Elementi marginali della sezione stradale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Elementi marginali della sezione stradale"

Transcript

1 Elementi marginali della sezione stradale 2.4. Piste specializzate Piste ciclabili Nei casi in cui si debbano prevedere piste ciclabili, esse devono essere sempre ubicate oltre la banchina e separate da questa da un elemento divisorio di tipo non valicabile. Se a senso unico, esse debbono avere la larghezza di 1,50 m ciascuna; se a doppio senso, la larghezza deve essere di 2,00 m. La normativa tecnica CNR, comunque, non fornisce altre indicazioni utili sulla loro progettazione. Le piste ciclabili sono scomparse dall ultima normativa del Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato della circolazione e della sicurezza stradale, Norme funzionali per la costruzione delle strade. Gli altri riferimenti normativi relativi alle piste ed agli itinerari ciclabili sono riportate, con note, in appendice a questa sezione (LEGGE 19 ottobre 1998, n. 366, Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica e MINISTERO DEI LA- VORI PUBBLICI, DECRETO 30 novembre 1999, n. 557, Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili). La Legge n. 366 riguarda aspetti normativi sui finanziamenti delle opere, il Decreto n. 557 individua le linee guida per la progettazione degli itinerari ciclabili e gli elementi di qualità delle diverse parti degli itinerari medesimi.

2 Le piste ciclabili Criteri di separazione degli itinerari ciclabili dal traffico veicolare diverso La normativa italiana, Art. 1, non è tassativa sulla separazione delle correnti veicolari (biciclette ed altri veicoli). In linea di massima, normative differenti indicano una preferibile separazione tra le correnti. In particolare le norme americane (AASHTO, 1974: Guide for Bicycle Routers ) indicano come necessaria la separazione tra le correnti veicolari quando il traffico di biciclette è superiore ai 200 veicoli/giorno ed il traffico diverso sulla stessa strada è maggiore di 2000 veicoli/giorno (considerato come traffico giornaliero medio su base annua) oppure la velocità media dei veicoli diversi dalle biciclette è superiore ai 64 Km/h. Questa seconda eventualità è quasi sempre presente su strada extraurbana e questo sembra giustificare l ipotesi di preferire correnti separate. Per il comma 1, dell art 4 della L. n. 557, gli itinerari ciclabili, posti all'interno del centro abitato o di collegamento con i centri abitati limitrofi, possono comprendere le seguenti tipologie riportate in ordine decrescente rispetto alla sicurezza che le stesse offrono per l'utenza ciclistica: a) piste ciclabili in sede propria; b) piste ciclabili su corsia riservata; c) percorsi promiscui pedonali e ciclabili; d) percorsi promiscui ciclabili e veicolari. Le tipologie possibili di piste ciclabili, quindi, si possono raggruppare in tre classi: 1. percorsi ciclabili (bike path): sono tracciati stradali progettati per un uso esclusivo da parte delle biciclette e separati dal traffico veicolare diverso con barriere o spazi aperti; 2. corsie ciclabili (bike lane): sono realizzate riservando una porzione di strada ad uso esclusivo o preferenziale delle biciclette e sono distinte dalla carreggiata con opportuna segnaletica orizzontale, delimitatori o barriere; 3. strade condivise (bike route): sono strade dedicate e segnalate al traffico ciclabile che possono essere condivise anche da traffici veicolari diversi. La logica della separazione delle correnti veicolari in funzione della sicurezza è, fondamentalmente, ribadita ai commi 5 e 6 dell art. 6.

3 Le piste ciclabili

4 Elementi marginali della sezione stradale

5 Elementi marginali della sezione stradale CARREGGIATA BANCHINA ELEMENTI DEL MARGINE ESTERNO s b cr d ic ib ia > 0.50 > 0.50 m CARREGGIATA BANCHINA ELEMENTI DEL MARGINE ESTERNO s b cs l c= 8p c ic ib ia pc > 10 cm m CARREGGIATA BANCHINA ELEMENTI DEL MARGINE ESTERNO s b c s l c= 3p c ic ib ia 1/1 p c > 30 cm m

6 Elementi marginali della sezione stradale ELEMENTO DENOMINAZIONE STRADA DIMENSIONE s striscia di delimitazione A - B C- D - E 0,25 m 0,15 m m bordo carreggiata tutte 0,30 i c pendenza trasversale carreggiata in rettifilo tutte 2,5 % 2,5 % i b pendenza trasversale ban- tutte = i c c r ciglio o arginello in rilevato A - B - C - D * 0,75 m d raccordo ove previsto 1,00 m c s ciglio in scavo ove previsto come c r i a pendenza trasversale tutte 4 % l c larghezza cunetta tutte 0,80 m p c profondità cunetta tutte vedi figure b banchina vedi Tab. 3.4.a al Cap. 3 * dipende dallo spazio richiesto per il funzionamento del dispositivo di ritenuta

7 Elementi marginali della sezione stradale VARIABILE VARIABILE CORSIA BANCHINA 3.00 m m. VARIABILE VARIABILE m m m.

8 Elementi marginali della sezione stradale

9 Sezione stradale in sottopasso metri 5.00 metri 5.00

10 Sezione stradale in sottopasso metri 5.00 metri 5.00

11 Sezione stradale in galleria

12 Sezione stradale in galleria Sezione stradale ridotta Visibilità in curva Dispersione degli inquinanti Accorgimenti da adottare LUNGHEZZA < 400 m > 400 m < 1000 m > 1000 m TRACCIATO Sistemazione planimetrica Sistemazione altimetrica SBOCCHI

13 Elementi marginali della sezione stradale Piazzole di sosta Le strade di tipo B, C e F extraurbane devono essere dotate di piazzole per la sosta ubicate all'esterno della banchina. Dette piazzole devono avere dimensioni non inferiori a quelle indicate. Esse devono essere distanziate l'una dall'altra in maniera opportuna ai fini della sicurezza della circolazione ad intervalli di circa m lungo ciascuno dei due sensi di marcia. Tali piazzole è consigliabile che siano previste anche per le strade di tipo A, con lunghezza complessiva non inferiore a 65 m e con eventuale diversa articolazione. VARIABILE VARIABILE CORSIA BANCHINA 3.00 m m. VARIABILE VARIABILE m m m.

14 Corsie supplementari per veicoli lenti CORSIE SUPPLEMENTARI PER VEICOLI LENTI Sulle livellette di forte pendenza, soprattutto per quelle lunge una corsia supplementare destinata ai veicoli lenti giustificata: - dal rallentamento subito dai veicoli pesanti sulle rampe, da considerarsi intollerabile se la velocità di detti veicoli si riduce a meno del 50% di quella delle autovetture sulle stesse rampe (diagramma delle velocità). Per le autovetture le velocità si riducono convenzionalmente sulle pendenze uguali o superiori al 6% come nella tabella seguente, i (%) ± 6 ± 7 ± 8 ± 9 ± 10 v p (km/h) Per i veicoli pesanti le velocità sulle rampe vanno determinate in base ai diagrammi di prestazione (I%,V, CV/t). - del decadimento della qualità della circolazione e delle condizioni di sicurezza in rapporto alla percentuale di veicoli pesanti ed al volume di traffico previsto.

15 Corsie supplementari per veicoli lenti La corsia supplementare deve avere una larghezza pari a 3,50 m ed essere fiancheggiata da una banchina pavimentata di larghezza minima pari a 1,25 m, nonché dagli elementi marginali e di arredo previsti per l'organizzazione della sede stradale nella sezione corrente. Tale banchina non può in alcun caso sostituire la corsia di emergenza, qualora prevista dal tipo di strada considerata m m. TRONCO DI MANOVRA PER USCITA L 40 m. INIZIO CORSIA SUPPLEMENTARE Tre tratti: 1. il tronco di manovra per il cambiamento di corsia, di lunghezza non inferiore a 40 m, tale da consentire ai veicoli lenti l'uscita dalla corsia di marcia normale; 2. la corsia supplementare, la cui lunghezza va incrementata per consentire al veicolo pesante di raggiungere già prima del raccordo di rientro non meno del 60% della velocità delle autovetture sulla stessa rampa; 3. il tronco di raccordo per il rientro dei veicoli lenti nella corsia di marcia normale, di lunghezza non inferiore a 80 m.

16 Corsie supplementari per veicoli lenti 3.50 m m. TERMINE CORSIA SUPPLEMENTARE TRONCO DI MANOVRA PER RIENTRO L 80 m. Tra le corsie supplementari disposte nello stesso senso di marcia dovrà aversi un distanziamento non inferiore a 600 m; laddove il tronco intermedio dovesse risultare di lunghezza inferiore, dovrà essere realizzata un'unica corsia supplementare continua.

17 A R A R Corso Sezione Trasversale in curva Allo scopo di consentire la sicura iscrizione dei veicoli nei tratti curvilinei del tracciato, conservando i necessari franchi fra la sagoma limite dei veicoli ed i margini delle corsie, è necessario che nelle curve circolari ciascuna corsia sia allargata di una quantità E t, data dalla relazione: E t dove: K = 45 R = raggio esterno (in m) della corsia. Il valore così determinato potrà essere opportunamente ridotto, al massimo fino alla metà, qualora si ritenga poco probabile l'incrocio in curva di due veicoli appartenenti ai seguenti tipi : autobus ed autocarri di grosse dimensioni, autotreni ed autoarticolati. Le vecchie norme davano K=25 per % pesanti minore del 15%, K=30 per % pesanti tra 15 e 30%. E t > 0,20 m K R (in m) Lz 7.50 L 7.50 ASSE DI TRACCIAMENTO

18 Sezione Trasversale in curva Nel caso di raccordo clotoidico (rettifilo/curva), l allargamento parte 7,50 m prima dell inizio della curva di raccordo e termina 7,50 m dopo il punto finale del raccordo. La lunghezza complessiva Lz del tratto di strada lungo il quale si effettua l allargamento è quindi, in m: dove: L z 2 7, 50 L L (m) = lunghezza della curva di raccordo. In ogni caso la lunghezza Lz, anche in assenza di raccordo clotoidico (strade esistenti), deve essere di almeno 15 m.

19 Sezione Trasversale in curva Nel caso di raccordo di transizione, se la curva circolare ha uno sviluppo inferiore a 15 m (strade esistenti) deve risultare per ciascun ramo del raccordo, in m: dove: s 7,50 L 2 s (m) = sviluppo della curva circolare (al limite s= 0) L (m) = lunghezza della curva di raccordo considerata L z

20 Sezione Trasversale in curva Nel caso di flesso, per ciascun ramo del raccordo l inizio del tratto di allargamento è anticipato di 7.50 m rispetto al punto di flesso e termina di uguale misura dopo il punto finale della curva di raccordo, si ha quindi, in m: L z 2 7, 50 L L Z 2 A 2 R R 2 A 2 E L L E 1 R 1 A 1 A 1 R L Z 1

21 Sezione Trasversale in curva Nel caso di raccordo di continuità l allargamento avviene lungo il raccordo. L = L Z L Z E 1 R1 A A R 2 E 2

22 Sezione Trasversale in curva L allargamento complessivo della carreggiata deve essere riportato tutto sul lato interno della curva. Le banchine e le eventuali corsie di sosta conservano le larghezze che hanno in rettifilo.

23 Sezione Trasversale in curva Il valore dell allargamento Es al variare dell ascissa curvilinea s si ottiene dalle seguenti espressioni: Espressione per Tratto Et Es s 30 L E E s s 2 Et s 7,5 L E t E t 30 L L s 2 z 0 s 15 m 1 15 m s (L z - 15) 2 (L z - 15) s L z 3

ORGANIZZAZIONE DELLA SEDE STRADALE

ORGANIZZAZIONE DELLA SEDE STRADALE ORGANIZZAZIONE DELLA SEDE STRADALE Ponti, Viadotti, Sovrappassi Sulle opere di scavalcamento devono essere mantenute invariate le dimensioni degli elementi componenti la piattaforma stradale. Per strade

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade

Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade Prof. Pasquale Colonna A.A. 20082009 DECRETO MINISTERIALE 5 novembre 2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade Prof. Pasquale Colonna A.A. 20082009 La nuova Normativa Stradale

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

STRADE FERROVIE AEROPORTI DEFINIZIONI

STRADE FERROVIE AEROPORTI DEFINIZIONI STRADE FERROVIE AEROPORTI DEFINIZIONI Elementi costitutivi dello spazio stradale Elementi costitutivi dello spazio stradale BANCHINA: parte della strada, libera da qualsiasi ostacolo (segnaletica verticale,

Dettagli

Caratteristiche geometriche della sezione trasversale

Caratteristiche geometriche della sezione trasversale Titolo IV. Caratteristiche geometriche della sezione trasversale IV Art. 11 Definizioni Con "carreggiata" si intende parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o

Dettagli

Le definizioni del codice della strada (d.lgs 285/92) CODICE

Le definizioni del codice della strada (d.lgs 285/92) CODICE Le definizioni del codice della strada (d.lgs 285/92) CODICE Classificazione strade Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:

Dettagli

I N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA SEZIONE STRADALE DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS

I N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA SEZIONE STRADALE DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS I N D I C E 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA... 2 2. SEZIONE STRADALE... 3 3. DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA VCS 42... 4 4. OPERA D ARTE CAVALCAVIA VCV 19... 6 5. BARRIERE STRADALI, PARAPETTI...

Dettagli

COMUNE DI SPOLETO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

COMUNE DI SPOLETO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Dr. COMUNE DI SPOLETO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA ALLEGATO C TERMINOLOGIE DI ELEMENTI STRADALI E DELIMITAZIONI DELLE FUNZIONI TERRITORIALI. DEFINIZIONE DEI TERMINI ATTINENTI ALLE STRADE E FUNZIONI TERRITORIALI

Dettagli

INTEGRAZIONE VOLONTARIA N. 1 Immissione alla SP BS 11

INTEGRAZIONE VOLONTARIA N. 1 Immissione alla SP BS 11 ECONORD AMBIENTE SRL Progettazione impianti di recupero e smaltimento rifiuti Consulenza ambientale Sviluppo pratiche autorizzative, V.I.A., Verifiche di V.I.A. etc Pratiche Albo Gestori Ambientali Perizie

Dettagli

! $ " " # $$ $ $ $ $ $ $ $ & $ & $ &

! $   # $$ $ $ $ $ $ $ $ & $ & $ & !"#! " " # %% % ! " " '(')!**'+'+,! +)! -.!% / / 0 1 % % 2, % #!#! "!//%#!, / / % 3 " 4 4 % * 4 %, 4 % 4 %!###!""## #"!"!!"! %""!" 5 ' " 4 % 6 '7 % # 2 2 235 % % 2 % %"" 8 9 % % 7 4 6' :,7: 866#55 6863#.8

Dettagli

SEZIONI TRASVERSALI PROGETTO PRELIMINARE. Caratteristiche geometriche della strada (larghezza corsie, banchine, margini, ecc.)

SEZIONI TRASVERSALI PROGETTO PRELIMINARE. Caratteristiche geometriche della strada (larghezza corsie, banchine, margini, ecc.) SEZIONI TRASVERSALI PROGETTO PRELIMINARE Caratteristiche geometriche della strada (larghezza corsie, banchine, margini, ecc.) 1 Elementi costitutivi dello spazio stradale 2 Banchine BANCHINA: parte della

Dettagli

Autostrada: Strada extraurbana principale Strada extraurbana secondaria Strada urbana di scorrimento Strada urbana di quartiere Strada locale

Autostrada: Strada extraurbana principale Strada extraurbana secondaria Strada urbana di scorrimento Strada urbana di quartiere Strada locale STRADE Il nuovo Codice della Strada (art. 2, Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285) classifica la viabilità in funzione delle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali delle strade. Le strade

Dettagli

IL MANUFATTO STRADALE

IL MANUFATTO STRADALE 1 IL MANUFATTO STRADALE Le strade, al contrario delle piste, non si sviluppano necessariamente a livello del terreno, ma possono essere al di sopra o al di sotto del piano di campagna. Ciò comporta la

Dettagli

APPENDICE D - Classificazione delle strade in base al traffico veicolare

APPENDICE D - Classificazione delle strade in base al traffico veicolare APPENDICE D - Classificazione delle strade in base al traffico veicolare La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato nei: Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 -

Dettagli

Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in:

Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in: ALLEGATO 02 Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in: Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - Nuovo codice della strada. Pubblicato

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE

PIANO DI MANUTENZIONE COMUNE DI POMARANCE Provincia di Pisa PIANO DI MANUTENZIONE (Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) OGGETTO: Riqualificazione della viabilità comunale Interventi di manutenzione straordinaria sulla

Dettagli

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI Art. 1 - Requisiti tipologici delle strade urbane 1. Nella progettazione delle nuove strade, come nell adeguamento

Dettagli

COMUNE DI LATERZA. Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (P.U.M.S.) del Comune di Laterza

COMUNE DI LATERZA. Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (P.U.M.S.) del Comune di Laterza COMUNE DI LATERZA Provincia di Taranto Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (P.U.M.S.) del Comune di Laterza Regolamento Viario Bozza Gennaio 2015 INDICE TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI...4 ART. 1

Dettagli

Segnale di divieto: VIA LIBERA -Indica la fine di tutte le prescrizioni precedentemente imposte. -Indica la fine dei divieti precedentemente imposti

Segnale di divieto: VIA LIBERA -Indica la fine di tutte le prescrizioni precedentemente imposte. -Indica la fine dei divieti precedentemente imposti DIVIETO DI TRANSITO -vieta la circolazione nei due sensi -vieta il transito a tutti i veicoli -vieta la circolazione anche ai ciclomotori -é posto su entrambi gli accessi della strada -può avere validità

Dettagli

1. Ai fini delle presenti norme le denominazioni stradali e di traffico hanno i seguenti significati:

1. Ai fini delle presenti norme le denominazioni stradali e di traffico hanno i seguenti significati: 1. Ai fini delle presenti norme le denominazioni stradali e di traffico hanno i seguenti significati: 1) Area di intersezione: parte della intersezione a raso, nella quale si intersecano due o più correnti

Dettagli

Introduzione al progetto dell asse stradale

Introduzione al progetto dell asse stradale Introduzione al progetto dell asse stradale Normativa, Classificazione funzionale, Intervallo velocità, tracciolino e poligonale d asse dott. ing. Francesca Maltinti - Corso di "Costruzione di Strade,

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI VEICOLI

CLASSIFICAZIONE DEI VEICOLI CLASSIFICAZIONE DEI VEICOLI. Veicoli privi di motore Veicoli a braccia Veicoli a trazione animale Velocipedi (biciclette). Ciclomotori e quadricicli Ciclomotori a ruote Ciclomotori a ruote Quadricicli

Dettagli

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Omissis PARTE II PRINCIPALI CRITERI E STANDARD PROGETTUALI PER LE PISTE CICLABILI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. Omissis PARTE II PRINCIPALI CRITERI E STANDARD PROGETTUALI PER LE PISTE CICLABILI CIRCOLARE 31 marzo 1993, n. 432. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Circolare esplicativa del decreto interministeriale in data 6 luglio 1992 n. 467, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 285 in data

Dettagli

Segnaletica piste ciclabili

Segnaletica piste ciclabili Segnaletica piste ciclabili Ing. Enrico Chiarini Premessa Questo documento, redatto a titolo personale, offre alcuni utili richiami normativi e spunti di riflessione in merito alla segnaletica, verticale

Dettagli

Si decide un collegamento

Si decide un collegamento ALL'IEA ALLA STRAA Pianificazione del territorio Analisi dei collegamenti ecisioni politiche Si decide un collegamento Fase Preliminare: A - Studio del territorio B - Studio dei volumi di traffico A B

Dettagli

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI Art. 1 - Requisiti tipologici delle strade urbane 1. Nella progettazione delle nuove strade, come nell adeguamento

Dettagli

Tipo ET3b Strada extraurbana locale di collina

Tipo ET3b Strada extraurbana locale di collina Schede dei tipi di percorso Percorso ET3b Foglio 1 di 11 DEFINIZIONE DEL TIPO DESCRIZIONE SINTETICA Ambito: Sistema funzionale: Extraurbano Sistema insediativo diffuso Percorso su Strada extraurbana di

Dettagli

LINEE DI TRASPORTO PUBBLICO

LINEE DI TRASPORTO PUBBLICO INDICE Linee di trasporto pubblico 5 Descrizione delle fermate di trasporto pubblico 7 Verifica delle caratteristiche delle fermate 8 Documentazione fotografica 9 3 di 19 4 di 19 LINEE DI TRASPORTO PUBBLICO

Dettagli

I N D I C E 1. PREMESSA normative di riferimento inquadramento funzionale e sezione trasversale... 4

I N D I C E 1. PREMESSA normative di riferimento inquadramento funzionale e sezione trasversale... 4 I N D I C E 1. PREMESSA... 2 2. normative di riferimento... 3 3. inquadramento funzionale e sezione trasversale... 4 4. caratteristiche progettuali... 5 4.1 Andamento planimetrico... 6 4.1.1 Rettifili...

Dettagli

Chiarimenti normativi ministeriali in materia stradale

Chiarimenti normativi ministeriali in materia stradale Chiarimenti normativi ministeriali in materia stradale Premessa Questo documento, redatto in forma personale, raccoglie alcune richieste di parere e alcune richieste di chiarimento normativo con relative

Dettagli

Art. 141 Comma 8 velocità non commisurata alle situazioni ambientali 2

Art. 141 Comma 8 velocità non commisurata alle situazioni ambientali 2 - Norma violata Punti Art. 141 Comma 8 velocità non commisurata alle situazioni ambientali Comma 9,1 periodo 4 Divieto di gareggiare in velocità con veicoli senza motore Comma 9, periodo Divieto di gareggiare

Dettagli

Lezione 08: Segnaletica

Lezione 08: Segnaletica Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Ingegneria e Architettura Laurea Magistrale: Lezione 08: Segnaletica Ingegneria Civile Corso : Progettazione ed Adeguamento delle Infrastrutture Viarie

Dettagli

La progettazione di piste e percorsi ciclabili urbani

La progettazione di piste e percorsi ciclabili urbani fa scuola La progettazione di piste e percorsi ciclabili urbani Ing. Enrico Chiarini Consigliere nazionale e componente Gruppo Tecnico Ing. Enrico Chiarini La progettazione di piste e percorsi ciclabili

Dettagli

I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI CALTAGIRONE. PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA svolto nella classe V sezione C. anno scolastico

I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI CALTAGIRONE. PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA svolto nella classe V sezione C. anno scolastico I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI CALTAGIRONE PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA svolto nella classe V sezione C anno scolastico 2005-2006 ARGOMENTO LE STRADE PRELIMINARI Generalità - Evoluzione storica delle strade

Dettagli

INDICE 1 PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO SEGNALETICA VERTICALE Generalità Posizionamento... 4

INDICE 1 PREMESSA NORMATIVA DI RIFERIMENTO SEGNALETICA VERTICALE Generalità Posizionamento... 4 INDICE 1 PREMESSA... 2 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3 SEGNALETICA VERTICALE... 4 3.1 Generalità... 4 3.2 Posizionamento... 4 3.3 Posa in opera della segnaletica verticale standard... 6 3.4 Segnalamento

Dettagli

Progettazione Stradale. DM 05.11.2001 n.6792. 2011 ing ANDREA COCETTA

Progettazione Stradale. DM 05.11.2001 n.6792. 2011 ing ANDREA COCETTA Progettazione Stradale DM 05.11.2001 n.6792 2011 ing ANDREA COCETTA IL D.M. 5.11.2001 n.6792: Art. 1 Sono approvate le NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE di cui al comma 1 dell

Dettagli

1) PREMESSA. costituisce un importante strumento di programmazione attraverso cui viene definito

1) PREMESSA. costituisce un importante strumento di programmazione attraverso cui viene definito 1 1) PREMESSA La realizzazione della Pista ciclopedonale litoranea Fortino Principe, in prosecuzione dell attuale pista che si sviluppa per un lunghezza di 3560 m lungo il tratto della via Consolare Pompea

Dettagli

ALLEGATO ALLA INTERROGAZIONE AD OGGETTO: Pista ciclabile di via Porto Palos a Viserbella di Rimini

ALLEGATO ALLA INTERROGAZIONE AD OGGETTO: Pista ciclabile di via Porto Palos a Viserbella di Rimini ALLEGATO ALLA INTERROGAZIONE AD OGGETTO: Pista ciclabile di via Porto Palos a Viserbella di Rimini La segnaletica di Pista Ciclabile Il Codice della Strada (CdS) (art.122 c.9 RA) prevede tre segnali di

Dettagli

TABELLA DEI PUNTEGGI PREVISTI DALL ART. 126-BIS

TABELLA DEI PUNTEGGI PREVISTI DALL ART. 126-BIS TABELLA DEI PUNTEGGI PREVISTI DALL ART. 6-BIS Art. c. 8 Velocità non commisurata alle situazione ambientali Art. c. 8 c. 9 c. 9 bis Art. c. c. c., rif. al c. Superamento dei limiti di velocità di oltre

Dettagli

V - F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F

V - F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F L'attraversamento pedonale è una parte della carreggiata destinata al transito dei pedoni che attraversano L'attraversamento pedonale è una parte della carreggiata, in cui i veicoli devono dare la precedenza

Dettagli

Tipo ET3a Strada extraurbana locale di pianura

Tipo ET3a Strada extraurbana locale di pianura Schede dei tipi di percorso Percorso ET3a Foglio 1 di 11 DEFINIZIONE DEL TIPO DESCRIZIONE SINTETICA Ambito: Sistema funzionale: Extraurbano Sistema insediativo diffuso (comunale, locale) Percorso su strada

Dettagli

Schemi per strade tipo C ed F extraurbane (extraurbane secondarie e locali extraurbane)

Schemi per strade tipo C ed F extraurbane (extraurbane secondarie e locali extraurbane) Schemi per strade tipo C ed F extraurbane (extraurbane secondarie e locali extraurbane) TAVOLA Lavori a fianco della banchina per lavori di durata 2 gg ḍelineatori flessibili Zona di lavori

Dettagli

Scheda A2_ Elemento separatore

Scheda A2_ Elemento separatore Scheda A2_ Elemento separatore Scheda A2_Itinerari principali in sede propria Elemento separatore in relazione alla classificazione della strada alla quale l itinerario viene posto in affiancamento Caratteristiche

Dettagli

PoliziaMunicipale.it SEMAFORO VEICOLARE

PoliziaMunicipale.it SEMAFORO VEICOLARE SEMAFORO VEICOLARE LUCE ROSSA: Bisogna arrestarsi prima della striscia di arresto senza impegnare il crocevia. E vietato ripartire quando appare il giallo per la strada che si incrocia senza aver atteso

Dettagli

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE LE RETI CICLABILI A SERVIZIO DELLA MOBILITA SOSTENIBILE. Centro Studi PIM Villa Scheibler

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE LE RETI CICLABILI A SERVIZIO DELLA MOBILITA SOSTENIBILE. Centro Studi PIM Villa Scheibler LE RETI CICLABILI A SERVIZIO DELLA MOBILITA SOSTENIBILE giovedì 25 febbraio 2015// giovedì 25 febbraio 2015// Centro Studi PIM Villa Scheibler LA NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO e BEST PRACTICES a cura

Dettagli

Distanze di rispetto da strade e autostrade: cosa dice il codice stradale?

Distanze di rispetto da strade e autostrade: cosa dice il codice stradale? INGEGNERI.info /urbanistica Distanze di rispetto da strade e autostrade: cosa dice il codice stradale? Il codice della strada stabilisce distanze di rispetto diverse a seconda che si tratti di autostrade,

Dettagli

COMUNE DI RIVALTA DI TORINO Provincia di Torino COMPLETAMENTO LAVORI NELLA FRAZIONE PASTA PROGETTO ESECUTIVO PE/A.1 RELAZIONE GENERALE

COMUNE DI RIVALTA DI TORINO Provincia di Torino COMPLETAMENTO LAVORI NELLA FRAZIONE PASTA PROGETTO ESECUTIVO PE/A.1 RELAZIONE GENERALE COMUNE DI RIVALTA DI TORINO Provincia di Torino PROGETTO ESECUTIVO PE/A.1 Ottobre 2014 1 PREMESSA Il Comune di Rivalta di Torino, con determina del Dirigente del Settore Opere Pubbliche n 310 del 27/06/2014,

Dettagli

Segnaletica ciclabile

Segnaletica ciclabile Segnaletica ciclabile Ing. Enrico Chiarini Premessa Questo documento, redatto a titolo personale, riporta domande relative alla normativa in materia di mobilità, in special modo quella ciclistica, e le

Dettagli

Piano generale del traffico urbano

Piano generale del traffico urbano Comune di Montepulciano (Provincia di Siena) Piano generale del traffico urbano REGOLAMENTO VIARIO Giugno 2006 Versione πfinale POLINOMIA Polinomia srl via melzo, 9 20129 MILANO - INDICE - 1. RIFERIMENTI

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

Fondamenti di Infrastrutture Viarie

Fondamenti di Infrastrutture Viarie Politecnico di Torino Fondamenti di Infrastrutture Viarie Relazione esercitazioni. Anno Accademico 2011/2012 Corso di Fondamenti di Infrastrutture Viarie Professore: Marco Bassani Esercitatore: Pier Paolo

Dettagli

FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA VERBALE DI VISITA E CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE

FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA VERBALE DI VISITA E CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA Commissione Impianti Sportivi VERBALE DI VISITA E CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE IMPIANTO. AREA RISERVATA ALL UFFICIO IMPIANTI FCI Tipologia impianto:.. N del verbale.. Collaudatore

Dettagli

Città di Rovigo REGOLAMENTO VIARIO. Agosto ing. Andrea Debernardi via Roma, OSNAGO (LC) p.iva ord. ingegneri Lecco (n 571)

Città di Rovigo REGOLAMENTO VIARIO. Agosto ing. Andrea Debernardi via Roma, OSNAGO (LC) p.iva ord. ingegneri Lecco (n 571) Città di Rovigo 1.1.1.1.1.1.1.1 PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO REGOLAMENTO VIARIO VERSIONE DATA 1.0. Agosto 2013 Versione 1.0. Data 16/08/2013 Autore A. Debernardi TIMBRO ing. Andrea Debernardi SEDE

Dettagli

La sezione trasversale dei manufatti stradali

La sezione trasversale dei manufatti stradali COSTRUZDE, FERR La sezione trasversale dei manufatti stradali Concetti introduttivi Il disegno delle sezioni trasversali considera il tracciamento di brevi profili eseguiti secondo piani verticali, perpendicolari

Dettagli

Arch. Chiara Dell Orto

Arch. Chiara Dell Orto Arch. Chiara Dell Orto Struttura STRATO Tema Classe Attributi Istanze degli attributi Struttura _ Strati 00 Informazioni geodetiche 01 Viabilità mobilità trasporti 02 Immobili e antropizzazioni 03 Gestione

Dettagli

SEZIONE TRASVERSALE Elementi della sezione trasversale

SEZIONE TRASVERSALE Elementi della sezione trasversale SEZIONE TRASVERSALE Elementi della sezione trasversale Art. 28. (art.18 Cod. Str.) Fasce di rispetto per l'edificazione nei centri abitati. Edificazioni Con strumenti urbanistici a) 30 m per le strade

Dettagli

MILANO - MARTEDÌ, 31 OTTOBRE Sommario. Deliberazione Giunta regionale 27 settembre n. 8/3219

MILANO - MARTEDÌ, 31 OTTOBRE Sommario. Deliberazione Giunta regionale 27 settembre n. 8/3219 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - MARTEDÌ, 31 OTTOBRE 2006 1º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommario Anno XXXVI - N. 218 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma

Dettagli

NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE CAP

NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE CAP ANDAMENTO PLANIMETRICO DELL ASSE: Pendenza Trasversale LA CURVA CIRCOLARE CURVE A RAGGIO VARIABILE Effetti benefici: 1 - riducono il contraccolpo (variazione di accelerazione trasversale); 2 - favoriscono

Dettagli

TITOLO VIII INTERVENTI PER LA MODERAZIONE DEL TRAFFICO ART DEFINIZIONI

TITOLO VIII INTERVENTI PER LA MODERAZIONE DEL TRAFFICO ART DEFINIZIONI TITOLO VIII INTERVENTI PER LA MODERAZIONE DEL TRAFFICO ART. 19 - DEFINIZIONI Le principali tipologie di interventi per la mitigazione delle velocità sono: l installazione di limitatori di velocità e l

Dettagli

! ""#$%&%'%(%$)%**+',-.*/+'0,/ 1*/*0*'.0+""

! #$%&%'%(%$)%**+',-.*/+'0,/ 1*/*0*'.0+ Comune di Dolo Provincia di Venezia! ""#$%&%'%(%$)%**+',-.*/+'0,/ 1*/*0*'.0+"" Committenti: 2 2 ##. 11 L intervento oggetto della presente relazione, è ubicato in comune di Dolo, località Sambruson Via

Dettagli

Città di Santarcangelo di Romagna LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA PISTA CICLABILE LUNGO LA VIA S. VITO NEL COMUNE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA

Città di Santarcangelo di Romagna LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA PISTA CICLABILE LUNGO LA VIA S. VITO NEL COMUNE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA Città di Santarcangelo di Romagna Provincia di Rimini Settore Territorio - Servizio Lavori Pubblici LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA PISTA CICLABILE LUNGO LA VIA S. VITO NEL COMUNE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA

Dettagli

Esercizi (Testi) Roberto Roberti Tel.: 040/

Esercizi (Testi) Roberto Roberti Tel.: 040/ Università degli Studi di Trieste Facoltà di Ingegneria Corso di: Strade Ferrovie ed Aeroporti Esercizi (Testi) Roberto Roberti Tel.: 040/558.3588 E-mail: roberti@dicar.units.it Anno accademico 2011/2012

Dettagli

STRADE per la BICICLETTA:

STRADE per la BICICLETTA: STRADE per la BICICLETTA: NORME E DEFINIZIONI Roccella Ionica Calabria novembre 2008 A cura di Claudio Pedroni FIAB CODICE DELLA STRADA: D.Lgs. 30 aprile 1992 n 285 REGOLAMENTO di esecuzione e di attuazione

Dettagli

DELLA CARREGGIATA IN CURVA

DELLA CARREGGIATA IN CURVA ALLARGAMENTO DELLA CARREGGIATA IN CURVA (1) Nei tratti di strada in curva, a parità di larghezza delle corsie, il franco fra i veicoli diminuisce rispetto a quella che si ha in rettifilo, in misura tanto

Dettagli

Art. 39. Segnali verticali.

Art. 39. Segnali verticali. Articolo 39 - CdS Art. 39. Segnali verticali. 1. I segnali verticali si dividono nelle seguenti categorie: A) segnali di pericolo: preavvisano l'esistenza di pericoli, ne indicano la natura e impongono

Dettagli

PERCORSI CICLABILI. Larghezza della sezione. in generale. in particolare. i percorsi ciclabili inoltre devono essere:

PERCORSI CICLABILI. Larghezza della sezione. in generale. in particolare. i percorsi ciclabili inoltre devono essere: Caratteristiche tecniche delle piste ciclabili Si definiscono di seguito le caratteristiche tecniche, fisiche e funzionali delle piste ciclabili previste ed alcune indicazioni progettuali adottate nel

Dettagli

Schemi per strade tipoa,bed (autostrade, extraurbane principali e urbane di scorrimento)

Schemi per strade tipoa,bed (autostrade, extraurbane principali e urbane di scorrimento) Schemi per strade tipoa,bed (autostrade, extraurbane principali e urbane di scorrimento) TAVOLA 36 Deviazione in zona di svincolo con prerestringimento su carreggiata a tre corsie 108 m Stesso sistema

Dettagli

Comune di Vicopisano

Comune di Vicopisano Comune di Vicopisano Provincia di Pisa COLLEGAMENTO CICLO PEDONALE VICOPISANO CAPRONA (2 E 3 LOTTO) PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE GENERALE E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Pisa, gennaio 2016 Il progettista

Dettagli

Le verifiche di tracciato: la costruzione del diagramma di velocità

Le verifiche di tracciato: la costruzione del diagramma di velocità COSTRUZDE, FERROVIE ED AER Le verifiche di tracciato: la costruzione del diagramma di velocità Concetti introduttivi Se leaspettative eleattitudinipsico-fisiche del conducente sono soddisfatte ed assecondate

Dettagli

Documento definitivo di Piano Classifica funzionale delle strade e regolamento viario

Documento definitivo di Piano Classifica funzionale delle strade e regolamento viario RIFERIMENTI GENERALI... 4 Art. 1 - Oggetto e contenuti del Regolamento Viario... 4 STRADE... 6 Art. 2 - Elementi costitutivi dello spazio stradale... 6 Art. 3 - Classificazione delle strade... 7 Art. 4

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DI STRADE E DI INTERSEZIONI IN AMBITO URBANO Il D.M. 05/11/2001, il D.M. 19/04/2006.

LA PROGETTAZIONE DI STRADE E DI INTERSEZIONI IN AMBITO URBANO Il D.M. 05/11/2001, il D.M. 19/04/2006. Seminario di aggiornamento LA PROGETTAZIONE DI STRADE E DI INTERSEZIONI IN AMBITO URBANO Il D.M. 05/11/2001, il D.M. 19/04/2006. QUADERNO N 1 PROGETTAZIONE DI STRADE IN AMBITO URBANO Relatore: Dr. Ing.

Dettagli

VIA DE CANDIA 1. PREMESSE

VIA DE CANDIA 1. PREMESSE 1. PREMESSE VIA DE CANDIA Il presente progetto Esecutivo ha per oggetto la realizzazione di un area a priorità pedonale e l abbattimento delle barriere architettoniche lungo la via Pantaleo De Candia nel

Dettagli

Svincolo Unione dei Comuni RELAZIONE TECNICA

Svincolo Unione dei Comuni RELAZIONE TECNICA COMUNE DI POPPI AZIONI REGIONALI PER LA SICUREZZA STRADALE S.R.70 DELLA CONSUMA Sindaco del Comune di Poppi Carlo Toni Responsabile del procedimento Geom. Fiorini Roberto Progettista: Arch. Massimiliano

Dettagli

Muggia In bici dal Centro Storico a San Rocco

Muggia In bici dal Centro Storico a San Rocco Muggia In bici dal Centro Storico a San Rocco Allo stato attuale è stato realizzato a Muggia un solo segmento di pista ciclabile, quello di Porto San Rocco,lungo 869 mt.. Detto segmento termina in prossimità

Dettagli

Lezione 05: Geometria del lato aria

Lezione 05: Geometria del lato aria Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Ingegneria e Architettura Laurea Magistrale: Ingegneria Civile Corso di INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI Lezione 05: Geometria del lato aria Roberto Roberti

Dettagli

Allegato 1 Regolamento viario e delle occupazioni di suolo pubblico. TITOLO I Disposizioni generali

Allegato 1 Regolamento viario e delle occupazioni di suolo pubblico. TITOLO I Disposizioni generali 188 Art. 1 Ambito di applicazione Allegato 1 Regolamento viario e delle occupazioni di suolo pubblico TITOLO I Disposizioni generali 1. Il presente regolamento viario si applica nell ambito dei limiti

Dettagli

COMUNE DI SEGRATE. Provincia di Milano

COMUNE DI SEGRATE. Provincia di Milano COMUNE DI SEGRATE Provincia di Milano PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA RELATIVO ALLA RICOLLOCAZIONE DEI DIRITTI VOLUMETRICI SU AMBITO PRIVATO, COSI COME PREVISTO DAL PIANO DI INIZIATIVA PUBBLICA DENOMINATO

Dettagli

A 1 nei pressi di Firenze Sud

A 1 nei pressi di Firenze Sud A 1 nei pressi di Firenze Sud Bologna - Roma Tra Firenze Certosa e Firenze Sud 2.8 km Schema di deviazione: 2+2 In direzione Bologna, cantiere segnalato in anticipo attraverso Pannelli a Messaggio Variabile

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DELLE STRADE

LA PROGETTAZIONE DELLE STRADE P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LA PROGETTAZIONE DELLE STRADE Guida pratica alla corretta applicazione dei Decreti Ministeriali 05/11/01 (G.U. n. 3 del 04/01/02), 22/04/04 (G.U. n.147 del 25/06/04)

Dettagli

Figure dei segnali e delle demarcazioni

Figure dei segnali e delle demarcazioni Figure dei segnali e delle demarcazioni 1.01 Curva a destra (Art. 4) 1.02 Curva a sinistra (Art. 4 1.03 Doppia curva, la prima a destra (Art. 4) 1.04 Doppia curva, la prima a sinistra (Art. 4) 1.05 Strada

Dettagli

MODALITA DI PROGETTAZIONE DELLE PISTE

MODALITA DI PROGETTAZIONE DELLE PISTE MODALITA DI PROGETTAZIONE DELLE PISTE Arch. Giulio Rigotti Arch. Giulio Rigotti - MODALITA DI PROGETTAZIONE DELLE PISTE - 1 PROGETTARE PER LA MOBILITA CICLABILE: UNA PREMESSA Per favorire la mobilità ciclabile

Dettagli

Comando Polizia Municipale Ufficio Informazioni Istituzionali

Comando Polizia Municipale Ufficio Informazioni Istituzionali Comando Polizia Municipale Ufficio Informazioni Istituzionali Art. 190. Comportamento dei pedoni. I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi

Dettagli

Comune di Montebelluna. Piano Generale del Traffico Urbano Aggiornamento. Regolamento viario

Comune di Montebelluna. Piano Generale del Traffico Urbano Aggiornamento. Regolamento viario Comune di Montebelluna Piano Generale del Traffico Urbano Regolamento viario Committente Comune di Montebelluna Gruppo di lavoro dott. ing. Francesco Seneci Versione documento Giugno 2014 Rev 00 Via Morgagni,

Dettagli

Fornire all utenza debole (ciclisti e pedoni) un alternativa sicura di mobilità urbana all interno del Comune di Bagno a migliorando:

Fornire all utenza debole (ciclisti e pedoni) un alternativa sicura di mobilità urbana all interno del Comune di Bagno a migliorando: III CONVEGNO NAZIONALE LA SICUREZZA SULLE STRADE DELLA CITTA Camminare in periferia i Lucca, 21-2222 Febbraio 2008 UN PERCORSO CICLO-PEDONALE PER UNA CITTADINA DI CINTURA DELL AREA FIORENTINA Claudio PECCHIOLI

Dettagli

INDICE. Adeguamento SR435 Lucchese nel Comune di Pescia (PT) Dicembre 2005

INDICE. Adeguamento SR435 Lucchese nel Comune di Pescia (PT) Dicembre 2005 INDICE 1. RELAZIONE TECNICA...1 1.1. RIFERIMENTI NORMATIVI PER LA PROGETTAZIONE STRADALE...1 1.2. CLASSIFICAZIONE STRADALE E PIATTAFORMA DELLA VARIANTE ALLA SP12 DELLE CARTIERE...1 1.3. DIAGRAMMA DELLE

Dettagli

2. Relazione tecnica Riferimenti normativi per la progettazione stradale Classificazione stradale e piattaforma

2. Relazione tecnica Riferimenti normativi per la progettazione stradale Classificazione stradale e piattaforma 2. Relazione tecnica Riferimenti normativi per la progettazione stradale I riferimenti normativi per la progettazione stradale sono i seguenti: D.M. 5.11.2001 n.5 Norme funzionali e geometriche per la

Dettagli

LIVELLO DI SERVIZIO (LOS) Autostrade

LIVELLO DI SERVIZIO (LOS) Autostrade LIVELLO DI SERVIZIO (LOS) Autostrade Esercizio 1 Determinare il livello di servizio di un autostrada extraurbana con due corsie per senso di marcia. Si suppone che il terreno del tratto stradale analizzato

Dettagli

Biciclette nelle corsie bus

Biciclette nelle corsie bus Biciclette nelle corsie bus Ing. Enrico Chiarini Consentire il transito delle biciclette nelle corsie già riservate ai bus e/o taxi può essere molto utile per favorire gli spostamenti in ambito urbano.

Dettagli

4 CONVEGNO NAZIONALE SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO: SOLUZIONI E STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TRASPORTO FERROVIARIO

4 CONVEGNO NAZIONALE SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO: SOLUZIONI E STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TRASPORTO FERROVIARIO 4 CONVEGNO NAZIONALE SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO: SOLUZIONI E STRATEGIE PER LO SVILUPPO DEL TRASPORTO FERROVIARIO Parametri di riferimento per la definizione dei tracciati ferroviari: limiti di

Dettagli

Progetto per la riqualificazione e /o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e

Progetto per la riqualificazione e /o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e Progetto per la riqualificazione e /o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e partecipative SOLUZIONI PROGETTUALI PER LA SICUREZZA IN AMBITO

Dettagli

P.G.T.U. Piano Generale del Traffico Urbano Allegato E Regolamento Viario

P.G.T.U. Piano Generale del Traffico Urbano Allegato E Regolamento Viario Comune di Feltre P.G.T.U. Piano Generale del Traffico Urbano Allegato E Committente Comune di Feltre Gruppo di lavoro dott. ing. Francesco Seneci dott. ing. Francesco Avesani Versione documento Maggio

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

Documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro

Documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A. Sede in Cuneo Via Massimo d Azeglio, 8 - tel. 0171697550 - fax 0171603693 acquedotto.langhe@tiscali.it www.acquambiente.it SOCIETA DELLA PROVINCIA DI CUNEO - Capitale

Dettagli

Oggetto : Relazione Tecnico Descrittiva per la realizzazione di una pista ciclopedonale in località Faella

Oggetto : Relazione Tecnico Descrittiva per la realizzazione di una pista ciclopedonale in località Faella Oggetto : Relazione Tecnico Descrittiva per la realizzazione di una pista ciclopedonale in località Faella Aspetti Generali Della Zona D intervento La località di Faella è ubicata nella zona bassa del

Dettagli

Esercizi. Roberto Roberti Tel.: 040/

Esercizi. Roberto Roberti Tel.: 040/ Esercizi Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Ingegneria e Architettura Corso Laurea Magistrale: Ingegneria Civile Insegnamento: Principi di Infrastrutture Viarie (cod. 239MI) Roberto Roberti

Dettagli

A tale riguardo si forniscono alcune indicazioni di carattere generale.

A tale riguardo si forniscono alcune indicazioni di carattere generale. schemi segnaletici di possibile attuazione per il fermo temporaneo in carreggiata dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle,5 t Edizione 2015-2016 1 PREMESSA Il presente documento integra il

Dettagli

Highways (strade extraurbane)

Highways (strade extraurbane) Strade extraurbane La classiicazione HCM Highways (strade extraurbane) A più corsie (multilane) A 2 corsie (Two lane) Freeways (autostrade) Caratteristiche Multilane highway Il sorpasso non invade le corsie

Dettagli

UNI/EN 12193 maggio 2001 Illuminazione d installazioni sportive. UNI/EN 12464-2 gennaio 2008 Illuminazione dei posti di lavoro in esterni

UNI/EN 12193 maggio 2001 Illuminazione d installazioni sportive. UNI/EN 12464-2 gennaio 2008 Illuminazione dei posti di lavoro in esterni DECRETO MINIST. N.81 DEL 29-04-08 APIL Associazione Professionisti dell illuminazione www.lightis.eu Questo decreto sostituisce ed integra la legge 626 sulla sicurezza del lavoro Per la prima volta viene

Dettagli