INDAGINE AMBIENTALE D.Lgs. 230/95 e ss.mm.ii. D.Lgs. 241/2000 D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.

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1 INDAGINE AMBIENTALE D.Lgs. 230/95 e ss.mm.ii. D.Lgs. 241/2000 D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. Indagine ambientale per la misura della concentrazione media annuale di gas radon GS S.p.A. Market RM Prati Fiscali Via dei Prati Fiscali Roma Redatto Verificato Approvato Alessandro Iuele Silvia Marchese Eugenio Pacelli del 11 lug 16 Il presente documento è composto di n. 7 pagine.

2 2 di 7 1 INTRODUZIONE Con riferimento al Vs. ordine riguardante la rilevazione del livello di concentrazione ambientale di gas radon nei luoghi di lavoro sotterranei, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 241/2000, in data 08 giu 15 è stato eseguito il posizionamento di appositi rilevatori, da ns. tecnici, presso il PdV MARKET RM PRATI FISCALI Via dei Prati Fiscali Roma. A tale riguardo, il servizio di monitoraggio è stato, secondo il dettato normativo, protratto per almeno 365 giorni naturali consecutivi. L indagine è stata svolta mediante l utilizzo di rilevatori passivi, tenuti in loco per almeno un anno, e analizzati da laboratorio abilitato. I risultati di tale indagine sono riportati nel presente documento. 2 IL RADON Il radon è un elemento chimico radioattivo appartenente alla famiglia dei gas nobili o inerti ed è inodore e incolore. Il radon si forma in seguito al decadimento nucleare del radio, che a sua volta proviene dall uranio. Questi elementi sono presenti, in quantità molto variabile, in tutta la crosta terrestre e, quindi, anche nei materiali da costruzione che ne derivano (cementi, tufi, laterizi, pozzolane, graniti, ecc.). Durante il processo di decadimento, il nucleo del radio emette una radiazione alfa e si trasforma in un nucleo di radon. Mentre il radio e l uranio sono elementi solidi, il radon è un gas e quindi è in grado di attraversare il terreno (i materiali da costruzione e anche l acqua) entrando negli edifici, attraverso le fessure, anche microscopiche, dei pavimenti o dai passaggi dei servizi idraulici, sanitari, elettrici, ecc., ove si accumula. All aria aperta si disperde rapidamente e non raggiunge quasi mai concentrazioni pericolose. Diversi sono i fattori che determinano il livello di radon all interno di un ambiente chiuso. Tra questi: le caratteristiche del suolo, delle rocce e dei materiali da costruzione, in relazione al contenuto e al rilascio di radionuclidi naturali, la differenza di temperatura tra interno ed esterno dell edificio e l effetto del vento, che rendono la pressione atmosferica all interno dell edificio più bassa di

3 3 di 7 quella del sottosuolo favorendo l ingresso del gas dal suolo verso l interno dell abitazione. Anche il Radon emette radiazioni e si trasforma in altri elementi. Questi ultimi sono definiti prodotti di decadimento o figli del Radon e sono a loro volta radioattivi e dunque emettono anch essi radiazioni. I prodotti di decadimento, che si depositano in parte sul pulviscolo presente nell'aria, quando sono respirati, si fissano all interno dell'apparato respiratorio (bronchi e polmoni). Le radiazioni che emettono possono danneggiare le cellule dando inizio, in alcuni casi, ad un processo cancerogeno proprio a carico dell apparato respiratorio. L Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) tramite l Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il Radon nel Gruppo 1 comprendente quelle sostanze per cui vi è un evidenza certa di cancerogenicità sull uomo. Analogamente ha fatto anche l Agenzia per la Protezione dell Ambiente americana (EPA). Tali Organizzazioni hanno stabilito che il rischio di contrarre il tumore al polmone proporzionale alla concentrazione del radon e al tempo di esposizione. 3 NORMATIVA VIGENTE Con il D.Lgs. 26 maggio 2000 n. 241 è stata regolamentata l esposizione dei lavoratori alle radiazioni alfa, prodotte dal decadimento del radon. In particolare, sono disciplinate tutte le attività lavorative che si svolgono nei luoghi sotterranei. Nell allegato I bis è riportata la definizione di livello di azione inteso come valore di concentrazione di attività di radon in aria o di dose efficace, il cui superamento richiede l adozione di azioni di rimedio che riducano tale grandezza a livelli più bassi del valore fissato. Il datore di lavoro deve: 1. effettuare una campagna di misure che valuti il livello di concentrazione ambientale medio annuale di radon in aria, confrontandolo con il livello di azione pari a 500 Bq/m 3 ; 2. se il valore medio annuale di concentrazione è inferiore all 80% del livello di azione [400 Bq/m 3 ], si dovrà provvedere a ripetere la valutazione con cadenza triennale o nel caso di variazioni significative del ciclo produttivo;

4 4 di 7 3. se la concentrazione è compresa tra l 80% ed il 100% del livello di azione, occorre ripetere con cadenza annuale la valutazione; 4. se la concentrazione è superiore al livello di azione, l esercente deve: a. spedire entro un mese la relazione ad ARPA, ASL di zona e Direzione Provinciale del Lavoro; b. calcolare la dose efficace assorbita dai lavoratori; c. se tale valore è maggiore di 3 msv/anno, deve avvalersi di un esperto qualificato per progettare interventi migliorativi e realizzarli entro tre anni; d. se tale valore è inferiore a 3 msv/anno, occorre ripetere con cadenza annuale la valutazione. Nelle Linee guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei emesse dal Coordinamento delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano troviamo le seguenti definizioni: Luoghi di lavoro: quei luoghi destinati a contenere posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda ovvero dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo nell area della medesima azienda ovvero unità produttiva in ogni caso accessibile per il lavoro; Ambiente sotterraneo: locale o ambiente con almeno tre pareti interamente sotto il piano di campagna, indipendentemente dal fatto che queste siano a diretto contatto con il terreno circostante o meno. Per decidere in quali ambienti effettuare le misure, occorre tenere conto del fatto che le stesse devono essere pianificate in modo da essere rappresentative dell esposizione del personale. Perciò, in linea di massima, le misure non dovranno essere condotte in locali che non siano occupati con continuità (tipo locali di servizio, spogliatoi, ecc.). In altri ambienti nei quali il personale entra senza occupare una vera e propria postazione di lavoro, ma che rimangono chiusi a lungo, non dovranno essere sottoposti a misura a meno che il personale nel suo complesso non vi trascorra almeno 10 ore al mese. Si ricorda, che a tutt oggi, quanto espresso dal Coordinamento delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano non è stato recepito in una norma valida a livello nazionale. Inoltre, si è ancora in attesa del decreto applicativo del D.Lgs. 241/2000.

5 5 di 7 4 METODO DI ANALISI Per questa indagine ambientale sono stati utilizzati dei rivelatori passivi. Per rivelatori passivi s intendono dei dispositivi che non necessitano di alimentazione elettrica; dopo un tempo di permanenza, la cui durata dipende dal tipo di rivelatore, sono rimossi e soggetti in laboratorio a procedure di tipo chimico fisico per la determinazione della concentrazione media nel periodo di integrazione. Tali rilevatori forniscono ottime indicazioni. È indispensabile che la valutazione sia eseguita, pertanto, su un periodo di tempo sufficientemente lungo (1 anno) allo scopo di avere una concentrazione media del radon. Come è noto, infatti, la concentrazione del radon negli ambienti è soggetta a notevole fluttuazione a causa delle variazioni di molteplici parametri ambientali e tecnici quali pressione, temperatura, caratteristiche costruttive, modalità di ricambio dell aria, ecc. In particolare sono stati posizionati negli ambienti dei rivelatori passivi a tracce nucleari del tipo Radonalpha CR 39, sono costituiti da una camera di diffusione all interno della quale è posizionato un rivelatore costituito di una resina di derivazione ottica PoliAllilDiglicolCarbonato o PADC o più semplicemente CR 39. La camera di diffusione e filtro è un contenitore di plastica di dimensioni [4,5 cm 2,0 cm]. Il contenitore ha forma pseudo cilindrica e presenta un fondo rimovibile; la fessura esistente tra tappo e contenitore dell ordine di pochi micron, è tale per cui è possibile l ingresso, al suo interno, del solo gas radon. Terminata l esposizione, il rivelatore è rimosso dall apposito contenitore e trattato chimicamente per evidenziare le tracce lasciate dalle particelle alfa, che sono quindi contate con metodi ottici o elettrici. Dalla conoscenza del numero di tracce, del tempo di esposizione e del fattore di calibrazione del sistema si determina la concentrazione media di radon durante l esposizione del rivelatore. I valori di concentrazione del gas radon sono calcolati attraverso una media ponderata in funzione dei giorni di esposizione del rilevatore a tracce. 4.1 Teoria del campionamento e della lettura della concentrazione di gas radon I sistemi di misura passivi, campionatori del tipo CR 39 (rilevatore a tracce), gli stessi utilizzati dall ISPRA nelle loro ricerche, consentono l effettuazione di una misura in due fasi distinte: nella prima i rilevatori registrano i conteggi,

6 nella seconda fase avviene l elaborazione dei dati in laboratorio. 6 di 7 Questi rilevatori, di natura polimerica, si basano sull effetto dell interazione della particella con la materia di cui essi sono costituiti. Le particelle, generate dal continuo decadimento del gas radon, sono registrate grazie al danneggiamento molecolare permanente che subisce il materiale attraversato: si formano così le cosiddette tracce nucleari latenti dell ordine di alcuni millesimi di micron. La densità delle tracce latenti (numero per unità di superficie) è proporzionale alla concentrazione di radon presente nell ambiente per il tempo di campionamento (tempo di esposizione). Terminata l esposizione, per rendere visibili le tracce, si procede a un trattamento chimico del materiale che è sottoposto a un bagno in soluzione basica o acida; dopo l attacco chimico le tracce rese visibili sono contate mediante un microscopio ottico. Per arrivare al risultato finale espresso in Bq/m 3, come concentrazione media, si dovrà conoscere, quindi, il numero delle tracce, il tempo di esposizione, il fattore di calibrazione del rilevatore. 5 RISULTATI FINALI Nelle seguenti tabelle sono riportati i punti di posizionamento dei rilevatori e il valore medio annuale della concentrazione di radon misurato nel periodo compreso tra il 08 giu 15 e il 15 giu 16. Tabella n. 1 Locale Riserva (adiacente estintore n. 11/12) Dosimetro S/N Concentrazione annuale (Bq/m 3 ) ± 14,6% Sala mensa ± 8,1%

7 7 di 7 6 CONCLUSIONI Dall esame dei risultati ottenuti, a seguito della valutazione eseguita presso il PdV in oggetto, si evince quanto segue: i rilevatori hanno dato una concentrazione media annuale di gas radon inferiore ai 400 Bq/m 3 (< 80% del livello di azione). Qualora cambino le condizioni di lavoro o in caso di modifica delle strutture bisognerà ripetere la valutazione. Roma 11 luglio 2016 prof. dott. chim. Eugenio Pacelli

8 Certificato n: del: Promocode: 1853 Ref.Agency: 1036 Consulenze Ambientali 1853 Eco Consult srl via Frascineto Roma RM Monitor n. ID Data inizio esposizione Data fine esposizione Giorni trascorsi Cod. Rif. Esposizione kbq*h/m3 Concentrazione media Bq/m / 14,6% Luogo di Esposizione: Carrefour market Via dei Prati Fiscali 59 RM Riserva vicino estintore Seminterrato Note sul Test: Tipo Test: Passivo Filtrato: SI Dosimetro conferito in laboratorio Tipo Rilevatore: AlphaTrack detector Radonalpha C Livello di Confidenza: 95% Tempo di Integrazione: Inferiore a 365 gg. (se inferiore necessita di integrazione a completamento del periodo annuale) ; Note Tecniche: pci/l leggasi PicoCurie al Litro Bq/m3 leggasi Bequerel al metro cubo; rappresentano l'unita' di misura della concentrazione media di gas Radon nell'ambiente secondo due diverse scale. IL TUO TEST: crn<400; crn >400 Legenda: 3 15 Valore di concentrazione in aria libera 77 Esposizione media Italiana in ambienti confinati 148 Valore di soglia consigliato da EPA oltre il quale realizzare una qualche azione per la mitigazione in ambiente residenziale 400 Concentrazione corrispondente all'80% del livello di azione ai sensi del Dlgs. 241/ Livello di azione ai sensi del Dlgs. 241/2000 ADEMPIMENTI PER LA ESPOSIZIONE AL RADON NEI LUOGHI DI LAVORO art. 10 bis, 1, lett a) e b) e 10 Ter, Capo III bis del Dlgs 241/2000 Entro 24 mesi dall'inizio attivita si esegue una campagna di misure con tempo di integrazione di un anno utilizzando un organismo riconosciuto che al termine del rilievo redige una relazione finale. Posto il Livello di azione a 500 Bq/mc: A) Se la misura e' inferiore all' 80% del livello di azione (i.e. 400 Bq/mc) l'obbligo e' risolto eccettuata la ripetizione della misura ogni tre anni. Qualora cambino le condizioni di lavoro, o in caso di modifica delle strutture bisognera' ripetere la misura anche prima della scadenza triennale. B) Se la misura e' tra l'80% ed il 100% del livello di azione (i.e Bq/mc) l'obbligo si risolve con la ripetizione della misura annualmente. C) Se la misura supera il livello di azione (i.e. > 500 Bq/mc) si dovra': 1) Incaricare un Esperto Qualificato per la valutazione della dose efficace assorbita dai singoli lavoratori D) Se la dose efficace e' inferiore a 3mSv/anno l'obbligo si risolve con la ripetizione della misura annualmente. E) Se la dose efficace e' superiore o uguale a 3mSv/anno si dovra': 1) procedere alla valutazione del rischio con un Esperto qualificato 2) L'esercente predispone le azioni di rimedio e al termine ripete la misura. Se anche la nuova misura fornisce valori superiori a 3 msv/anno L'esercente incarica: 1) Esperto Qualificato per la sorveglianza fisica 2) Medico per la sorveglianza medica dei lavoratori 3) Predispone ulteriori azioni di rimedio e ripete la misura F) Se la dose efficace e' inferiore a 3mSv/anno l'obbligo si risolve con la ripetizione della misura annualmente. Il presente certificato e' redatto in conformita' a: US EPA National Radon Proficiency Program EPA/CFA Recommended Test Report Format e Dlgs 241/2000. GEOEX Prof. Dr. Massimo Moroni GEOEX s.r.l.s. C.so G. Matteotti Albano Laziale Roma P.Iva e CF: REA: RM Tel Fax info@radon.it

9 Certificato n: del: Promocode: 1853 Ref.Agency: 1036 Consulenze Ambientali 1853 Eco Consult srl via Frascineto Roma RM Monitor n. ID Data inizio esposizione Data fine esposizione Giorni trascorsi Cod. Rif. Esposizione kbq*h/m3 Concentrazione media Bq/m / 8,1% Luogo di Esposizione: Carrefour market Via dei Prati Fiscali 59 RM Sala mensa sx scaldabagno Seminterrato Note sul Test: Tipo Test: Passivo Filtrato: SI Dosimetro conferito in laboratorio Tipo Rilevatore: AlphaTrack detector Radonalpha C Livello di Confidenza: 95% Tempo di Integrazione: Inferiore a 365 gg. (se inferiore necessita di integrazione a completamento del periodo annuale) ; Note Tecniche: pci/l leggasi PicoCurie al Litro Bq/m3 leggasi Bequerel al metro cubo; rappresentano l'unita' di misura della concentrazione media di gas Radon nell'ambiente secondo due diverse scale. IL TUO TEST: crn<400; crn >400 Legenda: 3 15 Valore di concentrazione in aria libera 77 Esposizione media Italiana in ambienti confinati 148 Valore di soglia consigliato da EPA oltre il quale realizzare una qualche azione per la mitigazione in ambiente residenziale 400 Concentrazione corrispondente all'80% del livello di azione ai sensi del Dlgs. 241/ Livello di azione ai sensi del Dlgs. 241/2000 ADEMPIMENTI PER LA ESPOSIZIONE AL RADON NEI LUOGHI DI LAVORO art. 10 bis, 1, lett a) e b) e 10 Ter, Capo III bis del Dlgs 241/2000 Entro 24 mesi dall'inizio attivita si esegue una campagna di misure con tempo di integrazione di un anno utilizzando un organismo riconosciuto che al termine del rilievo redige una relazione finale. Posto il Livello di azione a 500 Bq/mc: A) Se la misura e' inferiore all' 80% del livello di azione (i.e. 400 Bq/mc) l'obbligo e' risolto eccettuata la ripetizione della misura ogni tre anni. Qualora cambino le condizioni di lavoro, o in caso di modifica delle strutture bisognera' ripetere la misura anche prima della scadenza triennale. B) Se la misura e' tra l'80% ed il 100% del livello di azione (i.e Bq/mc) l'obbligo si risolve con la ripetizione della misura annualmente. C) Se la misura supera il livello di azione (i.e. > 500 Bq/mc) si dovra': 1) Incaricare un Esperto Qualificato per la valutazione della dose efficace assorbita dai singoli lavoratori D) Se la dose efficace e' inferiore a 3mSv/anno l'obbligo si risolve con la ripetizione della misura annualmente. E) Se la dose efficace e' superiore o uguale a 3mSv/anno si dovra': 1) procedere alla valutazione del rischio con un Esperto qualificato 2) L'esercente predispone le azioni di rimedio e al termine ripete la misura. Se anche la nuova misura fornisce valori superiori a 3 msv/anno L'esercente incarica: 1) Esperto Qualificato per la sorveglianza fisica 2) Medico per la sorveglianza medica dei lavoratori 3) Predispone ulteriori azioni di rimedio e ripete la misura F) Se la dose efficace e' inferiore a 3mSv/anno l'obbligo si risolve con la ripetizione della misura annualmente. Il presente certificato e' redatto in conformita' a: US EPA National Radon Proficiency Program EPA/CFA Recommended Test Report Format e Dlgs 241/2000. GEOEX Prof. Dr. Massimo Moroni GEOEX s.r.l.s. C.so G. Matteotti Albano Laziale Roma P.Iva e CF: REA: RM Tel Fax info@radon.it

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