SCHEDA 1 CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLO STABILIMENTO
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- Raimondo Guidi
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1 RELAZIONE TECNICA Allegata alla domanda di autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura di acque reflue industriali e acque di prima pioggia e lavaggio delle aree esterne SCHEDA 1 CARATTERISTICHE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLO STABILIMENTO Ai fini della presente istanza il TITOLARE DELLO SCARICO dichiara che: 1.1) presso l insediamento in esame viene svolta la seguente attività: identificata in base alla classificazione delle attività economiche ATECO 2007 con il/i seguente/i codice/i: Codice ATECO CATEGORIA Nel caso di impianti di distribuzione carburanti: Compagnia petrolifera: Punto vendita n. 1.2) il personale impiegato nello stabilimento è costituito da: n. addetti fissi n. addetti stagionali 1.3) l attività svolta è di tipo: NON STAGIONALE con funzionamento per giorni/anno STAGIONALE con funzionamento per giorni/anno Periodo: 1.4) l attività si svolge per: ore/giorno giorni/settimana 1.5) l attività svolta non rientra tra quelle soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al D.Lgs. 59/2005; 1.6) nello stabilimento sono presenti i seguenti locali da cui si originano scarichi: Bagni e servizi igienici Mense Cucine Lavanderie 1 Il codice ATECO 2007 è desumibile dalla visura camerale della ditta. 1 di 10
2 SCHEDA 2 CARATTERISTICHE DELL APPROVVIGIONAMENTO IDRICO Ai fini della presente istanza il TITOLARE DELLO SCARICO dichiara che: 2.1) l approvvigionamento idrico dello stabilimento avviene con la seguente tipologia di captazione: TIPOLOGIA DI CAPTAZIONE NUMERO UTENZA o ESTREMI CONCESSIONE 2 PRESENZA CONTATORE PRELIEVO ANNUO MEDIO (mc/anno) Acquedotto pubblico SI NO Pozzo privato SI NO Altro (specificare) SI NO 2.2) che l acqua approvvigionata annualmente ha le seguenti destinazioni d uso: Processi produttivi Raffreddamenti Lavaggi Usi domestici Antincendio Altro (Indicare l utilizzo: ) Totale approvvigionato 2.3) presso lo stabilimento vengono utilizzate acque recuperate dalle seguenti provenienze: Acque reflue prodotte presso lo stesso stabilimento Volume annuo riutilizzato (m 3 ): Acque reflue prodotte presso altro stabilimento Volume annuo riutilizzato (m 3 ): Acque meteoriche da cisterna di accumulo Volume max immagazzinabile (m 3 ): Altro Volume annuo (m 3 ): 2.4) Le acque vengono recuperate per i seguenti fini/utilizzi: (riportare nello spazio sottostante o in apposito allegato): 2.5) La descrizione del sistema di recupero e degli eventuali trattamenti propedeutici al riutilizzo è la seguente: (riportare nello spazio sottostante o in apposito allegato): 2 In caso di prelievo da pubblico acquedotto indicare il codice utenza reperibile dalla bolletta emessa dal Gestore, in tutti gli altri casi indicare gli estremi della concessione di derivazione. 2 di 10
3 SCHEDA 3 CARATTERISTICHE DELLO SCARICO FINALE (compilare una Scheda 3 per ogni scarico finale in pubblica fognatura di cui si chiede l autorizzazione) Ai fini della presente istanza il TITOLARE DELLO SCARICO, relativamente allo SCARICO FINALE denominato 3 di cui si chiede l autorizzazione al recapito in fognatura, dichiara che: 3.1) la tipologia di acque reflue scaricate e i quantitativi conferiti in fognatura sono i seguenti: Volume medio annuo scaricato (mc) Portata media giornaliera (mc/h) Portata massima scaricata (mc/h) ACQUE REFLUE INDUSTRIALI 4 di processo di raffreddamento diretto di raffreddamento indiretto ACQUE REFLUE DOMESTICHE ACQUE REFLUE ASSIMILATE ALLE DOMESTICHE Superficie scolante (mq) Superficie coperta (mq) ACQUE METEORICHE 5 di dilavamento delle superfici scoperte (senza separazione prima/seconda pioggia) di prima pioggia e di lavaggio ---- di seconda pioggia ---- pluviali (tetti e coperture) ) lo scarico viene conferito in fognatura attraverso l allaccio seguente: Coordinate Gauss Boaga X Y Fognatura di tipo MISTA NERA BIANCA Fognatura su Via/Piazza 3.3) presenza di un idoneo pozzetto di campionamento 6 : SI NO Se presente indicare la/le sigla/e del/dei pozzetto/i come riportata/e nella planimetria allegata 7 : 3 La denominazione dello scarico finale deve corrispondere a quella riportata nella planimetria allegata alla presente Relazione; si suggerisce di utilizzare la sigla S seguita da un numero progressivo. 4 In caso di scarico di acque reflue industriali in rete fognaria compilare anche la successiva SCHEDA 4. 5 In caso di scarico di acque meteoriche in rete fognaria compilare anche la successiva SCHEDA 5. 6 Lo schema del pozzetto di campionamento è disponibile sul sito internet dell Ufficio d Ambito ( nella sezione dedicata alle autorizzazioni allo scarico. 7 La denominazione del pozzetto di campionamento deve corrispondere a quella riportata nella planimetria allegata alla presente Relazione; si suggerisce di utilizzare la sigla PC seguita da un numero progressivo. 3 di 10
4 3.4) presenza misuratore di portata / contatore volumetrico delle acque scaricate: SI NO Se presente: - indicare nella planimetria dell insediamento allegata - in caso di scarichi misti, specificare le tipologie di scarichi parziali soggette a misurazione: 3.5) la modalità di scarico è: continuo discontinuo saltuario discontinuo occasionale discontinuo periodico (indicare la periodicità ) 3.6) lo scarico rispetta i valori limite di emissione nella rete fognaria di cui alla Tabella 3 dell Allegato 5 del D.Lgs. 152/2006 e/o la disciplina tecnica e regolamentare degli allacciamenti e degli scarichi in rete fognaria allegata al regolamento del servizio. 3.7) i valori medi rappresentativi dei parametri qualitativi dello scarico sono quelli indicati nel referto analitico allegato alla presente istanza (da presentare in caso di istanza di rinnovo di autorizzazione) SCARICO IN DEROGA AI LIMITI DI LEGGE Inoltre il TITOLARE DELLO SCARICO: DICHIARA che il Gestore del servizio di depurazione ha assentito allo scarico in deroga ai limiti di cui alla Tabella 3, Allegato 5, Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 ( Scarico in rete fognaria ) per i parametri sotto riportati (allegare copia dell eventuale convenzione stipulata con il Gestore suddetta): RICHIEDE una deroga ai limiti di cui alla Tabella 3, Allegato 5, Parte Terza del D.Lgs. 152/2006 ( Scarico in rete fognaria ) per i parametri sotto riportati: Indicare le motivazioni per cui si richiede lo scarico in deroga: Parametro Valore limite in deroga (mg/l) Si precisa che la deroga può essere richiesta (ed eventualmente concessa) solo per quei parametri/sostanze che non rientrano tra quelli elencati alla nota 2 della Tabella 5 dell Allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs 152/2006, per i quali non possono essere adottati limiti meno restrittivi di quelli indicati nella Tabella 3 (colonna Scarico in rete fognaria ) di cui allo stesso Allegato 5. 4 di 10
5 SCARICO DI SOSTANZE PERICOLOSE Richiamato l art.108, comma 1 del D.Lgs. 152/2006: Le disposizioni relative agli scarichi di sostanze pericolose si applicano agli stabilimenti nei quali si svolgono attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione delle sostanze di cui alle Tabelle 3/A e 5 dell'allegato 5 alla parte terza del presente decreto, e nei cui scarichi sia accertata la presenza di tali sostanze in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità consentiti dalle metodiche di rilevamento in essere alla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, o, successivamente, superiori ai limiti di rilevabilità consentiti dagli aggiornamenti a tali metodiche messi a punto ai sensi del punto 4 dell'allegato 5 alla parte terza del presente decreto il TITOLARE DELLO SCARICO dichiara che: 3.8) presso lo stabilimento SI SVOLGONO NON SI SVOLGONO attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione delle sostanze di cui alle Tabelle 3/A e 5 dell'allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (vedere Appendice A) e nei cui scarichi E STATA ACCERTATA NON E STATA ACCERTATA la presenza di tali sostanze in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità consentiti dalle metodiche di rilevamento in essere. SONO PRESENTI NON SONO PRESENTI le sostanze di cui alla Tabella Sostanze pericolose diverse del presente modulo (vedere Appendice A) 5 di 10
6 SCHEDA 4 ACQUE REFLUE INDUSTRIALI (compilare solo nel caso in cui il recapito di tali acque sia la pubblica fognatura) Ai fini della presente istanza il TITOLARE DELLO SCARICO dichiara che: 4.1) lo scarico è originato dalle seguenti attività/cicli produttivi: (riportare nello spazio sottostante o in apposito allegato) 4.2) l elenco qualitativo e quantitativo delle materie prime e dei prodotti chimici utilizzati annualmente dalle fasi che originano lo scarico è di seguito riportato: (riportare nello spazio sottostante o in apposito allegato) 4.3) la tipologia e la quantità di prodotti finiti che si originano dall azienda sono: (riportare nello spazio sottostante o in apposito allegato) 6 di 10
7 SCHEDA 5 ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO (compilare solo nel caso in cui il recapito di tali acque sia la pubblica fognatura) Ai fini della presente istanza il TITOLARE DELLO SCARICO dichiara che: 5.1) le acque meteoriche di dilavamento delle superfici scolanti di pertinenza dell insediamento: sono soggette non sono soggette alle disposizioni di cui al Regolamento Regionale n. 4/2006, relativamente alla formazione, convogliamento, separazione, raccolta, trattamento e scarico delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne; (solo nel caso in cui l insediamento sia soggetto alle disposizioni del R.R. n. 4/2006, compilare anche la successiva pagina 8 relativa alle acque di prima e seconda pioggia) 5.2) per quanto riguarda le superfici si specifica quanto segue: Superficie coperta (tetti e coperture) Superficie scoperta impermeabilizzata mq mq Superficie scoperta non impermeabilizzata mq 5.3) i piazzali e le superfici scolanti interne all insediamento ed esposte al dilavamento meteorico sono adibite alle seguenti attività: (descrivere le superfici scolanti e la natura delle attività che si svolgono su tali superfici, indicando l eventuale presenza di stoccaggi di sostanze e/o rifiuti, le relative zone di carico/scarico, i sistemi di movimentazione): mq mq mq 5.4) le acque meteoriche di dilavamento derivanti dall insediamento vengono smaltite: senza separazione delle acque di prima pioggia mediante separazione delle acque di prima pioggia 5.5) lo scarico delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne (o delle acque di dilavamento) rispetta la disciplina tecnica e regolamentare degli allacciamenti e degli scarichi in rete fognaria allegata al regolamento del servizio; 5.6) le acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne (o le acque meteoriche di dilavamento): SONO NON SONO sottoposte a trattamento congiuntamente alle acque reflue industriali 5.7) E PRESENTE NON E PRESENTE un idoneo pozzetto di campionamento 8 dello scarico delle acque di prima pioggia e di lavaggio (o delle acque meteoriche di dilavamento) (se presente indicare la sigla del pozzetto come riportata nella planimetria allegata 9 : ) 8 Lo schema del pozzetto di campionamento è disponibile sul sito internet dell Ufficio d Ambito ( nella sezione dedicata alle autorizzazioni allo scarico. 9 La denominazione del pozzetto di campionamento deve corrispondere a quella riportata nella planimetria allegata alla presente Relazione; si suggerisce di utilizzare la sigla PC seguita da un numero progressivo. 7 di 10
8 ACQUE DI PRIMA PIOGGIA e DI LAVAGGIO DELLE AREE ESTERNE (R.R. 24 marzo 2006, n.4) 4.7) Il Titolare dello scarico richiede: che l autorizzazione sia rilasciata in base alla valutazione della conformità impiantistica dei sistemi di trattamento delle acque stesse e del corrispondente programma di gestione (riportati nella SCHEDA 7) che, per le acque meteoriche di dilavamento provenienti da superfici contaminate da idrocarburi di origine minerale, l autorizzazione sia rilasciata in base al trattamento di cui all art.5, comma 4 del R.R. 4/2006 (trattamento in impianti con funzionamento in continuo) che, le disposizioni di cui al R.R. 4/2006 siano applicate solo ad una parte delle superfici scolanti di estensione pari a mq (ai sensi dell art.9, comma 4, lettera b. del suddetto R.R.), adducendo le seguenti motivazioni: (indicare i motivi per i quali si ritiene che solo da una parte della superficie scolante possa derivare la contaminazione delle acque di prima pioggia e gli eventuali apprestamenti o accorgimenti gestionali adottati) di non essere assoggettati alle disposizioni di cui al R.R. 4/2006, relativamente alla formazione, convogliamento, separazione, raccolta, trattamento e scarico delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne, trattandosi di superfici scolanti a ridotto impatto inquinante (ai sensi dell art.13, comma 1 del suddetto R.R.). Il Titolare dichiara che dallo svolgimento dell attività medesima non possono derivare pericoli di contaminazione delle relative superfici scolanti di natura tale da provocare l inquinamento delle acque di prima pioggia e lavaggio, in base alle seguenti considerazioni: (indicare gli eventuali apprestamenti o accorgimenti gestionali predisposti o che si intendono predisporre per evitare i pericoli di contaminazione) SECONDA PIOGGIA (R.R. 24 marzo 2006, n.4 D.g.r. 21 giugno 2006, n.8/2772) Il Titolare dello scarico dichiara che: 4.7) relativamente alle acque di seconda pioggia sono verificate le condizioni di cui all art.3, commi 3 e 4 del Regolamento Regionale n. 4/ ) si riporta nella planimetria allegata l ubicazione degli stoccaggi di materiali di cui alla Direttiva per l accertamento dell inquinamento delle acque di seconda pioggia in attuazione dell art.14, comma 2 del R.R. 4/2006 (D.g.r. 21 giugno 2006 n.8/2772). 4.9) Relativamente al possibile inquinamento delle acque di seconda pioggia: si esclude la possibilità di inquinamento delle acque di seconda pioggia causata dalla presenza di stoccaggi per i seguenti motivi: (motivare l esclusione con riferimento alle caratteristiche dei materiali stoccati, agli esiti di eventuali prove di rilascio sui materiali stessi o di eventuali analisi sulle acque di percolamento di stoccaggi similari) si dichiara che sono stati messi in atto i seguenti interventi per prevenire l inquinamento o per raccogliere e trattare tutta l acqua meteorica di dilavamento: si richiede che le acque di seconda pioggia da assoggettare alle disposizioni del R.R. 4/2006 ammontino a l/sec, calcolate sulla base di un tempo di ritorno di anni. 8 di 10
9 RECAPITO TIPOLOGIA SCARICO SCHEDA 6 SCARICHI CON RECAPITI DIVERSI DALLA PUBBLICA FOGNATURA 6.1) Ai fini della presente istanza il Titolare dello scarico dichiara che dallo stabilimento hanno origine i seguenti scarichi aventi un recapito diverso dalla pubblica fognatura: SIGLA SCARICO (come da planimetria allegata) ACQUE REFLUE INDUSTRIALI DI PROCESSO ACQUE DI RAFFREDDAMENTO DIRETTO ACQUE DI RAFFREDDAMENTO INDIRETTO ACQUE REFLUE DOMESTICHE e/o ASSIMILATE ACQUE METEORICHE PLUVIALI (tetti e coperture) ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO (di superfici scoperte impermeabili) ACQUE DI PRIMA PIOGGIA ACQUE DI SECONDA PIOGGIA ACQUE DI LAVAGGIO DELLE AREE ESTERNE (di superfici scoperte impermeabili) ACQUE SUPERFICIALI SUOLO / STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO Indicare eventuali autorizzazioni allo scarico rilasciate dalla Provincia di Cremona: Riferimento atto n. del in scadenza il Riferimento atto n. del in scadenza il 9 di 10
10 SCHEDA 7 CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO DI TRATTAMENTO (compilare una Scheda 7 per ogni impianto di trattamento delle acque reflue presente presso l insediamento) 7.1) Il Titolare dello scarico dichiara che i reflui presenti nello scarico finale denominato prodotti presso l insediamento sono conferiti in pubblica fognatura PREVIO TRATTAMENTO con i seguenti sistemi di depurazione adottati (possibile scelta multipla): Chimico Fisico Biologico 7.2) Descrizione dell impianto di trattamento (riportare nello spazio sottostante o in apposito allegato): - in caso di impianto di depurazione costruito in opera allegare relazione di progetto firmata dal progettista dell impianto e lo schema a blocchi dell impianto - in caso di impianto prefabbricato allegare la certificazione del produttore che attesti il rispetto dei limiti tabellari previsti dalle norme vigenti e lo schema a blocchi dell impianto 7.3) Presenza misuratore di portata: NO SI ( in ingresso in uscita ) 7.4) Presenza autocampionatore: NO SI ( in ingresso in uscita ) 7.5) Caratteristiche impianto di trattamento: - Capacità idraulica di progetto: m 3 /h - Potenzialità di progetto: A.E. 7.6) L origine dei reflui trattati è (possibile scelta multipla): Acque reflue industriali di processo Acque reflue industriali di raffreddamento Acque meteoriche e di lavaggio Acque reflue domestiche Altro (specificare): li Luogo Data Il Titolare dello scarico (timbro e firma) li Luogo Data Il Tecnico (timbro e firma) 10 di 10
SCHEDA 1 OGGETTO DELL ISTANZA
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