L IMPORTANZA DI CONOSCERE IL TUO TERRENO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L IMPORTANZA DI CONOSCERE IL TUO TERRENO"

Transcript

1 L IMPORTANZA DI CONOSCERE IL TUO TERRENO OBIETTIVO Sia che tu la coltivi, sia che tu abbia un appezzamento di terra abbandonato da tempo, conoscerne la composizione geochimica del suolo nonché disporre di un inquadramento geologico del substrato può essere molto utile per migliorare la produttività o per capire a che tipo di coltivazione è più idoneo. Gli elementi sia minerali che chimici presenti nei terreni, infatti, influenzano le condizioni di crescita e le caratteristiche organolettiche dei frutti ed è pertanto utile, ai fini di programmare eventuali trattamenti conoscerne la presenza e in che percentuale. In più se a questa informazione aggiungi l inquadramento climatico e le notizie relative alla morfologia avrai un quadro sufficientemente completo delle caratteristiche/potenzialità del tuo terreno per valutarne il miglior utilizzo. MODALITA OPERATIVE L innovazione in agricoltura è oggi necessaria per migliorare la qualità dei prodotti, rendere più competitiva l impresa agricola e garantire al consumatore le migliori caratteristiche organolettiche dei prodotti e quella qui proposta aiuta in modo determinante a comprendere se il tuo terreno è utilizzato al meglio. Come? Grazie al lavoro di ricerca dell Università di Genova, che attraverso l istituzione di Spin Off 1 è in grado di trasferire innovazione nel mondo produttivo. In particolare il Dipartimento di Scienze per l Architettura (DSA) e il Dipartimento Scienze della Terra dell'ambiente e della Vita (DISTAV) hanno dato vita ad uno Spin Off denominato GeoSpectra s.r.l. che offre servizi di consulenza in ambito geologico e ambientale ed in particolare sulle analisi delle componenti del suolo e del sottosuolo secondo le modalità operative qui di seguito descritte. L area di indagine viene suddivisa tramite una griglia di campionamento realizzata con criteri sistematici e in base alla morfologia della zona. Il numero di analisi può variare in funzione del grado di dettaglio con il quale si vuole condurre l indagine, con un minimo di 10 punti/ha. Ciascun punto è georeferenziato con sistemi GPS (Global Position System) per le successive rielaborazioni cartografiche. Le indagini geochimiche sono realizzate con uno spettrofotometro XRF portatile (FP-EDXRF - Field Portable Energy Dispersive X-Ray Fluorescence), il quale permette 1 Si definiscono Spin off universitari le società aventi le finalità sopra specificate e costituite su iniziativa dell Università, o del personale universitario di cui al comma 1, lettera e) dell art. 2 del Decreto Legislativo n. 297/99, o che prevedono il coinvolgimento dell Università in termini di capitale sociale o del personale universitario sia in termini di partecipazione al capitale sia in termini di impegno diretto nel conseguimento dell oggetto sociale, offrendo l impiego del know how e delle competenze generate in un contesto di ricerca.

2 di effettuare sia analisi in situ a diretto contatto con il suolo, sia analisi su campioni opportunamente preparati in laboratorio. Spettrofotometro XRF portatile operativo su un suolo

3 I risultati dell indagine sono restituiti sotto forma di mappe di distribuzione spaziale, grafici e di tabelle numeriche, sulle quali verranno in seguito formulati eventuali interventi di approfondimento. Esempio di elaborazione grafica. Nella figura si riporta l esempio della distribuzione del Cadmio (a sinistra) e dello Zirconio (a destra) effettuati in un meleto. I valori sono espressi in ppm (parti per milione) Le normative vigenti prevedono di effettuare indagini a partire da 20 cm di profondità; per poi eventualmente eseguire approfondimenti di indagine a 40 e 60 cm. E possibile operare secondo tre fasi di approfondimento Fase 1 Screening diretto Con questo procedimento di analisi, si otterrà uno screening direttamente in situ, ponendo a diretto contatto con il suolo lo spettrofotometro XRF. Il suolo viene preventivamente preparato sul campo, effettuando un prelievo a 20 cm e setacciando la matrice, come previsto dalle normative. Verrà quindi analizzata la frazione risultante, ovvero quella con granulometria < 2 mm. Va specificato che la precisione analitica, in questo caso, potrà risentire delle caratteristiche fisiche del suolo al momento del campionamento, in particolare del grado di umidità del terreno; nello specifico si potranno avere risultati con

4 concentrazioni degli elementi di interesse sottostimate, ma comunque tra loro confrontabili. Fase 2 Analisi geochimica con campionamento Per ciascun punto di campionamento, questa procedura prevede il prelievo di un campione di suolo alla profondità di 20 cm, il quale verrà sottoposto al trattamento fisico previsto dalla normativa vigente: setacciatura, essiccamento, quartatura. Questo procedimento restituisce campioni omogenei e rappresentativi su cui svolgere le analisi, poiché, grazie al trattamento eseguito in laboratorio, vengono eliminate le interferenze dovute all umidità e ad eventuali eterogeneità del campione. In questo caso non è prevista l analisi diretta in situ. Il set di dati analitici, inoltre, sarà tarato mediante la realizzazione di analisi di riferimento su campioni rappresentativi con strumentazione ICP (Inductively Coupled Plasma). Fase 3 Analisi chimica di profili pedologici A seguito dei risultati ottenuti mediante la fase 1 e/o la fase 2, sarà possibile formulare una campagna di approfondimento secondo profili pedologici a 20, 40 e 60 cm. Sono previsti il campionamento ed il trattamento delle matrice in laboratorio; quindi le analisi saranno effettuate con le specifiche indicate nella fase 2 prevedendo un minimo di 1 profilo verticale per ettaro. RISULTATI ATTESI Dalle analisi sopra descritte è possibile ottenere una caratterizzazione dei terreni che evidenzi la distribuzione areale delle varie componenti sulla base delle quali gli esperti agronomi possano programmare gli interventi più idonei. Un ulteriore obiettivo è l Etichettatura Geologica del Prodotto (EGP) che è un processo di certificazione volontaria delle produzioni agroalimentari tipiche e di qualità, che lega un prodotto al suo territorio, garantendo tipicità, diversità e qualità attraverso la caratterizzazione geo-analitica del sito produttivo. GeoSpectra sta mettendo a punto un apposito disciplinare per i produttori che aderiranno al processo di certificazione e vorranno fregiarsi di questo ulteriore

5 attestato di qualità. L etichetta geologica viene inserita sulla confezione del prodotto e dotata di un sistema di rimando utilizzando uno smartphone o un tablet (in questo caso un QRcode) al sito GeoSpectra che descrive le caratteristiche del prodotto stesso E nostra convinzione, infatti, che la «reputazione» di un terroir, di un prodotto, soprattutto di un prodotto legato ad un territorio e quindi non delocalizzabile, debba essere costruita anche comunicando al consumatore quali siano le caratteristiche intrinseche del luogo di produzione: clima, posizione geografica, le particolarità del suolo, il paesaggio, la morfologia e la storia. Dietro all etichetta ci devono essere quindi, le seguenti parole chiave: tipicità, diversità, e soprattutto QUALITA rese tangibili dalla caratterizzazione geologica del sito. Per saperne di più potete prendere contatto, attraverso officine del levante ( officinedellevante@gmail.com; cell ) oppure direttamente ( info@geospectra.it; Cell ).

Terre e rocce da scavo: riferimenti normativi, procedure e applicazioni pratiche. Strategie e tecniche di campionamento cenni all analisi chimica

Terre e rocce da scavo: riferimenti normativi, procedure e applicazioni pratiche. Strategie e tecniche di campionamento cenni all analisi chimica Terre e rocce da scavo: riferimenti normativi, procedure e applicazioni pratiche Strategie e tecniche di campionamento cenni all analisi chimica Organizzazione dell intervento Principali riferimenti normativi

Dettagli

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo

SIGEA. La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo. da scavo SIGEA La disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo, opportunità per la riduzione del consumo di suolo Il Campionamento delle Terre e rocce da scavo Bari 14 giugno 2013 Geol. Marcello Panarese

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DTP 07 Patate, cipolle e carote arricchite in selenio

DOCUMENTO TECNICO DTP 07 Patate, cipolle e carote arricchite in selenio Pag. 1 di 5 DOCUMENTO TECNICO Patate, cipolle e carote arricchite in selenio CCPB SRL 40126 Bologna Italy Via J. Barozzi, 8 tel. 051/6089811 fax 051/254842 www.ccpb.it ccpb@ccpb.it Redatto il 2010-04-01

Dettagli

come si ottiene un Campione Rappresentativo della partita/lotto?

come si ottiene un Campione Rappresentativo della partita/lotto? Come noto Non tutti i materiali di scarto sono necessariamente rifiuti Non costituiscono, ai sensi della vigente normativa, rifiuti i sottoprodotti e i materiali sottoposti a recupero Ne consegue che affinché

Dettagli

GIS e GPS a supporto dell'agricoltura di precisione

GIS e GPS a supporto dell'agricoltura di precisione Roma 15-16 Aprile 2015 Ergife Palace Hotel GIS e GPS a supporto dell'agricoltura di precisione Ing. Guido Fastellini, PhD. Topcon Positioning Italy AGRICOLTURA DI PRECISIONE E FINITA L ERA DEL MODELLO

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Agenzia Provinciale per la Protezione dell'ambiente. Deliberazione della Giunta provinciale n del 22 maggio 2009

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Agenzia Provinciale per la Protezione dell'ambiente. Deliberazione della Giunta provinciale n del 22 maggio 2009 Deliberazione della Giunta provinciale n. 1227 del 22 maggio 2009 Linee guida e indicazioni operative per l utilizzo di terre e rocce derivanti da operazioni di scavo www.appa.provincia.tn.it/suolo/rocce_scavo/

Dettagli

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014 Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC Cesena - 23 settembre 2014 Reg.(UE) n. 1308/2013 sull organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli - Le OI sono previste per tutti

Dettagli

PROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA - QUALITA

PROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA - QUALITA IBERAZIONE N. PROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA - QUALITA Obiettivi e contenuti L obiettivo che il programma si pone è quello di qualificare e certificare le produzioni agricole, attraverso controlli

Dettagli

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari identificativo scheda: 34-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica La figura professionale ha competenze nel campo della produzione, della conservazione, del controllo di qualità, nonché della

Dettagli

VIAGGIO TRA I PRODOTTI

VIAGGIO TRA I PRODOTTI VIAGGIO TRA I PRODOTTI Centro Incontri della Provincia di Cuneo 21 marzo 2012 Valorizzazione di due prodotti ortofrutticoli Relatore - Italo Bevione ENTI COINVOLTI E COMPETENZE LABORATORIO CHIMICO CAMERA

Dettagli

IL PARTENARIATO PER L INNOVAZIONE NEL SISTEMA AGROALIMENTARE

IL PARTENARIATO PER L INNOVAZIONE NEL SISTEMA AGROALIMENTARE IL PARTENARIATO PER L INNOVAZIONE NEL SISTEMA AGROALIMENTARE AGRICOLTURA DI PRECISIONE Ancona, 27 Febbraio 2015 Graziano Brandoni AGRICOLTURA 2020 LA NUOVA PAC 2014-2020 PRODUTTIVITA COMPETITIVITA SOSTENIBILITA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra Il MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI (di seguito MIPAAF ), con sede in Via XX Settembre, n. 20-00187 Roma, rappresentato dal Capo del Dipartimento delle

Dettagli

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE VITE AD UVA DA VINO DA PRODUZIONE INTEGRATA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia

Dettagli

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile

Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile Il verde pensile nel clima mediterraneo Genova, 25 maggio 2007 Caratteristiche agronomiche dei substrati alla luce della nuova normativa UNI per l utilizzo nel verde pensile dott. agr. Alessandro Pozzi

Dettagli

FOGLIO PATTI E CONDIZIONI

FOGLIO PATTI E CONDIZIONI Art.1 - Oggetto dell appalto FOGLIO PATTI E CONDIZIONI L'appalto ha per oggetto l esecuzione di allacciamenti provvisori e lavori agli impianti elettrici a servizio della realizzazione della 50^ Fiera

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Valoritalia società per la certificazione delle qualità e delle produzioni vitivinicole italiane S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste

Dettagli

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova Dipartimento Provinciale di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 049 8227801 Fax +39 049 8227810 e-mail: dappd@arpa.veneto.it PEC: dappd@pec.arpav.it Accordo volontario per il Monitoraggio

Dettagli

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla

Dettagli

CAMPIONAMENTO fondamentale analisi campionamento omogenei stessa composizione variazione l abilità persona variabilità metodo analitico realtà

CAMPIONAMENTO fondamentale analisi campionamento omogenei stessa composizione variazione l abilità persona variabilità metodo analitico realtà CAMPIONAMENTO Un momento fondamentale di una analisi è rappresentato dal campionamento, generalmente si pensa che i campioni da analizzare siano omogenei e che abbiano in ogni punto la stessa composizione,

Dettagli

Studio della qualità di misure di spettroscopia gamma per il monitoraggio della radioattività in situ

Studio della qualità di misure di spettroscopia gamma per il monitoraggio della radioattività in situ CGT Centro di GeoTecnologie Università degli Studi di Siena Studio della qualità di misure di spettroscopia gamma per il monitoraggio della radioattività in situ Relatore Dott. Fabio Mantovani Masterista

Dettagli

Relazione scientifica finale del fruitore del Programma STM Short Term Mobility

Relazione scientifica finale del fruitore del Programma STM Short Term Mobility Ufficio Accordi e Relazioni Internazionali CNR Oggetto: Relazione scientifica finale del fruitore del Programma STM Short Term Mobility Anno 2015 Il soggiorno di ricerca nell ambito del programma STM 2015

Dettagli

proposta di legge n. 79

proposta di legge n. 79 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 79 a iniziativa dei Consiglieri Minardi, Busilacchi, Giancarli, Traversini, Urbinati, Giacinti, Rapa, Talè, Marconi presentata in data 10 agosto

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo

TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo TERRE E ROCCE DA SCAVO D.M. 10 agosto 2012, n. 161 Il nuovo Regolamento sull utilizzo Giovedì 8 novembre 2012, Rimini Edoardo Arcaini ANCE BERGAMO ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI 24121 Bergamo via dei Partigiani,

Dettagli

Il ruolo e le attività della Regione Piemonte. ing. Salvatore La Monica

Il ruolo e le attività della Regione Piemonte. ing. Salvatore La Monica Il ruolo e le attività della Regione Piemonte Direzione Sanità Settore Promozione della salute ed interventi di prevenzione individuale e collettiva Corso Regina Margherita 153 bis Torino Il D.Lgs. 81/08

Dettagli

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo; DECRETO 2 aprile 2009. Adeguamento dell incarico a svolgere le funzioni di controllo al Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero per le DOCG «Barbaresco», «Barolo» e «Dolcetto di Dogliani

Dettagli

L analisi di conformità con i valori limite di legge ed il ruolo dell incertezza di misura: il contributo del campionamento della matrice suolo

L analisi di conformità con i valori limite di legge ed il ruolo dell incertezza di misura: il contributo del campionamento della matrice suolo L analisi di conformità con i valori limite di legge ed il ruolo dell incertezza di misura: il contributo del campionamento della matrice suolo Corso accreditato 4 punti ECM 9 giugno 0 Dr. A. Felluga Referente

Dettagli

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO

GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DI SCAVO Dott. Matteo Baronti Cosa cambia Applicazione (come previsto dall art. 41, comma 2, della nuova norma) del Regolamento di cui al DM 161/2012 per i materiali da scavo

Dettagli

Novembre 1984, Sansepolcro (Ar)

Novembre 1984, Sansepolcro (Ar) F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome Farinelli Stefano Indirizzo Via Francesco Guicciardini n 23, Sansepolcro ( AR ) Telefono 0575 /

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA

CURRICOLO DI GEOGRAFIA DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI GEOGRAFIA DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA Competenza 1- Riconoscere ed utilizzare organizzazioni spaziali Competenza 2 - Conoscere ed analizzare elementi dello spazio vissuto Competenza

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE. VII Legislatura

REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE. VII Legislatura REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE VII Legislatura Deliberazione legislativa n. 89/2002 INTERVENTI PER LO SVILUPPO DEI SISTEMI DI RINTRACCIABILITA' NEL SETTORE AGRICOLO ED ALIMENTARE. MODIFICHE

Dettagli

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO

GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO GLI STRUMENTI DECISIONALI PER LE AZIENDE AGRICOLE: IL BILANCIO SEMPLIFICATO www.bilanciosemplificato.inea.it Alfonso Scardera Istituto Nazionale di Economia Agraria Lamezia Terme, 15 aprile 2014 RICA Rete

Dettagli

Ma quali fenomeni sono da intendersi per fenomeni collettivi?

Ma quali fenomeni sono da intendersi per fenomeni collettivi? La statistica è la scienza che studia i fenomeni collettivi di vario genere. Essa raccoglie, analizza e interpreta, utilizzando metodi e strumenti matematici, le informazioni riguardanti il particolare

Dettagli

Progetto Tecnoqual- Azione 2

Progetto Tecnoqual- Azione 2 Progetto Tecnoqual- Azione 2 WP2-PROQUALFRU, Unità operativa CREA-RPS Riunione 28 settembre 2016, Mipaaf Maria Teresa Dell Abate (resp. U.O.) Alessandra Ciampa (collaboratrice a T.D. progetto Tecnoqual)

Dettagli

LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO

LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO ALLEGATO 1 LINEE GUIDA PER L'UTILIZZO DEI MATERIALI DERIVANTI DA ATTIVITA' DI SCAVO A) I materiali,industrialmente utilizzabili, derivanti da scavi, effettuati da soggetti pubblici e privati, con caratteristiche

Dettagli

SCHEMA Convenzione per l attivazione di un percorso formativo di apprendistato di alta formazione ex art. 5 D. Lgs n. 167/2011 TRA

SCHEMA Convenzione per l attivazione di un percorso formativo di apprendistato di alta formazione ex art. 5 D. Lgs n. 167/2011 TRA SCHEMA Convenzione per l attivazione di un percorso formativo di apprendistato di alta formazione ex art. 5 D. Lgs n. 167/2011 TRA L università degli Studi di Napoli Parthenope, con sede in Napoli, Via

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. 12745 del 26/06/2015 Designazione della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di La Spezia quale autorità pubblica di controllo ai sensi dell art. 13 del decreto legislativo 8 aprile

Dettagli

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.

MAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Toscana CertiÞ cazione Agroalimentare S.r.l.», in breve «TCA S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste dall articolo 48 del Regolamento

Dettagli

CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR)

CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR) CRITERI PER L ASSEGNAZIONE DEL BONUS PER IL MERITO I. C. Noceto (PR) Comma 129 della Legge n. 170/2015 La legge 107/2015 stabilisce che il Comitato di valutazione elabora i criteri per la valorizzazione

Dettagli

chi siamo, in due click

chi siamo, in due click PRESENTAZIONE AZIENDALE chi siamo, in due click { www.bioqualita.eu bioqualita@bioqualita.eu indice 1 > chi siamo 2 > cosa facciamo 3 > biologico 4 > qualità 5 > sicurezza alimentare 6 > ambiente e sostenibilità

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni METODO PER IL RENDERING DEI DIAGRAMMI DI IRRADIAZIONE VERTICALI BASATO SUI DATI PREVISTI DALLE SPECIFICHE DI FORMATO DEL CATASTO AGCOM 1. Premessa Per calcolare

Dettagli

Esperienze di coltivazione di Sedum per il verde pensile estensivo

Esperienze di coltivazione di Sedum per il verde pensile estensivo IL VERDE PENSILE NEL CLIMA MEDITERRANEO GENOVA - 25 maggio 2007 Esperienze di coltivazione di Sedum per il verde pensile estensivo M. Devecchi* S. Assone** * Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA MORI

SCUOLA PRIMARIA MORI SCUOLA PRIMARIA MORI CLASSE: 5 A DOCENTE: BENONI MERCEDES DISCLIPLINA: GEOGRAFIA Anno Scolastico: 2015-2016 Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi

Dettagli

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo;

Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo; DECRETO 2 aprile 2009. Conferimento al Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero dell incarico a svolgere le funzioni di controllo per la DOCG «Roero» e per le DOC «Colline Saluzzesi»,

Dettagli

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Comitato Unico di Garanzia Servizio Risorse Sportello Donna PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Novembre 2012 / Maggio 2013 1 PREMESSA

Dettagli

Ufficio Aria Dipartimento Provinciale

Ufficio Aria Dipartimento Provinciale CAMPAGNA DI MONITORAGGIO E METALLI P.zza VITTORIO EMANUELE - POTENZA - ANNO 15 1 Gestione, Manutenzione ed Elaborazione a cura di: Ufficio Aria, Dip. prov. Potenza P.I. Giuseppe Taddonio P.I. Rocco Marino

Dettagli

Attività di rilievo per la catalogazione e per interventi di restauro conservativo

Attività di rilievo per la catalogazione e per interventi di restauro conservativo Attività di rilievo per la catalogazione e per interventi di restauro conservativo B30 PROGETTO: MALTA LA FABBRICA DELLE MURA CHIESA DI SANTA CATERINA D ITALIA A VALLETTA PROGETTO: MALTA LA FABBRICA DELLE

Dettagli

ABITA - Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l Ambiente

ABITA - Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l Ambiente ABITA - Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l Ambiente NEARLY ZERO ENERGY BUILDINGS e la Tecnologia dell Architettura in chiave sostenibile Ing. Giuseppina Alcamo Centro ABITA Dipartimento

Dettagli

ALLEGATO 8 BOZZA DI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

ALLEGATO 8 BOZZA DI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ALLEGATO 8 BOZZA DI DISCIPLINARE DI PRODUZIONE CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO DELLA TRIFOLLA DE L HAUTE VALLEE DU GRAND ST. BERNARD/ PATATA DELL ALTA VALLE DEL GRAN SAN BERNARDO C:\Documents and Settings\dd\Documenti\grand-combain\4

Dettagli

Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico

Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico Tra La Regione Liguria ( nel prosieguo definita "Regione") con

Dettagli

Globalizzazione sostenibile per la caratterizzazione qualitativa ed ecologica del prodotto tessile

Globalizzazione sostenibile per la caratterizzazione qualitativa ed ecologica del prodotto tessile Globalizzazione sostenibile per la caratterizzazione qualitativa ed ecologica del prodotto tessile Progetto finanziato dalla CCIAA di Como realizzato da Tessile di Como S.p.A Malpensafiere, Busto Arsizio

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA Orientamento Collocare se stessi, oggetti e persone nello spazio. Seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Linguaggio Utilizzare

Dettagli

Struttura Semplice Siti Nucleari

Struttura Semplice Siti Nucleari DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI ATTIVITA DI CONTROLLO IN RELAZIONE AL RINVENIMENTO DI FUSTI INTERRATI PRESSO IL SITO FN-SO.G.I.N. DI BOSCO MARENGO (AL) Relazione tecnica n. 8/SS21.02/2014 Redazione Verifica

Dettagli

Nuovo porto Turistico di Cecina MONITORAGGIO. Caratterizzazione granulometrica tratto di mare antistante la foce del Fiume Cecina

Nuovo porto Turistico di Cecina MONITORAGGIO. Caratterizzazione granulometrica tratto di mare antistante la foce del Fiume Cecina Nuovo porto Turistico di Cecina MONITORAGGIO Caratterizzazione granulometrica tratto di mare antistante la foce del Fiume Cecina Prof Alessandro Donati Dipartimento Biotecnologie, Chimica e Farmacia Università

Dettagli

Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG

Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG Benedetta Turchetti Dipartimento di Biologia Applicata Università degli Studi di Perugia Curatore della Collezione dei Lieviti Industriali DBVPG ICLAVA Risultati progetto MIPAF - OIGA 18829/2009 Partecipanti

Dettagli

Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura

Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura Scheda n 1 Giugno 2010 1 Norme di riferimento: UNI EN 10882-1:2002: Campionamento delle particelle in sospensione

Dettagli

CITTÀ DI REGGIO CALABRIA Palazzo Ce.Dir. Torre IV Piano 1, Via S. Anna II Tronco, Reggio Calabria

CITTÀ DI REGGIO CALABRIA Palazzo Ce.Dir. Torre IV Piano 1, Via S. Anna II Tronco, Reggio Calabria CITTÀ DI REGGIO CALABRIA Palazzo Ce.Dir. Torre IV Piano 1, Via S. Anna II Tronco, Reggio Calabria DISCIPLINARE DI GARA CON PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLO SPORTELLO ECHOES

Dettagli

RIF. CORSO: 2015-GG-06. Scheda progetto

RIF. CORSO: 2015-GG-06. Scheda progetto RIF. CORSO: 05-GG-06 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO DELLO SVILUPPO DI COLTIVAZIONI, ALLEVAMENTI E ATTIVITÀ D IMPRESA AGRICOLA, ANALISI E MONITORAGGIO DELLE PRODUZIONI

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n del 02 dicembre 2008 pag. 1/5

ALLEGATOB alla Dgr n del 02 dicembre 2008 pag. 1/5 ALLEGATOB alla Dgr n. 3758 del 02 dicembre 2008 pag. 1/5 Protocollo d intesa per la realizzazione dei progetti listino prezzi bloccati e Paniere veneto dei prodotti alimentari artigianali a prezzo bloccato

Dettagli

COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO

COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO INDICE ART. 1: Finalità e denominazione ART. 2: Denominazione ART. 3: Periodicità, diffusione, proprietà. ART. 4: Numeri speciali

Dettagli

Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno

Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno Mirko Bracchitta PIONEER HI-BRED ITALIA Key Energy - Rimini 7 Novembre 2013 Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno Digestato: una risorsa rinnovabile

Dettagli

CAPITOLO M PROGRAMMA DI QUALITÀ E CONTROLLO

CAPITOLO M PROGRAMMA DI QUALITÀ E CONTROLLO CAPITOLO M PROGRAMMA DI QUALITÀ E CONTROLLO Obiettivi generali M1 M2 M3 Ogni impianto a tecnologia complessa deve essere progettato, realizzato e condotto secondo i principi della garanzia della qualità,

Dettagli

PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO ANNO 2012-2013

PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO ANNO 2012-2013 PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO ANNO 2012-2013 Le seguenti attività si svolgono presso il laboratorio ambientale dell area verde Palazzina del Comune di Curtarolo

Dettagli

Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali Le attività commerciali

Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali Le attività commerciali Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali Le attività commerciali Antonio Catalani Indice dai problemi alle soluzioni come individuare le opportunità di crescita nell ambito commerciale

Dettagli

Sintesi Divulgativa. Progetto Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo

Sintesi Divulgativa. Progetto Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo Sintesi Divulgativa Progetto Prevenzione in Andrologia - AmicoAndrologo In Italia e nel mondo si registra un aumento preoccupante delle affezioni croniche della sfera riproduttiva e sessuale maschile,

Dettagli

Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti»

Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti» Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti» Principi fondamentali per un dragaggio ambientalmente sostenibile: dalla caratterizzazione

Dettagli

Uno studio multicentrico dello stato nutrizionale della popolazione infantile nel Veneto. Antonio Stano SIAN Azienda ULSS 3 Bassano del Grappa (VI) 1

Uno studio multicentrico dello stato nutrizionale della popolazione infantile nel Veneto. Antonio Stano SIAN Azienda ULSS 3 Bassano del Grappa (VI) 1 Uno studio multicentrico dello stato nutrizionale della popolazione infantile nel Veneto Antonio Stano SIAN Azienda ULSS 3 Bassano del Grappa (VI) 1 Modello organizzativo Coordinamento generale dello studio:

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI GEOGRAFIA Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI GEOGRAFIA Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 - Gli indicatori spaziali Utilizzare correttamente gli indicatori spaziali per definire la posizione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. DENOMINAZIONE COMUNALE DI ORIGINE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 73 DEL

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI GEOGRAFIA CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI GEOGRAFIA CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA Competenza 1 CURRICOLO DI GEOGRAFIA CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA 1.a Orientarsi nello spazio circostante usando indicatori topologici. Gli indicatori topologici. Spostamenti nello spazio. Diversi punti

Dettagli

Innovazione tecnica ed organizzativa nella filiera agroalimentare prestazionale, ambientale e di mercato. Obiettivi del progetto: Fasi del progetto:

Innovazione tecnica ed organizzativa nella filiera agroalimentare prestazionale, ambientale e di mercato. Obiettivi del progetto: Fasi del progetto: Innovazione tecnica ed organizzativa nella filiera agroalimentare per l eccellenza l prestazionale, ambientale e di mercato Obiettivi del progetto: Innovazione di prodotto per packaging Innovazione di

Dettagli

Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio

Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio Classi veicolari, scuola R. Sanzio geografia Primo biennio Competenze Abilità Conoscenze Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio, gli strumenti e i principi della geografia;

Dettagli

DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE

DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE LICEO SCIENTIFICO KEPLERO - ROMA DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE A025 ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIPARTIMENTO DI DISEGNO E STORIA DELL ARTE PRIMO BIENNIO Primo anno

Dettagli

L arte della persuasione

L arte della persuasione L arte della persuasione 2 incontri Avere un impatto positivo sulle persone con cui ci relazioniamo risulta essere una competenza oramai indispensabile sia nella vita professionale che in quella personale

Dettagli

La gestione della concimazione azotata nell agricoltura di precisione Un esempio applicativo nel mais

La gestione della concimazione azotata nell agricoltura di precisione Un esempio applicativo nel mais La gestione della concimazione azotata nell agricoltura di precisione Un esempio applicativo nel mais Raffaele Casa, Andrea Cavalieri, Benedetto Lo Cascio Dipartimento di Produzione Vegetale, Università

Dettagli

LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69

LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69 LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69 Disciplina delle strade del vino in Toscana. Finalità Finalità Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Finalità e definizione di "Strada

Dettagli

LazioXDubai2020. Verifica dell opportunità di presentare una proposta di internazionalizzazione da parte di un gruppo di PMI. Roma, 6 Ottobre 2014

LazioXDubai2020. Verifica dell opportunità di presentare una proposta di internazionalizzazione da parte di un gruppo di PMI. Roma, 6 Ottobre 2014 LazioXDubai2020 Verifica dell opportunità di presentare una proposta di internazionalizzazione da parte di un gruppo di PMI Roma, 6 Ottobre 2014 Sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI

Dettagli

Nella foto impianto di kiwi in Calabria della piana di Gioia Tauro (RC)

Nella foto impianto di kiwi in Calabria della piana di Gioia Tauro (RC) Il 18 maggio si è svolto in Calabria a Taurianova (RC) presso l Istituto Superiore G. F. Gemelli Careri il convegno: La coltivazione del kiwi di qualità in Calabria. Mario Colapietra ha coordinato gli

Dettagli

Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico

Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico Art. 19 dello Statuto APEA Agenzia Provinciale per l Energia e l Ambiente Il presente Regolamento disciplina le modalità di costituzione, i compiti ed il funzionamento

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, GAGNARLI, L ABBATE, PARENTELA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, GAGNARLI, L ABBATE, PARENTELA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1373 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LUPO, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA, GAGNARLI, L ABBATE, PARENTELA Disposizioni

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Progetto MAMAN: il Mosaico di Alessandro del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Indagini diagnostiche per la conservazione

Progetto MAMAN: il Mosaico di Alessandro del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Indagini diagnostiche per la conservazione Progetto MAMAN: il Mosaico di Alessandro del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Indagini diagnostiche per la conservazione Campagna diagnostica con accesso al laboratorio mobile MOLAB dell infrastruttura

Dettagli

STUDIO PER L INTRODUZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE PER LA PESCA DELLE VONGOLE FILIPPINE IN LAGUNA DI. Le Scadenze

STUDIO PER L INTRODUZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE PER LA PESCA DELLE VONGOLE FILIPPINE IN LAGUNA DI. Le Scadenze STUDIO PER L INTRODUZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE PER LA PESCA DELLE VONGOLE FILIPPINE IN LAGUNA DI VENEZIA Le Scadenze Le Restituzioni Il Progetto Il Piano sperimentale PSLPSL PESCA PESCA ED ED INNOVAZIONE

Dettagli

MIrAgE Migliorare l irrigazione per un agricoltura ecosostenibile

MIrAgE Migliorare l irrigazione per un agricoltura ecosostenibile PSR 2016-2020 Regione Emilia-Romagna Macro tema: Ambiente e Clima Focus Area: 5A MIrAgE Migliorare l irrigazione per un agricoltura ecosostenibile DI.PRO.VE.S. - Dipartimento di Scienze delle Produzioni

Dettagli

Una viticoltura sostenibile con l applicazione delle tecniche di viticoltura di precisione

Una viticoltura sostenibile con l applicazione delle tecniche di viticoltura di precisione Una viticoltura sostenibile con l applicazione delle tecniche di viticoltura di precisione LE NUOVE PAROLE GUIDA PER LA VITICOLTURA DI DOMANI SARANNO Sostenibilità economica Compatibilità ambientale Multifunzionalità

Dettagli

EX ALBERGO DEI POVERI MODICA ALTA RAGUSA

EX ALBERGO DEI POVERI MODICA ALTA RAGUSA EX ALBERGO DEI POVERI MODICA ALTA RAGUSA MISURE DI UMIDITA UMBERTO CASELLATO CNR ICIS C.so Stati Uniti, 4-35100 PADOVA Tel 049 8295959 e-mail : u.casellato @ icis.cnr.it LUIGI SOROLDONI CONSULENZE E STUDI

Dettagli

ALLEGATO 6 CAPITOLATO TECNICO

ALLEGATO 6 CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA APERTA, A RILEVANZA COMUNITARIA, PER L ACQUISIZIONE DI SERVIZI PER LA PROGETTAZIONE, ELABORAZIONE E VALIDAZIONE DI PROCEDURE E DI DATI GEOGRAFICI PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO ALLEGATO 6 CAPITOLATO

Dettagli

LINEA GUIDA PER LE ATTIVITA DEI SERVIZI ESTERNI

LINEA GUIDA PER LE ATTIVITA DEI SERVIZI ESTERNI LINEA GUIDA PER LE ATTIVITA DEI SERVIZI ESTERNI ALIMENTI E BEVANDE DI ARPACAL DIREZIONE SCIENTIFICA AREA COORDINAMENTO SERVIZI TECNICI E LABORATORISTICI Rev. 0 del 28-04-2015 Alimenti e bevande 1 LINEA

Dettagli

Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione

Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione Sistema della ricerca agricola in Italia e le dinamiche del processo di innovazione Filiberto ALTOBELLI Istituto Nazionale di Economia Agraria, INEA altobelli@inea.it Il suolo per l agricoltura Per l agricoltura

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. 8274 del 26/04/2016 Designazione della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria - Imperia, La Spezia, Savona ad effettuare i controlli ai sensi dell art. 13 del

Dettagli

Protocollo di Intesa tra. Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica e Cittadinanza Attiva

Protocollo di Intesa tra. Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica e Cittadinanza Attiva Protocollo di Intesa tra Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica e Cittadinanza Attiva per un programma d azione denominato Obiettivo Sussidiarietà Orizzontale 1. Premessa

Dettagli

Metalli negli additivi alimentari. Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli

Metalli negli additivi alimentari. Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli Metalli negli additivi alimentari Augusto A. Pastorelli Stefania Morelli DETERMINAZIONE ELEMENTI METALLICI FOOD AND FEED 2 Reg (UE) 178/2002 Art. 2 Definizione di «alimento» Ai fini del presente regolamento

Dettagli

Seminario. Il profilo del Biologo nutrizionista per l integrazione della sicurezza alimentare con la nutrizione

Seminario. Il profilo del Biologo nutrizionista per l integrazione della sicurezza alimentare con la nutrizione Seminario Il profilo del Biologo nutrizionista per l integrazione della sicurezza alimentare con la nutrizione 18 marzo 2014 Foggia La Legge istitutiva dell ONB (L. 396/1967), il D.M. n. 362 del 22.07.1993

Dettagli

Via Firenze, 51 - Tel. 0587/ Fax 0587/ PIANO DI LAVORO. Prof.

Via Firenze, 51 - Tel. 0587/ Fax 0587/ PIANO DI LAVORO. Prof. Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof.ssa

Dettagli

Problemi di radioprotezione nello scavo di gallerie stradali e ferroviarie

Problemi di radioprotezione nello scavo di gallerie stradali e ferroviarie VI CONVEGNO NAZIONALE Il controllo degli agenti fisici: ambiente, territorio e nuove tecnologie Alessandria, 07/06/2016 Problemi di radioprotezione nello scavo di gallerie stradali e ferroviarie G. Cucchi

Dettagli

PROGETTO DELLE ATTIVITA DI TIROCINIO (Quarto anno di corso - Terza annualità di tirocinio)

PROGETTO DELLE ATTIVITA DI TIROCINIO (Quarto anno di corso - Terza annualità di tirocinio) UNIVERSITA DELLA CALABRIA Dipartimento di Studi Umanistici Corso di Laurea Magistrale Scienze della Formazione Primaria Anno Accademico 2014/2015 PROGETTO DELLE ATTIVITA DI TIROCINIO (Quarto anno di corso

Dettagli

LA CONFERENZA DI SERVIZI NEL SETTORE AMBIENTALE

LA CONFERENZA DI SERVIZI NEL SETTORE AMBIENTALE LA CONFERENZA DI SERVIZI NEL SETTORE AMBIENTALE Giornata di formazione dell ARPA Parma, 26 aprile 2004 Rassegna dei principali strumenti di coordinamento di diversi soggetti nel processo di pianificazione

Dettagli

CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA

CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA PREMESSA L attività di monitoraggio dello stato qualitativo della prima falda della provincia di Verona nasce dalla necessità di conoscere in

Dettagli

COMUNE DI OLIVETO CITRA Provincia di Salerno

COMUNE DI OLIVETO CITRA Provincia di Salerno COMUNE DI OLIVETO CITRA Provincia di Salerno REGOLAMENTO D USO DEL LOGO DI COMUNITÀ (approvato con delibera del C.C. n. 38 del 01.12.2015 ) Articolo 1 E istituito il logo di Comunità del Comune di Oliveto

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CLASSE 1A CLASSE 2A. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L'alunno si orienta nello spazio circostante

SCUOLA PRIMARIA CLASSE 1A CLASSE 2A. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L'alunno si orienta nello spazio circostante CLASSE 1A SCUOLA PRIMARIA L'alunno si orienta nello spazio circostante - Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici

Dettagli