La transizione al digitale terrestre
|
|
- Eugenia Simoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La transizione al digitale terrestre Quadro normativo di riferimento Le attività dell Autorità Vincenzo Lobianco
2 AGCOM: competenze istituzionali Secondo quanto previsto dalla sua legge istitutiva (L. n. 249/1997), AGCOM è un Autorità convergente, I cui compiti si svolgono sia nel settore delle comunicazioni elettroniche sia nel settore dei servizi audiovisivi. Le competenze attribuite all Autorità in tali settori sono svolte nel rispetto delle pertinenti previsioni comunitarie : Il quadro regolamentare europeo per le comunicazioni elettroniche (Drettive del 2002 trasposte nel Codice delle comunicazioni elettroniche) come modificato nel 2009 dalle Direttive 136/2009/EC and 140/2009/EC e dal Regolamento (EC) 1211/2009 (Le Direttive dovranno essere trasposte in sede nazionale entro Maggio 2011) Il quadro regolamentare per i media ed i servizi audiovisivi, come modificato nel 2007 dalla Direttiva 2007/65/EC (Trasposto in sede nazionale con il D. Lgs. n. 44/2010).
3 Riparto delle competenze tra AGCOM e il Ministero dello Sviluppo Economico Comunicazioni per la gestione dello spettro radio Il Ministero è responsabile per il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze. In caso di modifiche o aggiornamenti del Piano l Autorità rilascia al Ministero il proprio parere. L Autorità è responsabile per la definizione del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze nel settore radiotelevisivo Le autorizzazioni per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, nonché i diritti d uso per l utilizzo delle frequenze, sono rilasciati dal Ministero L Autorità è responsabile per la definizione delle regole di accesso allo spettro radio (p.e. max numero di diritti d uso, limitazioni geografiche, procedure di selezione e criteri per la definizione dei contributi per l assegnazione dei diritti d uso, obblighi di copertura, eventuali condizioni asimmetriche) Le procedure di selezione sono svolte dal Ministero. In caso di procedure di rilevanza nazionale può essere proposta, da AGCOM, la costituzione di un Comitato dei Ministri che coordina lo svolgimento della procedura
4 Gli sviluppi regolamentari del D.T. La Legge n. 66/2001 ha introdotto il Digitale Terrestre con : Il trading delle frequenze La definizione dei titoli autorizzatori (operatore di rete, fornitore di contenuti, etc.) necessari nel modello digitale La predisposizione del Piano Nazionale in tecnica digitale Lo Switch Off era previsto al 2006 (poi fissato al 2012) La delibera n. 435/01/CONS : Ha definito il quadro regolamentare per la fase di avvio del DTT Ha definito le condizioni per il rilascio delle autorizzazioni di operatore di rete, di fornitore di servizi e di fornitore di contenuti Ha consentito l avvio, nel 2003, del D.T. commerciale La delibera 435/01/CONS è stata successivamente aggiornata, con riferimento in particolare alle condizioni di accesso ai Multpiplexers Digitali da parte dei fornitori di contenuti : Delibera n. 109/07/CONS che regola la cessione del 40% di capacità trasmissiva ai nuovi fornitori di contenuti. La corrispondente procedura di selezione, di cui alla delibera n. 645/07/CONS ha consentito l ingresso di circa 10 nuovi fornitori di contenuti nel mercato. 4
5 La Delibera n. 181/09/CONS L art. 45 della legge n.88/2009, che modifica l art. 8-novies della legge n. 101/2008, richiama in maniera esplicita i criteri per la completa digitalizzazione delle reti televisive terrestri stabiliti dalla Delibera n. 181/09/CONS. Tali criteri prevedono : L utilizzazione della tecnica SFN per consentire il più efficiente uso delle frequenze terrestri, garantendo allo stesso tempo un uso pluralistico delle risorse spettrali Le regole di conversione per la digitalizzazione delle reti esistenti nazionali sia in tecnica DVB-T sia in tecnica DVB-H. In particolare, per le reti DVB-T : 8 Mux sono assegnati alle reti analogiche esistenti, per consentire la trasmissione dei programmi analogici in definizione SD e HD, con una previsione minima di almeno 1 Mux per operatore; 8 Mux sono assegnati per consentire, a salvaguardia degli investimenti effettuati, la conversione in tecnica SFN delle esistenti reti nazionali digitali 5
6 La Delibera n.181/09/cons (2) Sono quindi previste 21 reti nazionali DVB-T + 4 reti nazionali DVB-H Per le reti locali è mantenuta la previsione della riserva di almeno 1/3 della capacità trasmissiva complessiva pianificata, da assegnare secondo regole di conversione analoghe a quelle previste per le reti nazionali 5 reti nazionali DVB-T e 1 rete DVB-H saranno assegnate attraverso una procedura comparativa (beauty contest) 3 reti DVB-T sono riservate agli operatori nuovi entranti Tutti gli operatori possono concorrere per le rimanenti 2 reti DVB-T, con un cap massimo di 5 reti Gli operatori che non eserciscono reti DVB-H possono partecipare alla procedura per tale rete Le regole di selezione sono in corso di approvazione dall Autorità. La procedura sarà effettuata dal Ministero dello Sviluppo Economico- Comunicazioni
7 Le Risorse a disposizione per lo SWITCH OFF Risorse assegnate all Italia CONFERENZA DI GINEVRA Allotments 1567 Assignments 8 Layers (UHF) per ciascun allotment 2 Layers (VHF) per ciascun allotment 1 Layer dedicato al servizio TDAB
8 COORDINAMENTO INTERNAZIONALE BILATERALE Città del Vaticano Francia Principato di Monaco Svizzera Austria Slovenia Croazia Malta Spagna Rimanenti Paesi dell Area Adriatica Paesi del versante SUD del Mediterraneo Tunisia, Algeria
9 IL CALENDARIO DELLO SWITCH OFF Lo Switch off è previsto per aree tecniche all digital Sono state definite 16 Aree Tecniche 6 Aree Tecniche già digitalizzate, equivalenti a circa il 30% della popolazione Digitalizzazione della Lombardia in corso Alla fine del 2010 circa il 65% della popolazione sarà coperta esclusivamente dal segnale digitale Anticipo del completamento dello switch off?
10 Delibera n. 300/10/CONS Criteri Generali PNAF IDENTIFICAZIONE DEL NUMERO DI RETI NAZIONALI (IN BANDA VHF E UHF) PREVISTI DALLA LEGISLAZIONE VIGENTE: PER LE RETI NAZIONALI DVB-T COPERTURA EQUIVALENTE E APPPROSSIMATIVAMENTE PARI ALL 80% DEL TERRITORIO ALLOCAZIONE DI ALMENO UN TERZO DELLE RISORSE DISPONIBILI ALL EMITTENZA LOCALE UTILIZZAZIONE EFFICIENTE DI TUTTO L INSIEME DELLE FREQUENZE DISPONIBILI IN BANDA VHF E UHF UTILIZZAZIONE, NELLA MISURA MASSIMA POSSIBILE, DI RETI SFN IN AMBITO NAZIONALE E LOCALE SODDISFACIMENTO DELLE ESIGENZE DELLA CONCESSIONARIA DI SERVIZIO PUBBLICO PIANIFICAZIONE DI DETTAGLIO DELLE RETI PER LE SINGOLE AREE ATTRAVERSO I TAVOLI TECNICI
11 METODI DI SIMULAZIONE METODO ITU-R-1812 (modello altimetrico digitale NASA-SRTM con risoluzione di 96 secondi di grado) NEL CASO DI TRATTE PREVALENTEMENTE SU MARE ITU-R-1546 ( All sea path ) SERVIZIO DIGITALE CON I PARAMETRI GE 06 E METODO k-lnm PER LA LOCATION PROBABILITY IN RICEZIONE UTILIZZO MASCHERA DI ANTENNA COMMERCIALE NELLA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO : CAMPO UTILE AL 50% DEL TEMPO ED INTERFERENTE AL 10% IN TERRITORIO NAZIONALE E 1% IN TERRITORIO ESTERO (Metodologia ITU). IL CAMPO INTERFERENTE E SOMMATO IN POTENZA (Power Sum) INTERFERENTE VALUTATO IN RELAZIONE A PIXEL CON ALMENO 1000 ABITANTI
12 PUNTI DI VERIFICA NELLE SIMULAZIONI E STATA CONSIDERATA LA PROTEZIONE DEGLI ALLOTMENTS ESTERI COME DEFINITI NEL PIANO DI GINEVRA 06 ATTRAVERSO LO STRUMENTO DEI PUNTI DI VERIFICA (PDV) : L INTENSITA DI CAMPO CUMULATIVAMENTE GENERATO DA UN CANALE DELLE RETI NAZIONALI E LOCALI NON DEVE SUPERARE, IN OGNI PDV, UN DETERMINATO LIVELLO DI SOGLIA DEFINITO SULLA BASE DELLA METODOLOGIA INTERNAZIONALE PER VALUTARE IL RISPETTO DEI PUNTI DI VERIFICA E LE POTENZIALITA DI COPERTURA VENGONO DEFINITE LE RETI DI RIFERIMENTO LE RETI DI RIFERIMENTO SONO REALIZZATE SULLA BASE DEL MEDESIMO NUMERO DI IMPIANTI (PER RETI NELLA STESSA BANDA : 558 IMPIANTI IN VHF-III, 612 IN UHF-IV E 626 IN UHF-V) LE RETI DI RIFERIMENTO HANNO BACINI DI SERVIZIO COINCIDENTI CON LE AREE TECNICHE PDV SU BASE INTERNAZIONALE E NAZIONALE. QUESTI ULTIMI GARANTISCONO CHE IL SERVIZIO DELLE RETI PIANIFICATE SIA ALMENO PARI A QUELLO VALUTATO SULLA BASE DELLE RETI DI RIFERIMENTO
13 SITI DI PIANO DEFINIZIONE DEI SITI DI PIANO UTILIZZANDO: TUTTI I SITI ASSENTITI NEL PIANO DIGITALE 2003 (DEL. N. 15/03/CONS E S.M.I.) SITI DEFINITI DAGLI ASSIGNEMENT DI GE 06 POSTAZIONI REGISTRATE NEL PIANO DI STOCCOLMA 1961 IN UN NUMERO LIMITATO DI CASI, POSTAZIONI UTILIZZATE DAI PRINCIPALI IMPIANTI ANALOGICI LA METODOLOGIA DI INDIVIDUAZIONE DEI SITI PRIORITARI TIENE IN MASSIMO CONTO L ATTUALE PUNTAMENTO DELLE ANTENNE RICEVENTI I SITI UTILIZZATI NELLE AREE TECNICHE DIGITALIZZATE SONO CONFERMATI
14 CRITERI DI EQUIVALENZA IL CRITERIO DI EQUIVALENZA SI APPLICA : NELLA SCELTA DEI SITI PER LA EFFETTIVA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE RETI NELLA DEFINIZIONE DEI PARAMETRI TECNICI (p.e. SYSTEM VARIANT) DEVONO COMUNQUE ESSERE RISPETTATI I LIVELLI DI CAMPO MASSIMI CUMULATIVI (Power Sum) PREVISTI NEI PDV LE VALUTAZIONI SONO STATE EFFETTUATE UTILIZZANDO LE SEGUENTI CONFIGURAZIONI : System Variant Modul. Code Rate Portanti Tipo Canale Tg/Tu NetRate (Mbit/s) Banda VHF-III F3 64QAM 3/4 8k Rice 1/ Banda UHF-IV V C2 64QAM 2/3 8k Rice 1/
15 DEFINIZIONE DELLE RETI DI PIANO (1) IDENTIFICAZIONE DELLE FREQUENZE DA UTILIZZARE PER LA RIPARTIZIONE TRA RETI NAZIONALI E RETI LOCALI: 1. FREQUENZE CHE ASSICURANO POTENZIALITA DI COPERTURA IN SFN SULL INTERO TERRITORIO NAZIONALE 2. FREQUENZE CHE ASSICURANO POTENZIALITA DI COPERTURA IN SFN SU MACRO AREE (PLURALITA DI AREE TECNICHE) 3. FREQUENZE CHE ASSICURANO POTENZIALITA DI COPERTURA IN SFN PER IL SERVIZIO DVB-H 4. FREQUENZE CHE ASSICURANO POTENZIALITA DI COPERTURA IN SFN IN UNA SINGOLA AREA TECNICA 5. FREQUENZE UTILIZZABILI SU BASE LOCALE O PLURI PROVINCIALE
16 DEFINIZIONE DELLE RETI DI PIANO (2) 1. LE FREQUENZE UHF IDENTIFICATE NEL PUNTO 1 SONO UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DI RETI NAZIONALI 1-SFN (13 IN BANDA IV E V) 2. LE FREQUENZE DEL PUNTO 2 SONO COMBINATE IN RETI k-sfn (K = 2) : 5 IN UHF E 2 IN VHF. LADDOVE NON UTILIZZATE DALLA RETE k- SFN LE FREQUENZE SONO DESTINATE AL RIUSO (LOCALE, DAB) 3. LE FREQUENZE VHF 5 E 9 (+ FREQUENZA LOCALE UHF) PER IL MUX 1 DELLA CONCESSIONARIA DI SERVIZIO PUBBLICO 4. LE FREQUENZE DEL PUNTO 3 SONO UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DI 4 RETI PER SERVIZIO DVB-H 5. IN OGNI AREA TECNICA SONO DISPONIBILI ALMENO 13 FREQUENZE UHF DESTINATE ALLA REALIZZAZIONE DI RETI A COPERTURA REGIONALE CON POTENZIALITA DI COPERTURA ANALOGA A QUELLA DELLE RETI NAZIONALI 6. LE RESTANTI FREQUENZE (PUNTO 5) SONO UTILIZZABILI SU BASE LOCALE O PLURI PROVINCIALE
17 PIANIFICAZIONE NAZIONALE
18 PIANIFICAZIONE LOCALE SONO DISPONIBILI PER L EMITTENZA LOCALE, PER LA MAGGIOR PARTE DELLE AREE TECNICHE, 27 FREQUENZE IN BANDA UHF IN OGNI AREA TECNICA ALMENO 13 RETI LOCALI ASSICURANO LA COPERTURA REGIONALE, PIANIFICATE ATTRAVERSO UNO SCHEMA DI RIUSO CHE COINVOLGE LE AREE TECNICHE NON ADIACENTI LO SCHEMA DI RI-USO DELLE FREQUENZE GARANTISCE UNA COPERTURA REGIONALE SENZA INTERFERENZE DALLE AREE TECNICHE ADIACENTI E LA POSSIBILITA DI DEBORDARE NEL CASO DI EMITTENTI PLURIREGIONALI LE RESTANTI FREQUENZE POSSONO ESSERE UTILIZZATE IN AMBITO LOCALE O PLURIPROVINCIALE ( lontano dai confini delle regioni dove la frequenza è utilizzata da una rete regionale ) ANCHE LE RETI REGIONALI POSSONO ESSERE DECOMPOSTE A LIVELLO LOCALE O PLURIPROVINCIALE
19 PIANIFICAZIONE LOCALE : Area Tecnica n. 3 Multiplex Canali Regionali Multiplex Canali sub-regionali
20 ESEMPIO DI SCHEMA DI RI-USO Schema di ri-uso del canale 21
21 Grazie dell attenzione
La programmazione televisiva disposizioni normative e regolamentari
La programmazione televisiva disposizioni normative e regolamentari Avv. Mauro Maiolini Roma, lì 22 maggio 2012 1 PREMESSA Obiettivo del presente seminario è quello di offrire all operatore televisivo
DettagliDELIBERA N. 180/12/CONS
DELIBERA N. 180/12/CONS PIANO PROVVISORIO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE PER IL SERVIZIO RADIOFONICO DIGITALE NELLA REGIONE DEL TRENTINO ALTO ADIGE PROGETTO PILOTA NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO.
DettagliDELIBERA n. 438/13/CONS
DELIBERA n. 438/13/CONS AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI ANALISI SULLE CONDIZIONI E MODALITÀ DI UTILIZZO DELLA CAPACITÀ TRASMISSIVA PER LA DIFFUSIONE DI CONTENUTI AUDIOVISIVI, SULLE PRINCIPALI PIATTAFORME TRASMISSIVE
DettagliDELIBERA N. 475/10/CONS
DELIBERA N. 475/10/CONS PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE PER IL SERVIZIO DI RADIODIFFUSIONE TELEVISIVA IN TECNICA DIGITALE NELL AREA TECNICA CORRISPONDENTE AL TERRITORIO RICOMPRENDENTE LE PROVINCE
DettagliAUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI Direzione Servizi Media Direzione Reti e Servizi di Comunicazione Elettronica Via Isonzo, 21/B 00198 Roma
Associazione Radio AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI Direzione Servizi Media Direzione Reti e Servizi di Comunicazione Elettronica Via Isonzo, 21/B 00198 Roma Via P.E.C. all indirizzo: agcom@cert.agcom.it
DettagliPiano Digitale e... qualche commento sulla transizione
Piano Digitale e... qualche commento sulla transizione Antonio Sassano Università di Roma La Sapienza 1 Argomenti trattati 1. RUOLO DELLA PIANIFICAZIONE 2. IL PIANO DIGITALE (2003) 3. RISORSE RESIDUE 4.
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliAllegato 2 alla delibera n. 93/12/CONS. Relazione Tecnica. 1. Premessa.
Allegato 2 alla delibera n. 93/12/CONS Relazione Tecnica 1. Premessa. Ai fini del completamento della pianificazione delle frequenze per la televisione terrestre in tecnica digitale con la pianificazione
DettagliPremessa RISOLUZIONE N. 32/E. Roma, 4 aprile 2012
RISOLUZIONE N. 32/E Direzione Centrale Normativa Roma, 4 aprile 2012 OGGETTO: Trattamento fiscale della produzione di energia elettrica da parte dell ente pubblico mediante impianti fotovoltaici Scambio
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliLA NUOVA REGOLAMENTAZIONE SULL ORDINAMENTO AUTOMATICO DEI CANALI (LCN) DELLA TV DIGITALE TERRESTRE DI CUI ALLA DELIBERA 237/13/CONS DELL AGCOM
LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE SULL ORDINAMENTO AUTOMATICO DEI CANALI (LCN) DELLA TV DIGITALE TERRESTRE DI CUI ALLA DELIBERA 237/13/CONS DELL AGCOM APPROFONDIMENTI INTERPRETATIVI, ESIGENZE DI CHIARIMENTO, CRITICITA
DettagliIl Presidente del Consiglio dei Ministri
Direttiva del 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell
DettagliPSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT
PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità
DettagliDELIBERA N. 497/10/CONS
DELIBERA N. 497/10/CONS PROCEDURE PER L ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE DISPONIBILI IN BANDA TELEVISIVA PER SISTEMI DI RADIODIFFUSIONE DIGITALE TERRESTRE E MISURE ATTE A GARANTIRE CONDIZIONI DI EFFETTIVA
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico VISTO l articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79, modificato dall articolo 1-quinquies, comma 5, del decreto-legge 29 agosto 2003, n.239 convertito
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliWORKSHOP AERANTI-CORALLO 13 MAGGIO 2004. Sintesi della relazione dell avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO e presidente AERANTI
WORKSHOP AERANTI-CORALLO 13 MAGGIO 2004 Sintesi della relazione dell avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO e presidente AERANTI Problematiche normative relative ai fornitori di contenuti
DettagliDELIBERA N. 24/11/CONS
DELIBERA N. 24/11/CONS MERCATO DEI SERVIZI DI DIFFUSIONE RADIOTELEVISIVA PER LA TRASMISSIONE DI CONTENUTI AGLI UTENTI FINALI (MERCATO N. 18 FRA QUELLI IDENTIFICATI DALLA RACCOMANDAZIONE SUI MERCATI RILEVANTI
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA Doc. XVIII n. 59 RISOLUZIONE DELLA 8ª COMMISSIONE PERMANENTE (Lavori pubblici, comunicazioni) (Estensore BUTTI) approvata nella seduta pomeridiana del 20 ottobre
DettagliAllegato A DISPOSIZIONI PER IN MATERIA DI GESTIONE DELLE CONGESTIONI IN IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE SULLA RETE DI INTERCONNESSIONE CON L ESTERO
DISPOSIZIONI PER IN MATERIA DI GESTIONE DELLE CONGESTIONI IN IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE SULLA RETE DI INTERCONNESSIONE CON L ESTERO 1 INDICE INDICE 2 PARTE I DISPOSIZIONI GENERALI 3 ARTICOLO 1 DEFINIZIONI
DettagliWORKSHOP DAY DEL RADIOTV FORUM DI AERANTI-CORALLO
WORKSHOP DAY DEL RADIOTV FORUM DI AERANTI-CORALLO Relazione introduttiva dell avv. Marco Rossignoli Coordinatore di Aeranti-Corallo e Presidente Aeranti Milano 3 novembre 2009 Il passaggio al digitale
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliDELIBERA N. 451/13/CONS
DELIBERA N. 451/13/CONS REVISIONE DEL PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE PER IL SERVIZIO TELEVISIVO TERRESTRE IN TECNICA DIGITALE PER LE RETI NAZIONALI, DI CUI ALLA DELIBERA N. 300/10/CONS L'AUTORITÀ
DettagliAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
DELIBERA N. 402/15/CONS MODIFICA DEL PIANO NAZIONALE DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE PER LA RADIODIFFUSIONE TELEVISIVA IN TECNICA DIGITALE DVB-T IN ATTUAZIONE DELL ART. 6, COMMA 8, DELLA LEGGE 21 FEBBRAIO
DettagliApprovazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.
Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliMobile TV Quali opzioni per le architetture di rete
Guido GENTILE Elettronica Industriale Mobile TV Quali opzioni per le architetture di rete Bologna 24 Novembre 2005 0 Agenda Introduzione all architettura DVB-H Mediaset Specificità e problematiche nella
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50
REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto
DettagliPresupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato
Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento
DettagliCOMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria
Approvato con Delibera G.C. n. 20 del 30/01/2013 COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ *** 2013 2015 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche
DettagliPOR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura
Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 4.7- Promozione e marketing turistico 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento Asse 4 - Sviluppo Locale 4. Descrizione della
DettagliPatrimonio Ambiente e Verde Urbano Attività Produttive e Commerciali
Patrimonio Ambiente e Verde Urbano Attività Produttive e Commerciali P.G. N.: 4978/2008 Prog. n.: 1/2008 Data Seduta Giunta : 15/01/2008 Data Pubblicazione : 19/01/2008 Data Esecutivit à: 29/01/2008 Esecutivo
DettagliPROCEDURA --------------------------------------
PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità
DettagliSISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione del rischio amministrativo-contabile
Allegato al Decreto n. 465 del 30/07/2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 per lo sviluppo del SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione ***** pagina 1/12 1. Linee guida
DettagliDISPOSIZIONI PER L ANNO 2010 IN MATERIA DI GESTIONE DELLE CONGESTIONI IN IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE SULLA RETE DI INTERCONNESSIONE CON L ESTERO
DISPOSIZIONI PER L ANNO 2010 IN MATERIA DI GESTIONE DELLE CONGESTIONI IN IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE SULLA RETE DI INTERCONNESSIONE CON L ESTERO 1 INDICE INDICE 2 PARTE I DISPOSIZIONI GENERALI 3 ARTICOLO
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliDelibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;
Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione
Dettagli5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato
5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** 2013 2015 1 Approvato con delibera della GC n 30 del 29/01/2013, immediatamente eseguibile. 1 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche normative
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliCONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI
Comune di Bellino Comune di Brossasco Comune di Costigliole Saluzzo Comune di Frassino Comune di Isasca Comune di Melle Comune di Valmala Comune di Venasca CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI
DettagliSchema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: Attuazione del principio della valutazione tra pari per la selezione dei
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: Attuazione del principio della valutazione tra pari per la selezione dei progetti di ricerca ai sensi dell articolo 20, comma 1, della
DettagliRepertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche
Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche All. VII, parti A e B, punto 8 della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parti A e B, punto 8, alla Parte Terza del D.Lgs.
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliComune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale
Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...
DettagliAzienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI. Art.1
Azienda Speciale Servizi Comuni REGOLAMENTO DI CONTABILITA DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 Il presente regolamento intende disciplinare gli aspetti amministrativi, contabili e gestionali dell Azienda Speciale
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1931
Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1931 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori VITA, DI GIOVAN PAOLO, VIMERCATI e ZANDA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 14 DICEMBRE 2009 Misure per favorire la
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
Dettagli1) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO EUROPEO... 2 2) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO ITALIANO... 2
CONTESTO NORMATIVO 1) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO EUROPEO... 2 2) REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO DEL GAS IN AMBITO ITALIANO... 2 3) DELIBERE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL
DettagliPresidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico
Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E
DettagliComitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto
Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto Deliberazione n. 47/2012 PROCEDURE APPLICABILI PER IL PERIODO
DettagliESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR
ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR Politica per la gestione dei conflitti d interesse di GENERALI INVESTMENTS EUROPE
DettagliREGOLAMENTO GESTIONE CONTABILE
AUTORITA D AMBITO N. 5 ASTIGIANO MONFERRATO Sede c/o Provincia di Asti - Uffici in Via Antica Zecca n 3-14100 ASTI Tel. 0141/351442 - Fax 0141/592263 E-mail ambito5.ato5@reteunitaria.piemonte.it www.ato5asti.it
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
DettagliSETTORE POLITICHE SCOLASTICHE, GIOVANILI E FORMAZIONE PROFESSIONALE SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO AVVISO PUBBLICO
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE SPESE DI TRASPORTO DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI CHE FREQUENTANO ISTITUTI SUPERIORI DI SECONDO GRADO DELLA PROVINCIA. ANNO SCOLASTICO
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliProgetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA
Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA Norme di riferimento - D.lgs.15 aprile 2005, n. 77, "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo
DettagliNormativa. Da sito FatturaPA: http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/normativa/f-1.htm
Risorse on-line Sito FatturaPA Sito istituzionale di riferimento per la fatturazione elettronica verso la PA che contiene la documentazione riguardo alla normativa di riferimento e regole tecniche, strumenti
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
DettagliREGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO
REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO Ind Pagina 1 di 7 Indice Art. 1 Oggetto...3 Art. 2 Esclusioni...3 Art. 3 Documenti di riferimento...3 Art. 4 Finalità...4 Art. 5 Programmazione delle attività di
DettagliC i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1
C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1 Circolare Numero 33/2015 Oggetto Sommario Contributi per la valorizzazione all estero dei marchi italiani ( Bando Marchi +2 MISE ). Con l Avviso
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
Sede legale: Ravenna Via A.Guerrini n.14 Capitale sociale euro 54.408.226,50 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro delle Imprese di Ravenna n.00070300397 Iscrizione all Albo delle Banche: n. 1061
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
Dettagli1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE
1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI
DettagliComune di Padova. Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova
Comune di Padova Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 17 giugno 2011 Indice CAPO I PRINCIPI GENERALI...2 Articolo
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
Dettagli(Finalità e ambito di applicazione)
6 15.1.2003 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 gennaio 2003, n. 3/R Regolamento per lo svolgimento delle procedure telematiche di acquisto
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliDirezione Organizzazione 2014 02021/004 Servizio Formazione Ente CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
Direzione Organizzazione 2014 02021/004 Servizio Formazione Ente CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 615 approvata il 24 aprile 2014 DETERMINAZIONE: AFFIDAMENTO IN ECONOMIA E ISCRIZIONE
DettagliProcedura GESTIONE DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Pag. 1 di 6 Oggetto Procedura GESTIONE DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE 2 20.05.2013 REVISIONE PER RIORGANIZZAZIONE INTERNA RGQ DT PRS 1 23.03.2007 MODIFICHE A SEGUITO V.I.R. E.MINELLI M. TRAVERSINI
DettagliLo sviluppo della Banda Larga. Direzione Sistemi Informativi
Lo sviluppo della Banda Larga Direzione Sistemi Informativi 1 Il modello di Sviluppo della Banda Larga in Veneto Regione del Veneto - coerentemente al Piano Nazionale per lo Sviluppo della Banda Larga
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE VIII COMUNICAZIONE DEL VICE MINISTRO CATRICALA SULLE PROCEDURE PER L ASTA DELLE FREQUENZE TELEVISIVE IN DIGITALE Roma, 5 febbraio
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU
DettagliUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale
Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliOlbia Costa Smeralda
Aeroporto Olbia Costa Smeralda GEASAR S.p.A. CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 993,60 kw PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DI MASSIMA 1 - PREMESSE La Geasar SpA, società di
DettagliCodice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing"
Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing" Premessa A seguito del recepimento della direttiva Market Abuse con
DettagliPotenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI
Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre
DettagliRegolamento Approvato con delibera C.C. n. 35/91/190 del 29/03/2004
Regolamento Comunale per l installazione e l esercizio degli impianti radiobase per telefonia mobile e per teleradiocomunicazioni per la diffusione di segnali radio e televisivi. Regolamento Approvato
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI QUADRI DEL SETTORE RADIOTELEVISIVO
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI QUADRI DEL SETTORE RADIOTELEVISIVO Televisione nazionale - Servizi Media Audiovisivi (SMA) lineari e non lineari su reti trasmissive tradizionali (inclusa IPTV): fornitori
DettagliN. del APPROVAZIONE PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA CELLULARE E DELLE STAZIONI RADIOTELEVISIVE - ANNO 2013.
N. del OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO DI LOCALIZZAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE PER LA TELEFONIA CELLULARE E DELLE STAZIONI RADIOTELEVISIVE - ANNO 2013. PROPOSTA DI DELIBERA Premesso: - che la Legge 28
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
Dettagli1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO
1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO Il primo Programma Triennale dei Servizi della Regione Abruzzo vede la luce nell ambito della redazione del PRIT ed in un momento di generale incertezza a livello nazionale
DettagliRegolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente
Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1
Dettagli