1.4 E C O N O M I A I N S E D I A T A
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- Agnello Valsecchi
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1 1.4 E C O N O M I A I N S E D I A T A Il tessuto economico Dagli anni 50 ad oggi la popolazione impiegata in agricoltura, attività tradizionalmente trainante in Umbria, insieme a quella, connessa, dell allevamento, è andata calando in modo consistente sia a livello regionale sia provinciale e, quindi, anche nel Comune di Bastia, dove in particolare si è assistito ad un progressivo, quanto veloce, spostamento verso l industria e i servizi. Nel territorio comunale di Bastia Umbra, ad aprile 2004, risultano iscritte al registro delle imprese complessivamente 1925 imprese, di cui 211 operanti nel settore dell agricoltura e dell allevamento, 621 nel commercio (all ingrosso ed al dettaglio) e 702 nel settore della produzione artigianale, 391 nel settore produttivo (PMI e Industrie). Il computo stimato degli addetti complessivamente si aggira sulle 4800 unità nei diversi settori. L Agricoltura La superficie agricola utilizzata (S.A.U.), nel periodo , occupa circa l 81% del territorio comunale di Bastia Umbra, con una prevalenza delle coltivazioni seminative. Complessivamente non si registrano significative variazioni della S.A.U. nel periodo esaminato (il terzo censimento dell Agricoltura del 1982 evidenziava una S.A.U. pari a ettari) a conferma della buone caratteristiche orografiche del territorio. Allo stato attuale, la superficie agricola destinata a seminative è utilizzata prevalentemente per la coltivazione di cereali, girasole e mais. Dal punto di vista quantitativo si osserva una riduzione quasi proporzionale del numero di aziende e della superficie destinata alla coltivazione dei cereali e del frumento in particolare. La dimensione media delle aziende agricole vocate alla coltivazione dei cereali è di 3,2 ettari, contro un valore medio, riferito ad aziende agricole operanti in zone altimetriche classificate di pianura, sempre nella nostra Regione, di circa 5,5 ettari. In termini di tipologia di gestione delle aziende agricole, il Censimento dell Agricoltura del 2000 evidenza che l 82% delle aziende, a cui corrisponde il 64% della superficie coltivata, è a conduzione diretta del coltivatore; valore quest ultimo sostanzialmente in linea con la media delle zone altimetriche di pianura.
2 L Allevamento Per quanto riguarda l attività zootecnica il Comune di Bastia Umbra, nel periodo , ha visto ridursi drasticamente il numero di capi allevati e le aziende operanti, in particolare: - l allevamento avicolo è, nei fatti, scomparso dal territorio comunale; infatti si assiste ad una riduzione del 96% del numero di capi, a cui corrisponde un cambiamento radicale della dimensione media delle aziende di allevamento che passa da circa 650 capi del 1990 ai circa 41 del Su questa dinamica ha sicuramente pesato la congiuntura non positiva di questi anni, registrata nel nostro Paese, per quanto riguarda l allevamento avicolo. Anche la suinicultura presenta una battuta di arresto con una riduzione del numero di capi di circa il 60%. L allevamento di bovini, dopo la riduzione presentata nel corso degli anni 90, rimane sostanzialmente stabile (il censimento dell agricoltura del 1982 registrava 1652 capi nel Comune). Il Commercio L attività commerciale è stata sempre molto vivace nel Comune di Bastia Umbra. Per comprendere la tradizione commerciale di questo centro, si pensi che la prima grande fiera fu istituita nel 1581, a cui si aggiunse quella del 15 giugno 1621 e quella del maggio D altra parte la vocazione commerciale di Bastia Umbra, situata in una posizione baricentrica rispetto alle principali direttive regionali, è testimoniata anche dalla conformazione della piazza piuttosto ampia. Le attività commerciali che storicamente hanno caratterizzato quest area sono quelle del commercio di bestiame, di cereali e degli alimentari all ingrosso. Il commercio del bestiame è stato fiorente fin dall inizio del secolo, tanto che nel dopoguerra Bastia era al primo posto in Umbria come produzione ed esportazione di carni macellate. Il Centro Umbria Fiere è espressione di questa tradizione che si è cercato di valorizzare. Al fine di analizzare la dinamica evolutiva del tessuto commerciale del Comune di Bastia Umbra, può essere interessante confrontare i dati disaggregati relativi al Censimento dell Industria e Servizi del 1991 insieme a quelli del Censimento intermedio del La dinamica delle attività commerciali del Comune di Bastia Umbra evidenzia, nel suo complesso, una crescita sia del numero di imprese sia degli addetti; in particolare si evidenzia una riduzione del commercio al dettaglio (-9%) a cui si contrappone una crescita esponenziale
3 dell ingrosso (+45%). In termini complessivi, i primi risultati dell ottavo Censimento generale dell industria e dei servizi confermano questo trend positivo del settore commercio all interno del Comune, infatti viene registrata la presenza di 645 imprese (con una crescita del 18,7% ) e di addetti ( con una crescita del 23,6%). Per quanto riguarda la dinamica più recente del settore delle attività del commercio al dettaglio, per il periodo dal 24 aprile 1999 al 7 ottobre 2003, si evidenzia una crescita sensibile delle imprese dal 99 al 2003, nell anno in corso si registra una lieve flessione, che ha portato a 621 il numero delle imprese che operano in questo settore. Interessante è anche il numero di sub ingressi, ovvero esercizi in cui è cambiata la gestione, registrato sempre nel medesimo periodo: 130 esercizi sono stati oggetto di questo fenomeno, con una percentuale di oltre il 40% rispetto al totale imprese esistenti. Allo stato attuale, la dinamica di questo settore dell economia del Comune presenta alcuni segnali di crisi; in questo senso sia il numero degli esercizi cessati che il totale dei sub ingressi rappresentano segnali di un processo di riorganizzazione complessivo del comparto. Ciò sembra essere attribuibile ad un livello di offerta molto superiore alla domanda. Lo stato di sofferenza generale in cui si trovano le attività commerciali del Comune di Bastia Umbra è riconducibile in prima battuta ad una contrazione, anche consistente, della domanda, fenomeno questo che è andato accentuandosi negli ultimi tempi. Infatti, se fino a sei anni fa Bastia Umbra era in grado di suscitare una forte attrazione nei confronti delle aree limitrofe, favorendo gli spostamenti perfino da Perugia (anche grazie alla conformazione del territorio), con l apertura del centro Commerciale Collestrada e di Trevi, tale aspetto si è molto affievolito. D altra parte dopo la legge Bersani il Comune non ha alcuna possibilità di contingentamento delle attività commerciali di piccole superficie, mentre interviene per le superfici superiori ai 300 mq. L Artigianato e l Industria L attività artigianale che nel tempo si è insediata e sviluppata nel territorio bastiolo si è caratterizzata per un ottimo livello di dinamismo e propensione all innovazione. Quanto ai settori di attività, quelli trainanti storicamente trainanti sono l agroalimentare, il tessile e la meccanica. Settori che, in questa fase economica, stanno soffrendo la congiuntura internazionale sfavorevole, con conseguenze pesanti anche sulla realtà imprenditoriale regionale e nazionale. Non a caso insieme a quello della ceramica sono stati individuati dalla Regione dell Umbria quali settori sui quali concentrare le azioni di sostegno.
4 Nel complesso, le 702 imprese artigiane presenti nel territorio comunale di Bastia Umbra, che danno lavoro a 1612 addetti regolari dichiarati, sono così suddivise per settore: - alimentaristi n. 30 (67 addetti); - estetica n. 58 (70 addetti); - tecnico - sanitario n. 8 (14 addetti); - tessile abbigliamento n. 100 (330 addetti); - impianti n. 58 (102 addetti); - edilizia manifatturiero n. 145 ( 172 addetti); - artistico n. 21 (30 addetti); - legno arredamento n. 51 (134 addetti); - grafica immagine n. 20 (101 addetti); - autoriparazione n. 37 (134 addetti); - meccanica di produzione n. 45 (209 addetti); - trasporti n. 70 (117 addetti); - varie n. 59 (132 addetti). Quanto all attività industriale nel particolare, se per decenni questa ha rappresentato il volano di tutto il sistema produttivo locale, principalmente per quanto riguarda le filiere dell agroalimentare, del tessile abbigliamento e della meccanica, recentemente alcune grandi realtà produttiva della zona sono state costrette a far fronte a situazioni di difficoltà, legate in particolare alle condizioni del mercato internazionale o a scelte strategiche e finanziarie dei gruppi ai quali appartengono. Le piccole e medie imprese e le industrie del settore produttivo (391 nel totale) risultano tuttavia il settore trainante dell economia bastiola in termini di fatturato e di livelli occupazionali (sfiorando il 40% degli addetti complessi nelle imprese private). Dinamica delle imprese e degli addetti Il totale degli addetti regolarmente dichiari nelle attività imprenditoriali bastiole si aggirano sulle 4800 unità. Di queste, 296 sono impegnate in agricoltura (6,2%), 1002 nel commercio servizi (20,9%), 1612 nell artigianato (33,6%), e 1891 nelle Industrie e PMI produttive (39,4). Per individuare le peculiarità del tessuto economico locale ed il mondo in cui queste si sono storicamente formate ed evolute può essere utile confrontare i dati relativi ai censimenti del 1961, del 1971 e del 1981 per le classi di attività economica più significative.
5 Dal 1961 al 1971 il numero delle imprese manifatturiere è passato da 133 a 251, mentre nell 81 si è registrata una riduzione che le vede attestarsi a 174. In termini di unità locali, si è passati da 146 nel 1961 a 268 nel 1971 per scendere poi a 185 nel Per quanto riguarda il numero di addetti alle unità locali nello stesso settore, nel 1961 se ne contavano 1.010, il , saliti nel 1981 a Probabilmente, tali dati sono espressione dell aumento della dimensione media delle imprese a fronte di una diminuzione in termini quantitativi. Nel commercio si è passati da 233 imprese nel 1961 a 350 nel 1971 per arrivare a 532 nel In termini di unità locali, nel 1961 se ne contavano 261, 381 nel 1971 per arrivare a 504 nel 1981 a cui corrisponde un incremento in termini di addetti del 108% in 20 anni (1.142 nel 1981; 547 nel 1961). Nello stesso periodo si è registrato anche un forte impulso nel settore delle costruzioni; i dati dei medesimi censimenti evidenziano come le imprese di costruzione siano passate da 13 nel 1961 a 67 nel 1971, per arrivare a 120 nel 1981, mentre in termini di unità locali si è passati da 14 a 76 nel 1971 fino a 128 nel 1981; a cui corrisponde un incremento del 141% in termini di addetti alle unità locali (455 nel 1981; 189 nel 1961). Passando all analisi dalla composizione delle imprese, occorre in primo luogo sottolineare come Bastia Umbra abbia presentato negli ultimi decenni un maggior peso dell attività manifatturiera misurato come rapporto percentuale delle imprese appartenenti al settore sul totale imprese (22,1% nel 1991 e 22,3% nel 1996), sia rispetto alla Provincia di Perugia (18,4% nel 1991 e 17,8% nel 1996) che all intera Regione (18,4% nel 1992 e 16,7% nel 1996). Anche il Commercio nelle sue diverse declinazioni evidenzia una incidenza superiore nel Comune di Bastia Umbra (37,3% nel 1991 e 35,3% nel 1991) rispetto alla Regione Umbria ed alla Provincia di appartenenza (rispettivamente 33,1% e 34,3% nel 1996). L insieme delle piccole imprese che compone il tessuto industriale Bastiolo è caratterizzato da precisi punti di forza quali: elevata dinamicità e know how di processo, a cui spesso si contrappongono alcuni elementi critici, legati al permanere, in alcuni casi, di modelli organizzativi elementari spesso ancora focalizzati sul ruolo dell imprenditore, basso livello di managerialità.
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