Etica. Non solo una parola.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Etica. Non solo una parola."

Transcript

1 Etica. Non solo una parola. 1

2

3 Codice Etico

4

5 Indice pagina 7 1. Premessa 9 2. Definizione, importanza e finalità del Codice Etico Aspetti etici e norme di comportamento Principi generali Norme comportamentali: Destinatari Segreto bancario Riservatezza Trattamento e divulgazione di informazioni riservate Informazioni rilasciate a clienti Richieste di terzi Trattamento delle informazioni privilegiate Manipolazione di mercato Individuazione e gestione dei conflitti d interesse Concessione del credito Tutela degli ambiti riservati Prestazioni di favore Prestazioni a favore di funzionari ed impiegati del settore pubblico Rapporti con clienti e partner d affari Ordini e commesse per conto della Banca. Mandati Linee-guida per I utilizzo di , internet ed intranet Reclami della clientela Rapporti con i media Disciplina delle operazioni personali Norme generali Internal dealing Gestione di conti e depositi Operazioni personali Concetti generali Sfera personale allargata Operazioni personali Obblighi di trasparenza Conferimento ordini Esecuzione di transazioni Indicazioni particolari per i dirigenti Mancata osservanza delle norme sulle operazioni personali Etica e Compliance Funzioni e compiti della Compliance 5

6

7 1. Premessa Sotto il profilo strutturale e comportamentale negli ultimi anni il sistema bancario ha subito dei profondi cambiamenti che rendono necessaria una ridefinizione degli orientamenti. Non solo le prescrizioni ad opera delle varie autorità nazionali ed internazionali, ma anche le legittime richieste, da parte della clientela e dei consumatori, di comportamenti virtuosi impongono l adozione di codici e modelli atti ad orientare l attività bancaria su binari corretti e trasparenti. Per quanto concerne Banca Popolare dell Alto Adige («Banca Popolare Volksbank»), da una parte la sua costante crescita (incremento del numero dei collaboratori unito ad un non trascurabile turn over; forte crescita nel numero delle filiali, superiore alla media, soprattutto nelle province e regioni limitrofe; ampliamento costante della gamma di prodotti) e dall altra l intensificazione della spinta concorrenziale, comportano una necessità di intervento sempre maggiore in quei settori che fanno leva sugli aspetti comportamentali del singolo collaboratore (la cosiddetta etica professionale) nei confronti di colleghi, superiori e terzi. Allo stesso modo la gestione delle informazioni riservate e lo svolgimento di operazioni in cui sono coinvolte le persone che operano all interno della banca (membri di organi amministrativi, societari, di direzione e di controllo, dipendenti assunti con ogni tipologia contrattuale e con ogni qualifica, collaboratori a vario titolo interni ed esterni, di seguito congiuntamente i «Collaboratori») vanno stabiliti in modo chiaro e comprensibile e vanno regolamentati a livello generale. Il mondo bancario anglosassone ha visto già da molti anni l introduzione di regolamentazioni che prevedono discipline comportamentali vincolanti per i Collaboratori. Questi regolamenti, basati in primis su un modo di agire eticamente corretto, sono via via riusciti ad imporsi con efficacia sempre maggiore e a dare buoni risultati; essi fanno parte della più ampia definizione di Compliance e vengono resi pubblici, oltre ad essere diffusi a livello interno, al di là delle singole disposizioni di servizio di volta in volta vigenti in azienda. 7

8

9 2. Definizione, importanza e finalità del Codice Etico Quando si parla di Codice Etico si intendono in particolare quei comportamenti volti a garantire relazioni tra soci e/o azionisti, clienti, fornitori, partner d affari e Collaboratori della Banca, basate sulla fiducia e sulla lealtà, oltre che alle norme di legge e dei regolamenti vigenti in tema di tutela dei risparmiatori, nonché la prevenzione di conflitti di interesse. Pertanto il Codice Etico mira soprattutto al consolidamento del rapporto di fiducia tra la Banca (personale direttivo, Collaboratori) e soggetti terzi, anteponendo in linea di principio l interesse del cliente a quello della Banca e dei Collaboratori. Il presente Codice Etico si compone essenzialmente delle linee guida circa la condotta che la Banca si attende dai propri dirigenti e Collaboratori, tenuto ovviamente conto anche delle norme di legge e regolamentari che disciplinano il settore bancario, nell assunto che tali standard comportamentali salvaguardino anche le altre categorie di soggetti coinvolte (clienti, azionisti, fornitori, ecc.) Finalità perseguite dal presente Codice Etico: Permettere di esplicare I attività bancaria nel rispetto delle disposizioni statutarie, di legge e di vigilanza bancaria sulla base di una corretta prassi aziendale e di un alto livello dei parametri di correttezza, nell ambito della più generale missione perseguita dalla Banca. Contribuire ad evitare o comunque ridurre al minimo il rischio di reputazione in capo alla Banca. Perseguire e difendere il concetto di «Marchio» della Banca e dei vari sottomarchi, quali valori intrinsechi della Banca stessa. Saper individuare e prevenire tempestivamente potenziali conflitti di interesse, nel rispetto dei principi di correttezza, integrità ed imparzialità. Assicurare che l attività ordinaria della banca sia sempre svolta nel rispetto degli obblighi derivanti dalle norme antiriciclaggio vigenti. Garantire l osservanza del segreto bancario, degli obblighi di riservatezza, nonché delle norme di protezione dei dati personali. Garantire che l operatività bancaria sia svolta nella massima trasparenza, osservando al riguardo le specifiche normative. Garantire il corretto utilizzo ed inoltro delle informazioni riservate, come pure quelle suscettibili di influire su prezzi o valutazioni, raccolte o rilasciate nell esercizio delle proprie mansioni, sia verso l interno che verso I esterno, nei limiti del proprio ambito di competenza e di quanto stabilito dalla legge e dai regolamenti vigenti, rispettando in particolare la normativa relativa agli abusi di mercato (Market Abuse). Fare in modo che i Collaboratori svolgano le operazioni per proprio conto in stretta osservanza con il regolamento che disciplina questo tipo di operazioni. Fare in modo che I autonomia e l integrità professionale delle decisioni dei Collaboratori non sia messa in pericolo dalla concessione o dall accettazione di offerte e prestazioni di favore. Richiamare l attenzione dei Collaboratori sull integrale osservanza delle norme di sicurezza per l incolumità di persone e cose. Sensibilizzare tutta la struttura sulla necessità di ridurre al minimo le perdite economiche derivanti da rischi operativi o da discontinuità operativa. La Banca richiama tutti i soggetti che operano all interno dell azienda (membri dei vari organi societari e di direzione, Collaboratori interni ed esterni) all osservanza delle norme comportamentali del presente 9

10 Codice Etico, da un lato per poter svolgere al meglio le proprie mansioni, e dall altro a salvaguardia della reputazione e dell immagine della Banca. Le presenti norme comportamentali hanno in linea di principio carattere vincolante. La Banca potrà valutare sotto il profilo disciplinare i comportamenti contrari alle previsioni del presente Codice Etico, applicando le sanzioni che riterrà più opportune compresa eventualmente quella espulsiva del licenziamento ai sensi della vigente disciplina di legge e di contratto nonché delle varie disposizioni interne di servizio. Lo spirito e la lettera di questo Codice Etico vanno sempre osservati. Tuttavia non è sufficiente attenersi alla lettera quando ciò comporti una chiara infrazione allo spirito del Codice Etico. È altresì necessario che tutti i Collaboratori della Banca agiscano in osservanza degli obblighi di legge e di vigilanza in capo a loro stessi ed alla Banca, anche laddove non vi sia specifico riferimento all interno del Codice Etico. Ogni Collaboratore preposto è inoltre tenuto a vigilare sull osservanza di queste linee di condotta nei limiti delle proprie responsabilità. Comportamenti palesemente contrastanti con il presente Codice possono essere segnalati da chiunque al responsabile della funzione di Compliance, godendo della più ampia tutela di riservatezza e protezione. 10

11 3. Aspetti etici e norme di comportamento 3.1 Principi generali Per etica s intendono princìpi e valori che regolano i rapporti umani all interno di una società e che da essa vengono assunti come vincolanti. L etica rappresenta dunque la formulazione di precetti, regole e loro fondamenti, nonché spinte motivazionali a tenere un comportamento conforme. Banca Popolare Volksbank è presente in Alto Adige e nelle province di Trento, Belluno, Treviso, Venezia e Pordenone con sue filiali, costituendo parte integrante dei rispettivi sistemi sociali e dunque della vita pubblica. Ogni Collaboratore di qualsiasi ordine, grado e posto di lavoro concorre a forgiare la nostra immagine aziendale ed ha una particolare responsabilità nei confronti dell opinione pubblica, dei clienti, dei soci, degli azionisti, dei colleghi e delle colleghe. Per poter essere all altezza di questa responsabilità valgono per i Collaboratori della Banca le seguenti norme e prescrizioni comportamentali: Chi vive del fatto che i suoi clienti gli affidano i propri affari finanziari deve riuscire anzitutto a convincerli della propria onestà ed integrità. Per questo bisogna prestare attenzione all osservanza delle norme di legge e di altre disposizioni aventi effetto giuridico. Sia il modo di agire nei confronti dei clienti, sia l approccio con gli altri Collaboratori, con i partner in affari e le autorità deve essere contrassegnato da lealtà e correttezza. Anche in privato ci si deve comportare in modo da evitare di arrecare danno agli interessi e all immagine della Banca. Le infrazioni alle regole possono condurre a successi temporanei, ma nuocciono profondamente a tutti i Collaboratori. Per questo motivo i successi conseguiti con mezzi scorretti non possono essere presi in considerazione né accettati. Prendere parte ad operazioni scorrette significa mettere a repentaglio il buon nome dell Azienda. I metodi scorretti chiamano in causa tutti, e ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Il mantenimento del segreto bancario e l osservanza degli obblighi di riservatezza sono basi fondamentali per conservare la fiducia della nostra clientela. Perciò si deve provvedere a proteggere le informazioni riservate, che vanno divulgate esclusivamente nei limiti previsti dalla legge nonché di quanto strettamente necessario all adempimento delle proprie mansioni, evitando ogni illecito utilizzo. Solo chi si comporta con lealtà riesce alla lunga a raccogliere fiducia. Per questo motivo vanno evitati i conflitti di interesse tra clienti, tra clienti e Banca ed anche all interno della Banca stessa. Se questo non è sempre possibile, i clienti devono essere informati sul conflitto di interesse in atto. Bisogna fare in modo che i conflitti potenziali vengano individuati per tempo e risolti nel modo corretto; al riguardo hanno priorità gli interessi dei clienti. Il mantenimento dell autonomia professionale è la base del successo della Banca. Obblighi o vincoli personali e rapporti di sottomissione pregiudicano la capacità di prendere decisioni obiettive e dunque in definitiva il successo della Banca. Bisogna pertanto prestare la massima attenzione a non mescolare mai interessi personali con quelli della clientela, a scapito dell azienda, oppure con un presunto interesse per la Banca, a danno della clientela. Non vanno mai accettati benefici per se stessi o per terzi che vadano oltre le piccole e normali attenzioni di un rapporto professionale; allo stesso modo va evitato di offrire prestazioni che eccedano detti limiti. È indispensabile contrastare già ai primi sintomi ogni scorretto condizionamento e ogni influenzabilità. 11

12 L impegno di tutti è un fattore determinante per il successo della Banca. Bisogna evitare di espletare attività collaterali o altre attività che possano risultare pregiudizievoli per la prestazione lavorativa o la lealtà verso la Banca. Non si devono acquisire partecipazioni o accettare mandati e/o incarichi di ogni natura e genere se vi è motivo di preoccupazione che ciò possa costituire pregiudizio per gli interessi della Banca o della propria autonomia professionale. Il modo di rapportarsi dei Collaboratori deve essere caratterizzato da reciproca attenzione, fiducia, buona fede e correttezza. Pertanto i comportamenti dei Collaboratori devono essere orientati al massimo rispetto reciproco, sia con riguardo ad origini, religione, nazionalità, lingua, sesso, provenienza, sia in relazione alle eventuali attività politiche e sindacali. Vanno assolutamente evitati comportamenti discriminatori o lesivi della dignità della persona e, in particolare, ogni forma di molestia. Le strutture, i beni, gli strumenti e gli impianti della Banca devono essere utilizzati dai Collaboratori per svolgere le mansioni di propria competenza ed espletare i compiti assegnati; essi costituiscono i presupposti per poter condurre a buon fine il proprio lavoro. Il comportamento di ciascuno può contribuire a tutelare e promuovere i valori materiali e immateriali della Banca. Le strutture, i beni, gli strumenti e gli impianti aziendali vanno utilizzati esclusivamente per scopi di servizio. Le telefonate ed in genere i colloqui di natura privata devono essere mantenuti entro un limite accettabile secondo i più generali principi di correttezza e buona fede. Lo stesso dicasi per le telefonate in entrata e per le visite di carattere privato, nonché per l utilizzo privato di Internet che deve essere strettamente contenuto nei limiti di legge e in osservanza delle specifiche disposizioni interne. Vanno osservate scrupolosamente le norme di sicurezza e antinfortunistiche vigenti in azienda. È compito di ogni Collaboratore fare in modo che anche gli altri colleghi della propria unità organizzativa, ma anche ogni altro Collaboratore, si attengano a dette disposizioni. In tutti gli uffici ed in tutti gli spazi dei singoli edifici che compongono la Banca vige il divieto assoluto di fumo, anche per difendere i Collaboratori da effetti collaterali pregiudizievoli per la salute. Va tenuto sempre un comportamento corretto, leale e rispettoso delle disposizioni di servizio vigenti in Banca, rimanendo nei limiti delle competenze assegnate. Un comportamento di questo tipo scongiura in partenza un danno potenziale per la Banca e rappresenta per se stessi un efficace tutela contro eventuali conseguenze negative. È prescritto il rispetto della specifica normativa interna, compreso l apposito Codice di Condotta, per evitare comportamenti che potrebbero far scattare la responsabilità amministrativa della Banca di cui al D.Lgs. 231/01 per la commissione di reati da parte delle persone fisiche operanti in Banca. Si devono osservare scrupolosamente tutte le misure e le prescrizioni che la Banca, seguendo gli obblighi di legge, ha emanato per contrastare il fenomeno del riciclaggio di denaro sporco e del terrorismo, contribuendo in tal modo alla lotta che a livello internazionale e nazionale si sta combattendo contro questi fenomeni delittuosi. Nell ambito della prestazione dei servizi di investimento, i comportamenti devono sempre essere improntati al rispetto e alla tutela del cliente, con riguardo alla normativa in vigore (Mifid), operando nel 12

13 pieno rispetto della conoscenza e profilatura del cliente e della approfondita valutazione di adeguatezza ed appropriatezza in ogni fase consulenziale con esso. Per garantire la massima professionalità e competenza dei Collaboratori, la Banca ne cura l aggiornamento e la formazione per favorirne la crescita e lo sviluppo, nell interesse dell azienda e della posizione di lavoro dei singoli. A tale scopo la Banca predispone, attraverso apposito servizio interno, corsi di formazione istituzionale e specifica su singoli argomenti, con l ausilio di moderne tecniche didattiche (es. E-learning). 3.2 Norme comportamentali: Destinatari In linea di massima per i componenti del Consiglio d amministrazione e del Collegio dei sindaci, per la Direzione generale, per il personale direttivo ed i Collaboratori tutti, valgono i medesimi criteri comportamentali descritti in questo Codice Etico, salvo specifiche previsioni regolamentari previste nelle disposizioni interne. 3.3 Segreto bancario Il segreto bancario tutela il cliente dal fatto che la Banca possa diffondere a terzi i rapporti d affari con ui intrattenuti. Allo stesso modo sono soggette al segreto bancario anche tutte le informazioni di natura privata o professionale avute dalla clientela (come ad esempio commenti e dichiarazioni). Il codice civile non prevede nessun articolo specifico sul segreto bancario; tuttavia viene fatto riferimento all art (Comportamento secondo correttezza). Allo stesso tempo vanno menzionati il segreto professionale e il segreto d ufficio, per i quali vale ugualmente l obbligo di riservatezza (vedasi in proposito lo specifico articolo del CCNL). Tutti coloro che operano in Banca - Consiglio d amministrazione e Collegio dei sindaci, Direzione generale e Collaboratori - sono sottoposti, senza eccezione, al segreto bancario, professionale e d ufficio, il quale può essere svelato solo in casi espressamente previsti (p. es. in caso di indagini della magistratura). 3.4 Riservatezza L attività bancaria è legata alla fiducia. Ne deriva che la riservatezza deve essere al primo posto nell operatività quotidiana. Così come il segreto bancario anche la riservatezza costituisce uno dei pilastri del sistema bancario. La dovuta discrezione va mantenuta anche fra i singoli Collaboratori e all interno degli uffici, dei servizi e delle filiali. Ciò significa che le informazioni riservate legate a determinate mansioni non vanno comunicate ad altri Collaboratori, salvo che siano necessarie per svolgere determinati incarichi o seguire specifiche disposizioni. 3.5 Trattamento e divulgazione di informazioni riservate Lo svolgimento dell attività professionale prevede un continuo flusso di informazioni riservate su clienti, soci e partner d affari. La tutela del segreto bancario, l osservanza degli obblighi di riservatezza ed anche le norme di legge riguardanti la protezione dei dati personali costituiscono le basi essenziali per la fiducia da parte della clientela. 13

14 Informazioni di questo tipo possono rivestire una considerevole importanza economica. Questo non vale unicamente per le informazioni riservate, suscettibili di influire sul valore dei titoli negoziati e pertanto assoggettate a particolari norme (vedi al riguardo le informazioni privilegiate), bensì anche per i dati personali archiviati, rispetto ai quali va osservata la normativa sulla protezione dei dati personali (Privacy). L obiettivo della Banca consiste nell offrire piena assistenza alla clientela. Rispetto alla fiducia che in questo contesto la clientela ripone nei Collaboratori, I approccio con le informazioni riservate assume un particolare significato. Le informazioni riservate vanno divulgate esclusivamente nei limiti di legge e per quanto strettamente necessario allo svolgimento delle proprie mansioni o nella misura in cui ciò sia richiesto per portare a termine un incarico aziendale, e va osservato quanto disposto in materia di utilizzo e trasmissione di questi dati dalle leggi vigenti e dalle limitazioni contrattuali. Le informazioni riservate non vanno utilizzate a scopo personale o ad uso di terze persone. Bisogna vigilare che, al di fuori della propria unità organizzativa, nessuno possa accedere ai relativi atti o documenti. Le informazioni riservate non devono essere oggetto di scambio verbale nei luoghi soggetti all ascolto di terze persone. I colloqui di tipo riservato vanno condotti all interno delle apposite salette. In caso di colloqui telefonici o verbali al di fuori della propria unità organizzativa, ovvero al di fuori del proprio ufficio (per esempio in bar, ristoranti, treni, autobus, aerei, taxi ed altri luoghi pubblici) si deve evitare che altri Collaboratori o terze persone vengano casualmente a conoscenza di informazioni riservate. Anche fuori dall orario di servizio vanno evitati commenti e discorsi che potrebbero condurre alla divulgazione di informazioni riservate Informazioni rilasciate a clienti In quei casi in cui non si conosce personalmente un cliente, ci si deve accertare che si tratti effettivamente del titolare del rapporto o di suo delegato, prima di fornirgli qualsivoglia informazione o di consegnargli la corrispondenza. Prima di fornire informazioni ai familiari del cliente bisogna assicurarsi che vi sia una delega o che il cliente stesso abbia manifestato il suo consenso. Le richieste telefoniche rivestono una particolare problematicità. Nel caso in cui non sia chiaramente identificabile la voce del cliente è necessario chiamare in causa un collega in grado di riconoscere il cliente dalla voce. Altrimenti è opportuno concordare con il cliente che verrà richiamato in un secondo momento. Va pertanto verificato il numero fornito. Solo in questo modo si potrà essere sicuri che le informazioni raggiungano il legittimo destinatario. Non bisogna lasciarsi sviare da questa linea di condotta sulla base di esternazioni, minacce o tentativi di persuasione di stampo strumentale. Nei casi dubbi, va coinvolto il diretto superiore, oppure interpellato il responsabile della funzione di Compliance Richieste di terzi In caso di richieste provenienti da terzi, l attenzione va concentrata essenzialmente sui seguenti punti: La richiesta di terzi in ordine ad un operazione a favore di un cliente della banca, non autorizza quest ultima a divulgare informazioni sui rapporti intrettenuti con essa dal cliente. Richieste di informazioni su assegni da parte di altre banche vanno evase nell ambito della normale prassi bancaria. Va rigorosamente evitata ogni informazione circa la situazione patrimoniale del cliente (p.es. saldi, movimenti, assegni, protesti). Anche laddove dalla tenuta del rapporto risulti una stretta relazione d affari fra due clienti bisogna essere consci che è vietato diffondere qualsivoglia informazione senza il preventivo consenso del cliente interessato. 14

15 Qualora sussista il dubbio se la diffusione di talune informazioni sia consentita oppure no, andrà preventivamente consultato il diretto superiore, oppure interpellato il responsabile della funzione di Compliance. 3.6 Trattamento delle informazioni privilegiate Le informazioni privilegiate sono informazioni di carattere preciso, che non sono state rese pubbliche, concernenti direttamente o indirettamente uno o più emittenti (quotati) che, se rese pubbliche, potrebbero influire in modo sensibile sui prezzi degli strumenti finanziari comunque connessi all emittente. Per la nostra Banca vigono le seguenti regole ed i seguenti divieti per non incorrere nel reato di abuso di informazioni privilegiate: a) chiunque sia in possesso di informazioni privilegiate, non può acquistare, vendere o compiere altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o per conto terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni medesime (divieto di negoziazione); b) chiunque sia in possesso di informazioni privilegiate, non può comunicare tali informazioni ad altri, al di fuori dei limiti di legge e di quanto strettamente necessario all esercizio delle proprie mansioni (divieto di divulgazione); c) chiunque sia in possesso di informazioni privilegiate, non può raccomandare o indurre altri, sulla base di esse, di compiere delle operazioni indicate al punto a) (divieto di consulenza). A titolo d esempio costituiscono informazioni privilegiate: acquisizioni o cessioni e fusioni/incorporazioni di rami d azienda; acquisto o cessione di partecipazioni rilevanti; ristrutturazioni; operazioni sul capitale sociale (comprese le rettifiche); previsioni su utili, profit warning; previsioni su pagamento dividendi o su ordinativi ingenti; informazioni creditizie; strategie adottate dai gestori di fondi; disposizioni relative a negoziazioni per proprio conto; analisi di ricerca non ancora pubblicate ma in via di pubblicazione; suggerimenti all investimento già previsti o ancora da effettuare. Per tutelare se stessi e la Banca, i collaboratori si attengono scrupolosamente alle regole di servizio relative al Market Abuse. 3.7 Manipolazione di mercato Per manipolazione di mercato si intende la diffusione di notizie false, o la realizzazione di operazioni simulate o altri artifizi concretamente idonei ad alterare il prezzo di strumenti finanziari. La Banca può essere esposta agli abusi di mercato sia come soggetto emittente, sia come intermediario, consulente ed erogatore di credito. L abuso si mercato può configurarsi sia come illecito amministrativo, sia come reato penale nei casi più gravi. Al fine di non incorrere in tali reati, chiunque operi all interno della Banca deve attenersi scrupolosamente alle regole di servizio relative al «Market Abuse». 15

16 3.8 Individuazione e gestione dei conflitti d interesse In linea di principio, la banca si trova in un potenziale conflitto di interesse quando nel rapporto con il cliente si manifestano interessi molteplici e divergenti, con il rischio che l interesse del cliente venga sacrificato per il perseguimento di una finalità diversa e ulteriore da parte della banca o di un suo Collaboratore. A titolo di esempio si citano le accettazioni di mandati da parte di Collaboratori della Banca, sia per singole operazioni di sportello, sia anche nel campo della consulenza d impresa (ristrutturazioni aziendali o aste immobiliari) o nell intermediazione in strumenti finanziari. Nel momento in cui la Banca assume un mandato oppure esegue una transazione per conto di un cliente, il mandato o l operazione devono essere portati a termine nell esclusivo interesse del cliente, indipendentemente da qualsiasi interesse della Banca o di terzi. A livello individuale, si trova per esempio in conflitto di interesse il Collaboratore (in questo caso con la banca) che esegue in proprio un operazione di sportello dalla sua postazione su un proprio rapporto. Oppure quel Collaboratore che concede in autonomia un finanziamento ad un proprio parente. I conflitti d interesse potenziali vanno individuati, possibilmente evitati e/o mitigati e comunque affrontati con la dovuta correttezza e trasparenza. I casi dubbi o di incerta classificazione devono sempre essere discussi e chiariti con il diretto superiore, interpellando se necessario il responsabile della funzione di Compliance. 3.9 Concessione del credito Nella concessione di crediti ai propri clienti, la Banca si orienta secondo le linee giuda contenute nel Piano Aziendale e di Strategia del Credito in vigore. Essendo l attività creditizia la prima fonte di reddito della Banca, contribuendo in parte preponderante al rafforzamento patrimoniale dell azienda nonché allo sviluppo economico nei territori di riferimento, risulta ancora più importante la stretta osservanza della normativa interna che regola la concessione dei crediti. In particolare, l attenta valutazione del rischio ed una rigorosa predisposizione di dati e documenti utili ai fini delle delibere, sono strumenti essenziali per una sana e prudente concessione del credito, dove la capacità di rimborso non viene considerata secondaria rispetto agli assetti patrimoniali o alle garanzie prestate. Inoltre la Banca si orienta anche nell interesse del cliente se talvolta rifiuta affidamenti a suo giudizio non rimborsabili. Le tempistiche per le varie deliberazioni, regolate da appositi service level, servono a dare certezza e celerità alle pratiche dei clienti. Il continuo monitoraggio del rischio è essenziale ai fini di una sana gestione del credito, e gli strumenti di controllo vanno periodicamente aggiornati. I singoli Collaboratori che predispongono le richieste di affidamento per i clienti, evitano con cura ogni comportamento che possa porli in un potenziale conflitto di interessi Tutela degli ambiti riservati Il provvedimento più semplice ed esternamente più visibile per tutelare gli ambiti riservati è costituito dalla loro separazione funzionale e fisica. Ciò significa che devono essere svolte in locali separati tutte quelle attività che potrebbero generare conflitti d interesse. I Collaboratori di altri ambiti riservati accedono ai locali solo in particolari condizioni. In linea di principio i Collaboratori hanno accesso agli uffici, ossia ai locali della Banca, nella misura strettamente necessaria per I esercizio della loro attività lavorativa e delle proprie mansioni. Altri Collaboratori o terze persone (consulenti, artigiani, tecnici, fattorini, personale di pulizia) che hanno necessità di accedere a detti locali ottengono il relativo permesso previo consenso del servizio o ufficio interessato. L accesso a settori particolarmente delicati (p.es Cassa centrale, Fidi, Finanze, Treasury ecc.) 16

17 è regolamentato da specifiche disposizioni interne in tema di Sicurezza e si limita di norma: ai Collaboratori del servizio in questione; ai Collaboratori le cui mansioni implicano lo svolgimento di compiti particolari (p.es. vari organi di controllo, consegna posta e materiale, riunioni di lavoro); ai Collaboratori gerarchicamente superiori Prestazioni di favore Per non incorrere in sanzioni per reati più gravi quali quelli commessi nel rapporto con la pubblica amministrazione (che tra l altro fanno scattare anche la responsabilità della Banca stessa), ma anche per evitare sudditanze e condizionamenti vari, è necessario che chi opera all interno della Banca non prometta, fornisca o accetti favori che potrebbero minare l indipendenza e l imparzialità del proprio operato Prestazioni a favore di funzionari ed impiegati del settore pubblico Sono vietate le prestazioni di servizi, le concessioni di mutui o altri benefici da parte della Banca a vantaggio di funzionari ed impiegati nel settore pubblico allo scopo di ottenere condizioni di favore per la Banca, per sé stessi o per altre persone. Al riguardo va posta particolare attenzione alla gestione di contributi, finanziamenti o altre erogazioni pubbliche, nonché ai rapporti con persone che rivestono la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio Rapporti con clienti e partner d affari Il Collaboratore può accettare piccole attenzioni che rientrano nella normale prassi aziendale nella misura in cui ciò non comprometta l obiettività delle sue decisioni. Come criterio di riferimento è stabilito un valore massimo di 50 euro. Qualora in casi eccezionali non fosse possibile, per via della situazione, rifiutare un regalo, esso dovrà essere successivamente messo a disposizione del Circolo ricreativo o devoluto ad un associazione senza scopo di lucro (la decisione spetta ai responsabili competenti per area, servizio o ufficio). I Collaboratori non possono richiedere a clienti o partner d affari inviti a cene, pranzi, manifestazioni o altre elargizioni, servizi personali o favori di sorta. Gli inviti a pranzo o cena o ad altre manifestazioni possono essere accettati se fanno parte del normale rapporto di collaborazione, se sono funzionali ad uno scopo aziendale giustificato e se si limitano ad una misura accettabile e non ripetitiva. Non è ammesso concedere particolari favori o privilegi a clienti, fornitori e ai loro dipendenti. Le spese di viaggio, sia per i viaggi di servizio, e a maggior ragione per quelli privati, non devono essere accollate a clienti, fornitori o altri partner d affari. Le possibili eccezioni devono essere sottoposte all approvazione del diretto superiore; in casi dubbi va richiesto il parere del responsabile della funzione di Compliance Ordini e commesse per conto della Banca. Mandati. I Collaboratori che nell esercizio delle loro mansioni sono autorizzati ad effettuare ordini (p.es. acquirenti di merci o servizi) si attengono strettamente alle disposizioni di servizio ed ai protocolli interni previsti nel loro settore di competenza. Allo stesso modo si comportano con eventuali mandati presso altre aziende nell ambito del proprio settore di competenza, nonché con la partecipazione in forma attiva o in forma riservata a dette imprese, al fine di ovviare ad un eventuale conflitto d interessi. Per eventuali casi di dubbia interpretazione ci si rivolge al proprio superiore o al responsabile della funzione di Compliance. 17

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA. Novembre 2012

POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA. Novembre 2012 POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA Novembre 2012 Premessa 1. Il Codice etico aziendale contiene i principi di comportamento per la conduzione dell attività di

Dettagli

VICINI S.p.A. CODICE ETICO

VICINI S.p.A. CODICE ETICO VICINI S.p.A. CODICE ETICO INDICE 1. PREMESSA 2. AMBITO DI APPLICAZIONE 3. PRINCIPI DI RIFERIMENTO E NORME DI COMPORTAMENTO 4. EFFICACIA DEL CODICE ETICO E SUE VIOLAZIONI 1. PREMESSA Il presente Codice

Dettagli

Codice Etico. per le società del gruppo Liebherr e rispettivi collaboratori

Codice Etico. per le società del gruppo Liebherr e rispettivi collaboratori Codice Etico per le società del gruppo Liebherr e rispettivi collaboratori Indice I. Oggetto e Campo di Applicazione 4 II. Osservanza del Diritto Vigente 5 III. Collaboratori 6 IV. Concorrenza Sleale 6

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Codice di Comportamento Aziendale

Codice di Comportamento Aziendale ALLEGATO 2 Codice di Comportamento Aziendale 1. DESTINATARI - COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE I principi e le disposizioni del presente Codice di Comportamento aziendale sono vincolanti per tutti gli amministratori,

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA 1. Premessa ISI Italia srl ( di seguito ISI e/o Società ) adotta il seguente Codice di comportamento al fine di promuovere l insieme dei principi etici a cui la società

Dettagli

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11

Dettagli

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011

CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 CODICE ETICO Approvato dai membri del CDA a ottobre 2011 2 Premessa Con il la Belli S.r.l. vuole creare una sorta di carta dei diritti e doveri morali che definiscono la responsabilità etico-sociale di

Dettagli

ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR

ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR Politica per la gestione dei conflitti d interesse di GENERALI INVESTMENTS EUROPE

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE GIUGNO 2015 Articolo 1 - Ambito di applicazione 1.1 Il presente regolamento interno (di seguito

Dettagli

CODICE ETICO. Sommario MAC COSTRUZIONI S.R.L. UNIPERSONALE

CODICE ETICO. Sommario MAC COSTRUZIONI S.R.L. UNIPERSONALE CODICE ETICO MAC COSTRUZIONI S.R.L. UNIPERSONALE Sommario Premessa 2 0.1 Obiettivi 2 0.2 Adozione 2 0.3 Diffusione 2 0.4 Aggiornamento 2 Rapporti con l esterno 3 1.1 Competizione 3 1.2 Relazioni 3 1.3

Dettagli

SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 -

SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 - SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17 e l art. 31 del Regolamento Emittenti AIM Italia Mercato Alternativo

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA

Dettagli

Servizio Premium 899. Carta di Autodisciplina di WIND Telecomunicazioni S.p.A

Servizio Premium 899. Carta di Autodisciplina di WIND Telecomunicazioni S.p.A 899 Carta di Autodisciplina di WIND Telecomunicazioni S.p.A Carta di Autodisciplina di WIND Telecomunicazioni S.p.A. per l assegnazione delle numerazioni 899 e l offerta dei relativi servizi Ex art. 18

Dettagli

Adottato da TECAM Srl in ottemperanza al Decreto legislativo 231 del 2001

Adottato da TECAM Srl in ottemperanza al Decreto legislativo 231 del 2001 Adottato da TECAM Srl in ottemperanza al Decreto legislativo 231 del 2001 6 marzo 2015 INDICE Articolo 1 Finalità del Codice comportamentale Articolo 2 Regole di comportamento generali nei confronti di

Dettagli

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO 1 CODICE ETICO INDICE 2 - INTRODUZIONE E DESTINATARI. - VALORI. - PRINCIPI FONDAMENTALI. - RAPPORTI CON: Personale e collaboratori; Terzi. - SANZIONI DISCIPLINARI. INTRODUZIONE E DESTINATARI. TEMA RICERCA

Dettagli

BOTTO POALA S.p.A. BOTTO POALA S.P.A. CODICE ETICO AZIENDALE. approvato dal C.D.A. di Botto Poala S.p.A. il 29 Marzo 2012 rev 00 INDICE

BOTTO POALA S.p.A. BOTTO POALA S.P.A. CODICE ETICO AZIENDALE. approvato dal C.D.A. di Botto Poala S.p.A. il 29 Marzo 2012 rev 00 INDICE BOTTO POALA SpA Pagina 1 di 5 Rev 00 del BOTTO POALA SPA CODICE ETICO AZIENDALE approvato dal CDA di Botto Poala SpA il 29 Marzo 2012 rev 00 INDICE 1 Premessa - Definizioni Pag 1 2 Obiettivi e valori Pag

Dettagli

Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA

Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA Circolare n.9 / 2010 del 13 ottobre 2010 CONTROLLO SUL LAVORO E PRIVACY: LE ULTIME NOVITA La tutela della riservatezza nella gestione del rapporto di lavoro è una tematica particolarmente complessa e delicata

Dettagli

Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse

Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse 1. Introduzione Banca Marche nel normale esercizio della propria attività e nell erogazione dei propri molteplici

Dettagli

MAGGIO 82 cooperativa sociale

MAGGIO 82 cooperativa sociale Organizzazione MAGGIO 82 cooperativa sociale Largo Clinio Misserville, 4/7-00144 Roma (RM) Tel. 06.97746401 Fax: 06.97746399 Web : www.maggio82.it E-Mail : maggio82@maggio82.it Sede legale: Via Laurentina,

Dettagli

APAM. esercizio spa CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO. APAM esercizio spa - Codice etico e di comportamento

APAM. esercizio spa CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO. APAM esercizio spa - Codice etico e di comportamento APAM esercizio spa 1 CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO Indice 1. PREMESSA BREVE PROFILO DELLA SOCIETÀ pag. 3 2. PRINCIPI GENERALI 2.1 Contenuto e finalità del codice etico pag. 4 2.2 Destinatari del codice

Dettagli

CODICE DEONTOLOGICO PRINCIPI GENERALI

CODICE DEONTOLOGICO PRINCIPI GENERALI CODICE DEONTOLOGICO L Associato ANAP esercita la propria attività in piena libertà, autonomia ed indipendenza, per tutelare i diritti e gli interessi del cliente, assicurando la conoscenza delle norme

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

TE WIND S.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING

TE WIND S.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING TE WIND S.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di TE Wind S.A. in data 7 ottobre 2013-1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17

Dettagli

Codice Etico del Gruppo Poste Italiane

Codice Etico del Gruppo Poste Italiane Codice Etico del Gruppo Poste Italiane 28 settembre 2009 Approvato nell adunanza del 28 settembre 2009 del Consiglio di Amministrazione Indice 1. PREMESSA E OBIETTIVI............................. 2 2.

Dettagli

D.Lgs. 231/01 Normativa e Modello di organizzazione Sispi Codice Etico

D.Lgs. 231/01 Normativa e Modello di organizzazione Sispi Codice Etico 1. Principi generali La Sispi S.p.A., persegue la sua missione aziendale attraverso lo svolgimento di attività che hanno impatto sulla vita della collettività oltreché dei singoli. In tale percorso l esigenza

Dettagli

Fiscal News N. 324. Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale. La circolare di aggiornamento professionale 26.11.2013

Fiscal News N. 324. Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale. La circolare di aggiornamento professionale 26.11.2013 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 324 26.11.2013 Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale Gli adempimenti previsti per gli organi di controllo Categoria: Antiriciclaggio

Dettagli

AIFI. CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo)

AIFI. CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo) AIFI ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL PRIVATE EQUITY E VENTURE CAPITAL CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo) Indice LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DEL PRESENTE

Dettagli

CODICE ETICO AZIENDALE

CODICE ETICO AZIENDALE Testo approvato dal Consiglio di Amministrazione di Orienta S.p.a del 15/12/2010 INDICE 1. INTRODUZIONE 3 2. VALORI ETICI 3 3. CRITERI DI CONDOTTA 3 4. COMPORTAMENTO SUL LUOGO DI LAVORO 6 5. CONFLITTTO

Dettagli

OPAS CONSULTING - MANIFESTO ETICO

OPAS CONSULTING - MANIFESTO ETICO OPAS CONSULTING - MANIFESTO ETICO Questo Manifesto Etico è stato redatto per garantire che i valori etici fondamentali di OPAS CONSULTING siano definiti in modo chiaro e costituiscano i punti basilari

Dettagli

GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI RICEVUTE DALL ORGANISMO DI VIGILANZA E DAI SOGGETTI PREPOSTI DI HS PENTA S.P.A.

GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI RICEVUTE DALL ORGANISMO DI VIGILANZA E DAI SOGGETTI PREPOSTI DI HS PENTA S.P.A. Documento effettivo dal: 22 Luglio 2014 1 SCOPO Scopo della presente procedura ( Procedura Generale ) è descrivere le fasi in cui si articola il macroprocesso descritto nel successivo 2, al fine di prevedere:

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

WM CAPITAL S.p.A. PROCEDURA IN MATERIA DI INTERNAL DEALING

WM CAPITAL S.p.A. PROCEDURA IN MATERIA DI INTERNAL DEALING WM CAPITAL S.p.A. PROCEDURA IN MATERIA DI INTERNAL DEALING 1. Premessa La presente procedura (la Procedura ) riguarda le operazioni sul capitale di WM Capital S.p.A. (la Società o l Emittente ) e/o del

Dettagli

( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI )

( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI ) ( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI ) PROCEDURA RELATIVA ALLA TENUTA E AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO AD INFORMAZIONI PRIVILEGIATE IN GIOVANNI CRESPI SPA Approvata dal Consiglio

Dettagli

Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing"

Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. Internal Dealing Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing" Premessa A seguito del recepimento della direttiva Market Abuse con

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE

REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE PROCESSO FINANZA BANCA DELL ALTA MURGIA CREDITO COOPERATIVO REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTI DI INTERESSE L art. 26 del Regolamento congiunto

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

BLUE NOTE S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING

BLUE NOTE S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING BLUE NOTE S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING Premessa La presente procedura (Ia Procedura) regola gli obblighi informativi inerenti le Operazioni (come infra definite) compiute dagli Amministratori di

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

L AMMINISTRATORE UNICO

L AMMINISTRATORE UNICO CUALBU S.R.L. Sede in Cagliari Via Galassi n.2 Capitale sociale euro 1.560.000,00 i.v. Codice Fiscale e n di iscrizione al Registro Imprese di Cagliari 00264500927 e R.E.A. 84787 Si dà atto che in data

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

COMUNE DI BONITO Provincia di Avellino

COMUNE DI BONITO Provincia di Avellino REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE RIPRESE AUDIOVISIVE DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E DELLE ATTIVITA' ISTITUZIONALI DELL'ENTE E LORO DIFFUSIONE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale

Dettagli

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE

AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE RAPPORTO DI LAVORO 1 Il rapporto individuo azienda si basa su un contratto per lo scambio di una prestazione di lavoro a fronte di un corrispettivo economico retribuzione

Dettagli

Codice di comportamento in materia di Internal Dealing. Codice di comportamento di Internal Dealing

Codice di comportamento in materia di Internal Dealing. Codice di comportamento di Internal Dealing Codice di comportamento di Internal Dealing 1 Reply S.p.A. Codice di comportamento in materia di Internal Dealing relativo alle operazioni su strumenti finanziari emessi da Reply S.p.A. compiute da Soggetti

Dettagli

REATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA. Hanno contribuito

REATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA. Hanno contribuito Responsabilità degli amministratori in ambito penale tipologie di reati specifici per le società quotate in borsa REATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA a cura di Margherita Gardi per il

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI

PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI In applicazione del combinato disposto degli articoli 11, 17 e 31 del Regolamento

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

ll sito Internet www.nesocell.com è di proprietà di: Nesocell Srl via Livorno n.60 I-10144 Torino - Italia P. IVA 10201820015

ll sito Internet www.nesocell.com è di proprietà di: Nesocell Srl via Livorno n.60 I-10144 Torino - Italia P. IVA 10201820015 ll sito Internet www.nesocell.com è di proprietà di: Nesocell Srl via Livorno n.60 I-10144 Torino - Italia P. IVA 10201820015 Nesocell Srl rispetta la privacy dei visitatori del sito sopracitato e si impegna

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

Tipologia di conflitto di interesse

Tipologia di conflitto di interesse 1 Ricezione e trasmissione di ordini 2 Ricezione e trasmissione di ordini Negoziazione per conto proprio di La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni

Dettagli

CHG-MERIDIAN CODICE DI COMPORTAMENTO

CHG-MERIDIAN CODICE DI COMPORTAMENTO CHG-MERIDIAN CODICE DI COMPORTAMENTO Efficient Technology Management CHG-MERIDIAN PREMESSA Il Codice di comportamento descrive i principi base centrali della nostra cultura aziendale sia per i nostri dipendenti

Dettagli

Codice Deontologico del Revisore Contabile

Codice Deontologico del Revisore Contabile Codice Deontologico del Revisore Contabile Premessa Il presente codice costituisce il complesso dei doveri cui deve attenersi il Revisore Contabile aderente alla Libera Associazione Istituto Nazionale

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO

VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO VIANINI LAVORI S.p.A. CODICE DI COMPORTAMENTO 2 1. Finalita Il presente Codice di Comportamento viene emanato, ai sensi dell art. 114 comma 7 - del Testo Unico Finanziario e degli articoli 152-sexies,

Dettagli

EUROCONSULTANCY-RE. Privacy Policy

EUROCONSULTANCY-RE. Privacy Policy Privacy Policy EUROCONSULTANCY-RE di Concept Design 95 Ltd Registered in England - Co. Reg. no. 3148248 - VAT no.690052547 (GB) No. Iscrizione Camera di Commercio di Milano (REA) 1954902 Codici Fiscale

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Codice di Comportamento

Codice di Comportamento Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15 del 3 maggio 2005 e successivamente modificato con deliberazione n. 12 del 2 marzo 2009 Indice Premessa 1 Codice Etico 2 Regolamento gare

Dettagli

1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE

1. PREMESSE 2. OGGETTO DEL CODICE CODICE DI COMPORTAMENTO IN MATERIA DI OPERAZIONI EFFETTUATE SU AZIONI DADA E STRUMENTI FINANZIARI AD ESSE COLLEGATI 1 1. PREMESSE Il presente Codice di Comportamento di DADA S.p.A. è adottato anche ai

Dettagli

Bimecar Carrelli Elevatori S.r.l. Codice etico

Bimecar Carrelli Elevatori S.r.l. Codice etico Bimecar Carrelli Elevatori S.r.l. Codice etico Sommario Premessa 0.1 Obiettivi 0.2 Adozione 0.3 Diffusione 0.4 Aggiornamento Parte I Regole di comportamento Sezione I Rapporti con l esterno 1.1 Competizione

Dettagli

PORTO TURISTICO DI CAPRI. Principi di Comportamento Anticorruzione

PORTO TURISTICO DI CAPRI. Principi di Comportamento Anticorruzione PORTO TURISTICO DI CAPRI Principi di Comportamento Anticorruzione AI SENSI DELLA LEGGE 190/2012 Responsabile della trasparenza Dott. Fabrizio De Maddi 10/12/15 Approvati nella seduta del CDA del 15 dicembre

Dettagli

FORM CLIENTI / FORNITORI

FORM CLIENTI / FORNITORI FORM CLIENTI / FORNITORI Da restituire, compilato in ognuna delle sue parti, a: Ditta Enrico Romita Via Spagna, 38 Tel. 0984.446868 Fax 0984.448041 87036 Mail to: amministrazione@calawin.it 1 Informativa

Dettagli

ANSALDO STS S.p.A. Codice di Internal Dealing

ANSALDO STS S.p.A. Codice di Internal Dealing ANSALDO STS S.p.A. Codice di Internal Dealing Premessa. ANSALDO STS S.p.A. (di seguito la Società ) ha adottato il presente Codice di Internal Dealing ( Codice ) in conformità a quanto disposto dall art.

Dettagli

Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 settembre 2007

Approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 settembre 2007 Ai sensi dell art. 114, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 (TUF) nonché degli articoli da 152-sexies a 152-octies della delibera Consob n. 11971/1999 (Regolamento Emittenti) Approvato dal Consiglio di Amministrazione

Dettagli

Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO

Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO I SERVIZI DI INVESTIMENTO Tali investimenti danno origine alla raccolta bancaria indiretta, termine con il quale si identificano alcuni

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

REV. 2 DEL 25/05/2015 Assistenza Infermieristica, Fisioterapica e Socio-sanitaria. Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO

REV. 2 DEL 25/05/2015 Assistenza Infermieristica, Fisioterapica e Socio-sanitaria. Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO Vita Serena S.R.L. CODICE ETICO IL PERCHÉ DI UNA SCELTA Il nostro Codice Etico, vuole essere un messaggio ed un impegno che Vita Serena s.r.l. assume nei confronti di tutti coloro che hanno rapporti con

Dettagli

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano. LE POLICY SULLA PRIVACY DI QUESTO SITO PERCHE QUESTO AVVISO In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Dettagli

PROGRAMMA CORSI PRIVACY 2013

PROGRAMMA CORSI PRIVACY 2013 PROGRAMMA CORSI PRIVACY 2013 1) Modulo per Titolari/Responsabili del Trattamento Obiettivo del corso: fornire una conoscenza approfondita della normativa vigente, al fine di compiere scelte consapevoli

Dettagli

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Sede Legale: Loc.Cascina Castagna, 4-26854 Pieve Fissiraga (LO) Cod.Fisc. 07124640157 Uff. Amministrativi: Via Bonfadini, 11-23100 Sondrio - 0342-200844 Fax 0342-216702

Dettagli

CODICE ETICO e di CONDOTTA. Della Monica & Partners Srl. Società tra Professionisti

CODICE ETICO e di CONDOTTA. Della Monica & Partners Srl. Società tra Professionisti CODICE ETICO e di CONDOTTA Della Monica & Partners Srl Società tra Professionisti Giugno 2014 INDICE... 2 ARTICOLO 1 PREMESSA... 3 ARTICOLO 2 OBIETTIVI E VALORI... 3 ARTICOLO 3 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO...

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

La Funzione di Compliancein Banca. Nino Balistreri Consulente ABI Formazione

La Funzione di Compliancein Banca. Nino Balistreri Consulente ABI Formazione La Funzione di Compliancein Banca Nino Balistreri Consulente ABI Formazione Sommario L inquadramento normativo della funzione di compliance L ambito normativo di competenza Il processo di operativo 2 Banca

Dettagli

IMPRESA GENERALE GLOBAL SERVICE. Carta dei Servizi

IMPRESA GENERALE GLOBAL SERVICE. Carta dei Servizi Carta dei Servizi Introduzione: La presente Carta dei Servizi si rivolge agli utenti che accedono alla Dorigo Servizi Srl, ma anche a chiunque altro sia interessato a conoscerne le attività e le modalità

Dettagli

Tipologia di conflitto di interesse

Tipologia di conflitto di interesse 1 Ricezione e trasmissione di ordini La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni di ogniqualvolta: - il servizio venga prestato mediante contatto telefonico

Dettagli

Regolamento Modello Regali di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231

Regolamento Modello Regali di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Regolamento Modello Regali di Organizzazione e di Gestione ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 ANTHEA S.R.L. Natura del documento: Edizione definitiva Approvazione: [AU o Assemblea] Data Approvazione:../../2014

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli

BANCA POPOLARE DI SPOLETO

BANCA POPOLARE DI SPOLETO BANCA POPOLARE DI SPOLETO REGOLAMENTO INTERNAL DEALING 1 - Definizioni Nel presente Regolamento sono utilizzati, tra gli altri, i seguenti termini: "Soggetto Rilevante", in base all art.152-sexies del

Dettagli

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

La vendita dei Prodotti Assicurativi

La vendita dei Prodotti Assicurativi La vendita dei Prodotti Assicurativi I prodotti assicurativi formano sempre di più oggetto di campagne di vendita. Vogliamo fornire ai colleghi una breve nota che riepiloghi i punti essenziali della normativa

Dettagli

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Sistema Disciplinare e Sanzionatorio

Sistema Disciplinare e Sanzionatorio Sistema Disciplinare e Sanzionatorio Contenuti 1. Introduzione... 3 1.1 Lavoratori dipendenti non Dirigenti... 3 1.2 Lavoratori dipendenti Dirigenti... 4 1.3 Misure nei confronti degli Amministratori e

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI ACQUISTI MICHELIN ITALIA Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1 CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1. Premessa... 3 2. Principi etici... 3 3. Prezzi... 3 4. Consegna della fornitura... 3 5.

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO LINEE GUIDA DEL CoLAP Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Premessa (articoli 1, 2 ) I professionisti che esercitano

Dettagli