Giornata di presentazione
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- Cristoforo Caruso
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1 Giornata di presentazione Roma, 20 giugno 2014 Sala Auditorium, Ministero della Salute Linee di indirizzo sugli strumenti per concorrere a ridurre gli errori in terapia farmacologica nell ambito dei servizi erogati dalle Farmacie di comunità Manuale elaborato dal Gruppo di lavoro Implementazione della qualità e sicurezza dei servizi assistenziali erogati nelle Farmacie di comunità, di cui al D.D
2 Giornata di presentazione Roma, 20 giugno 2014 Sala Auditorium, Ministero della Salute IL FARMACISTA DI COMUNITA : QUALE RUOLO? There is no future in the mere act of dispensing BRUNO BIZZARO Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani
3 Dall ottobre 2006 (Documento di Palazzo Marini) i Farmacisti italiani stanno lavorando per costruire un nuovo ruolo professionale: la farmacia, presidio sanitario di prima istanza, va assumendo su di sé anche la funzione di centro sociosanitario polifunzionale, disponibile, facilmente accessibile, pronto a soddisfare in modo completo le richieste dell utenza, risolvendo così efficacemente problemi sanitari, senza gravare sul bilancio dello Stato. Il progetto prevede una integrazione sempre maggiore con le altre figure professionali sanitarie.
4 Art.11 Legge 18 giugno 2009, n.69: Delega al Governo in materia di nuovi servizi erogati dalle farmacie nell ambito del Servizio sanitario nazionale D.Lgs. 3 ottobre 2009, n.153: Individuazione di nuovi servizi erogati dalle farmacie nell ambito del Servizio sanitario nazionale D.M. 16 dicembre 2010: Erogazione da parte delle farmacie di specifiche prestazioni professionali. D.M. 16 dicembre 2010: Disciplina dei limiti e delle condizioni delle prestazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell ambito dell autocontrollo D.M. 8 luglio 2011: Erogazione da parte delle farmacie, di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale Tra il 2009 e il 2011 il Governo vara ufficialmente l avvento di nuovi servizi a forte valenza socio-sanitaria nelle farmacie di comunità.
5 partecipazione delle farmacie al servizio di assistenza domiciliare integrata a favore dei pazienti a supporto delle attività del medico di medicina generale, anche con l obiettivo di garantire il corretto utilizzo dei medicinali prescritti e il relativo monitoraggio, al fine di favorire l aderenza dei malati alle terapie mediche. collaborare ai programmi di educazione sanitaria della popolazione realizzati a livello nazionale e regionale realizzare campagne di prevenzione delle principali patologie a forte impatto sociale, anche effettuando analisi di laboratorio di prima istanza consentire la prenotazione in farmacia di visite ed esami specialistici presso le strutture pubbliche e private convenzionate prevedere forme di remunerazione delle attività di cui al presente comma da parte del Servizio sanitario nazionale entro il limite dell accertata diminuzione degli oneri derivante dallo svolgimento delle suddette attività da parte delle farmacie
6 La situazione, oggi Le farmacie di comunità sono oggi pronte per offrire servizi finalizzati ad assistere meglio l utente, contribuire a risolvere i problemi di terapia farmacologica e ridurne gli errori, migliorare l aderenza alle terapie prescritte, collaborare al monitoraggio intensivo degli ADR, in uno scambio proficuo con il medico di MG e il paziente.
7 Servizi Nelle farmacie di comunità possono oggi essere erogati servizi e prestazioni diverse. Analisi di prima istanza, Misurazione della pressione arteriosa, Holter pressorio e altre prestazioni di telecardiologia, Test delle intolleranze alimentari, Misurazione INR, Sangue occulto nelle feci, e altri sempre con l assistenza diretta del farmacista, la presenza dell infermiere, dello psicologo o altre figure professionali dell area sanitaria.
8 I servizi più rilevanti, che fanno oggi parlare di Pharmaceutical Care sono i servizi cognitivi, in cui il farmacista assiste la persona oltre il farmaco, traferendo sul campo e nella pratica quotidiana le sue conoscenze specifiche. Il farmacista è, per la sua formazione specifica, l esperto del farmaco, pronto a collaborare con il medico e a consigliare il paziente. La funzione distributiva della farmacia muta verso una funzione consultiva.
9 La professione evolve dal modello farmaco-centrico che ha caratterizzato per anni la farmacia, a quello pazientecentrico, non più legato alla logistica e alla dispensazione del farmaco: il focus è la gestione condivisa del paziente per il miglioramento della sua condizione. La competenza e la conoscenza del farmaco rimangono il valore aggiunto della professione. Questo riallineamento professionale pone il farmacista all'interno della triade medicofarmacista-infermiere
10 È necessario costruire un nuovo linguaggio tra i professionisti: la comunicazione è stata finora frammentaria e spesso non coerente. La comunicazione e la informazione sono le componenti essenziale della relazione tra sanitario e paziente. Lo sviluppo dei servizi cognitivi passa attraverso nuove forme di trasmissione del patrimonio culturale.
11 Le Linee di indirizzo che oggi vedono la loro ufficializzazione non sono il risultato finale di alcuni mesi di lavoro, ma sono la prosecuzione ideale di un progetto di sviluppo della Farmacia iniziato anni fa e che ancora sta crescendo. Il Gruppo di lavoro «Implementazione della qualità e sicurezza dei servizi assistenziali erogati nelle Farmacie di comunità, di cui al D.D » ha focalizzato l attenzione, tra gli altri, su alcuni tempi importanti incentrati sulla sicurezza delle cure e sull assistenza al paziente. Comunicazione Alleanza e collaborazione Aderenza Pharmaceutical Care
12 Comunicazione L importanza della «buona comunicazione» è stata ricordata pochi giorni fa a Roma dal prof. Achille Caputi, docente di Farmacologia all Università di Messina, che sottolineava come il rischio di ADR è statisticamente inferiore nei pazienti che conservano nel tempo il rapporto con lo stesso Medico di MG e con lo stesso Farmacista. Concludeva evidenziando l importanza che le farmacie di comunità «parlino la stessa voce e diano al paziente gli stessi consigli». vale anche per gli altri professionisti sanitari!
13 Fattori contribuenti agli errori in terapia: Scarsa comunicazione tra paziente e professionista: 23% Azioni di altri (non medico o paziente): 23% Errore di giudizio: 22% Scarsa comunicazione fra i professionisti sanitari: 19% Paziente che consulta altri specialisti: 15% Mancato riconoscimento di segni e sintomi: 15% Insufficiente anamnesi del paziente: 13% Omissione procedure di controllo: 10% Medico curante stanco, di fretta: 10% Valutazione inadeguata del paziente: 10% Paziente che male interpreta il suo problema e/o trattamento: 10% Best Practice volume 9, issue 4, pag. 1-6, 2005
14 Alleanza e collaborazione La collaborazione tra MMG e Farmacista porta a risultati positivi inattesi nel campo del miglioramento della terapia e nella riduzione degli errori. Collaborative medication management services: Improving patient care. (129 Medici di MG, 63 Farmacisti, 1000 pazienti) sono stati individuati 2764 problemi di terapia. Tra questi, 11,6% di terapie ulteriori; 17% di terapie inappropriate e farmaci non necessari; 13,1% adattamento di dosi; 8,5% ADR; 15,7% problemi o incomprensioni con la terapia, mancanza di compliance. MJA Vol August 2002
15 Aderenza Il progetto più importante che ha coinvolto le farmacie in Italia, finalizzato a verificare e migliorare l aderenza alla terapia contro l asma, è quello, voluto da FOFI e coordinato dal prof. Andrea Manfrin che ha utilizzato lo strumento I-MUR (Italian Medicine Use Review). Nei primi diciotto mesi del progetto si sono svolte la fase I (valutare la capacità del farmacista italiano di utilizzare lo strumento I-MUR) e la fase II (valutare il feedback dei pazienti che hanno ricevuto il servizio I-MUR e l opinione dei medici in merito a questa iniziativa professionale. I risultati positivi hanno consentito di proseguire con la fase III, che si propone di valutare gli outcomes clinici ed economici del servizio I- MUR fornito dai farmacisti di comunità a una popolazione di pazienti asmatici.
16 Effect of a Pharmacy Care Program on Medication Adherence and Persistence, Blood Pressure, and Low-Density Lipoprotein Cholesterol: A Randomized Controlled Trial 200 pazienti (Bethesda, USA) sono stati seguiti per un periodo totale di 14 mesi, con interventi diversi (educazione/informazione, follow-up del farmacista di comunità, farmaci allestiti in dispenser specifici), verificando nel tempo i valori della pressione arteriosa (BP) e del colesterolo legato a LDL (LDL-C). Il valore medio dell aderenza alla terapia è pari a 61,2% at0. Dopo sei mesi, con l intervento del farmacista, cresce a 96,9%. JAMA. 2006;296(21):
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19 Pharmaceutical Care Pharmacist Care of Patients With Hearth Failure: a Systematic Review of Randomized Trials Dodici Trials randomizzati controllati (per un totale di 2060 pazienti) sono stati presi in esame per valutare l'impatto che l'intervento del farmacista (pharmaceutical care) ha avuto su pazienti con insufficienza cardiaca (HF). In particolare è stato preso in esame il tasso di ospedalizzazione per tutte le cause, di ospedalizzazione per HF, di mortalità. L'intervento del farmacista è correlato significativamente ad una diminuzione del tasso di ospedalizzazione per HF (che scende da 0,69 a 0,42). Arch Intern Med. 2008; 168(7):
20 Molto resta da fare, soprattutto in Italia: è auspicabile che anche l'università inizi ad occuparsi di ciò che la Farmacia di comunità può offrire, stimolando attività di ricerca nel campo della Pharmaceutical Care. Gli studi finora condotti, soprattutto all'estero, hanno messo in evidenza come la Pharmaceutical Care possa generare outcome clinici e risparmi economici rilevanti. Tali evidenze possono da un lato contribuire a rafforzare le convinzioni e l'entusiasmo dei farmacisti, dall'altro fornire rassicurazioni a quelle amministrazioni e quei governi che credono in queste forme di assistenza ai pazienti, spingendoli a finanziare progetti in questo senso.
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