SCHEDA DI VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA PROPOSTA DI LEGGE * * *

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SCHEDA DI VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA PROPOSTA DI LEGGE * * *"

Transcript

1 SCHEDA DI VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA PROPOSTA DI LEGGE Disciplina delle funzioni amministrative in materia di porti regionali. Istituzione dell Autorità Portuale regionale. Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n.88 (Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni amministrative e dei compiti in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, protezione della natura e dell ambiente, tutela dell ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti, risorse idriche e difesa del suolo, energia e risorse geotermiche, opere pubbliche e viabilità e trasporti conferite alla Regione dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112), Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 (Norme sul governo del territorio).. 1. Materia e oggetto della proposta. La proposta di legge in oggetto disciplina le funzioni amministrative nella materia dei porti regionali con funzione commerciale ed istituisce l Autorità Portuale regionale. 2. Obiettivi che si intendono perseguire con la proposta e necessità del ricorso allo strumento legislativo. Con la proposta di legge si intende disciplinare in modo più efficace ed efficiente l esercizio delle quattro funzioni fondamentali dei porti regionali: a) la funzione di pianificazione delle aree portuali (oggi regolata dagli articoli 47 bis e seguenti della legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 (Norme sul il governo del territorio); b) la funzione di programmazione dei lavori pubblici; c) le funzioni di progettazione ed esecuzione dei lavori programmati, oggi per lo più regolate dalla legge statale, segnatamente dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE); d) il rilascio e la gestione delle concessioni demaniali concernenti le aree portuali, oggi regolato dall articolo 27 della legge regionale 1 dicembre 1998, n.88 (Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni amministrative e dei compiti in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, protezione della natura e dell ambiente, tutela dell ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti, risorse idriche e difesa del suolo, energia e risorse geotermiche, opere pubbliche e viabilità e trasporti conferite alla Regione dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112). Al riguardo, si rileva che i porti di rilievo commerciale, per la Toscana sono individuati, ai sensi dell articolo 48 della l.r.1/2005, dal Piano di indirizzo territoriale (PIT). Il PIT individua cinque porti di interesse regionale con funzione commerciale: Viareggio, Giglio, Porto Santo Stefano, Marina di Campo e Porto Azzurro. Per il porto di Porto Azzurro, in attuazione del protocollo di intesa per la portualità dell Elba del 2008, si prevede la cessazione della funzione commerciale, compatibilmente con la realizzazione di un nuovo sistema di collegamenti ed in particolare con il potenziamento del porto di Rio Marina. Tra i citati porti commerciali di interesse regionale, è fondamentale tener presente le peculiarità del porto di Viareggio, il quale ha carattere polifunzionale, poiché assolve ad una funzione produttiva (prevalentemente cantieristica), commerciale e turistica di particolare rilievo, con un forte impatto sul territorio, anche in termini di indotto. 1

2 Negli altri porti, invece, la natura commerciale si esplica pressoché esclusivamente nel trasporto marittimo (il piano portuale è spesso circoscritto alla banchina di attracco del traghetto). L Autorità portuale regionale svolgerà le seguenti funzioni: 1. la funzione di pianificazione nelle aree portuali, provvedendo all elaborazione tecnica del piano regolatore portuale; 2. la funzione di programmazione delle opere da realizzare; 3. la funzione di gestione delle concessioni demaniali per le aree portuali; 4. la funzione di progettazione e realizzazione delle opere portuali. Con riferimento ai tre porti minori, sarà fatta salva la possibilità di esercitare la funzione di gestione delle concessioni demaniali avvalendosi degli uffici comunali, attraverso appositi accordi tra l Autorità portuale regionale e i comuni interessati. L Autorità Portuale sarà strutturata sulla base di un modello organizzativo che prevede l interazione di vari organi, i quali sono espressione di una componente politica ed una componente tecnica. La componente politica sarà rappresentata dal Comitato Portuale, organo di indirizzo, così costituito: - da una componente stabile: rappresentata dal Presidente della Giunta regionale o suo delegato, dall assessore in materia di trasporti e da un altro componente della Giunta regionale, o loro supplenti nominati tra i dirigenti competenti nelle materie di riferimento; - dal Presidente della provincia di volta in volta territorialmente interessata, o suo supplente; - dal sindaco e da un altro componente della giunta del comune di volta in volta territorialmente interessato o loro supplenti; - potranno far parte del Comitato Portuale, previa intesa con l Amministrazione statale competente, rappresentanti della Capitaneria di Porto (o della Direzione Marittima); Assume le funzioni di Presidente del Comitato il Presidente della Giunta regionale con funzioni di convocare e presiedere il Comitato. Le deliberazioni del Comitato sono prese a maggioranza ed in caso di parità prevale il voto del Presidente. La componente tecnica sarà costituita da: - un dirigente dell Autorità, avente le necessarie competenze tecnico-amministrative (denominato Segretario Generale dell Autorità portuale ), che è il referente delle attività per il Comitato Portuale nominato dal Presidente della Giunta Regionale previa intesa con il comune di Viareggio, sentiti gli altri comuni interessati. - un revisore dei conti; - ufficio amministrativo e ufficio tecnico che si avvarrà dell apporto tecnico dell ufficio regionale opere marittime di Livorno. 3. Esigenze economiche o sociali che la proposta intende soddisfare e destinatari dell'intervento. Con l intervento normativo di cui trattasi, si intende rispondere all esigenza di pianificare più efficacemente tutti gli interventi concernenti le aree portuali, individuando le strategie migliori per la programmazione delle opere portuali e la più celere realizzazione delle stesse. Si rileva il fondamentale ruolo che i porti di cui trattasi svolgono per la realtà produttiva della Regione. Si rileva, altresì, che, già in base all ordinamento vigente, la quasi totalità delle opere portuali sui porti commerciali di interesse regionale è finanziata con risorse del bilancio regionale. Ciò secondo quanto previsto dall articolo 25, commi 6, 7 e 8 della l.r.88/1998, modificato dalla recente legge regionale 9 novembre 2009, n.66 (Modifiche alla legge regionale 1 dicembre 1998, n. 88, alla legge regionale 11 dicembre 1998, n. 91 (Norme per la difesa del suolo) e alla legge regionale 2

3 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio), in materia di porti di interesse regionale, navigazione interna, controlli sulla sicurezza sismica delle opere e delle infrastrutture di competenza statale.) che prevede che la Regione partecipi con risorse proprie al finanziamento di opere relative a porti di interesse regionale. Si osserva che ai sensi dell articolo 25, commi 6, 7 e 8 della l.r.88/1998 novellato che La Regione partecipa, in attuazione delle individuazioni e delle previsioni contenute nel PIT ai sensi dell'articolo 48, comma 4, della l.r. 1/2005, alla realizzazione degli interventi infrastrutturali nei porti di interesse regionale e nelle vie navigabili. A tal fine, il Consiglio regionale approva una deliberazione di indirizzo con la quale sono determinati i criteri da utilizzare per il riparto delle risorse a favore degli enti locali per la realizzazione di detti interventi, tenuto conto del quadro delle risorse attivabili su base triennale. 7. La Giunta regionale, in attuazione della presente legge, del PIT e dei criteri approvati dal Consiglio regionale con l'atto di cui al comma 6, provvede annualmente, con propria deliberazione, a specificare gli obiettivi operativi, ad individuare le modalità di intervento, nonché all'aggiornamento del quadro finanziario sulla base del bilancio di previsione annuale; tale deliberazione è trasmessa dalla Giunta regionale alla commissione consiliare competente. 8. La Regione promuove l'esercizio coordinato delle funzioni proprie e di quelle trasferite agli enti locali tramite appositi accordi e convenzioni. Con la proposta di legge di cui alla presente scheda, rispetto alle scelte già realizzate attraverso la l.r.66/2009, si intende perseguire l obiettivo di un maggior controllo regionale sulle modalità di impiego delle risorse destinate ai porti commerciali di rilievo regionale. Da qui la opportunità di costituire un Autorità portuale regionale. 4. Indicare se l oggetto della proposta è già disciplinato da fonti comunitarie, leggi o regolamenti statali o leggi regionali, riportandone gli estremi. A seguito della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 spetta alla Regione la potestà legislativa c.d. concorrente sulla materia dei porti e degli aeroporti. La legge costituzionale si è collocata in quadro di legislazione nazionale che già aveva attribuito alle regioni tutte le funzioni amministrative inerenti il settore della portualità marittima nella sua doppia valenza di infrastruttura e di attività a carattere commerciale e turistico. In particolare, l articolo 105 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, come modificato dall articolo 9 della legge 16 marzo 2001, n.88 (Nuove disposizioni in materia di investimenti nelle imprese marittime) successivo alla risalente normativa di cui alla legge 28 gennaio 1994, n.84 (Riordino della legislazione in materia portuale) tuttora vigente stabilisce: 1. Sono conferite alle regioni e agli enti locali tutte le funzioni non espressamente indicate negli articoli del presente capo e non attribuite alle autorità portuali dalla legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni e integrazioni. 2. Tra le funzioni di cui al comma 1 sono, in particolare, conferite alle regioni le funzioni relative: a) al rilascio dell'autorizzazione all'uso in servizio di linea degli autobus destinati al servizio di noleggio con conducente, relativamente alle autolinee di propria competenza; b) al rifornimento idrico delle isole; c) all'estimo navale; d) alla disciplina della navigazione interna; e) alla programmazione, pianificazione, progettazione ed esecuzione degli interventi di costruzione, bonifica e manutenzione dei porti di rilievo regionale e interregionale delle opere edilizie a servizio dell'attività portuale. Secondo lo schema delineato dal legislatore statale del 2001 sono rimaste allo Stato solo le funzioni amministrative nei porti finalizzati alla difesa militare ed alla sicurezza dello Stato, nei porti di rilevanza economica nazionale ed internazionale nonché nelle aree di preminente interesse nazionale 3

4 individuate con l aggiornamento del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 dicembre 1995, ai sensi di quanto previsto dall articolo 4 della l.84/1994. L emanazione della legge 16 marzo 2001 n.88 (Nuove disposizioni in materia di investimenti nelle imprese marittime), l entrata in vigore del nuovo Titolo V della Costituzione, nonchè la mancata individuazione da parte dello Stato dei porti di interesse regionale (secondo quanto avrebbe dovuto fare ai sensi dell articolo 4 della l.84/1994) ha portato ad un periodo di incertezza nel riparto delle competenze tra Stato regioni ed enti locali nella materia di cui si tratta. Le recenti pronunce della Corte Costituzionale 10 marzo 2006, n. 89 e 90, e10 ottobre 2007, n. 344 concernenti proprio il porto di Viareggio, hanno facilitato il compito di chiarire le competenze regionali con riferimento ai porti di rilevanza regionale, dato che la Corte costituzionale ha acclarato che la competenza statale si ritiene operante solo nei porti sede di Autorità portuale. Con riferimento alla concreta gestione dei porti che sono di rilievo regionale secondo quanto statuito dalla Corte costituzionale, si richiedeva da molto tempo un intervento normativo a livello regionale, nell ambito del quale, opportunamente, fossero ritagliate anche agli enti locali specifiche funzioni. La Regione è di recente intervenuta con la già citata l.r.66/2009. La l.r.66/2009 ha già perseguito l obiettivo di regolamentare le funzioni che la Regione ha mantenuto come proprie e quelle che ha ritenuto di dover trasferire agli enti locali mediante la modifica degli articoli 25 e 27 della l.r. 88/1998. In particolare, in questa sede, si evidenziano le modifiche apportate all articolo 25 della l.r.88/1998, attraverso cui sono oggi riservate alla Regionale seguenti funzioni: a) l'individuazione nel piano di indirizzo territoriale (PIT) dei porti di interesse regionale; la previsione degli interventi di ampliamento, di riqualificazione di quelli esistenti e la disciplina delle funzioni di tali porti, nonché l'individuazione delle vie fluviali e dei laghi di interesse regionale ai fini della loro navigabilità ai sensi dell'articolo 48, comma 4, lettera c-quater) e c-quinquies), della l.r.1/2005; b) la valutazione dell'idoneità tecnica dei progetti relativi alle opere realizzate nei porti di interesse regionale ivi compresi i progetti relativi alle opere di grande infrastrutturazione portuale (attraverso l ufficio regionale opere marittime). Sono attribuite ai comuni, che possono esercitarle anche in forma associata, tutte le funzioni non espressamente riservate alla Regione e non trasferite alle province ai sensi del comma 3, ivi comprese le funzioni concernenti le opere di manutenzione ordinaria, straordinaria, quelle che attengono alla realizzazione di nuove opere delle aree a terra, degli specchi acquei, dei fondali e delle infrastrutture nei porti e il ripristino di edifici privati danneggiati da eventi bellici, nonché l'edilizia di culto. Come già rilevato al paragrafo 3 della presente scheda, si prevede che la Regione partecipi al finanziamento delle funzioni nella misura necessaria a garantire la funzionalità e continuità dell'esercizio dei porti e delle vie navigabili di interesse regionale di cui all'articolo 48, comma 4, lettere c-quater) e c-quinquies), della l.r.1/2005. Il quadro delle novità normative introdotte dalla l.r. 66/2009 è poi completato dalla modifica e l integrazione del titolo IV capo IV articolo 47 bis e della l.r. 1/2005 relativo alla individuazione dei porti di interesse regionale, nonché con la modifica dell articolo 47 ter e l introduzione dell articolo 47 quater riguardanti il piano regolatore portuale e le sue procedure di attuazione. E evidente che con la proposta di legge di cui trattasi, alla luce delle innovazioni che intendono introdursi in base a quanto illustrato nel paragrafo 2 della presente scheda, lo schema delle funzioni delineato dalla l.r.88/1998, già modificata dalla l.r.66/2009, sarà oggetto di ulteriori modifiche. 5. Indicare se la legge prevede un regolamento di attuazione o un piano. Piano regolatore portuale per i porti per cui è istituita l Autorità portuale 4

5 La proposta di legge prevedrà una modifica di quanto attualmente previsto dall articolo 47 ter della l.r.1/2005, in ordine alla competenza per l adozione e approvazione del piano regolatore portuale, in riferimento ai quattro porti per i quali è istituita l Autorità portuale. Il piano regolatore, che è l atto di governo del territorio (cfr. articolo 10 della l.r.1/2005) relativo alle aree portuali sarà adottato dal Comitato Portuale e sarà poi approvato dal Consiglio regionale. Il procedimento sarà analogo a quello disciplinato dall articolo 5 della l.84/1994 per i porti di interesse nazionale, sede di autorità portuale ad eccezione del procedimento di valutazione di impatto ambientale, disciplinato dalla legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 (Norme in materia di valutazione ambientale strategica VAS, di valutazione di impatto ambientale VIA e di valutazione di incidenza). Resta ferma, come per tutti i piani regolatori portuali la validazione tecnica effettuata dall ufficio regionale opere marittime. La programmazione delle opere che dovranno essere realizzate dalla costituenda Autorità sarà effettuata attraverso il programma triennale ed annuale delle opere pubbliche, allegato al bilancio di previsione dell Autorità Portuale e approvato dalla Giunta regionale. Per tutti e quattro i porti, la progettazione ed esecuzione delle opere portuali sarà effettuata dalle Autorità attraverso l ufficio regionale opere marittime, previo parere vincolante dei competenti Comitati Portuali. La proposta di legge non prevede regolamenti attuativi. 6. Indicare se la proposta produce effetti finanziari sul bilancio regionale (solo effetti di spesa, solo effetti sulle entrate o entrambe le fattispecie), ed in particolare se gli effetti sul bilancio regionale hanno carattere una-tantum o ricorrente e se le eventuali spese hanno natura corrente o di investimento. La proposta di legge non produrrà effetti finanziari di spesa sul bilancio regionale. L autorità portuale si avvale di personale distaccato dalla Regione Toscana e di personale degli enti territoriali interessati distaccato o comandato; l'utilizzo di dette risorse non richiede risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate per il finanziamento della delega di funzioni. Per l istituzione dell Autorità Portuale, alcune spese avranno inoltre carattere una tantum per l allestimento della sede e degli uffici. I membri dei Comitati portuali (sia del Porto di Viareggio sia degli altri tre porti) non percepiranno alcun gettone di presenza. La proposta di legge potrebbe produrre effetti finanziari sulle entrate sul bilancio regionale con riferimento all attività di gestione delle concessioni demaniali relative alle aree portuali e la riscossione dei relativi canoni. Sul punto, si fa presente che l articolo 9 del decreto relativo al cosiddetto federalismo demaniale decreto legislativo 28 maggio 2010, n.85 (Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio, in attuazione dell articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n.42) - prevede, al momento della devoluzione della competenza, un taglio dei trasferimenti statali oggi effettuati in misura pari alla riduzione delle entrate erariali riscosse relativamente a quel bene. A regime, quindi, la Regione, una volta scontata la misura anzidetta, avrebbe la piena potestà sui canoni demaniali, inclusa la facoltà di aumentarli con introito della relativa differenza. 7. Indicare la quantificazione di massima delle spese (e/o eventualmente delle entrate) connesse all'attuazione della legge, nonché le ipotizzate fonti di copertura degli oneri connessi alla proposta di legge. 5

6 Si prevede un organigramma per l Autorità portuale regionale composto da un Dirigente con funzioni di segretario generale e da una dotazione del personale tecnico ed amministrativo indicativamente di dieci unità, anche per implementazione dell Ufficio opere marittime, a cui si farà fronte senza oneri aggiuntivi con personale distaccato dalla Regione e distaccato o comandato dagli enti locali interessati. 8. Indicare se la proposta ha un impatto sotto il profilo organizzativo e procedurale, se prevede il coinvolgimento nella sua attuazione di soggetti istituzionali e/o strutture amministrative esistenti o se prevede l'istituzione di nuove procedure o nuove strutture. La proposta di legge ha impatto sotto il profilo organizzativo e procedurale e prevede il coinvolgimento di più soggetti istituzionali per la sua attuazione. Le nuove strutture sono quelle dell Autorità Portuale regionale. In conseguenza dell approvazione della presente proposta di legge saranno modificate le competenze e le funzioni dei Comuni sede di porti regionali e dell ufficio regionale opere marittime. 9. Indicare se la proposta ha un impatto sui temi dell amministrazione elettronica e digitale o se prevede l'istituzione di un sistema informativo o di un servizio di innovazione tecnologica, anche attraverso la condivisione di strumenti informatici o di basamenti informativi quali banche dati, cooperazione applicativa, ecc. La proposta di legge non avrà alcun impatto sui temi dell amministrazione elettronica e digitale. Non prevedrà l'istituzione di un sistema informativo o di un servizio di innovazione tecnologica, anche attraverso la condivisione di strumenti informatici o di basamenti informativi quali banche dati, cooperazione applicativa, ecc Indicare il mese nel quale si intende iscrivere la proposta all ordine del giorno del CTD. La proposta di legge sarà iscritta al CTD nel mese di marzo

Legge regionale 10 dicembre 1998, n. 88

Legge regionale 10 dicembre 1998, n. 88 ALLEGATO D TESTO COORDINATO Legge regionale 10 dicembre 1998, n. 88 Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni amministrative e dei compiti in materia di urbanistica e pianificazione

Dettagli

Vista la legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale);

Vista la legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale); REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 4 novembre 2011, n. 55 Istituzione del piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità (priim). modifiche alla l.r. 88/98 in materia di attribuzioni di funzioni

Dettagli

REGIONE TOSCANA. LEGGE REGIONALE 9 novembre 2009, n. 66

REGIONE TOSCANA. LEGGE REGIONALE 9 novembre 2009, n. 66 REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 9 novembre 2009, n. 66 Modifiche alla legge regionale 1º dicembre 1998, n. 88 (Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni amministrative e dei compiti

Dettagli

REGIONE TOSCANA. LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18. (GU n.38 del )

REGIONE TOSCANA. LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18. (GU n.38 del ) REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 29 febbraio 2016, n. 18 Riordino delle funzioni amministrative in materia di protezione della fauna e della flora e delle aree naturali protette, di inquinamento delle acque,

Dettagli

CONCESSIONI DEMANIALI E PIANIF. BACINI IDROGRAFICI DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento TORRIGIANI TONINO

CONCESSIONI DEMANIALI E PIANIF. BACINI IDROGRAFICI DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento TORRIGIANI TONINO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO TERRITORIO AMBIENTE E COOPERAZIONE TRA I POPOLI CONCESSIONI DEMANIALI E PIANIF. BACINI IDROGRAFICI DETERMINAZIONE N. B6132 del 27/11/2009

Dettagli

LEGGE REGIONALE 27 giugno 1997, n. 45 Norme in materia di risorse energetiche Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - n.

LEGGE REGIONALE 27 giugno 1997, n. 45 Norme in materia di risorse energetiche Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - n. LEGGE REGIONALE 27 giugno 1997, n. 45 Norme in materia di risorse energetiche. 7.7.1997 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - n. 27 Capo I DISPOSIZIONI GENERALI E PROGRAMMAZIONE ARTICOLO 1 (Ambito

Dettagli

2. Agli stessi effetti rientra, fra le funzioni inerenti la materia, la vigilanza sull'attivita' privata di formazione professionale.

2. Agli stessi effetti rientra, fra le funzioni inerenti la materia, la vigilanza sull'attivita' privata di formazione professionale. Decreto Legislativo n.112 Roma, 31 marzo 1998 Oggetto: Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997,

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Schema di decreto recante: 11.11.2014 Organizzazione e compiti degli uffici di livello dirigenziale non generale istituiti presso l Ufficio scolastico regionale per l Umbria. IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE,

Dettagli

LA CONFERENZA UNIFICATA

LA CONFERENZA UNIFICATA ACCORDO ai sensi dell articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e i Comuni concernente l adozione del regolamento ediliziotipo ai sensi

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 18 luglio 2006 Seduta pubblica Sessione II ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 33 Presidente Giacomo Ronzitti Consiglieri

Dettagli

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113

LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113 X LEGISLATURA ATTI: 12022 LEGGE CONSIGLIO REGIONALE N. 113 Legge europea regionale 2016. Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Lombardia derivanti dall'appartenenza dell Italia all

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l articolo 4 della legge 7 agosto 2015, n. 124; Visto l articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n.

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO. 31 MARZO 1998, N.

DECRETO LEGISLATIVO. 31 MARZO 1998, N. DECRETO LEGISLATIVO. 31 MARZO 1998, N. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59 (2). (3)

Dettagli

AGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015

AGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015 AGGIORNAMENTO Le normative dal 2008 al 2015 Coordinamento dei soccorsi L. 26 febbraio 2011 n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi

Dettagli

ALTRI ENTI BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 42

ALTRI ENTI BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 42 ALTRI ENTI 21.10.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 42 AUTORITA PORTUALE REGIONALE DELIBERAZIONE 24 settembre 2015, n. 2 189 Direttive rilascio autorizzazioni e concessioni demaniali

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI

STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura

Dettagli

Visto l'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione; Visto l articolo 4, comma 1, lettera z), dello Statuto;

Visto l'articolo 117, commi terzo e quarto, della Costituzione; Visto l articolo 4, comma 1, lettera z), dello Statuto; Allegato A Proposta di legge Modifiche alla legge regionale 18 febbraio 2005, n.30 (Disposizioni in materia di espropriazione per pubblica utilità) e alla legge regionale 29 dicembre 2003, n. 67 (Ordinamento

Dettagli

5. Regime per il trasferimento dei beni immobili non necessari per l'esercizio delle funzioni di competenza statale.

5. Regime per il trasferimento dei beni immobili non necessari per l'esercizio delle funzioni di competenza statale. D.P.C.M. 19-12-2000 Individuazione delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative da trasferire ai comuni per l'esercizio delle funzioni conferite dal D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, in materia

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 28 del 11 maggio Atti della Regione PARTE I

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 28 del 11 maggio Atti della Regione PARTE I A.G.C. 14 - Trasporti e Viabilità - Settore Demanio Marittimo - Navigazione - Porti, Aeroporti e Opere Marittime - Decreto dirigenziale n. 10 del 11 marzo 2009 Approvazione dell'accordo, ai sensi dell'articolo

Dettagli

Raccolta Normativa della Regione Toscana 1

Raccolta Normativa della Regione Toscana 1 Legge Regionale 10 dicembre 1998, n. 88 Attribuzione agli enti locali e disciplina generale delle funzioni amministrative e dei compiti in materia di urbanistica e pianificazione territoriale, protezione

Dettagli

Al comma 1, capoverso «Art. 117», al comma secondo, lettera e), sopprimere le parole: «e promozione».«

Al comma 1, capoverso «Art. 117», al comma secondo, lettera e), sopprimere le parole: «e promozione».« 31.3C Sostituire l articolo, con il seguente: «Art. 31. (Modifica dell articolo 117 della Costituzione). 1. L articolo 117 della Costituzione è sostituito dal seguente: «Art. 117». La potestà legislativa

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 17 ) Delibera N.278 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 17 ) Delibera N.278 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 14-04-2009 (punto N. 17 ) Delibera N.278 del 14-04-2009 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE

Dettagli

Oneri di urbanizzazione Costo di costruzione

Oneri di urbanizzazione Costo di costruzione Segnalazioni Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia agosto 2013 Oneri di urbanizzazione Costo di costruzione Modifiche apportate dalla Legge regionale 12 agosto 2013, n.

Dettagli

Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento

Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento DECRETO 23 settembre 2011 Organizzazione interna del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2011) Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37

LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 LEGGE PROVINCIALE 18 novembre 1988, n. 37 Istituzione del Centro servizi culturali S. Chiara (b.u. 29 novembre 1988, n. 54) Art. 1 Finalità e compiti 1. Allo scopo di realizzare la gestione coordinata

Dettagli

FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014

FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014 FUNZIONI DI AREA VASTA IN PROVINCIA DI PAVIA ALLA LUCE DELLA LEGGE 56 / 2014 Pavia, 27 giugno 2014 Lombardia 1544 comuni in 12 province, Piemonte 1207, Veneto 581, Emilia-Romagna 348, Toscana 287, Liguria

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 marzo 2016

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 marzo 2016 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 marzo 2016 Attribuzione del titolo di vice Ministro al Sottosegretario di Stato presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sen. Riccardo NENCINI,

Dettagli

Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33 sesto comma, 76 e 87 quinto comma della Costituzione;

Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33 sesto comma, 76 e 87 quinto comma della Costituzione; Schema di decreto legislativo recante introduzione della contabilità economico-patrimoniale, della contabilità analitica e del bilancio unico nelle università in attuazione dell articolo 5, comma 1, lettera

Dettagli

LA PORTUALITA MINORE ED IL PIANO DEI PORTI NELLA REGIONE MARCHE

LA PORTUALITA MINORE ED IL PIANO DEI PORTI NELLA REGIONE MARCHE REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE Risorse Idriche e Pianificazione Porti LA PORTUALITA MINORE ED IL PIANO DEI PORTI NELLA REGIONE MARCHE Ancona 24.06.2004 f.to IL DIRIGENTE

Dettagli

Direzione Commercio, Lavoro, Innovazione e Sistema Informativo /027 CT 0/A CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Direzione Commercio, Lavoro, Innovazione e Sistema Informativo /027 CT 0/A CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Direzione Commercio, Lavoro, Innovazione e Sistema Informativo 2015 00446/027 CT 0/A CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE 10 febbraio 2015 Convocata la Giunta presieduta dal Sindaco Piero

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO

PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO PROTOCOLLO D INTESA PER LA VALORIZZAZIONE DELL ISOLA PALMARIA tra MINISTERO DELLA DIFESA REGIONE LIGURIA COMUNE DI PORTO VENERE AGENZIA DEL DEMANIO PREMESSO CHE - l articolo 307, del decreto legislativo

Dettagli

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE VISTA la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni (legge quadro in materia di lavori pubblici) che, all art. 14, dispone

Dettagli

6) di dare atto che il quadro finanziario generale è 2005, modificando la prenotazione d impegno di così modificato; QUADRO FINANZIARIO GENERALE 2005

6) di dare atto che il quadro finanziario generale è 2005, modificando la prenotazione d impegno di così modificato; QUADRO FINANZIARIO GENERALE 2005 76 16.3.2005 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 11 5) di dare atto che per l integrazione di 100.000,00 Euro al quadro finanziario della parte Artigianato e cui alla Deliberazione della

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 13/2016 (Atti del Consiglio) Disposizioni in materia di personale e uffici regionali, conferenze di servizi. Modifiche alle leggi regionali 1/2009,

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE AUTORITA DI BACINO DELLA BASILICATA UFFICIO AFFARI GENERALI ED ORGANIZZATIVI 80D STRUTTURA PROPONENTE COD. N 80D/ 2014 /D.087 DEL 17/07/2014 OGGETTO: Determinazione dirigenziale

Dettagli

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE

INDICE TOMO I. Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI. Titolo I NORMATIVA BASE Prefazione... XV TOMO I Parte I LA DISCIPLINA NAZIONALE IN TEMA DI CONTRATTI PUBBLICI NORMATIVA BASE 1. Costituzione della Repubblica Italiana (in G.U., 27 dicembre 1947, n. 298)... 5 2. R.d. 18 novembre

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE MODIFICA E ABROGAZIONE DI DISPOSIZIONI DI LEGGE CHE PREVEDONO L'ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI NON LEGISLATIVI DI ATTUAZIONE, A NORMA DELL'ARTICOLO 21 DELLA LEGGE 7 AGOSTO

Dettagli

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI DECRETO 21 settembre 2015 Organizzazione del Dipartimento per le riforme istituzionali della Presidenza del Consiglio dei

Dettagli

ARTICOLO 1. (Esercizio delle funzioni ex ERSAP)

ARTICOLO 1. (Esercizio delle funzioni ex ERSAP) Legge Vigente Anno 1997 Numero 18 Data 04/07/1997 Materia Enti strumentali dipendenti Titolo Procedure di attuazione del piano di liquidazione del soppresso Ente regionale di sviluppo agricolo della Puglia

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 giugno 2015, n. 184 Regolamento riguardante l'individuazione del responsabile del procedimento amministrativo e del titolare del potere sostitutivo,

Dettagli

L.R. 30 gennaio 1982, n. 6. Art. 1

L.R. 30 gennaio 1982, n. 6. Art. 1 L.R. 30 gennaio 1982, n. 6 «Ordinamento dei porti e degli approdi turistici della Puglia nel contesto del sistema portuale della Regione Puglia» Art. 1 La legge sull'«ordinamento dei porti e degli approdi

Dettagli

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni

Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni DECRETO INTERMINISTERIALE Istituzione del Comitato tecnico nazionale sulla sicurezza informatica e delle telecomunicazioni nelle pubbliche amministrazioni IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI E IL MINISTRO

Dettagli

Decreto del Presidente della Repubblica del 12 settembre 2016, n. 194, pubblicato in G.U. del 27 ottobre 2016, n. 252

Decreto del Presidente della Repubblica del 12 settembre 2016, n. 194, pubblicato in G.U. del 27 ottobre 2016, n. 252 Decreto del Presidente della Repubblica del 12 settembre 2016, n. 194, pubblicato in G.U. del 27 ottobre 2016, n. 252 Regolamento recante norme per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti

Dettagli

C O M U N E D I P E R G I N E V A L S U G A N A

C O M U N E D I P E R G I N E V A L S U G A N A Decreto n. 7 dd. 01-03-2016 pag. 1/5 C O M U N E D I P E R G I N E V A L S U G A N A (Provincia di Trento) DECRETO DEL SINDACO n. 7 dd. 01-03-2016 OGGETTO: Conferimento incarico dirigenziale e delega di

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo

Dettagli

SCHEDE DOCUMENTALI NORMATIVA EUROPEA NORMATIVA STATALE

SCHEDE DOCUMENTALI NORMATIVA EUROPEA NORMATIVA STATALE SD 0.1 COMPENDIO DI NORME E LEGGI DI PROTEZIONE CIVILE NORMATIVA EUROPEA Risoluzione 2002/C 43/01 Cooperazione in materia di formazione nel settore della protezione civile NORMATIVA STATALE Legge 8 dicembre

Dettagli

Art. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa)

Art. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa) Art. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa) 1. Ai sensi dell articolo 50, comma 3, del decreto legislativo

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO CON DELEGA AL TURISMO

PROTOCOLLO D'INTESA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO CON DELEGA AL TURISMO Il Sottosegretario di Stato pcr le politiche di sviluppo e competitività del turismo PROTOCOLLO D'INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO CON

Dettagli

E M A N A il seguente decreto legislativo:

E M A N A il seguente decreto legislativo: VISTI gli articoli 76 e 87 della Costituzione; VISTO l articolo 14 della legge 23 agosto 1988, n. 400 recante disciplina dell attività di Governo ed ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

Dettagli

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Agricoltura, Protezione Civile e Turismo Politiche Turistiche - Settore LA GIUNTA REGIONALE

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Agricoltura, Protezione Civile e Turismo Politiche Turistiche - Settore LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : APPROVAZIONE PROGETTI PRESENTATI DALL' STL RIVIERA DEI FIORI E IMPEGNO DI EURO 1.374.200,00 AI FINI DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE AI SENSI DELL'ART. 15, COMMA 1 DELLA L.R. 28/2006 E SS.MM. N.

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 dicembre 2014

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 dicembre 2014 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 dicembre 2014 Individuazione e trasferimento delle risorse finanziarie e strumentali alla Scuola nazionale dell'amministrazione ai sensi dell'articolo

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri DECRETO DEL MINISTRO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL CHE ISTITUISCE LA CABINA DI REGIA INTERISTITUZIONALE DI CUI AL PIANO STRAORDINARIO CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE E DI GENERE (ADOTTATO

Dettagli

Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali.

Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali. Normativa comparata REGIONE VENETO Pubblicata nel B.U. Veneto 29 ottobre 2015, n. 103. Art. 1 Oggetto. 1. La presente legge regionale, ai sensi degli articoli 117, commi 3 e 4, e 118 della Costituzione,

Dettagli

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione

Dettagli

DETERMINAZIONE N /Det/540 DEL 02/09/2011

DETERMINAZIONE N /Det/540 DEL 02/09/2011 DETERMINAZIONE N. 20909/Det/540 DEL 02/09/2011 Oggetto: bando di attuazione della misura 3.4 del Fondo Europeo per la Pesca 2007-2013 Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori (art. 40

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE LA CORTE DEI CONTI TRA

PROTOCOLLO D INTESA. Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE LA CORTE DEI CONTI TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI CONTI Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI

Dettagli

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs

Dettagli

SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. In data, presso,

SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. In data, presso, ALLEGATO D SCHEMA ACCORDO DI VALORIZZAZIONE ex Art. 112, comma 4, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 In data, presso, il Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione regionale per i beni culturali

Dettagli

Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi

Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi Decreto del Ministro Gentiloni per i nuovi standard minimi degli uffici postali nei periodi estivi VISTO l articolo 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante Disciplina dell attività di governo e ordinamento

Dettagli

Enti Locali Unioni di Comuni Unione di Comuni "Antica Terra di Lavoro"

Enti Locali Unioni di Comuni Unione di Comuni Antica Terra di Lavoro Enti Locali Unioni di Comuni Unione di Comuni "Antica Terra di Lavoro" Statuto 31 agosto 2013, n. 2 Modifica dello Statuto dell'unione di Comuni Antica Terra di Lavoro approvato cn Deliberazione di Consiglio

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 594 11/10/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 15033 DEL 10/10/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA' Area: PORTI E TRASPORTO

Dettagli

Fonti del diritto amministrativo

Fonti del diritto amministrativo Titolo I Fonti del diritto amministrativo Capo I Costituzione e leggi costituzionali 1. Costituzione della Repubblica Italiana, approvata dall Assemblea Costituente il 22-12-1947, promulgata dal Capo provvisorio

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 dicembre 2015. Individuazione delle categorie merceologiche ai sensi dell articolo 9, comma 3 del decreto-legge 24 aprile 2014,

Dettagli

CONVENZIONE INDICE. Convenzione Unione Comuni del Cusio Catasto 1

CONVENZIONE INDICE. Convenzione Unione Comuni del Cusio Catasto 1 CONVENZIONE PER IL TRASFERIMENTO ALL UNIONE COMUNI DEL CUSIO DELLA FUNZIONE CATASTO, AD ECCEZIONE DELLE FUNZIONI MANTENUTE ALLO STATO DALLA NORMATIVA VIGENTE INDICE Convenzione Unione Comuni del Cusio

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA VISTI gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante delega al Governo per la precisa individuazione

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 2/2017 (Atti del Consiglio) Disposizioni in materia di istruzione, formazione e di concertazione con le parti sociali. Modifiche alla l.r. 32/2002.

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE

AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE Delibera n. 17 del 4 febbraio 2009 OGGETTO: AGGIORNAMENTO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA, SECONDARIA E DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. LA GIUNTA COMUNALE Premesso e considerato che: i titoli abilitativi

Dettagli

Norme in materia urbanistica - Delega IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL COMMISSARIO DEL GOVERNO Ha apposto il visto IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

Norme in materia urbanistica - Delega IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL COMMISSARIO DEL GOVERNO Ha apposto il visto IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA LEGGE REGIONALE 2 GIUGNO 1980, N. 20 Norme in materia urbanistica - Delega IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL COMMISSARIO DEL GOVERNO Ha apposto il visto IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga

Dettagli

REGOLAMENTO Per l applicazione dell addizionale comunale all IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)

REGOLAMENTO Per l applicazione dell addizionale comunale all IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) CITTÀ DI ABBIATEGRASSO Provincia di Milano SETTORE ECONOMICO - FINANZIARIO Servizio Tributi REGOLAMENTO Per l applicazione dell addizionale comunale all IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE N. G04601 del 05/05/2016 Proposta n. 6354 del 04/05/2016

Dettagli

27/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 69. Regione Lazio

27/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 69. Regione Lazio Regione Lazio DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 6 agosto 2013, n. A06395 POR FESR Lazio 2007-2013. Approvazione della Call for proposal

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/05/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/05/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 6 maggio 2014, n. 237 Riordino della disciplina concernente l'ambito di operatività del Fondo per il sostegno del credito alle

Dettagli

Oggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze.

Oggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze. Il Presidente Oggetto: Nomina del Referente Sanitario Regionale (RSR) per le grandi emergenze. VISTO lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; VISTA la legge regionale 7 gennaio

Dettagli

VISTI gli articoli 117, terzo comma, e 118 della Costituzione;

VISTI gli articoli 117, terzo comma, e 118 della Costituzione; SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE RIORDINO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE VIGENTI IN MATERIA DI INCENTIVI FISCALI, PREVIDENZIALI E CONTRIBUTIVI IN FAVORE DELLE IMPRESE MARITTIME VISTI gli articoli

Dettagli

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE SETTORE PROGRAMMAZIONE PORTI COMMERCIALI, INTERPORTI

Dettagli

si conviene quanto segue

si conviene quanto segue Allegato B Convenzione per l esercizio delle funzioni catastali di cui all opzione c), ai sensi dell art. 3 del D.P.C.M. L anno. il giorno del mese di. nella sede dell Agenzia del Territorio di. tra l

Dettagli

Trasferimento di Funzioni Amministrative alle Regioni in Materia di Turismo ed industria alberghiera.

Trasferimento di Funzioni Amministrative alle Regioni in Materia di Turismo ed industria alberghiera. dpr 24/07/1977 n. 616 artt. Da 56 a 60 Trasferimento di Funzioni Amministrative alle Regioni in Materia di Art. 56. Le funzioni amministrative relative alla materia

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Art.1 (Contratto nazionale di servizio)

DISEGNO DI LEGGE. Art.1 (Contratto nazionale di servizio) DISEGNO DI LEGGE Art.1 (Contratto nazionale di servizio) 1. All'articolo 45 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1. dopo la parola: "Ministero

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni DETERMINA N. 1/17/SAG AVVIO DI UNA PROCEDURA APERTA IN AMBITO COMUNITARIO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO RELATIVO ALLA VERIFICA DELLA CONTABILITÀ REGOLATORIA

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 1/2017 (Atti del Consiglio) Professioni regolamentate. Modifiche alla l.r. 73/2008. *************** Approvata dal Consiglio regionale nella seduta del

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2016, n. 10

DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2016, n. 10 DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2016, n. 10 Modifica e abrogazione di disposizioni di legge che prevedono l'adozione di provvedimenti non legislativi di attuazione, a norma dell'articolo 21 della legge

Dettagli

ACCORDO. L anno 2015 il giorno... del mese di... presso la sede della Presidenza della Regione Toscana, Piazza Duomo 1 a Firenze FRA

ACCORDO. L anno 2015 il giorno... del mese di... presso la sede della Presidenza della Regione Toscana, Piazza Duomo 1 a Firenze FRA ACCORDO PER LA PROGETTAZIONE DEL NUOVO PONTE SUL FIUME ARNO E RELATIVI COLLEGAMENTI VIARI FRA LO SVINCOLO DELLA SGC FIPILI DI LASTRA A SIGNA, SUI TERRITORI DI LASTRA A SIGNA E SCANDICCI, E LA LOCALITA

Dettagli

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITÀ DELIBERAZIONE 20 aprile 2010. COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA ModiÞ che al Regolamento recante l individuazione dei tipi di dati sensibili e giudiziari

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 5 DEL REGIONE LAZIO. Comitato regionale per i lavori pubblici

LEGGE REGIONALE N. 5 DEL REGIONE LAZIO. Comitato regionale per i lavori pubblici LEGGE REGIONALE N. 5 DEL 31-01-2002 REGIONE LAZIO Comitato regionale per i lavori pubblici Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 11 del 20 aprile 2002 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 07-07-2014 (punto N 3 ) Delibera N 546 del 07-07-2014 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE PRESIDENZA Pubblicita /Pubblicazione

Dettagli

Ordinanza n.140 del 20 Novembre 2013

Ordinanza n.140 del 20 Novembre 2013 IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N. 122/2012 Ordinanza n.140 del 20 Novembre 2013 Acquisizione di

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. VISTO l articolo 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. VISTO l articolo 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Ordinanza Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI

Dettagli

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA. per l anno 2008, delle misure di compensazione territoriale

IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA. per l anno 2008, delle misure di compensazione territoriale Prescrive che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in occasione della richiesta di parere da parte di questo Comitato sul successivo Contratto di programma ANAS, trasmetta un quadro complessivo

Dettagli

SEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI 14.11.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 53

SEZIONE I LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI 14.11.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 53 SEZIONE I 14.11.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 53 LEGGI E REGOLAMENTI REGIONALI LEGGE REGIONALE 4 novembre 2011, n. 55 Istituzione del piano regionale integrato delle infrastrutture

Dettagli

6198 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I

6198 N BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA Parte I 6198 N. 25 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 16-7-2015 Parte I dell Autorità interregionale di Bacino della Basilicata e con il coordinamento del Dipartimento Nazionale della Protezione

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti: - il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118, Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali

Dettagli

ACCCORDO DI PIANIFICAZIONE TRA COMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO REGIONE TOSCANA

ACCCORDO DI PIANIFICAZIONE TRA COMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO REGIONE TOSCANA ACCCORDO DI PIANIFICAZIONE TRA COMUNE DI MARCIANA MARINA PROVINCIA DI LIVORNO REGIONE TOSCANA Per l approvazione della variante al piano strutturale relativa alla riqualificazione e ampliamento delle infrastrutture

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,

Dettagli

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel processo di attuazione dell art. 119 Cost.

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel processo di attuazione dell art. 119 Cost. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel processo di attuazione dell art. 119 Cost. Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione Centrale finanze, patrimonio e programmazione Filippo Cacciaguerra

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni DELIBERA N. 125/16/CONS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (AIR) L AUTORITÀ NELLA riunione di Consiglio del 7 aprile 2016;

Dettagli

Regione Campania Provincia di Napoli Comune di

Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Protocollo d'intesa Bonifica del SIN di Bagnoli-Coroglio

Dettagli

R E G I O N E L A Z I O

R E G I O N E L A Z I O X LEGISLATURA R E G I O N E L A Z I O CONSIGLIO REGIONALE Si attesta che il Consiglio regionale l 11 maggio 2016 ha approvato la deliberazione legislativa concernente: ISTITUZIONE DEL COMITATO PER IL MONITORAGGIO

Dettagli

COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE

COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROVINCIA DI CROTONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE ASSOCIATO COMUNI DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO, COTRONEI,

Dettagli