporto

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica

PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica Scuola Secondaria di I grado Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale Competenze

Dettagli

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE

IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE IL PATRIMONIO CULTURALE di solito indica quell insieme di cose, mobili ed immobili, dette più precisamente beni, che per il loro interesse pubblico e il valore storico,

Dettagli

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da

Dettagli

La Direttiva 2000/60/CE nei siti internet istituzionali delle regioni italiane

La Direttiva 2000/60/CE nei siti internet istituzionali delle regioni italiane La Direttiva 2000/60/CE nei siti internet istituzionali delle regioni italiane a cura di Andrea Cori 3 settembre 2014 La Direttiva 2000/60/CE nei siti internet istituzionali delle regioni italiane Introduzione

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

RAPPORTO QUALITÀ ANNO 2013 PREMESSA. Questionario Utenti Servizio Promozione Autoimpiego

RAPPORTO QUALITÀ ANNO 2013 PREMESSA. Questionario Utenti Servizio Promozione Autoimpiego PREMESSA NOMV Nucleo Operativo Monitoraggio e Valutazione Provincia Oristano Provintzia de Aristanis RAPPORTO QUALITÀ ANNO 2013 Questionario Utenti Servizio Promozione Autoimpiego Pagina 1 PREMESSA Sommario

Dettagli

Comprendere e vivere il patrimonio in chiave interculturale, da eredità ricevuta a risorsa condivisa

Comprendere e vivere il patrimonio in chiave interculturale, da eredità ricevuta a risorsa condivisa Comprendere e vivere il patrimonio in chiave interculturale, da eredità ricevuta a risorsa condivisa Simona Bodo Convegno Il patrimonio risorsa per l educazione interculturale. La scuola, il museo, il

Dettagli