Regione Molise -34- Resoconti Consiliari
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1 Regione Molise -34- Resoconti Consiliari RISPOSTA ALL INTERROGAZIONE, A FIRMA DEL CONSIGLIERE MICONE, AD OGGETTO: DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 576 DEL 3 NOVEMBRE 2013 E N. 607 DEL 18 NOVEMBRE PROPOSTE DI CONVENZIONI AI SENSI DELL ART. 11 DELLA LEGGE 68/99. Bene. Secondo punto all'ordine del giorno, rinviato prima: "Interrogazione con risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Micone ad oggetto: Deliberazione di Giunta regionale n. 576 del 3 novembre 2013 e n. 607 del 18 novembre Proposte di convenzione ai sensi dell'art. 11 della legge 68/99". Prego, Consigliere. CONSIGLIERE MICONE Intanto ribadisco i miei ringraziamenti all Assessore per la disponibilità dimostrata nell'argomento precedente. Con deliberazione di Giunta regionale numero 576 del 3 novembre 2013, successivamente modificata con delibera di Giunta regionale 607 del 18 novembre del 2013, sono state approvate le proposte di convenzione di cui all'articolo 11 della legge 68 del '99. Queste ultime rappresentano uno degli strumenti per definire le modalità per assolvere agli obblighi di assunzione dei soggetti disabili da parte di aziende o enti e amministrazioni pubbliche. Uniformandosi al modello predisposto in seno di Conferenza Stato - Regione, l'assessorato al Lavoro della Regione Molise approvava il proprio modello di convenzione con delibera di Giunta regionale numero 497 dell'8 aprile del In questa sede, si evidenzia che nella convenzione approvata con la delibera di Giunta regionale numero 576 del 3 novembre 2013, nessun richiamo è fatto alle su indicate disposizioni, eccezion fatta per l'indicazione della percentuale dell'assunzione nominativa pari al 60 per cento; e, comunque, la tempistica delle assunzioni risulta genericamente formulata. Ciò non conformandosi con lo schema di convenzione di cui alla citata delibera di Giunta dell'8 aprile 2002, la numero 497. Le medesime deliberazioni prevedono, altresì, l'assunzione nominativa nel limite massimo del 60 per cento dei posti da coprire, così come consentito all'articolo 2 dal
2 Regione Molise -35- Resoconti Consiliari già citato schema di convenzione senza tuttavia l'indicazione delle "particolari esigenze che giustificano l'assunzione nominativa di un disabile, in ragione degli obbiettivi occupazionali", come previsto dall'articolo 4, ultimo capoverso, del DPR 333 del 2000, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché dallo stesso articolo 3 del più volte citato schema di convenzione, di cui la delibera di Giunta numero 497 dell'8 aprile 2002, avente ad oggetto le scelte nominative che non solo ha previsto di tener conto dei programmi di inserimento mirato, ma ha aggiunto che gli stessi devono riferirsi a particolari categorie di disabili. Nella proposta di convenzione, invece, risulta indicata semplicemente la percentuale di invalidità minima - cioè superiore a 45 per cento - ossia quella richiesta per l'iscrizione nelle liste; e nessun riferimento è fatto agli elementi o ai presupposti che giustificano la scelta nominativa. La provincia di Campobasso, inoltre, ha provveduto a sottolineare, nelle sedi competenti, le criticità anzidette inerenti la procedura per l'assunzione dei disabili da parte della Regione Molise. Si vogliono, pertanto, avere chiarimenti in ordine alle motivazioni sottese alle scelte di cui, alle deliberazioni di Giunta regionale numero 576 del 3 novembre 2013 e la successiva, la 607 del 18 novembre 2013, aventi ad oggetto le proposte di convenzioni di cui all'articolo 11 della legge 68 del '99 in merito alla tempistica delle assunzioni, la quale risulta solo genericamente formulata, nonché della mancata indicazione di criteri specifici per le assunzioni nominative. L'obbiettivo è quello di valutare quanto sopra rappresentato al fine di ricondurre la procedura per l'assunzione di soggetti disabili nei limiti della normativa vigente, nonché della prassi consentita, sottolineando la necessità di conformarsi nella predetta procedura, all'articolo 7 comma 1 della legge 68 del '99, che prevede la richiesta di avviamento ai competenti uffici. Si vuole, da ultimo, sollecitare la necessità di garantire che la convenzione di cui all'articolo 11 della legge 68 del '99 sia effettivamente un atto negoziale, e come tale frutto di un accorto tra le parti, e non unilaterale manifestazione di volontà da parte di uno solo dei soggetti.
3 Regione Molise -36- Resoconti Consiliari Grazie, Consigliere. Prego, Assessore. ASSESSORE PETRAROIA Grazie, anche in questa circostanza, al collega Micone. Credo che l'amministrazione regionale debba chiedere scusa se, nel corso di anni ed anni, non ha rispettato una legge dello Stato sull'assunzione dei disabili. A fine seduta, ci sono le comunicazioni personali. (intervento fuori microfono) ASSESSORE PETRAROIA Null'altro che la verità e solo la verità, sempre e comunque. Se ci troviamo di fronte a una legge che stabilisce delle percentuali, e le percentuali sull'astensione delle categorie protette non è stata onorata, allora questa è una constatazione, non una valutazione. Mi sarei trovato in una condizione più agevole e il Consigliere Micone non avrebbe avuto l esigenza di presentare un'interrogazione se la Regione Molise, tra il proprio personale, avesse rispettato gli obblighi della legge 68 del 1999 che tutelano le fasce protette. Se la Regione Molise, invece, non ha ottemperato a quegli obblighi, è tenuta oggi a rispettarli, e farlo in maniera puntuale e rispettosa di tutte le norme in vigore, attraverso un percorso che prevede una convenzione tra l'amministrazione e i Centri per l'impiego. Questo lo si deve ad una verità elementare: nel corso degli anni passati, anziché dare l'esempio, la Regione cosa ha fatto oltre a dire ci sono soggetti deboli, ci sono le persone da assumere con il collocamento obbligatorio? Prima di arrabbiarci con le imprese che non ottemperano a questi obblighi, avremmo dovuto fare una sana autocritica del perché, intanto, l'amministrazione regionale non ottemperava a quegli obblighi. Lo dico semplicemente come presa d'atto e constatazione. Addirittura c'è la possibilità - contemplata dalla vigente normativa - che le Amministrazioni pubbliche, esattamente come le imprese private, laddove non ottemperino a questi vincoli, possano essere sanzionate
4 Regione Molise -37- Resoconti Consiliari anche in termini pecuniari. Quindi, su questi argomenti, grazie alla disponibilità dell'allora dirigente del servizio risorse umane, è stata prospettata l'ipotesi di una convenzione. L'ipotesi di una convenzione che si è tradotta in un atto deliberativo che, evidentemente, merita di essere ulteriormente approfondito, anche alla luce delle sollecitazioni che ci faceva il collega Micone; nel senso che su questa materia, che è una materia molto delicata, ci sono alcuni richiami di legge, alcuni provvedimenti amministrativi - già adottati in precedenza dalla Regione - che possono esserci d'ausilio nella risoluzione della problematica. E pertanto, i due atti deliberativi, al momento, hanno tracciato una dimostrazione di volontà; nel senso, cioè, che la Regione, con ritardo si assume l'onere di andare a riparare a questa omissione annosa e stabilisce che le categorie protette possano - giustamente e correttamente - essere assorbite all'interno dell'amministrazione. Voglio ricordare a tal proposito al collega Micone, le dichiarazioni sugli esuberi del personale della Regione Molise, che hanno portato la pianta organica dell'ente da 819 a 580, attraverso un risparmio - lo dico a chi queste cose non le vede, non le sente e non ne parla - di 8 milioni e mezzo di euro l'anno sul costo del personale, con il dimezzamento anche dei dirigenti. Voglio dire che nelle 139 unità lavorative, che saranno accompagnate al pensionamento con i requisiti antecedenti alla legge Fornero, non vi è la categoria B. E questo causa, ovviamente, un disagio ai dipendenti regionali inquadrati nella categoria B - che potevano accedere a quegli stessi benefici - per la semplice motivazione che nella categoria B abbiamo previsto di assumere i lavoratori delle categorie protette. Se avessimo dichiarato l'esubero per la categoria B, non si sarebbe potuto procedere con la convenzione che dobbiamo stipulare con l'ufficio del Lavoro. Dico tutto ciò perché questo è stato oggetto di confronto - non propriamente agevole - con le rappresentanze sindacali della Regione Molise che, giustamente, peroravano la causa di alcuni lavoratori di categoria B che avevano tutti i requisiti per poter andare con immediatezza in pensione. Siamo stati costretti a decidere tra due diritti: il diritto del lavoratore, attualmente alle dipendenza della Regione, ad
5 Regione Molise -38- Resoconti Consiliari essere equiparato alle categorie C, D e ai dirigenti che potranno andare coi requisiti pre-fornero, e il diritto di un lavoratore che non sappiamo chi è, ma che è un disabile e che può, giustamente, reclamare che l'amministrazione regionale possa ottemperare a un obbligo di legge. Si badi: se avessimo dichiarato l'esubero anche della categoria B, l'amministrazione per un triennio, per legge, non avrebbe potuto assumere i lavoratori disabili, facendo un'ulteriore forzatura o dimostrando un'ulteriore insensibilità nei confronti delle categorie protette. Quindi, dico al collega, che ha chiesto una risposta scritta, oltre che verbale, che da parte dell'amministrazione c'è la volontà a recuperare in positivo la sollecitazione che ci ha formulato, tornando a approfondire nel merito le questioni, anche tecniche, sulle modalità di stipula della convenzione. Ciò affinché non venga meno il diritto, ma venga garantito un percorso che rientri nella norma attuata, su casi similari, in altre Regioni italiane. Grazie Assessore. Prego Consigliere per il grado di soddisfazione. CONSIGLIERE MICONE Va bene, ringrazio l'assessore.
VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
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