LE CASE DELL ASL MILANO 1

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1 LE CASE DELL ASL MILANO 1 L Asl di Milano è titolare di un patrimonio di circa 179 unità immobiliari abitative, di cui 35 sfitte (cui si aggiungono altri 9 spazi commerciali sfitti). Si tratta di caseggiati, o porzione di caseggiati, pervenuti all ASL tramite donazioni. In queste case abitano, spesso da tantissimi anni, famiglie con redditi bassi, con una fortissima presenza di anziani. I canoni di locazione sono stati per lungo tempo calibrati sulla sostenibilità economica degli inquilini e tenendo conto della funzione sociale della proprietà, anche se negli ultimi sono stati stipulati canoni di locazione molto elevati, non proporzionati ai redditi delle famiglie. Purtroppo, improvvisamente, agli inizi del 2011, l Asl invia a tutti gli inquilini la relativa disdetta del contratto di locazione, comunicando contestualmente la propria intenzione di non rinnovare i contratti e la propria volontà di liberare le abitazioni. La motivazione ufficiale adotta per giustificare questa decisione, sarebbe la necessità di eliminare compiti e funzioni che non rientrerebbero nelle proprie finalità istituzionali, destinando risorse e patrimonio ad attività più aderenti alla propria mission. Dietro, però, alla motivazione si nasconderebbe in verità un vero e proprio progetto di speculazione immobiliare, con l obiettivo di arrivare all alienazione di tutto o quasi il patrimonio. Un nuovo e pericoloso processo di dismissione del patrimonio pubblico, una nuova e grave emergenza abitativa in una città già attraversata da tensioni e criticità sempre più acute. Con l illusione di poter gestire tutto questo processo con le sempre più insufficienti case popolari. Da subito gli inquilini, organizzati dai sindacati SICeT ed Unione Inquilini, si sono mobilitati e organizzati in Comitati Inquilini, si sono rivolti, oltre che all Asl, alla Regione Lombardia, chiedendo di assumersi le relative responsabilità e di prendere le opportune iniziative nei confronti dell Asl Milano, cui essa fa capo. Di fronte alla contestazioni e alle proteste delle famiglie interessate la Regione Lombardia, in un incontro ufficiale tenutosi oltre un anno fa, anche alla presenza del Comune di Milano, aveva preso la positiva decisione di passare la gestione del patrimonio dell Asl Milano all ALER Milano, che avrebbe provveduto a rinnovare i contratti di locazioni a condizioni economiche socialmente sostenibili e all assegnazione delle numerose case sfitte. Ebbene, nonostante l Aler abbia già individuato i primi e più urgenti problemi manutentivi degli stabili di via Adige 3 e di via Mantova 2, al momento non risulta essere stata formalizzata presso uno studio notarile il trasferimento del diritto di superficie. Inoltre, anche se, con la determinante collaborazione delle Scriventi Organizzazioni, sia stato portato a termine in modo risoluto il censimento anagrafico - economico negli stabili siti in via Ponte Nuovo 5, in via Tanaro 4 e 8, in via Casati 10, nulla si sa

2 della convenzione definitiva per questi alloggi. Inoltre, nessun impegno al riguardo è stato preso per le unità immobiliari site in via Alessandro Volta 12. Peraltro, la situazione venutasi a creare in Regione Lombardia le conseguenti elezioni anticipate, sono state un ulteriore rallentamento della soluzione e un ulteriore fonte di preoccupazione sulle destino di queste famiglie. CASEGGIATO ASL VIA ADIGE 3, VIA MANTOVA 2 NUMERO UNITA ABITATIVE 84 UNITA ABITATIVE MURATE 11 UNITA COMMERCIALI 4 UNITA COMMERCIALI SFITTE 2 Gli appartamenti dello stabile sito in Via Adige 3, via Mantova 2 sono di proprietà della ASL di Milano, in virtù di una donazione che risale agli anni 60. Attualmente gli alloggi sono occupate da famiglie a basso reddito o appartenenti a fasce sociali deboli come pensionati o disabili. Queste case sono state lasciate in totale degrado per molti anni, tanto che allo stato dell'arte necessitano di interventi di ristrutturazione importanti. Il direttore della ASL, a seguito di un piano triennale delle opere che risale al 2009, ha deliberato l'intenzione di procedere al non rinnovo di tutti i contratti, sostenendo che le risorse economiche disponibili non potevano essere impiegate per tali spese ma erano destinate prioritariamente ai servizi per i cittadini e esprimendo la ferma volontà di procedere alla vendita dello stabile per destinarne diversamente gli usi (housing sociale, affitti a libero mercato, ecc). A fronte di tale minaccia che avrebbe sicuramente peggiorato l'emergenza sociale cittadina, gli inquilini si sono costituiti in Comitato in data 26 maggio 2011 e hanno scelto di farsi rappresentare dalle organizzazioni sindacali per continuare a vivere in queste case dove la maggior parte delle famiglie ha sempre vissuto e proprio per questo integrate pienamente nel quartiere.

3 CASEGGIATO ASL VIA ALESSANDRO VOLTA 12 NUMERO UNITA ABITATIVE 6 UNITA ABITATIVE MURATE 2 Gli appartamenti di Via Alessandro Volta n. 12 a Milano sono stati lasciati in eredità dal Sig. Arturo Guazzoni (deceduto il ) con testamento pubblicato l' per atto n. 260/138 del notaio Valdettaro di Genova, registrato al repertorio n Il lascito era stato così suddiviso: duecento millesimi alla chiesa parrocchiale di S. Agnese in Somma Lombardo, cinquecento millesimi all'asilo infantile di Somma Lombardo, trecento millesimi all'ospedale di circolo Angelo Bellini di Somma Lombardo (divenuto Comune di Milano in virtù della legge n. 833 sul Servizio Sanitario Nazionale). Il Sig. Guazzoni nel testamento fa obbligo agli istituti che beneficeranno del lascito della manutenzione della Cappella mortuaria della Famiglia Guazzoni presso il cimitero di Somma Lombardo. Nel testamento inoltre si fa proprio riferimento agli utili ricavati dagli affitti degli immobili da utilizzare a beneficio delle attività svolte dagli istituti di cui trattasi. In data il giudice istruttore nomina un consulente con l'incarico di formulare un progetto di trasformazione delle tre quote astratte in tre porzioni reali da assegnare ai singoli condividendi (che deposita presso il Tribunale la sua relazione in data ). I beneficiari sottoscrivono il progetto divisionale definitivo. All'Ospedale di circolo di Somma Lombardo (in seguito Comune di Milano) vengono assegnati 6 appartamenti (tre al terzo piano e tre al quarto piano) di metrature diverse, attualmente di proprietà di ASL Milano.Attualmente su sei appartamenti solo quattro sono affittati (tre a pensionati) e due risultano sfitti. Uno dei due appartamenti sfitti è stato ristrutturato perfettamente da ASL Milano ed è agibile.

4 CASEGGIATO ASL VIA FELICE CASATI 10 NUMERO UNITA ABITATIVE 15 NUMERO UNITA AD USO COMMERCIALE 4 UNITA ABITATIVE MURATE 4 UNITA AD USO COMMERCIALE SFITTE 3 Lo stabile è una donazione lasciata all Ospedale Bassini di via Ricordi 1 Milano. Trasferito in seguito al Comune di Milano ed infine all Asl Milano 1 ed è abitato da inquilini che risiedono da oltre 50 anni. La stragrande maggioranza sono persone anziane, con redditi medio bassi sul totale di 15 ben sette alloggi sono occupati da ultra settantenni. Tra il mese di aprile e maggio 2011 gli inquilini dello stabile hanno ricevuto da parte dell Asl Milano 1 la raccomandata di disdetta per la data del 31/12/2011. Da allora gli inquilini hanno avuto diversi interlocutori: dal Presente della Regione Lombardia Formigoni, all Assessore Regione Lombardia alla Casa Domenico Zambetti, dal Direttore Generale dell Asl Walter Locatelli, al Direttore Generale dell ALER Domenico Ippolito, dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, all assessore alla Casa Lucia Castellano. A tutt oggi tutte queste persone che durante le campagne elettorali hanno fatto proprio il motto che prima viene il cittadino, poi le risorse e quindi il sistema non sono state in grado di dare una risposta concreta al diritto alla casa degli inquilini di via Casata 10, che regolarmente ogni tre mesi pagano l affitto, con la causale indennizzo occupazione senza titolo all Asl di Milano 1.

5 CASEGGIATO ASL VIA TANARO 8 NUMERO UNITA ABITATIVE 27 UNITA ABITATIVE MURATE 2 Lo stabile risale ai primi del 900, è una tipica casa di ringhiera della vecchia Milano, la casa è disposta a ferro di cavallo a due piani con cortile interno ed è stata lasciata in donazione all ASL dall ospedale di Desio. La casa è abitata da anziani, persone invalide, famiglie a basso reddito e alcuni casi sociali assistiti. La comunità è composta da stranieri per due terzi e per un terzo da italiani. Anche se la convivenza non è sempre stata facile a causa del disagio e delle abitudini di vita diverse, si è instaurato un certo equilibrio, che di questi tempi è un successo. Lo sfratto in massa creerebbe una bomba sociale. Il delicato equilibrio di spezzerebbe e le moltissime persone sotto la soglia della sopravvivenza già adesso, si ritroverebbero a dover affrontare un cambiamento radicale, di vita con tutto quello che comporterebbe a livello economico, psicologico e di integrazione. Tutte queste famiglie si riverserebbero sulle spalle dell edilizia pubblica, che al momento è già tragicamente oberata. Durante la gestione ASL l edificio è stato lasciato nel più totale degrado, col tempo gli inquilini si sono fatti carico di ristrutturare le parti comuni partecipando insieme alla loro realizzazione e dividendosi le spese. CASEGGIATO ASL VIA TANARO 4 E VIA PONTE NUOVO 5 UNITA AD USO ABITATIVO 47 UNITA AD USO COMMERCIALE 7 UNITA AD USO ABITATIVO MURATE 16 UNITA AD USO COMMERCIALE SFITTE 4 Lo stabile proviene da una donazione all ospedale di Desio e in seguito a diversi passaggi la proprietà negli anni è stata trasferita all ASL Milano. La maggioranza degli inquilini sono anziani di età compresa fra i 70 e gli 80 anni oltre 4 invalidi civili. La manutenzione è inesistente e gli unici interventi manutentivi negli anni sono stati effettuati dagli stessi inquilini con un notevole investimento di risorse economiche soprattutto se si tiene conto del fatto che le spese condominiali vengono pagate regolarmente, compreso il servizio di portineria che, tuttavia, è stato revocato ad aprile 2005.

6 COSA CHIEDIAMO FORMALIZZAZIONE DELLA CONVENZIONE CHE PREVEDE LA CESSIONE DA PARTE DI ASL MILANO AD ALER MILANO DEL DIRITTO DI SUPERFICIE DEGLI STABILI DI VIA ADIGE 3 E VIA MANTOVA 2. SOTTOSCRIZIONE E IMMEDIATA FORMALIZZAZIONE DELLA CONVENZIONE ANCHE PER GLI STABILI DI VIA CASATI 10, VIA TANARO 4, VIA TANARO 8, VIA PONTE NUOVO 5 E VIA VOLTA 12. SUCCESSIVAMENTE ALLA STIPULA DELLA CONVENZIONE CHIEDIAMO IL RINNOVO DI TUTTI I CONTRATTI A CANONI SOCIALMENTE ED ECONOMICAMENTE SOSTENIBILI (IN BASE ALL ART. 2 COMMA 3 DELLA LEGGE 431/98 O IN ALTERNATIVA IN BASE ALLA LEGGE REGIONALE N.27/2009). IMMEDIATA ASSEGNAZIONE DI TUTTI GLI ALLOGGI SFITTI. BLOCCO IMMEDIATO DI TUTTI I PROVVEDIMENTI DI RILASCIO ALLOGGIO CON PARTICOLARE TUTELA PER LE SITUAZIONI DI DISAGIO ECONOMICO E SOCIALE. RECUPERO DELLE SITUAZIONE DI IRREGOLARITA CON PARTICOLARE ATTENZIONE PER LE SITUAZIONI DI RILEVANZA SOCIALE. CREAZIONE DI UN PIANO DI INTERVENTO MANUTENTIVO GENERALE PER TUTTI GLI STABILI. INTERVENTI IMMEDIATI PER FAR FRONTE ALLE SITUAZIONI DI MAGGIOR URGENZA E GRAVITA DA PARTE DELL ASL MILANO, A PARTIRE DALLA DERATTIZZAZIONE E DALLA MESSA IN SICUREZZA DEGLI IMPINATI NEGLI ALLOGGI SFITTI E MURATI, NONCHE RIMOZIONE DEI MATERIALI TOSSICI.

7 L'EMERGENZA SFRATTI A MILANO LA MOROSITA' All'interno della "consolidata" emergenza sfratti storicamente presente in Italia, si è acuito negli ultimi 10 anni il problema della morosità, fino a diventare più recentemente, anche per effetto della crisi economica, un elemento di forte preoccupazione per la maggior parte delle famiglie in affitto. L'incidenza degli sfratti per morosità sulle convalide emesse annualmente sfiora ormai l'85-90% ed è in costante aumento. GLI SFRATTI CONVALIDATI ANNUALMENTE Milano, dopo la Capitale, è la Città in Italia con il più alto numero di convalide di sfratto (risoluzioni giudiziarie del contratto) annuali e di procedure di esecuzione con richiesta di concessione della forza pubblica. Nell'anno 2010 al Tribunale di Milano (che ricomprende anche molti Comuni della Provincia) sono stati convalidati sfratti di cui (cioè l'88.7%) riguardavano una morosità per canoni e/o spese condominiali. Nell'anno 2011, allo stesso modo, sono stati convalidati sfratti di cui (cioè l'88.9%) riguardavano morosità per canoni e/o spese condominiali. Non sono ancora disponibili i dati per l'anno in corso, ma i primi dati del Ministero confermano la tendenza degli anni precedenti. Dal computo degli sfratti sono esclusi i provvedimenti giudiziari di vendita forzosa degli immobili per i quali si è maturato un debito sul mutuo o, comunque, gli alloggi in proprietà. GLI SFRATTI IN ESECUZIONE E QUELLI ESEGUITI Alla data del 30/3/2012 (ultimo dato disponibile) gli sfratti con procedura esecutiva in corso per i quali è stata richiesta almeno una volta, da parte dell'ufficiale Giudiziario, la concessione della forza pubblica sono i seguenti Finita locazione Morosità Altro TOTALE Comune di Milano Altri Comuni TOTALE Le richieste di assistenza della forza pubblica per l'esecuzione degli sfratti, presentate alla Questura dall'ufficiale Giudiziario nel 2011 sono state complessivamente n Dal calcolo sono escluse le richieste di intervento avanzate alle locali caserme dei Carabinieri. A Milano e Provincia sono stati eseguiti con forza pubblica concessa nell'anno 2010 n sfratti nell'anno 2011 n sfratti nell'anno 2012 n sfratti (alla data del 31/7) Sono n gli accessi giornalieri programmati dagli Ufficiali Giudiziari per l'esecuzione degli sfratti. Gli sfratti eseguiti quotidianamente sono n 4-5.

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