PROGRAMMA NAZIONALE SCUOLE APERTE a.s. 2007/2008 (C.M. 4026/P5 del 29/08/2007, nota prot. 5906/P5 del 28/11/2007)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGRAMMA NAZIONALE SCUOLE APERTE a.s. 2007/2008 (C.M. 4026/P5 del 29/08/2007, nota prot. 5906/P5 del 28/11/2007)"

Transcript

1 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale PROGRAMMA NAZIONALE SCUOLE APERTE a.s. 2007/2008 (C.M. 4026/P5 del 29/08/2007, nota prot. 5906/P5 del 28/11/2007) Prot data 27/12/2007 FORMULARIO DI PRESENTAZIONE L ISTITUZIONE SCOLASTICA ( denominazione completa) ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE U. FOSCOLO TEANO intende promuovere il Progetto dal titolo: A SCUOLA DI TEATRO La scuola ha ricevuto finanziamenti per progetti affini ( Scuole Aperte regionale, altro. (specificare) [ SI ] X[ NO ] Se si specificare: Anno scolastico Descrizione INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA Dati anagrafici della Scuola Codice scuola Codice meccanografico C E I S E Indirizzo VIA ORTO CERASO Città, c.a.p. prov. TEANO CASERTA Telefono Fax dirigentefoscolo@istruzione.it Indirizzo web Codice fiscale scuola Cognome e nome del Dirigente scolastico Cognome e nome del coordinatore del progetto (se diverso dal dirigente) Alessandro Cortellessa 1

2 AMBITO TEMATICO 6 PROMOZIONE DELLE DISCPLINE ARTISTICHE, AD ESEMPIO: TEATRO, DANZA, ARTI FIGURATIVE A. DESTINATARI DEGLI INTERVENTI - Alunni delle scuole del II ciclo dell Istruzione. - Genitori, popolazione giovanile, popolazione adulta del territorio B. AZIONI - Favorire le attitudini di ciascun alunno attraverso la molteplicità dei linguaggi. - Favorire l operatività a carattere laboratoriale (di pittura, di grafica, di manipolazione, fotografia, cinematografia, arte teatrale, danza). - Selezionare le tematiche legate al mondo giovanile e alla realtà contemporanea. - Approfondimento critico per la fruizione delle opere importanti visive, pittoriche e multimediali. C. ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE ATTIVITA DI PROGETTO C.1 - Risorse strutturali utilizzate per le attività di progetto n. Strutture Scolastiche Laboratorio di pittura e arti grafiche Laboratorio di danza Laboratorio di fotografia Laboratorio cinematografico/teatrale Interne alla Sede di Presenti nelle scuole della Esterne/territoriali erogazione del Servizio rete [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] Altri specialistici laboratori [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] [ SI ] [ NO ] Gli ambienti indicati garantiscono l accesso a studenti con handicap fisici X [ SI ] [ NO ] Gli ambienti indicati garantiscono postazioni di lavoro ed attrezzature adeguate, nel rispetto delle norme di sicurezza X [ SI ] [ NO ] 2

3 C.2 - Partecipazione delle famiglie Descrizione sintetica delle modalità di partecipazione: Le famiglie saranno coinvolte direttamente nel percorso didattico, collaborando in ogni sua fase C.3 - Ampliamento dell offerta formativa di cui alla C.M. 4026/P5 del 29/08/2007. L ampliamento dell offerta formativa e la piena fruizione delle attrezzature scolastiche saranno realizzati: in orario curricolare [ SI ] [ NO ] in orario extracurricolare [ SI ] [ NO ] C.4 - Principali azioni, curricolari ed extracurricolari, coerenti con il progetto realizzate dalla Scuola negli ultimi anni e/o in corso Il Progetto intende potenziare esperienze/iniziative già realizzate dalla scuola nel corso dei precedenti anni scolastici X [ SI ] [ NO ] Se si specificare: Anno scolastico Descrizione 2006/2007 Laboratorio Teatrale 2005/2006 Laboratorio Teatrale 2004/2005 Laboratorio Teatrale 3

4 D IL PROGETTO D.1 Motivazione dell intervento Descrizione sintetica delle esigenze specifiche del contesto scolastico e del territorio, con particolare riguardo ai seguenti fattori critici: - area a rischio di devianza giovanile; - zona periferica di area metropolitana; - zona con forte carenza di centri di aggregazione giovanile; Antica capitale dei Sidicini, Teanum sidicinum, era la città più grande sulla via latina la sola degna di essere accostata a Capua. Così venne descritta da Strabone. In effetti, la grande area archeologica, delimitata a oriente dal fiume Savone e il sistema dei complessi monumentali romani, sottolineano la ricchezza della città e il suo antico splendore: il teatro romano, l anfiteatro, le terme, i templi, le numerose e ricche necropoli e la complessa struttura dei collegamenti. A tutt oggi solo il teatro è stato, in piccola parte, portato alla luce, ma con l inaugurazione nel 2002 del Museo archeologico si assiste ad un rinnovato interesse per la città antica. La storia di Teano, non finisce con l impero romano. La città divenne, infatti, nell 843, contea longobarda e poi un importante centro medioevale. Teano, sorge alle falde sud-orientali del Massiccio vulcanico di Roccamonfina, che presenta alla base una superficie di 450 kmq. e che si erge fino ad un altitudine di metri. La Comunità che abita il Massiccio vulcanico di Roccamonfina, ha trovato di recente un luogo istituzionale dove esercitare le capacità di ascolto, di tutela, di valorizzazione e di programmazione dello sviluppo socio economico sostenibile: il Parco di Roccamonfina Foce del Garigliano. Il Comune di Teano svolge, sotto questo aspetto, un ruolo trainante e di guida, per la sua storia, le sue ricchezze, i suoi monumenti, la sua agricoltura, benché ancora non perfettamente cosciente delle sue possibilità. L Istituto comprende diversi laboratori dotati di opportune risorse strumentali per lo svolgimento delle numerose attività presenti in tutti gli indirizzi: 4

5 a) 1 laboratorio linguistico video-attivo-comparativo; b) 3 laboratori multimediali; c) 1 laboratorio di fotogrammetria, costruzione, restituzione su carta, pannelli di simulazione per la sicurezza degli edifici. d) antenna parabolica; e) rete di Istituto; L ambiente di riferimento del progetto è caratterizzato da - insufficienza quali-quantitativa di stimoli culturali adeguati - assenza di strutture ludico - ricreativo culturali - assenza di fermenti culturali - impossibilità di molte famiglie di seguire i proprie figli nelle attività scolastiche e d extrascolastiche - presenza di arretratezza economica e culturale disomogeneità delle condizioni sociali e culturali forte presenza di immigrati e mancanza di sistemi di integrazione - dispersione scolastica Descrizione dei bisogni degli utenti cui è rivolto il progetto, soprattutto riferiti ai livelli di dispersione scolastica: Secondo i dati ISTAT Caserta è la provincia campana con la più bassa percentuale di ragazzi tra i 6 e i 14 anni iscritti ad un corso regolare di studi, preceduta - nell ordine pubblicato dall ISTAT dalle province di Salerno, Benevento, Avellino e Napoli. La provincia di Caserta risulta essere anche quella in cui la dispersione scolastica è più elevata con il 5,3% di non iscritti, seguono Napoli e Avellino che, con 4,8% e 4,6%, riportano percentuali superiori la media regionale (4,7%) DATI ISTAT. 5

6 D.2 - Partecipazione e coinvolgimento nella progettazione E stato realizzato il coinvolgimento nella progettazione delle rappresentanze delle famiglie [ SI ] x [ NO ] Nelle scuole secondarie di secondo grado è stato realizzato il coinvolgimento nella progettazione delle rappresentanze degli studenti X [ SI ] [ NO ] D.3 - Destinatari del progetto N alunni coinvolti In percentuale Suddivisi per 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ classe % Altri.. N 42 6

7 D.4 - Obiettivi OBIETTIVI FORMATIVI L istituto con l adesione al progetto Scuole Aperte si propone di favorire e potenziare la funzione della scuola come centro di promozione, di aggregazione, sociale e civile, e di formazione della cittadinanza attiva. Obiettivo ambizioso è quello di migliorare la vita all'interno della scuola, favorire l'aggregazione, la socializzazione, la comunicazione, prevenire il bullismo, la dispersione scolastica, i disagi, la consapevolezza dell'esistenza di una società multirazziale e etnicamente mista. Punto focale del progetto è la promozione del teatro attraverso la realizzazione di un percorso didattico attivo e partecipato, in forma di Laboratorio, da intendersi come una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, che coinvolge gli alunni nel pensarerealizzare-valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri che può essere attivata sia all interno che all esterno della scuola valorizzando il territorio come risorsa per Il teatro come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico, gestuale, iconico, musicale, si configura come prezioso strumento formativo multidisciplinare e interdisciplinare, insostituibile come strumento di attivazione simbolico - semiotica, emotiva, dinamico - relazionale, culturale ed interculturale del discente. L idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, ma anche e soprattutto all iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della realtà. Teatro inteso come ogni possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà umana e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo), la sua storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l immaginazione. Così il teatro diventa strumento pedagogico, trasversale a tutti i linguaggi, i saperi e le stesse discipline curriculari. Fare teatro a scuola significa realizzare una concreta metodologia interdisciplinare che attiva i processi simbolici del discente e potenzia e sviluppa la molteplicità interattiva delle competenze e delle abilità connesse sia con la comunicazione sia con il pensiero. Un aspetto pedagogico del teatro consiste, anche, nel rappresentare i sistemi di vita ed i valori non solo della nostra cultura, ma anche delle culture diverse dalla nostra. Rappresentare in forma scenica le culture significa, non solo conoscere profondamente la cultura che si intende rappresentare, ma anche attivare forme rielaborative interculturali. 7

8 Il teatro può rappresentare non solo i tratti visibili delle culture, ma anche quelli non immediatamente percepibili come i miti, le credenze, il senso comune, l ironia, la visione del mondo. Nella nostra realtà sociale ed europea nella quale emergono sempre più fenomeni di intolleranza, di razzismo, di violenza xenofoba, conoscere e rappresentare il diverso come sistema di vita e di valori appare fondamentale in un modello pedagogico dell interculturalità. Un teatro interculturale, quindi, a scopi didattici, non solo per far conoscere le culture, ma anche per educare alla collaborazione, alla solidarietà, all integrazione nella diversità. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Nel corso del progetto l allievo giungerà a: 1) Sviluppare abilità espressive di tipo gestuale e verbale; 2) Rapportare se stessi agli altri e all interno di uno spazio; 3) Superare insicurezze e paure tipiche dell età giovanile; 4) Creare una coscienza critica ed una capacità di individuare i propri errori ed il modo per correggerli; 5) Approfondire argomenti e problematiche relative ai giovani e alla società suscitando interessi e motivazioni di impegno; 6) Conoscere il teatro nei suoi aspetti e in relazione alla sua storia, evidenziandone il valore e i caratteri rispetto ad altre forme di spettacolo contemporanee; 7) Sviluppare abilità nell ambito umanistico, imparando le tecniche di costruzione di un copione teatrale, anche attraverso l utilizzo di un linguaggio specifico e in relazione alle esigenze della scena; 8) Individuare problemi e superare difficoltà 8

9 D.5 Risultati attesi Breve descrizione dei risultati che il progetto intende conseguire, espressi in termini di attività realmente implementabili Il progetto intende realizzare un Laboratorio di Teatro usufruibile non solo dagli alunni della scuola ma da tutta la popolazione, così la scuola potrà essere luogo di incontro e confronto tra ragazzi, adulti e immigrati presenti sul territorio. L arte del Teatro può rappresentare una grande occasione per superare pregiudizi e barriere razziali, favorendo la comunicare attraverso al recitazione 9

10 D.6 - Contenuti ed azioni Breve descrizione dei contenuti, delle attività e delle azioni che si intendono realizzare FASI DELL INTERVENTO L intervento prevede vari fasi: I ACCOGLIENZA E ORGANIZZAZIONE II LABORATORIO DIDATTICO III RAPPRESENTAZIONE TEATRALE IV DIVULGANDO mostra documentale I FASE: Accoglienza e divisione dei ruoli La prima fase, preliminare a ciascuna attività progettuale, ha la funzione di presentare l'intervento e introdurre i partecipanti al tema scelto. divisione della materia da affrontare e alla divisione in gruppi di lavoro Presentato il progetto si procederà alla All interno dei vai gruppi saranno assegnati ruoli diversi per affrontare le esigenze pratiche del progetto: Docenti che prepareranno il Piano delle Attività e guideranno gli allievi nel processo formativo Allievi organizzati in Gruppi di Ricerca con funzioni diverse (ricerche, stesura testi, organizzazione del materiale) Individuazione di copioni teatrali anche dialettali da allestire 10

11 II FASE: Laboratori didattici Teatro in tour ore 100 LABORATORIO DIDATTICO - In ogni momento della condizione umana, fin dall antichità, il teatro ha sempre avuto una funzione importante e quasi sacra. Nell antica Grecia il teatro aveva una funzione purificatrice degli spettatori, che assistendo nei giorni sacri delle feste a rappresentazioni teatrali nelle quali venivano criticati comportamenti umani che esulavano dal rispetto delle leggi umane e divine, imparavano a non ripetere gli errori del passato e ad assumere atteggiamenti e modi di vita ispirati a sentimenti umani e comportamenti civili. Da sempre il teatro ha avuto il merito di tradurre sulla scena la realtà nelle sue sfumature, da sempre ha permesso all uomo di capire meglio se stesso e gli altri, di educarsi alla comprensione e al rispetto Oggi in una società che, aprendosi agli altri, è diventata multiculturale e multirazziale, il teatro è chiamato ad assolvere il suo ruolo reso ancora più valido e importante dai continui cambiamenti, continui incontri e confronti con gli altri. Al teatro spetta il complesso compito di avvicinare l uomo all uomo, di educarlo al rispetto della conoscenza dell altro, di sollecitare in lui il desiderio di tolleranza e di pace in una visione della società che può crescere e migliorare solo col contributo di tutti, del più vecchio e del più giovane, del nativo e del forestiero, del più importante e del più umile, al di là di ogni provenienza, colore, lingua, religione. Il teatro deve diventare punto di dialogo e di incontro fra uomini e culture. Obiettivi: obiettivo del laboratorio didattico è quello di: 1. guidare gli studenti alla lettura e all'interpretazione di pièces teatrali di autori noti; 2. sviluppare capacità di analisi e di critica artistica 3. promuovere una cultura teatrale e cinematografica 4. informare sulle offerte teatrali proposte dal territorio 5. promuovere l'analisi e lo studio di manifestazioni teatrali proprie della tradizione culturale del territorio di appartenenza, con particolare riferimento alle piéces in dialetto napoletano. 6. organizzare le uscite didattiche per la visione degli spettacoli teatrali 11

12 Contenuti: Fasi iniziali saranno così suddivise: Lettura del testo (Il testo viene letto prima dal docente, per la giusta interpretazione, poi dagli allievi in due momenti successivi: individuale e collettivo.) Verifica della comprensione del testo (Il docente pone una serie di domande agli alunni, facendo intervenire tutti nella conversazione.) Trasformazione del testo in sceneggiatura (E uno dei momenti più importanti del lavoro. Gli allievi sotto la guida del docente, articoleranno il testo in quadri o scene, scriveranno i dialoghi e individueranno la parte di racconto da far reci-tare al narratore, facendo in modo da garantire la recitazione atutti gli attori, inventando opportunamente personaggi e comparse.) Scelta degli attori e assegnazione delle parti La scelta degli attori dovrà essere fatta tenendo in giusta considerazione le capacità interpretative degli alunni.) Lettura del testo sceneggiato (Dopo aver scritto la sceneggiatura e assegnate le parti, è opportuno far leggere varie volte il testo dagli attori, per curare la dizione di ognuno e l interpretazione esatta dei personaggi.) Memorizzazione delle parti assegnate (Ogni attore dovrà memorizzare prima delle prove la parte assegnata, per abbreviare i tempi di preparazione del lavoro.) Verifica, consolidamento e sviluppo della capacità recitativa (Momento importantissimo da non sottovalutare. Verificare la memorizzazione della parte; curare l esatta dizione del testo; apportare le modifiche che si rivelano necessarie per la dovuta cadenza e scioltezza recitativa; consolidare la capacità recitativa degli attori rendendola il più naturale possibile; curare il complesso dei gesti, del movimento del corpo, degli atteggiamenti del volto per rendere l espressione verbale più incisiva ed efficace.) Ideazione e progettazione della scenografia dei vai quadri (Lavoro da affidare ai giovani del gruppo sotto la guida degli adulti, per dare spazio alla loro capacità creativa, guidandoli però verso una scelta di soluzioni possibili e semplici da realizzare.) Realizzazione della scenografia a misura reale (La realizzazione della scenografia permette di organizzare un vero lavoro di gruppo. Ognuno sarà impegnato a seconda delle proprie capacità e apprenderà anche soluzioni che poi gli serviranno quando dovrà lavorare senza una guida. Una scenografia, pur semplice, che riproduca il più fedelmente possibile la realtà rappresentata, l ambiente che fa da sfondo alla storia, consentirà agli attori di raggiungere una maggiore naturalezza nell interpretazio-ne del testo.) Scelta dei costumi (La scelta dei costumi naturalmente è condizionata dalla storia rappresentata. Che sia la più semplice possibile, utilizzando vestiti e stoffe che ogni alunno può rinvenire senza alcun sacrificio particolare, per 12

13 evitare inutili e poco educative dimostrazioni di prosperità familiare. Una scelta particolarmente indovinata dà un tocco di completezza che non guasta mai.) Scelta della colonna musicale (Di solito è il docente che provvede alla scelta delle musiche. Ma se si affida agli alunni questo compito, è un ulteriore occasione che si offre loro per sviluppare e potenziare la capacità estetica e la ricerca di linguaggi musicali.) Reperibilità dei materiali e degli strumenti (E un momento di ricerca individuale e collettiva. Pur invitando gli alunni a ricorrere a materiali e strumenti poveri, indirizzarli però verso soluzioni che si avvicinino il più possibile alla realtà rappre-sentata.) Allestimento dell ambiente della rappresentazione Prove nell ambiente allestito LA III FASE RAPPRESENTAZIONE TEATRALE; Questa fase, prevede, la realizzazione scenica del testo Le tematiche scelte dai ragazzi e adulti coinvolti dovranno essere legate al territorio del progetto, il testo potrà essere anche in dialetto. I partecipanti potranno anche scegliere di rappresentare una commedia in dialetto napoletano di De Filippo, Scarfoglio o altri. Si procede per gruppi di lavoro coordinati ciascuno da un insegnante esperto e da un allievo responsabile del settore. biettivi: 1) Imparare a lavorare in un gruppo rapportandosi alle esigenze e alle capacita degli altri; 2) Acquisire capacità di considerare e valutare il lavoro analiticamente e nella sua globalità; 3) Sapersi muovere in uno spazio; 4) Acquisire capacità interpretative; 5) Acquisire o potenziare abilità espressive; 6) Vincere emotività e timidezza. - 13

14 D.7 Scelte metodologiche Descrizione sintetica delle strategie e della metodologia, con opportuni riferimenti alla didattica attiva e laboratoriale Punto focale del progetto è la promozione del teatro attraverso la realizzazione di un percorso didattico attivo e partecipato, in forma di Laboratorio, da intendersi come una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità. La metodologia formativa utilizzata sarà di tipo innovativo e incentrata sulla valorizzazione delle dinamiche di gruppo, per favorire il dialogo e la capacità di team working. Nello specifico saranno svolte le seguenti attività: Colloqui individuali; -Colloqui orientativi di gruppo; Scambio di opinioni; Test autovalutativi; Certificazione e bilancio delle competenze; sviluppo del senso di appartenenza d un gruppo sociale sviluppo della percezione delle relazioni interculturali. 14

15 D.8 - Strumenti organizzativi Il progetto prevede l adozione dei seguenti strumenti organizzativi (flessibilità temporale, articolazione modulare del monte ore annuale della disciplina, valenza interdisciplinare, ecc.) Descrivere brevemente Il Laboratorio teatrale prevede la collaborazione di docenti di diverse discipline: Lettere, storia dell arte, Lingua, Arte e immagine. Disegno, ecc. per questo il percorso necessità di essere svolto in orari pomeridiani e con flessibilità modulare per adattarsi alle necessità dei vari docenti. Inoltre è prevista la divisione in moduli delle varie azioni organizzate in base ad uno specifico calendario stabilito dai docenti. I moduli svolti dai Vari gruppi in modo flessibile e autonomo 15

16 D.9 - Tempi di realizzazione Il progetto sarà realizzato a partire dal mese di marzo con durata (barrare la casella) Mensile Trimestrale semestrale con n...ore settimanali con n. 6..ore settimanali con n....ore settimanali Il numero complessivo delle ore di attività programmate è pari a 120. D.10 - Monitoraggio e verifica Criteri qualitativi per misurare l efficacia del processo progettuale: (es.: livello di partecipazione alle attività in termini di motivazione, produzione, costruzione di rapporti e reti tra scuole; qualità dei rapporti tra gli attori dell iniziativa; livello di soddisfazione degli utenti, ecc.) Percentuale di partecipazione tra gli alunni Percentuale di partecipazione tra i familiari Percentuale di partecipazione tra gli adulti Alto livello motivazionale dei partecipanti acquisito con appositi questionari Alto livello di soddisfazione di partecipazione all iniziativa Partecipazione della cittadinanza alla Rappresentazione tearale organizzata dalla scuola Descrizione sintetica delle strategie e della metodologia - della valutazione in itinere, volta a modificare l andamento del processo e ad accertare la validità di tempi, contenuti, modalità operative - della valutazione in itinere, volta a modificare l andamento del processo e ad accertare la validità di tempi, contenuti, modalità operative L obiettivo del sistema di monitoraggio è il controllo dei processi per un miglioramento continuativo dell offerta formativa; il sistema di valutazione risulta costituito da un insieme integrato di strumenti per le attività di rilevazione e di elaborazione dei dati mediante il quale è possibile avere la percezione di come l azione si sta sviluppando sotto il profilo del perseguimento degli obiettivi formativi e dei riscontri qualitativi. Gli oggetti della valutazione saranno: - le competenze in ingresso, - le competenze acquisite, - il clima relazionale, - il raggiungimento di obiettivi progettuali. 16

17 della valutazione ex-post, di tipo sommativo, finalizzata a rilevare i risultati conseguiti nella loro globalità Tale valutazione consentirà al responsabile di progetto di elaborare le disfunzioni,qualora ne fossero emerse, e quantificare i risultati nella loro globalità. Strumenti di verifica Strumenti di verifica utilizzati saranno: - questionari, - colloqui, - test, che saranno somministrati dai docenti. Le prove di verifica tenderanno a valutare: - acquisizione di atteggiamenti e comportamenti professionali; - acquisizione di conoscenze di base/trasversali; - acquisizione di abilità organizzative; - acquisizione di abilità nel problem solving. 17

18 E COMUNICAZIONE E RESTITUZIONE ESITI E.1 - Sensibilizzazione Indicare la tipologia delle iniziative che si intendono adottare per pubblicizzare il progetto: azioni di sensibilizzazione, informazione manifesti e volantini manifestazione finale pubblicizzazione presso il Comune pubblicizzazione presso associazioni Culturali Attivazione rete web Pubblicazione dell evento sul sito della scuola. E.2 - Documentazione Esplicitare le modalità previste per l attività di documentazione.. Tutto il materiale prodotto (cartellonistica, ricerche, approfondimento,, scene, costumi realizzati.) sarà messo a disposizione dell utenza presso il laboratorio teatrale d istituito.sarà realizzato un CD rom con lo spettacolo finale e le attività precedenti E.3 - Restituzione degli esiti E previsto un evento conclusivo al termine delle attività? Si No Se sì specificare (eventi artistici, competizioni, gare, esposizioni, mostre, dibattiti, ecc.) x Rappresentazione teatrale DELIBERA DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO: Collegio dei docenti Delibera n 01 del 19/12/200 7 Verbale n. 05 Consiglio di Istituto Delibera n 01 del 22/12/20 07 Verbale n. 03 CONTRATTAZIONE R.S.U.: data 22/12/2007 Verbale n. 21 Timbro 18 scuola Il Dirigente dell Istituzione Scolastica

ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA PRIMARIA ACUTO/FIUGGI. Leggere è bello. Anno scolastico 2012/2013

ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA PRIMARIA ACUTO/FIUGGI. Leggere è bello. Anno scolastico 2012/2013 ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA PRIMARIA ACUTO/FIUGGI Leggere è bello Anno scolastico 2012/2013 Premessa Le insegnati della Scuola Primaria S. Maria de Mattias di Acuto e le classi seconda A tempo pieno e

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Laboratorio linguistico e teatrale per alunni stranieri

Laboratorio linguistico e teatrale per alunni stranieri Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione Laboratorio linguistico e teatrale per alunni stranieri Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA

ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA Scheda progetto prevista dall art. 2 c. 6 D. 44del 01/02/01 Da allegare al Programma Annuale SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA COLLODI GEBBIONE PROGETTO LABORATORIO TEATRALE

SCUOLA PRIMARIA COLLODI GEBBIONE PROGETTO LABORATORIO TEATRALE SCUOLA PRIMARIA COLLODI GEBBIONE ANNO SCOLASTICO 2010/2011 PROGETTO LABORATORIO TEATRALE (INS. LABATE, BARRECA, STELITANO, CASILI, MAURO) (ESP. EST. MARINO TERESA) PROPOSTA PROGETTUALE DI LABORATORIO TEATRALE

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini

Dettagli

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso: LIVELLI DI PARTENZA Strumenti utilizzati per rilevarli: Colloqui individuali e di gruppo sul curricolo formativo generale e specifico disciplinare e pregresso. Discussione di gruppo. Livelli di partenza

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO TEATRO

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO TEATRO ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO TEATRO Il progetto teatro nasce dalla necessità di avvicinare gli alunni al mondo teatrale perché

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine

Dettagli

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema con un approccio ludico

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* E' atto successivo alla Diagnosi Funzionale (a cura della NPI) e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado

proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado proposta di personalizzazione per gli studenti ai fini del conseguimento diploma secondaria I grado Il percorso si articola su moduli che intendono rafforzare le competenze di base ed investire sulle competenze

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA PROGETTO IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA Anno 2010 1 Progetto In-Contro Nuovi spazi di comunicazione. Percorsi di partecipazione giovanile

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

ESITI DEGLI STUDENTI

ESITI DEGLI STUDENTI ALLEGATO Priorità e Traguardi evidenziati nel Rapporto Autovalutazione Periodo di Riferimento - 2014/15 RAV Scuola NAIC812007 "CAMPO DEL MORICINO" ESITI DEGLI STUDENTI 1. Risultati scolastici Studenti

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Sede: Misano di Gera d Adda. Ordine di scuola: Scuola Primaria. Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria

Sede: Misano di Gera d Adda. Ordine di scuola: Scuola Primaria. Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria Sede: Misano di Gera d Adda Ordine di scuola: Scuola Primaria Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria Docente responsabile: Simona Pontoglio Destinatari: tutti gli alunni della scuola Docenti

Dettagli

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIMAXIS -VILLAURBANA DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA ROMA, 2-09088 SIMAXIS (OR) - Tel. 0783 405013/Fax 0783 406452 C.F. 80005050952 - E-Mail

Dettagli

Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia

Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia gli alunni che i genitori apprezzano: - competenze e

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c.

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE. Regolamento. del gruppo di lavoro sull handicap. Regolamento GLHI. Ai sensi dell art. 15 c. ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento Regolamento GLHI del gruppo di lavoro sull handicap Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92 Approvato dal Consiglio di stituto in data 08/07/2013 1 Gruppo di Lavoro

Dettagli

PROGETTO CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO

PROGETTO CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO PROGETTO CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO Il progetto nasce dall' esigenza di garantire all'alunno un percorso formativo organico e completo, cercando di prevenire eventuali difficoltà che potrebbero insorgere

Dettagli

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante:

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante: Attività per il sistema di formazione della PC Il sistema lombardo della Protezione Civile potrà professionalizzarsi e rendersi sempre più efficace ed efficiente quanto più la formazione degli operatori

Dettagli

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si

Dettagli

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3 1 SOMMARIO Destinatario pag. 3 Normativa di riferimento pag. 3 Finalità del progetto pag. 3 Obiettivi generali pag. 3 Obiettivi educative e didattici pag. 3 Obiettivi specifici di apprendimento pag. 4

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI. PROGETTO Lingua Inglese

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI. PROGETTO Lingua Inglese Denominazione del progetto/laboratorio English time Responsabile di progetto D Aniello Michelina PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI PROGETTO Lingua Inglese SCUOLA Primaria

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI "L. EINAUDI"

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI L. EINAUDI PROPOSTA ATTIVITA A.S. 2008-09 M1/PA08 CURRICOLARE EXTRACURRICOLARE ALTRO Titolo del Progetto Accoglienza- Alfabetizzazione,- Educazione interculturale Responsabile del Progetto Prof. ssa Colombo Lidia

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI

PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI P R O G E T T O D I C I R C O L O NOI A SCUOLA DI RACCONTERIA PROMUOVIAMO LA LETTUR! ANNO SCOLASTICO 2015/2016 DIREZIONE DIDATTICA IS MIRRIONIS - CAGLIARI PREMESSA Com è possibile riuscire a far sì che

Dettagli

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF)

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) 1.1 Denominazione progetto Indicare denominazione del progetto Il Progetto, denominato Educare con l arte, si articola in due Sezioni :

Dettagli

Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH)

Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH) Istituto di Istruzione Superiore Pudente-Pantini Vasto (CH) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico / Cognome Nome nato a in data residente a provincia Via Telefono Indirizzo Classe Sezione Sede

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTO. Regione..

SCHEDA DI PROGETTO. Regione.. Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila

Dettagli

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006

Scuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006 anno scolastico 2005/2006 Progetto recupero. Considerando non sufficienti le ore che il Provveditorato ha destinato ai bambini diversamente abili inseriti nella nostra scuola, le insegnanti di sezione

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI E DIRIGENTI - A.S. 2012-2013 Curricolo,apprendimenti e valutazione nelle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo dell

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

Progetto Volontariato e professionalità

Progetto Volontariato e professionalità Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -

Dettagli

PROGETTO CONTINUITA' ORIENTAMENTO

PROGETTO CONTINUITA' ORIENTAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO G.GALILEI Scuola dell infanzia, primaria, secondaria di primo grado VIA CAPPELLA ARIENZO TEL. 0823/755441 FAX 0823-805491 e-mail ceee08200n@istruzione.it C.M. CEIC848004 Sito web www.scuolarienzo.it

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Relatore: Paula Eleta

Relatore: Paula Eleta A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

Differenze e diversità - Si può essere diversi e uguali? La Giornata dell Intercultura nella scuola

Differenze e diversità - Si può essere diversi e uguali? La Giornata dell Intercultura nella scuola Differenze e diversità - Si può essere diversi e uguali? La Giornata dell Intercultura nella scuola Un mondo di DIVERSITÀ Un percorso per le pari opportunità nella diversità attraverso il Teatro, la Danza

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

DISCIPLINE PITTORICHE

DISCIPLINE PITTORICHE Anno Scolastico 2014-15 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: ARTI FIGURATIVE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA A DISCIPLINE PITTORICHE SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO OBIETTIVI GENERALI/ FINALITA' - Educazione all

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 Docente: Elvio SILVESTRIN Materia: GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 3A CAT Indirizzo: Geometri Testi in adozione: Gestione del cantiere e sicurezza,

Dettagli

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE

STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato

Dettagli

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta

Dettagli

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Dino Cristanini LE COMPONENTI DI UNA COMPETENZA CONOSCENZE ABILITÀ OPERAZIONI COGNITIVE DISPOSIZIONI COME PROMUOVERE LO SVILUPPO DI UNA COMPETENZA FAVORIRE

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ARCI NAPOLI 2) Codice di accreditamento: NZ05738 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative PROGETTO DI ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL ORA DI RELIGIONE Premessa La definizione delle attività didattiche e formative alternative all IRC spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell azione

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta

Dettagli

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM

SCHEDA PROGETTO DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF) Recupero/potenziamento matematica P1 RAV-PDM Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Alessandro Faedo Via Fante d Italia, 31-36072 - CHIAMPO (VI) Tel. 0444/475810 Fax 0444/475825 email viic87800x@istruzione.it

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA Centro Provinciale per l Istruzione degli Adulti Via Giordano Bruno sn 97100 RAGUSA

Dettagli

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base Progetto Cantieri aperti per la scuola di base TRACCIA dell INTERVISTA Istituto. Note per la compilazione Le parti a sfondo grigio saranno affrontate durante l incontro tra mini staff di istituto e intervistatori.

Dettagli

Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione

Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione secondaria superiore della città di Cremona ELABORAZIONE

Dettagli

TEMATICA: fotografia

TEMATICA: fotografia TEMATICA: fotografia utilizzare la fotografia e il disegno per permettere ai bambini di reinventare una città a loro misura, esaltando gli aspetti del vivere civile; Obiettivi: - sperimentare il linguaggio

Dettagli

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica

Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino. Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica Comune di Gradara Provincia di Pesaro e Urbino Linee guida per il funzionamento del servizio di assistenza educativa domiciliare e scolastica A cura di Settore Servizi al Cittadino Assistente Sociale Dott.ssa

Dettagli

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze)

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) 1. Gli esiti dell apprendimento: selezione delle competenze e prestazioni oggetto di un unità formativa e costruzione

Dettagli

(*) Ore dedicate alla rielaborazione dell'esperienza anche su piattaforma on-line.

(*) Ore dedicate alla rielaborazione dell'esperienza anche su piattaforma on-line. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Alessandro Manzoni Via delle Rimembranze, 34/36 20088 Rosate (Mi) Tel.0290848867 fax 0290870732 e-mail: miic87600l@istruzione.it

Dettagli

L UOMO È CIÒ CHE MANGIA

L UOMO È CIÒ CHE MANGIA L UOMO È CIÒ CHE MANGIA Motivazione Oggi l alimentazione ha assunto un ruolo importante nella determinazione della qualità della vita: essa, pertanto, si configura quale strumento indispensabile per l

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Scuola Primaria di Marrubiu

Scuola Primaria di Marrubiu Scuola Primaria di Marrubiu SESTANTE 2 Anno scolastico 2007/2008 Page 1 of 6 SOMMARIO MOTIVAZIONI...3 QUALE PROGETTO... 3 FINALITA... 4 OBIETTIVI CON VALENZA ORIENTATIVA...4 PERCORSI FORMATIVI...4 ATTIVITA

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri F. Brunelleschi Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S. 2012-2013 PRESENTAZIONE DEL CORSO SERALE PROGETTO SIRIO Il CORSO SERALE A partire

Dettagli

Scuola: I.P.S.S.S. E. DE AMICIS ROMA a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione

Scuola: I.P.S.S.S. E. DE AMICIS ROMA a.s. 2013/2014. Piano Annuale per l Inclusione Scuola: I.P.S.S.S. E. DE AMICIS ROMA a.s. 2013/2014 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge

Dettagli

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI

LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI La qualità organizzativa passa attraverso la qualità delle persone 1. Le ragioni del corso Nella situazione attuale, assume una rilevanza sempre maggiore la capacità

Dettagli

Accoglienza. laboratorio per l affiatamento di gruppo rivolto alle classi prime

Accoglienza. laboratorio per l affiatamento di gruppo rivolto alle classi prime Accoglienza laboratorio per l affiatamento di gruppo rivolto alle classi prime Obiettivi generali affiatare il gruppo-classe recentemente formatosi stimolare e facilitare le relazioni superare le resistenze

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea

- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea Percorsi di educazione non formale all Europa: - Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea - Progettazione e realizzazione di uno

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Viale Trastevere, 251 Roma

Viale Trastevere, 251 Roma PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

Istituto Comprensivo F. De Sanctis - Cervinara. PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 Scheda illustrativa progetti

Istituto Comprensivo F. De Sanctis - Cervinara. PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 Scheda illustrativa progetti ISTITUTO COMPRENSIVO F. DE SANCTIS Sezione 1 Descrittiva Istituto Comprensivo F. De Sanctis - Cervinara PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 Scheda illustrativa progetti 1.1 Denominazione progetto Indicare

Dettagli