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1 Cesedi, 5 maggio 2009 Il diritto alle capacità Battista Q. Borghi qborghi@gmail.com 05/05/ Il quadro d insieme 1. Lidea L idea tradizionale di capacità 2. Le capacità in evoluzione 3. Il diritto alle capacità 05/05/

2 Perché parlare della mente Il bambino ha una mente La mente del bambino è assorbente Lo sviluppo è olistico o molecolare? Il corpo mente Intelligenza computazionale e narrativa 3 La mente è sociale I comportamenti dei cuccioli quando sono insieme ai fratelli Crescere è immergersi nella cultura di appartenenza La costruzione delle conoscenze è sociale Dal linguaggio i al pensiero o dal pensiero al linguaggio? 4 2

3 Alcune domande sulle capacità 1. Che cos è realmente la capacità? 2. A che cosa serve? 3. Perché i bambini devono essere competenti? 4. Capaci si nasce o si diventa? 5. Ci sono tanti modi di essere capace? 6. Ci sono tanti modi di acquisire le capacità? 05/05/ Guardare vicino e guardare lontano La teoria degli obiettivi Oltre gli obiettivi L obiettivo come performance Generali e specifici La misurazione degli obiettivi Banca (dati), fabbrica (della cultura), bottega (della fantasia) La prospettiva olistica La caratteristica personale dell esperienza L intreccio delle culture Capacità per tutti o capacità per ognuno? bottega (della fantasia) Capacità per tutti o 05/05/

4 L eredità della psicologia cognitiva: il periodo post-classico Il principio dell intelligenza artificiale Il punto di vista della pluralità delle intelligenze L approccio storico-culturale culturale Mente computazionale e mente narrativa 7 L eredità pedagogica italiana Dall Ottocento Dal 1970 al a metà 2000: Novecento: le scuole dell infanzia R. Agazzi, comunali, M. Montessori la scuola statale, Alcune figure 8 4

5 Il bambino attivo di Rosa Agazzi 1 Dare dignità alle aspirazioni dei bambini: la didattica è mettere ordine nelle loro potenzialità Il bambino impara facendo, acquisisce delle abilità ed affina le proprie capacità attraverso l azione e il lavoro. Lo scopo del giardino d infanzia è di ingentilire l animo del bambino, bi ossia di formare l uomo che è in lui. - Rosa Agazzi presta attenzione soprattutto alla quotidianità, cioè all organizzazione della giornata del bambino 9 Il bambino attivo di Rosa Agazzi 2 Le conquiste personali: - Igiene - Ordine - Il dominio delle funzioni del corpo; - La consapevolezza del mondo circostante Le conquiste sociali: - L ascolto reciproco - Il mutuo aiuto - Il senso della comunità - La scoperta del mondo naturale e sociale 10 5

6 Il bambino attivo di Rosa Agazzi 3 Il curricolo Rosa Agazzi 1. Lo sviluppo dei sensi e della mente 2. La lingua parlata 3. Il canto educativo 4. Il lavoro manuale 5. Il giardinaggio e l agricoltura 11 Il bambino di Maria Montessori 1 TRE PRINCIPI DI FONDO 1. L uomo è scultore di se stesso (autodeterminazione) 2. L educazione deve possedere una dimensione scientifica 3. Lo sviluppo è essenzialmente sviluppo della mente 12 6

7 Il bambino di Maria Montessori 2 In ogni bambino è presente un potenziale umano che aspetta di essere valorizzato Il compito dell educatore è di favorire lo sviluppo del bambino soprattutto attraverso lo sviluppo della sua mente La mente si sviluppa attraverso il potenziamento delle abilità sensoriali 13 Il bambino di Maria Montessori L educazione dei Manualità e sensi rappresentazione 3. Il linguaggio e la scrittura 5. Educazione Musicale 4. Numerazione e artimetica 6. Esplorazione e scoperta del mondo 14 7

8 Il trentennio d oro della scuola dell infanzia italiana Grande sviluppo economico Grande movimento delle donne Grandi investimenti dei comuni Orientamenti I e II Rinnovata attenzione sociale all infanzia Dallo spontaneismo alla ricerca dall improvvisazione al curricolo ed alla programmazione educativa e didattica 15 Malaguzzi: il bambino potenziale 1 Il bambino è una persona capace di pensare, di sentire, di provare emozioni, deve essere considerato soggetto La scuola è fortemente aperta ai genitori ed alla città. E radicata nel territorio e appartiene alla comunità locale. L insegnante deve essere competente, capace di leggere non solo il bambino ma anche, contestualmente, la propria azione educativa Il coordinatore pedagogico deve avere cultura, intuito e capacità creativa: deve stare fra immersione ed astrazione 16 8

9 Malaguzzi: il bambino potenziale 2 1. La compresenza delle insegnanti: l insegnamento è cooperativo e sociale 2. La famiglia e la partecipazione democratica 3. Il bambino potenziale (espressivo, cognitivo, manuale) 17 Malaguzzi: il bambino potenziale 3 Le capacità espressive e creative La costruzione dell intelligenza Le capacità sociali 18 9

10 Il bambino Leonardo di Neri 1 "Leonardo rappresenta il massimo della creatività e della diversità, cioè un personaggio privo di un modello in cui lo si possa rinchiudere. Propongo questo modello senza alcuna prosopopea, ma nella piena fiducia che ogni bambino sia in possesso non di una dotazione magica o straordinaria, quanto di una possibilità molto aperta di diventare qualcosa che noi non siamo in grado di prefigurare, non importa se migliore o peggiore. Il modello di Leonardo èil modello di una persona disponibile ibil a tutte tt le imprese, confortato t però sempre dalla scienza, dalla voglia di conoscere, di inventare, di aprirsi al confronto con l'altro e con la realtà". 19 Il bambino Leonardo di Neri 2 Il bambino è cittadino: l educazione alla cittadinanza, alla costituzione La scuola deve essere pubblica La scuola deve insegnare la comunità I maestri devono essere culturalmente preparati 20 10

11 Il bambino Leonardo di Neri 3 I tre grandi patrimoni dell umanità: 1.L arte come capacità di guardare oltre 2. La letteratura perché racconta l uomo 3. Le scienze perché raccontano il mondo 21 Il bambino plurale La pluralità delle intelligenze di H. Garden Mente ed emozioni camminano insieme 05/05/

12 Sulle disuguaglianze In natura non esiste un campione ma ci sono molti modi buoni di esprimere l esistenza di ognuno. L uguaglianza in se non esiste. Occorre sempre porsi la domanda: uguale a che cosa? (e quindi si proporranno differenze in altri aspetti. 05/05/ Capacità e diritti per diventare persone Il diritto al benessere Il diritto al rispetto Il diritto ai funzionamenti Il diritto alle capacità fondamentali Il diritto alla libertà Lo sviluppo delle capacità come obiettivo per la crescita delle persone 12

13 Le capacità Incentrare l azione educativa sulle capacità individuali (su ciò che le persone sono effettivamente in grado e sanno fare) è un fatto che rientri nei diritti umani fondamentali. C è una soglia di livello per ogni capacità al di sotto della quale non si può andare. 05/05/ Le capacità Alcune capacità sono da intendersi come fondamentali, ossia rappresentano indistintamente un diritto per tutti perché sono capacità importanti per ciascuno indipendentemente dalle proprie origini o dalle proprie condizioni personali e/o sociali di vita. Questo significa che alcune capacità sono universali e nessuno ne deve essere escluso. Significa anche che vi sono altre capacità non fondamentali e questo ci fa pensare al diritto di ognuno alla propria individualità / specificità / diversità. 05/05/

14 Le capacità Interessante l idea di una lista delle capacità poiché rappresentano una sorta di nuovo indirizzo: la capacità di immaginazione e pensiero, i sentimenti, la ragion pratica, il gioco, l attenzione all ambiente ecc. possono essere oggetti di sviluppo specifico nell azione educativa. E possibile organizzare un architettura educativa basata su alcune capacità principali che l educatore e l insegnante debbono sostenere nella crescita di ognuno. 05/05/ Le capacità Le capacità sono legate al funzionamento: ognuno deve averle dentro di sé e deve essere in grado di usarle. L idea di funzionamento ci fa pensare al bambino che ha dentro di sé le proprie risorse e che bisogna offrirgli gli strumenti giusti per poterle tirare fuori. 05/05/

15 Le emozioni Fanno parte della razionalità Servono per cercare i significati Sono una valutazione dell ambiente esterno secondo i propri scopi 05/05/ Grazie e buon lavoro! 15

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