Il Centro Supporto ed Il Ascolto Centro ii contro la Violenza DEMETRA dell A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Dr.

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1 Il Centro Supporto ed Il Ascolto Centro ii contro la Violenza DEMETRA dell A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino Dr. Patrizio Schinco

2 COME È NATO IL CENTRO DEMETRA? Siamo partiti da: - osservazioni cliniche - esperienze casuali - convergenze professionali - contatti umani fino alla collaborazione fra le Istituzioni.

3 Nel 2002 all interno del Comitato Pari Opportunità dell Ospedale San Giovanni Battista di Torino viene proposto di costituire un Osservatorio per le Vittime di Violenza presso il Pronto Soccorso Generalistico del Presidio Molinette.

4 L OSSERVATORIO INIZIA A: - Analizzare la situazione esistente. - Formare professionalmente il personale del Pronto Soccorso. - Redigere Procedure specifiche. - Prendere contatti con iniziative analoghe.

5 LA SITUAZIONE INIZIALE E POCO CONFORTANTE: - La percezione stessa del fenomeno violenza viene negata dagli operatori sanitari. - Il personale sanitario non è stato formato nel suo percorso di istruzione universitaria. - Non esistono procedure adeguate riconosciute.

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7 STUDIO SUL PERSONALE DEL DEA OSPEDALE MOLINETTE Atti II CONGRESSO NAZIONALE SIMEU 3-7 Dicembre 2002, La Perla Ionica, Catania

8 RICONOSCIMENTO IN AZIENDA Deliberazione del D.G. N. 949/470/10/2003 del 24 Luglio 2003 dove si delibera il Progetto: SEMPIAS Se Mi Parli Io Ascolto con nomina di un Gruppo di lavoro.

9 ISTITUZIONE DEL CENTRO DEMETRA Deliberazione DG N. 489/501/70/2010 del 18 Novembre 2010 con cui si istituisce il Centro Supporto ed Ascolto Vittime di Violenza DEMETRA con personale dedicato.

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12 Training at pre-qualification level in first-line support for women who have experienced intimate partner violence and sessuale assault (see recommendation 1) should be given to health-care providers (in particular doctors, nurses and midwives).

13 L'OMS auspica quindi che sia preferibile adeguare la formazione professionale degli operatori sanitari piuttosto che formare nuove figure di operatori ad hoc.

14 Programma di formazione specifica per il personale del Pronto Soccorso Gli Operatori Sanitari che lavorano a contatto con persone che subiscono Violenza nelle relazioni intime (IPV) e Atti persecutori (stalking) devono: conoscere gli aspetti generali sociali e sanitari della violenza di genere; essere in grado di gestire i casi conclamati fornendo assistenza specifica secondo un modello condiviso; individuare le situazioni di rischio e gli eventi sentinella utilizzando una rete di servizi interni all'azienda e attivando la Rete dei Servizi sul territorio.

15 Programma di formazione specifica per il personale del Pronto Soccorso Fornire ai discenti una conoscenza adeguata al loro ruolo sanitario delle problematiche della violenza di genere e contro minori, consentendo una migliore strategia di comunicazione fra Operatori e con le persone che subiscono violenza.

16 Programma di formazione specifica per il personale del Pronto Soccorso La comunicazione ottimale fra i ruoli e con l'utenza è base di una adeguata presa in carico dei singoli casi, migliorando l'accesso al sistema dei servizi interni ed esterni attraverso il rafforzamento delle sinergie e delle strategie di intervento.

17 Programma di formazione specifica per il personale del Pronto Soccorso a) Aumento della conoscenza del fenomeno della Violenza nelle relazioni Intime. b) Aumento della capacità di interazione ed assistenza alle persone che hanno subito violenza attraverso lo sviluppo di Strategie comunicative rivolte all'utenza o a potenziali spettatori. c) Specializzare le competenze degli operatori sanitari in materia di individuazione e presa in carico.

18 Programma di formazione specifica per il personale del Pronto Soccorso d) Aumentare la sensibilità del personale socio-sanitario e socioassistenziale al riconoscimento dei fenomeni di violenza e stalking, migliorando la comunicazione tra operatori in ambito sanitario relativa ai casi di violenza. e) Sensibilizzare e formare gli operatori sulle conseguenze della violenza per la salute delle persone che la subiscono.

19 Programma di formazione specifica per il personale del Pronto Soccorso f) Fornire procedure per l'assistenza alle persone che subiscono violenza in ambito ospedaliero e sul territorio, per l intervento dei Servizi Sociali. g) Fornire conoscenza di aspetti di legislazione ed obblighi giuridici dell'operatore sanitario, i rapporti con la Magistratura e con le forze dell'ordine.

20 Programma di formazione specifica per il personale del Pronto Soccorso h) Elaborazione dei percorsi di uscita dalla violenza e instaurazione della Relazione d'aiuto con le persone che hanno subito la violenza. i) Aumentare la conoscenza della Rete dei servizi sul territorio, le case rifugio, le organizzazioni di Genere.

21 EFFICACIA DELLA FORMAZIONE SUL PERSONALE Atti IV CONGRESSO NAZIONALE SIMEU Maggio 2004, Genova

22 Piano regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime con lo scopo di monitorare, prevenire, contrastare la violenza e sostenere le donne nonché tutte le altre vittime di atti di violenza contro la libertà sessuale della persona. DGR n del 7 luglio 2008

23 Coordinamento della rete sanitaria per l'accoglienza e presa in carico delle vittime di violenza sessuale e domestica. DGR n del 21/09/2009

24 DGR n del 21/09/2009 Al fine di dare attuazione agli obiettivi del Piano Regionale e realizzare la rete regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime, si intende definire: una modalità assistenziale alle vittime di violenza domestica e sessuale che sia adeguata ed omogenea su tutto il territorio regionale.

25 DGR n del 21/09/2009 l informazione e la formazione degli operatori; il monitoraggio della situazione con particolare attenzione al riconoscimento della quota sommersa del fenomeno della violenza.

26 DGR n del 21/09/2009 Un referente sulla violenza individuato in ogni Azienda Sanitaria Regionale tra i dirigenti del DEA o della Direzione Sanitaria con il compito di coordinare il complessivo intervento sull accoglienza e assistenza delle vittime di violenza sessuale e domestica al fine di costruire la rete locale.

27 DGR n del 21/09/2009 Il Centro Integrato Ospedaliero per l assistenza alle vittime di violenza domestica e sessuale, costituito dall integrazione delle strutture Centro SVS-Bambi dell Azienda Ospedaliera OIRM-Sant Anna di Torino e Centro Demetra dell Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni Battista di Torino

28 DGR n del 21/09/2009 Due referenti di Pronto Soccorso individuati sia in ogni ASR (preferibilmente un medico ed un ostetrica / infermiere) sia a livello di singolo Presidio Ospedaliero.

29 DGR n del 21/09/2009 Coordinamento Regionale della Rete Sanitaria per l'accoglienza e presa in carico delle vittime di violenza sessuale e domestica coordinato dai Responsabili del Centro Integrato Ospedaliero (SVS-Bambi e Demetra) e formato dai referenti di ASR. Il coordinamento svolge una funzione di supporto all Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità.

30 IL LAVORO IN QUESTI ANNI: - Assistenza diretta. - Raccolta dei dati. - Costruzione di un modello di intervento efficace oltre il singolo caso. - Rapporti con gli altri attori dell'intervento sulle vittime di violenza. - Formazione delle figure professionali.

31 Modalità di accesso al Centro DEMETRA In urgenza per adulte/i e adolescenti oltre i 14 anni presso il PS DEA dell'ospedale Molinette. Triage dedicato con codice di attenzione ( VIP). L Accettazione è aperta 24 ore su 24 e il servizio è gratuito. Su invio dal Pronto Soccorso e su accesso diretto adulte/i e adolescenti oltre i 14 anni presso il Centro Demetra su appuntamento telefonico in orario 8,30-16.

32 L ATTIVITÀ CONSISTE IN: Visita Medica. Accesso a colloquio di sostegno con raccolta dati su specifica cartella da parte di personale sanitario preparato. Accesso a Servizio Sociale. Consulenza legale ( escluso il patrocinio). Esecuzione di test diagnostici, ematochimici, microbiologici, tossicologici, citologici.

33 L ATTIVITÀ CONSISTE IN: Eventuali interventi terapeutici. Richiesta di consulenze specialistiche. Consulenza psicologica e ciclo di cura 6-12 accessi. Consulenza Medico Legale.

34 Copia della cartella clinica rimane a disposizione su richiesta della paziente. Nei casi in cui il reato ipotizzato sia procedibile a querela della parte offesa, il/la paziente ha tre mesi di tempo per sporgere querela.

35 Nei casi in cui il reato ipotizzato sia procedibile d ufficio, il referto medico viene redatto nei termini previsti dalla legge e trasmesso alle Autorità competenti. Viene effettuata anche la segnalazione per reati non procedibili d'ufficio per consentire l'ammonizione di cui alla Legge 113/2013.

36 COLLABORAZIONI E COLLEGAMENTI OPERATIVI: Case Rifugio per inserimento Associazionismo di genere Forze dell'ordine Servizi Sociali

37 In particolare è emersa la necessità di coordinare percorsi e rapporti multiprofessionali a garanzia di un efficace intervento su pazienti spesso affette da disturbi da stress postraumatico cronicizzato.

38 UTILIZZO DEL CODICE VIP

39 CASISTICA PS PS+DEMETRA DEMETRA COLLOQUIO TELEFONICO

40 CASISTICA DONNE UOMINI

41 CASISTICA PROVENIENZA ITALIANA PROVENIENZA STRANIERA 8 PROVENIENZA NON NOTA

42 CASISTICA ETÀ <18 ETÀ ETÀ ETÀ >61 ETÀ NON NOTA

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