CENTRO PER BAMBINI E GENITORI: LUDOTECA E SERVIZIO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO AI GENITORI ROMA MUNICIPIO ROMA 11
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- Franco Stella
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1 CENTRO PER BAMBINI E GENITORI: LUDOTECA E SERVIZIO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO AI GENITORI ROMA MUNICIPIO ROMA 11 Il progetto Caratteristiche territoriali Il Centro per bambini e genitori Ludoteca e servizio di sostegno psicologico ai genitori è un progetto L.285/97 promosso dal Municipio Roma 11 e realizzato dall ATI Arciragazzi Comitato di Roma/Coop. Oltre dal Le attività sono rivolte a bambine e bambini dai 18 mesi agli 11 anni con prevalenza della fascia di età 18 mesi/3 anni e 3/6 anni - e ai loro genitori, e si svolgono attualmente nei locali municipali interni ed esterni di due strutture situate rispettivamente in via dei Lincei, 93 (Ludomagicabù) in uno stabile del Municipio Roma 11, nel quartiere di Tor Marancia, e in via Pellegrino Matteucci s.n.c. (Ludomagicadue), nel giardino pubblico Antonio Pisino nel quartiere Ostiense. La popolazione che fa capo alle due strutture è molto varia: impiegati, professionisti, disoccupati, operai, e ultimamente un numero crescente di stranieri, con prevalenza di cittadini dello Sri Lanka, bengalesi, indiani. Poiché nello stabile di via dei Lincei sono presenti altri Uffici municipali fra cui l Ufficio Psicopedagogico, l Ufficio di Coordinamento L.285/97, il Punto Intercultura e Immigrazione e il Consultorio familiare della ASL Roma C, il Centro ha con essi contatti sistematici sia per quanto riguarda la propria attività, sia in particolare con il Consultorio e il punto Intercultura per quanto riguarda l invio di bambini nella ludoteca. Nello stesso stabile è ospitato inoltre il Centro di aggregazione giovanile Linkiostro che spesso segnala al Centro fratelli o sorelle dei propri iscritti, più piccoli, i cui genitori desiderano portare i bambini in ludoteca o usufruire singolarmente o in coppia - dello sportello di ascolto curato dalla psicologa del Centro. Gli Uffici del Municipio Roma 11 a cui fa riferimento il progetto Presidenza Municipio Roma 11 on. Andrea Catarci presidente Direzione Municipio Roma 11 Dott.ssa Patrizia Ricci
2 Assessorato alle Politiche Culturali, Giovanili e della Memoria Assessora on. Carla Di Veroli U.O.S.E.C.S. Dott. Pier Luigi Bozzoli - direttore Ufficio Psicopedagogico Dirigente Dott.ssa Stefania Carrozzi Ufficio di Coordinamento L. 285/97 Dirigente Dott.ssa Stefania Nicolosi Amministrazione Dott.ssa Barbara Bottazzi Caratteristiche delle due strutture del Centro Ludoteca Ludomagicabù via dei Lincei, 93 Ha due ampi spazi interni attrezzati uno per i bambini più piccoli e uno per i più grandi una stanza intermedia con un ampia vetrata riservata ai genitori che possono fermarsi per parlare, prepararsi un tè, leggere, e nello stesso tempo seguire il gioco dei bambini; servizi per i piccoli, uno spazio segreteria e un piccolo spazio/laboratorio. All esterno c è un giardino attrezzato con giochi vari, da cui si accede ad una stanza esterna riservata ai colloqui con i genitori e allo sportello di ascolto. Questa struttura, esclusa quella dello sportello di ascolto, viene condivisa con uno spazio be.bi gestito da un altro Ente, in funzione al mattino. La Ludoteca Ludomagicabù è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13. La Ludoteca resta chiusa nei mesi di luglio e agosto e nelle festività civili e religiose. Allo Sportello di Ascolto per i colloqui individuali e di coppia, si accede per appuntamento. Spazio Giochi Ludomagicadue Giardino Antonio Pisino via Pellegrino Matteucci s.n.c. Fortemente voluta dagli abitanti della zona insieme al giardino pubblico, la cui realizzazione è stata attesa per anni, questa piccola struttura caratterizzata da un unico spazio ludico interno attrezzato, con servizi, e circondata da un piccolo spazio esterno riservato, situati ambedue nel giardino pubblico, è stata inserita nel progetto L.285 al momento della sua apertura, il 20 novembre 2010, nella giornata dedicata alla Convenzione Onu dei Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza. Poiché il quartiere Ostiense non disponeva di aree verdi, lo Spazio Giochi Ludomagicadue è stato progettato insieme al giardino pubblico, nel 2000, da bambini, genitori e nonni, nel corso di un laboratorio di quartiere condotto da operatori di Arciragazzi Comitato di Roma, in collaborazione con l Associazione di quartiere Insieme per Ostiense che ha seguito per tutti questi anni con grande
3 tenacia le vicende burocratiche di quell area, un tempo in degrado, finalmente ceduta dalle Ferrovie dello Stato al Comune di Roma. Lo Spazio Giochi è stato aperto due anni dopo l inaugurazione del giardino, soltanto quando, su pressante richiesta dell assessora municipale Di Veroli, è stato ceduto dal Comune di Roma al Municipio Roma 11. Lo Spazio Giochi Ludomagicadue è aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19. L orario dello Spazio può variare in seguito alle variazioni stagionali di orario di chiusura del giardino pubblico. I genitori dei bambini che frequentano Ludomagicadue possono accedere allo Sportello di Ascolto di via dei Lincei. Modalità di finanziamento Il progetto è promosso dal Municipio Roma 11 ed è finanziato con i fondi della L.285/97 anno Al fine di attivare anche lo Spazio Giochi di via P. Matteucci, è stato parzialmente rimodulato il programma delle attività. Purtroppo i ritardi nei pagamenti delle fatture da parte della P.A. comportano notevoli difficoltà nella realizzazione delle attività e nel mantenimento di una forte motivazione negli operatori, creando un grande rischio di turn over con prevedibili conseguenze sulla qualità del lavoro svolto. Metodologia utilizzata Le metodologie utilizzate nelle attività del Centro sono la progettazione partecipata e l educazione attiva. Tali metodologie sono applicate dallo staff organizzativo con gli operatori, e dagli operatori sia con bambini che con i genitori che vengono così coinvolti attivamente nella vita della ludoteca. Con la supervisione della prof.ssa Marisa Malagoli Togliatti, vengono organizzati periodicamente incontri di aggiornamento e formazione per gli operatori, con l intervento per quanto riguarda la parte tecnica di esperti specializzati in vari settori attinenti alle attività in programma. Vengono inoltre realizzati incontri periodici di gruppo a tema, tra i genitori, la pedagogista, la psicologa e gli operatori. La sistematicità del rapporto con le famiglie permette da un lato di apportare al programma eventuali modifiche che nel tempo si possono rendere necessarie, dall altro consente di fornire ai genitori ulteriori supporti per quanto concerne il rapporto con i figli e la loro educazione. Soprattutto in presenza di situazioni familiari difficili in cui è fortemente sentita l esigenza di sostegno non soltanto individuale o di coppia. I genitori dei bambini della fascia 18 mesi/3 anni devono obbligatoriamente restare in Ludoteca con i figli per tutto il tempo della permanenza di questi nella struttura. Ruolo dell adulto Il ruolo dell adulto coordinatrice, operatori, pedagogista nel Centro, nei confronti dei bambini, è quello di proporre, aiutare nelle scelte, indirizzare senza costringere, lasciare emergere bisogni, desideri e capacità, promuovere la creatività e le abilità individuali, lo sviluppo psico-fisico e affettivo, la socializzazione e il diritto al gioco, aiutare ad individuare, a condividere e a rispettare le
4 regole, accompagnare i bambini in un percorso di scoperte quotidiane, non in alternativa alla scuola ma, con modalità diverse, ad integrazione di ciò che essa offre. Gli operatori sono tutti in possesso di diploma di tecnico di ludoteca e/o laurea in scienze sociali, pedagogia, psicologia. Gli operatori vengono affiancati, secondo uno specifico orario settimanale, da alcuni esperti che conducono particolari attività di laboratorio (falegnameria, musica, giardinaggio, serigrafia). Contatti con il territorio Le due strutture del Centro hanno nel tempo stabilito ottimi e sistematici contatti con gli Uffici municipali e con altre associazioni che svolgono attività sul territorio. In particolare Ludomagicadue ha un rapporto costante con l associazione Insieme per Ostiense i cui volontari, cittadini del quartiere Ostiense, curano il giardino pubblico che ospita lo Spazio Giochi e ne assicurano l apertura al mattino e la chiusura serale. Lo Spazio Giochi ha stabilito inoltre buoni rapporti anche con varie strutture commerciali della zona che, a vario titolo, ne sostengono l attività. Molto difficile si è invece rivelato il rapporto con le scuole del territorio che, più volte invitate alle iniziative e agli incontri e sollecitate a collaborare, non hanno risposto significativamente. Attività realizzate Nelle due strutture del Centro per bambini e genitori vengono realizzati con ovvie differenziazioni per fasce di età attività ludiche, di animazione, laboratori espressivi graficopittorici, di arti visive e di manualità, laboratori di educazione ambientale, laboratorio musicale, educazione e spettacoli teatrali, feste, letture animate e attività di promozione alla lettura (i bambini possono scegliere, sfogliare e leggere i libri presenti in numero considerevole nelle due strutture). I genitori possono inoltre organizzare nei due spazi, con un piccolo contributo per le spese, anche feste private di compleanno per i bambini che frequentano il Centro. Ludomagicabù e Ludomagicadue sono fortemente vissuti dai genitori e dai nonni dei bambini come importanti e significativi spazi di aggregazione anche per gli adulti. In particolare presso Ludomagicadue, i genitori collaborano fattivamente con le ludotecarie sia nelle attività ludiche, sia per le letture animate, sia per la cura dei materiali e delle attrezzature e nell organizzazione dei momenti di festa. Spesso i genitori portano nelle due ludoteche giocattoli e libri. Il gioco Pablo Neruda diceva che i bambini che non giocano non sono bambini, ma gli adulti che non giocano hanno perso per sempre il bambino che è dentro di loro. Il gioco è innanzitutto esercizio di libertà, scoperta, creatività ed è in potenza eversivo, rivoluzionario. Il gioco e il giocare rappresentano la cartina al tornasole dello stato di salute di una società. Una comunità che non gioca è una comunità in regressione, non libera, che propone forme di educazione non centrate sulla
5 relazione e sulla scoperta, ma sul controllo. Infatti, prova ne è che in nessuna dittatura si gioca liberamente, si fa teatro e musica liberamente. E quindi necessario liberare il gioco e restituire spazio e tempo al gioco libero e ai bambini e alle bambine. Questo è un obiettivo difficile, ma, come diceva Gianni Rodari nella sua Lettera ai Bambini, è difficile fare le cose difficili, mostrare la rosa al cieco e cantare per il sordo liberare gli schiavi che si credono liberi. I bambini e i ragazzi di città oggi possono giocare sempre meno: nella loro vita, a casa, nelle piazze e nelle strade. Possono sempre meno giocare in assoluto; in una società dove tutto deve essere finalizzato alla produzione, il gioco, che ha come fine solo il giocare stesso, non può certo essere accettato con favore. Nel poco che giocano, poi, i bambini e i ragazzi possono farlo solo raramente senza la presenza di adulti (genitori, educatori, allenatori, animatori, insegnanti, etc.). Il risultato futuro di questo percorso sarà formazione di adulti meno creativi, sia intellettualmente che socialmente, meno capaci di convivenza e più impauriti dei rischi che comporta, appunto, il mettersi in gioco. Quando ai bambini viene impedito di giocare, si creano le premesse per loro di una condizione di vita più triste, meno stimolante, negativa. E necessario contrastare la tendenza a limitare il gioco, che è legata all aumentare le ansie degli adulti rispetto all incapacità degli amministratori di rendere vivibili le nostre città, unitamente ad un implicito convincimento (tutto occidentale) che i bambini e i ragazzi non sanno nelle cose che li riguardano distinguere fra pericoli e opportunità (questo, se accade, è invece paradossalmente proprio la conseguenza dello stato di perenne segregazione in ambienti sicuri promosso dalle nostre comunità). Muoversi e attraversare la città per i bambini e i ragazzi è sempre più complesso, sia per raggiungere i luoghi di gioco, sia per evitare le minacce e i pericoli, veri o presunti, che ostacolano la loro autonomia. I bambini e i ragazzi spesso non vanno a giocare da soli, sono accompagnati da genitori e parenti, o comunque da adulti, che in ultima analisi decidono dove e come essi possono/debbono giocare. L art. 31 della Convenzione sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza sancisce il diritto al gioco, allo svago e al riposo. Arciragazzi, storicamente impegnata nella promozione della ludicità come elemento relazionale ed educativo, di crescita, convivenza e formazione, è da sempre impegnata nella promozione del gioco e del diritto al gioco. La cultura del gioco E la cultura del gioco in generale quella che si sta perdendo. Nella società orientata alla produzione, il gioco è spesso visto come una perdita di tempo, a meno che non abbia finalità esplicitamente formative o didattiche (insegnare attraverso il gioco, ad esempio). E visto con poca simpatia il giocare come elemento naturale della relazione umana, dimensione ludica e divertimento (parola che ha nella sua radice un evidente richiamo alla diversità, al divergere, quindi che indirizza a forme evolutive, meno tradizionali, dello stare insieme), il giocare fine a se stesso, che è educativo in sé senza aver bisogno di traguardi da raggiungere. I bambini generalmente giocano poco, e quel poco che giocano lo giocano con pochi loro coetanei. Il gioco è sottoposto a pressioni e controlli da parte se non degli adulti, da parte degli impegni che soverchiano le loro agende, complesse come e forse più di quelle dei loro genitori e parenti. La compagnia è sempre meno di coetanei e sempre più di familiari, educatori, insegnanti, etc. Ciò non può non avere effetti negativi sull acquisizione delle competenze sociali dei bambini, che non
6 imparano a gestire conflitti se non in presenza di arbitraggi. La nostra è una società che complessivamente nega il valore dell otium romano, non già inteso come tempo speso a far niente, ma come tempo per se stessi, per coltivare passioni e hobby al di là delle responsabilità e dei doveri, delle pressioni verso il fare ; è il trionfo, al contrario, del neg-otium, il fare permanente, in cui l unica misura dell essere sono i prodotti e i risultati, non le relazioni e la conoscenza del mondo e delle cose. A ciò si aggiunge l ansia di controllo di genitori e adulti in genere verso i bambini, implicitamente sempre meno considerati capaci di prendere decisioni riguardo la loro vita, all interno di un contesto urbano considerato il più delle volte come inevitabilmente pericoloso, impossibile da migliorare e quindi pericoloso in modo inappellabile. Il gioco nella Ludoteca Ludomagicabù e nello Spazio Giochi Ludomagicadue Le due strutture hanno una vasta dotazione di materiali ludici, più o meno strutturati, con una prevalenza di giochi in legno, che vengono messi a disposizione dei bambini : giochi da tavolo, giochi di costruzione, giocattoli classici (automobiline, camion, bambole, peluches), il gioco della cucina. Nel giardino di via dei Lincei sono disponibili piccoli scivoli e dondoli e una casetta. Nel giardino di via Matteucci sono presenti altalene e un complesso di giochi recentemente installati dalla Provincia di Roma nel parco (arrampicata, scivoli, giostrina, ecc). Ma, al di là dei materiali disponibili, principale obiettivo delle ludotecarie è quello di presentare e di proporre ai bambini sia i giocattoli che i giochi. Grande spazio viene dato all ascolto dei bambini, al fine di poter individuare l equilibrio ottimale fra i momenti del gioco guidato, quelli del gioco libero individuale e quelli del gioco di gruppo auto organizzato. In questo senso i vari tipi di gioco, in ambedue le strutture, sono equamente distribuiti. Così si è certi che in varie modalità - i bambini giocano tutti, scegliendo tra il gioco libero e quello guidato. Tra i giochi preferiti: le costruzioni in legno, i giochi da tavolo, il gioco della cucina, i giochi con i dinosauri e con altri animali in plastica, i giochi di movimento. I giochi proposti Giochi di movimento all aperto, giochi di gruppo, giochi di ambientazione, giochi della tradizione. Per i più piccoli, anche giochi di espressione corporea, giochi musicali, giochi di simulazione, giochi imitativi, girotondi. Anche i genitori, in alcuni momenti, vengono coinvolti nei giochi. Inoltre, giochi astratti di percorso (Gioco dell Oca, dama, scacchi, ecc.), giochi logici, di memoria, di abilità, di riflessi, giochi creativi poveri (percorsi con tappi, biglie, elastici, ecc.), giochi teatrali( facciamo che io ero ). Diritto al gioco Lo sancisce l art. 31 della CRC, ma purtroppo spesso non viene rispettato, come si diceva prima. Nel Centro per bambini e genitori del Municipio Roma 11, i genitori non soltanto sono coinvolti nelle attività ludiche, ma, grazie anche agli incontri periodici con gli operatori e allo sportello di ascolto, vengono affrontati anche i problemi o le abitudini errate che di fatto, in ciascuna famiglia, a volte pregiudicano l attività ludica dei bambini.
7 Il Municipio Roma 11 è particolarmente sensibile alle esigenze dei bambini e dei ragazzi del territorio e favorisce con varie iniziative e promozione di progetti il rispetto del diritto al gioco, compatibilmente con le risorse disponibili. Deve necessariamente entrare a far parte della cultura degli adulti, specialmente di coloro che decidono, amministrano e investono risorse pubbliche, che il gioco è per i bambini, fin dal primo giorno di vita, un attività insostituibile e fondamentale per CRESCERE. E crescere in modo armonico. Per questo è un diritto fondamentale. E di conseguenza gli spazi urbani devono necessariamente essere pensati, progettati e, all occorrenza, modificati per consentire il gioco dei bambini: sempre più piazze disponibili e pedonalizzate per i giochi di strada, meno traffico automobilistico, parchi attrezzati e verde curato, piste ciclabili, ludoteche e centri estivi in tutti i quartieri. Oggi le maggiori criticità per quanto riguarda il diritto al gioco sono determinate da un insufficiente stanziamento di risorse da parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali. Bisogna convincersi che se stanno bene i bambini, anche gli adulti vivono meglio.
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