PROVINCIA DE CASTEDDU
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- Caterina Olivieri
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1 PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU RASSEGNA STAMPA 5 GIUGNO Taccuino avvenimenti Pag. 2 Provincia di Cagliari Pag. 4 Cronaca e politica regionale Pag. 12 Viabilità Pag. 23 UPI Pag. 24 Interventi e opinioni Pag. 25 La rassegna stampa è stata ultimata alle ore
2 AGI TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI - Proseguono i lavori del "Forum delle selezioni nazionali del Premio del paesaggio del Consiglio d'europa, nelle edizioni e " organizzato dal Consiglio d'europa e dal Ministero per i Beni e le Attivita' culturali (Carbonia - Grande miniera di Serbariu - ore 9) - Incontro di animazione territoriale per l'avvio delle attivita' di sensibilizzazione e divulgazione relative al Piano di gestione del Sic "Foresta di Monte Arcosu" promosso dall'assessorato alle Politiche ambientali della Provincia di Cagliari (Capoterra - sala conferenze - Casa Melis - ore 9) - Prosegue la visita in Sardegna del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca. In programma la visita al centro di ricerca Polaris (Pula - centro di ricerca Polaris - Edifico 2 - loc. Piscinamanna - ore 9); la visita all'impianto di chimica verde di Matrica (Porto Torres - petrolchimico - zona industriale - ore 12.30); l'incontro con gli imprenditori locali e i sindacati territoriali (Sassari - Camera di commercio - Via Roma, 74 - ore 15 e ore 17) - Sit-in dei commercianti di Sassari con chiusura dei negozi del centro, promosso dalla Confcommercio, per sensibilizzare i cittadini sulla crisi del comparto e contestare alcune scelte dell'amministrazione comunale (Sassari - davanti al municipio - ore 10) - Il consigliere regionale Antonio Pitea illustra alla stampa le ragioni dalla sua uscita dal gruppo Pdl e la sua nuova collocazione nell'assemblea sarda (Cagliari - sala stampa - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 10) - La commissione Industria del Consiglio regionale ascolta l'assessore del Lavoro Antonello Liori sui problemi dei pagamenti degli ammortizzatori sociali (Cagliari - aula sesta commissione - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 10) - Si riunisce la commissione Sanita' del Consiglio regionale con all'ordine del giorno la petizione sul blocco dello smantellamento progressivo dei servizi sanitari dell'ospedale di Ozieri, il disegno di legge "Disposizioni urgenti in materia sanitaria" e il testo unificato "Norme a favore della famiglia" (Cagliari - aula settima commissione - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 10) - La commissione Agricoltura del Consiglio regionale ascolta l'assessore Oscar Cherchi sui contributi agli enti locali per l'acquisto di macelli mobili e il recupero di strutture esistenti da destinare a centri di stoccaggio del latte di pecora, esamina il testo unificato su maricoltura e ittiturisno e la proposta di legge sugli usi civici (Cagliari - aula quinta commissione - Consiglio regionale - via Roma, 25 - ore 10.30) - Lo speleosub Alberto Cavedon illustra alla stampa le novita' dell'ultima immersione nelle sorgenti di Su Gologone (Oliena - fonti di Su Gologone - ore 10.30) - Cerimonia celebrativa del 198* anniversario della fondazione dell'arma dei Carabinieri (Oristano - sede comando provinciale carabinieri - ore 10.30; Cagliari - Caserma Zuddas - via Sonnino 11 - ore 18.45; Sassari - Caserma Berlinguer - via Rockefeller - ore 19) - Incontro pubblico per la presentazione dei risultati dei primi mesi di attivita' dell'"ideario on line" promosso dall'associazione LibertAria Sassari Viva (Sassari - aula magna - liceo classico Azuni - via Rolando 4 - ore 11) - Si riunisce il Consiglio provinciale di Carbonia-Iglesias con all'ordine del giorno la situazione del dopo referendum, le dimissioni del presidente della provincia, la legge regionale sulle Province e le prospettive di riforma degli enti locali (Iglesias - sala consiliare Comune - ore 11) - L'assessore regionale dell'agricoltura Oscar Cherchi presenta alla stampa le novita' sui pagamenti agricoli regionali e l'attivazione degli sportelli Agea in Sardegna (Cagliari - sala biblioteca - assessorato Agricoltura - via Pessagno - ore 11.30) - Il sindaco di Nuoro e l'assessore comunale all'ambiente presentano alla stampa il protocollo d'intesa siglato con l'ispettorato forestale e il Corpo di vigilanza ambientale per il controllo ambientale del territorio (Nuoro - sala Giunta - Comune - ore 11.30) - Confronto pubblico con i candidati sindaco di Alghero organizzato dall'istituto d'istruzione 2
3 superiore "A. Roth" (Alghero - auditorium Istituto Tecnico Industriale - via degli Orti - ore 11.30) - Incontro tra i candidati sindaco del Comune di Alghero e i consorziati del centro commerciale naturale AlgheroInCentro in vista delle prossime elezioni amministrative (Alghero - sala Sari - Liceo Manno - ore 14.30) - "Il giornalista: formazione e sbocchi professionali" e' il titolo del seminario organizzato dallo sportello Student Jobs dell'ersu di Cagliari (Cagliari - sede Ersu - corso vittorio Emanuele II, 68 - ore 15.15) - I rappresentanti della "Campidano Ambiente" illustrano alla stampa i risultati dell'indagine sulla soddisfazione del cliente dei Comuni di Selargius, Monserrato e Sinnai a cinque anni dall'avvio del servizio gestito dalla Societa' (Selargius - sala consiliare Comune - ore 16) - Si riunisce il Consiglio comunale di Nuoro (Nuoro - sala consiliare Comune - ore 16.30) - Si riunisce il Consiglio comunale di Sassari (Sassari - sala consiliare Comune - ore 16.30) - L'associazione TDM 2000 presenta alla stampa le opportunita' di studio e lavoro all'estero promosse nell'ambito dei programmi comunitari di educazione non formale (Cagliari - aula 5 - corpo centrale di Sa Duchessa - ore 17) - Si riunisce il Consiglio comunale di Cagliari (Cagliari - aula consiliare Comune - ore 18) - Presentazione del progetto "Alghero citta' Mediterranea - La forza attrattiva del turismo" promosso da Antonio Costantino in collaborazione con i Riformatori Sardi (Alghero - sala San Francesco - ore 18.30) - Il candidato consigliere del Psd'az Ivan Petrella, il candidato sindaco della coalizione Francesco Marinaro e il coordinatore cittadino del Partito sardo d'azione Giuliano Tavera presentano una proposta per i giovani musicisti in vista delle prossime elezioni amministrative (Alghero - Creperia "Passaggio a Nord ovest - via della Misericordia - ore 20.30) (AGI) Sol/Cog 3
4 ANSA POETTO: COMUNE, TASK FORCE PER AFFRONTARE EMERGENZA AMIANTO CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 4 GIU - Scatta il piano d'azione per spazzare via l'amianto dal Poetto. Si parte subito: il primo obiettivo è rimuovere i frammenti disseminati tra la quarta e quinta fermata. Il Comune di Cagliari è gia all'opera per trovare la ditta specializzata con le caratteristiche giuste per la rimozione e lo smaltimento. E' quanto emerso dalla riunione operativa di questo pomeriggio al Comune di Cagliari. Tutti insieme per affrontare l'emergenza: insieme all'amministrazione di via Roma c'erano Provincia, Regione, Arpas e Asl. L'incontro al quale hanno partecipato soltanto i tecnici delle diverse istituzioni é cominciato poco dopo le ed è andato avanti per circa due ore. Insieme alla raccolta parte anche il piano di indagine ambientale per scoprire se la spiaggia è stata contaminata dalle fibre rilasciate dall'amianto. In questo caso occorrerebbe una vera e propria bonifica complessiva delle zone eventualmente interessate: un'operazione che richiederebbe molto tempo e risorse ingenti tutte da quantificare. Una situazione monitorata giorno per giorno: non è stata fissata ancora una data, ma il tavolo tecnico sara riconvocato a breve. "La situazione non è cambiata - spiega Pierluigi Leo, assessore ai Servizi Tecnologici del Comune di Cagliari - rispetto ai giorni scorsi. Il nostro piano è quello di procedere alla rimozione per piccoli lotti. E attendiamo l'esito delle analisi sui frammenti. Anche se ritengo poco probabile la contaminazione della spiaggia con le fibre. Stiamo facendo il possibile per arrivare presto a una soluzione". (ANSA). YE6-FO/ 4
5 UNIONE SARDA PAG. 23 AMIANTO AL POETTO. L'Arpas non ha ancora la sabbia da analizzare Il mistero sulla bonifica La spiaggia non è stata messa in sicurezza È passata una settimana dalla conferma che gli scarti di materiale edile rinvenuti su 10 ettari tra la Quarta fermata e l'ex ospedale Marino sono Eternit e da allora la spiaggia non è ancora stata messa in sicurezza. Già da mercoledì si sono susseguite rassicurazioni su «interventi imminenti», e preoccupazioni per la «salute dei cittadini». Invece il cemento-amianto è sempre lì, a portata di mano. «La situazione non è cambiata rispetto ai giorni scorsi. Stiamo facendo il possibile per arrivare presto a una soluzione», commenta l'assessore comunale ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo a margine della riunione che si è tenuta ieri sera tra i tecnici di Comune, Provincia, Regione, Asl e Arpas. Quello che doveva essere un incontro per dettare tempi e modi dell'intervento si è invece risolto con un generico «impegno». L'ennesimo, dopo quelli (a tutti i livelli delle istituzioni) della settimana scorsa. IL GIALLO DELL'ARPAS Il Comune a fine maggio ha informato d'aver inviato all'agenzia regionale per la tutela dell'ambiente i carotaggi (il prelievo di campioni di sabbia) che i tecnici del Servizio igiene del suolo di Palazzo Bacaredda hanno effettuato in diversi punti dell'arenile. L'Arpas però, dopo i frammenti di Eternit che gli ha inviato la Asl a inizio maggio, non ha ancora ricevuto nemmeno un granello di rena del Poetto. L'analisi dei campioni è fondamentale per sapere se l'eternit è presente solo in pezzi di 4-5 centimetri o se, invece, si è sbriciolato per l'azione erosiva della salsedine, della stessa sabbia e del vento. Quest'ultimo caso sarebbe il più pericoloso per la salute, perché le fibre di amianto potrebbero disperdersi nell'aria ed essere più facilmente inalate. GLI INTERVENTI Dal responso dell'arpas dipende il tipo di intervento da effettuarsi, che doveva essere uno dei punti in discussione ieri, assieme a quanta parte della spiaggia chiudere e in che tempi. Delle modalità si è saputo solo un aspetto: «Il nostro piano - spiega Leo - è quello di procedere alla rimozione per piccoli lotti» e che i baretti saranno salvati, nonostante l'eternit si trovi proprio a pochi centimetri dalle strutture commerciali. Questo perché, evidentemente, si prevede la sola rimozione dei frammenti, per cui il Comune starebbe già cercando un'impresa certificata per trattare l'amianto. L'altra opzione, più invasiva, avrebbe comportato la chiusura dell'arenile per un lungo periodo. Quella di ieri, sembra una decisione presa a prescindere, visto che l'arpas non ha nemmeno ricevuto la sabbia del Poetto. Mario Gottardi 5
6 LA NUOVA pag. 20 Amianto al Poetto, via alle contromosse Lunedì prossimo anche i tecnici della Provincia saranno operativi sulla spiaggia dei centomila CAGLIARI La grande battaglia contro l'amianto al Poetto è giá cominciata. Ma lunedì sarà una giornata molto calda: entrano in campo, o meglio in spiaggia, anche i tecnici della Provincia. Poi, sempre per quel giorno, è in programma un tavolo tecnico: Comune, Asl, Arpas, Provincia e Regione si riuniranno per capire bene che cosa fare di quei pezzetti di amianto. Chi li ha portati lì non si sa. «Soggetto responsabile dell'inquinamento allo stato attuale ignoto», si legge in una relazione inviata ieri mattina dal Comune di Cagliari a Provincia, Arpas, Regione e prefettura. Quel che è certo è che non si tratta di roba fresca: la Nuova, nel gennaio del 2004, aveva già segnalato la presenza di amianto davanti al mare. Dalla relazione dell'amministrazione di via Roma arriva la conferma che si tratta di quarta e quinta fermata del Poetto. I conti più o meno tornano: la «stima si legge nel documento del Servizio igiene del suolo del Comune dell'estensione della potenziale contaminazione è di 110mila metri quadrat»". Già scattate le misure di prevenzione: è in corsosecondo quanto comunicato ieri dall'amministrazione- la messa in sicurezza di emergenza mediante richiesta alla direzione tecnica e scientifica e al centro regionale di riferimento amianto di Oristano dell'arpas per le attività di campionamento e caratterizzazione dei suoli. Il Servizio igiene del suolo comunica anche di aver effettuato un sopralluogo nel quale è stata rilevata la presenza in numerosi punti della spiaggia di frammenti di materiali edili potenzialmente contenenti fibre di amianto. Lunedì la sfida entra nel vivo. «Pronti a intervenire- spiega Ignazio Tolu, assessore provinciale all'ambiente senza allarmismi, ma con la massima celerità e determinazione». Sulla questione Poetto interviene anche il consigliere regionale di Sel Luciano Uras: inviata una lettera agli assessori regionali all'ambiente Giorgio Oppi e alla Sanità Simona De Francisci. Per valutare anche «la necessità di eventuali provvedimenti legislativi e di sostegno finanziari». (s.a.) 6
7 SARDEGNA QUOTIDIANO pag. 11 Poetto Chiusure soft contro l amianto Partiranno a breve i lavori per la rimozione dell amianto dalla sabbia del Poetto. Il primo intervento, al via nei prossimi giorni, sarà soft, e passerà dalla chiusura di piccole porzioni di spiaggia tra la quarta e la quinta fermata. Il risultato dell indagine compiuta da Comune e Asl fissava l area interessata in 110mila metri quadrati,dalla quarta fermata fino al rudere dell ex ospedale Marino. I lavori di recupero dei frammenti disseminati nella sabbia saranno realizzati intervenendo per lotti, e preferendo le prime ore della mattina. L incognita più grande resta la partenza delle operazioni di bonifica. Il Comune, già da qualche giorno, è all opera per trovare una o più ditte in possesso di tutte le caratteristiche per la rimozione e, azione non meno importante, lo smaltimento dell amianto. Con la raccolta sarà dato il via anche a un piano di indagine ambientale, per capire se sia avvenuto un possibile sfibramento dell amianto. In caso di esito positivo, il problema diventerebbe enorme: tra ripascimento e mareggiate, la polvere killer potrebbe essere finita ovunque, da Marina Piccola fino a chissà dove. Un eventualità che porterebbe a una bonifica complessiva dell arenile, con tempi attualmente incalcolabili, tanto quanto le ingenti spese. Il tavolo tecnico che si è svolto ieri pomeriggio al Comune è soprattutto servito per unire varie forze per affrontare l emergenzaamianto al Poetto. In via Roma c erano Provincia, Regione, Arpas e Asl. Un incontro dove la politica non ha avuto rappresentanza: tutte le sedie erano occupate dai tecnici delle diverse istituzioni. Più di due ore di confronto: alla fine i l impegno comune è stato quello di monitorare la situazione giorno dopo giorno visto che non è uscita nessuna data certa per il via alle operazioni sull arenile con il tavolo tecnico che sarà riconvocato a breve. Probabilmente entro questa settimana, sicuramente appena si avranno degli sviluppi degni di nota. Pierluigi Leo, assessore comunale ai Servizi tecnologici, non era presente al tavolo tecnico. Venuto a conoscenza dell esito dell incontro, spiega che «rispetto ai giorni scorsi la situazione non è cambiata di una virgola. Ecco perché il nostro piano resta sempre lo stesso, ovvero procedere alla rimozione delle fibre di amianto per piccoli lotti». Intanto, l assessore ha lasciato uno spazio sulla sua scrivania, che spera di poter riempire a breve con la relazione dell Arpas: «Si tratta dell esito delle analisi sui frammenti che hanno compiuto qualche giorno fa, l attendo io così come la attendiamo un po tutti», precisa l assessore in quota Idv, «resto dell idea che sia poco probabile una contaminazione della spiaggia per un possibile sfibramento dell amianto, ma allo stato attuale nulla può essere dato per certo». Tutto come cinque giorni fa, insomma, quando Leo disse chiaramente che «l abbattimento dei casotti, con il gioco di correnti e mareggiate, più il ripascimento, non rendono peregrina l eventualità di un effetto-risucchio, con i detriti sballottati ovunque per la spiaggia». 7
8 UNIONE SARDA PAG. 19 Fenomeni locali legati alla crisi Ragazze straniere finite in trappola Angela Quaquero* Il problema più grave è quello delle prostitute schiave delle grandi organizzazioni malavitose, vittime della tratta. Ci sono tante donne dell'est e africane che vengono attirate qua con bugie. Viene detto loro che una volta qui faranno un lavoro dignitoso (per esempio la parrucchiera), invece poi vengono prima violentate per annullare le loro volontà, e poi introdotte nel circuito. Per uscire da questa schiavitù le organizzazioni chiedono alle ragazze, spesso giovanissime, tanti soldi, che ovviamente non saranno mai in grado di dare. E per fare in modo che non si ribellino sono tenute sotto ricatto perché vengono fatte oggetto di minacce continue nei confronti delle loro famiglie. Ritengo doveroso ringraziare le forze dell'ordine per il loro lavoro quotidiano. Siamo sempre al loro fianco insieme a una rete importante di istituzioni e associazioni. Per quello che è possibile cerchiamo di aiutarle, siamo consapevoli del fatto che loro fanno il possibile con estrema competenza. Un'altra piaga che sta diventando sempre più evidente è la prostituzione locale. Sono sempre in numero maggiore le donne cagliaritane che decidono, loro malgrado, di prostituirsi. Lo fanno senza dubbio per disperazione e questa situazione non è altro che l'ennesima ripercussione della crisi che stiamo vivendo. D'altronde noi qualche mese fa avevamo parlato del 25 per cento delle famiglie sulla soglia della povertà, e temiamo che questa percentuale ora sia addirittura cresciuta. In molti casi si tratta di madri che non sanno come dare da mangiare ai propri figli, dunque. La situazione è drammatica, purtroppo in tanti non si rendono conto della situazione in cui tanta gente è ridotta. * Presidente della Provincia 8
9 SARDEGNA QUOTIDIANO pag. 14 PROVINCIA CORSA CONTRO IL TEMPO PER EVITARE IL CRAC DELLA SHARDNA Una corsa contro il tempo per evitare il fallimento di SharDna e la dispersione del patrimonio genetico di 15mila sardi: il liquidatore Gianluigi Galletta, ieri in un incontro in Provincia, ha accolto la richiesta avanzata dal Pd Stefano Delunas e annunciato che aspetterà ancora qualche giorno prima di portare in tribunale i libri della società fondata da Renato Soru. 9
10 UNIONE SARDA PAG. 31 Provincia Operazione anti blatte nelle strade della città Proseguono le disinfestazioni contro le blatte nelle strade. Giovedì i tecnici del Centro provinciale anti insetti saranno impegnati nelle vie Palestrina, Bologna, Principessa Jolanda e Settembrini. Gli interventi cominceranno alle 9 e andranno avanti fino alle undici circa. I residenti nelle zone interessate dal trattamento dovranno tenere chiuse le finestre anche per un'ora dopo la fine della disinfestazione e dovranno ritirare dai balconi piante e panni stesi. Saranno inoltre vietati il transito e la sosta, anche nei quindici minuti successivi. I tecnici della Provincia e il personale del cantiere comunale inseriranno il disinfettante direttamente dentro i tombini, con l'obiettivo di uccidere le blatte e le larve. Gli insetti sono della specie americana: rossi e dotati di ali. (g. da.) UNIONE SARDA PAG. 35 Assemini Disinfestazione contro blatte e topi Disinfestazione dalle blatte giovedì e venerdì prossimo in diverse strade della città. Giovedì i tecnici del Centro provinciale antinsetti saranno infatti all'opera nei pozzetti di ispezione fognarie e nelle caditoie stradali di via Marconi e via Cedrino. Il giorno successivo i tecnici saranno in via Ceconi, via Sicilia e via Oslo. I residenti devono tenere chiusi gli infissi esterni durante le operazioni, non transitare lungo le strade di persone o animali durante la disinfestazione così come nei 15 minuti successivi. 10
11 UNIONE SARDA PAG. 20 Comune. Ragazza ferita Interrogazione dopo l'incidente alla scuola Riva Approdano in consiglio comunale le polemiche sulla sicurezza del cantiere della scuola Riva di piazza Garibaldi, dove venerdì una quindicenne è rimasta ferita alla testa dalla caduta di un tubo sfuggito di mano a un operaio che lavorava sul ponteggio. Il consigliere dei Riformatori Alessio Mereu ha infatti presentato un'interrogazione al sindaco e alla giunta «per conoscere se, a seguito dell'episodio, riportato anche dalla stampa, ritengano di dover attivare procedure di controllo affinché nel territorio di Cagliari vengano osservate, durante l'esecuzione dei lavori, tutte le misure di sicurezza a tutela dell'incolumità dei cittadini». I lavori sono stati appaltati dalla Provincia ma a quanto si è saputo la ditta aveva chiesto di poter occupare una superficie di suolo pubblico maggiore in modo da meglio garantire la sicurezza dei pedoni e degli automobilisti. Richiesta a cui il Comune avrebbe però risposto picche. Sull'incidente, che poteva avere conseguenze ben più gravi (la ragazzina se l'è cavata con sette punti di sutura alla fronte e un giorno di ricovero in ospedale), ha indagato la polizia municipale che, dopo aver eseguito un sopralluogo in piazza Garibaldi e interrogato la quindicenne, ha concluso gli accertamenti stilando i verbali e inviando una dettagliata segnalazione all'asl, competente per la verifica delle misure di sicurezza. In caso di denuncia, già annunciata, sulla vicenda potrebbe presto aprire un fascicolo anche la Procura. 11
12 UNIONE SARDA PAG. 3 Fondi Ue, l'isola spera Barca conferma l'accelerazione sul mezzo miliardo Cipe ed ex Fas Il commissario Hahn: «Rischiate 150 milioni, ma potete farcela» Detto in inglese con accento austriaco, suona ancora più lapidario: «Se i soldi non si usano propriamente, si perdono. Non c'è dubbio». L'accento è quello di Johannes Hahn, commissario europeo per le politiche regionali: la sua visita in Sardegna (insieme al ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca) è una giostra di intese e complimenti con la Regione, ma non cela un'amara verità. «Bisogna accelerare la spesa delle risorse Ue, anche nell'isola», avverte, «o rischiate di perdere 150 milioni di euro». PASSI AVANTI Più che una bacchettata, un cartellino giallo. L'impressione è che la Sardegna abbia fatto passi avanti rispetto all'epoca (luglio 2011) in cui il commissario aveva scritto alle regioni del Sud per raccomandare più sprint nell'uso dei fondi europei. «Da allora - riferisce Hahn - c'è chi ha fatto progressi, come la Campania. Invece la Sicilia forse non è ancora ben consapevole del rischio di perdere 600 milioni. Ma ci sono regole che non possiamo ignorare». Quanto alla Sardegna, «col governatore Ugo Cappellacci c'è totale condivisione. Il pericolo di perdere quei milioni è concreto, ma vedo sforzi nella giusta direzione e sono fiducioso». «Spero che il pericolo non sia più attuale», dirà Cappellacci al termine della conferenza stampa con Barca e Hahn: «Abbiamo dimostrato, carte alla mano, che siamo sulla strada giusta». Anche grazie all'utilizzo del fondo di garanzia per le imprese, ormai diventato uno strumento operativo di erogazione dei fondi: «Dopo qualche difficoltà è entrato a regime», prosegue il presidente della Regione, «ha raggiunto un livello di spesa del 15% e contiamo di arrivare alla soglia del 50, che è ampiamente dentro i parametri europei». «SUBITO I 500 MILIONI» Rapidità e concretezza sono anche le parole d'ordine del ministro Barca, arrivato nell'isola - dice lui stesso - anzitutto per «discutere dell'attuazione di tutte le assegnazioni finanziarie per la Sardegna, a partire dal miliardo concesso dal Cipe per le infrastrutture». Anche questa è storia di quasi un anno fa, in mezzo c'è la Sassari-Olbia e molto altro: «Fare in fretta serve anche a riavviare il settore delle costruzioni», ricorda il responsabile della Coesione territoriale. Che poi distribuisce meriti alla Giunta sarda e a se stesso: «La Regione ha già chiesto l'8% di anticipazioni sui fondi per la coesione e lo sviluppo», gli ex Fas. La prima regione a farlo, sottolinea Cappellacci. «E il ministero - riprende Barca - ha reso possibile tutto ciò, tagliando di tre mesi i tempi tra la pubblicazione della delibera Cipe e il finanziamento vero» (anche se il consigliere regionale Pdl Angelo Stochino ricorderà in una nota che la miliardata Cipe fu «messa a disposizione dal Governo Berlusconi: il governatore pretenda l'erogazione dei fondi disponibili da dieci mesi»). Il ministro conferma comunque che i progetti già pronti potrebbero partire entro l'estate, e prima delle vacanze si vogliono programmare anche i 500 milioni di fondi ex Fas che l'isola ancora aspetta. Gli interventi sulle infrastrutture, ammette Barca, spesso richiedono tempi non brevi: «L'importante però è rispettarli. Per le opere stradali e ferroviarie utilizzeremo il contratto di sviluppo, già studiato dal precedente Governo, che prevede sanzioni precise per chi non rispetta le scadenze». IL Lo sguardo però è già rivolto alla programmazione del prossimo ciclo di contributi europei: «In passato si faceva sulla carta - riflette il ministro della Coesione territoriale - stavolta invece dovremo individuare azioni concrete e realizzabili». Parla del anche Hahn: «Si punterà sull'innovazione, tecnologica ma anche amministrativa e di marketing. La Sardegna ragioni sui programmi per destagionalizzare il turismo 12
13 e su quelli per l'efficienza energetica, le fonti rinnovabili e l'economia verde». Su questi ultimi punti il commissario europeo regala un elogio alla Regione: «Progetti come Sardegna CO2.0 sono molto incoraggianti». IL NODO Non altrettanto incoraggiante, l'ospite europeo, sul tema dell'insularità. Secondo Cappellacci «è un elemento fondamentale per noi, ho chiesto ad Hahn di farsi parte attiva con la commissione». «La Sardegna non è l'unica isola d'europa», è la risposta, «e la coesione territoriale riguarda anche le zone di montagna e quelle poco popolate». Detto in inglese, con accento austriaco, e pur con tutta la cortesia, somiglia comunque a una porta chiusa. Giuseppe Meloni Sit-in Eurallumina, l'inutile blitz degli operai a Villa Devoto Ora anche il ministro Barca conosce il battito ritmato dei caschi Eurallumina, che ha cadenzato in Sardegna gli ultimi anni: lo ha sentito lasciando la conferenza stampa con Cappellacci e il commissario Ue Hahn, quando a sorpresa una trentina di operai ha inscenato una protesta davanti ai cancelli di Villa Devoto. Ai loro problemi si aggiunge ora la fine dei fondi per la cassa integrazione in deroga: ma nonostante il tentativo di bloccare l'uscita delle auto ministeriali, Barca non li ha ricevuti. Ha avuto più fortuna la delegazione della consulta del Parco geominerario, che ha rinnovato la richiesta al Governo di siglare l'intesa Stato-Regione. Poi il ministro, insieme a Cappellacci e Hahn, ha partecipato all'assemblea sulla ricerca organizzata dall'università di Cagliari. Il rettore Giovanni Melis ha chiesto al ministro «tempi certi per l'erogazione delle risorse del Piano per il Sud», che potrebbero «consentire un salto di qualità». Il governatore ha ricordato che la Regione investe nella ricerca oltre 100 milioni di euro, «il contributo più alto in Italia». La visita di Fabrizio Barca toccherà oggi Polaris (Pula), e poi Porto Torres (zona industriale) e Sassari. «Nuoro, come al solito, è esclusa dalle visite ministeriali», protesta il deputato del Pdl Bruno Murgia: «Eppure lì i morsi della crisi si sentono più che altrove». (g. m.) 13
14 SARDEGNA QUOTIDIANO pag. 2 FONDI DALLO STATO Barca promette risorse ma l Isola batte cassa Cinquecento milioni in arrivo prima dell estate, investimenti su innovazione e ricerca che andranno di pari in passo con interventi mirati nel settore delle energie rinnovabili. Per il ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, sono questi gli elementi su cui puntare per risollevare la disastrata economia isolana. Promesse che però non placano le richieste urgenti in materie di risorse immediatamente spendibili che arrivano da tutti i settori: dal rettore dell ateneo cagliaritano Giovanni Melis che chiede «certezza sui tempi per i fondi universitari» all assessore De Francisci che batte cassa per «sbloccare i 45,4 milioni di euro di premialità» che spettano alla Sardegna per le politiche sociali dell infanzia, insieme alla revisione del patto di stabilità del settore che tiene fermi 100 milioni di euro. Si aggiunge l assessore alla pubblica istruzione Milia che invece interroga il ministro Barca sulla mannaia prevista per il prossimo anno per gli insegnanti, ricevendo in cambio relative assicurazioni: «Nessun taglio sulle dotazioni in organico», promette. Vanno a braccetto con il pressing dei sindacati su spinose questioni come vertenza entrate e allentamento dei vincoli impossibili del patto di stabilità, riconoscimento dello stato d insularità, sblocco dei fondi europei Fcs, (fondi per la coesione e lo sviluppo, meglio noti come Fas), infrastrutture e continuità territoriale. Vere emergenze che chiedono risposte concrete subito, insieme al dramma sociale del lavoro che non c è. Si aggiunge all elenco anche il presidente di Confidustria Sardegna Massimo Putzu che incalza il ministro Barca su Fondi Strutturali non ancora spesi, sulla riprogrammazione accelerata delle risorse comunitarie insieme alla competitività delle imprese sarde penalizzate dal gap infrastrutturale e sugli strumenti a sostegno delle imprese del Sud. Un grosso punto interrogativo resta sui fondi europei. Johannes Hans, commissario europeo per le politiche regionali, ieri mattina durante l incontro congiunto a Villa Devoto lo ha detto chiaro e tondo: «C è il rischio concreto che vadano persi 150 milioni. Non c è tempo da perdere, bisogna velocizzare i progetti. Sono fiducioso che il pericolo si possa scongiurare». Conferma che arriva anche dal presidente della Regione Ugo Cappellacci: «Il fondo di garanzia delle imprese si sta rilevando uno strumento utile ed efficace», spiega il governatore, «abbiamo scontato i ritardi dovuti alla start-up iniziale. Ora il nostro livello di spesa dei fondi comunitari è del 15%, contiamo di arrivare presto al 50%, con questo dato saremmo abbondantemente dentro i parametri europei». Intanto si parte con 500 milioni di euro freschi da immettere nel sistema produttivo isolano. Ma è sugli ex fondi Fas che si consuma la battaglia tra l esponente del governo Monti da un lato e sindacati dall altro. Le risorse da mettere sul tavolo prima dell estate sarebbero in sintesi l anticipazione dell 8% delle risorse europee destinate alla coesione e lo sviluppo. «Siamo la prima regione in Italia ad avere chiesto l anticipo», ha detto Cappellacci. La mossa ha permesso di accelerare la spesa. Come ha spiegato lo stesso ministro Barca: «È stato possibile anticipare la spesa tagliando i tre mesi disponibili per la programmazione». In questo modo «progetti già in stato avanzato possono essere finanziati prima dell estate», conclude il ministro. Ed è proprio sul resto dei fondi che si scatena la polemica. «Va ricordato che mancano ancora all appello il miliardo e 437 milioni programmato e poi deliberato dal Cipe per due volte, ad agosto e settembre del 2011: non è stato mai erogato» hanno ricordato Costa della Cgil, Medde della Cisl e Ticca della Uil. Tradotto: è il momento di atti concreti e non promesse. Concetto ribadito all esponente del governo Monti durante l incontro di ieri sera in Confindustria, al quale si è aggiunta la richiesta di un tavolo politico con lo Stato per discutere le emergenze. Ma per ora bisogna accontentarsi di 508 milioni. Anche se Barca assicura: «Il fondo di garanzia è uno strumento efficace di erogazione, entro settembre saremmo in grado di chiudere la programmazione». Quanto poi alle opere strutturali: «Troveranno un accelerazione con il contratto di sviluppo che prevede sanzioni per chi non rispetta i tempi», garantisce l esponente del governo. La piattaforma informatica, dove la Sardegna è 14
15 all avanguardia, riscuote i consensi del ministro Barca. Promette di appoggiare la candidatura dell isola come centro nazionale per disaster ricovery, memoria globale di una marea di dati della PA che, in caso di eventi drammatici come terremoti, potrebbero continuare a funzionare. Punti a favore: l asmicità dell isola insieme alla rete telematica da chilometri. Merito di S-Cloud, nuvola informatica per la gestione di dati ed informazioni delle amministrazioni pubbliche, già attivo nell isola, unica regione in tutta Italia. Francesca Ortalli 15
16 UNIONE SARDA PAG. 3 Lavoro e riforma delle pensioni nelle mobilitazioni di giugno Sindacati contro la crisi Costa (Cgil) al governo: «Ora servono i fatti» «Questo governo non ci è né nemico né amico e deve impegnarsi per risollevare il sistema Paese piegato da una crisi del mercato del lavoro sempre più soffocante, sennò è inutile che si riempia la bocca con termini come sviluppo ed equità sociale». Parole che il segretario generale della Cgil Enzo Costa indirizza a Fabrizio Barca, ministro alla Coesione territoriale, ieri in visita nell'isola. «La classe politica è un colabrodo», gli fa eco la sua collega della Uil Francesca Ticca che annuncia la mobilitazione dei lavoratori organizzata dai sindacati per il rilancio dell'economia i prossimi 28 e 29 giugno. «Sarà una manifestazione popolare a tutela dei lavoratori che partirà da Sassari, farà tappa a Oristano in piazza Eleonora D'Arborea per poi approdare a Cagliari davanti al Consiglio regionale». LA CRISI Un'iniziativa condivisa da Cgil Cisl e Uil che si integra in un percorso strategico per arginare la piaga che ha colpito l'intero sistema sociale. Già ieri mattina un migliaio di lavoratori di tutti i settori produttivi hanno partecipato alla protesta, sotto il palazzo della presidenza della Giunta, che ha accompagnato la riunione chiesta dalle sigle sindacali all'assessore al Lavoro Liori. Quattro ore di incontro in cui i segretari regionali Di Biase (Cgil), Matta (Cisl) e Sorgia (Uil), hanno sollevato la questione degli ammortizzatori sociali in deroga: «La Regione deve trovare una soluzione immediata utile a garantire le risorse e sollecitare il pagamento di quanto dovuto dal governo centrale, 57 milioni di euro che non sono stati trasferiti. Sono persone disperate, che hanno già perso il lavoro e rischiano di non percepire neanche l'unica entrata in grado di sostenere la famiglia». I PENSIONATI Una disperazione che non risparmia nemmeno i pensionati sardi. Poveri, i più poveri in Italia: l'85 per cento di loro vive con 620 euro al mese. Il futuro non si taglia è lo slogan della loro manifestazione regionale che partirà giovedì dalla Fiera (piazza Marco Polo) e arriverà di fronte alla sede del Consiglio regionale: «Il governo deve modificare il provvedimento sulle pensioni perché gli anziani sono i primi ammortizzatori sociali per le famiglie», osserva Mario Medde, segretario generale della Cisl. Il segretario regionale della Uil pensionati Rinaldo Mereu dice: «Manifesteremo per difendere il potere d'acquisto delle pensioni». Come? «Con il ripristino dell'adeguamento delle pensioni al costo della vita e con interventi specifici sulla riforma fiscale», dice Francesco Coghene della Spi-Cgil. Roberta Floris 16
17 LA NUOVA pag. 3 Finiti i fondi, cassintegrati subito in piazza Proteste davanti al palazzo della Regione durante il vertice. Liori assicura: «Giovedì ci daranno i soldi» CAGLIARI Una manifestazione di protesta contro il rischio che quasi 17 mila lavoratori sardi restino senza ammortizzatori sociali in deroga si è svolta ieri mattina davanti al Palazzo della Regione in viale Trento. Provenienti da tutta l isola, i manifestanti hanno chiesto un incontro alla giunta. Un gruppo si è trasferito davanti ai cancelli di Villa Devoto dove era in corso il vertice tra Ugo Cappellacci e il ministro Fabrizio Barca. Il tentativo di bloccare le uscite è però fallito. «I numeri delle persone con ammortizzatori sono talmente enormi ha spiegato Antonello Pirotto (Eurallumina) «che se fosse confermato che non ci sono più soldi, sarebbe davvero la rivolta sociale». «O la situazione si sblocca con il governo ha detto Terenzio Calledda (Uil) o la Regione dovrà fare una modifica di bilancio e mettere risorse regionali». Il problema è stato affrontato da Cappellacci con Barca sin da domenica sera. Per giovedì è prevista la conferenza Stato-Regioni proprio perdiscutere questo argomento. Barca ha spiegato che all inizio della legislatura, proprio perché era prevista la crisi, erano stati stanziati più fondi, che però erano stati ridotti perché erano apparsi eccessivi. «Ora ha aggiunto bisogna rivedere tutto». Nel 2008 Fabrizio Barca operava come consulente del ministero dell Economia proprio sul tema della coesione territoriale e aveva svolto proprio il progetto sugli ammortizzatori sociali in deroga. «Il ministero aveva previsto che la crisi economica sassumesse le dimensioni che stiamo vedendo», ha affermato. Una ventata di ottimismo è stata portata dall assessore al Lavoro, Antonello Liori, il quale, ieri a fine mattinata ha informato i sindacati che «verranno sbloccati immediatamente 28 milioni di euro, trasferiti all Inps regionale per la copertura dei sussidi per le migliaia di lavoratori in cassintegrazione». «Abbiamo chiesto conferma degli impegni assunti in occasione della sottoscrizione dell accordo di dicembre ha detto Giovanni Matta (Cisl) e l assessore Liori l ha confermato. Giovedì a Roma ci sarà la conferenza Stato-Regioni e i presidenti chiederanno al governo garanzie. Sbloccando i 28 milioni per l Inps, avremo anche 57 milioni dal governo per la Sardegna». 17
18 LA NUOVA pag. 8 Bufera Pdl, Pitea va all Udc Cappellacci, rissa sul voto Caso Lorefice: il presidente chiede il rinvio, il Consiglio dice no, oggi vertice Dissidenti del Pdl e alleati pronti a sostenere la mozione del centrosinistra di Filippo Peretti CAGLIARI Il caso Lorefice fa esplodere tre bufere politiche alla Regione. La prima ha per protagonista l ex prefetto Antonio Pitea, che oggi annuncia l addio al Pdl e il passaggio all Udc. La seconda è la tentazione di altri quattro dissidenti del partito berlusconiano e di alcuni alleati di votare contro la nomina, decisa da Ugo Cappellacci, del giovane praticante legale alla guida della Carbosulcis. La terza bufera è lo scontro istituzionale Giunta-Consiglio: Cappellacci ha chiesto il rinvio del dibattito e del voto di giovedì ma, sentiti i gruppi politici, la presidente Claudio Lombardo ha risposto di «no»; così il governatore ha minacciosamente convocato per questa mattina un vertice politico di maggioranza. La scelta di Pitea. Eletto nel 2009 nel listino di Cappellacci, l ex prefetto sarebbe dovuto essere uno dei pilastri a sostegno della presidenza della giunta. Invece i rapporti si sono presto guastati e Pitea è passato nelle file dei dissidenti del Pdl. La sua uscita dal partito era nell aria, ma sembrava che dovesse avvenire assieme ad altri, tra i quali il capogruppo Mario Diana, la presidente Lombardo, Nanni Campus e Gianni Bardanzellu. Invece ieri, in solitudine, l annuncio di una conferenza stampa per stamane. Ci sarà l addio. Sul passaggio all Udc per ora solo indiscrezioni. Gli altri dissidenti. Come spiega a fianco il portavoce Campus, c è molta incertezza sul voto di giovedì sulla mozione del centrosinistra che chiede la revoca della nomina: la resa dei conti nel Pdl è sul caso di Alessandro Lorefice, scelto da Cappellacci per dispetto alla big sulcitana Lombardo. Sulla vicenda c è stato il duro scontro tra governatore e coordinatore del partito Settimo Nizzi: la pratica è sul tavolo di Angelino Alfano. I dissidenti devono aver immaginato che è la partita decisiva e preferiscono cavalcare quello che Campus definisce «lo sconcerto» per la nomina di un giovane dal curriculum fin troppo debole. Lo scontro istituzionale. Impegnato mercoledì e giovedì nella conferenza Stato-Regioni sui temi trattati ieri con il ministro Fabrizio Barca, ieri sera Cappellacci ha chiesto il rinvio della seduta del Consiglio. Ma nessuno, nemmeno il capogruppo del Pdl (appunto il dissidente Diana), ha accolto la proposta. Del resto il governatore ha quasi sempre disertato, spesso in tono di sfida, le sedute dell assemblea, anche su temi che richiedevano la sua presenza. Luciano Uras, battagliero capogruppo di Sel, lo ha detto chiaramente: «Basta trucchi e basta rinvii, possiamo benissimo discutere e votare senza il presidente della giunta». Dopo uno scambio di lettere con la Lombardo, ieri sera Cappellacci ha convocato per oggi a mezzogiorno gli alleati: proporrà la richiesta formale di rinvio o comunque l assenza della giunta e della maggioranza dall aula. «È mio fermo intendimento ha spiegato Cappellacci partecipare alla seduta sulla mozione». Le manovtre nel Pdl. La vicenda politica va oltre la nomina di Lorefice, Lo scontro è sul controllo del partito. Da qui l attacco di Cappellacci a Nizzi. Secondo indiscrezioni, il presidente avrebbe rafforzato il rapporto con Alfano e sarebbe ora il punto di riferimento (forse con la creazione di un movimento) per il rilancio del partito o la creazione di una nuova forza politica. I due consiglieri di Fli (Ignazio Artizzu e Matteo Sanna) ritornerebbero con lui. RIPRODUZIONE RISERVATA 18
19 LA NUOVA pag. 8 Campus: «Delibere inaccettabili, un no di dignità» «La nomina alla Carbosulcis è la goccia che fa traboccare il vaso, non è accettabile che si torni ai tempi di Caligola, in giro si avverte molto sconcerto». Lo ha detto Nanni Campus (nella foto), portavoce dei dissidenti del Pdl che da due mesi ha lasciato il partito ma (sin quando non è incompatibile») è ancora nel gruppo consiliare. «Non si può prevedere cosa succederà in aula e dopo il voto ha spiegato l unica cosa certa è che vogliamo difendere la dignità politica e quella di chi ci ha eletto». Nel gruppo Pdl ci saranno 5 voti contro Cappellacci? «Non è la cosa importante ha risposto Campus perché l obiettivo è risvegliare le coscienze. E poi il numero potrebbe essere più alto». Cosa dice di Pitea? «Dopo un lungo percorso comune ha scelto da solo, questo ha concluso Campus mi dispiace. Comunque, non conta dove ci si siede ma cosa si fa». 19
20 SARDEGNA QUOTIDIANO pag. 7 VERTICE CON CAPPELLACCI Maggioranza a un passo dal crac Dirottamento fallito. Non riesce il tentativo del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, di far slittare alla settimana prossima il dibattito in Consiglio regionale sulle nomine negli enti strumentali e nelle società della Regione, fissato per giovedì alle 10 nell aula di via Roma. Dibattito che, numeri alla mano, potrebbe certificare la crisi del centrodestra e la scissione (già in atto) del gruppo del Pdl in Regione. Il governatore ha scritto una lettera al presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, chiedendo il rinvio della seduta di giovedì. LA RICHIESTA «Sopraggiunti e improrogabili impegni relativi alla Conferenza Stato-Regioni nei giorni del 6 e 7 giugno, nonché l opportunità di assicurare alcune giornate di impegno politico nei territori ai consiglieri regionali in vista delle imminenti elezioni amministrative, come peraltro richiestomi dagli stessi, mi inducono a chiederle lo spostamento della seduta del Consiglio regionale prevista nella giornata del 7 giugno, alla prossima settimana. È infatti mio fermo intendimento partecipare ai lavori in occasione della trattazione della mozione n. 184», ha scritto ieri Ugo Cappellacci alla presidente del Consiglio. «Poiché spesso alcuni consiglieri di opposizione sottolineano la necessità della presenza del sottoscritto nel momento in cui viene espressa una richiesta finalizzata a garantirla, il mancato accoglimento apparirebbe in maniera evidente un comportamento contraddittorio e strumentale», spiega poi, Cappellacci. Argomenti che non hanno convinto né i capigruppo, né la presidente del Consiglio. IL NO DELLA LOMBARDO La risposta del presidente dell Assemblea non ammette repliche: «Egregio presidente, avendo ricevuto la sua richiesta, le faccio presente che non può essere accolta per i seguenti motivi», spiega Lombardo in punta di regolamento. «I termini previsti dall articolo 54 per la richiesta di convocazione urgente sono ampiamente scaduti; la data della convocazione è stata definita d intesa con l assessore all Industria, onorevole Zedda, che mi ha comunicato la sua disponibilità soltanto per la data del 7 giugno (faccio presente che l assessore è stata contattata a seguito della mancanza di risposte da parte della dottoressa Lai che ha fatto pervenire una nota solo successivamente)», continua la lettera. «Sentiti i capigruppo (nessuno si è espresso a favore del rinvio), si è valutata non procrastinabile la discussione degli argomenti all ordine del giorno, anche perché all atto della convocazione del Consiglio era già nota la sua non partecipazione alla seduta. Le faccio infine presente che il tramite delle richieste dei consiglieri in merito ai lavori del Consiglio sono i capigruppo e non il presidente della Regione». Quindi si va avanti come stabilito: giovedì si riunirà l A ssemblea, e a questo punto è probabile che nessun rappresentante della Giunta sarà presente in aula, nemmeno l assessore Zedda. VERTICE DI MAGGIORANZA Oggi per le 12, a Villa Devoto, Cappellacci ha convocato una riunione di maggioranza per comunicazioni urgenti e il summit si annuncia ad alta tensione e non senza sorprese. L unità vacilla in seguito all annunciata scissione del gruppo consiliare del Pdl, con l uscita della presidente del Consiglio Claudia Lombardo, dall attuale capogruppo, Mario Diana, del consigliere Nanni Campus e di altri due consiglieri. Valigie già pronte, invece, per Antonio Pitea, che oggi ufficializzerà l addio al Pdl e l adesione tecnica al gruppo consiliare dell Udc di Giorgio Oppi. Proprio la spaccattura interna, unita all incognita Riformatori, e alla probabile astensione del Psd Az e dell Udc (ma non è escluso votino con l opposizione) sulle due mozioni presentate dalla minoranza (la 184 e la 186, con primi firmatari il capogruppo di Sel, Luciano Uras, e il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana) tengono Cappellacci appeso a un filo sottilissimo. Giovedì il governatore rischia di non avere i voti in aula per bocciare i due documenti che censurano il suo operato nel nominare Alessandro Lorefice a capo della Carbosulcis, disattendendo così l esito del referendum del 6 maggio con cui i sardi hanno chiesto la cancellazione di tutti i Cda di nomina regionale. Vincenzo Garofalo 20
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