ITI GALILEI - ARZIGNANO

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1 1 ITI GALILEI - ARZIGNA REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUONE (G.L.I) D ISTITUTO PIA ANNUALE PER L INCLUVITA (P. A. I.) A.S Direttiva M. 27/12/2012 e C.M. n 8 del 6/3/2013 REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUONE (G.L.I) D ISTITUTO -discusso dal Collegio dei Docenti il 14 maggio approvato dal Consiglio di Istituto il 12 giugno 2014 RMATIVA DI RIFERIMENTO -Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica) -Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo Legge 104/92 art. 15 comma 2 -Nota MIUR prot del 22 novembre 2013 (Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A. S. 2013/2014. Chiarimenti) Art. 1-Costituzione del G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l Inclusione) E costituito presso l ITI Galilei di Arzignano il Gruppo di lavoro per l inclusione Art.2-Finalità Compito del GLI è: 1 collaborare all interno dell Istituto alle iniziative educative e di integrazione che riguardano studenti con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento (DSA) o che sono stati individuati come alunni con BES; 2 presiedere alla individuazione delle linee generali dell inclusione nella scuola; 3 Analizzare, valorizzare, raccordare e richiedere le risorse umane e materiali che all interno della scuola possano favorire l inclusione. Art.3-Composizione Il GLI d Istituto è composto da: 1 il Dirigente scolastico, che lo presiede; (componente di diritto) 2 i collaboratori del Dirigente scolastico; 3 il Docente funzione strumentale competente e/o referente; 4 i docenti specializzati per le attività di sostegno; 5 un assistente amministrativo individuato annualmente dal DS; 6 un rappresentante dei genitori di studenti con disabilità e/o con DSA e/o con BES; 7 uno o più operatori sociali o sanitari che si occupano degli alunni con disabilità o con DSA o con BES I componenti che rappresentano i genitori degli studenti e gli operatori sociali e sanitari costituiscono una componente annuale. Possono essere invitati sulla base degli argomenti all ordine del giorno, con funzione consultiva e su individuazione del Dirigente scolastico: 1 un rappresentante degli studenti con disabilità o con DSA o con BES; 2 lo psicologo scolastico; 3 docenti esperti in pedagogia inclusiva; 4 docenti di italiano come L2; 5 un rappresentante dei gruppi accoglienza e orientamento dell Istituto; 6 rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni. 7 altri esperti secondo gli argomenti in discussione Art.4 Convocazione e Riunioni Il G.L.I. si riunisce almeno due volte l anno. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico e presiedute dallo stesso o da un suo delegato. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei componenti. Di ogni seduta deve essere redatto apposito verbale. Il GLI si può riunire in seduta: 1 plenaria (con la partecipazione di tutti i componenti), 2 ristretta (con la sola presenza degli insegnanti) 3 dedicata (con la partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un singolo alunno): in quest ultimo caso il GLI è detto GLH operativo.

2 2 Si può altresì riunire per articolazioni funzionali. Art.5 Competenze Il GLI svolge le seguenti funzioni: 1 analizzare la situazione complessiva dell istituto (numero di alunni con disabilità, DSA, BSE, tipologia dello svantaggio, classi coinvolte); 2 rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola; 3 individuare i criteri per l assegnazione degli alunni con disabilità e/o con DSA e/o con BES alle classi; 4 individuare i criteri per l assegnazione dei docenti di sostegno alle classi, per la distribuzione delle ore delle relative aree; 5 verificare che siano attuate le procedure corrette messe in atto dalla scuola per l inclusione; 6 proporre l acquisto di attrezzature, strumenti, sussidi, ausili tecnologici e materiali didattici destinati agli alunni con disabilità e DSA o ai docenti che se ne occupano; 7 definire le modalità di accoglienza degli alunni con disabilità e/o con DSA e/o con BES,; 8 analizzare casi critici e proposte di intervento per risolvere problematiche emerse nelle attività di integrazione; 9 formulare proposte per la formazione e l aggiornamento dei docenti; 10 programmare interventi specifici di insegnamento dell italiano come L2; 11 entro il mese di giugno, elaborare la proposta di Piano Annuale per l Inclusività riferito a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali; 12 nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, provvedere all adattamento del Piano Annuale per l Inclusività, in base al quale il Dirigente Scolastico procederà all assegnazione definitiva delle risorse. 2. Competenze dei Consigli di Classe che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES I Consigli di Classe, per quanto concerne gli alunni in situazione di Disabilità, DSA, altri BES, devono: a) essere informati e informarsi su tutte le problematiche relative all alunno in situazione di Disabilità, DSA, altri BES; b) essere informati ed informarsi sulle procedure previste dalla normativa; c) discutere e approvare la bozza del PEI presentata dall insegnante di sostegno e redigere il PDP per gli alunni con DSA/BES; d) effettuare la verifica del PEI/PDP nei tempi e nelle modalità previsti, allo scopo di prevedere eventuali modificazioni e miglioramenti adeguati alle difficoltà riscontrate e valorizzare le pratiche di successo. 3. Competenze dei Coordinatori dei Consigli di Classe che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES I Coordinatori dei Consigli di Classe per quanto concerne gli alunni in situazione di Disabilità, DSA, altri BES, devono: a) partecipare alle attività del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) ; b) partecipare agli incontri di programmazioneverifica con gli Operatori Socio-Sanitari; c) raccogliere dai membri del Consiglio di Classe e diffondere tra gli stessi le informazioni concernenti gli alunni con Disabilità, DSA, altri BES e tutte le attività dell Istituto ad essi connesse; d) mediare le relazioni tra il Consiglio di Classe, la famiglia dell alunno con disabilità, DSA, altri BES e i membri del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) insieme all Insegnante di sostegno. 4. Competenze dei singoli Docenti che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES I singoli docenti che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES devono: a) informarsi ed essere informati su tutte le problematiche relative all alunno con Disabilità, DSA, altri BES; b) informarsi ed essere informati sulle procedure previste dalla normativa; c) segnalare al Coordinatore di Classe, all Insegnante di sostegno, o alla Funzione Strumentale qualsiasi problema inerente all attività formativa che coinvolga gli alunni con Disabilità, DSA, altri BES; d) concordare con il Docente di sostegno e gli altri docenti di Classe le diverse programmazioni personalizzate, secondo le indicazioni del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI). 5. Competenze della Funzione Strumentale per il Successo Formativo riguardo agli alunni con Disabilità, DSA, altri BES; a) Coadiuvare o sostituire il Coordinatore di classe nella redazione del PD b) in situazioni particolarmente problematiche, partecipare agli incontri di redazione o verifica

3 3 PEI/PDF con la presenza degli operatori sociosanitari e le famiglie dell' alunno interessato c)in situazioni particolarmente problematiche, partecipare in situazioni particolarmente problematiche, partecipare ai Consigli di Classe per discutere questioni attinenti ad alunni con Disabilità, DSA, altri BES; d) definire, con gli Insegnanti di sostegno, le modalità di accoglienza degli alunni con Disabilità, DSA, altri BES; e) partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti Disabilità, DSA, altri BES; f) collaborare all accoglienza dei Docenti di sostegno nell ambito delle attività di inclusione; g) curare attività di continuità h)attuare specifici interventi di insegnamento dell italiano come L2, di recupero delle difficoltà scolastiche e di educazione interculturale, in base alle risorse interne e i finanziamenti a disposizione; i) tenere i contatti con l ULSS e con gli altri Enti esterni all Istituto per questioni di carattere generale; l) collaborare col Dirigente Scolastico alla elaborazione del quadro riassuntivo generale della richiesta di organico dei docenti di sostegno; 6. Collegio dei Docenti a) Discute e delibera il piano annuale. b) All inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. c) Al termine dell anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Art.6 Compenso La partecipazione dei docenti e del personale amministrativo rientra negli incarichi propri delle funzioni apicali o nell attività di servizio. Potrà essere incentivata sulla base delle decisioni concordate in sede di contrattazione integrativa di istituto. g) comunicare tempestivamente l assenza all alunno con Disabilità seguito mettendosi a disposizione per coprire eventuali assenze di Docenti

4 4 PIA ANNUALE PER L INCLUVITA (P. A. I.) A. S Approvato dal Collegio dei Docenti il 12/03/2015 Parte I analisi dei punti di forza e di criticità TUAZIONE (dicembre 2014) -alunni disabili: 6 (di cui 1 DSA certificato ante legge 170/2010) -DSA: 18 (di cui 9 nuovi) -altri BES con Piano Didattico: 2 (di cui 1 ADHD e 1 per difficoltà fisiche) -stranieri con necessità linguistiche: 3 (neo-arrivati in Italia, ma con diploma italiano di terza media) - alunni senza piano didattico, ma monitorati: 13 -altri alunni stranieri monitorati: circa 5 Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno 3 Funzioni strumentali / coordinamento 1 La FS per il successo formativo è referente per gli Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: alunni con BES 1 psicologo scolastico Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso Sì / No Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Per la trattazione di casi particolari Invitati la trattazione di casi particolari

5 5 Altri docenti Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Invitati la trattazione di casi particolari Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI Rapporti con privato sociale e volontariato Assistenza alunni disabili Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Non occorre al momento Il PEI e il PdP viene redatto consultando previamente la famiglia Secondo gli accordi di programma per l' Alternanza scuola lavoro e l inserimento lavorativo Il Dirigente e la funzione strumentale partecipano agli incontri

6 6 Formazione docenti Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Psicologia e psicopatologia dell età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Didattica interculturale / italiano L2 Altro: La scuola ha organizzato corsi sui DSA e favorisce la partecipazione ad attività di formazione no Parte II- Competenze e procedure di massima 1. Competenze degli Insegnanti di sostegno Gli Insegnanti di sostegno si occupano di: a) seguire l attività educativa e didattica degli alunni a loro affidati, secondo le indicazioni del Consiglio di Classe e del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI); b) redigere le bozze del PDF e del PEI da presentare al Consiglio di Classe, ai genitori e/o agli Operatori Socio-Sanitari ; c) redigere il PDF e il PEI in versione definitiva; d) partecipare ai Consigli di Classe, al Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) e agli incontri di verifica con gli Operatori Socio-Sanitari ; e) collaborare ad informare gli altri membri del Consiglio di Classe sulle problematiche relative all alunno con Disabilità e sulle procedure previste dalla normativa; f) mediare, in collaborazione con il Coordinatore di Classe, le relazioni tra il Consiglio di Classe e la famiglia dell alunno con Disabilità; g) comunicare tempestivamente l assenza all alunno con Disabilità seguìto, mettendosi a disposizione per coprire eventuali assenze di Docenti, a meno che in Consiglio di Classe non si sia stabilito che il Docente di Sostegno debba seguire anche altri alunni della classe. 2. Competenze dei Consigli di Classe che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES I Consigli di Classe, per quanto concerne gli alunni in situazione di Disabilità, DSA, altri BES, devono: a) essere informati e informarsi su tutte le problematiche relative all alunno in situazione di Disabilità, DSA, altri BES; b) essere informati ed informarsi sulle procedure previste dalla normativa; c) discutere e approvare la bozza del PEI presentata dall insegnante di sostegno e redigere il PDP per gli alunni con DSA/BES; d) effettuare la verifica del PEI/PDP nei tempi e nelle modalità previsti, allo scopo di prevedere eventuali modificazioni e miglioramenti adeguati alle difficoltà riscontrate e valorizzare le pratiche di successo. 3. Competenze dei Coordinatori dei Consigli di Classe che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES

7 7 I Coordinatori dei Consigli di Classe per quanto concerne gli alunni in situazione di Disabilità, DSA, altri BES, possono: a) partecipare alle attività del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) ; b) partecipare agli incontri di programmazione-verifica con gli Operatori Socio-Sanitari; c) raccogliere dai membri del Consiglio di Classe e diffondere tra gli stessi le informazioni concernenti gli alunni con Disabilità, DSA, altri BES e tutte le attività dell Istituto ad essi connesse; d) mediare le relazioni tra il Consiglio di Classe, la famiglia dell alunno con disabilità, DSA, altri BES e i membri del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) insieme all Insegnante di sostegno. 4. Competenze dei singoli Docenti che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES I singoli docenti che hanno alunni con Disabilità, DSA, altri BES devono: a) informarsi ed essere informati su tutte le problematiche relative all alunno con Disabilità, DSA, altri BES; b) informarsi ed essere informati sulle procedure previste dalla normativa; c) segnalare al Coordinatore di Classe, all Insegnante di sostegno, o alla Funzione Strumentale qualsiasi problema inerente all attività formativa che coinvolga gli alunni con Disabilità, DSA, altri BES; d) concordare con il Docente di sostegno e gli altri docenti di Classe le diverse programmazioni personalizzate, secondo le indicazioni del Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI). 5. Competenze della Funzione Strumentale per il Successo Formativo riguardo agli alunni con Disabilità, DSA, altri BES; a) Coadiuvare o sostituire il Coordinatore di classe nella redazione del Piano didattico b) in situazioni particolarmente problematiche, partecipare agli incontri di redazione o verifica PEI/PDF con la presenza degli operatori socio-sanitari e le famiglie dell' alunno interessato c)in situazioni particolarmente problematiche, partecipare in situazioni particolarmente problematiche, partecipare ai Consigli di Classe per discutere questioni attinenti ad alunni con Disabilità, DSA, altri BES; d) definire, con gli Insegnanti di sostegno, le modalità di accoglienza degli alunni con Disabilità, DSA, altri BES; e) partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti Disabilità, DSA, altri BES; f) collaborare all accoglienza dei Docenti di sostegno nell ambito delle attività di inclusione; g) curare attività di continuità h)attuare specifici interventi di insegnamento dell italiano come L2, di recupero delle difficoltà scolastiche e di educazione interculturale, in base alle risorse interne e i finanziamenti a disposizione; i) tenere i contatti con l ULSS e con gli altri Enti esterni all Istituto per questioni di carattere generale; l) collaborare col Dirigente Scolastico alla elaborazione del quadro riassuntivo generale della richiesta di organico dei docenti di sostegno; 6. Collegio dei Docenti a) Discute e delibera il piano annuale. b) All inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. c) Al termine dell anno scolastico verifica i risultati ottenuti.

8 8 Accoglienza alunni DSA La segreteria didattica Riceve dalla scuola di provenienza ovvero dalla famiglia dell alunno la diagnosi di DSA e ne avvisa il Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico Il coordinatore di classe o la funzione strumentale Il consiglio di classe Il coordinatore di classe o la funzione strumentale I genitori Riceve la famiglia. Comunica per iscritto al coordinatore e ai docenti del consiglio di classe che l alunno è DSA. Stabilisce che un apposito punto all o.d.g. della prima riunione utile del Consiglio di Classe preveda la redazione del PdP dell alunno. Contatta la famiglia dell alunno e raccoglie informazioni sulla situazione dell alunno stesso e sul suo percorso scolastico e su quali interventi e strategie si potrebbero adottare per rendere serena la sua esperienza scolastica. Prepara una bozza del PdP. Esamina la situazione oggettiva dell alunno in relazione agli apprendimenti e al comportamento. Redige il PdP dell alunno, partendo dalla bozza preparata dal coordinatore o dalla funzione strumentale, tenendo conto, per quanto gli sembri opportuno, delle indicazioni della famiglia. Contatta i genitori dell alunno e illustra loro il PdP Controfirmano il PdP e ne ottengono una copia. Individuazione di un alunno BES: a) su richiesta della famiglia La segreteria didattica Il Dirigente Scolastico Riceve dalla famiglia dell alunno la documentazione medica o di altra natura relativa allo stato di disagio dell alunno e ne avvisa il Dirigente Scolastico. Riceve la famiglia. Comunica al coordinatore che la famiglia chiede che l alunno sia considerato con BES. Stabilisce che la questione venga trattata in un apposito

9 9 punto all o.d.g. della prima riunione utile del Consiglio di Classe. Il coordinatore di classe o la funzione strumentale Il consiglio di classe I genitori Contatta i genitori dell alunno e raccoglie informazioni sulla situazione dell alunno stesso e sul suo percorso scolastico e su quali interventi e strategie si potrebbero adottare - a loro avviso - per rendere serena la sua esperienza scolastica. Prepare la bozza del PdP. Esamina la situazione oggettiva dell alunno in relazione agli apprendimenti e al comportamento. Decide se l' alunno in questione debba essere considerato con Bisogni Educativi Speciali e mette a verbale la decisione. In caso di decisione positiva, redige un PdP partendo dalla bozza preparata dal Coordinatore o dalla funzione strumentale e tenendo conto, per quanto gli sembri opportuno, delle indicazioni della famiglia. Stabilisce inoltre l' arco temporale di validità del PdP. Controfirmano il PdP e ne ottengono una copia. b) su segnalazione di un docente di classe Il docente Il coordinatore di classe o la funzione strumentale La segreteria didattica Il Dirigente Scolastico Informa il coordinatore di classe e il Dirigente dei motivi per i quali ritiene che l alunno possa essere considerato con BES. Contatta i genitori dell alunno e raccoglie informazioni e documentazione sulla situazione dell alunno stesso e sul suo percorso scolastico, nonché sul suo metodo di studio a casa e su quali interventi e strategie si potrebbero adottare - a loro avviso - per rendere serena la sua esperienza scolastica. Prepara una bozza del PdP. Si consulta con il Dirigente. Riceve dalla famiglia o dal coordinatore di classe la eventuale documentazione medica o di altra natura relativa allo stato di disagio dell alunno Valuta con il coordinatore di classe le azioni da intraprendere. Riceve la famiglia dell alunno. Stabilisce

10 10 che la questione venga trattata in un apposito punto all o.d.g. della prima riunione utile del Consiglio di Classe. Il consiglio di classe I genitori Esamina la relazione del coordinatore. Decide se l' alunno in questione va considerato con Bisogni Educativi Speciali e mette a verbale la decisione. In caso positivo, redige un PdP partendo dalla bozza preparata dal Coordinatore o dalla funzione strumentale e tenendo conto, per quanto gli sembri opportuno, delle indicazioni della famiglia. Stabilisce inoltre l' arco temporale di validità del PdP. Controfirmano il PdP e ne ottengono una copia.

11 11 MODALITA DI ACCOGLIENZA DI UN ALUN DISABILE. La segreteria didattica Riceve dalla scuola di provenienza ovvero dalla famiglia dell alunno la certificazione e avvisa il Dirigente Scolastico e il referente per le attività di sostegno. Il referente per le attività di sostegno o un docente di sostegno delegato Prende contatto con i docenti della scuola di provenienza dell alunno e i suoi genitori, nel mese di maggio, per formulare progetti per l integrazione. Verifica la documentazione pervenuta e prepara una breve presentazione dell alunno e delle sue necessità da esporre al GLI. Il Dirigente Scolastico Riceve la famiglia dell alunno. All inizio del nuovo anno scolastico comunica per iscritto al coordinatore e ai docenti del consiglio di classe che l alunno è disabile. Stabilisce che un apposito punto all o.d.g. della prima riunione utile del Consiglio di Classe preveda una prima analisi della situazione dell alunno stesso e si adottino alcuni accorgimenti didattici ed educativi in attesa della formulazione del PEI. Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe Durante la prima riunione del Consiglio di classe presenta l alunno. Incontra i genitori all inizio dell anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ULSS, collabora con gli insegnanti curriculari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione. Il referente per le attività di sostegno Predispone all inizio dell attività scolastica tutte le attività volte ad accogliere l alunno diversamente abile, assieme al docente referente dell accoglienza, secondo le indicazioni del GLI. Modalità di redazione e approvazione del PEI Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe Dopo un congruo periodo di tempo, recependo le prime osservazioni dei colleghi, prepara una bozza di PEI e di

12 12 PDF. Il Dirigente Il GLH operativo Il consiglio di classe I genitori e gli altri componenti del GLH operativo Al fine della redazione del PEI e del PDF, convoca una riunione dedicata del GLI ( GLH operativo ) alla quale saranno presenti: il Dirigente, il coordinatore di classe, il docente di sostegno, i genitori dell alunno, gli operatori dell ULSS interessati ed altre figure che si occupano dell alunno. Stabilisce che un apposito punto all o.d.g. della prima riunione utile del Consiglio di Classe preveda l approvazione del PEI/PDF dell alunno. Redige il PEI/PDF dell alunno partendo dalla bozza elaborata dal docente di sostegno. Nella prima riunione utile, esamina, eventualmente modifica e approva il PdP dell alunno elaborato del GLH operativo Controfirmano il PEI/PDF e ne ottengono una copia. Individuazione di un alunno straniero con difficoltà linguistiche. a) alunno straniero che si iscrive per la prima volta ad una scuola italiana La segreteria didattica Il Dirigente o il docente delegato Riceve dalla famiglia la domanda di iscrizione e richiede la documentazione scolastica del ragazzo tradotta. Avvisa il Dirigente. Riceve la famiglia e l alunno, fornisce prime informazioni sulla scuola (qualora ce ne sia bisogno) e acquisisce informazioni sul percorso scolastico pregresso dell alunno. Assegna l alunno ad una classe corrispondente all età anagrafica, in attesa che vengano svolti test di accertamento linguistico e disciplinare. Avvisa per iscritto i docenti del Consiglio di Classe. Stabilisce che un apposito punto all o.d.g. della prima riunione utile del Consiglio di Classe preveda una analisi della situazione dell alunno.

13 13 I docenti Nelle primissime settimane di scuole svolgono accertamenti linguistici e disciplinari. Nel primo consiglio di classe utile esaminano la situazione dell alunno e stabiliscono in quale classe sia opportuno inserirlo. Eventualmente lo individuano come alunno con BES e redigono un PdP. In ogni caso stabiliscono comuni accorgimenti educativi e didattici e le modalità con cui l alunno dovrà svolgere un corso di italiano L2. Stabiliscono inoltre l' arco temporale di validità del PdP. Il Collegio dei Docenti Il coordinatore di classe o la funzione strumentale I genitori Delibera l eventuale inserimento dell alunno in una classe diversa da quella dell età anagrafica. Contatta la famiglia. Illustra le decisioni del Consiglio di Classe e del Collegio. Controfirmano il PdP e ne ottengono una copia. b) alunno straniero in possesso del diploma di licenza conclusiva del primo ciclo conseguito in Italia. I docenti Il coordinatore di classe o la funzione strumentale I genitori Nelle primissime settimane di scuole svolgono le consuete prove di ingresso. Nel primo consiglio di classe utile,esaminando la situazione della classe, stabiliscono se l alunno ha carenze linguistiche, anche solo settoriali. Eventualmente lo individuano come alunno con BES e redigono un PdP. In ogni caso stabiliscono comuni accorgimenti educativi e didattici e le modalità con cui l alunno dovrà svolgere un corso di italiano L2. Stabiliscono inoltre l' arco temporale di validità del PdP. Contatta la famiglia. Illustra le decisioni del Consiglio di Classe. Controfirmano l eventuale PdP e ne ottengono una copia.

14 14 Perdita dello status di alunno con BES Il coordinatore e i docenti Durante la riunione del Consiglio di Classe, il coordinatore e i docenti esaminano la situazione dell' alunno. Se ritengono che non debba più essere considerato con BES, mettono la desione a verbale con le motivazioni. Il coordinatore di classe o la funzione strumentale Contatta la famiglia e illustra le decisioni del Consiglio di Classe. Modalità di effettuazione delle verifiche dei PEI e dei PDP Il Dirigente I docenti Stabilisce che un apposito punto all o.d.g. dell ultimo Consiglio di Classe preveda la verifica del PEI/PDP. Valuta, anche dopo aver ascoltato il parere del docente di sostegno o del coordinatore o dei genitori dell alunno, l opportunità di convocare prima del Consiglio di Classe il GLH operativo che ha redatto il PEI per una verifica finale. Nell ultimo Consiglio di Classe effettuano la verifica del PEI/PDP. Le osservazioni dei docenti vengono messe a verbale. Rapporti con gli esperti esterni -Gli esperti incaricati dalla famiglie possono avere colloqui con il Dirigente, con la Funzione Strumentale, con il Coordinatore o con i singoli docenti durante il normale orario di ricevimento. - Il Consiglio di Classe sarà convocato per un confronto con la famiglia dell alunno con BES e/o con i suoi genitori solo in casi eccezionali.

15 15 Parte III Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti ogni tre anni si prevederà un incontro di formazione per i docenti su tematiche riguardanti i BES si darà pubblicità a corsi esterni di formazione riguardanti i BES si amplierà la sezione del sito riguardante la didattica speciale Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi si adotterà per ogni verifica una scheda fortemente strutturata in cui il docente illustrerà come la prova è stata adattata alle esigenze dell' alunno secondo il suo PdP/PEI (vedi sotto) i dipartimenti disciplinari continueranno l' attività di individuazione degli obiettivi essenziali per ogni materia le prove di verifica scritte verranno impostate per livelli di difficoltà, in modo che i primi quesiti siano quelli riguardanti l acquisizione delle competenze ritenute imprescindibili; si terranno anche presenti le esigenze dei singoli alunni con BES Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola si prevederà uno sportello didattico dedicato agli alunni con BES specie stranieri si continuerà a prevedere il corso sul metodo di studio Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti si favorirà la costituzione di una rete di scuole vicine per l' insegnamento dell'italiano L2 si cercherà di organizzare gruppi di mutuo aiuto tra alunni Ruolo delle famiglie i genitori potranno continuare a fare riferimento non solo ai docenti, ma anche al Dirigente o alla funzione strumentale per migliorare i contatti con le famiglie degli alunni stranieri, si chiederà di usufruire del servizio di mediazione culturale dell ULSS Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione I fondi stanziati alla scuola in base agli articoli 7 e 9 del CCNL saranno impiegati per progetti che abbiano l inclusione tra i loro obiettivi Attenzione dedicata alla continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. si proporranno alle scuole medie vicine di organizzare degli incontri con le famiglie di alunni BES di Terza Media per illustrare il percorso formativo della nostra scuola Si cercherà, con un lavoro di rete, di fare in modo che la Scuola Media di provenienza comunichi alla nostra scuola che un alunno neo-iscritto è stato riconosciuto con BES (ciò, allo stato attuale, non avviene). durante le attività di "Scuola Aperta", un docente eserto sulle tematiche dell' inclusione sarà a disposizione per dare informazioni e per attività di orientamento nei progetti di alternanza scuola lavoro, si terranno presenti le esigenze degli alunni con BES

16 16 Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (già approvato dal Collegio dei Docenti il 14 maggio 2014) Se il GLH OPERATIVO che redige il PEI, stabilisce che l alunno disabile è in situazione di gravità tale da necessitare del rapporto di insegnamento 1:1, si chiederà all UST una cattedra di sostegno. Negli altri casi si chiederà almeno il rapporto 1:3 SCHEDA DA ALLEGARE ALLA VERIFICA SCRITTA DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ALUN. CLASSE SEZ. Verifica di. Data.. Docente (basarsi solo su ciò che è previsto dal PDP/PEI dell alunno) In vista di questa prova, all alunno sono stati indicati gli argomenti da studiare e gli obiettivi da conseguire? La data della verifica è stata stabilita in anticipo? La prova è stata formulata per obiettivi minimi o ridotti o differenziati? Minimi rido differenzia Rispetto a quella somministrata al resto della classe, la prova è È stato tenuto presente se nel PDP/PEI vi erano indicazioni sulle tipologie di prove più opportune da utilizzare? uguale rido a equipollente differenziata I quesiti per accertare gli obiettivi irrinunciabili sono chiaramente indicati? È stato concesso all alunno tempo maggiore di esecuzione? Quanto? L alunno ha potuto usare schemi, tabelle, formulari concordati con il docente in anticipo? minuti non ha voluto avvalersene non ha voluto avvalersene L alunno ha potuto usare la calcolatrice e/o altri ausili informatici? non ha voluto avvalersene Nello stesso giorno erano previste altre verifiche scritte o orali per l alunno? Eventualmente, questa prova è integrata con una ulteriore prova orale? Annotazioni per future verifiche: Note: Firma del Docente

17 17 Approvato dal Gruppo di Lavoro per l Inclusione in data Approvato dal Collegio dei docenti il 12/03/2015 DISTRIBUZIONE DELLE ORE DI SOSTEG Area scientifica Area umanistica Area tecnica 1 D 1F 1H 4D2 5B 5F

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