LE NUOVE SFIDE PER LE POLITICHE CREDITIZIE
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- Eva Beretta
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1 LE NUOVE SFIDE PER LE POLITICHE CREDITIZIE Giuseppe Lusignani Università di Bologna Convegno ABI Rischio di Credito:rating interni e cartolarizzazione Roma, 23 e 24 novembre 2000
2 STRUTTURA DELL INTERVENTO 1. Il ciclo dei prestiti bancari in Italia 2. Il flusso dei fondi delle banche 3. Ricorso al mercato: emissioni obbligazionarie e securitization 4. Rischio e pricing dei crediti erogati dalle banche 5. Il rischio creditizio nei mercati obbligazionari 6. Convergenza o divergenza nei due mercati? 7. Rating interni e modelli di portafoglio -2-
3 IL CICLO DEI PRESTITI BANCARI -3-
4 Il ciclo del credito in Italia Impieghi bancari e Pil nominale Var% Impieghi e Pil nominale Elasticità Pil nominale (var%) Impieghi (var%) Elasticità
5 Il ciclo del credito in Italia Prestiti Bancari Var % annua a breve termine a medio lungo termine Famiglie -5-
6 Il ciclo del credito in Italia ed in Europa Var % annua set- 98 ott- 98 nov- 98 dic- 98 gen- 99 feb- 99 mar- 99 apr- 99 mag- 99 giu- 99 lug- 99 ago- 99 set- 99 ott- 99 nov- 99 dic- 99 gen- 00 feb- 00 mar- 00 apr- 00 mag- 00 giu- 00 lug- 00 Banche dell'emu Banche - Italia Banche Italia -Prestiti a res. In Italia -6-
7 Autofinanziamento e Margini delle imprese autofinanziamento/investimenti fissi MOL sett./pil settoriale (scala dx) -7-
8 1997Q1 1998Q1 1999Q1 2000Q1 Costo reale del credito bancario a breve Tasso reale sui prestiti a breve termine Q1 1996Q1 1994Q1 1993Q1 1971Q1 1972Q1 1973Q1 1974Q1 1975Q1 1976Q1 1977Q1 1978Q1 1979Q1 1980Q1 1981Q1 1982Q1 1983Q1 1984Q1 1985Q1 1986Q1 1987Q1 1988Q1 1989Q1 1990Q1 1991Q1 1992Q1
9 Il ciclo del credito in Italia Numerosi fattori sostengono la crescita del credito bancario: Ciclo della ripresa economica (interna ed europea) Riduzione del costo reale del credito Riduzione del livello di autofinanziamento Forte crescita della domanda di credito delle famiglie Forte aumento del credito per operazioni di finanza straordinaria La prevista disintermediazione (in Italia e in Europa) del credito bancario non si è ancora verificata: In Italia, nel 2000, l 80 dei finanziamenti al settore privato è arrivato dal credito bancario. Le emissioni sul mercato delle obbligazioni è ancora trainato dagli emittenti bancari -9-
10 Il ruolo del credito nel circuito dei finanziamenti Il processo di ristrutturazione che sta interessando le imprese europee è in genere finanziato secondo uno schema in due tempi: Fase 1: Credito bancario a breve termine (finanziamento dell operazione) Fase 2: emissione di obbligazioni e/o azioni (riequilibrio della struttura finanziaria) Ne consegue che: 1. In Italia ed Europa lo spostamento del circuito di intermediazione dalle banche al mercato è più lento del previsto. 2. Le banche rimangono il soggetto principale di finanziamento di crescita delle imprese già esistenti. 3. Il ruolo del mercato nel circuito dei finanziamenti è ancora mediato dalle banche nelle modalità di finanziamento del credito: emissioni diretta di obbligazioni da parte delle banche cartolarizzazione del proprio portafoglio di crediti -10-
11 Implicazioni per le politiche creditizie PER LE BANCHE SI PONE IL PROBLEMA DI: Ottimizzare il finanziamento degli impieghi EMISSIONE DIRETTA DI OBBLIGAZIONI SUL MERCATO CESSIONE DIRETTA DI PARTI DEL PORTAFOGLIO CREDITI CARTOLARIZZAZIONE DI PARTI DEL PORTAFOLIO CREDITI Confrontare il costo delle alternative di finanziamento con il rendimento aggiustato per il rischio del portafoglio crediti Quantificare il rischio di credito di ciascuna controparte e di specifici portafogli LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO E IL PREREQUISITO PER UNA GESTIONE OTTIMALE DEL PORTAFOGLIO CREDITO E DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO -11-
12 SI RIDUCE LA LIQUIDITA DELL ATTIVO. Composizione dell'attivo delle banche (% attività fruttifere) riserve titoli att. sull'estero impieghi (dx) -12-
13 E DEL PASSIVO Composizione % del passivo oneroso CD obbligazioni Pct pass.sull'estero depositi in conto (dx) -13-
14 Il finanziamento degli impieghi bancari Flussi annui IMPIEGHI SOFFERENZE RACCOLTA SULL'INTERNO TITOLI Attività - passività sull'estero -14-
15 La composizione delle fonti di raccolta Flussi annui Depositi + CD Strumenti a condizioni di mercato passività sull'estero -15-
16 Implicazioni per le politiche creditizie L OTTIMIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO DEL PORTAFOGLIO CREDITI E DIVENTATA URGENTE 1. RACCOLTA DA CLIENTELA INSUFFICIENTE A FINANZIARE GLI IMPIEGHI 2. LA QUOTA IMPIEGHI FINANZIATA CON EMISSIONI DI TITOLI SUL MERCATO APERTO CON PAGAMENTO DI PREMIO IN BASE AL RATING DELLA BANCA E IN CONTINUO AUMENTO 3. IL SERBATOIO DI TITOLI DI STATO DA CUI ATTIGERE E IN ESAURIMENTO (AUMENTANDO I RISCHIO DI LIQUIDITA ) LE OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE COME STRUMENTO DI GESTIONE ATTIVA DEL BANKING BOOK -16-
17 LA CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI Come rendere possibili le operazioni di cartolarizzazione? 1. Quantificare la qualità (rischio) degli asset da cartolarizzare 2. Identificare gli asset (portafoglio) di qualità superiore alla media dell attivo (per avere risparmi di costo nel funding) 3. Ampia e diffusa informazione sugli asset da cartolarizzare e sulle Asset Backed Securities (ABS) 4. Emissioni con volumi elevati al fine di ridurre i costi fissi di emissione e non pagare un premio di liquidità agli investitori -17-
18 Le condizioni per la cartolarizzazione In Italia vi sono le condizioni in Italia per la cartolarizzazione dei crediti o il mercato è ancora prematuro? Alcuni problemi da risolvere: Come ottenere emissioni per volumi significativi? Forme di pooling di crediti di originator diversi? INTRODUZIONE DI AGENZIE SPECIALIZZATE NEL POOLING? LISTINO DEI CREDITI DA CAROLARIZZARE? Standardizzazione di classi di ABS al fine di cumulare le singole emissioni e aumentare la liquidità del mercato QUALI MODALITA PER LA STANDARDIZZAZIONE? -18-
19 RISCHIO E PRICING DEI CREDITI BANCARI -19-
20 Le sofferenze Rapporto Sofferenze / Impieghi Var % annua (sofferenze lorde) SL/I (sx) SN/I (sx) sof (dx)
21 La probabilità di default dei prestiti EDF-totale EDF-imprese EDF-famiglie -21-
22 La rischiosità delle imprese Imprese non finanziarie EDF per numerosità (sx) EDF per volumi (sx) Indicatore di rischio Prometeia (dx) FONTE DATI BANCA D ITALIA E PROMETEIA -22-
23 La rischiosità attesa dall analisi di settore Settore manifatturiero Indice di Rischio Prometeia EDF imprese non finanziarie -23-
24 Il pricing del credito Una stima del tasso aggiustato per il rischio 1. Tasso di interesse a breve termine ( ) 2. Probabilità di default per settore e per area geografica (dati Banca d Italia) 3. Stima della perdita in caso di insolvenza aggregata (LGD) 4. Calcolo della perdita inattesa 5. Perdita inattesa (parametri stimati dalla Banca d Italia) 6. Costi operativi 7. Premio per il rischio del settore bancario 8. Tax rate -24-
25 La relazione di pricing RP(*) = RF + COP + PA + CAR(99.97%)*ROE ASSUNZIONI: 1. PREMIO PER IL RISCHIO = 5% 2. TAX RATE = 42% (IRPEG + IRAP) 3. COP = 0 (impiego marginale) 4. COP = 1% (circa 1/3 dei costi operativi allocati al credito) 5. CAR = 1.3% + 2.9*PA (P. Grippa, Banca d Italia) -25-
26 Il pricing del credito: Totale settori (Costi operativi=0) MK(*) MK MK-MK(*) -26-
27 Il pricing del credito: totale settori (costi operativi = 1%) MK(*) MK MK-MK(*) -27-
28 Il pricing del credito: imprese non finanziarie COSTI OPERATIVI = 0 COSTI OPERATIVI = 1% MK(*) MK MK-MK(*) MK(*) MK MK-MK(*) -28-
29 Il pricing del credito: Famiglie COSTI OPERATIVI = 0 COSTI OPERATIVI = 1% MK(*) MK MK-MK(*) MK(*) MK MK-MK(*) -29-
30 IL RISCHIO DI CREDITO NEI MERCATI OBBLIGAZIONARI -30-
31 Il rischio di credito sui mercati obbligazionari USA Usa: spread con il rendimento dei bonds a 10 anni /12/ /03/ /06/ /09/ /12/ /03/ /06/ /09/ /12/ /03/ /06/ /09/ /12/ /03/ /06/ /09/ /12/ /03/ /06/ /09/ /12/ /03/ /06/ /09/ /12/ /03/ /06/ /09/2000 Swap Corporate AAA Corporate BAA
32 I credit spread in dollari a fine 1999 Corporate vs Governement SnP AAA AA AA AA A A A BBB BBB BBB BB BB BB B B B CCC FONTE: CREDITMETRICS -32-
33 e l aumento nel corso del 2000 Corporate vs Governement (delta nov-2000 / dic 99) SnP AAA AA AA AA A A A BBB BBB BBB BB BB BB B B B CCC FONTE: CREDITMETRICS -33-
34 Euro: spread con il rendimento dei bonds a 10 anni /01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/ /12/ /01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/2000 Il rischio di credito sui mercati obbligazionari in Europa Swap Corporate AAA Corporate BAA
35 Convergenza o divergenza nella valutazione del rischio? Le evidenze empiriche sul rischio di credito: sul mercato dei prestiti bancari: EDF in riduzione Nel mercato delle obbligazioni: spread in aumento EDF storica o EDF attesa? Cosa incorporare nei prezzi? Prezzi risk-adjusted nel ciclo o prezzi smooth? Verso una più forte differenziazione delle strategie di pricing per tipologia di contratto di credito -35-
36 I rating interni e il sistema di CRM Il sistema di rating interno è una condizione necessaria e non più rinviabile per la gestione delle politiche creditizie Il sistema di rating deve essere disegnato in modo da fornire 1. una corretta quantificazione delle EDF storiche 2. una testata capacità di previsione delle EDF Per tutti i prenditori della banca (large corporate, middle market, retail) Il sistema di rating interno è il primo mattone, indispensabile, per un sistema di CRM di tutto il portafoglio crediti L obiettivo finale è la gestione secondo logiche RAPM del portafoglio crediti -36-
37 LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI CREDIT RISK MANAGEMENT Fase 1 Rating interno Fase 2 Gestione di portafoglio Obiettivi Garantire omogeneità di valutazione e la stima della probabilità di default della controparte Quantificare il capitale assorbito dal portafoglio crediti e definire prezzi coerenti con il rischio Attività censimento dei sistemi di valutazione esistenti e definizione delle strategie di sviluppo/acquisizione Realizzazione dei sistemi di Grading per segmenti di clientela Definizione del sistema di Rating Controparte interno Architettura informativa del sistema ed integrazione con gli altri sistemi di controllo Quantificazione della Severity della perdita in caso di default Attivazione del modulo di analisi del portafoglio crediti Realizzazione del modello di Pricing Gestione attiva di portafoglio e supporto alla definizione delle politiche creditizie Risultati Rating Controparte Rating Operazione Modello di Portafoglio del Rischio di Credito Modello di Pricing -37-
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