1. Roma e le altre metropoli europee: il mercato del lavoro
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1 1. e le altre metropoli europee: il mercato del lavoro Il confronto tra le principali città europee classificate secondo una tassonomia che distingue le metropoli globali dalle capitali politico amministrative 1 viene, in questo numero del Mosaico Statistico, condotto sul mercato del lavoro. La provincia di, con un tasso di disoccupazione dell 8%, si posiziona a metà della classifica delle province considerate, molto lontana dalle province agli ultimi posti ( con il 18% del tasso di disoccupazione e con il 15%) ma, allo stesso tempo, piuttosto distante da quelle best performant : e, il cui tasso di disoccupazione si assesta al 4% (tab. 1.2, fig. 1.2). Svolgendo un analisi di genere sulla popolazione occupata, invece, emerge che la componente femminile ha un peso, sul totale degli occupati, molto più basso a che nelle altre province considerate (fig. 1.3): su 1 occupati, infatti, solo 4 sono donne, il che colloca all ultimo posto tra le metropoli analizzate. A la percentuale sale al 42,4%; a e, invece, il divario si sta quasi colmando (il peso delle donne è superiore al 47%). L unica provincia che si distingue in questo aspetto è quella di dove le donne costituiscono più della metà (il 53%) della popolazione occupata. 1 L analisi delle caratteristiche delle città europee si è basata sulla classificazione tra città globali e capitali politiche e amministrative proposta da Saskia Sassen nel lungo percorso pubblicistico-metodologico di determinazione delle peculiarità delle moderne metropoli mondiali. Tra le città globali vengono incluse, e, mentre tra le città politiche e amministrative,,, e, in Italia, e. Per permettere un confronto tra le città che rispecchi al meglio la realtà romana, divisa in due zone amministrative differenti, si sono considerate, per ogni città, due aree territoriali: - territorio comunale: il più possibile assimilabile, per caratteristiche economico-sociali e amministrative, alla città in senso stretto, dove si svolgono tutte le principali attività politico-amministrative; - territorio provinciale: area circostante la città. Quanto detto, secondo il seguente schema: Città globali Capitali politiche e amministrative Città Territorio comunale Territorio provinciale Inner London London Paris Ille de France -Stadt LandBrandeburgo Municipalidad de Comunidad de Municipalidad de Barcelona provincia and Frediskborg Regio de capitale Comune Provincia Comune Provincia Regio Rhein-Main Region North Holland Fonti: (Ecodata-Belgio) (Statistics Belgium-Belgio) () (Insee-Francia) ( Regio statistics- ) (INE- Spagna) (UK Statistics- Regno Unito) ( città) ( città) ( provincia - North Holland) ( città) ( città) ( e )
2 Dalla fig. 1.4, in cui sono esposte le percentuali di occupati per settori di attività, emerge un quadro che pone al primo posto per peso del settore agricolo, seguita da e. Per tutte le province, comunque, l incidenza di tale settore è piuttosto bassa: a parte, nella cui area l attività agricola occupa il 3,9% della popolazione che lavora e che ne occupa l 1,7%, altrove il numero di addetti è inferiore all 1%. Anche il settore del commercio vede al primo posto della graduatoria: quasi 25 sono gli occupati del settore ogni 1 totali. La provincia di si posiziona piuttosto in basso, dando lavoro in questo settore solamente al 15,5% della popolazione occupata totale. L industria (e in parte le costruzioni) sono il principale tratto caratterizzante il tessuto d impresa del Nord Italia, ne consegue che a l incidenza degli occupati in questi due comparti è pari al 41,8%. Quasi la metà è l incidenza per la provincia di, dove ogni 1 persone che lavorano, sono 21 quelle impiegate nelle nell industria e nelle costruzioni. Il settore dei servizi è quello che raccoglie il maggior numero di occupati, in tutte le province. A, addirittura, l incidenza supera il 7% e a ci si avvicina molto. A sono quasi 62 gli occupati in questo settore ogni 1 totali, mentre a, ultima in graduatoria, l incidenza scende al 41,3%. La graduatoria delle città europee in termini di manodopera specializzata (tab. 1.5), invece, pone al primo posto che mostra, così, la sua capacità occupazionale in tale livello di qualificazione. Negli anni passati, addirittura, la domanda di lavoro eccedeva l offerta; oggi il numero di persone altamente qualificate è cresciuto di molto e riesce a soddisfare la domanda, persistentemente crescente. Al secondo posto si colloca e al quarto. Le due città italiane considerate sono molto distanti tra loro: è molto vicina alle prime, collocandosi subito dopo ; al contrario mostra il suo ritardo posizionandosi solo alla 26 a posizione, ultima tra le 12 città europee considerate. L analisi dell andamento del mercato del lavoro assume un significato più profondo se letta contestualmente all andamento generale dell economia che, pur con i limiti di tale indicatore, verrà qui sintetizzata con il prodotto interno lordo pro capite (tab. 1.7). è la provincia più ricca tra quelle considerate, con oltre 74 mila euro pro capite annui; segue con 67.2 euro. Molto lontane appaiono le province italiane, a, infatti, il prodotto interno lordo pro capite annuo è di euro, mentre a è di euro. Tali valori vanno ovviamente interpretati nell ottica del potere d acquisto che tali rediti garantiscono, cionondimeno anche in questo modo la graduatoria tra le città non muta in maniera sostanziale. Infine, nella tab. 1.6, sono esposti alcuni parametri relativi alla formazione continua (long-life learning) elaborati a partire dalle informazioni raccolte nell ambito del progetto ALLE (Agire localmente per l apprendimento permanente) promosso dal Comune di. Da essi è possibile effettuare un confronto tra e altre quattro città europee (diverse da quelle fin qui analizzate) relativamente al legame tra formazione e occupazione/disoccupazione. Nel confronto con Atene, esce perdente sia per ciò che riguarda il peso percentuale di persone con livello di studio inferiore (indicatore: formazione continua 3), sia per il livello di istruzione superiore (indicatore: formazione continua 1). Ma la distanza maggiore con la capitale greca riguarda la formazione continua nel luogo di lavoro: a solo il 3% degli occupati ne possono usufruire, contro il 19% di Atene. Molto diversi sono i dati relativi al digital divide: a un alunno su due ha a disposizione un computer a scuola, ad Atene solo uno ogni 5. Dello stesso segno la connessione a Internet: le scuole della capitale italiana sono seconde alla sola grazie ad un 95% del totale tra loro che dispongono di un collegamento alla rete; ad Atene la percentuale scende al 5%.
3 Tab. 1.1 Superficie, popolazione residente e densità di alcune città europee per zona amministrativa, anno 21 Città globali Capitali politiche e amministrative Superficie (ha) Territorio comunale Popolazione residente Densità (ab./ha.) Superficie (ha) Territorio provinciale Popolazione residente Densità (ab./ha.) , ,6 * , , , , , , , , ,4 n.d n.d ,9 n.d n.d ,7 n.d n.d. n.d n.d. n.d n.d ,2 n.d n.d , ,4 ** , ,6 * Censimento 1999 **Valori al 23 Fonte: elaborazione su fonti varie, 24
4 Fig. 1.1 Superficie, popolazione residente e densità di alcune città europee a livello di territorio comunale, anno Densità (ab./ha.) * ** Superficie (ha) ** * Popolazione residente * ** * Censimento 1999; **Valori al 23; Fonte: elaborazione su fonti varie, 24
5 Tab. 1.2 Tasso di disoccupazione (livello provinciale NUTS 3) in alcune realtà europee, anno 21 (%) Tasso di disoccupazione Inner London* 8, 12, 15, 8, 5, 12, 11, 4, 18, 6, 5, 4, * Il dato è disponibile solo per Inner London. Fonte: elaborazione su Urban Audit, 24 Fig. 1.2 Tasso di disoccupazione (livello provinciale NUTS 3) in alcune realtà europee, anno 21 (%) Inner London 4, 4, 5, 5, 6, 8, 8, 11, 12, 12, 15, 18,, 5, 1, 15, 2, Tasso di disoccupazione Fonte: elaborazione su Urban Audit, 24
6 Tab. 1.3 Occupati (livello provinciale NUTS 3) per sesso in alcune realtà europee, anno 21 (v.a. e %) Occupati Totale (v.a.) Maschi (%) Femmine (%) ,1 45,9 * ,5 47,5 ** , 47,1 ** ,3 4,7 ** ,6 42, ,3 41, ,3 41,7 n.d. n.d. n.d ,2 43,8 ** , 53, n.d. n.d. n.d. ** ,7 44,3 *Marzo 22 **Valori al 23 ^I valori si riferiscono alla popolazione al 22 Fonte: elaborazione su fonti varie, 24 Fig. 1.3 Donne occupate sul totale degli occupati (livello provinciale NUTS 3) in alcune realtà europee, anno 21 (%) 4,7 41,7 41,7 42,4 43,8 44,3 45,9 47,1 47,5 53 2, 25, 3, 35, 4, 45, 5, 55, Occupate (F) sul totale degli occupati Fonte: elaborazione su fonti varie, 24
7 Tab. 1.4 Occupati in alcune realtà europee per settore di attività (livello provinciale NUTS 3), anno 21 (%) Agricoltura Industria / costruzioni Commercio Altri servizi Totale,1 1,2 22,2 67,6 1,5 17,8 13, 68,8 1 ^ 3,9 25,8 24,8 45,5 1 1,7 21,5 15,5 61,1 1,9 41,8 16, 41,3 1,8 13,5 14, 71,7 1 1, 35,9 15,9 47,2 1 *,8 17,4 19,6 62, 1 **,1 1,8 23,7 65,4 1 **,1 14,4 17,8 67,7 1 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. **Valori al 2 *Valori al 22 ^Valori a maggio 23 Valori al 1999 Fonte: elaborazione su fonti varie, 24 Tab. 1.5 Città migliori in termini di manodopera specializzata, graduatoria 23, anno 21 (v.a.) Graduatoria Fonte: Elaborazioni European Cities Monitor - 23, Cushman & Wakefield - Healey & Baker Tab Alcuni parametri sulla formazione continua in alcune città campione Tipologia della formazione Atene Malmö Newcastle Formazione continua ,9 Formazione continua , Formazione continua ,4 27,7 Formazione continua Formazione continua Fonte: Allle-Mapping report on life-long learning Formazione continua 1 = Peso percentuale dell istruzione superiore. Formazione continua 2 = Educazione e formazione sul luogo di lavoro Formazione continua 3 = Percentuale di persone aventi il livello 2 (scuola secondario inferiore) secondo la classificazione di educazione Isced (International Standard Classification on Eduication) Formazione continua 4 = Numero di computer per 1 studenti Formazione continua 5 = Percentuale di scuole connesse a internet
8 Fig. 1.4 Occupati per settore di attività (livello provinciale NUTS 3) in alcune realtà europee, anno 21 (%) Agricoltura Commercio,1 13,1 14 *,1,5,8,8,9 1 1,7 * 15,5 15, ,8 19,6 22,2 3,9 23,7 24, Industria / costruzioni Altri servizi 1,2 41,3 1,8 45,5 * 13,5 14,4 17,4 17,8 21,5 25,8 35,9 * 47,2 61, ,4 67,6 67,7 41,8 68,8 71, Fonte: elaborazione su fonti varie, 24
9 Tab. 1.7 Prodotto interno lordo procapite (livello provinciale NUTS 3), anno 21 (v.a. in euro) PIL procapite n.d Fonte: elaborazione su Barclays Bank, 22 Fig. 1.5 Prodotto interno lordo procapite (livello provinciale NUTS 3) in alcune realtà europee, anno 21 (v.a. in euro) Fonte: elaborazione su Barclays Bank, 22 PIL procapite 21
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