PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE UMANE TRIENNIO
|
|
- Lorenzo Puglisi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE UMANE TRIENNIO L evoluzione complessiva dell organico dell ente, di seguito illustrata, tiene conto delle priorità di intervento previste nell ente per il periodo di riferimento, Programma Pluriennale 2009/2014 (deliberazione di Consiglio Camerale n.4 del 12/05/2009), priorità di intervento che fanno riferimento a cinque aree generali di attività, che sono riportate a seguire: 1. Sviluppo economico locale - mantenere una partecipazione attiva dell ente camerale nell azione di sviluppo e consolidamento delle infrastrutture strategiche del territorio con particolare riferimento a Rimini Fiera, all Aeroporto, ai Palazzi dei congressi di Rimini e Riccione, al Centro Agroalimentare; - favorire l innovazione del turismo balneare e l integrazione a livello provinciale dei vari segmenti dell offerta turistica e dell ospitalità; - sostenere, in stretto raccordo con le strutture associative d'impresa, le iniziative di promozione dei servizi e delle produzioni locali (made in Rimini) nei settori del commercio, del manifatturiero e dell enogastronomia; - rafforzare l attività di informazione economica e di osservatorio dell economia provinciale; - partecipare attivamente, per la parte relativa allo sviluppo economico locale, alla programmazione territoriale con particolare riferimento a quella provinciale e a quella del Piano Strategico del Comune di Rimini. 2. Competitività e internazionalizzazione delle imprese - sostenere la competitività, il trasferimento tecnologico e l innovazione delle imprese, anche attraverso adeguati strumenti finanziari, sia nel settore dei servizi che delle produzioni; - aumentare il livello di internazionalizzazione delle imprese. 3. Economia della conoscenza
2 - favorire il raccordo tra la scuola, il sistema locale delle imprese e il mercato del lavoro; - favorire il raccordo tra la l Università e il sistema economico locale; - sviluppare la diffusione della cultura imprenditoriale, la nascita di nuove imprese e la responsabilità sociale d impresa; - promuovere iniziative di sostegno, diffusione e condivisione dell informazione giuridica. 4. Semplificazione amministrativa e regolazione del mercato - continuare l azione di semplificazione amministrativa a servizio delle imprese soprattutto attraverso la diffusione della pratica telematica e l azione di raccordo con le altre pubbliche amministrazioni; - sviluppare le attività e le azioni promozionali nel settore della regolazione del mercato, della conciliazione e della tutela dei consumatori. 5. Efficienza organizzativa e comunicazione - miglioramento dell efficienza organizzativa e gestionale dell Ente; - partecipazione ad attività e progetti del sistema camerale a livello regionale e nazionale; - sviluppare la capacità di comunicazione dell ente attraverso il sito web e i tradizionali mezzi di informazione. Tali priorità di intervento sono alla base anche del Piano triennale della performance di ente L articolazione della programmazione delle risorse umane triennio , date le priorità di intervento sopra descritte e considerata la normativa vigente (per limiti numerici e finanziari) in materia di assunzioni, è quella a seguire descritta. ANNO 2014 La previsione anno 2014 potrà subire modifiche ove la programmazione del Consiglio Camerale neo-eletto (a metà anno 2014) non sia in linea con i contenuti della programmazione delle risorse umane previsti per l annualità di riferimento
3 nel presente documento. dirigenziale, visto che l attuale quadro di scadenza dei contratti individuali di lavoro a tempo determinato della Dirigenza dell ente non prevede scadenze nell anno, nulla si prevede; ove si verificasse una vacanza, si procederà con le attività connesse, a seconda della posizione dirigenziale (di Vertice o di Area) che risultasse scoperta e sempre comunque nel rispetto dei limiti alle assunzioni tempo per tempo vigenti (limiti diversi ad oggi nel caso delle assunzioni dirigenziali a tempo determinato rispetto a quelle a tempo indeterminato). non dirigenziale, si prevede di coprire le vacanze di organico, per le quali non si dia corso a soppressione del posto con successivo e diverso provvedimento rispetto al presente, con gli strumenti della mobilità e della residuale selezione pubblica; sempre nel rispetto dei limiti previsti dalle norme tempo per tempo vigenti in materia di assunzioni e mobilità e di quanto previsto dal Regolamento sugli accessi nell ente. Quanto al ricorso al lavoro straordinario, si prevede l utilizzo annuale nel limite del monte-ore pro-capite definito in sede di bilancio di previsione, con un puntuale monitoraggio dell utilizzo dello straordinario stesso e una politica di sua riduzione ove possibile. Quanto al ricorso all utilizzo di forme flessibili di lavoro (tempo determinato, somministrazione di lavoro a tempo determinato, e altre forme flessibili attivabili in una Camera di Commercio), si prevede (considerati i limiti e le modalità di utilizzo previste dalle disposizioni tempo per tempo vigenti) un eventuale utilizzo su base annua; con concreto utilizzo effettuato tenendo conto delle indicazioni del bilancio annuale di ente di riferimento e fermi restando i contenuti delle disposizioni in materia tempo per tempo vigenti all atto dell utilizzo stesso. ANNO 2015
4 La previsione anno 2015 potrà subire modifiche ove la programmazione del Consiglio Camerale neo-eletto, a valere dal 2015, non sia in linea con i contenuti della programmazione delle risorse umane previsti per l annualità di riferimento nel presente documento. dirigenziale, visto che l attuale quadro di scadenza dei contratti individuali di lavoro a tempo determinato della Dirigenza dell ente non prevede scadenze nell anno, nulla si prevede; ove si verificasse una vacanza, si procederà con le attività connesse, a seconda della posizione dirigenziale (di Vertice o di Area) che risultasse scoperta e sempre comunque nel rispetto dei limiti alle assunzioni tempo per tempo vigenti (limiti diversi ad oggi nel caso delle assunzioni dirigenziali a tempo determinato rispetto a quelle a tempo indeterminato). non dirigenziale, si prevede di coprire le vacanze di organico, per le quali non si dia corso a soppressione del posto con successivo e diverso provvedimento rispetto al presente, con gli strumenti della mobilità e della residuale selezione pubblica; sempre nel rispetto dei limiti previsti dalle norme tempo per tempo vigenti in materia di assunzioni e mobilità e di quanto previsto dal Regolamento sugli accessi nell ente. Quanto al ricorso al lavoro straordinario, si prevede l utilizzo annuale nel limite del monte-ore pro-capite definito in sede di bilancio di previsione, con un puntuale monitoraggio dell utilizzo dello straordinario stesso e una politica di sua riduzione ove possibile. Quanto al ricorso all utilizzo di forme flessibili di lavoro (tempo determinato, somministrazione di lavoro a tempo determinato, e altre forme flessibili attivabili in una Camera di Commercio), si prevede (considerati i limiti e le modalità di utilizzo previste dalle disposizioni tempo per tempo vigenti) un eventuale utilizzo su base annua; con concreto utilizzo effettuato tenendo conto delle indicazioni del
5 bilancio annuale di ente di riferimento e fermi restando i contenuti delle disposizioni in materia tempo per tempo vigenti all atto dell utilizzo stesso. ANNO 2016 La previsione anno 2016 potrà subire modifiche ove la programmazione del Consiglio Camerale neo-eletto, a valere dal 2016, non sia in linea con i contenuti della programmazione delle risorse umane previsti per l annualità di riferimento nel presente documento. dirigenziale, vista la scadenza del contratto a tempo determinato del Segretario Generale di ente (ultimo giorno di lavoro il 25/05/2016) e del contratto a tempo determinato del Vice Segretario Generale di ente (ultimo giorno di lavoro il 02/09/2016), la Giunta Camerale procederà alla copertura delle rispettive posizioni dirigenziali di cui trattasi nel rispetto dei limiti alle assunzioni tempo per tempo vigenti (limiti diversi ad oggi nel caso delle assunzioni dirigenziali a tempo determinato rispetto a quelle a tempo indeterminato) e nel rispetto delle condizioni previste dalle disposizioni vigenti all atto dell assunzione della decisione. non dirigenziale, si prevede di coprire le vacanze di organico, per le quali non si dia corso a soppressione del posto con successivo e diverso provvedimento rispetto al presente, con gli strumenti della mobilità e della residuale selezione pubblica; sempre comunque nel rispetto dei limiti previsti dalle norme tempo per tempo vigenti in materia di assunzioni e mobilità e di quanto previsto dal Regolamento sugli accessi nell ente. Quanto al ricorso al lavoro straordinario, si prevede l utilizzo annuale nel limite del monte-ore pro-capite definito in sede di bilancio di previsione, con un puntuale monitoraggio dell utilizzo dello straordinario stesso e una politica di sua riduzione ove possibile. Quanto al ricorso all utilizzo di forme flessibili di lavoro (tempo determinato, somministrazione di lavoro a tempo
6 determinato, e altre forme flessibili attivabili in una Camera di Commercio), si prevede (considerati i limiti e le modalità di utilizzo previste dalle disposizioni tempo per tempo vigenti) un eventuale utilizzo su base annua; con concreto utilizzo effettuato tenendo conto delle indicazioni del bilancio annuale di ente di riferimento e fermi restando i contenuti delle disposizioni in materia tempo per tempo vigenti all atto dell utilizzo stesso.
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi
DettagliDeliberazione n del 4 dicembre 2009
A.G.C. 06 - Ricerca Scientifica, Statistica, Sistemi Informativi ed Informatica - Deliberazione n. 1792 del 4 dicembre 2009 Approvazione schema di Accordo di collaborazione in materia di ricerca e innovazione
DettagliLa strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali
La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali 2014-2020 Dott. Antonio Bonaldo Direttore Sezione Ricerca e Innovazione
DettagliSUA-RD Quadro A1 OBIETTIVI DI RICERCA DEL DIPARTIMENTO
DIPARTIMENTO SOCIOLOGIA E DIRITTO DELL ECONOMIA PAG. 1/5 Nella pianificazione dei propri obiettivi di miglioramento, il di Sociologia e Diritto dell Economia per il triennio 2015-2017, si allinea al Piano
DettagliCRUSCOTTO OBIETTIVI STRATEGICI
Allegato n. 4 Piano della Performance triennio 20142016 Imprese e Territorio Missione 016 Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo Programma 005 Sostegno all'internazionalizzazione
DettagliALLEGATO: SCHEDE PER INDIVIDUAZIONE DELLE STRUTTURE COINVOLTE NELLL ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI
ALLEGATO: SCHEDE PER INDIVIDUAZIONE DELLE STRUTTURE COINVOLTE NELLL ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI Priorità politica 1: Valorizzare il ruolo istituzionale del Consiglio Area strategica 1.1: Funzione
DettagliTURISMO E PROMOZIONE NELLE ALPI
1 * 2 il problema del coordinamento meccanismi che facilitano l assunzione di decisioni condivise modelli Rispoli Tamma (1995) auto organizzazione dell offerta (modello frammentato) soggetto manageriale
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO PARCO PROGETTI. del DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO
DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO REGIONE PUGLIA PROGRAMMA DI SVILUPPO ai sensi Linee Guida applicative della Legge Regionale 3 agosto 2007 n.23 Pagina 1 di 6 Pagina 2 di 6 DISTRETTO
DettagliLe linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016
Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Una riforma amministrativa per le imprese In un epoca di rapidissimi cambiamenti che interessano la società,
DettagliPROGETTO PERLE DI MOSAICO 2012 SCHEMA PROTOCOLLO D INTESA. L anno duemiladodici, il giorno del mese di, nella residenza
Rep. N. PROGETTO PERLE DI MOSAICO 2012 SCHEMA PROTOCOLLO D INTESA L anno duemiladodici, il giorno del mese di, nella residenza municipale di Spilimbergo in Piazzetta Tiepolo n. 1 Tra i 1. Sig. COLUSSI
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 131 del
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 131 del 14-11-2016 54103 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 ottobre 2016, n. 1645 Sviluppo e potenziamento di nuovi Cluster Tecnologici Nazionali: Determinazioni
DettagliPIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI - ANNO 2016 (art.2 comma 4 d.m )
Allegato 6 alla D.C. n. 16 del 22 dicembre 2015 PIANO DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI - ANNO 2016 (art.2 comma 4 d.m.27.3.2013) Missione 011 Competitività delle imprese 012 Regolazione dei mercati
DettagliRicerca e Innovazione in Emilia-Romagna ll POR FESR
Ricerca e Innovazione in Emilia-Romagna ll POR FESR 2014-2020 Ferrara, 26 febbraio 2015 Giorgio Moretti Regione Emilia-Romagna Servizio Politiche di Sviluppo Economico, Ricerca Industriale e Innovazione
DettagliCOMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO
COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO 2015 2017 Approvato con deliberazione G.C. n. 36 del 12/03/2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015-2017
DettagliL ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DEL TURISMO
L ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DEL TURISMO Gli interventi pubblici (pubblici poteri) in tema di turismo. Come si è evoluto il governo del turismo. Rapporti tra poteri centrali e poteri territoriali. Coordinamento
DettagliFare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it
Fare impresa nel turismo a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Il tavolo ha l obiettivo di identificare le strategie e gli strumenti per accrescere la competitività, qualità e produttività del
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 110 del
46880 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 13 settembre 2016, n. 1413 DGR n. 1216 del 02/08/2016 - Piano triennale territoriale della offerta di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, ai sensi dell
DettagliFOCUS: POR FESR VENETO
Bando 1.4.1 - Sostegno alla creazione di start-up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca Beneficiari Start up innovative venete - Promotori
DettagliOSSERVATORIO TECNICO ECONOMICO DEL CLUSTER LOMBARDO DELLA MOBILITÀ INTERMODALITÀ E LOGISTICA
OSSERVATORIO TECNICO ECONOMICO DEL CLUSTER LOMBARDO DELLA MOBILITÀ INTERMODALITÀ E LOGISTICA ing. Piersandro Trevisan specialista mobilità e trasporti ottobre 2015 Il contesto Il contesto economico in
DettagliI DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016
I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Strumenti comunali di programmazione e incentivazione Legge regionale 16 aprile 2015, n. 24: articoli
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 27/06/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 52
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 26 giugno 2013, n. 156 POR FESR Lazio 2007-2013 - Asse I - Ricerca, Innovazione e Rafforzamento della base produttiva. Attività
DettagliGIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014
GIORNATA DELLA TRASPARENZA 2014 D.Lgs 33/2013, art.10 comma 6 Arezzo, 18 dicembre 2014 La Giornata della Trasparenza nel quadro normativo La realizzazione della Giornata della Trasparenza è un adempimento
Dettagli23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell articolo 18 della legge regionale n. 23/2007.
96 16.12.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 pluriennale 2015/2017, annualità 2016 e 2017 secondo l articolazione che segue: cap. 71001 euro 125.054 cap. 71107 euro 36.357 cap. 71110
DettagliSezione Alimentari. Programma di Attività MICAELA PALLINI. 19 maggio 2011
Sezione Alimentari Programma di Attività 2011-2015 MICAELA PALLINI 19 maggio 2011 Sezione Alimentari UNINDUSTRIA Linee Programmatiche Networking & Sviluppo associativo Internazionalizzazione Formazione
DettagliPiano degli Indicatori e dei Risultati attesi 2016 (D.M. 27/03/2013)
Piano degli Indicatori e dei Risultati attesi 2016 (D.M. 27/03/2013) Allegato 5 alla deliberazione Della Giunta camerale n. 67 del 9 maggio 2016 Proposto da: Settore Bilancio ed Entrate Settore Progetti
DettagliIstituzioni e Territori
Istituzioni e Territori Obiettivo Ristrutturare l attuale offerta dei servizi ICT a supporto dell Area Lavoro, Impresa e Sviluppo Economico attraverso la realizzazione di un quadro organico di interventi
DettagliLe potenzialità della nuova programmazione per lo sviluppo rurale della regione Molise PIERLUIGI MILONE PERUGIA UNIVERSITY
Le potenzialità della nuova programmazione per lo sviluppo rurale della regione Molise PIERLUIGI MILONE PERUGIA UNIVERSITY Gli elemnti chiave per la nuova programmazione Orientamenti generali Integrazione
DettagliACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA
ALL. A ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA IN MATERIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Tra IL MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE E LA REGIONE LAZIO IL PRESENTE ALLEGATO E COMPOSTO DI N.7 PAGINE COMPRESA LA PRESENTE
DettagliDIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 novembre 2002 Indirizzi per la programmazione strategica e la predisposizione delle direttive generali dei Ministri per l'attivita' amministrativa
DettagliIl DIRIGENTE VICARIO DEL DIRETTORE GENERALE DISPOSIZIONE N. 119 DEL
Il DIRIGENTE VICARIO DEL DIRETTORE GENERALE DISPOSIZIONE N. 119 DEL 02.07.2014 OGGETTO: STANDARD DI QUALITA DEI SERVIZI. APPROVAZIONE DELLA PRIMA REVISIONE DELLA MAPPATURA DEI SERVIZI EROGATI ALL UTENZA
DettagliDirigente :nuovi criteri e strumenti per la valutazione delle prestazioni ai fini dell indennità di risultato
Estratto verbale n. 234 Commissione Amministratrice del 23/09/2011 Dirigente :nuovi criteri e strumenti per la valutazione delle prestazioni ai fini dell indennità di risultato La Commissione Amministrativa
DettagliPIT N. 7 - BRINDISI CHI CON CHI FA CHE COSA COME DOCUMENTAZIONE
PIT N. 7 - BRINDISI CHI CON CHI FA CHE COSA COME DOCUMENTAZIONE SCHEDA DI INTERVENTO PIT 7 CHI Denominazione soggetto PIT n. 7 - Brindisi Sviluppo di un sistema integrato di servizi di logistica e distribuzione
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI DEL
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E L AUTORITA PER LA VIGLANZA SUI CONTRATTI PUBBLCI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE. Roma, 1 ottobre 2009 IL MINISTRO
DettagliPIANO DI OCCUPAZIONE
PIANO DI OCCUPAZIONE 2013 2015 Le Camere di commercio, come tutte le amministrazioni pubbliche, sono tenute alla programmazione triennale del fabbisogno di personale; si tratta di un obbligo stabilito
DettagliRegione Autonoma della Sardegna
Repubblica Italiana Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE Versione del 10 novembre 2004 N 1999 IT 16 1 PO 010 1 INDICE Indice...1 1 Analisi della situazione di partenza...8
DettagliDescrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico
Allegato n. 2 Fabbisogno Assistenza Tecnica all attuazione dell Accordo di Partenariato Fabbisogno di n. 7 esperti per attività di assistenza tecnica di supporto all Agenzia per la Coesione Territoriale
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 116 del
50166 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 settembre 2016, n. 1499 Approvazione schema di Accordo di collaborazione tra Regione Puglia, SACE S.p.a. e SIMEST S.p.a., per la valorizzazione e il rafforzamento
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso
DettagliOggetto: Dimensionamento Scolastico a.s. 2014/2015 Approvazione Linee guida
IL VICEPRESIDENTE ASSESSORE FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSITÀ Ai Componenti della Conferenza Regionale Permanente per l Istruzione Prot n 1475 del 7/8/2013 Oggetto: Dimensionamento Scolastico a.s.
DettagliAntonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O
Antonella Colombo Responsabile Area Progettazione ed Eventi Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como Como Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg
DettagliOsservatorio sulla Green Economy
Osservatorio sulla Green Economy Edoardo Croci, Fabio Iraldo IEFE Bocconi Milano, 16 settembre 2013 1 Struttura dell Osservatorio L Osservatorio è articolato in due aree: Policy, che valuta gli approcci
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA DEL LAVORO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO TRENTINO SVILUPPO SPA MARANGONI SPA CONFINDUSTRIA TRENTO FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL
DettagliServizio Direzione Generale ********* DETERMINAZIONE
PROVINCIA DI PIACENZA Servizio Direzione Generale ********* DETERMINAZIONE Proposta n. DIRGEN 100/2017 Determ. n. 83 del 10/02/2017 Oggetto: NUOVO ORGANIGRAMMA FUNZIONALE (FUNZIONIGRAMMA) DELL'ENTE. APPROVAZIONE.
DettagliDIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE SETTORE PROGRAMMAZIONE PORTI COMMERCIALI, INTERPORTI
DettagliINCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE DCRUO Relazioni Industriali
INCONTRO CON OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 PIANO INDUSTRIALE 2006-2008 1 INCONTRO OO.SS. 17 NOVEMBRE 2005 L incontro ha la finalità di: 1. Analizzare i principali contenuti del piano di riorganizzazione e sviluppo
DettagliC I T T A DI P O M E Z I A
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DELIBERAZIONE N 2015/43 DEL 19/03/2015 Oggetto: MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI ALLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA MUNICIPALE N.156 DEL 24.07.2014 E N.253 DEL 23.12.2014
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Il Ministro dello Sviluppo Economico e Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 9 febbraio 2001, n. 187 recante Regolamento per la revisione
DettagliDECRETO DIRETTORIALE
DECRETO DIRETTORIALE N. 33 DEL 09/02/2017 OGGETTO: Avvio procedura comparativa incarichi di lavoro autonomo per lo sviluppo di programmi di finanziamenti europei in collaborazione con la Regione Veneto
Dettagli10 meeting nazionale ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza
10 meeting nazionale ACEF Associazione Culturale Economia e Finanza Professionisti oltre la crisi: istituzioni, imprese e consulenza a confronto Morena Diazzi Direttore Generale Attività Produttive Regione
DettagliMATERA - 19 LUGLIO 2016
Incentivi per la nascita e la crescita di MPMI, anche del terzo settore, della filiera culturale. MATERA - 19 LUGLIO 2016 Museo Nazionale d Arte Medievale e Moderna della Basilicata Palazzo Lanfranchi
DettagliCONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE delibera n. 90 del 21 marzo 2012 Ufficio proponente: Staff al Direttore amministrativo - Unità Organizzazione e formazione del personale Ordine del giorno n. 3.1 e) Argomento:
DettagliRoadshow Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente I CLUSTER REGIONALI: S3, POR E RIFORMA DELLE POLITICHE INDUSTRIALI
Roadshow Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente I CLUSTER REGIONALI: S3, POR E RIFORMA DELLE POLITICHE INDUSTRIALI San Vito al Tagliamento, 07/11/2016 L.R. 3/2015 RilancimpresaFVG Attrattività
DettagliRegolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile
Regolamento del Comitato per la Promozione dell Imprenditoria Femminile Approvato dalla Giunta Camerale con delibera n. 183 del 10 luglio 2006 R E G O L A M E N T O ART. 1 DEFINIZIONE 1. Il Comitato per
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) La Scuola Internazionale e (di seguito denominato ALMA) di Cucina Italiana "Rafforzare il
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI
STATUTO DELL AZIENDA SPECIALE STAZIONE SPERIMENTALE PER L INDUSTRIA DELLE CONSERVE ALIMENTARI Articolo 1 Denominazione e sede E costituita dalla Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura
DettagliPROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale. tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Comitato nazionale Albo Gestori Ambientali Libera. Associazioni,
DettagliSTRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE
STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE ---------------------- Regione Calabria Dipartimento Presidenza Settore Cooperazione Euro-mediterranea e Internazionalizzazione dei Sistemi produttivi
DettagliCOMUNE DI LIVORNO. Articolo 1 Principi e Finalità
COMUNE DI LIVORNO Articolo 1 Principi e Finalità 1. Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) del Comune di Livorno, costituito con atto del Segretario Generale n. 940 del 22/03/2011, promuove azioni positive
DettagliGIUNTA REGIONALE. Disegno di Legge. collegato alla manovra Economico-finanziaria, concernente:
GIUNTA REGIONALE Disegno di Legge collegato alla manovra Economico-finanziaria, concernente: Riordino delle competenze in materia turistica e trasferimento ai Comuni e alle Province delle competenze delle
DettagliREGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO LAVORO FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI DECRETO DEL DIRIGENTE GENERALE
REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO LAVORO FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI DECRETO DEL DIRIGENTE GENERALE (ASSUNTO IL 31 Dicembre 2015 PROT. N 2769) Registro dei decreti dei
DettagliCurriculum Vitae Europass
CURRICULUM VITAE Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome(i) / Cognome(i) Indirizzo(i) Anna Rita Paleco Telefono(i) 0732 3951 Fax 0732.24506 E-mail a.paleco@provincia.ancona.it Cittadinanza
DettagliManuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative)
Manuale di valutazione delle prestazioni del personale Apicale (Direttori/Posizioni Organizzative) Finalità della valutazione Il sistema di valutazione della prestazione degli Apicali (Direttori non dirigenti/posizioni
DettagliINDICE 1.2 - PRIORITA, TRAGUARDI, OBIETTIVI INDIVIDUATI DAL RAV
INDICE LA DEFINIZIONE DELLA VISION E DELLA MISSION DELLA SCUOLA CAP. 1 LE PRIORITÁ STRATEGICHE 1.1 - DESCRIZIONE DELL AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI 1.1.1 - Popolazione scolastica
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L ITALIA PER
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L ITALIA PER L ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI LAVORO PER LO SVILUPPO DI MISURE STRATEGICHE A
DettagliDECRETO N Del 21/06/2016
DECRETO N. 5785 Del 21/06/2016 Identificativo Atto n. 473 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE, AI SENSI DELLA DGR 3862/2015, DELL AVVISO PUBBLICO PER LA REALIZZAZIONE
DettagliScheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura
Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo
DettagliProvincia di Rimini POLITICHE COMUNITARIE E SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO. N 108 del 31/07/2009
POLITICHE COMUNITARIE E SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO OGGETTO: IMPEGNO DI SPESA PER LA FORNITURA DI SERVIZI DI Il proponente f.to Ing. Enzo Finocchiaro
DettagliIl Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione
Decreto 20 ottobre 2016 - Di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione recante l individuazione dei criteri e le priorità delle procedure di assunzione di un contingente
DettagliI Fondi Strutturali per la competitività territoriale e l attuazione della strategia Europa 2020
I Fondi Strutturali per la competitività territoriale e l attuazione della strategia Europa 2020 Morena Diazzi AdG POR FESR Emilia-Romagna Bologna, 6 dicembre 2011 I Fondi Strutturali per la competitività
DettagliIl Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia
Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo
Dettagli06/10/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. 2. Regione Lazio
Regione Lazio DIREZIONE AFF. ISTITUZIONALI, PERSONALE E SIST. INFORMATIVI Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 30 settembre 2016, n. G11071 Approvazione dello schema di convenzione per Enti Pubblici
Dettagli«Eusalp, una sfida per il futuro dell Europa: il ruolo del Veneto» Federico Caner
PER GLI STATI MEMBRI LA STRATEGIA E LE REGIONI MACROREGIONALE ALPINA EUSALP: UNA SFIDA COMUNE «Eusalp, una sfida per il futuro dell Europa: il ruolo del Veneto» Federico Caner Assessore al Turismo, Economia
DettagliI LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Presentazione...................................... VII Capitolo I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1.1. Il quadro normativo.............................
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Alternanza Scuola lavoro
PROTOCOLLO D INTESA tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Verona e Ufficio per l Ambito Territoriale VII Verona dell Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Alternanza Scuola
DettagliDeterminazione del dirigente Numero 867 del 23/08/2016
Determinazione del dirigente Numero 867 del 23/08/2016 Oggetto : 13 MOBILITÀ AI SENSI DEL DECRETO DEL MINISTRO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DEL 14 SETTEMBRE 2015 Proponente : SERVIZIO
DettagliArt. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa)
Art. 1 (Determinazioni di aliquote di tributi di competenza regionale, finanziamento di leggi regionali e riduzione di autorizzazioni di spesa) 1. Ai sensi dell articolo 50, comma 3, del decreto legislativo
DettagliCOLLABORAZIONE TRA ASSOLOMBARDA E COMUNE DI MILANO: IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO DI LAVORO
Semplificare si deve, semplificare si può. Qualità e miglioramento continuo per le imprese, cittadini e pubblica amministrazione COLLABORAZIONE TRA ASSOLOMBARDA E COMUNE DI MILANO: Vittorio Biondi Direttore
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3038 Seduta del 23/01/2015
DELIBERAZIONE N X / 3038 Seduta del 23/01/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliAmministrazione, Finanza e Marketing Relazioni internazionali per il Marketing e Sistemi informativi
Amministrazione, Finanza e Marketing Relazioni internazionali per il Marketing e Sistemi informativi ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI GENERALI COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO ore DISCIPLINE 1 biennio
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE
ALLEGATO C) CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione delle proposte progettuali tiene in considerazione i criteri di valutazione, stabiliti nell Allegato A) della d.g.r. n. X/2304 del 1 agosto 2014. CRITERI
DettagliCODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA
Città di Ozieri Provincia di Sassari PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 Ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale
DettagliPIT N. 2 AREA NORD BARESE
PIT N. 2 AREA NORD BARESE CHI CON CHI FA CHE COSA COME DOCUMENTAZIONE SCHEDA DI INTERVENTO PIT 2 Denominazione soggetto Ambito territoriale Anno di inizio attività Soggetto gestore CHI PIT n. 2 Area Nord
DettagliProt. n. 246 Roma, 28 febbraio Il Capo Dipartimento
Prot. n. 246 Roma, 28 febbraio 2007 Il Capo Dipartimento VISTA la legge 7 aprile 1990, n. 241; VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, con particolare riferimento all'art. 456; VISTA la legge
DettagliPILASTRI DELLA POLITICA
PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce
Dettagliprovincia di mantova
provincia di mantova Fare clic Ruolo per modificare dei Distretti gli Agricoli stili del testo dello nell ambito schema dei prossimi P.S.R. Terzo livello Daniele Lanfredini Responsabile Servizio Competitività
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI Dipartimento Risorse Umane
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI Dipartimento Risorse Umane REGOLAMENTO PER LA MOBILITA DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO I - PRINCIPI GENERALI Art. 1 Ai fini del presente atto si intende: a. a) per
DettagliCOMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR ottobre 2016, Cagliari
6-7 ottobre 2016, Cagliari Il PRA della Regione Sardegna: stato di avanzamento Maria Giuseppina Medde Responsabile PRA Sardegna 6-7 ottobre 2016, Cagliari 2 L iter di approvazione del Piano di Rafforzamento
DettagliCONTRATTO INTEGRATIVO REGIONALE CONCERNENTE LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DIRIGENTE (art. 14 CCNL Area V) ANNO 2005
CONTRATTO INTEGRATIVO REGIONALE CONCERNENTE LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DIRIGENTE (art. 14 CCNL Area V) ANNO 2005 Il giorno 4 del mese di maggio dell anno 2006, presso la Direzione Generale
DettagliDELIBERAZIONE N. 182 della seduta di GIUNTA CAMERALE N 13 del 17 dicembre 2013
DELIBERAZIONE N. 182 della seduta di GIUNTA CAMERALE N 13 del 17 dicembre 2013 Oggetto: Approvazione del budget direzionale ai sensi dell'art. 8 del DPR 254/2005 UDITA la relazione del Presidente; LA GIUNTA
DettagliUnione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)
Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 524 Del 26/05/2016 Risorse Umane OGGETTO: AUMENTO ORARIO E PROROGA CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO E PARZIALE, AI SENSI
DettagliACCORDO SINDACALE. le parti concordano
ACCORDO SINDACALE CRITERI DI CONCESSIONE E MODALITA DI UTILIZZO DEI PERMESSI PER MOTIVI DI STUDIO in applicazione dell art. 11 del C.C.N.L. del Comparto Università - II biennio economico 2000/2001 - d.d.
DettagliASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI
ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI FORUM TEMATICO Ricerca, Trasferimento Tecnologico, Innovazione Taranto, 25 Luglio 2008 1 LE NOSTRE PROPOSTE 1. FONDAZIONE PER LA R&S 2. PROGETTO TARANTO WIRELESS 2 LE NOSTRE PROPOSTE
DettagliIMPRESE E CAMERE DI COMMERCIO
IMPRESE E CAMERE DI COMMERCIO I servizi della Camera di Commercio (Riccardo Borghero Dirigente Area Affari Economici Camera di Commercio di Verona) Procedure per avviare un impresa (Elena Cassani Responsabile
DettagliAalborg Commitmens e Turismo Sostenibile:
Aalborg Commitmens e Turismo Sostenibile: Idee progetti iniziative delle destinazioni turistiche italiane Rimini Venerdì 6 giugno 2008 Dott.ssa Laura Schiff Dirigente Servizio Turismo e Qualità Aree Turistiche
DettagliPiano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale
Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale Provincia Autonoma di Trento Trento, luglio 2012 Piano di miglioramento 2 Deloitte
Dettaglicon la stessa deliberazione sono state destinate parte delle risorse disponibili per le manifestazioni in essa individuate;
REGIONE PIEMONTE BU43S1 27/10/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 24 ottobre 2016, n. 17-4102 PAR FSC 2007-2013 - Asse I.3 "Comparto artigianato". Progetto "Valorizzazione delle produzioni dell'artigianato
DettagliIl contributo della corporate governance all internazionalizzazione delle imprese
Dipartimento di Comunicazione ed Economia Il contributo della corporate governance all internazionalizzazione delle imprese Paolo Di Toma Professore Associato in Economia Aziendale Dipartimento di Comunicazione
DettagliIl ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro
Il ruolo della Regione Emilia-Romagna nella promozione delle iniziative Erasmus+ nei settori istruzione, formazione e lavoro Milena Garavini Servizio Programmazione, Valutazione e interventi regionali
DettagliLa pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori
Forum P.A. 2006 12 maggio Per una città governabile. Nuove metodologie di lavoro per gestire la complessità e la partecipazione Il Manuale Cantieri La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori
Dettagli