Torino, 15 dicembre Ing. Paola Maria Arneodo
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1 Dalla sicurezza delle cure alle cure in sicurezza. Torino 15 dicembre 2010 Possibilità e problematiche nell adeguamento strutturale alle norme di sicurezza antincendio Ing. Paola Maria Arneodo
2 Azienda Ospedaliera S.Croce e Carle Cuneo Analisi di una realtà ospedaliera
3 UN UNICO OSPEDALE PER ACUTI SUDDIVISO IN DUE PRESIDI CARLE SANTA CROCE Direzione Amministrativa
4 Ospedale S. Croce Progettato negli anni 50 secondo la tipologia ad H
5 Ospedale A. Carle Progettato negli anni 30 come ospedale pneumologico
6 Ospedale S. Croce Sezione Altezza totale: 27 metri q. -5,50 m q. -2,50 m
7 Ospedale A. Carle Sezione Altezza totale: 18 metri
8 Incremento volumetrico e strutturale dei due presidi nel corso degli anni ( ) per accresciute esigenze sanitarie e necessità gestionali che hanno richiesto la chiusura della terza sede ospedaliera Legenda Ospedale S. Croce
9 Struttura caratterizzata da collegamenti verticali interni progettati secondo i criteri di sicurezza degli anni Presenza di pochi cavedi non compartimentati Legenda Ospedale S. Croce
10 Gli aumenti volumetrici e le nuove esigenze sanitarie e funzionali hanno comportato: incremento ed estensione degli impianti di condizionamento (le unità di trattamento aria sono passate da 15 a 73 nel corso degli ultimi 15 anni) posizionamento unità di trattamento aria in aree interne ed esterne disponibili con difficoltà strutturali di adeguamento alla norma di prevenzione incendi (proliferare delle serrande tagliafuoco dovuta alla lunghezza dei percorsi dei canali) difficile inserimento di canalizzazioni dell aria nei controsoffitti e nei cavedi esistenti collocazione reti di distribuzione nei corridoi tecnici esistenti
11 Cronistoria delle pratiche antincendio 1980 L ospedale civile S.Croce richiede il rilascio di CPI con indicazione da parte del Comando delle opere da attuare Adeguamento della cucina e di tutte le aree di laboratorio con presenza di gas Isolamento del reparto di Alte Energie Realizzazione di scale e ascensori di tipo protetto Realizzazione di una scala di sicurezza esterna Realizzazione nuova rete idranti Adeguamento cabine elettriche Compartimentazione cavedi e locali tecnici
12 Cronistoria delle pratiche antincendio 1992 Il Comando Provinciale prescrive l installazione di rilevatori fumo in tutti i locali del presidio 1995 Ulteriori indicazioni da parte del Comando inerenti le caratteristiche di portata, alimentazione, riserva dell impianto idrico antincendio, la propagazione del fumo, la necessità di un piano di formazione del personale, l esodo di persone con difficoltà motorie Realizzazione vasca antincendio Realizzazione di un primo ascensore antincendio
13 Cronistoria delle pratiche antincendio 2000 Elaborazione da parte dell Azienda di un progetto generale di adeguamento e successiva approvazione da parte del Comando. Lavori di adeguamento in corso: Ascensori antincendio Completamento compartimentazione.
14 Cronistoria delle pratiche antincendio Realizzazione filtri a prova di fumo davanti ai vani scala nei piani interrati. Realizzazione di vetrate REI nei vani scala protetti Completamento impianto rilevazione fumi
15 Cronistoria delle pratiche antincendio 2002 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private Decreto 18 settembre Per le strutture esistenti: obbligo di adeguamento entro settembre 2007 in base alle nuove prescrizioni della regola tecnica (Titolo III) secondo progetti precedentemente approvati dai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco con lavori in corso (anche sulla base di normative antecedenti la regola tecnica) per nuovi interventi di ristrutturazione il progetto deve essere redatto sulla base della regola tecnica
16 Cronistoria delle pratiche antincendio Per nuovi interventi di ristrutturazione accesso tramite filtri a prova di fumo per sale operatorie, terapie intensive, locali mensa, ecc.
17 Cronistoria delle pratiche antincendio Nel caso in cui non esista un progetto approvato precedentemente alla pubblicazione della regola tecnica, per ospedali aventi altezza antincendio superiore a 24 m accesso ai vani scale tramite filtro a prova di fumo
18 Conclusioni 2010 Completamento delle opere previste nel progetto approvato nel 2000 dal Comando Provinciale con certificazione delle opere realizzate nel corso degli anni. Progettazione di nuovi interventi di ristrutturazione che comportano cambio di destinazione d uso e modifiche delle caratteristiche inerenti la sicurezza antincendio (affollamento, carico d incendio, modifica delle vie d esodo) secondo la regola tecnica di prevenzione incendi.
19 Conclusioni Possibilità: esiste la possibilità tecnica di adeguare un ospedale datato alla regola tecnica di prevenzione incendi. Problematiche: Gli ospedali che hanno più di 40 anni sono stati progettati con criteri difficilmente riconducibili ai requisiti richiesti dalla norma, soprattutto per quanto riguarda le problematiche di propagazione del fumo e l allontanamento di persone con difficoltà motorie.
20 Conclusioni Problematiche: L esecuzione di opere antincendio in ospedali esistenti è estremamente difficoltoso perché richiede la sospensione parziale delle attività sanitarie in aree diffuse (es. realizzazione di filtri a prova di fumo) per evitare la propagazione delle poveri Le opere di protezione passiva dell edificio (compartimentazione, filtri, ecc.) inserite in una struttura esistente, non progettata secondo moderni criteri di prevenzione incendi, mal si armonizzano con il funzionamento di un ospedale.
21 Si ringrazia per l attenzione.
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