Reti di comunicazione industriali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Reti di comunicazione industriali"

Transcript

1 Reti di comunicazione industriali S. Vitturi IEIIT-CNR Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università di Padova Via Gradenigo 6/B Padova s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

2 Programma delle Lezioni Lezione di Lunedì 17 Febbraio Alcuni cenni sui controllori logici programmabili (PLC) Sistemi di comunicazione usati in ambienti industriali; Cenni sull architettura delle reti di comunicazione; Modello di riferimento ISO/OSI; Alcuni esempi di reti di comunicazione di campo: - DeviceNet; - Controller Area Network (CAN); - WorldFIP; Reti di comunicazione di campo specifiche per il collegamento di azionamenti elettrici: - La rete Sercos La rete di comunicazione di campo Profibus: - Descrizione; - Profibus FMS; - Profibus PA. Lezione di Lunedì 24 Febbraio La rete di comunicazione di campo Profibus DP: - Funzionamento; - Descrizione dei messaggi di Parametrizzazione, Configurazione e Diagnostica; - Tempi di risposta di reti Profibus DP; - Funzioni DP estese; - ASIC per la realizzazione di dispositivi conformi allo standard. - Profilo di Profibus DP per il collegamento di azionamenti elettrici Prove pratiche su Profibus DP - Configurazione di una rete di prova - Collegamento di un inverter alla rete di prova; - Start-up della rete di prova; - Esempi di trasferimento dati di ingresso/uscita tra master e slave; - Variazione del riferimento di velocità dell inverter tramite la rete - Acquisizione dei parametri di funzionamento dell inverter - Esempi di lettura dei messaggi diagnostici degli slave. s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

3 CONTROLLORI LOGICI PROGRAMMABILI (PLC) Dispositivi a microprocessore progettati in hardware e software per l automazione di impianto. Essi comprendono: Struttura hardware Software Sistemi di interfaccia operatore s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

4 STRUTTURA HARDWARE CPU, Processori di Comunicazione Sezione di ingresso\uscita Interfaccia con altri dispositivi s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

5 Interfaccia Seriale Memoria Unità Centrale Alimentatore Interfacce verso reti di comunicazione Schede di ingresso/uscita Interfaccia verso I/O distribuiti Guida profilata Schede di uscita digitali Schede di ingresso digitali Interfaccia I/O distribuiti Guida profilata Schede di ingresso analogiche Schede di uscita analogiche Schede speciali Interfaccia I/O distribuiti Guida profilata Figura 1: Esempio di struttura hardware di un controllore programmabile s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

6 SOFTWARE Sistema di sviluppo Supporto fisico Linguaggi di programmazione s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

7 LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Schema a contatti Schema funzionale Lista di istruzioni Linguaggi di alto livello s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

8 Linguaggio a contatti Sequential Flow Chart E 5.1 E 5.2 A 1.0 E 5.3 Schema funzionale S1 T1 T6 S2 T2 Transizione Step Rami simultanei Rami alternativi E 5.1 & E 5.2 > = 1 E 5.3 A 1.0 S3 T3 S4 S7 T7 S8 T9 S10 T4 T8 T10 S5 S9 Lista di istruzioni T5 U E 5.1 U E 5.2 ON E 5.3 = A 1.0 T6 S6 S2 Salto Figura 2: Linguaggi di programmazione di un controllore programmabile s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

9 FUNZIONAMENTO DI UN PLC Acquisizione degli ingressi Elaborazione del programma utente Comando delle uscite E UN FUNZIONAMENTO CICLICO s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

10 Descrizione di un impianto dal punto di vista CIM Altri Impianti Magazzino Scorte Rete di Impianto Controllore di cella Controllore di cella Controllore di dispositivo Controllore di dispositivo Controllore di dispositivo attuatore sensore sensore attuatore sensore attuatore sensore sensore sensore Dispositivo Dispositivo Dispositivo Cella Cella s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

11 Uso di reti di comunicazione industriali in ambito CIM Altri Impianti Magazzino Scorte Intranet Rete di comunicazione di campo Controllore di cella Bridge Rete di comunicazione di campo Bridge Controllore di cella Controllore di dispositivo Rete di comunicazione di campo Repeater Controllore di dispositivo Controllore di dispositivo Rete di comunicazione di campo attuatore attuatore sensore sensore sensore sensore Dispositivo sensore Dispositivo sensore Dispositivo sensore Cella Cella s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

12 Reti di comunicazione industriali Reti per la trasmissione di dati ai vari livelli dei sistemi di automazione industriali Nel corso degli anni molte sono state le soluzioni adottate: Internet/Intranet Wide Area Networks, WAN Local Area Networks, LAN Reti MAP Reti di comunicazione di campo, fieldbus s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

13 Reti di Comunicazione di Campo Caratteristiche fisiche simili alle LAN I protocolli adottati possono essere anche molto diversi Sostituiscono i collegamenti punto-punto tra controllore di dispositivo e sensori/attuatori Sostituiscono i collegamenti tra controllori di dispositivo e controllore di cella s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

14 Vantaggi derivanti dall uso di una rete di comunicazione di campo Possibilità di uso a livello cella e dispositivo Riduzione dei cablaggi Uso di tecniche di trasmissione digitali Possibilità di diagnosi e calibrazione remota Aggiunta di nuovi nodi molto semplice Ogni grandezza può essere resa accessibile a ogni nodo della rete senza cablaggi addizionali s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

15 Prestazioni richieste a una rete di comunicazione di campo Scambio di dati ciclico Traffico urgente aciclico Messaggistica di alto livello s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

16 Scambio di dati ciclico Avviene a livello di dispositivo Operazione di polling su sensori/attuatori collegati al controllore Deve essere una prestazione implicita s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

17 Traffico urgente aciclico Avviene a livello di dispositivo e talvolta a livello di cella Prestazione necessaria per notificare situazioni di allarme nel più breve tempo possibile Richiede la trasmissione di piccole quantità di dati Deve essere previsto un tempo limite per l esecuzione di questa funzione

18 Messaggistica di alto livello Realizza la comunicazione a livello di cella Permette il trasferimento di elevate quantità di dati con caratteristiche temporali non stringenti Operazioni tipiche sono lettura/scrittura di variabili, uploading/downloading di aree di memoria s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

19 Modello di riferimento ISO/OSI /1 ISO (International Standard Organization) ha emanato nel 1984 il modello di riferimento per Open System Interconnection (OSI) Lo standard che porta la sigla ISO 7498 fornisce una struttura che permette lo sviluppo di sistemi di comunicazione in grado di garantire l interoperabilità tra prodotti di costruttori diversi s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

20 Modello di riferimento ISO/OSI / Application layer Presentation layer Session layer Transport layer Network layer Data Link layer Physical layer s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

21 Tipico Profilo di Comunicazione di una rete di di campo User task # n User task # m User task # k User task # 1 Cyclic Data Exchange and Asynchronous Traffic (These functions do not use layer 7 protocols) Layer 7: Application Messaging Service Layers 3 to 6 usua lly e mp ty Layers 3 to 6 usually empty Layer 2: Data Link Layer 1: Physical s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

22 Situazione normativa Standard Europeo EN50170 Standard Europeo EN50254 Standard Europeo EN50295 Standard Europeo EN50325 Standard Internazionale IEC Standard Internazionale IEC Standard Internazionale IEC s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

23 Principali standard e prodotti di mercato IEC CENELEC MARKET IS Type 1 EN50170 part 4 Foundation Fieldbus H1 IS Type 2 EN50170 part 5 ControlNet IS Type 3 EN50170 part 2 Profibus IS Type 4 EN50170 part 1 P-Net IS Type Foundation Fieldbus HSE IS Type SwiftNet IS Type 7 EN50170 part 3 WorldFIP IS Type 8 EN50254 part 2 Interbus IS Type 3 EN50254 part 3 Profibus DP IS Type 7 EN50254 part 4 WorldFIP profile 1 IS EN50295 part 2 Actuator Sensor - interface IS EN50325 part 2 DeviceNet IS EN50295 part 3 Smart Distributed System ADIS Seriplex s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

24 Standard Internazionale IEC61784 Communication Profile Families CPF-1 (Fielbus Foundation) CPF-2 (ControlNet) CPF-3 (PROFIBUS) CPF-4 (P-NET) CPF-5 (WorldFIP) CPF-6 (INTERBUS) CPF-7 (SwiftNet) Communication Profiles CPF-1/1 - H1 CPF-1/2 - HSE CPF-2/1 - ControlNet CPF-2/2 - EtherNet/IP CPF-3/1 PROFIBUS (asincrono) CPF-3/2 PROFIBUS (sincrono) CPF-3/3 - PROFINet ( New ) CPF-4/1 - P-NET RS485 CPF-4/2 - P-NET RS232 CPF-5/1 - WorldFIP CPF-5/2 - WorldFIP CPF-5/3 - WorldFIP CPF-6/1 - INTERBUS CPF-6/2 - INTERBUS TCP/IP ( New ) CPF-6/3 - ritaglio di CPF-6/1 ( New ) CPF-7/1 - SwiftNet Transport CPF-7/2 - SwiftNet Full Stack s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

25 DeviceNet Physical layer e data link layer sono basati sullo standard Controller Area Network, CAN (ISO 11898) DeviceNet è un protocollo del livello applicazione di CAN Utilizzato in numerosi settori: Alimentare Impianti di distribuzione dell energia elettrica Impianti chimici s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

26 DeviceNet: Profilo di comunicazione User App licatio ns ISO/OSI Model A p p licatio n DeviceNet Protocol Specification Layers 3 to 6 empty Data Link Physical Logica l Link C o ntro l LLC Medium Access Control MAC Physical Layer Signalling Co n tro lle r Area Network (CA N ) Protocol Specification DeviceNet s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

27 Campo di applicazione di DeviceNet Altri Impianti Magazzino Scorte Rete di Impianto Rete di campo Controllore di cella Bridge Rete di campo Bridge Controllore di cella Controllore di dispositivo Rete di campo Controllore di dispositivo Rete di campo Controllore di dispositivo Rete di campo attuatore sensore sensore attuatore sensore sensore sensore sensore sensore Dispositivo Cella Dispositivo Dispositivo Cella s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

28 Caratteristiche di CAN Semplice ed economico Ampia disponibilità di componenti e strumenti di sviluppo Molto diffuso: decine di milioni di nodi CAN attualmente installati s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

29 CAN: Livello fisico Topologia a bus condiviso Usa un semplice doppino intrecciato Estensione fino a 1 Km (a 50 Kbps) Velocità di trasmissione fino a 1 Mbit/s (massima estensione in questo caso 50 m) Interfaccia simile ai circuiti a collettore aperto: livello sul bus dominante o recessivo s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

30 Medium Access Control Rete multimaster ad accesso casuale (CSMA) simile a Ethernet Le stazioni sulla rete NON hanno indirizzo fisico Sulla rete vengono scambiati frame secondo il principio produttore/consumatore I frame sono individuati univocamente da un identificatore s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

31 Collisioni Due o più frame trasmessi contemporaneamente causano una collisione Essa viene risolta in base alla priorità dei frame Fase di arbitraggio non distruttiva per risolvere le contese sul bus Comportamento deterministico e prevedibile s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

32 Fase di arbitraggio BUS A B C A B C A perde BUS B perde C trasmette s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

33 Data Frame S O F IDENTIFIER R T R CONTROL CONTROL DATA DATA CRC CRC ACK ACK EOF EOF umero di bit Il campo Identifier nella versione estesa di CAN è costituito da 29 bit s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

34 DeviceNet: Physical layer Ammette tre delle possibili velocità di trasmissione di CAN: 125, 250 e 500 kbit/s Distanze coperte: 500, 250 e 100 metri rispettivamente Massimo numero di stazioni presenti sulla rete: 64 s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

35 DeviceNet: Application layer Basato sul concetto di oggetti di comunicazione Ogni stazione connessa alla rete è vista come un insieme di oggetti DeviceNet introduce le seguenti definizioni: Class: insieme di oggetti dello stesso tipo Instance: effettiva occorrenza di un oggetto Attribute: caratteristiche dell oggetto Behaviour: comportamento dell oggetto Service: funzioni (di comunicazione) dell oggetto s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

36 Connessioni DeviceNet stabilisce che qualsiasi comunicazione avvenga tramite connessioni stabilite in precedenza Una connessione è un canale di comunicazione virtuale tra due o più nodi DeviceNet definisce due tipi di connessioni: I/O connections: usate per trasferire dati in tempo reale Explicit messaging connections: usate per trasferire dati di bassa priorità in tempi non critici s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

37 Predefined Master Slave Connection Set La procedura per stabilire una connessione può essere complicata Il predefined master slave connection set permette di stabilire facilmente delle connessioni particolarmente adatte allo scambio dati in modalità master-slave In pratica il master deve inviare solamente due messaggi per stabilire la connessione s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

38 Modalità di comunicazione master slave Con il predefined master slave connection set lo scambio dati può avvenire in quattro diverse modalità: Bit strobe command/response messages Poll command/response messages Change of state/cyclic messages Explicit response/request messages s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

39 FIP: Factory Instrumentation Protocol Nasce verso la fine degli anni 80 come standard nazionale francese Nel 1992, con l adesione di Honeywell, Allen&Bradley, SquareD, viene denominato WorldFIP Tipica architettura a tre livelli Campi comuni di utilizzo: Produzione di energia Industria automobilistica Building Automation Controllo di Processo s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

40 WorldFIP: Profilo di comunicazione ISO/ OS I Model User A pplication s User Applications Application M an ufact urin g P eriodic/aperiodic Services (MPS) Subset of M anufacturing Message Specification (SubM M S) Layers 3 to 6 empty Data Link P eriodic/aperiodic Services Messaging Services Physical Physical Layer WorldFIP s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

41 Campo di applicazione di WorldFIP Altri Impianti Magazzino Scorte Rete di Impianto Rete di campo Controllore di cella Bridge Rete di campo Bridge Controllore di cella Controllore di dispositivo Rete di campo Controllore di dispositivo Rete di campo Controllore di dispositivo Rete di campo attuatore sensore sensore attuatore sensore sensore sensore sensore sensore Dispositivo Cella Dispositivo Dispositivo Cella s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

42 WorldFIP: Physical Layer Doppino schermato o fibra ottica Velocità di trasmissione: kbit/s, 1 Mbit/s, 2.5 Mbit/s, 5 Mbit/s Topologia a segmenti Massima lunghezza segmento: 1900 m Massimo numero segmenti: 5 Massima lunghezza totale: 9500 m Numero massimo di stazioni: 128 s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

43 WorldFIP: Data link layer/1 Fornisce i seguenti servizi: Scambio di variabili identificate Trasferimento di messaggi Tali servizi possono essere: Ciclici (solo scambio di variabili) Aciclici s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

44 WorldFIP: Data link layer /2 Definisce un insieme di variabili identificate che possono essere prodotte o consumate Per ogni variabile definita esistono: un nodo produttore uno o più nodi consumatori Mette a disposizione i servizi per il trasferimento dei messaggi s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

45 Arbitro del bus Richiede la trasmissione delle variabili con periodicità stabilite in fase di configurazione In ogni istante sul bus deve essere presente uno e uno solo arbitro Necessità di ridondanza s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

46 WorldFIP: Esempio di funzionamento Scanning Table Va ria ble Pe rio dicity (ms) Ty pe Time (us) A 10 IN T_ B 20 UN S_ C 30 IN T_8 170 Elementary cycle 10 ms Time A B C A A B A C A B A A B C A A B A C A B A M acrocycle Time available for aperiodic traffic s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

47 Traffico aciclico Variabili Un nodo produttore può richiedere la trasmissione di variabili Messaggi Un nodo produttore può richiedere il diritto di trasmettere messaggi ad altri nodi s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

48 Scambio di Variabili Durante la fase ciclica il produttore di una variabile comunica all arbitro del bus di avere delle richieste di scambio aciclico di variabili Nel tempo a disposizione per scambio aciclico l arbitro chiede alla stazione la lista delle variabili da produrre aciclicamente Nel tempo a disposizione per scambio aciclico l arbitro esegue le richieste di produzione delle variabili specificate in precedenza s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

49 Scambio di Messaggi Durante la fase ciclica il produttore di una variabile comunica all arbitro del bus di avere delle richieste di scambio di messaggi Nel tempo a disposizione per scambio aciclico l arbitro fornisce alla stazione che ne ha fatto richiesta il diritto di inviare messaggi La stazione che ne ha fatto richiesta invia i messaggi alle destinazioni La stazione restituisce all arbitro il diritto di trasmettere s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

50 WorldFIP: Application Layer Costituito da due componenti MPS (Manufacturing periodical\aperiodical services) SubMMS MPS fornisce servizi del tipo: Gestione dell integrità e della consistenza delle variabili consumate lettura\scrittura di variabili locali o remote s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

51 SubMMS Fornisce un subset dei servizi previsti dallo standard ISO MMS, fra i quali: Gestione degli allarmi Monitoraggio delle variabili Gestione dei messaggi Upload\Download di programmi s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

52 SERCOS SErial Real-time Communication System Standard IEC 61491

53 SERCOS Sistema di comunicazione digitale progettato per il collegamento tra controllore e drives Utilizzato esclusivamente per azionamenti elettrici La norma standardizza molti dei parametri che possono essere scambiati e permette l introduzione di altri definibili dall utente s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

54 Configurazione tipica di SERCOS Controllore (Master) Slave #1 Drive Slave #1 Drive Slave #1 Drive s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

55 Livello Fisico La configurazione tipica di SERCOS consiste in una topologia ad anello in fibra ottica Una stazione ha funzioni master, le altre sono slave Il numero di slave dipende dalla velocità di trasmissione, dalla quantità di dati trasmessi e dal tempo di ciclo richiesto Distanza massima tra stazioni: 60 m con fibra di plastica; 250 m con fibra di vetro Velocità di trasmissione: fino a 4 Mbit/s Tempi di ciclo selezionabili tra: ms; ms; 0.25 ms e multipli di 0.25 ms s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

56 Funzionamento Due fasi: Inizializzazione Scambio dati ciclico Inizializzazione: Configurazione del sistema Assegnazione dei time-slot agli slave Scambio dati ciclico: Master Sync Telegram (MST) Drive Telegram (AT) Master Data Telegram (MDT) s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

57 Master Sync Telegram Inviato dal master contemporaneamente a tutti gli slave all inizio di ogni ciclo Costituisce il trigger di inizio ciclo Comprende un solo byte che riporta lo stato della rete s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

58 Drive Telegram Inviato da ogni slave al master L istante in cui il messaggio viene spedito è specificato in base al time-slot ricevuto nella fase di inizializzazione Contiene 4 byte di stato e un numero variabile di byte di dati s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

59 Master Data Telegram Inviato dal master a tutti gli slave dopo la ricezione dei Drive Telegram L istante in cui il messaggio vine spedito è specificato nella fase di inizializzazione E costituito da 4 byte di stato e, per ogni slave, da un data record contenente i dati da inviare Inizio e lunghezza del data record sono specificati in ogni slave durante la fase di inizializzazione s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

60 Esempi di Dati Ciclici Scambiati Dal master agli slave: Riferimento di coppia Riferimento di velocità Riferimento di posizione Dagli slave al master: Valore di feedback di coppia Valore di feedback di velocità Valore di feedback di posizione s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

61 Dati Aciclici SERCOS permette anche lo scambio di dati aciclici Per svolgere tale funzione sono a disposizione 2 dei 4 byte di stato nei messaggi MDT e AT Il trasferimento può aver luogo sempre e soltanto su iniziativa del master Possono essere trasferiti solo dati predefiniti s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

62 PROFIBUS: un po di storia Nasce nel 1991 come standard nazionale tedesco: norma DIN parti 1 e 2 Nel 1994 viene aggiunta allo standard la parte 3: Profibus DP Nel 1995 viene pubblicata la parte 4 della norma DIN 19245: Profibus PA Nel 1996 le parti 1, 2 e 3 diventano standard europeo EN50170, successivamente anche PA entra in EN50170, mentre DP viene inglobato in EN Nel 1999 entra a far parte dello standard internazionale IEC61158 s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

63 PROFIBUS: Normativa Nasce nel 1991 come standard nazionale tedesco: norma DIN parti 1 e 2 Nel 1994 viene aggiunta allo standard la parte 3: Profibus DP Nel 1995 viene pubblicata la parte 4 della norma DIN 19245: Profibus PA Nel 1996 le parti 1, 2 e 3 diventano standard europeo EN50170

64 Profibus e modello ISO/OSI application layer application layer: FMS presentation layer session layer transport layer livelli 3-6 vuoti network layer data link layer physical layer Modello ISO/OSI data link layer: FDL physical layer: RS 485 Profibus

65 Physical Layer Caratteristiche elettriche dei segnali conformi allo standard EIA RS 485 Topologia a bus a più segmenti collegati da repeater: sono collegabili massimo 32 stazioni per segmento e 127 stazioni in totale Mezzo trasmissivo: doppino (eventualmente) schermato fibra ottica disponibile in alternativa

66 Physical Layer Velocità di trasmissione da 9,6 a 1500 kbit/s Lunghezza massima di un segmento: 1200 m a 93,75 kbit/s 200 m a 1500 kbit/s Tra due nodi possono essere presenti al massimo 3 repeater e quindi la distanza massima è 4800 m

67 PROFIBUS - Transmission Line Length RS 485 Baudrate in kbit/s Line Length in m (Cable Type A)

68 Data Link Layer: FDL Specifica le modalità di accesso al bus Garantisce l integrità dei dati trasmessi Realizza un accesso di tipo ibrido combinando tecniche di accesso di tipo Token passing Master-slave

69 Features of the PROFIBUS Data Link Layer (FDL) Master or Slave stations may be added or removed at any point of time. The FDL will automatically reconfigure the logical token ring. The Token Passing procedure ensures that each Master will have enough time to fulfill its communication tasks. Therefore, the user has to calculate the overall Target Token Rotation Time (TTR). The Bus Access Protocol is able to detect defective stations, lost Token, double Token, transmission errors and all other possible network failures.

70 Principle of the Token Passing Procedure In Multi Master Networks the Token Passing procedure must ensure that each master has enough time to fulfill it s communication tasks. The user therefore configures the overall Target Token Rotation Time (TTR) taking into account the communication tasks of all masters. Each Master calculates the available amount of time for its communication tasks at token receipt according to the following rule: TTH = TTR - TRR TTH = Token Hold Time TTR = Target Token Rotation Time TRR = Real Token Rotation Time

71 Servizi FDL Send data with acknowledge, SDA Send and request data with reply, SRD Send data with no acknowledge, SDN Cyclic send and request data with reply, CSRD

72 FDL Stazione X (SAP n) FDL Stazione Y (SAP m) FDL_DATA_ACK.request FDL_DATA_ACK.indication FDL_DATA_ACK.confirm Servizio SDA

73 Service Access Point (SAP) Usati assieme all indirizzo fisico di rete per identificare univocamente le entità che richiedono/ricevono servizi Presenti in tutti i livelli del modello di riferimento OSI

74 FDL Stazione X (SAP n) FDL Stazione Y (SAP m) FDL_DATA_UPDATE.request FDL_DATA_REPLY.request FDL_DATA_UPDATE.confirm FDL_DATA_REPLY.indication FDL_DATA_REPLY.confirm Servizio SRD

75 Structure of important PROFIBUS Telegrams Legenda: Token Message SD4 DA SA FDL Status Request Telegram SD1 DA SA FC FCS ED Data Telegram DA = Destination Address DU = Data Unit DSAP = Destination Service Access Point ED = End Delimiter FC = Function Code FCS = Frame Check Sequence LE = Length LEr = Repeated Length SA = Source Address SD2 = Start Delimiter 2 SD4 = Start Delimiter 4 SSAP = Source Service Access Point SD2 LE LEr SD DA SA FC DSAP SSAP DU FCS ED

76 FDL State Diagram PON Claim Tok 3 Off 0 Li To 1 A Idle 2 Use Token 4 P Idle 10 Ch To 8 Await 5 Check 6 Aw St 9 Pass Token 7 0: Offline 1: Listen Token 2: Active Idle 3: Claim Token 4: Use Token 5: Await Data Response 6: Check Access Time 7: Pass Token 8: Check Token Pass 9: Await Status Response 10: Passive Idle

77 CSRD E il servizio di Profibus che permette lo scambio di dati ciclico Una stazione master in possesso del token può comunicare al proprio controllore FDL la polling list Successivamente, ogni volta che la stazione riceve il token, automaticamente il controllore FDL invia dati ai nodi della polling list e riceve i dati da questi

78 Application Layer: FMS Deriva dallo standard internazionale MMS (ISO ) FMS si basa sulla definizione di oggetti di comunicazione che possono essere scambiati tra nodi della rete Gli oggetti di comunicazione sono contenuti nel Virtual Fieldbus Device (VFD) e descritti nel Dizionario degli Oggetti La comunicazione è di tipo client-server

79 PROFIBUS - FMS Protocol Architecture Application Process Application Layer Interface (ALI) EN Vol 2 Part 2 Application-Layer (7) Fieldbus Message Specification (FMS) Lower Layer Interface (LLI) Layer 3 to 6 are not explicit EN Vol 2 Part 1 Data-Link-Layer (2) Fieldbus Data Link (FDL) Physical-Layer (1) PROFIBUS Transmission Medium

80 Esempi di oggetti di comunicazione Variabili Eventi Dizionario degli oggetti Domain Program Invocation

81 Servizi FMS I servizi FMS sono orientati alla gestione degli oggetti; pertanto a ogni tipo di oggetto corrisponde un gruppo di servizi. Tra i più importanti vi sono: Servizi di gestione del dizionario degli oggetti Servizi di accesso alle variabili Servizi di gestione degli eventi Servizi di gestione domain e program invocation

82 Gestione Dizionario degli Oggetti Mantiene la descrizione degli oggetti presenti nel VFD Gli oggetti sono identificati da un indice numerico e opzionalmente da una stringa I servizi messi a disposizione da FMS permettono di: Leggere le caratteristiche di un oggetto Inserire un nuovo oggetto nel dizionario

83 Accesso alle variabili FMS definisce 5 tipi di variabili: Variabili semplici Array Record Liste di variabili Accesso fisico I servizi a disposizione sono tipicamente Read e Write

84 Gestione degli Eventi Sono oggetti usati per inviare messaggi importanti quali allarmi Il servizio usato in questo caso è denominato Notifica

85 Gestione Domain e Program Invocation Un oggetto di tipo domain descrive un area di memoria contenente dati o programmi Un oggetto di tipo program invocation è un insieme di domain che costituiscono un programma eseguibile I servizi relativi ai domain sono: Downloading Uploading

86 Servizi relativi alle Program Invocation Creazione Cancellazione Avvio Arresto Ripartenza Reset

87 Profibus DP Progettato per scambio dati ciclico ad alta velocità tra master e slave Velocità di trasmissione massima 12 Mbit/s Physical layer e Data link layer sono gli stessi di Profibus s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

88 Profibus PA Progettato per collegare controllori a strumentazione di processo anche in ambienti a sicurezza intrinseca Physical layer conforme a IEC Data link layer: FDL Sfrutta le funzioni estese di Profibus DP s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

89 Profibus PA e modello ISO/OSI Profili Profibus PA Profibus DP esteso livelli da 3 a 7 VUOTI data link layer: FDL physical layer: IEC Anche in questo caso sono assenti funzioni di livello 7 Profibus PA si basa sul concetto di Profilo che consente di caratterizzare completamente i tipi di dispositivo collegabili Profibus PA s. vitturi corso azionamenti elettrici uniud 17 e 24 Febbraio

Profibus vs WorldFIP WorldFip centralizzato e basato sulla schedulazione

Profibus vs WorldFIP WorldFip centralizzato e basato sulla schedulazione Il Profibus PROcess FIeld BUS (PROFIBUS) è un sistema di comunicazione nato per connettere dispositivi di campo digitali diversi e/o elementi con prestazioni di basso livello, come trasmettitori, attuatori,

Dettagli

ARCHITETTURA TRADIZIONALE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO AUTOMATICO/1

ARCHITETTURA TRADIZIONALE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO AUTOMATICO/1 ARCHITETTURA TRADIZIONALE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO AUTOMATICO/1 Ogni sensore/attuatore è collegato direttamente al PLC Cablaggi relativamente semplici da eseguire Difficoltà a espandere l impianto Informazioni

Dettagli

I FIELDBUS PROFIBUS. ITS Meccatronico Reti per l automazione 1

I FIELDBUS PROFIBUS. ITS Meccatronico Reti per l automazione 1 I FIELDBUS PROFIBUS ITS Meccatronico Reti per l automazione 1 SOMMARIO Architettura di Profibus Data Link Layer FDL Application Layer FMS Profibus DP ITS Meccatronico Reti per l automazione 2 Un po di

Dettagli

La tecnica proporzionale

La tecnica proporzionale La tecnica proporzionale Regolatori di pressione La tecnica proporzionale Regolatori di pressione La tecnica proporzionale La tecnica proporzionale Controllo direzione e flusso La tecnica proporzionale

Dettagli

Configurazione & Programmazione Profibus DP. in Ambiente Siemens TIA Portal

Configurazione & Programmazione Profibus DP. in Ambiente Siemens TIA Portal Configurazione & Programmazione Profibus DP in Ambiente Siemens TIA Portal Configurazione Optional: Aggiungere File GSD Inserire Masters e Slaves Inserire Sottorete Profibus DP e collegare tutte le interfacce

Dettagli

I bus di campo nell automazione industriale

I bus di campo nell automazione industriale I bus di campo nell automazione industriale Fabio Giorgi Introduzione Aspetti di comunicazione nell automazione industriale Esempio di cella di lavorazione Passaggio dal controllo centralizzato al controllo

Dettagli

Reti e Sistemi per l Automazione MODBUS. Stefano Panzieri Modbus - 1

Reti e Sistemi per l Automazione MODBUS. Stefano Panzieri Modbus - 1 MODBUS Stefano Panzieri Modbus - 1 La Storia Diventa uno STANDARD nel 1979 Nato come protocollo di comunicazione SERIALE si è successivamente adattato alle specifiche TCP/IP Permette una comunicazione

Dettagli

Input/Output. Moduli di Input/ Output. gestiscono quantità di dati differenti a velocità diverse in formati diversi. n Grande varietà di periferiche

Input/Output. Moduli di Input/ Output. gestiscono quantità di dati differenti a velocità diverse in formati diversi. n Grande varietà di periferiche Input/Output n Grande varietà di periferiche gestiscono quantità di dati differenti a velocità diverse in formati diversi n Tutti più lenti della CPU e della RAM n Necessità di avere moduli di I/O Moduli

Dettagli

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 1 Reti di Calcolatori MODELLI ISO/OSI e TCP/IP D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 2 Reti di Calcolatori Livelli e Servizi Il modello OSI Il modello TCP/IP Un confronto

Dettagli

KEYSTONE. OM8 - EPI 2 Modulo interfaccia AS-i Manuale di istruzione. www.pentair.com/valves. Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1

KEYSTONE. OM8 - EPI 2 Modulo interfaccia AS-i Manuale di istruzione. www.pentair.com/valves. Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1 KEYSTONE Indice 1 Modulo Opzionale OM8: Interfaccia AS-i 1 2 Installazione 1 3 Dettagli sulla comunicazione 1 5 Descrizione del modulo interfaccia AS-i OM8 2 5 Protocollo interfaccia AS-i 3 6 Interfaccia

Dettagli

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata

Dettagli

PLC. I/O Analogici. www.webalice.it/s.pollini

PLC. I/O Analogici. www.webalice.it/s.pollini PLC I/O Analogici 1 I/O Analogici Acquisizione e gestione di segnali fisici variabili nel tempo da un valore minimo ad un valore massimo 2 I/O Analogici Trasduttori: attivi - passivi 3 I/O Analogici Trasduttori:

Dettagli

PROFIBUS: bus standard per industria e building automation

PROFIBUS: bus standard per industria e building automation PROFIBUS: bus standard per industria e building automation Luca ing. Marani Softing Industrial Solutions Italia Via Sesini 20 37138 Verona Sommario Il bus di campo Profibus, si adatta perfettamente ad

Dettagli

La sicurezza sui fieldbus: anche la comunicazione è sicura. Micaela Caserza Magro Università di Genova Micaela.caserza@unige.it

La sicurezza sui fieldbus: anche la comunicazione è sicura. Micaela Caserza Magro Università di Genova Micaela.caserza@unige.it La sicurezza sui fieldbus: anche la comunicazione è sicura Micaela Caserza Magro Università di Genova Micaela.caserza@unige.it Che cosa è la sicurezza funzionale La Sicurezza Funzionale è: Porzione della

Dettagli

Dott. Davide Tamellini Ing. Vittorio Agostinelli. Automazione. AssoAutomazione

Dott. Davide Tamellini Ing. Vittorio Agostinelli. Automazione. AssoAutomazione La gestione dell IP dinamico in rete GPRS con utilizzo del protocollo IEC60870: il concetto di Plc Gprs Manager, nella comunicazione wireless con standard IEC, applicato alle reti idriche geograficamente

Dettagli

Reti di Calcolatori. Il software

Reti di Calcolatori. Il software Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1

Dettagli

DIAGNOSTICA: SEGNALAZIONE ERRORI DI SISTEMA. (Reporting of System Errors)

DIAGNOSTICA: SEGNALAZIONE ERRORI DI SISTEMA. (Reporting of System Errors) DIAGNOSTICA: SEGNALAZIONE ERRORI DI SISTEMA (Reporting of System Errors) Indice 1 Introduzione...2 1.1 Componenti supportati e insieme delle funzioni...2 2 STEP7: Configurazione HW...3 2.1 Scheda Generale...4

Dettagli

WorldFIP ITS Meccatronico Reti per l automazione F. Tramarin

WorldFIP ITS Meccatronico Reti per l automazione F. Tramarin WorldFIP FIP: Factory Instrumentation Protocol Nasce verso la fine degli anni 80 come standard nazionale francese Nel 1992, con l adesione di HoneyWell, llen&bradley, SquareD, viene denominato WorldFIP

Dettagli

Definizione Parte del software che gestisce I programmi applicativi L interfaccia tra il calcolatore e i programmi applicativi Le funzionalità di base

Definizione Parte del software che gestisce I programmi applicativi L interfaccia tra il calcolatore e i programmi applicativi Le funzionalità di base Sistema operativo Definizione Parte del software che gestisce I programmi applicativi L interfaccia tra il calcolatore e i programmi applicativi Le funzionalità di base Architettura a strati di un calcolatore

Dettagli

STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO

STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO 2.1 Strutture dei sistemi di calcolo Funzionamento Struttura dell I/O Struttura della memoria Gerarchia delle memorie Protezione Hardware Architettura di un generico sistema

Dettagli

Esempio LA CONFIGURAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE PROFIBUS-DP IN AMBIENTE SIEMENS STEP 7. Corso su

Esempio LA CONFIGURAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE PROFIBUS-DP IN AMBIENTE SIEMENS STEP 7. Corso su Corso su LA CONFIGURAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLA COMUNICAZIONE PROFIBUS-DP IN AMBIENTE SIEMENS STEP 7 creato in esclusiva per Associazione PLC Forum www.plcforum.it versione 1.0 Prof.Ing.Salvatore Cavalieri

Dettagli

Sistemi per l automazione industriale

Sistemi per l automazione industriale Corso: Sistemi per l automazione industriale PROFIBUS Ing.. Stefano Maggi Dottore di Ricerca Dipartimento di Elettrotecnica giovedì 19 gennaio 2006 Le famiglie di PROFIBUS PROFIBUS: PROcess FIeld BUS Profibus-DP

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 8

Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato

Dettagli

NORMA CEI EN 61131. PLC: programmazione. PLC: programmazione. PLC: programmazione. Automazione Industriale 3. Automazione Industriale

NORMA CEI EN 61131. PLC: programmazione. PLC: programmazione. PLC: programmazione. Automazione Industriale 3. Automazione Industriale NORMA CEI EN 61131 Ing.Francesco M. Raimondi www.unipa.it/fmraimondi Lezioni del corso di Dipartimento di Ingegneria dell Automazione e dei Sistemi 1 La normativa IEC 1131 del 1993 ha standardizzato 5

Dettagli

T24 Reti numeriche integrate nei servizi

T24 Reti numeriche integrate nei servizi T24 Reti numeriche integrate nei servizi T24.1 Proporre una traduzione in italiano della definizione di ISDN fornita in inglese dall ITU-T (v. par. 24.1)... T24.2 Quali sono gli aspetti chiave che sono

Dettagli

Protocolli di Comunicazione

Protocolli di Comunicazione Protocolli di Comunicazione La rete Internet si è sviluppata al di fuori dal modello ISO-OSI e presenta una struttura solo parzialmente aderente al modello OSI. L'architettura di rete Internet Protocol

Dettagli

Verona, 29-30 ottobre 2013!

Verona, 29-30 ottobre 2013! Verona, 29-30 ottobre 2013! Il Machine Controller piattaforma integrata di Controllo, Motion, Robotica, Visione e Sicurezza su bus EtherCAT Omron Electronics spa Ing. Marco Filippis Product Manager Servo,

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 6

Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server

Dettagli

il progetto ieee 802

il progetto ieee 802 il progetto ieee 802 architettura generale g. di battista nota di copyright questo insieme di slides è protetto dalle leggi sul copyright il titolo ed il copyright relativi alle slides (inclusi, ma non

Dettagli

Transmission Control Protocol

Transmission Control Protocol Transmission Control Protocol Franco Callegati Franco Callegati IC3N 2000 N. 1 Transmission Control Protocol - RFC 793 Protocollo di tipo connection-oriented Ha lo scopo di realizzare una comunicazione

Dettagli

Protocolli di Comunicazione Elettronica dei Sistemi Digitali L-A Università di Bologna, Cesena

Protocolli di Comunicazione Elettronica dei Sistemi Digitali L-A Università di Bologna, Cesena Protocolli di Comunicazione Elettronica dei Sistemi Digitali L-A Università di Bologna, Cesena Aldo Romani A.a. 2005-2006 UART UART Universal Asynchronous Receiver/Transmitter Clock implicito e trasmissione

Dettagli

Page 1. Elementi Base del Modello OSI. Il modello di riferimento ISO/OSI OSI: Open Systems Interconnection. Struttura a Livelli.

Page 1. Elementi Base del Modello OSI. Il modello di riferimento ISO/OSI OSI: Open Systems Interconnection. Struttura a Livelli. Università degli Studi di Parma Elementi Base del Modello OSI Sistema A Sistema B Sistema C Sistema D Modello OSI mezzi fisici Connessioni Struttura a Livelli Per ridurre la complessità progettuale, tutte

Dettagli

Gateway da PROFIBUS DP, DeviceNet, CANopen, Modbus TCP a Modbus RTU serie deltadue

Gateway da PROFIBUS DP, DeviceNet, CANopen, Modbus TCP a Modbus RTU serie deltadue BT. 02.30 DXDY/I Gateway da PROFIBUS DP, DeviceNet, CANopen, TCP a serie deltadue Integra le linee di strumentazione ASCON nel tuo sistema DX 5000 Convertitore di linea RS232/ Ripetitore / Adattatore di

Dettagli

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Docente: Stefano Vitturi Ricercatore C.N.R. Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell Informazione e delle Telecomunicazioni IEIIT - C.N.R. Unità Staccata presso il Dipartimento

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Sistemi operativi di rete (locale) In una LAN si vogliono condividere

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5 Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 5 Giovedì 19-03-2015 1 Intensità del traffico e perdita dei pacchetti La componente

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

INFOCOM Dept. Antonio Cianfrani. Virtual LAN (VLAN)

INFOCOM Dept. Antonio Cianfrani. Virtual LAN (VLAN) Antonio Cianfrani Virtual LAN (VLAN) Richiami sullo standard Ethernet Lo standard Ethernet (IEEE 802.3) è utilizzato per le Local Area Network (LAN): livello 2 della pila protocollare. Consente l utilizzo

Dettagli

Il sistema di I/O. Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O. Introduzione

Il sistema di I/O. Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O. Introduzione Il sistema di I/O Hardware di I/O Interfacce di I/O Software di I/O Introduzione 1 Sotto-sistema di I/O Insieme di metodi per controllare i dispositivi di I/O Obiettivo: Fornire ai processi utente un interfaccia

Dettagli

Sistema ATM con rete NetRail. Divisione elco srl

Sistema ATM con rete NetRail. Divisione elco srl Sistema ATM con rete NetRail Divisione elco srl Introduzione Verrà di seguito descritto un sistema di gestione degli impianti automotore di tipo evoluto. Questo sistema si basa sull'utilizzo di una rete

Dettagli

RETI INDUSTRIALI. Sistemi di rete a cablatura tradizionale. Sistemi di rete a cablatura innovativa Bus. Introduzione GERARCHIA DI CONTROLLO

RETI INDUSTRIALI. Sistemi di rete a cablatura tradizionale. Sistemi di rete a cablatura innovativa Bus. Introduzione GERARCHIA DI CONTROLLO RETI INDUSTRIALI Ing.Francesco M. Raimondi www.unipa.it\fmraimondi Lezioni del corso di Automazione Industriale Dipartimento di Ingegneria dell Automazione e dei Sistemi GERARCHIA DI CONTROLLO Ing. F.M.

Dettagli

Elementi di Informatica e Programmazione

Elementi di Informatica e Programmazione Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela

Dettagli

Hardware delle reti LAN

Hardware delle reti LAN Hardware delle reti LAN Le reti LAN utilizzano una struttura basata su cavi e concentratori che permette il trasferimento di informazioni. In un ottica di questo tipo, i computer che prendono parte allo

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara Università degli Studi di Ferrara Corso di Laurea in Informatica Relatore Dott. Mirco Andreotti Laureando Simoni Alfred Anno accademico 2005/2006 Riepilogo Processo di produzione dei laterizi PLC ( Programable

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6 GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:

Dettagli

Corso: Sistemi di elaborazione delle informazioni 2. Anno Accademico: 2007/2008. Docente: Mauro Giacomini

Corso: Sistemi di elaborazione delle informazioni 2. Anno Accademico: 2007/2008. Docente: Mauro Giacomini Corso: Sistemi di elaborazione delle informazioni 2. Anno Accademico: 2007/2008. Docente: Mauro Giacomini Organizzazione no-profit per lo sviluppo di standard che fornisce linee guida per: lo scambio la

Dettagli

Networking e Reti IP Multiservizio

Networking e Reti IP Multiservizio Networking e Reti IP Multiservizio Modulo 2: Introduzione alle reti per dati IEEE802.3 (Ethernet) Gabriele Di Stefano: gabriele@ing.univaq.it Argomenti già trattati: Lezioni: Concetti fondamentali Entità

Dettagli

PlantPAx : interfaccia per dispositivi di campo e asset management

PlantPAx : interfaccia per dispositivi di campo e asset management PlantPAx : interfaccia per dispositivi di campo e asset management Simone Cerizza Commercial Engineer Process Italian Region Agenda Cenni generali fieldbus digitale Tecnologia FDT/DTM Piattaforma di integrazione

Dettagli

GE 032 DESCRIZIONE RETI GEOGRAFICHE PER MX 650

GE 032 DESCRIZIONE RETI GEOGRAFICHE PER MX 650 GE 032 DESCRIZIONE RETI GEOGRAFICHE PER MX 650 MONOGRAFIA DESCRITTIVA Edizione Gennaio 2010 MON. 255 REV. 1.0 1 di 27 INDICE Introduzione alle funzionalità di gestione per sistemi di trasmissioni PDH...

Dettagli

Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011. Paola Zamperlin. Internet. Parte prima

Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011. Paola Zamperlin. Internet. Parte prima Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011 Paola Zamperlin Internet. Parte prima 1 Definizioni-1 Una rete di calcolatori è costituita da computer e altri

Dettagli

the digital connection company Full Lighting Management

the digital connection company Full Lighting Management Ailux S.r.l. è una realtà tecnologica che ha come strategia aziendale la connettività. L azienda ed il suo management si riconoscono e amano identificarsi come una digital connection. L unione di un management

Dettagli

Controllo distribuito

Controllo distribuito I sistemi complessi di automazione industriale e di controllo di processo richiedono una notevole integrazione tra i vari sottosistemi che li compongono, tanto che li si può definire sistemi di controllo

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione.

Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione. Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione. Compito fondamentale di un S.O. è infatti la gestione dell

Dettagli

Elementi di Informatica e Programmazione

Elementi di Informatica e Programmazione Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

SERCOS III Comunicazione real time su base Ethernet quale bus universale per l Automazione Industriale Michele Pirelli Bosch Rexroth AG

SERCOS III Comunicazione real time su base Ethernet quale bus universale per l Automazione Industriale Michele Pirelli Bosch Rexroth AG SERCOS III Comunicazione real time su base Ethernet quale bus universale per l Automazione Industriale Michele Pirelli Bosch Rexroth AG Gruppo Azionamenti Elettrici Benefits Technology Storia Storia SERCOS

Dettagli

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella

Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Una definizione di Rete Una moderna rete di calcolatori può essere definita come:

Dettagli

CORSO DI RETI SSIS. Lezione n.2. 2 Novembre 2005 Laura Ricci

CORSO DI RETI SSIS. Lezione n.2. 2 Novembre 2005 Laura Ricci CORSO DI RETI SSIS Lezione n.2. 2 Novembre 2005 Laura Ricci IL DOMAIN NAME SYSTEM (DNS) Indirizzi IP poco adatti per essere memorizzati da utenti umani è prevista la possibiltà di associare nomi simbolici

Dettagli

UDP. Livello di Trasporto. Demultiplexing dei Messaggi. Esempio di Demultiplexing

UDP. Livello di Trasporto. Demultiplexing dei Messaggi. Esempio di Demultiplexing a.a. 2002/03 Livello di Trasporto UDP Descrive la comunicazione tra due dispositivi Fornisce un meccanismo per il trasferimento di dati tra sistemi terminali (end user) Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it

Dettagli

Esame di INFORMATICA

Esame di INFORMATICA Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Anni 40 i dati e i programmi che descrivono come elaborare i dati possono essere codificati nello

Dettagli

Tecnologie di Campo nell Automazione Industriale

Tecnologie di Campo nell Automazione Industriale Tecnologie di Campo nell Automazione Industriale Reti per l Automazione Stefano Panzieri Lan e Bus di Campo - 1 Stefano Panzieri Al livello più basso Misura e acquisizione delle grandezze di interesse

Dettagli

Sistemi di Automazione Industriale

Sistemi di Automazione Industriale Introduzione ai PLC Sistemi di Automazione Industriale Ridurre e/o eliminare il ruolo dell operatore umano Ogni sistema di automazione prevede: Sistema Controllato; è un generatore di eventi non prevedibili

Dettagli

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Nelle automazioni e nell industria di processo si presenta spesso il problema di gestire segnali analogici come temperature,

Dettagli

Micromoduli. Tipologia di Micromoduli. Tipologia di Espansioni SCHEDA 3.0.0

Micromoduli. Tipologia di Micromoduli. Tipologia di Espansioni SCHEDA 3.0.0 Micromoduli Un notevole punto di forza delle centrali ESSER è dettato dall estrema modularità di queste centrali. L architettura prevede l utilizzo di micromoduli, schede elettroniche inseribili all interno

Dettagli

Reti e Internetworking

Reti e Internetworking Titpi di rete - tecnologia trasmissiva Reti e Internetworking Riferimento A. Tanenbaum "Computer Networks" Prentice-Hall, 3a Ed. Elaboratori Rete una rete broadcast Titpi di rete tecnologia trasmissiva

Dettagli

CANUSB. Programmable CAN bus-pc interface

CANUSB. Programmable CAN bus-pc interface CANUSB-Man-Ita_revd.doc - 05/04/05 SP04002 Pagina 1 di 12 Specifica tecnica CANUSB Programmable CAN bus-pc interface Specifica tecnica n SP04002 Versione Autore Data Note Rev. 0 M. BIANCHI 10/09/04 Prima

Dettagli

Introduzione alle applicazioni di rete

Introduzione alle applicazioni di rete Introduzione alle applicazioni di rete Definizioni base Modelli client-server e peer-to-peer Socket API Scelta del tipo di servizio Indirizzamento dei processi Identificazione di un servizio Concorrenza

Dettagli

istraffic Sistema di monitoraggio Traffico

istraffic Sistema di monitoraggio Traffico istraffic Sistema di monitoraggio Traffico Scopo Lo scopo del sistema è quello di eseguire un analisi automatica del flusso di traffico in modo da rilevare eventi quali rallentamenti, code, veicoli fermi,

Dettagli

Universal Serial Bus (USB)

Universal Serial Bus (USB) Universal Serial Bus (USB) Standard per la connessione di periferiche al personal computer (proposto verso la metà degli anni 90 da un pool di società tra cui Intel, IBM, Microsoft,..) Obiettivi principali:

Dettagli

CANPC-S1. Programmable CanBus-PC interface

CANPC-S1. Programmable CanBus-PC interface CANPC-S1.doc - 01/03/04 SP02002 Pagina 1 di 13 Specifica tecnica CANPC-S1 Programmable CanBus-PC interface Specifica tecnica n SP02002 Versione Autore Data File Note Versione originale BIANCHI M. 16/09/02

Dettagli

Fieldbus Foundation H1

Fieldbus Foundation H1 Fieldbus Foundation H1 Stefano Panzieri FF-H1-1 User Application Blocks Ci sono tre categorie di blocchi funzione: Resources Block: descrive le caratteristiche del dispositivo, come il nome ed il numero

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

MODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it

MODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it MODELLO CLIENT/SERVER Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it POSSIBILI STRUTTURE DEL SISTEMA INFORMATIVO La struttura di un sistema informativo

Dettagli

Controllo distribuito

Controllo distribuito I sistemi complessi di automazione industriale e di controllo di processo richiedono una notevole integrazione tra i vari sottosistemi che li compongono, tanto che li si può definire sistemi di controllo

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE. Reti industriali. Parte II ELEMENTI DI INFORMATICA UFC_05

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE. Reti industriali. Parte II ELEMENTI DI INFORMATICA UFC_05 Reti industriali Parte II ELEMENTI DI INFORMATICA UFC_05 1 Scenario Industriale ELEMENTI DI INFORMATICA UFC_05 2 Bus di campo (FieldBus) Utilizzati per la comunicazione a livello di cella e al livello

Dettagli

PR362009 24 novembre 2009 Software, controllo basato su PC Pagina 1 di 5

PR362009 24 novembre 2009 Software, controllo basato su PC Pagina 1 di 5 Software, controllo basato su PC Pagina 1 di 5 Utilizzo degli standard IT: ambiente di programmazione TwinCAT integrato in Microsoft Visual Studio TwinCAT 3, dalla standard Automation all extended Automation

Dettagli

Corso di Sistemi di Elaborazione A.A. 2008/2009

Corso di Sistemi di Elaborazione A.A. 2008/2009 Università di Ferrara Facoltà di Ingegneria Docente: Ing. Massimiliano Ruggeri Mail: m.ruggeri@imamoter.cnr.it mruggeri@ing.unife.it Tel. 0532/735631 Corso di Sistemi di Elaborazione A.A. 2008/2009 Durata:

Dettagli

Insegnamento di Informatica CdS Scienze Giuridiche A.A. 2007/8

Insegnamento di Informatica CdS Scienze Giuridiche A.A. 2007/8 Insegnamento di Informatica CdS Scienze Giuridiche A.A. 2007/8 Livelli di rete e architettura Client-Server Lez 12 architettura client-server 1 Scorsa lezione: comunicazione Gli utenti chiedono comunicazione

Dettagli

L importanza della diagnostica e della ricerca guasti per l efficienza nella gestione di reti Profibus

L importanza della diagnostica e della ricerca guasti per l efficienza nella gestione di reti Profibus L importanza della diagnostica e della ricerca guasti per l efficienza nella gestione di reti Profibus Micaela Caserza Magro Genoa Fieldbus Competence Centre srl Via Greto di Cornigliano 6r/38 16152 Genova

Dettagli

Sistema di monitoraggio delle correnti in ingresso in impianti fotovoltaici

Sistema di monitoraggio delle correnti in ingresso in impianti fotovoltaici Sistema di monitoraggio delle correnti in ingresso in impianti fotovoltaici "L uso della piattaforma CompactRIO ha consentito l implementazione di un sistema di monitoraggio adatto ad essere utilizzato

Dettagli

LIVELLO DATA LINK (DI LINEA)

LIVELLO DATA LINK (DI LINEA) LIVELLO DATA LINK (DI LINEA) 1 TRASMISSIONE 2 FRAMING 3 CONTROLLO DEGLI ERRORI 4 CONTROLLO DI FLUSSO 1 Asincrona 2 Sincrona 1 Orientata al byte 2 Orientata al bit 1 Codici correttori 2 Codici Rivelatori

Dettagli

Reti e Internet: introduzione

Reti e Internet: introduzione Facoltà di Medicina - Corso di Laurea in Logopedia Corso di Informatica III anno Prof. Crescenzio Gallo Reti e Internet: introduzione c.gallo@unifg.it Reti e Internet: argomenti Tipologie di reti Rete

Dettagli

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira Possibili domande 1 --- Caratteristiche delle macchine tipiche dell informatica Componenti hardware del modello funzionale di sistema informatico Componenti software

Dettagli

Reti di elaboratori. Reti di elaboratori. Reti di elaboratori INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042)

Reti di elaboratori. Reti di elaboratori. Reti di elaboratori INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) Reti di elaboratori Rete di calcolatori: insieme di dispositivi interconnessi Modello distribuito INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) Funzioni delle reti: comunicazione condivisione di

Dettagli

Protocolli di rete. Vittorio Maniezzo Università di Bologna. Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 2/30

Protocolli di rete. Vittorio Maniezzo Università di Bologna. Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 2/30 Protocolli di rete Vittorio Maniezzo Università di Bologna Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 1/30 Strati di protocolli (Protocol Layers) Le reti sono complesse Molti elementi: host

Dettagli

SISTEMI INTERESSATI ALL ACQUISIZIONE DATI

SISTEMI INTERESSATI ALL ACQUISIZIONE DATI SISTEMI INTERESSATI ALL ACQUISIZIONE DATI Strumenti dedicati a particolari fasi operative (esempio: analizzatori di bus di campo, sniffer, strumenti per il monitoraggio della distribuzione dell energia,..)

Dettagli

OmniAccessSuite. Plug-Ins. Ver. 1.3

OmniAccessSuite. Plug-Ins. Ver. 1.3 OmniAccessSuite Plug-Ins Ver. 1.3 Descrizione Prodotto e Plug-Ins OmniAccessSuite OmniAccessSuite rappresenta la soluzione innovativa e modulare per il controllo degli accessi. Il prodotto, sviluppato

Dettagli

Architettura di un calcolatore

Architettura di un calcolatore 2009-2010 Ingegneria Aerospaziale Prof. A. Palomba - Elementi di Informatica (E-Z) 7 Architettura di un calcolatore Lez. 7 1 Modello di Von Neumann Il termine modello di Von Neumann (o macchina di Von

Dettagli

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC BMSO1001 Virtual Configurator Istruzioni d uso 02/10-01 PC 2 Virtual Configurator Istruzioni d uso Indice 1. Requisiti Hardware e Software 4 1.1 Requisiti Hardware 4 1.2 Requisiti Software 4 2. Concetti

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Le Reti di Computer 2 Introduzione Una rete è un complesso insieme di sistemi di elaborazione

Dettagli

Inizializzazione degli Host. BOOTP e DHCP

Inizializzazione degli Host. BOOTP e DHCP BOOTP e DHCP a.a. 2002/03 Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica 1 Inizializzazione degli Host Un

Dettagli

Applicazioni web centrati sui dati (Data-centric web applications)

Applicazioni web centrati sui dati (Data-centric web applications) Applicazioni web centrati sui dati (Data-centric web applications) 1 ALBERTO BELUSSI ANNO ACCADEMICO 2009/2010 WEB La tecnologia del World Wide Web (WWW) costituisce attualmente lo strumento di riferimento

Dettagli

SERCOS. Dipartimento di Ingegneria Elettrica. SERCOS Benzi 1

SERCOS. Dipartimento di Ingegneria Elettrica. SERCOS Benzi 1 SERCOS SErial Real-Time COmmunication System Francesco Benzi Dipartimento di Ingegneria Elettrica Università di Pavia SERCOS Benzi 1 SERCOS Benzi 2 SERCOS Serial Real-Time Communication System Nasce negli

Dettagli

Siti web centrati sui dati (Data-centric web applications)

Siti web centrati sui dati (Data-centric web applications) Siti web centrati sui dati (Data-centric web applications) 1 A L B E R T O B E L U S S I A N N O A C C A D E M I C O 2 0 1 2 / 2 0 1 3 WEB La tecnologia del World Wide Web (WWW) costituisce attualmente

Dettagli

Internet e protocollo TCP/IP

Internet e protocollo TCP/IP Internet e protocollo TCP/IP Internet Nata dalla fusione di reti di agenzie governative americane (ARPANET) e reti di università E una rete di reti, di scala planetaria, pubblica, a commutazione di pacchetto

Dettagli

I Socket. Laboratorio Software 2008-2009 M. Grotto R. Farina

I Socket. Laboratorio Software 2008-2009 M. Grotto R. Farina M. Grotto R. Farina Sommario 1. Applicazioni Distribuite 2. I Socket Introduzione Interfacce e protocolli Descrizione Stile di comunicazione Namespace e protocollo Include e system call Creazione e chiusura

Dettagli