Indagine sugli spostamenti per motivi di lavoro

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1 Il pendolarismo in Molise Indagine sugli spostamenti per motivi di lavoro nei Sistemi Locali del Lavoro della Regione Molise. 1

2 Indice 1 Premessa metodologica I Sistemi Locali del Lavoro: una definizione I Sistemi Locali del Lavoro in Molise Il S.L.L. di Campobasso (senza specializzazione) Il S.L.L. di Montenero di Bisaccia (con specializzazione nel Tessile/Abbigliamento) Il S.L.L di Riccia (senza specializzazione) Il S.L.L. di Santa Croce di Magliano (senza specializzazione) Il S.L.L. di Termoli (con specializzazione nei mezzi di trasporto) Il S.L.L. di Trivento (con specializzazione nel Tessile/Abbigliamento) Il S.L.L. di Agnone (senza specializzazione) Il S.L.L. di Frosolone (con specializzazione nell agroalimentare) Il SLL di Isernia (senza specializzazione) La rete stradale e il trasporto pubblico locale Rete viaria Rete ferroviaria Trasporto pubblico regionale La mobilità all interno dei SLL nella regione Molise. I risultati dell indagine sugli spostamenti per motivi di lavoro La matrice origine destinazione Gli aspetti socio-anagrafici degli spostamenti dei pendolari molisani L identikit del pendolare molisano Allegato statistico Il questionario

3 1 Premessa metodologica L indagine sui flussi di pendolarismo, rispetto ai 9 Sistemi Locali del Lavoro (SLL) individuati dall Istat, condotta dall Osservatorio Economico Statistico Regionale (OESR) è stata eseguita tramite la somministrazione di un questionario a tutto il personale dipendente e pendolare della Pubblica Amministrazione, dell Università e delle Aziende Sanitarie della Regione Molise. Nello specifico sono state contattate tutte le strutture riportate in Tabella 1. Tabella 1: Elenco strutture e numero di questionari raccolti Elenco strutture Numero questionari ritirati Totale COMUNI Comune di Campobasso 57 Comune di Isernia 22 Comune di Termoli 7 Comune di Riccia 1 87 Comune di Montenero di Bisaccia Comune di Santa Croce di Magliano Comune di Agnone Comune di Trivento Comune di Frosolone E presente solo 1 pendolare che non ha risposto al questionario Sono presenti solo 2 pendolari che non hanno risposto al questionario Nessun pendolare E presente solo 1 pendolare che non ha risposto al questionario Sono presenti solo 2 pendolari che non hanno risposto al questionario PROVINCIA Provincia di Campobasso 56 Provincia di Isernia REGIONE Direzione Generale I 14 Direzione Generale III 1 Direzione Generale VI 26 Assessorato Attività Produttive 49 Consiglio Regionale ASREM ASREM di Campobasso 29 ASREM di Isernia 157 ASREM di Termoli 96 ASREM di Agnone 32 Ospedale Cattolica UNIVERSITA' Università degli Studi del Molise sedi di Campobasso, Isernia/Pesche e Termoli

4 Elenco strutture Numero questionari ritirati Totale TOTALE QUESTIONARI Totale questionari ritirati 734 Questionari annullati 31 TOTALE QUESTIONARI ELABORATI 703 Il lavoro si propone come primo monitoraggio, sui profili e sulle dinamiche del pendolarismo in Regione, con l obiettivo di sondare i comportamenti e le attitudini di una fetta di utenti che, non rappresenta l universo dei lavoratori che reiteratamente si sposta sul territorio, ma che comunque riesce a tracciare una tendenza del fenomeno. In effetti, per completare l analisi a campione, occorrerà osservare l altro aggregato di lavoratori appartenenti al settore privato. Si discute molto, in questo frangente, di trasporti e la ricerca è quanto mai attuale poiché può fornire agli addetti ai lavori uno spunto di riflessione, soprattutto in ordine alla riorganizzazione in atto del Sistema Trasporti Molise che non può prescindere da una analisi dettagliata dei SLL, atteso che quest ultimi incidono notevolmente su un corretto assetto e funzionamento del sistema stesso. 2 I Sistemi Locali del Lavoro: una definizione I Sistemi Locali del Lavoro (SLL) sono stati identificati e costruiti dall Istat sulla base dei flussi di pendolarismo per motivi di lavoro. Appare importante sottolineare come i SLL forniscano indicazioni sulle dinamiche di raggruppamenti sub-provinciali imperniati sulla pendolarità e sullo scambio residenzalavoro permettendo di individuare meglio i criteri per una politica di sviluppo coordinata e solidale. Essi possono essere definiti come dei mercati locali del lavoro cioè aree territoriali all interno delle quali i residenti vivono e lavorano. Si tratta di unità territoriali costituite da più comuni contigui fra loro geograficamente e statisticamente comparabili. La delimitazione delle aree segue un criterio economico e non amministrativo per cui i SLL possono includere anche comuni e appartenenti a regioni diverse. I criteri adottati per la definizione dei Sistemi Locali del Lavoro sono: - l autocontenimento: si intende un territorio dove si concentrano le attività produttive e i servizi in quantità tali da offrire opportunità di lavoro e residenziali alla maggior parte della popolazione che vi è insediata. Il sistema locale si identifica come un entità socioeconomica in grado di garantire occupazione, acquisti, relazioni e opportunità sociali; - la contiguità: i comuni contenuti all interno di un SLL devono essere contigui; - la relazione spazio-tempo ovvero la distanza e tempo di percorrenza tra la località di residenza e la località di lavoro. 4

5 La loro configurazione territoriale muta nel tempo, poiché riflette i cambiamenti dell organizzazione territoriale della società e dell economia (in Molise nell intervallo intercensuario i SLL sono passati da 10 a 9). La suddivisione del territorio regionale, per aree omogenee, determinate dai movimenti dei soggetti per motivi di lavoro e dalle specializzazioni produttive dei territori, costituisce un aggregazione importante per la valutazione e il monitoraggio delle economie locali. Infatti, dal punto di vista economico, i SLL contribuiscono ad evidenziare le zone più attive di un Paese o di una regione ed è per questo che spesso sono considerate unità territoriali sulle quali tarare le politiche di sviluppo territoriale. Dal punto di vista sociale i SLL si caratterizzano per un alta presenza di posti di lavoro e, rispetto al territorio, possono essere considerati come indicatori del grado di integrazione territoriale, ovvero il motore per il processo di formazione delle agglomerazioni urbane, dato che il pendolarismo presuppone idonee vie di comunicazione, esprimendo così il livello di mobilità della popolazione. L influenza economica dei SLL è necessariamente associata al volume demografico che ne determina la portata e distingue le zone marginali a declino demografico, dalle zone attive in espansione. 3 I Sistemi Locali del Lavoro in Molise In Molise L ISTAT, nell ultimo Censimento 2001, ha individuato 9 SLL, considerati il punto di partenza per l indagine sulla dimensione degli spostamenti e per il monitoraggio delle aree più significative del mercato del lavoro locale (Tabella 2). I dati e gli indicatori derivanti dal Censimento 2001 sono stati aggiornati e confrontati con le ultime stime ISTAT riferite all anno 2008 ma diffuse a giugno La finalità è stata quella di mettere in relazione le infrastrutture di trasporto con il mondo del lavoro a diversi livelli di aggregazione territoriale, per consentire una valutazione, non solo quantitativa e di presenza di infrastrutture di trasporto, ma anche di accessibilità ad esse. 1 L Istat rende disponibili le stime, aggiornate al 2008, relative al numero di occupati residenti e alle persone in cerca di occupazione per Sistema locale del lavoro (SLL). I dati utilizzati per effettuare le stime provengono dall indagine continua sulle forze di lavoro, mentre l articolazione territoriale è costituita dai 686 SLL, che rappresentano delle aree autocontenute rispetto ai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro, costruiti dall Istat sulla base dei dati rilevati in occasione del 14 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni del Le stime per SLL riguardano: popolazione, popolazione residente con età minore di 15 anni, forze di lavoro, occupati residenti, persone in cerca di occupazione, non forze di lavoro, tasso di attività, tasso di occupazione e tasso di disoccupazione. Si sottolinea, che tali dati ed in particolare la popolazione residente, sono coerenti con quelli relativi alla medie annuali delle forze di lavoro a livello provinciale.. 5

6 Tabella 2 SLL e comuni ad essi appartenenti Censimento 2001 SLL N comuni Comuni appartenenti Specializzazione Campobasso 44 di cui 3 in provincia di Foggia Baranello, Bojano, Busso, Campobasso, Campochiario, Campodipietra, Campolieto, Casalciprano, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Castropignano, Cercemaggiore, Cercepiccola, Colle D Anchise, Ferrazzano, Fossato, Gildone, Guardiaregia, Limonano, Lucito, Macchia valfortore, Matrice, Mirabello Sannitico, Monacilioni, Montagano, Oratino, Petrella Tifernina, Pietracatella, Ripalimosani, San Biase, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sant Angelo Limonano, Sant Elia a Pianisi, Sepino, Spinete, Toro, Tufara, Vinchiaturo, Carlantino (FG), Celenza Valfortore (FG), San Marco la Catola (FG) Nessuna Montenero di Bisaccia 4 Mafalda, Montenero di Bisaccia, San Felice del Molise, Tavenna. Tessile/Abbigliamento Riccia 3 Gambatesa, Jelsi, Riccia Nessuna Santa Croce di Magliano 7 Bonefro, Colletorto, Montelongo, Montorio dei Frentani, Rotello, San Giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano. Nessuna Acquaviva Collecroce, Campomarino, Casacalenda, Castelmauro, Termoli 22 di cui 2 in provincia di Foggia Civitacampomarano, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Lupara, Montecilfone, Morrone del Sannio, Palata, Petacciato, Portocannone, Provvidenti, Ripabottoni, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Mezzi di trasporto Pensilis, Termoli, Ururi, Chieuti (FG), Sarracapriola (FG). Trivento 8 di cui 1 in provincia Schiavi d Abruzzo (CH), Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Pietracupa, Roccavivara, Salcito, Trivento, Bagnoli del Trigno Tessile/Abbigliamento di Chieti 6

7 SLL N comuni Comuni appartenenti Specializzazione Agnone 8 Frosolone 5 Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, Vastogirardi. Duronia, Molise, Torella del Sannio, Frosolone, Sant Elena Sannita. Nessuna Agroalimentare Isernia 36 di cui 1 in provincia di Caserta Capriati a Volturno (CE), Acquaviva d Isernia, Cantalupo del Sannio, Carovilli, Carpinone, Castelpetroso, Castelpizzuto, Castel San Vincenzo, Chiauci, Civitanova del Sannio, Colli a Volturno, Conca Casale, Filignano, Forlì del Sannio, Fornelli, Isernia, Lingano, Macchia d Isernia, Macchiagodena, Miranda, Montaquila, Monteroduni, Pesche, Pescolanciano, Pettoranello del Molise, Pizzone, Pozzilli, Roccamandolfi, Roccasicura, Rocchetta a Volturno, Sant Agapito, Santa Maria del Molise, Sesto Campano, Venafro. Fonte: elaborazione OESR su dati Istat Relativamente ai SLL regionali si evince come si sia in presenza di aree a spiccata marginalità economica, tipica di contesti ridotti, all interno dei quali lo sviluppo territoriale appare complesso; comune scenario di molte zone del Mezzogiorno. Qui i sistemi locali sono in maggioranza sistemi autonomi cioè avulsi dall interscambio tra territori, esistendo un certo divario tra la distribuzione delle attività economiche e la popolazione stessa. Ulteriore criticità è la scarsa riconoscibilità, da parte della popolazione locale, della rappresentazione territoriale espressa dai sistemi locali del lavoro, ossia non sembra esserci un grado di giusta conoscenza di come sia delimitato il bacino di riferimento degli stessi, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, anche se l indagine ha riguardato solamente il lavoro presso la Pubblica Amministrazione. 7

8 3.1 Il S.L.L. di Campobasso (senza specializzazione). Il SLL di Campobasso comprende 44 comuni di cui 3 appartenenti alla provincia di Foggia. Il suo territorio si estende per una superficie di 1.308,82 kmq, con una popolazione residente nel 2001 (anno dell ultimo Censimento Istat), pari a unità di cui forze di lavoro. All interno delle stesse, gli occupati risultavano essere pari a , corrispondenti ad un tasso di occupazione del 39,1% e di disoccupazione del 9,1%. Il tasso di attività raggiungeva il 45,7%. Il confronto con le stime Istat riferite al 2008 (Tabella 3) evidenzia una diminuzione della popolazione residente (-464 unità) ed un aumento di unità degli occupati che determina un incremento del tasso di occupazione dell 1,7%. Anche la compagine delle persone in cerca di occupazione (574 unità), fa aumentare l indicatore di riferimento dell 1,2%. In questo SLL non è presente nessuna specializzazione produttiva; si tratta, quindi, di zone dove le specializzazioni presenti quali commercio, servizi pubblici, costruzioni, ecc, non dipendono da elementi di localizzazione peculiari, quanto piuttosto si dispiegano territorialmente in relazione alla popolazione che vi risiede. Tabella 3 Indicatori SLL di Campobasso confronto 2001/2007/2008 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a Variazione 2008/2001 v.a Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 45,7% 43,3% 45,1% 45,5% -0,6% -0,2% Tasso di occupazione 39,1% 38,4% 41,3% 40,8% 2,2% 1,7% Tasso di disoccupazione 9,1% 11,4% 8,6% 10,3% -0,5% 1,2% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat 8

9 3.2 Il S.L.L. di Montenero di Bisaccia (con specializzazione nel Tessile/Abbigliamento) Il SLL di Montenero di Bisaccia comprende 4 comuni, tutti appartenenti alla provincia di Campobasso, i cui territori si estendono per una superficie di 171,82 kmq. La popolazione residente era, nel 2001, di unità con forze di lavoro di cui occupati. Il tasso di occupazione era del 39,3%, quello di disoccupazione del 7,7% e quello di attività raggiungeva il 44,0% (Tabella 4) Il confronto con le ultime stime Istat, riferite al 2008, evidenzia una variazione negativa della popolazione di 259 unità, mentre si assiste ad un aumento delle forze di lavoro (22 unità in più), unitamente ad un incremento di 2,4 punti percentuali del tasso di occupazione. In leggero miglioramento anche il tasso di disoccupazione che passa dal 7,7% al 7,4% (-0,3%). Tabella 4 Indicatori SLL di Montenero di Bisaccia confronto 2001/2007/2008 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a Variazione 2008/2001 v.a Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 44,0% 43,5% 44,0% 45,0% 0,0% 1,0% Tasso di occupazione 39,3% 40,1% 41,0% 41,7% 1,7% 2,4% Tasso di disoccupazione 7,7% 7,9% 6,7% 7,4% -1,0% -0,3% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat Al SLL di Montenero di Bisaccia è stata riconosciuta la specializzazione produttiva nel tessile /abbigliamento 9

10 3.3 Il S.L.L di Riccia (senza specializzazione) Il SLL di Riccia comprende 3 comuni, tutti in provincia di Campobasso, i cui territori si estendono per una superficie di 141,23 kmq. Tabella 5 - Indicatori SLL di Riccia confronto 2001/2007/2008 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a. Variazione 2008/2001 v.a. Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 44,2% 39,0% 39,2% 39,5% -5,0% -4,7% Tasso di occupazione 36,9% 33,6% 35,9% 35,6% -1,0% -1,3% Tasso di disoccupazione 9,9% 13,9% 8,4% 9,9% -1,5% 0,0% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat La popolazione residente corrispondeva nel 2001 a unità, con forze di lavoro, di cui occupati con un tasso di occupazione pari al 36,9% e di disoccupazione del 9,9%. Il tasso di attività superava di poco il 44%. Il confronto con le stime Istat riferite al 2008 (Tabella 5) evidenzia una diminuzione della popolazione residente di 364 unità. Il tasso di attività perde 4,7punti percentuali e il tasso di occupazione diminuisce di 1,3 punti percentuali. Contestualmente diminuiscono anche gli occupati che passano da a 2.786, con una perdita di 193 unità. In base alle stime, resta invariato il tasso di disoccupazione (9,9%). In questo SLL non è presente nessuna specializzazione produttiva. 10

11 3.4 Il S.L.L. di Santa Croce di Magliano (senza specializzazione) Il SLL di Santa Croce di Magliano comprende 7 comuni, tutti in provincia di Campobasso, i cui territori si estendono per una superficie di 276,14 kmq. Tabella 6 - Indicatori SLL di Santa Croce di Magliano confronto 2001/2007/2008 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a. Variazione 2008/2001 v.a. Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 40,7% 41,5% 41,5% 39,3% 0,80% -1,4% Tasso di occupazione 35,2% 37,1% 38,5% 36,1% 3,30% 0,9% Tasso di disoccupazione 8,4% 10,5% 7,3% 8,1% -1,10% -0,3% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat La popolazione residente era, nel 2001, di unità con forze di lavoro di cui erano gli occupati: I principali indicatori del MDL registravano un tasso di occupazione pari al 35,2%, di disoccupazione dell 8,4% e di attività del 40,7%. Il confronto con le stime Istat riferite al 2008 (Tabella 6) evidenzia una diminuzione della popolazione residente del 6,0%, con una perdita in valore assoluto di 768 unità. Diminuiscono anche gli occupati che passano da (2001) a (2008) con una perdita di 87 posti di lavoro. Migliora, seppure solo di 0,3 punti percentuali, il tasso di disoccupazione che si attesta, secondo le stime 2008, intorno all 8,1%. In questo SLL non è presente nessuna specializzazione produttiva. 11

12 3.5 Il S.L.L. di Termoli (con specializzazione nei mezzi di trasporto) Il SLL di Termoli comprende 22 comuni, tutti appartenenti alla provincia di Campobasso, tranne 2 appartenenti a quella di Foggia, i cui territori si estendono per una superficie di 1.119,28 kmq. Tabella 7 - Indicatori SLL di Termoli confronto 2001/2007/2008 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a. Variazione 2008/2001 v.a. Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 44,8% 43,6% 44,6% 44,9% -0,2% 0,1% Tasso di occupazione 38,7% 39,4% 41,2% 41,0% 2,5% 2,3% Tasso di disoccupazione 9,4% 9,5% 7,6% 8,6% -1,8% -0,8% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat La popolazione residente era nel 2001 di unità con forze di lavoro di cui occupati con un tasso di occupazione pari al 38,7% e quello di disoccupazione dell 9,4%. Il tasso di attività era pari al 44,8%. Il confronto con le stime Istat riferite al 2008 (Tabella 7) evidenzia un aumento della popolazione residente dell 1,9%% con un aumento in valore assoluto di unità. Le stime evidenziano, inoltre, un aumento del tasso di occupazione di 2,3 punti percentuali con un incremento degli occupati del 9,1% (2.480 lavoratori in più). In questo SLL è presente la specializzazione produttiva nei mezzi di trasporto. 12

13 3.6 Il S.L.L. di Trivento (con specializzazione nel Tessile/Abbigliamento) Il SLL di Trivento comprende 8 comuni, tutti in provincia di Campobasso tranne 1 appartenente alla provincia di Chieti. I suoi territori si estendono per una superficie di 262,49 kmq. Tabella 8 - Indicatori SLL di Trivento confronto 2001/2007/2088 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a. Variazione 2008/2001 v.a. Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 38,4% 39,7% 44,6% 41,1% 6,2% 2,7% Tasso di occupazione 34,6% 36,4% 41,2% 38,0% 6,6% 3,4% Tasso di disoccupazione 6,3% 8,4% 7,6% 7,5% 1,3% 1,2% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat La popolazione residente era nel 2001 di unità, con forze di lavoro di cui occupati. Il tasso di occupazione era del 34,6%, quello di disoccupazione del 6,3%, considerato il più basso rispetto ai SLL della Regione. Il tasso di attività era pari al 38,4%. Il confronto con le stime Istat, riferite al 2008, (Tabella 8) evidenzia una diminuzione della popolazione residente del 7,0% con una perdita, in valore assoluto, di 821 unità. Le stime evidenziano, inoltre, un aumento del tasso di occupazione del 3,4% e un aumento del tasso di attività del 2,7%. Al SLL di Trivento è stata riconosciuta la specializzazione produttiva nel tessile /abbigliamento. 13

14 3.7 Il S.L.L. di Agnone (senza specializzazione) Il SLL di Agnone comprende 8 comuni, tutti appartenenti alla provincia di Isernia, i cui territori si estendono per una superficie di 292,47 kmq. Tabella 9 - Indicatori SLL di Agnone - confronto 2001/2007/2008 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a. Variazione 2008/2001 v.a. Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 39,6% 40,4% 40,0% 41,1% 0,4% 1,5% Tasso di occupazione 35,2% 37,0% 36,6% 38,4% 1,4% 3,2% Tasso di disoccupazione 7,3% 8,4% 8,6% 6,7% 1,3% -0,6% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat La popolazione residente era nel 2001 di unità con forze di lavoro di cui occupati con un tasso di occupazione pari al 35,2% e quello di disoccupazione del 7,3%. Il tasso di attività era pari al 39,6%. Il confronto con le stime Istat, riferite al 2008, (Tabella 9) evidenzia una diminuzione della popolazione residente del 7,3 % con una perdita, in valore assoluto, di 815 unità. Le stime evidenziano, inoltre, un continuo miglioramento del tasso di occupazione che passa dal 35,2% al 38,4% insieme ad un aumento del tasso di attività di 1,5 punti percentuali.. In questo SLL non è presente nessuna specializzazione produttiva. 14

15 3.8 Il S.L.L. di Frosolone (con specializzazione nell agroalimentare) Il SLL di Frosolone comprende 5 comuni, di cui 3 in provincia di Campobasso e 2 in quella di Isernia, i cui territori si estendono per una superficie di 107,74 kmq. Tabella 10 - Indicatori SLL di Frosolone - confronto 2001/2007 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a. Variazione 2008/2001 v.a. Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 42,8% 39,8% 39,9% 42,4% -2,9% -0,4% Tasso di occupazione 36,9% 35,7% 36,5% 38,6% -0,4% 1,7% Tasso di disoccupazione 10,0% 10,4% 8,5% 8,9% -1,5% -1,1% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat La popolazione residente era nel 2001 di unità con forze di lavoro, di cui occupati con un tasso di occupazione pari al 36,9% e quello di disoccupazione del 10,0%. Il tasso di attività era pari al 42,8%. Il confronto con le stime Istat, riferite al 2008, (Tabella 10) evidenzia una diminuzione della popolazione residente del 5,0 % con una perdita, in valore assoluto, di 264 unità. A Anche le forze di lavoro perdono 87 unità. Al contrario, migliorano sia il tasso di occupazione (1,7%) che quello di disoccupazione (-1,1%); in lieve diminuzione (-0,4%) anche il tasso di attività. Al SLL di Frosolone è stata riconosciuta la specializzazione produttiva nell agroalimentare. 15

16 3.9 Il SLL di Isernia (senza specializzazione) Il SLL di Isernia comprende 36 comuni, appartenenti tutti alla provincia di Isernia, tranne 1 i cui confini rientrano nella provincia di Caserta. I suoi territori si estendono per una superficie di 1004,8 kmq. Tabella 11 - Indicatori SLL di Isernia - confronto 2001/2007/2008 Indicatori Variazione 2007/2001 v.a. Variazione 2008/2001 v.a. Popolazione residente Forze di lavoro Occupati In cerca di occupazione Tasso di attività 45,3% 43,2% 44,4% 46,7% -0,9% 1,4% Tasso di occupazione 38,9% 39,3% 40,7% 42,8% 1,8% 3,9% Tasso di disoccupazione 9,1% 9,0% 8,3% 8,5% -0,8% -0,6% Fonte: elaborazione OESR su dati Istat La popolazione residente era nel 2001 di unità con forze di lavoro. L aggregato degli occupati era composto da unità lavorative, con un tasso di occupazione pari al 38,9%, di disoccupazione del 9,1% e di attività del 45,3%. Il confronto con le stime Istat, riferite al 2008, (Tabella 11) evidenzia un leggero aumento della popolazione residente dello 0,1% corrispondente a 46 unità in più. Le forze di lavoro si incrementano di unità. Positiva la performance dei tassi di attività e di occupazione i quali, rispettivamente si incrementano dell 1,4% e del 3,9%. Quasi invariato il valore del tasso di disoccupazione, sebbene si registri un leggero calo pari 0,6 punti percentuali. In questo SLL non è presente nessuna specializzazione produttiva. 16

17 4 La rete stradale e il trasporto pubblico locale. 4.1 Rete viaria La dotazione stradale del Molise è di Km di cui Km costituiti da strade di rilievo nazionale e regionale e Km da strade comunali (urbane, extraurbane e vicinali). L autostrada A14 da Bologna a Taranto assicura il collegamento della Regione da Nord a Sud. I collegamenti trasversali sono assicurati dalle fondovalli del Biferno e del Trigno. La lettura in serie storica dei dati relativi alle strade provinciali e regionali 2 e alle strade di interesse nazionale (Tabella 12) per 100 chilometri quadrati di superficie territoriale evidenzia gli effetti dovuti all applicazione del decreto legislativo n 112/98 relativo alla ripartizione delle principali strade italiane. Dall anno 2000 il numero di chilometri di strade provinciali e regionali è segnato da un aumento determinato dalla variazione di molti tratti di strade da statali a regionali, fatto che si verifica, in maniera piuttosto uniforme, su tutto il territorio nazionale ed anche nella Regione Molise. I dati riportati in tabella 12 evidenziano, infatti, un incremento dell indice infrastrutturale delle strade provinciali e regionali che passa dal 42,1 (anno 2000) al 55,6 (anno 2005) e colloca la regione Molise al di sopra sia della media nazionale che delle regioni del Mezzogiorno. Al contrario i chilometri di strade di interesse nazionale per 100 chilometri quadrati di superficie territoriale subiscono una brusca diminuzione passando da 21,4 (anno 2000) al 12,8 (anno 2005). Tabella 12 Indici di infrastrutturazione della rete stradale Regione Molise e macro ripartizioni territoriali Anni vari TERRITORIO Chilometri di strade provinciali regionali (a) per 100 km 2 di superficie territoriale Chilometri di strade di interesse nazionale (b) per 100 km 2 di superficie territoriale La rete stradale Chilometri di strade provinciali e regionali (a) e di interesse nazionale (b) per 100 km 2 di superficie territoriale Chilometri di autostrade per km 2 di superficie territoriale Chilometri di autostrade a tre corsie per 100 km di autostrade Molise 42,1 55,6 21,4 12,8 68,4 8,1 8,1 - - Nord-ovest 37,8 57,5 13,2 3,4 60,9 32,0 32,5 35,9 35,9 Nord-est 30,8 45,2 13,2 5,2 50,4 23,2 23,4 29,0 29,5 Centro 37,8 53,6 15,5 4,2 57,7 19,2 19,2 16,2 24,7 Sud 42,3 50,6 20,0 9,5 60,1 20,0 20,0 11,0 11,9 Isole 35,5 35,7 14,1 14,0 49,6 11,7 12,7 - - ITALIA 37,1 48,9 15,5 7,1 56,0 21,5 21,8 22,1 23,7 Fonte: elaborazioni su dati Istat, Ministero dei trasporti, Anas, Aiscat, Fs Spa e Enac a) Fino al 2002 solo provinciali. b) Ex strade statali. 2 Atlante statistico territoriale delle infrastrutture Istat diffuso il 5 agosto 2008 Periodo di riferimento anni vari 17

18 La viabilità 3 di grande comunicazione del Molise si poggia su poche strutture: lungo la direttrice est-ovest: la SS 647 Fondovalle del Biferno che collega Campobasso con la costa adriatica (Termoli), la SS 650 Fondovalle del Trigno che collega Isernia con la costa adriatica (Vasto), la SS 85 Venafrana che da Isernia giunge a Venafro e quindi al casello autostradale di S. Vittore (A2); lungo la direttrice nord-sud: la SS 17 dell Appennino Abruzzese ed Appuro - Sannitico che unisce Campobasso a nord con Isernia (per proseguire in Abruzzo fino a L Aquila) e a sud con Foggia, ed il tratto dell autostrada A14 Bologna-Taranto, che insieme alla SS 16 Adriatica, è a servizio dei collegamenti che interessano la costa, oltre a costituire per il traffico interregionale adriatico corridoi di ingresso nella regione. La A14 costituisce l unico asse autostradale a disposizione del territorio regionale e consente, tramite il casello di Termoli, collegamenti extraregionali: a sud con le principali città della Puglia, in particolare Foggia, distante circa 80 km; a nord con la fascia costiera adriatica (dove all altezza di Pescara si diparte il collegamento autostradale A 25 Pescara - Avezzano, che a sua volta prosegue per Roma). Il collegamento con Napoli avviene, invece, solo tramite il tracciato stradale statale fino a Caianello dove è possibile immettersi nell A2 Roma - Napoli o fino a S. Giorgio del Sannio dove si incontra il casello di Benevento dell autostrada A 16 Napoli - Canosa. In generale gli aspetti di maggior sofferenza relativi alla infrastruttura viaria molisana possono essere ricondotti ai seguenti punti: assenza di un asse autostradale trasversale per il collegamento veloce Tirreno-Adriatico (poco garantito oggi dalle tratte statali citate e dalle fondo valli bifernina e trignina per problemi di geometria e di tenuta geologica dei tracciati); tali percorsi, inoltre, servono funzioni diverse del traffico stradale: una funzione di asse viario locale, una funzione di asse interregionale ed il collegamento trasversale tra il corridoio autostradale tirrenico ed adriatico; carenze strutturali e funzionali della rete minore, soprattutto a carico dei collegamenti con le aree interne montane in cui la geometria dei tracciati e la diffusa franosità rendono estremamente problematici e pericolosi i collegamenti periferici con i centri minori. 4.2 Rete ferroviaria La linea ferroviaria molisana, gestita esclusivamente dalle Ferrovie dello Stato, ha un estensione complessiva di 270 Km, di cui 66 km elettrificati e 23 Km a doppio binario. Questa caratteristica insieme al percorso tortuoso e con forte pendenza influenzano negativamente i tempi di percorrenza e la qualità del servizio. Esiste un unica linea della rete fondamentale 4 la direttrice Adriatica 5 Vasto (S. Salvo)- Montenero- Termoli-(Chieuti), che attraversa da nord a sud il litorale della regione. Fanno parte della rete complementare 6 : 3 Informazioni tratte da Osservatorio Regionale sui Trasporti la Logistica e le infrastrutture in Molise Uniontrasporti. Anno

19 la linea Bosco Redole Carpinone Isernia Venafro (Vairano- Caianello), trasversale di collegamento dei principali centri molisani con la linea Roma-Napoli via Cassino e con la linea verso Campobasso -Termoli; la linea Sepino-Bosco Redole-Campobasso- Termoli, che a Termoli si collega alla direttrice dorsale Adriatica; la linea Carpinone-Castel di Sangro- (Sulmona/L Aquila). Ulteriore linea della rete regionale è la Rocca d Evandro-Venafro, che si sviluppa principalmente nel territorio del Molise e per un breve tratto nella Campania. Fonte: RFI Fo Nello specifico le linee che interessano la regione Molise sono: - Campobasso - Napoli (IR) - Termoli Campobasso Roma (IR) 4 Rete fondamentale: si caratterizza per un alta densità di traffico e da un elevata qualità dell infrastruttura e comprende le direttrici internazionali e gli assi di collegamento fra le principali città italiane. 5 Informazioni tratte dal sito: 6 Rete complementare: costituisce la maglia di collegamento nell ambito dei bacini regionali e connette fra loro le direttrici principali. 19

20 - Vairano - Termoli (coincidenza per Pescara) - Campobasso Benevento Caserta Napoli - Campobasso Termoli - Campobasso Vairano - Carpinone Castel di Sangro Con circa 140 operatori 7 Trenitalia assicura i servizi di trasporto locale in tutto il territorio della regione, con una media di 41 treni al giorno (feriale). L offerta viene integrata da un servizio di autobus sostitutivo con una media di 26 corse al giorno (feriale). Il parco rotabile utilizzato dalla Direzione Regionale Molise (dati aggiornati a febbraio 2009) è di 26 mezzi leggeri termici: di questi il 15% è materiale nuovo attrezzato per il servizio disabili, con cui viene assicurato il 29% dei treni di competenza; il 77% del materiale è provvisto di climatizzazione; su tutti è attivo l impianto di diffusione sonora. Sono presenti sul territorio molisano 28 stazioni ferroviarie di cui 4 rientranti nella categoria silver 8 e le restanti 24 in quella bronze 9 (Tabella 13). Tabella 13: Elenco stazioni ferroviarie in Molise Stazione Indirizzo Comune Pv Gestore Categoria 1 Baranello Contrada Gaudo Baranello CB RFI bronze 2 Boiano Corso Amatuzio 156 Boiano CB RFI bronze 3 Bonefro-S.Croce Via S. Vito Bonefro CB RFI bronze 4 Campobasso Piazza Cuoco Campobasso CB Centostazioni silver 5 Campolieto-Monacilione Viale Stazione Campolieto CB RFI bronze 6 Campomarino Via della Stazione Campomarino CB RFI bronze 7 Carovilli-Roccasicura Via Roma, 37 Carovilli IS RFI bronze 8 Carpinone Via Scalo FS Carpinone IS RFI bronze 9 Casacalenda- Guardialfiera Viale Stazione Casacalenda CB RFI bronze 10 Isernia Piazza della Repubblica Isernia IS RFI (progetto Pegasus) silver 11 Larino Via Romano Larino CB RFI bronze 12 Matrice-Montagano- S.Giovanni in Galdo Via Scalo ferroviario Matrice CB RFI bronze 13 Montenero-Petacciato Strada Statale 16 km 428 Montenero di Bisaccia CB RFI bronze 14 Pescolanciano-Chiauci loc. Stazione FS Pescolanciano IS RFI bronze 7 Informazioni tratte dal sito 8 Categoria Silver: comprende le stazioni medio/piccole con una frequentazione media per servizi metropolitani regionali e di lunga percorrenza. 9 Categoria Bronze: comprende stazioni piccole con una bassa frequentazione che svolgono servizi, esclusivamente, regionali. 20

21 Stazione Indirizzo Comune Pv Gestore Categoria 15 Ripabottoni-S.Elia Contrada Cerro Ripabottoni CB RFI bronze 16 Rocca Ravindola Via Donatello Roccaravindola IS RFI bronze 17 S.Agapito-Longano Largo Regioni 10 S.Agapito IS RFI bronze 18 S.Giuliano del Sannio Via Stazione 19 S.Giuliano del Sannio CB RFI bronze S.Pietro Avellana- Capracotta loc. Scalo FerroViario S.Pietro Avellana IS RFI bronze 20 Sepino Via Stazione Sepino CB RFI bronze 21 Sessano del Molise Contrada Vicenne - Stazione FS Sessano del Molise IS RFI bronze 22 Sesto Campano Via Liguria Sesto Campano IS RFI bronze 23 Termoli Piazza Garibaldi Termoli CB Centostazioni silver 24 Ururi-Rotello Contrada Stazione Ururi CB RFI bronze 25 Vastogirardi Via della Stazione Vastogirardi IS RFI bronze 26 Venafro Viale Vittorio Emanuele III Venafro IS RFI silver 27 Villa S.Michele loc. Villa S. Michele Vastogirardi IS RFI bronze 28 Vinchiaturo Contrada Monteverde Vinchiaturo CB RFI bronze Fonte: RFI 4.3 Trasporto pubblico regionale Per trasporto pubblico locale e regionale si intende 10 il servizio di trasporto di persone e merci attribuiti alla Regione ed agli Enti Locali, che comprendono l insieme dei sistemi di mobilità terrestri, marittimi, lacuali, fluviali ed aeree e che operano in modo continuativo o periodico con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite, ad offerta indifferenziata ed a condizioni prestabilite, nell ambito del territorio regionale o infraregionale, dei quali le Amministrazioni competenti si assumono l onere economico a garanzia di mobilità sociale ritenuti indispensabili. Tali servizi pubblici di trasporto possono essere effettuati: - su strada; - per ferrovia; - per vie d acqua; - per vie aeree. 10 Legge regionale n 19 del 24 marzo

22 La Regione Molise nell esercizio delle funzioni di programmazione redige di concerto con gli Enti Locali il Piano regionale dei trasporti configurando un sistema coordinato di trasporti funzionale alle previsioni di sviluppo socio/economico e di riequilibrio territoriale. La Regione definisce, inoltre, i servizi minimi tenendo conto dei seguenti fattori: - la necessaria integrazione fra le reti di trasporto; - il pendolarismo scolastico e lavorativo; - la fruibilità dei servizi amministrativi, socio-sanitari e culturali; - Le esigenze di trasporto per persone con ridotta capacità motoria; - La necessaria riduzione della congestione e dell inquinamento. Attualmente in regione sono presenti 30 imprese concessionarie, per il trasporto su strada, che assicurano il collegamento fra le località regionali ed extra regionali. 22

23 5 La mobilità all interno dei SLL nella regione Molise. I risultati dell indagine sugli spostamenti per motivi di lavoro. L indagine relativa agli spostamenti per motivi di lavoro all interno dei 9 SLL individuati dall Istat, condotta dall Osservatorio Economico Statistico Regionale (OESR) ha permesso, una prima raccolta dati, relativa al fenomeno del pendolarismo per motivi di lavoro in Molise, che può diventare patrimonio informativo dal quale ricavare tendenze ed evoluzioni dei fenomeni oggetto dell indagine. 5.1 La matrice origine destinazione La tabella 14 mostra la matrice origine destinazione e disaggrega i dati in base agli spostamenti per motivi di lavoro all interno dei SLL. Dai dati emerge, chiaramente, come dei 9 sistemi locali riconosciuti dall Istat soltanto 3 (Campobasso, Isernia e Termoli) siano veri poli di attrazione (Tabella 14 bis). Nello specifico, i pendolari diretti a Campobasso si dividono fra gli uffici della Regione (29,6%) e del Comune (16,1%) insieme agli uffici e alle aule universitarie (20,8%). Ad Isernia e Termoli è l Azienda sanitaria ad attrarre la maggior parte dei pendolari rispettivamente il 69,0% e l 85,7%. Si rileva, tra l altro, che il territorio di Riccia, nonostante sia stato riconosciuto come Sistema Locale, in realtà produce spostamenti verso la città di Campobasso. Inoltre risulta evidente come gli spostamenti siano, in massima parte, su distanze limitate spesso all interno di comuni appartenenti alla stessa provincia di residenza. E il caso, ad esempio, di Ferrazzano rispetto al SLL di Campobasso e di Venafro, rispetto a quello di Isernia. E soprattutto l Università ad attrarre pendolari da fuori regione, infatti, diversi docenti si spostano, principalmente, da Roma e da Napoli per raggiungere le sedi universitarie di Campobasso e /o di Isernia- Pesche. Tabella 14 - Matrice origine destinazione per numero spostamenti COMUNE DI DESTINAZIONE COMUNE DI ORIGINE Campobasso Isernia Termoli Agnone Riccia Acquaviva Collecroce Acquaviva di isernia Agnone Ancona Apice Avellino Aversa (CE) Bacoli (NA) Bagnoli del Trigno

24 COMUNE DI DESTINAZIONE COMUNE DI ORIGINE Campobasso Isernia Termoli Agnone Riccia Baranello Bari Benevento Bojano Bonefro Busso Campobasso Campochiaro Campodipietra Campolattaro (BN) Campolieto Campomarino Cantalupo nel Sannio Capracotta Capriati al Volturno Carovilli Carpinone Casacalenda Casalciprano Castel del Giudice Castel San Vincenzo Castellino Castelmauro Castelpagano Castelpetroso Castelpizzuto Castelverrino Castiglione Messer Marino Celenza Valfortore Cercemaggiore Cercepiccola Cerro a Volturno Chiauci Civitacampomarano Civitanova del Sannio Colletorto Colli a Volturno Cupra Marittima (AP)

25 COMUNE DI DESTINAZIONE COMUNE DI ORIGINE Campobasso Isernia Termoli Agnone Riccia Duronia Ferrazzano Filignano Foggia Fontegreca Forlì del Sannio Fornelli Fossalto Fragneto di Monforte Frattamaggiore (NA) Frosolone Gallo Matese Gambatesa Gildone Guardialfiera Guardiareggia Guglionesi Isernia Jelsi Larino Lesina Limosano Livorno (LI) Longano Lucito Lupara Macchia di Isernia Macchiagodena Mafalda Matrice Miglianico (CH) Mirabello Sannitico Miranda Molise Monacilioni Montagano Montaquila Montecilfone

26 COMUNE DI DESTINAZIONE COMUNE DI ORIGINE Campobasso Isernia Termoli Agnone Riccia Montefalcone nel Sannio Montelandolfo Montenero di Bisaccia Montenero Valcocchiara Monteroduni Morcone Morrone del Sannio Napoli Oratino Palata Pescara Pesche Pescia (PT) Pescolanciano Pescopennataro Petacciato Petrella Tifernina Pettoranello del Molise Piedimonte Matese Pietrabbondante Pietracatella Pietracupa Pisa (PI) Pistoia Pontecagnano (SA) Portocannone Pozzilli Riardo Riccia Rionero Sannitico Ripalimosani Roccamondolfi Roccaravindola Roccasicura Roccaspinalveti Roccavivara Rocchetta a Volturno Roma

27 COMUNE DI DESTINAZIONE COMUNE DI ORIGINE Campobasso Isernia Termoli Agnone Riccia Rotello San Bartolomeo in Galdo San Biase San Giacomo degli Schiavoni San Giovanni in Galdo San Giovanni Rotondo (FG) San Giuliano del Sannio San Giuliano di Puglia San Martino in Pensilis San Massimo San Pietro Avellana San Polo Matese San Salvo Santa Croce del Sannio Santa Croce di Magliano Santa Maria Capua Vetere Santa Maria del Molise Santa Maria Imbaro Sant'Agapito Sant'Angelo Limosano Sant'Elena Sannita Sant'Elia a Pianisi Sassinoro Scapoli Scoppito Sepino Serracapriola (Fg) Sessano del Molise Sesto Campano Spinete Suvereto (LI) Termoli Torella del Sannio Toro Trivento Tufara Ururi Varese (VA)

28 COMUNE DI DESTINAZIONE COMUNE DI ORIGINE Campobasso Isernia Termoli Agnone Riccia Vasto Vastogirardi Venafro Venegono Superiore Venezia Verona Villa canale Vinchiaturo Volturino (FG) TOTALE SPOSTAMENTI Fonte: elaborazione OESR su dati relativi all indagine sulla mobilità, rispetto ai Sistemi Locali del Lavoro, nella Regione Molise. Tabella 14 bis Luogo di lavoro dei pendolari Campobasso Isernia Termoli Agnone Riccia v.a % v.a % v.a % v.a % Asl Agnone % Asrem Campobasso 27 7,6% Asrem Termoli 96 85,7% Asrem Isernia ,0% Regione Molise ,6% Regione Molise (sede Isernia) 1 0,5% Ospedale Cattolica 37 10,4% Comune di Campobasso 57 16,1% Comune di Isernia 14 6,9% Comune di Riccia 1 Comune di Termoli 7 6,3% Provincia di Campobasso 55 15,5% Provincia di Isernia 28 13,8% UNIMOL Campobasso 74 20,8% UNIMOL Isernia 20 9,9% UNIMOL di Termoli 9 8,0% TOTALE ,0% ,0% ,0%

29 5.2 Gli aspetti socio-anagrafici degli spostamenti dei pendolari molisani La mobilità pendolare, ovvero gli spostamenti sistematici per motivi di studio o di lavoro al di fuori del comune di residenza, ha conosciuto, negli ultimi anni in regione, un forte ciclo espansivo. Il pendolarismo, per motivi di lavoro, non è da ritenersi esaustivo per conoscere tutti i profili della interazione territoriale, tuttavia, la misurazione degli spostamenti fornisce indicatori validi per verificare e valutare il reticolo relazionale tra i territori comunali. Quali sono le caratteristiche dei pendolari molisani? A questa domanda l indagine dell Osservatorio Economico Statistico Regionale ha tentato di dare una prima risposta. Gli spostamenti pendolari in regione sono effettuati, per il 51,2% da donne e per il 48,8% da uomini (Grafico 1) Grafico 1 - La ripartizione dei pendolari per sesso 48,8% 51,2% Maschi Femmine La correlazione fra età e mobilità lavorativa (Grafici da 2 a 4) si può esprimere con una parabola che ha il suo vertice in corrispondenza della fascia di età fra i anni, ovvero la zona centrale dell età attiva e progressioni, gradatamente discendenti, in corrispondenza della fascia di età fra i anni (33,3%) e ancor di più rispetto alla fascia di età fra i anni (3,0%). 29

30 Grafico 2 - Ripartizione dei pendolari per fascia di età Totale 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% Fascia di età 20,0% 10,0% 0,0% da 20 a 30 da 31 a 45 da 46 a 65 Non dichiarato Grafico 3 - Ripartizione dei pendolari per fascia di età - Uomini Grafico 4 - Ripartizione dei oendolari per fascia di età - Donne 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Fascia di età 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Fascia di età da 20 a 30 da 31 a 45 da 46 a 65 Non dichiarato da 20 a 30 da 31 a 45 da 46 a 65 Non dichiarato Rispetto al genere (Tabella 15), si assiste, ad un diverso dispiegamento delle classi centrali di età. Infatti, nella fascia anni sono gli uomini a pesare, in maggiore misura, rispetto al totale con uno scarto di 3 punti percentuali rispetto alle donne, contrariamente a quanto avviene nella classe di età dove si assiste ad una maggiore incidenza della compagine femminile Tabella 15 Incidenza per genere e per fascia di età sul totale degli spostamenti Fasce di età Maschi Femmine Non risponde Totale Incidenza uomini Incidenza donne Incidenza totale da 20 a ,3% 1,7% 2,99% da 31 a ,5% 19,1% 33,57% da 46 a ,0% 29,0% 61,59% Non dichiarato ,7% 1,1% 1,85% TOTALE ,5% 50,9% 100,00% 30

31 Analizzando il dato per qualifica professionale (Tabella 16), emergono gli impiegati (41,1%) che polarizzano il maggior numero di spostamenti insieme agli infermieri professionali (16,2%). Seguono i dirigenti con 8,0% e i docenti universitari (7,3%). Tabella 16 Ripartizione dei pendolari per tipo di occupazione Ruolo ricoperto* v.a % Assistente tecnico 1 0,1% Ausiliario 12 1,7% Autista 3 0,4% Caposala 3 0,4% collaboratore 1 0,1% Consulente 0 0,0% Coordinatore corsi di laurea 1 0,1% Direttore 1 0,1% Dirigente 56 8,0% Docente universitario 51 7,3% Educatrice 4 0,6% Funzionario 51 7,3% Impiegato ,1% Infermiere professionale ,2% Logopedista 2 0,3% Medico specialista 6 0,9% Operaio 29 4,1% Operatore polifunzionale 1 0,1% Operatore tecnico 10 1,4% Puericultrice 1 0,1% Quadro 17 2,4% Ricercatore 8 1,1% Tecnico di laboratorio 16 2,3% Tecnico radiologia 4 0,6% Terapista della riabilitazione 5 0,7% Usciere 2 0,3% Non dichiarato 15 2,1% TOTALE ,0% * Il ruolo ricoperto fa riferimento a quello dichiarato dall intervistato 31

32 Conseguentemente la frequenza della mobilità (Tabella 17) è per l 85% giornaliera e ciò si spiega con la condizione e la posizione nella professione degli intervistati che svolgono mansioni, all interno degli enti, in regime di full time. Il 9% si sposta più volte nell arco della settimana (sono principalmente i docenti universitari) e circa il 3% una sola volta. Tabella 17 Frequenza della mobilità Frequenza mobilità v.a. % Tutti i giorni ,1% 2 o 3 volte la settimana 63 9,0% 1 volta alla settimana 20 2,8% Occasionalmente 3 0,4% 2/3 volte al mese 2 0,3% 4/5 giorni a settimana 3 0,4% Non dichiarato 14 2,0% TOTALE ,0% Probabilmente la variabile che pesa di più nella determinazione della condizione di pendolare attiene alle asimmetrie territoriali tra domanda e offerta di lavoro. Purtroppo, nei piccoli centri della regione, spesso si ha difficoltà a trovare un lavoro adeguato al titolo di studio e/o alle competenze e da qui la necessità di spostarsi per ottenere una migliore condizione occupazionale. 5.3 L identikit del pendolare molisano La domanda di mobilità è assorbita dal trasporto collettivo ancora in misura poco rilevante (25,3% totale derivante dagli spostamenti in autobus, treno e loro combinazioni). Infatti, i pendolari che preferiscono utilizzare la propria auto rappresentano ancora il 72,5%. Questa è comunque una variabile che necessita di un monitoraggio continuo, al fine di fornire tempestivamente un supporto a chi si occupa del settore, per l individuazione delle risorse necessarie al potenziamento del servizio pubblico, frutto di una attenta lettura dei fabbisogni dei pendolari, unitamente all analisi di insoddisfazioni espresse. Infatti, la maggior parte degli intervistati, lamenta criticità nell utilizzo del mezzo pubblico (10,8%) insieme alla mancanza di corse in orari adeguati per giungere in tempo sul posto di lavoro (18,7%). La scelta del mezzo proprio, spesso è necessaria poiché le fermate dei mezzi pubblici sono troppo lontane rispetto al posto di lavoro (11,4%). Per questo i pendolari auspicano una maggiore efficienza del servizio pubblico (10,4%) e un maggior numero di corse in orari compatibili con quelli del lavoro, sia per l andata, che per il ritorno (24,3%). Al contrario, chi si serve del mezzo pubblico, oltre ad apprezzarne la comodità (6,8%) lo sceglie perché più economico rispetto all auto (11,2%), motivazione principale nella decisione della modalità di spostamento, senza contare la tranquillità di evitare di mettersi in macchina dopo ore di lavoro. 32