PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE -

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1 PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE - Nella convinzione che la scuola e i genitori degli alunni, vengono chiamati a svolgere un ruolo di primo piano sulla sensibilizzazione e alla messa in atto di tutte quelle conoscenze, che garantiscano la sicurezza stradale. Io ritengo molto importante riproporre con forza il tema della SICUREZZA STRADALE. Il tema in questione, oltre ad avere un indirizzo che fa riferimento al insegnamento delle basi su cui costruire una valida ed efficiente opera di prevenzione, il sottoscritto in base alle proprie competenze professionali possedute, essendo stato un appartenente alla Polizia Stradale, ora è all Albo CTU del Tribunale, mette in atto le sue conoscenze acquisite affinché, gli alunni delle scuole, anche con il costante intervento dei genitori vengono indirizzati alla conoscenza delle norme di comportamento dei pedoni, dei ciclisti dettati dal codice della Strada nonché alla conoscenza della segnaletica stradale.- La proposta vuole essere flessibile per lasciare liberi i genitori, gli insegnanti e gli addetti ai lavori, di adottare all interno della propria famiglie e alle strutture di insegnamento anche la PREVENZIONE che abbia carattere educativo e conoscitivo della circolazione stradale, con il metodo che si ritiene opportuno in relazione alla realtà dei tempi nostri. Qualcuno potrebbe dire cosa c entrano i genitori, ebbene essi sono elementi essenziali e importanti, a sostenere l insegnamento delle nozioni di sicurezza stradale, mirando a dare risposte concrete e certe sulla circolazione stradale e sul traffico, rappresentando loro il significato e le conseguenze che possano derivare dalla mancanza degli accorgimenti di comune prudenza da mettere in atto, al fine di evitare episodi funesti- L invito è quello di incentivare sempre e costantemente la conoscenza delle norme da rispettare, dei segnali stradali e le attività svolte dalle forze dell ordine preposte a garantire la sicurezza delle persone e delle cose-. Una caratteristica della società di oggi, è quella che l automobile costituisce un indispensabile ed essenziale mezzo di spostamento, quindi viene esaltato il perché diventa essenziale il contributo dei genitori i quali svolgendo opera di insegnamento verso i propri figli, mettendoli in condizione di fargli comprendere la necessità della conoscenza e messa in pratica di tutte le norme di sicurezza dettate dal Codice della Strada.- Data l importanza della materia, i Ministeri dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, dell Interno, delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno costituito un Comitato Scientifico per l individuazione e il coordinamento di iniziative ed eventi per la promozione dell educazione alla sicurezza stradale nelle scuole di ogni ordine e grado, con la consapevolezza e l esigenza di attivare fin dall infanzia la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, con particolare riguardo alle norme di Pagina 1

2 comportamento degli utenti della strada, stimolando la curiosità per le principali regole, preparando i ragazzi ad affrontare un futuro la cui circolazione stradale sarà uno dei problemi del loro vivere quotidiano. L Educazione alla Sicurezza Stradale è collocata nella trasversalità della dimensione di continuità educativa su cui concorrono tutte le discipline, venendo curata con interventi mirati a favorire l acquisizione di conoscenze e comportamenti corretti specifici, saper rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista; e saper riconoscere in fatti e situazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole DESTINATARI DEL PROGETTO Il Progetto è destinato: - Ai genitori ; - alle alunne ed agli alunni di tutte le classi di scuola Primarie e Secondarie; - Agli insegnanti - Ai giovani che intendono aderire al progetto al fine di conoscere le normative e i comportamenti vigenti; - A tutte le persone che voglio contribuire alla sicurezza stradale.- - Agli organi di stampa affinché ne diano piena ed ampia diffusione del progetto.- OBIETTIVI Gli obiettivi generali previsti verranno perseguiti in maniera graduale, in relazione all età. a. Rispettare le norme di sicurezza e di convivenza civile, perseguendo l acquisizione di atteggiamenti corretti. b. Migliorare la capacità di cogliere le situazioni di difficoltà e pericolo adottando corretti comportamenti. c. Sviluppare il rispetto dei diritti degli altri correlato all osservanza dei propri doveri, la tolleranza del diverso da sé, una maggiore considerazione verso i membri più deboli della società. d. Riconoscere le figure istituzionali che tutelano lo svolgersi ordinato delle attività umane. e. Conoscere e rispettare le principali regole della circolazione sulla strada. f. Sviluppare la capacità di porsi problemi, ipotizzare soluzioni, effettuare verifiche e trarre conclusioni. g. Avviare un educazione alla mobilità sostenibile, responsabile e sicura. Nello specifico disciplinare ed interdisciplinare il Progetto si propone, in maniera graduale, in relazione all età, di: f sviluppare le capacità che permettono di muoversi in sicurezza negli spazi urbani e sulle strade, a piedi o in bicicletta; g promuovere la conoscenza dei comportamenti corretti e delle norme di sicurezza da tenersi in automobile e nei mezzi pubblici come persone trasportate, in strada in qualità di pedoni o ciclisti; h favorire la conoscenza della principale segnaletica stradale, con particolare riferimento a quella relativa al pedone ed al ciclista; Pagina 2

3 PRINCIPALI NORME DI COMUNE PRUDENZA a. Rispettare le norme di sicurezza e di convivenza civile, perseguendo l acquisizione di atteggiamenti corretti. b. Migliorare la capacità di cogliere le situazioni di difficoltà e pericolo adottando corretti comportamenti. c. Sviluppare il rispetto dei diritti degli altri correlato all osservanza dei propri doveri, la tolleranza del diverso da sé, una maggiore considerazione verso i membri più deboli della società. d. Riconoscere le figure istituzionali che tutelano lo svolgersi ordinato delle attività umane. e. Conoscere e rispettare le principali regole della circolazione sulla strada. f. Sviluppare la capacità di porsi problemi, ipotizzare soluzioni, effettuare verifiche e trarre conclusioni. g. Avviare un educazione alla mobilità sostenibile, responsabile e sicura. Nello specifico disciplinare ed interdisciplinare il Progetto si propone, in maniera graduale, in relazione all età, di: f sviluppare le capacità che permettono di muoversi in sicurezza negli spazi urbani e sulle strade, a piedi o in bicicletta; g promuovere la conoscenza dei comportamenti corretti e delle norme di sicurezza da tenersi in automobile e nei mezzi pubblici come persone trasportate, in strada in qualità di pedoni o ciclisti; h favorire la conoscenza della principale segnaletica stradale, con particolare riferimento a quella relativa al pedone ed al ciclista; TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI DEL CODICE DELLA STRADA Articolo 1 Principi generali. 1. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. 2. La circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulle strade è regolata dalle norme del presente codice e dai provvedimenti emanati in applicazione di esse, nel rispetto delle normative internazionali e comunitarie in materia. Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione. Pagina 3

4 3. Al fine di ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali ed in relazione agli obiettivi ed agli indirizzi della Commissione europea, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti definisce il Piano nazionale per la sicurezza stradale. 4. Il Governo comunica annualmente al Parlamento l esito delle indagini periodiche riguardanti i profili sociali, ambientali ed economici della circolazione stradale. 5. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti fornisce all opinione pubblica i dati più significativi utilizzando i più moderni sistemi di comunicazione di massa e, nei riguardi di alcune categorie di cittadini, il messaggio pubblicitario di tipo prevenzionale ed educativo. Il Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (in Suppl. ordinario Gazz. Uff., 18 maggio 1992, n. 114), definisce «strada»: L area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli, e degli animali; le strade riguardo alle caratteristiche costruttive e tecniche vengono definite e classificate come segue: A AUTOSTRADA: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all utente lungo l intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. B) STRADA EXTRAURBANA PRINCIPALE: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. C) STRADA EXTRAURBANA SECONDARIA: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine. D) STRADA URBANA DI SCORRIMENTO: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici,banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste Pagina 4

5 apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate. E) STRADA URBANA DI QUARTIERE: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata. F) STRADA LOCALE: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade. G) ITINERARIO CICLOPEDONALE: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell utenza debole della strada. DISPOSIZIONI GENERALI DEL CODICE DELLA STRADA Articolo 1 Principi generali. 1. La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato. 2. La circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulle strade è regolata dalle norme del presente codice e dai provvedimenti emanati in applicazione di esse, nel rispetto delle normative internazionali e comunitarie in materia. Le norme e i provvedimenti attuativi si ispirano al principio della sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi: di ridurre i costi economici, sociali ed ambientali derivanti dal traffico veicolare; di migliorare il livello di qualità della vita dei cittadini anche attraverso una razionale utilizzazione del territorio; di migliorare la fluidità della circolazione. 3. Al fine di ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali ed in relazione agli obiettivi ed agli indirizzi della Commissione europea, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti definisce il Piano nazionale per la sicurezza stradale. 4. Il Governo comunica annualmente al Parlamento l esito delle indagini periodiche riguardanti i profili sociali, ambientali ed economici della circolazione stradale. 5. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti fornisce all opinione pubblica i dati più significativi utilizzando i più moderni sistemi di comunicazione di massa e, nei riguardi di alcune categorie di cittadini, il messaggio pubblicitario di tipo prevenzionale ed educativo. Il Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (in Suppl. ordinario Gazz. Uff., 18 maggio 1992, n. 114), definisce «strada»: L area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli, e degli animali; le strade riguardo alle caratteristiche costruttive e tecniche vengono definite e classificate come segue: A AUTOSTRADA: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, Pagina 5

6 eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all utente lungo l intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. B) STRADA EXTRAURBANA PRINCIPALE: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. C) STRADA EXTRAURBANA SECONDARIA: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine. D) STRADA URBANA DI SCORRIMENTO: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici,banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate. E) STRADA URBANA DI QUARTIERE: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata. F) STRADA LOCALE: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade. G) ITINERARIO CICLOPEDONALE: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell utenza debole della strada. Definizioni e significati delle denominazione stradali; 1) Area di intersezione: parte della intersezione a raso, nella quale si intersecano due o più correnti di traffico. 2) Area pedonale: zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai Pagina 6

7 velocipedi. In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali. 3) Attraversamento pedonale: parte della carreggiata, opportunamente segnalata ed organizzata, sulla quale i pedoni in transito dall'uno all'altro lato della strada godono della precedenza rispetto ai veicoli. 4) Banchina: parte della strada compresa tra il margine della carreggiata ed il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta, ciglio superiore della scarpata nei rilevati. 5) Braccio di intersezione: cfr. Ramo di intersezione. 6) Canalizzazione: insieme di apprestamenti destinato a selezionare le correnti di traffico per guidarle in determinate direzioni. 7) Carreggiata: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine. 8) Centro abitato: insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada. 9) Circolazione: è il movimento, la fermata e la sosta dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulla strada. 10) Confine stradale: limite della proprietà stradale quale risulta dagli atti di acquisizione o dalle fasce di esproprio del progetto approvato; in mancanza, il confine è costituito dal ciglio esterno del fosso di guardia o della cunetta, ove esistenti, o dal piede della scarpata se la strada è in rilevato o dal ciglio superiore della scarpata se la strada è in trincea. 11) Corrente di traffico: insieme di veicoli (corrente veicolare), o pedoni (corrente pedonale), che si muovono su una strada nello stesso senso di marcia su una o più file parallele, seguendo una determinata traiettoria. 12) Corsia: parte longitudinale della strada di larghezza idonea a permettere il transito di una sola fila di veicoli. 13) Corsia di accelerazione: corsia specializzata per consentire ed agevolare l'ingresso ai veicoli sulla carreggiata. 14) Corsia di decelerazione: corsia specializzata per consentire l'uscita dei veicoli da una carreggiata in modo da non provocare rallentamenti ai veicoli non interessati a tale manovra. 15) Corsia di emergenza: corsia, adiacente alla carreggiata, destinata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni, nei casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi. 16) Corsia di marcia: corsia facente parte della carreggiata, normalmente delimitata da segnaletica orizzontale. 17) Corsia riservata: corsia di marcia destinata alla circolazione esclusiva di una o solo di alcune categorie di veicoli. 18) Corsia specializzata: corsia destinata ai veicoli che si accingono ad effettuare determinate manovre, quali svolta, attraversamento, sorpasso, decelerazione, accelerazione, manovra per la sosta o che presentano basse velocità o altro. 19) Cunetta: manufatto destinato allo smaltimento delle acque meteoriche o di drenaggio, realizzato longitudinalmente od anche trasversalmente all'andamento della strada. 20) Curva: raccordo longitudinale fra due tratti di strada rettilinei, aventi assi intersecantisi, tali da determinare condizioni di limitata visibilità. 21) Fascia di pertinenza: striscia di terreno compresa tra la carreggiata ed il confine stradale. È parte della proprietà stradale e può essere utilizzata solo per la realizzazione di altre parti della strada. 22) Fascia di rispetto: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale esistono vincoli alla realizzazione, da parte dei proprietari del terreno, di costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili. 23) Fascia di sosta laterale: parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra. 24) Golfo di fermata: parte della strada, esterna alla carreggiata, destinata alle fermate dei mezzi collettivi di linea ed adiacente al marciapiede o ad altro spazio di attesa per i pedoni. Pagina 7

8 25) Intersezione a livelli sfalsati: insieme di infrastrutture (sovrappassi; sottopassi e rampe) che consente lo smistamento delle correnti veicolari fra rami di strade poste a diversi livelli. 26) Intersezione a raso (o a livello): area comune a più strade, organizzata in modo da consentire lo smistamento delle correnti di traffico dall'una all'altra di esse. 27) Isola di canalizzazione: parte della strada, opportunamente delimitata e non transitabile, destinata a incanalare le correnti di traffico. 28) Isola di traffico: cfr. Isola di canalizzazione. 29) Isola salvagente: cfr. Salvagente. 30) Isola spartitraffico: cfr. Spartitraffico. 31) Itinerario internazionale: strade o tratti di strade facenti parte degli itinerari così definiti dagli accordi internazionali. 32) Livelletta: tratto di strada a pendenza longitudinale costante. 33) Marciapiede: parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni. 34) Parcheggio: area o infrastruttura posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli. 34-bis) Parcheggio scambiatore: parcheggio situato in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario, per agevolare l'intermodalità. ( 3 ) 35) Passaggio a livello: intersezione a raso, opportunamente attrezzata e segnalata ai fini della sicurezza, tra una o più strade ed una linea ferroviaria o tranviaria in sede propria. 36) Passaggio pedonale (cfr. anche Marciapiede): parte della strada separata dalla carreggiata, mediante una striscia bianca continua o una apposita protezione parallela ad essa e destinata al transito dei pedoni. Esso espleta la funzione di un marciapiede stradale, in mancanza di esso. 37) Passo carrabile: accesso ad un'area laterale idonea allo stazionamento di uno o più veicoli. 38) Piazzola di sosta: parte della strada, di lunghezza limitata, adiacente esternamente alla banchina, destinata alla sosta dei veicoli. 39) Pista ciclabile: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi. 40) Raccordo concavo (cunetta): raccordo tra due livellette contigue di diversa pendenza che si intersecano al di sotto della superficie stradale. Tratto di strada con andamento longitudinale concavo. 41) Raccordo convesso (dosso): raccordo tra due livellette contigue di diversa pendenza che si intersecano al di sopra della superficie stradale. Tratto di strada con andamento longitudinale convesso. 42) Ramo di intersezione: tratto di strada afferente una intersezione. 43) Rampa (di intersezione): strada destinata a collegare due rami di un'intersezione. 44) Ripa: zona di terreno immediatamente sovrastante o sottostante le scarpate del corpo stradale rispettivamente in taglio o in riporto sul terreno preesistente alla strada. 45) Salvagente: parte della strada, rialzata o opportunamente delimitata e protetta, destinata al riparo ed alla sosta dei pedoni, in corrispondenza di attraversamenti pedonali o di fermate dei trasporti collettivi. 46) Sede stradale: superficie compresa entro i confini stradali. Comprende la carreggiata e le fasce di pertinenza. 47) Sede tranviaria: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei tram e dei veicoli assimilabili. 48) Sentiero (o Mulattiera o Tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni o di animali. 49) Spartitraffico: parte longitudinale non carrabile della strada destinata alla separazione di correnti veicolari. 50) Strada extraurbana: strada esterna ai centri abitati. 51) Strada urbana: strada interna ad un centro abitato. 52) Strada vicinale (o Poderale o di Bonifica): strada privata fuori dai centri abitati ad uso pubblico. 53) Svincolo: intersezione a livelli sfalsati in cui le correnti veicolari non si intersecano tra loro. 53-bis) Utente debole della strada: pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro i quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade. ( 3 ) Pagina 8

9 54) Zona a traffico limitato: area in cui l'accesso e la circolazione veicolare sono limitati ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli. 55) Zona di attestamento: tratto di carreggiata, immediatamente a monte della linea di arresto, destinato all'accumulo dei veicoli in attesa di via libera e, generalmente, suddiviso in corsie specializzate separate da strisce longitudinali continue. 56) Zona di preselezione: tratto di carreggiata, opportunamente segnalato, ove è consentito il cambio di corsia affinché i veicoli possano incanalarsi nelle corsie specializzate. 57) Zona di scambio: tratto di carreggiata a senso unico, di idonea lunghezza, lungo il quale correnti di traffico parallele, in movimento nello stesso verso, possono cambiare la reciproca posizione senza doversi arrestare. 58) Zona residenziale: zona urbana in cui vigono particolari regole di circolazione a protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. SEGNALETICA ORIZZONTALE SEGNALETICA STRADALE Quando si parla di GERARCHIA della segnaletica stradale si parla di una scala di importanza ove sono collocate tutte le tipologie dei vari segnali stradali. In ordine di importanza troviamo: la segnaletica manuale degli agenti del traffico; la segnaletica luminosa; la segnaletica orizzontale ricopre il ruolo di fondamentale importanza. Conoscere il significato dei segnali orizzontali è semplice e importante: ci indicano le corsie che dobbiamo percorrere; gli spazi dove possiamo parcheggiare il nostro veicolo; il punto preciso in dobbiamo fermaci ad un segnale di precedenza; ci forniscono tante altre indicazioni utili per circolare in maniera corretta. Strisce continue, tratteggiate e colori: le STRISCE CONTINUE NON POSSONO essere oltrepassate, vengono paragonate ad un muro invalicabile; le STRISCE TRATTEGGIATE a differenza delle precedenti possono essere oltrepassate; il colore BIANCO è quello utilizzato normalmente per la segnaletica orizzontale, quindi non ha un particolare significato, serve a dare indicazioni agli utenti relativamente ai comportamenti da tenere; il colore GIALLO è usato per riservare la circolazione o la sosta a particolari categorie di veicoli (autobus di linea, ambulanze, veicoli di invalidi, velocipedi,...). La segnaletica di colore giallo può anche essere usata in prossimità o in corrispondenza dei cantieri stradali: il colore BLU contraddistingue le aree di parcheggio con sosta a pagamento. Strisce lungo l asse della carreggiata: Continua: consente il sorpasso senza oltrepassarla, purché non vi siano motivi che lo vietino. Può essere sostituita da una serie di chiodi o catadiottri. Divide la carreggiata in due semicarreggiate (non in due carreggiate). Delimita il senso di marcia nelle strade a doppio Pagina 9

10 senso, nelle strade a senso unico non si trova. Nelle strade a doppio senso si trova particolarmente sui dossi e in prossimità di attraversamenti pedonali. Discontinua: consente il sorpasso occupando momentaneamente la corsia destinata al senso opposto. Consente l inversione di marcia in condizioni di sicurezza. Divide la strada in due corsie (non in due carreggiate); può trovarsi sia in strade a doppio senso (in tal caso indica i sensi di marcia) sia a senso unico (in tal caso indica le corsie). In una strada a senso unico con striscia discontinua, per svoltare a sinisitra si deve andare nella corsia di sinistra; si può sorpassare anche in curva, ma non si può correre per file parallele, la corsia di sinistra è comunque riservata al sorpasso. In una strada a doppio senso, la corsia di sinistra non è riservata al sorpasso, ma alle auto che provengono dal senso opposto. Doppia continua: consente il sorpasso, ove consentito, senza oltrepassarla. In genere: non si può iniziare il sorpasso se il conducente che segue ha iniziato la stessa manovra; non si può circolare per file parallele, a meno che il traffico sia molto intenso o il vigile lo consenta. Continua+discontinua: i veicoli che si trovano dal lato della striscia continua non possono oltrepassarla; quelli che si trovano dal lato della striscia discontinua possono oltrepassare le strisce in fase di sorpasso. Questo tipo di strisce si trova prima (continua+discontinua) e dopo (discontinua+continua) le curve e i dossi. Non si trovano nelle strade a senso unico! Strisce di margine della carreggiata: Continue: separano la carreggiata dalla banchina, o dalla corsia di emergenza; diventano discontinue in presenza di diramazioni. Possono trovarsi nei tratti di strada in cui vige il divieto di sosta. Discontinue: in genere consentono la sosta. Delimitano le corsie di accelerazione o di decelerazione, e il margine della strada principale in corrispondenza di piazzole o zone di sosta, diramazioni secondarie o passi carrabili. Non separano la carreggiata da piazzole di deposito materiali. La striscia bianca continua che delimita la corsia di emergenza è una striscia di margine della carreggiata; può essere superata solo in caso di emergenza. Strisce trasversali agli incroci: Continue: indicano il punto in cui i conducenti debbono fermarsi per effetto di segnalazioni di arresto; sono presenti anche agli incroci non regolati, ma in tal caso non è obbligatorio fermarsi. Non è vero che non possono essere valicate; possono essere integrate con la scritta STOP; non possono essere abbinate al segnale verticale di DARE PRECEDENZA, ma al segnale di STOP (ovvero FERMARSI E DARE PRECEDENZA). Le strisce di guida agli incroci consentono di eseguire la svolta a sinistra senza imboccare contro mano la strada di destinazione. La svolta a sinistra si esegue lasciando queste strisce a sinistra del veicolo, mentre il centro dell incrocio deve essere lasciato a destra. Chi svolta a destra non deve lasciare queste strisce immediatamente a destra del veicolo. Pagina 10

11 Frecce direzionali: ci consentono di scegliere la corsia di preselezione se le strisce di corsia sono discontinue. Impongono di seguire la direzione indicata se le strisce di corsia sono continue, altrimenti si può cambiare corsia se sono discontinue. Quando all incrocio le corsie sono 3 e sono prive di frecce direzionali, significa che tutte e tre possono essere usate per andare diritti; inoltre quella a destra consente di girare a destra, quella sinistra consente di girare a sinistra. Le zebrature consistono di linee bianche oblique su cui i veicoli non possono transitare o sostare. Non hanno lo scopo di far rallentare i veicoli. Anche le strisce pedonali sono zebrature, ma nei quiz è allora precisato; se c è scritto solo zebrature ci si riferisce a queste oblique che non permettono il transito e la sosta. Strisce per attraversamento pedonale: possono essere precedute, sulla destra, da una striscia gialla a zig zag (indica il divieto di parcheggio, che ostacolerebbe la vista dei pedoni). Il simbolo di una croce con le lettere P e L indica che siamo vicini ad un passaggio a livello (con barriere, semibarriere o incustodito); non indica che esso dista 150 m, perché questo è un segnale orizzontale, non uno verticale. Attenzione: avvicinandosi al passaggio a livello ci si può affiancare sulla corsia di sinistra, ma non si può andare sulla carreggiata di sinistra. Le frecce di rientro non vanno confuse con le frecce direzionali; obbligano a rientrare nella corsia indicata dalle frecce; possono essere impiegate in avvicinamento alla striscia continua, al termine di un tratto di strada dove era consentito il sorpasso. La zona riservata alla fermata (non sosta) di autobus e filobus può essere delimitata da unastriscia gialla a zig zag che ricorda che in quella zona è vietata la sosta per i veicoli; tale segnaletica può mancare: in tal caso, la sosta è vietata per 15 m prima e dopo il cartello di fermata bus (la fermata è invece consentita). Tratti gialli e neri lungo il bordo del marciapiede indicano che in quel tratto di strada non si può sostare. Strisce oblique bianche e nere su superfici verticali avvisano che ci possono essere ostacoli nella carreggiata o vicino ad essa, oppure il ciglio di un marciapiede, o un punto critico stradale. Non indicano cantieri o sbarramenti. La striscia bianca discontinua delimita il margine della strada principale in corrispondenza di diramazioni secondarie (non delimita il margine perché non è ai margini, ma lungo l asse della strada). nelle strade a senso unico consente l inversione di marcia (no perché nelle strade a senso unico non è permesso fare inversione, a prescindere dalla linea). Le strisce bianche laterali discontinue (tratteggiate) separano la carreggiata da una piazzola di deposito materiale (no, solo da piazzole di sosta). Pagina 11

12 SEGNALI DI PERICOLO Sono caratterizzati dalla forma triangolare con bordo rosso e interno bianco. Salvo diversa indicazione, vengono posizionati 150 metri prima del pericolo stesso. La natura del pericolo è indicata con un simbolo all'interno del segnale. STRADA DEFORMATA: Presegnala un tratto di strada in cattivo stato o con pavimentazione irregolare; DOSSO Presegnala una anomalia altimetrica convessa della strada; CUNETTA Presegnala una anomalia altimetrica concava della strada; CURVA A DESTRA: Presegnala una curva pericolosa a destra, per caratteristiche planimetriche della strada o per insufficiente visibilità; CURVA A SINISTRA: Presegnala una curva pericolosa a sinistra, per caratteristiche planimetriche della strada o per insufficiente visibilità; DOPPIA CURVA LA PRIMA A DESTRA: Presegnala una serie di curve pericolose in successione, di cui la prima a destra; DOPPIA CURVA LA PRIMA A DESTRA: Presegnala una serie di curve pericolose in successione, di cui la prima a destra; PASSAGGIO A LIVELLO CON BARRIERE: Presegnala un attraversamento ferroviario munito di barriere e semibarriere; Pagina 12

13 PASSAGGIO A LIVELLO SENZA BARRIERE Presegnala un attraversamento ferroviario senza barriere CROCE DI SANT ANDREA: Segnala l immediata vicinanza di un attraversamento ferroviario senza barriere ad un binario, ed indica l obbligo di fermarsi in corrispondenza della striscia di arresto CROCE DI SANT ANDREA: Segnala l immediata vicinanza di un attraversamento ferroviario senza barriere A 2 o più binari, ed indica l obbligo di fermarsi in corrispondenza della striscia di Arresto; CROCE DI SANT ANDREA ISTALLATA VERTICALMENTE; DOPPIA CROCE DI SANT ANDREA ISTALLATA VERTICALMENTE; 1 PANNELLO DISTANZIONETRICO Primo segnale supplementare, con tre barre oblique rosse, posto sotto i segnali 2 PANNELLO DISTANZIOMETRICO Il segnale supplementare con due barre rosse oblique rosse, posto a 2/3 della distanza fra la linea ferroviaria e il 1 pannello distanziometrico; 3 PANNELLO DISTANZIOMETRICO Terzo segnale supplementare, con una barra obliqua rossa, posto a 1/3 della Pagina 13

14 distanza tra la linea ferrata ed il 1 pannello distanziometrico; ATTRAVERSAMENTO TRANVIARIO: Presegnala fuori e dentro i centri abitati, una linea tranviaria, non regolata da semafori, che interseca, interferisce o riduce la carreggiata stradale. ATTRAVERSAMENTO PEDONALE: Presegnala un attraversamento pedonale contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata, sulle strade extraurbane e su quelle urbane con limiti di velocità superiore a quello stabilito dal comma 1 dell art. 142 del codice della strada; ATTRAVERSAMENTO CICLABILE Presegnala un attraversamento ciclabile contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata, sulle strade extraurbane e su quelle urbane con limite di velocità superiore a quello stabilito dal comma 1 dell art. 142 del codice della strada; DISCESA PERICOLOSA Presegnala una discesa pericolosa in conseguenza di fattori locali particolarmente sfavorevoli,. La pendenza è espressa in percentuale; SALITA RIPIDA Presegnala una salita ripida in conseguenza di fattori locali particolarmente sfavorevoli. Lla pendenza è espressa in percentuale; STRETTOIA SIMMETRICA Presegnala un restringimento pericoloso della carreggiata su ambedue i lati. STRETTOIA ASSIMMETRICA A SINISTRA Presegnala un restringimento pericoloso della carreggiata posto sul lato sinistro.. STRETTOIA ASSIMMETRICA A DESTRA Presegnala un restringimento pericoloso della carreggiata posto sul lato destro.. Pagina 14

15 PONTE MOBILE: Presegnala un ponte mobile comunque manovrabile. BANCHINA PERICOLOSA: Presegnala un tratto di strada con banchina cedevole o non praticabile, o una cunetta profonda. STRADA SDRUCCIOLEVOLE: Presegnala un tratto di carreggiata che, in particolari condizioni, può presentare una superficie particolarmente sdrucciolevole. BAMBINI: Presegnala luoghi frequentati da bambini, come le scuole, i giardini pubblici, i campi di gioco e simili. ANIMALI DOMESTICI VAGANTI: Presegnala un tratto di strada con probabile presenza o attraversamento di animali domestici. ANIMALI SELVATICI VAGANTI: Presegnala un tratto di strada con probabile presenza o attraversamento, anche improvviso, di animali domestici. DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE: Presegnala un tratto di strada con doppio senso di circolazione sulla stessa carreggiata, quando nel tratto precedente era a senso unico. CIRCOLAZIONE ROTATORIA: Presegnala sulle strade extraurbane una intersezione regolata da circolazione rotatoria.- SBOCCO SU MOLO O SU ARGINE: Presegnala che la strada sbocca su un molo o su un argine di fiume o di canale, con pericolo di caduta in acqua. Pagina 15

16 MATERIALE INSTABILE SULLA STRADA: Presegnala la presenza sulla pavimentazione stradale di ghiaia, pietrisco, graniglia, o di altro materiale instabile che può diminuire pericolosamente l aderenza del veicolo o essere o essere proiettato a distanza. CADUTA MASSI: Presegnala un tratto di strada ove esiste il pericolo, a seguito di caduta di pietre da sinistra, di presenza delle medesime sulla carreggiata.- CADUTA MASSI: Presegnala un tratto di strada ove esiste il pericolo, a seguito di caduta di pietre da destra, di presenza delle medesime sulla carreggiata.- SEMAFORO: Presegnala un impianto semaforico con disposizione delle lanterne in verticale. SEMAFORO: Presegnala un impianto semaforico con disposizione delle lanterne in orizzontale. AEROMOBILI Presegnala la possibilità di improvvisi e forti rumori ed abbagliamenti dovuti ad aeromobili a bassa quota. FORTE VENTO LATERALE: Presegnala un tratto di strada soggetto a possibili forti raffiche di vento, come su viadotti, uscita di gallerie, fine trincee, e situazioni simili. PERICOLO DI INCENDIO: Richiama l attenzione sul pericolo di infiammabilità di zone boschive o la vicinanza di luoghi ad alto rischio di incendi contigui sulla strada. ALTRI PERICOLI: Presegnala un pericolo diverso da quelli indicati negli altri segnali di pericolo. E obbligatorio un pannello integrativo recante un simbolo o una iscrizione che precisi la natura del pericolo. Pagina 16

17 SEGNALI DI PRECEDENZA DARE PRECEDENZA: Indica l obbligo di dare la precedenza ai veicoli che circolano nei due sensi sulla strada sulla quale ci si immette o che si va ad attraversare. FERMARSI DARE PRECEDENZA: Indica l obbligo di fermarsi in corrispondenza della strascia trasversale di arresto e dare la precedenza prima di inoltrarsi nell area dell intersezione. PREAVVISO DARE PRECEDENZA Presegnala successiva presenza di un segnale DARE PRECEDENZA, indicando anche la distanza dall intersezione. PREAVVISO DI FERMARSI E DARE PRECEDENZA: Presegnala la successiva presenza di un segnale FERMARSI E DARE PRECEDENZA (STOP) indicando anche la distanza dall intersezione. INTERSEZIONE CON PRECDENZA A DESTRA Presegnala DARE PRECEDENZA NEI SENIS UNICI ALTERNATI Indica l obbligo di dare la precedenza alla corrente di traffico proveniente dal senso inverso, nelle strettoie nelle quali è stato istituito il senso unico alternato. DITRITTO DI PRECEDENZA: Indica il tratto di strada che gode del diritto di precedenza. FINE DEL DIRITTO DI PRECEDENZA: Indica che la strada non gode del diritto di precedenza. INTERSEZIONE CON DIRITTO DI PRECEDENZA: Presegnala una intersezione nella quale il conducente ha la precedenza sui veicoli provenienti dalle strade subordinate. Pagina 17

18 INTERSEZIONE A T CON DIRITTO DI PRECEDENZA: Presegnala l intersezione a T con una strada subordinata che si immette dalla destra-. INTERSEZIONE A T CON DIRITTO DI PRECEDENZA: Presegnala l intersezione a T con una strada subordinata che si immette da sinistra. CONFLUENZA A DESTRA Presegnala una immissione stradale con corsia di accelerazione posta sulla destra CONFLUENZA A SINISTRA Presegnala una immissione stradale con corsia di accelerazione posta sulla sinistra. DIRITTO DI PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI. Indica che il conducente ha la precedenza di passaggio rispetto alla corrente di traffico proveniente in senso inverso nelle strettoie nelle quali è istituito il senso unico alternato SEGNALI DI DIVIETO DIVIETO DI TRANSITO: Vieta di entrare su una strada nella quale è vietata la circolazione nei due sensi. DIVIETO DI ACCESSO: Vieta di entrare in una strada accessibile invece dall altra parte, in quanto a senso unico. DIVIETO DI SORPASSO: Vieta di sorpassare i veicoli a motore, eccetto i ciclomotori e i motocicli, anche se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata con o senza striscia continua. DISTANZIAMENTO MINIMO OBBLIGATORIO DI METRI.. Vieta di seguire il veicolo che precede ad una distanza inferiore a quella indicata in metri nel segnale. Pagina 18

19 LIMITE MASSIMO DI VELOCITA.KM/H Vieta di superare la velocità indicata in km/orari, salvo limiti inferiori imposti a particolari categorie di veicoli DIVIETO DI SEGNALAZIONI ACUSTICHE Vieta, salvo casi di pericolo immediato, l uso di avvisatori acustici. DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI AVENTE MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 TONNELLATE Vieta il sorpasso di veicoli a motore da parte di veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non adibiti al trasporto di persone. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A TRAZIONE ANIMALE: Vietato il transito ai veicoli a trazione animale. TRANSITO VIETATO AI PEDONAI: Il segnale vieta il transito ai pedoni. TRANSITO VIETATO ALLE BICICLETTE Il segnale vieta il transito ai velocipedi. TRANSITO VIETATO AI MOTOCICLI: Il segnale vieta il transito ai motocicli. TRANSITO AI VEICOLI A BRACCIA: Il segnale vieta il transito dei veicoli a braccia. TRANSITO VIETATO A TUTTI I VEICOLI: Vieta il transito a tutti gli autoveicoli, compresi i motoveicoli a tre ruote e i quadricili a motore TRANSITO VIETATO AGLI AUTOBUS: Vieta il transito agli autobus; TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTE MASSA A PIENO CARICO, SUPERIORE A 3,5 TONNELLATE: Vieta il transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 TONENLLATE, non adibite al trasporto di persone Pagina 19

20 TRANSITO VIETATO AI VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A TONNELLATE.: Una cifra bianca entro il simbolo nero indica il valore massimo della massa a pieno carico dei veicoli ammessi al transito diverso da quello attribuito alla precedente figura. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A MOTORE TRAINANTI UN RIMORCHIO: Vieta il transito a tutti i veicoli a motore, trainanti un rimorchio. TRANSITO VIETATO ALLE MACCHINE AGRICOLE: Vieta il transito alle macchine agricole. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI, CHE TRASPORTANO MERCI PERICOLOSE: Vieta il transito ai veicoli che trasportano merci pericolose. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTANO ESPLOSIVI O PRODOTTI FACILMENTE INFIAMMIBILI: Vieta il transito ai veicoli che trasportano esplosivi o prodotti facilmente infiammabili. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTANO PRODOTTI SUSCETTIBILI DI CONTAMINARE L ACQUA: Vieta il transito ai veicoli che trasportano prodotti suscettibili di contaminare l acqua. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI LARGHEZZA SUPERIORE A MT..: Vieta il transito ai veicoli aventi larghezza superiore a quella indicata nel segnale. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI ALTEZZA SUPERIORE A MT : Vieta il transito ai veicoli aventi altezza superiore a quella indicata dal segnale. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI O COMPLESSI DI VEICOLI, AVENTI LUNGHEZZA SUPERIORE A MT.: Vieta il transito ai veicoli isolati, o a complessi di veicoli che superano la lunghezza indicata. TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI UNA MASSA SUPERIORE A TONNELLATE Vieta il transito ai veicoli aventi una massa superiore a quella indicata. Pagina 20

21 TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI MASSA PER ASSE SUPERIORE A. TONNELLATE: Vieta il transito ai veicoli aventi sull asse più caricato una massa superiore a quella indicata VIA LIBERA Il segnale indica la fine di tutte le prescrizioni precedentemente imposte. FINE LIMITAZIONE VELOCITA : Il segnale indica il ripristino dei limiti generali di velocità vigenti in quel tipo di strada. FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO: Il segnale indica la fine del divieto di sorpasso per tutti i veicoli. FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO PER VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 TONNELLATE Indica la fine del divieto di sorpasso per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 Tonnellate, non adibiti al trasporto di persone. DIVIETO DI SOSTA: Indica i luoghi dove la sosta è vietata, in aggiunta a quelli dove, per regola generale, vige, il divieto, in assenza di iscrizioni integrative al divieto è permanente nelle 24 ore lungo le strade extraurbane. Su quelle urbane in assenza di iscrizioni integrative, il divieto vige dalle ore 8,00 alle ore 20,00. Pannelli integrativi come cifre, simboli o brevi iscrizioni possono limitare la portata del divieto DIVIETO DI FERMATA: Vieta la sosta e la fermata o comunque qualsiasi momentaneo arresto volontario del veicolo. In assenza di prescrizioni integrative il divieto è permanente. E sempre disposta la rimozione del veicolo. PARCHEGGIO: Indica un area organizzata ed attrezzata per sostare a tempo indeterminato. Mediante pannelli integrativi sono eventualmente indicati con valore prescrittivo. PASSO CARRABILE: Il segnale indica la zona per l accesso dei veicoli alle proprietà laterali, in corrispondenza della quale vige il divieto di sosta. Pagina 21

22 REGOLAZIONE FLESSIBILE DELLA SOSTA NEL CENTRO ABITATO Esempio di segnale composto che consente la sosta in alcune ore, la vieta in altre SOSTA CONSENTITA A PARTICOLARI CATEGORIE DI VEICOLI Sosta consentita ai veicoli al servizio di persone invalide munite dall apposito contrassegno. SEGNALI DI OBBLIGO DIREZIONE OBBLIGATORIA DIRITTO: Il segnale indica l obbligo di proseguire diritto. DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA Il segnale indica l obbligo di svoltare a sinistra. DIREZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA Il segnale indica l obbligo di svoltare a destra. PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA Il segnale preavvisa gli utenti di svoltare a destra. PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA: Il segnale preavvisa gli utenti di svoltare a sinistra. DIREZIONI CONSENTITE DESTRA E SINISTRA: Il segnale indica l impossibilità o il divieto di proseguire diritto. DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E DESTRA Il segnale indica l impossibilità o il divieto di svoltare a sinistra. Pagina 22

23 DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E SINISTRA: Il segnale indica l impossibilità o il divieto di svoltare a destra. PASSAGGIO OBBLIGATORIO A SINISTRA: Il segnale obbliga i conducenti a passare sulla sinistra di un ostacolo, un isola, un salvagente, un cantiere stradale, uno spartitraffico ecc. PASSAGGIO OBBLIGATORIO A DESTRA: Il segnale obbliga i conducenti a passare sulla destra di un ostacolo, un isola, un salvagente, un cantiere stradale, uno spartitraffico ecc. PASSAGGI CONSENTI: Il segnale consente ai conducenti di passare sia a destra che a sinistra di un ostacolo, un isola, un salvagente, un cantiere stradale, uno spartitraffico ecc. ROTATORIA: Il segnale indica in presenza di un intersezione, un area, una piazza, ecc, nella quale la circolazione è regolata dalla rotatoria secondo il senso indicato dalla freccia. LIMITE MINIMO DI VELOCITA : Il segnale obbliga i conducenti di mantenere la velocità minima indicata e ne vieta il transito ove non siano in grado di osservare tale prescrizione. FINE DEL LIMITE MINIMO DI VELOCITA : IIndica la fine della prescrizione del segnale.. PERCORSO PEDONALE: Il segnale indica l inizio di un percorso, itinerario, un viale, un area pedonale, riservata ai ciclisti e ai pedoni. Il segnale implica il divieto di transito per tutte le altre categorie di utenti della strada. FINE DEL PERCORSO PEDONALE: Il segnale indica la fine di un percorso, itinerario, un viale, un area pedonale, riservata ai pedoni. PISTA CICLABILE: Il segnale indica l inizio, ed il proseguimento, di una pista, una corsia, un percorso, un itinerario, riservato ai soli velocipedi. Pagina 23

24 FINE PISTA CICLABILE: Il segnale indica la fine di una pista, una corsia, un percorso, un itinerario, riservato ai soli velocipedi. PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MARCIAPIEDE Il segnale indica l inizio ed il proseguimento, di una pista o di una corsia, riservata ai soli velocipedi, contigua a parallela ad un marciapiede o comunque ad un percorso riservato ai pedoni. I simboli possono essere invertiti per indicare la reale disposizione della pista e del marciapiede. FINE PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MARCIAPIEDE: Il segnale indica la fine di una pista ciclabile contigua al marciapiede PERCORSO PEDONALE E CICLABILE: Il segnale indica l inizio ed il proseguimento di un percorso, un itinerario o un viale, riservato promiscuamente ai pedoni e ai velocipedi. FINE DEL PERCORSO PEDONALE E CICLABILE Il segnale indica la fine di una sede, percorso o itinerario, riservato promiscuamente ai pedoni e ai velocipedi. Pagina 24

25 ALCUNI TIPI DI SEMAFORI SEMAFORO LUMINOSO COMUNE: Il classico semaforo SEMAFORO CON FRECCE DIREZIONALI: Nel caso in figura sarà posto sulla corsia di canalizzazione per la svolta a sinistra. I significati dei colori non cambiano: - SE LA FRECCIA A SINISTRA E' ROSSA NON SI DEVE PASSARE, si parte sempre e solo con il VERDE. SEMAFORO PER I PEDONI: E' posto sugli attraversamenti pedonali nelle intersezioni regolate da semaforo. SEMAFORO PER VELOCIPEDI: Pagina 25

26 ALCUNI TIPI DI SEGNALI PEDONALI come direzioni obbligatorie). GIALLO E' il preavviso che tra qualche secondo scatterà il ROSSO, quindi dobbiamo fermarci. L'unico caso in cui si può proseguire la marcia è quando il semaforo passa da VERDE a GIALLO proprio mentre gli stiamo "passando sotto" o meglio quando non faremmo più in tempo a fermarci entro la striscia bianca d'arresto posta vicino al semaforo stesso. NON FORZATE MAI IL PASSAGGIO CON IL GIALLO, SE POTETE FERMARVI FATELO. IL VERDE SCATTERA' DOPO UNA BREVE ATTESA. ROSSO Con la luce ROSSA non si passa e ci si deve fermare in attesa del verde. GIALLO LAMPEGGIANTE Quando il semaforo è lampeggiante bisogna rallentare e attenersi ai segnali verticali presenti. Questi solitamente indicano che deve cedere precedenza. In assenza di segnali si applica la regola della precedenza a destra. SEMAFORO SPENTO Quando il semaforo è spento si deve rallentare e prestare attenzione ai segnali verticali Pagina 26

27 presenti e in assenza di questi si applica come nel caso precedente la regola della precedenza a destra. SEGNALETICA STRADALE E PER CANTIERI TEMPORANEI Pagina 27

28 Pagina 28

29 Pagina 29

30 DARE PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI DIVIETO DI TRANSITO SENSO VIETATO LIMITE MASSIMO DI VELOCITA'10 KM/ORA Pagina 30

31 VIA LIBERA DIVIETO DI SOSTA DIREZIONE OBBLIGATORIA (GIREVOLE) LAVORI STRETTOIA SIMMETRICA STRETTOIA ASIMMETRICA A SINISTRA STRETTOIA ASIMMETRICA A DESTRA DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE Pagina 31

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