1. INTRODUZIONE 2. ANALISI DEI RISCHI
|
|
- Giustina Maggio
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1. INTRODUZIONE La normativa di riferimento per la sicurezza resta il Testo Unico (T.U.) per la sicurezza sui luoghi di lavoro ovvero il decreto legislativo 81/2008. In esso si evince chiaramente come i laboratori scolastici siano da considerarsi a tutti gli effetti dei luoghi di lavoro e gli studenti siano equiparati ai lavoratori (con relativi diritti/doveri). Ciò significa che comportamenti non corretti dello studente possano essere sanzionabili, oltre che dal Dirigente Scolastico, anche dall autorità giudiziaria. Il presente Regolamento viene redatto per assolvere l obbligo del Datore di Lavoro alla formazione dei lavoratori (art. 18). 2. ANALISI DEI RISCHI 1. Presenza di reagenti chimici; 2. Presenza di rubinetti del gas; 3. Vetreria fragile; 4. Possibili Ustioni provocate dai fornelletti elettrici di comune uso nelle esperienze. 5. Possibile presenza di vapori pericolosi; 1
2 3. NORME COMPORTAMENTALI Per gli STUDENTI che accedono ai laboratori di chimica NORME GENERALI 1. Gli allievi non possono accedere al locale né permanervi o utilizzarne le attrezzature se non accompagnati dagli insegnanti. Nel caso di rilevazione di un danno saranno ritenuti responsabili gli allievi dell ultima classe che ha utilizzato il laboratorio; 2. II banco di laboratorio va mantenuto pulito e in ordine; 3. In laboratorio ci si deve muovere con cautela, mai correre; 4. Gli zaini e l abbigliamento non devono essere di intralcio alle attività che si svolgono in laboratorio in modo da consentire movimenti rapidi e sicuri; 5. Prima dell inizio di ogni prova è obbligatorio indossare un camice bianco di cotone (molti allievi del corso Chimici possiedono un camice Global trading rispondente alla direttiva 89/686/CEE, d.l. 475/92 conformi ai requisiti della norma EN340/93) al fine di proteggere i propri indumenti e rilevare rapidamente ogni eventuale contaminazione; 6. Ad esclusione degli allievi del corso per Periti Chimici, il materiale occorrente per l esecuzione delle esperienze di laboratorio sarà distribuito agli studenti di volta in volta; 7. E vietato l accesso diretto degli allievi agli armadi o ai banconi che contengono materiali o attrezzature se non autorizzati dagli insegnanti 8. Gli allievi non devono utilizzare nessuno strumento o attrezzatura senza l autorizzazione esplicita dell insegnante; 9. Specie per esperienze delicate o pericolose, gli allievi non possono operare in assenza dei docenti o degli assistenti tecnici. NORME DI LAVORO 1. Agli alunni è fatto assoluto divieto di accesso all aula di preparazione; 2. L insegnate deve esigere il rispetto delle procedure e delle norme antinfortunistiche; 3. Ogni persona che si trova in laboratorio deve conoscere la posizione dell'estintore e la posizione dei dispositivi di protezione individuale, per cui è obbligo dei singoli insegnanti e del personale tecnico di laboratorio di dare completa informazione in merito a tutti gli allievi; 4. Docenti, personale tecnico e alunni devono utilizzare gli strumenti di sicurezza e i dispositivi di Protezione Individuale ogni volta che ne sia necessario; 5. È vietato mangiare e bere in laboratorio; 6. È vietato l uso di lenti a contatto in occasione di particolari esercitazioni segnalate dal docente; 7. Nell eventualità di un infortunio, anche se piccolo, gli allievi devono informare immediatamente l insegnante che provvederà, nel caso, a fare intervenire il personale addetto al primo soccorso; 8. Dopo il contatto con qualsiasi sostanza, e comunque sempre a lavoro ultimato, lavarsi accuratamente le mani; 9. Non appoggiare recipienti o bottiglie o apparecchi vicino al bordo dei banchi di lavoro; 10. Qualsiasi idea o modifica da apportare a un procedimento deve essere prima autorizzata dal docente; 2
3 COME COMPORTARSI CON LE SOSTANZE CHIMICHE 1. Le sostanze nocive o pericolose e i reattivi chimici devono essere custoditi in armadi adeguati, con chiusura a chiave e devono essere accessibili solo agli insegnanti e agli assistenti tecnici; 2. Le sostanze chimiche non vanno mai toccate con le mani e, tantomeno, assaggiate; in caso di contatto sciacquare subito la parte del corpo contaminata con abbondante acqua; 3. Nel caso in cui si rovescino reagenti sul piano di lavoro, chiedere subito all'insegnante come procedere per bonificare le superfici dei banchi e dei pavimenti su cui siano cadute sostanze chimiche di qualsiasi genere; 4. I recipienti più grossi e pesanti, soprattutto se contengono reagenti pericolosi quali acidi e alcali, devono essere maneggiati esclusivamente dall'insegnante o dagli assistenti tecnici; 5. È bene aprire un solo contenitore alla volta e fare attenzione, comunque, a non scambiare i tappi dei recipienti; 6. Non utilizzate mai la bocca per aspirare liquidi con una pipetta; 7. Per verificare 1'odore di una sostanza non è consigliabile inspirare sopra il recipiente che la contiene. Si deve muovere la mano a ventaglio, spingendo i vapori verso il naso. La maggior parte delle sostanze che si incontrano in laboratorio non ha odori caratteristici, mentre alcune sviluppano vapori irritanti per le mucose; 8. Non miscelare mai sostanze che possano originare reazioni con produzione di sostanze pericolose (nocive e/o tossiche); 9. Nel caso sia necessario adoperare sostanze altamente volatili o pericolose (es. acidi e basi concentrate) occorre prestare molta attenzione: è obbligatorio l uso di guanti e occhiali di sicurezza e operare sotto cappa; 10. Operare mantenendo la postazione sempre in ordine in modo da rendere più semplice lo svolgimento della prova e rapido un eventuale intervento; 11. Operare sempre in modo consapevole, tenendo conto delle reazioni che possono verificarsi (es. formazione di gas esplosivi o tossici ); 12. Quando si diluisce un acido forte bisogna aggiungere sempre 1'acido all'acqua e non viceversa. In caso di contatto con la pelle sciacquare con acqua corrente fredda e poi applicare una pomata contro le ustioni. COME MANEGGIARE LA VETRERIA 1. È necessario prestare molta attenzione alla vetreria. Bisogna sempre verificare che non vi siano incrinature; i recipienti che presentano anche solo piccoli segni devono essere scartati, perché potrebbero creare problemi una volta sottoposti a riscaldamento; 2. Non si deve mai forzare un tubo di vetro o un termometro che entrano nell apposito tappo forato con difficoltà. In ogni caso e meglio adoperare un po' di vaselina come lubrificante; 3. La vetreria smerigliata (es. bordo di un essiccatore, collo di una beuta, ) deve sempre essere lubrificata con vaselina prima dell uso; 4. La vetreria va posta sul Bunsen sempre interponendo una reticella. Solo alcune provette di vetro o i crogioli di porcellana possono essere esposti direttamente alla fiamma; 5. ATTENZIONE! La vetreria calda non si distingue a vista da quella fredda. Adoperare pinze o guanti isolanti; 6. In caso di scottature raffreddare subito la parte ustionata e poi applicare una pomata contro le scottature; 7. Non rivolgere le aperture delle provette o recipienti utilizzati durante le esperienze verso il proprio viso o quello dei compagni immediatamente nelle vicinanze; 8. La vetreria rotta non deve mai essere raccolta con le mani nude, ma con guanti prestando attenzione. Va depositata nell apposito contenitore. 3
4 COME COMPORTARSI QUANDO SI DEVE COMPIERE UN OPERAZIONE DI RISCALDAMENTO 1. I capelli lunghi devono sempre essere raccolti soprattutto in presenza di fiamme libere; 2. Non aprire rubinetti del gas o utilizzare prese elettriche, se non in presenza del docente e previa sua autorizzazione; 3. Ogni volta che si adopera il becco Bunsen bisogna controllare che i rubinetti del gas vengano richiusi. In genere ogni banco è dotato di un rubinetto e 1'aula presenta un rubinetto centrale; 4. Non si deve mai liberare del gas incombusto, ne accendere il gas direttamente dai rubinetti; 5. L accensione del Bunsen viene effettuata sempre dagli insegnanti o dagli assistenti tecnici; 6. Vicino a un Bunsen acceso non bisogna mai operare con materiale infiammabile, come carta o solventi organici; 7. il Bunsen va tenuto acceso lo stretto necessario all esecuzione dell esperimento; se si sospende il suo uso è necessario rendere la fiamma visibile e luminosa (fiamma riducente) chiudendo i fori per l entrata dell aria; 8. non scaldare mai recipienti chiusi e non guardare mai all interno di un recipiente quando viene riscaldato; se il liquido da scaldare è contenuto in una provetta assicurarsi di riempirla per meno di ¼ del suo volume e deve continuamente essere agitata sopra la fiamma (l imboccatura della provetta mai diretta verso di se o verso dei compagni); 9. Per l evaporazione di sostanze volatili facilmente infiammabili occorre operare utilizzando una piastra elettrica o un bagnomaria sotto cappa; operare allo stesso modo se il riscaldamento provoca la formazione di sostanze volatili pericolose; 10. Mai lasciare il posto mentre una sostanza viene riscaldata o mentre è in corso una reazione chimica; 11. In caso di incendio di piccole dimensioni, avvisare immediatamente gli insegnanti o gli assistenti tecnici, operando in ogni caso in modo da evitare l espansione dell incendio; 12. Nel caso che 1'incendio sia riconducibile a cause elettriche o in vicinanza di apparati elettrici si deve staccare la corrente (tramite gli interruttori generali) e avvisare immediatamente gli insegnanti o gli assistenti tecnici. NORME PER LA RACCOLTA E LO STOCCAGGIO DEI RIFIUTI 1. I rifiuti solidi, la carta e la vetreria rotta vanno gettati negli appositi contenitori; 2. I prodotti non recuperabili non vanno mai rimessi nei recipienti di provenienza; 3. Le soluzioni che non richiedano procedure di smaltimento apposite, possono essere scaricate nel lavandino facendo scorrere molta acqua, previa autorizzazione dei docenti; 4. Le pipette, una volta utilizzate, vanno assolutamente riposte negli appositi raccoglitori da banco; 5. Tutto il materiale contaminato da microrganismi deve essere riposto sotto l apposita cappa per la sterilizzazione in autoclave; 6. In caso di soluzioni contenenti sostanze pericolose, nocive e/o tossiche (es. solventi organici, soluzioni di metalli pesanti, acidi e basi concentrati, ) è necessario stoccarli in appositi contenitori opportunamente etichettati presenti nel punto di raccolta al terzo piano (aula 307). Momentaneamente, possono essere stoccati in contenitori tipo piccoli fusti, becker, bottiglie, in attesa che il personale autorizzato li trasporti al punto di raccolta per lo stoccaggio definitivo. 4
5 COME UTILIZZARE APPARECCHI ELETTRICI 1. L utilizzo di un apparecchio elettrico deve sempre essere previamente autorizzato dall insegnante; 2. Tutti gli apparecchi elettrici collegati alla rete, sono sempre da considerarsi potenzialmente pericolosi; 3. Non usare nessun dispositivo che sia sprovvisto di messa a terra o il cui isolamento non sia in perfetto stato; 4. Occorre prestare particolare attenzione ogni volta che si fa uso di apparecchi elettrici in prossimità di liquidi conduttori (es. acqua) o facilmente infiammabili (es. alcol); 5. Dovendo usare apparecchi collegati alla rete (riscaldatori, agitatori, strumenti generatori di segnali ecc.), controllare sempre che essi siano spenti quando si inserisce la spina nella presa elettrica; 6. L'apparecchio deve essere acceso solo dopo aver controllato che il cavo di alimentazione sia disposto in modo da non intralciare il lavoro e da non interferire col movimento delle persone; 7. Collegare un solo apparecchio a ogni presa: non devono assolutamente essere impiegate prese multiple ne, tantomeno, connessioni volanti; 8. Ogni volta che sia possibile, usare strumenti alimentati a pile o a bassa tensione. Come riferimento, ricordate che si considerano potenzialmente pericolose per 1'organismo tensioni alternate superiori a 25 V e tensioni continue superiori a 50 V; 9. Tutti gli utenti del laboratorio debbono conoscere la collocazione degli interruttori elettrici, in modo da essere in grado di aprire il circuito in caso di necessità; 10. Spegnere sempre tutti gli apparecchi al termine del lavoro, anche se, alla fine della lezione, verrà di norma interrotta 1'alimentazione elettrica ai tavoli. 5
6 4. CARTELLONISTICA DEI LABORATORI Segnali di pericolo/avvertimento/dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.) 6
7 5. PITTOGRAMMI/FRASI CONV./ETICHETTATURE a) OBSOLETE MA ANCORA RISCONTRABILI 7
8 b) A NORMA DEL REGOLAMENTO C.L.P. (1272/2008) 8
9 Ritagliare e consegnare al docente il coupon sottostante firmato quale attestazione che l allievo abbia preso visione di queste fondamentali istruzioni di comportamento Nome e Cognome allievo cl a.s. FIRMA ALLIEVO FIRME DEI GENITORI
Scienze laboratorio: I RISCHI
Queste note pratiche presentano i rischi che si incontrano durante le esercitazioni di laboratorio e i comportamenti corretti da tenere. Seguire queste indicazioni servirà non solo a ridurre il rischio
DettagliLA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca
LA SICUREZZA IN LABORATORIO di F. Luca IN LABORATORIO NORME DI COMPORTAMENTO X. NON correre. NON ingombrare con gli zaini lo spazio intorno ai banconi di lavoro o in prossimità delle uscite X. NON mangiare
DettagliNorme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio
Norme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio 1. In quanto assimilato a lavoratore dipendente lo studente è tenuto al segreto professionale,, pertanto non può rivelare informazioni
DettagliProt. 3806 /A23 del 3/12/2015. Ai Responsabili dei Laboratori di Fisica, Informatica, Chimica. Oggetto: divulgazione regolamenti di laboratorio.
Oggetto: divulgazione regolamenti di laboratorio. Ai Responsabili dei Laboratori di Fisica, Informatica, Chimica In ottemperanza alle indicazioni relative alla sicurezza nei posti di lavoro (D.Lgs. 81/08),
DettagliALLEGATO N.5 PROCEDURE E PROTOCOLLI DI SICUREZZA NELL?USO DEI LABORATORI DI MICRO BIOLOGIA, SCIENZE DELLA TERRA E DI CHIMICA
D.LGS. 626/94 APPLICAZIONE DELLE NORME DI SICUREZZA ALLEGATO N.5 PROCEDURE E PROTOCOLLI DI SICUREZZA NELL?USO DEI LABORATORI DI MICRO BIOLOGIA, SCIENZE DELLA TERRA E DI CHIMICA PROCEDURE E PROTOCOLLI DI
DettagliCENTRO SALESIANO «DON BOSCO» Via Zanovello 1 - TREVIGLIO (BG) Tel. (0363) 31.39.11 Fax (0363) 31.39.08
CENTRO SALESIANO «DON BOSCO» Via Zanovello 1 - TREVIGLIO (BG) Tel. (0363) 31.39.11 Fax (0363) 31.39.08 S P P Regolamento in vigore dal 31 08 2006 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGOLAMENTO PER L
Dettagliadozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo
PREVENZIONE PROTEZIONE individuazione ed eliminazione dei pericoli alla fonte adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo 2 NORME GENERALI DI
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliREGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI
REGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI Norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni nei laboratori Redatto dall insegnante Responsabile dei Laboratori per l'applicazione del T.U.81/2008 e del D.Lgs
DettagliREGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI
1 di 7 REGOLAMENTO DEI LABORATORI SCIENTIFICI I laboratori dovranno essere lasciati chiusi a chiave. Dispongono di una chiave personale: gli Insegnanti di Scienze l Assistente. Copie della chiavi sono
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliNorme sicurezza e procedure LABORATORIO DI FISICA
! Norme sicurezza e procedure LABORATORIO DI FISICA FIRME PRESA VISIONE LABORATORIO DI FISICA NORME DI SICUREZZA Premessa Nel laboratorio di fisica, per il particolare tipo di operazioni che vi si eseguono
DettagliRegolamento del Laboratorio di Chimica
Regolamento del Laboratorio di Chimica Modificato con delibera del Consiglio di Istituto n. 39 del 18/12/2014. Indicazioni generali I locali del Laboratorio di Chimica consistono in un Deposito, uno Studio,
Dettaglibicchieri di varia dimensione con un beccuccio per facilitare i travasi.
Per contenere, prelevare e travasare liquidi e altre sostanze è indispensabile utilizzare strumenti di vetro che consentono un facile controllo visivo, si puliscono facilmente e non si corrodono. Per i
DettagliSicurezza e Comportamento in un Laboratorio Chimico
Università degli Studi MagnaGræcia Facoltà di Farmacia Sicurezza e Comportamento in un Laboratorio Chimico Francesco Ortuso Obiettivi Dare informazioni sul comportamento da tenere in laboratorio. Porre
DettagliARGO LAB MIX Mixer per provette. Manuale d uso
ARGO LAB MIX Mixer per provette Manuale d uso 1 Indice dei contenuti 1 Garanzia... 2 1. Istruzioni di sicurezza... 3 2 Uso corretto... 4 3 Controllo dello strumento... 4 4 Test di prova... 4 5 Comandi...
DettagliLICEO CLASSICO F. SCADUTO BAGHERIA
LICEO CLASSICO F. SCADUTO BAGHERIA DIPARTIMENTO DI FISICA, CHIMICA E SCIENZE NATURALI in ottemperanza al D.lgs. 81/2008 NORME DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE SULLA SICUREZZA E SALUTE NEL LABORATORIO DI SCIENZE
DettagliCAMBIO LIQUIDO E PULIZIA CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO: by Antsrp
CAMBIO LIQUIDO E PULIZIA CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO: by Antsrp In questa guida viene spiegato come sostituire il liquido refrigerante del circuito di raffreddamento della Ibiza (anche se il procedimento
DettagliSicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia. A cura della prof.ssa Fino Maria Pia
Sicurezza nei laboratori di Chimica e Biologia A cura della prof.ssa Fino Maria Pia Manuale di rischio chimico Sicurezza: caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Salvaguardia
DettagliRegolamento di pasticceria
Regolamento di pasticceria Norme igieniche Della persona Non si possono portare orecchini, bracciali, collane e anelli in laboratorio. Avere sempre le mani pulite con unghie corte e senza smalto. Non mettere
DettagliI.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA
I.C. ALDO MORO - CAROSINO a.s. 2012-2013 REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) l accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente
DettagliIMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1
IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente
DettagliCHIMICA REGOLAMENTO DI LABORATORIO
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE A. MEUCCI Sede A. Meucci Via Marina Vecchia, 230 54100 MASSA (MS) Tel. 0585 252708-fax.0585 251012 Sede G. Toniolo Via XXVII Aprile, 8/10 54100 MASSA (MS) Tel. 058541284 fax
DettagliATTREZZATURA DI LABORATORIO
ATTREZZATURA DI LABORATORIO IN GENERALE RICORDIAMO CHE 1) il vetro pyrex non reagisce chimicamente con altre sostanze tranne che con l acido fluoridrico se riscaldato non si spacca 2) gli strumenti in
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA. Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013
ROOF/METAL SCHEDA DI SICUREZZA Foglio dei dati per la sicurezza (conforme alle direttive 91/155 CEE 1/4) Versione Aprile 2013 stampato il 20-Aprile 2013 1.Denominazione delle sostanze/del preparato e dell
DettagliREGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA. Norme di accesso:
REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL LABORATORIO DI INFORMATICA Norme di accesso: 1) L accesso al laboratorio di informatica è subordinato all accettazione del presente regolamento; 2) L accesso è riservato ai
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA H. Procedura utilizzo gas compressi
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 08 PAGINA 1 di 3 PROCEDURA H Procedura utilizzo gas compressi Le bombole di gas compresso sono costituite
DettagliSIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53
CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53 CONSERVARE SOTTO CHIAVE - FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI - LONTANO DA LOCALI ABITAZIONE - LONTANO
Dettagli1. Prodotto / preparazione e dati del produttore
1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132
DettagliI lavoratori operanti in laboratorio prima di intraprendere una qualsiasi attività devono ricevere adeguata informazione in merito:
Regolamento e norme comportamentali per l'utilizzo in sicurezza dei laboratori didattici e di ricerca del a cura del Dott. Roberto, Carlo Di Caterina 1. Premessa Le attività sperimentali svolte in laboratorio
DettagliREGOLAMENTO DEI LABORATORI DI ESERCITAZIONI ELETTRICO/ELETTRONICHE E DI MISURE ELETTRICHE
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE POLO DI FELTRE sez. I.T.C. Colotti Viale Mazzini, 12-0439/302480 - Fax 0439/317937 sez. I.P.I.A. Rizzarda Via Martiri della Libertà, 5-0439/840313 - Fax 0439/840932
DettagliDISPOSIZIONI GENERALI
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Statale di Bosisio Parini Via A. Appiani, 10-23842 BOSISIO PARINI (LC) Tel.: 031 865644 Fax: 031 865440 e-mail: lcic81000x@istruzione.it
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL LABORATORIO DI FISICA a.s. 2014-15
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE MAX PLANCK REGOLAMENTO PER L USO DEL LABORATORIO DI FISICA a.s. 2014-15 Per tutti i DOCENTI che utilizzano il laboratorio: 1) Gli insegnanti cureranno che gli allievi
DettagliPannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60
Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO Questa guida contiene una serie di suggerimenti per installare i prodotti Abba Solar della serie ASP60 ed è rivolta
DettagliRischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione
Rischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione Normativa ART. 15, 36, 37, 45, 165 D. Lgs.. 81/2008 ART. 6.1.7 NORMA
DettagliSEZIONE S. SPAVENTA REGOLAMENTO LABORATORIO DI CHIMICA, FISICA, SCIENZE. Art.1 NORME PER I DOCENTI
ISTITUTO OMINICOMPRENSIVO Ciampoli-Spaventa Scuola dell Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo Grado, Secondaria di Secondo Grado: ITE - Liceo Scientifico - Scientifico S.A. - Ist. Prof.le Socio Sanitario
DettagliSTUFA CERAMICA 2000 Watt. mod. SQ 134
STUFA CERAMICA 2000 Watt mod. SQ 134 manuale d istruzioni European Standard Quality Consigliamo di leggere attentamente il presente manuale d istruzioni prima di procedere nell utilizzo dell apparecchio
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto
DettagliI.I.S. BODONI - PARAVIA LA SICUREZZA NEL LABORATORIO DIDATTICO DI CHIMICA E TECNOLOGIA FOTOGRAFICA
1 di 15 LA SICUREZZA NEL LABORATORIO DIDATTICO DI CHIMICA E TECNOLOGIA FOTOGRAFICA Vademecum per gli studenti in ottemperanza al D.L. 81/2008 2 di 15 Queste note pratiche presentando i rischi che si incontrano
DettagliMa,.. sapete chi è il vero Responsabile della. Sicurezza?
L Istituzione che vi ospita, l Università nel nostro caso, ha il compito di: mettervi a disposizione le condizioni per un lavoro sicuro fornirvi l equipaggiamento per operare in sicurezza provvedere alla
DettagliMODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO OLGA ROVERE DI RIGNANO FLAMINIO (RM) A.S. 2011-2012 MODALITA DI ACCESSO E DI UTILIZZAZIONE DEI LABORATORI DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E DELLA SCUOLA PRIMARIA
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
DettagliB C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.
ROCCO VITALE A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1 A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI
DettagliLo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito
DettagliProcedura di campionamento per clienti esterni
Procedura di campionamento per clienti esterni Rev Data emissione Motivo/Modifica 00 30/04/2013 Prima emissione 01 28/02/2014 Aggiunti riferimenti normativi sul campionamento, come da oss. ACCREDIA del
DettagliL uso di apparecchi elettrici comporta il rispetto di alcune regole fondamentali per prevenire rischi di scariche elettriche.
EUROPEAN STANDARD QUALITY L uso di apparecchi elettrici comporta il rispetto di alcune regole fondamentali per prevenire rischi di scariche elettriche. LEGGERE ATTENTAMENTE TUTTE LE ISTRUZIONI 1. Non toccare
DettagliRegolamento alunni della Scuola Primaria
Regolamento alunni della Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO DI FICARAZZI Cortile Giallombardo - 90010 FICARAZZI La Scuola, come ogni società esistente, richiede il rispetto di regole chiare e precise
Dettaglidella SICUREZZA NELLA SCUOLA
Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,
Dettagli1. Prodotto / preparazione e dati del produttore
1. Prodotto / preparazione e dati del produttore Identificazione del prodotto: Nome commerciale : Produttore : Isel - Automation Tel.: 0049-6672-898-0 Am Leibolzgraben 16 Fax.: 0049-6672-898-888 36132
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliD.Lgs. 81/08 Titolo III Capo III
D.Lgs. 81/08 Titolo III Capo III Gli Impianti e le Apparecchiature Elettriche RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI Art. 80 comma 1 IL Datore di Lavoro provvede affinchè i materiali
DettagliMANUALE D USO BA 1004/03 (Foglio 1 di 3) AI SENSI DEL 20 DEL REGOLAMENTO TEDESCO SULLE SOSTANZE PERICOLOSE (TRGS 555)
Esafluoruro di zolfo MANUALE D USO BA 1004/03 (Foglio 1 di 3) AI SENSI DEL 20 DEL REGOLAMENTO TEDESCO SULLE SOSTANZE PERICOLOSE (TRGS 555) Il presente manuale può essere utilizzato dal gestore del quadro
DettagliCome Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti
Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti 4 C (39 F) -21 C (-5 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) Quando il pesce entra
DettagliINFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner
PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO CORPO
CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliGESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO
Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Primo Anno 12-24 febbraio 2015 GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe
DettagliREGOLAMENTO DEI LABORATORI
REGOLAMENTO DEI LABORATORI Il Dirigente Scolastico prof.ssa Concetta Carrozzo PREMESSA I laboratori dell Istituto sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature
DettagliETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S )
ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S ) La Legge 29 Maggio 1974, N 0 256 obbliga tutti i fabbricanti di prodotti aventi determinate caratteristiche
DettagliISTRUZIONI PREVENTIVE ANTINCENDIO A TUTTO IL PERSONALE
ISTRUZIONI PREVENTIVE ANTINCENDIO A TUTTO IL PERSONALE MISURE PREVENTIVE PER TUTTI I LAVORATORI E vietato depositare e manipolare sostanze infiammabili in quantità superiori alla normale dotazione prevista.
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliInformazione e Formazione. Regolamento sull uso e conservazione dei
Regolamento sull uso e conservazione dei prodotti di pulizia Il presente Regolamento si prefigge di fornire utili indicazioni ai collaboratori scolastici: sulla prevenzione contro il rischio chimico derivante
DettagliSicurimpariamo Comportamenti di sicurezza e gestione delle attività
Sicurimpariamo Comportamenti di sicurezza e gestione delle attività a cura di Emanuele Azzarelli Ispettore tecnico della Direzione Territoriale del Lavoro di Torino Marzo 2012 Le sostanze chimiche Detergenti
DettagliPRECAUZIONE PER L UTILIZZO E AVVERTENZE PER LA SICUREZZA
PRECAUZIONE PER L UTILIZZO E AVVERTENZE PER LA SICUREZZA Dopo aver tolto l imballaggio assicurarsi dell integrità dell apparecchio. In caso di dubbio non utilizzare l apparecchio e rivolgersi al centro
DettagliREGOLAMENTO LABORATORI CHIMICA MICROBIOLOGIA FISICA e SCIENZE
CHIMICA MICROBIOLOGIA FISICA e SCIENZE II laboratorio è un luogo di lavoro e pertanto è soggetto al D.Lgs. 81/2008 sulla prevenzione e la sicurezza sul lavoro. Gli studenti sono assimilati ai lavoratori
DettagliVogliamo ringraziarla per la fiducia accordataci, preferendo un prodotto Polti.
R Gentile Cliente, Vogliamo ringraziarla per la fiducia accordataci, preferendo un prodotto Polti. Il tavolo da stiro da Lei scelto costituisce un perfetto complemento al vapore prodotto dal Suo ferro.
DettagliSegnaletica rischio chimico
Segnaletica rischio chimico Introduzione: La manipolazione delle sostanze chimiche, presuppone pericoli che in alcuni casi possono essere anche gravi; ogni sostanza chimica, ha un diverso rischio proveniente
DettagliT.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"
ANTINCENDIO Cos è il fuoco? Cosa si può fare in caso di incendio? Come ci si deve comportare in caso di incendio? Cosa ci serve per fare il fuoco?? COMBUSTIBILE: carta, legno, vari gas, benzina, olii,
Dettagliuna saldatura ad arco
UTENSILERIA Realizzare una saldatura ad arco 0 1 Il tipo di saldatura Saldatrice ad arco La saldatura ad arco si realizza con un altissima temperatura (almeno 3000 c) e permette la saldatura con metallo
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO
ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
DettagliBAGNIMARIA WB 10/20/40 MANUALE DELL UTENTE
BAGNIMARIA WB 10/20/40 MANUALE DELL UTENTE 1 swiss made Manuale dell utente del bagnomaria WB 10/20/40 INFORMAZIONI GENERALI...3 Note importanti sulla sicurezza...3 Note generali sulla sicurezza...3 Altre
DettagliINTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI E FARMACI ANTIBLASTICI
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE PROCEDURA DI SICUREZZA INTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI
DettagliNORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA
ALLEGATO N. 6 -TUTTI NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA - MANTENERE LA CALMA E, PER QUANTO POSSIBILE, NON FARSI PRENDERE DAL PANICO; - RISPETTARE LE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAGLI ADDETTI
DettagliP i n z a I S E O 1 - Istruzioni di sicurezza
Istruzione Tecnica Codice documento: IT SAFPIN 1 Pagina 1 di 7 INDICE 1.0 Scopo e campo di applicazione... 2 2.0 Documenti di riferimento... 2 3.0 Definizioni ed acronimi... 2 4.0 Gestione del presente
DettagliPREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA
PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA EMRGENZA Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione INCENDIO E ESPLOSIONE Ai fini della valutazione del rischio incendio il Datore di Lavoro classifica
DettagliCOMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI
COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 dd. 28.12.2010 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Articolo I
DettagliALCUNE NORME PRINCIPALI DI SICUREZZA DA SEGUIRE IN UN LABORATORIO CHIMICO
ALCUNE NORME PRINCIPALI DI SICUREZZA DA SEGUIRE IN UN LABORATORIO CHIMICO Versione 28 febbraio 2003: per "Laboratorio di Chimica" per Scienze Biologiche Dott. Claudio Tavagnacco UN LABORATORIO CHIMICO
DettagliCo.ma. S.p.a. COILS MANUFACTURER BATTERIE RADIANTI MANUALE DI MONTAGGIO, AVVIAMENTO E MANUTENZIONE BATTERIE ALETTATE
Co.ma. S.p.a. COILS MANUFACTURER BATTERIE RADIANTI MANUALE DI MONTAGGIO, AVVIAMENTO E MANUTENZIONE BATTERIE ALETTATE Sommario Premessa Movimentazione Installazione Manutenzione Avvertenze 2 Premessa 3
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliSICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO
SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di
Dettagli1. CONSIDERAZIONI GENERALI SUL GRUPPO 2. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) ELETTROGENO PORTATILE
Unione 1. CONSIDERAZIONI GENERALI SUL GRUPPO ELETTROGENO PORTATILE La seguente scheda mostra le norme di sicurezza che deve seguire l operatore di un GRUPPO ELETTROGENO PORTATILE. Le norme qui di seguito
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliGUIDA PER GLI ADDETTI AI CENTRI DI RACCOLTA. Come raccogliere correttamente i tubi fluorescenti e le lampade a scarica
GUIDA PER GLI ADDETTI AI CENTRI DI RACCOLTA Come raccogliere correttamente i tubi fluorescenti e le lampade a scarica PREMESSA IL SISTEMA DI RACCOLTA ECOLAMP Ecolamp offre un servizio di raccolta e riciclo
DettagliI lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche
Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione
DettagliDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE: DPI
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE: DPI CORSO B RSPP DATORI DI LAVORO Lucca 25 Giugno 2013 D.Lgs.n.81/2008 s.m.i. - Art. 18 Obblighi del datore di lavoro e del dirigente 1. Il datore di lavoro e i dirigenti
DettagliSICUREZZA CHI SA COSA STA FACENDO VIVE BENE E A LUNGO E NON PROVOCA DANNO AL VICINO
SICUREZZA CHI SA COSA STA FACENDO VIVE BENE E A LUNGO E NON PROVOCA DANNO AL VICINO SICUREZZA DPI DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE CAMICE GUANTI OCCHIALI PROTETTIVI VANNO INDOSSATI SEMPRE IN LABORATORIO
DettagliGESTIONE DEI RIFIUTI 1/24
GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe 1/24 2/24 PER RIFIUTO SI INTENDE QUALSIASI SOSTANZA DI CUI IL DETENTORE O IL PRODUTTORE SI DISFI O ABBIA L OBBLIGO DI DISFARSI D. Lgs. 152/2006 3/24
DettagliABC della sicurezza sul lavoro
Straniero, non estraneo ABC della sicurezza sul lavoro Opuscolo informativo per i lavoratori stranieri e le loro famiglie Edizione 2009 Questo opuscolo è stato realizzato da INAIL Direzione Centrale Comunicazione
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM027002 - C.F. 91015270902 - tel. 0789/25420 Via A. Nanni - 07026 OLBIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO N 1 ETTORE PAIS SSMM027002 - C.F. 91015270902 - tel. 0789/25420 Via A. Nanni - 07026 OLBIA Circ n 6 Olbia, lì 18.09.2015 - Ai Docenti - Al DSGA - All Ufficio Amministrativo
DettagliIS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI
IS DIR 09 ISTRUZIONE SICUREZZA DOCENTI I docenti non possono mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni e devono pertanto: sorvegliare gli alunni conoscere e informare gli alunni loro affidati sulle
DettagliTITOLO VII : REGOLAMENTO DEI LABORATORI DI INFORMATICA
TITOLO VI : REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA Art.71 (Norme generali).la biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al prestito dei testi, all uso didattico con sussidi multimediali e di rete, allo
DettagliPONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)
SCHEDA TECNICA N 25 PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli) SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 4. 5 8 7 E-mail:
DettagliLinea vita temporanea orizzontale SOIT402/HLLW1 Manuale d Utilizzo e Manutenzione rev.00
(immagine puramente indicativa per identificare il prodotto) Introduzione Linea vita orizzontale temporanea SOIT402/HLLW1 La linea vita orizzontale temporanea SOIT402/HLLW1 è un sistema di protezione provvisorio
DettagliIL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE
ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE 1 Norme Generali Prodotti di Sanificazione RISPETTARE E AGGIORNARE IL PIANO DI SANIFICAZIONE IN MODO PERIODICO E OGNI VOLTA CHE INTERVENGONO DEI CAMBIAMENTI (indicare
DettagliPEARL VIA F.LLI CERVI 75 50010 CAMPI B.ZIO (FI)
50010 CAMPI B.ZIO (FI) SCHEDA DI SICUREZZA White Pearl 10.01.2006 1. Identificazione del prodotto e Ragione Sociale Indicazione del prodotto: Nome commerciale: Codice Commerciale: Tipo di prodotto ed impiego:
Dettagli