RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO
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- Dorotea Damiani
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1 RECUPERO PSICOLOGICO DELL ATLETA INFORTUNATO
2 TIPI INFORTUNIO MILD: terapia senza interruzione degli allenamenti; MODERATE: limita la partecipazione al programma di allenamento; MAJOR: richiede tempi lunghi, spesso operazione o ricovero ospedaliero; SPORT DISABLING: impedisce di tornare ai livelli più alti della performance; CATASTROPHIC: causa una disabilità permanente, fine carriera.
3 PSICOLOGICAMENTE 1. benessere fisico: dolore; restrizioni temporanee dei movimenti; possibilità di cambiamenti permanenti; fatica durante la riabilitazione; 2.benessere emozionale: trauma al momento dell infortunio; sensazioni di perdita e di angoscia;
4 PSICOLOGICAMENTE 3. benessere sociale: perdita del ruolo; separazione dall'ambiente sportivo; nuove relazioni con lo staff tecnico; 4. influenza sul "Sé": alterazione dell'immagine del Sé; minaccia agli obiettivi della propria vita; diminuzione dell'autoefficacia.
5 PERCHE LO PSICOLOGO? Un cattivo adattamento all infortunio può provocare: - Comparsa di sensazioni di rabbia e impotenza; - sbalzi di umore; - sensi di colpa; - domande ossessive circa il proprio ritorno alla "normalità ; - pensieri irrazionali e depressivi; - ritorno "insicuro" all attività o abbandono precoce dello sport praticato;
6 PERCHÉ LO PSICOLOGO? NEI CASI PIÙ GRAVI.. - sindrome del dolore liberarsi della propria identità di atleta e vivere come una persona comune
7 PERCHÉ LO PSICOLOGO? Il soggetto infortunato deve: - capire cosa gli serve - ridefinire le priorità che si era prefissato prima dell incidente - allargare i suoi interessi anche ad ambiti non sportivi pur mantenendo i contatti con il suo sport, l allenatore e la squadra. - riprendersi la propria identità di sportivo ma con un atteggiamento mentale moderato, capace di accettare emozioni negative e momenti di stasi o peggioramento, un atteggiamento mentale diverso, rispetto quella durezza psicologica necessaria negli allenamenti e nei momenti di forma fisica.
8 PROGRAMMA DI INTERVENTO Valutazione psicodiagnostica per conoscere caratteristiche psicologiche generali dell individuo caratteristiche sport-specifiche risposte emotivo-cognitive all infortunio e al processo riabilitativo DISTORSIONI COGNITIVE
9 DISTORSIONI COGNITIVE catastrofizzazione: "non potrò più tornare come prima"; generalizzazioni: "perderò la mia velocità di base" (dopo un infortunio alla spalla); personalizzazioni: "perché sono sempre io a farmi male?"; astrazioni selettive: "se l'allenatore mi avesse lasciato allenare a modo mio, non mi sarei fatto male"; pensiero dicotomico: "se il dottore mi ha detto che il ginocchio è a posto e a me fa male, vuol dire che me lo sto mettendo in mente".
10 PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE PSICOLOGICA PROGETTAZIONE Stabilire priorità Identificare le tecniche Organizzare il programma REALIZZAZIONE Integrazione (collaborazione tra operatori) adattabilità MANTENIMENTO Continuità Flessibilità Partecipazione emotiva
11 TECNICHE Mental training; Goal setting e pensiero positivo; Training propriocettivo; Self talk.
12 MENTAL TRAINING - aumento dell'autostima e dell'elasticità mentale; - potenziamento dell'autoregolazione e delle attitudini sport-specifiche; - migliorare la capacità del controllo del dolore attraverso maggiore conoscenza delle sensazioni corporee; - ridurre la paura del re-infortunio.
13 GOAL SETTING Obiettivi si dividono in: - Oggettivi e misurabili (perdere peso); - Soggettivi e non misurabili (divertirsi); - Orientati al risultato (outcome goal) - Performance goal; - Focalizzati sull azione e l esecuzione di un gesto (process goal).
14 GOAL SETTING Aree: Qualità individuali (individual skill); Abilità di squadra (team skill); Prestazioni del proprio corpo (fitness skill); Capacità di visualizzazione (psychological skill).
15 GOAL SETTING E PENSIERO POSITIVO Goal setting Pensiero positivo > Motivazione > fiducia in sé intrinseca stessi e nelle proprie capacità
16 TRAINING PROPRIOCETTIVO portare l'individuo ad apprendere ed affinare gradualmente le capacità di: Autopercezione autoispezione raggiungere una migliore consapevolezza corporea
17 SELF TALK Dialogo interno finalizzato all incremento e al controllo del comportamento Utilizzo parole-stimolo per ottimizzare: esecuzione gesto tecnico; (tirala lì) auto-efficacia; (le mie braccia sono forti) mantenimento livello ottimale di performance (vai così) il recupero (ce la posso fare, non devo mollare)
18 OBIETTIVI FINALI Aiutare l atleta a: Accettare le condizioni di infortunato; Accettare i tempi di recupero riabilitativo; Cercare le migliori possibilità di recupero; Focalizzare la propria attenzione sul presente e non sul passato; Pensare al futuro superando la frustrazione dell inattività; Attivare il sostegno di amici e famigliari.
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