Addio al bambino piccolo Competizione e rivalità Identificarsi con i genitori Passato, presente e futuro I genitori sono solo degli esseri umani

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Addio al bambino piccolo Competizione e rivalità Identificarsi con i genitori Passato, presente e futuro I genitori sono solo degli esseri umani"

Transcript

1 INDICE 7 Prefazione (di Ubiratan D Ambrosio) 9 Introduzione 13 Capitolo 1 Il concetto di sé si trasforma Parlare è bello Cambiamenti di prospettiva Il senso di equilibrio Il giusto e l ingiusto Distinguere la realtà dalla fantasia 23 Capitolo 2 Un posto in famiglia Addio al bambino piccolo Competizione e rivalità Identificarsi con i genitori Passato, presente e futuro I genitori sono solo degli esseri umani 33 Capitolo 3 L esperienza della scuola Pronti per cominciare La relazione con l insegnante Essere uno fra tanti La lezione Concentrarsi in classe 45 Capitolo 4 Fare amicizia Il circle time La ricreazione L identità di genere Giochi e collezioni Le differenze 59 Capitolo 5 Leggere e imparare La preparazione alla lettura Mettere assieme i pezzi Le difficoltà di lettura

2 69 Capitolo 6 Confusioni e ansie Il senso di colpa «Mamma e papà stanno bene?» «Come diventerò?» Le sensazioni sessuali Humour sulle funzioni corporali I mostri sotto il letto «Non è giusto!» Alcuni motivi di preoccupazione per i genitori 81 Capitolo 7 Conclusioni Festeggiare i buoni risultati e andare avanti

3 INTRODUZIONE INTRODUZIONE «Toc-toc!» «Chi è?» «Shirley» «Shirley chi?» «Ormai sai che Shirley sono!» Nulla meglio di un gioco di parole come questo rappresenta il senso dell umorismo dei bambini di 6-7 anni. La battuta deriva dall incongruità che fa apparire sconosciuto quel che invece è familiare. Qui infatti, in particolare, la persona dietro la porta non conosce nessuna «Shirley», ma non si tratta affatto di una vera Shirley è una bambina che si conosce da anni, che ha un nome diverso e che si diverte a fingersi qualcun altro. In questa fase il mondo sembra pieno di nuove possibilità e i bambini si trovano in un certo senso a una soglia. Si stanno integrando meglio nel mondo della scuola e cominciano ad acquisire contemporaneamente molte nuove abilità. Riescono a gestire una maggiore indipendenza in molti ambiti della loro vita ma hanno ancora moltissimo bisogno del sostegno della famiglia per tenere testa ai normali stress della vita. Forse ora la difficoltà più grande per loro consiste nel trovare i mezzi per abbandonare gli atteggiamenti infantili ed esplorare le sfide eccitanti della fanciullezza. Il lavoro più formale a scuola è integrato e alimentato dal naturale spirito investigativo e dall immaginazione del bambino. Le ordinarie esperienze della vita quotidiana sono piene di ricchezza e di significato e assumono una forma diversa a seconda della personalità emergente. Per i genitori può essere difficile mantenere il contatto con il figlio e controllarlo adeguatamente concedendogli al contempo un margine sufficiente per lo sviluppo di nuove relazioni. Se i genitori accettano di soffermarsi a riscoprire il loro bambino cercando di ricon- 9

4 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI siderare, da una certa distanza emozionale, il suo sviluppo, possono a volte riuscire a immaginare come sia il mondo visto con i suoi occhi. Tutti i genitori sono stati bambini una volta e pertanto i loro ricordi dei sei o sette anni possono essere una risorsa di comprensione molto preziosa. D altro canto, i figli sono inevitabilmente molto diversi dai loro genitori. Le loro personalità non solo contraddistinguono ciascuno in modo unico, ma subiscono altresì l influenza delle tecnologie e dei media del Ventunesimo secolo, che portano il mondo dritto nei loro soggiorni, in un modo che la generazione precedente non avrebbe neppure potuto immaginare. Quando i bambini si sviluppano e crescono gli adattamenti emozionali che si rendono necessari possono ingenerare stati d animo contrastanti in loro e nei loro genitori. Questo è uno dei principali temi esplorati in questo libro. Dal punto di vista di un genitore, è possibile trarre un enorme senso di soddisfazione dall aiutare i figli a sviluppare nuove competenze e abilità, come quelle connesse alla lettura e al calcolo. I bambini cominciano a ragionare in modo più sofisticato e si orientano meglio in relazione al tempo e allo spazio. Le abilità fisiche e la coordinazione aumentano rapidamente e sono più in grado di provvedere a se stessi, assumendosi maggiori responsabilità in compiti come quelli del lavarsi e vestirsi. Si formano relazioni e amicizie nuove, che assumono una maggiore importanza, e questo può aiutare i genitori a sentirsi più liberi di dedicarsi ai loro interessi per conto proprio. Di solito i genitori sono orgogliosi quando i figli prosperano in questo modo, ma possono anche rattristarsi dovendo rinunciare all intimità degli anni precedenti, caratterizzati da una condizione più marcata di dipendenza. Dal punto di vista del bambino, ora è necessario mettere da parte alcuni dei sentimenti più appassionati associati alle relazioni familiari. I bambini devono affrontare la sfida di «riporre» le loro esperienze precedenti, proprio come si prepara un metaforico pranzo al sacco, per attingere da un nutrimento interiore che continua a sostenerli nelle difficoltà connesse all apprendimento scolastico, alle nuove amicizie e al fronteggiamento del mondo più ampio. 10

5 INTRODUZIONE Considerando l incredibile velocità del suo sviluppo, può essere arduo credere che il proprio figlio sia lo stesso che poco tempo fa ha cominciato ad andare a scuola. A proposito degli anni di sua figlia, una madre ha detto «Ne ha sei, quasi sedici!»; la immaginava già come una futura adulta, un adolescente in miniatura. Quindi può essere utile ricordare che in realtà un seienne ha percorso solo un terzo del lungo viaggio verso il conseguimento della maggiore età. Un altro dei temi esplorati in questo libro è la tensione che si crea nel bambino quando egli non si sente più piccolo, pur non essendo ancora molto grande. A volte può essere salutare ricordare che l apparente competenza di un bambino di sei anni è ancora fragile e può essere scossa facilmente dagli stress e dalle tensioni normali della vita. Fra il sesto e l ottavo compleanno i bambini rinunciano gradualmente al pensiero magico a favore di un modo di vedere le cose più razionale e logico. Cominciano a rendersi conto che non si ottiene il successo per magia, ma che è invece necessario impegnarsi e faticare, cosa che può essere divertente ma anche comportare stress e paura di fallire. L attrazione infantile per la realtà e il successo è temperata dall immaginazione e da una maggiore capacità di simboleggiare e rappresentare l esperienza con il linguaggio, il gioco e la simulazione. Quando gli insegnanti sono in sintonia con i bambini di quest età, riescono realmente a mobilitare il loro lato più maturo affinché collabori con quello più infantile nell ambito dei progetti creativi della classe. Per molti insegnanti è particolarmente gratificante lavorare con i bambini di sei-sette anni, così pieni di immaginazione e di entusiasmo nei confronti dell apprendimento di abilità e nozioni. Il principale scopo di questo libro è riprodurre fedelmente alcuni dei molti aspetti dell esperienza dei bambini di quest età. Esploreremo alcuni dilemmi tipici, accanto ad alcune riflessioni sulle relative problematiche che riguardano i genitori. Ci saranno naturalmente delle zone di sovrapposizione con i bambini di cinque o anche otto anni circa, dal momento che ogni bambino è un individuo a sé e matura con i propri ritmi. Sostanzialmente 11

6 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI qui ci occupiamo della fase di sviluppo della fanciullezza, a volte indicata con l espressione «periodo di latenza». Se i bambini ricevono un sostegno adeguato nel contesto della vita familiare, questo periodo tende ad essere contrassegnato da una crescita, un apprendimento e un consolidamento costanti. 12

7 4 FARE AMICIZIA Com è rassicurante trovare altre persone come noi! L uomo è un essere sociale, e i nostri bambini di sei o sette anni si trovano alle prese con la complicata questione del fare amicizia con gli altri bambini. Ora che trascorrono più tempo lontano dalle loro famiglie, il gruppo dei pari assume maggiore importanza nella definizione della loro identità. Quindi nella mente di un bambino la domanda «Come sono?» non è tanto diversa dalla domanda «Chi mi piace?». In altre parole, i bambini cercano accettazione quando cercano amici. Hanno bisogno di verificare le loro identità emergenti nel confronto con gli altri. I bambini popolari sono tendenzialmente quelli sicuri di sé, attraenti e intelligenti o che possiedono altre caratteristiche desiderate, e ciò può essere deleterio per quelli che sentono di non possedere queste qualità. A questa età è facile che le amicizie abbiano i loro alti e bassi. In realtà i bambini di sei o sette anni hanno ancora bisogno dell attenzione e della mediazione degli adulti per sviluppare modalità di relazione tra pari soddisfacenti. Servirà loro ancora molto tempo prima di riuscire a fondare l amicizia su basi più mature, come lo scambio reciproco, l empatia e il rispetto delle differenze; nel frattempo è utile avere tutte queste opportunità per fare pratica. 45

8 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI Il circle time Le scuole danno un contributo attivo allo sviluppo delle abilità sociali di cui i bambini hanno bisogno per andare d accordo fra loro. Il circle time ha lo scopo di facilitare la comprensione delle relazioni sociali e l apprendimento di semplici strategie per la gestione dei conflitti. La vita familiare offre molte opportunità per imparare cose come il «dare e avere», la condivisione e il rispetto degli altri ma, come abbiamo visto nei capitoli precedenti, la capacità di comprendere il punto di vista degli altri, di empatizzare con loro, è qualcosa che comincia appena a emergere a questa età. Molte interazioni spiacevoli che avvengono a scuola fra i bambini dipendono da una mancanza di comprensione sociale basata sull inesperienza. Chiunque abbia familiarità con i bambini saprà che si preoccupano molto di chi è loro amico e di chi non lo è. La necessità altrui di uno spazio personale (in senso fisico) e di un trattamento riguardoso (in senso morale) sono un fondamento molto importante della cittadinanza, la cui acquisizione richiederà molti anni, ma sicuramente non è troppo presto per cominciare a promuovere attivamente i principi della vita cooperativa. Il circle time permette di richiamare l attenzione dei bambini su questioni che tradizionalmente sono state considerate troppo marginali o, peggio ancora, un interferenza rispetto al programma di insegnamento scolastico. Fortunatamente oggi pensiamo che la scuola moderna svolga adeguatamente la sua funzione soltanto quando educa il bambino nella sua interezza e che i bambini imparino meglio attraverso l esperienza personale e l esempio. Così il fatto di riservare uno spazio speciale nell ambito della giornata scolastica per discutere approfonditamente delle problematiche interpersonali dimostra ai bambini che le loro preoccupazioni quotidiane vengono prese in seria considerazione. Un pomeriggio, poco prima del circle time, alcuni alunni della classe della signora Campbell tornarono in lacrime dall intervallo. A una prima indagine sembrò 46

9 FARE AMICIZIA che ci fosse stata una banale lite mentre i bambini si mettevano in fi la per rientrare in classe. Anna aveva una gamba sbucciata e James un bernoccolo in testa, ed entrambi accusarono un terzo bambino di averli spinti mentre si stavano mettendo in fila. In pochi minuti la signora Campbell si fece raccontare dagli allievi coinvolti le diverse versioni dell accaduto, e reagì in modo caloroso e pragmatico al contempo. L angoscia svanì presto e l incidente fornì un ottimo spunto per l argomento del prossimo circle time: imparare a dire «mi dispiace». I bambini si disposero in cerchio e l insegnante chiese perché secondo loro fosse importante chiedere scusa. In qualche caso le risposte furono un po oscure. Una di queste fu: «Se non chiedi scusa lo diranno all insegnante». Molte altre ripresero l idea precedente, ma qualcuna andò oltre: «Se fai una cosa a un tuo amico, cioè, ferisci i suoi sentimenti, uhm, dopo parlerà male di te e non sarà più tuo amico». La signora Campbell colse la palla al balzo e concluse: «Quindi, se volete essere amici, è una buona idea scusarsi e dire mi dispiace». Usando l episodio appena accaduto nell intervallo come punto di partenza, incoraggiò i bambini a rifl ettere su come ci si sente quando qualcuno ci spinge o ci fa male e li aiutò a pensare anche al punto di vista dell altro chiedendo: «Come si sentirà una persona che viene sgridata per qualcosa che ha fatto senza volerlo?». Emersero anche altre domande più complesse: «Se hai fatto male a un altro bambino di proposito, basta dire mi dispiace per sistemare la questione?». Poi l insegnante chiese agli alunni di parlare con il bambino seduto accanto a loro di un episodio in cui avevano chiesto scusa. I bambini vennero istruiti a parlare e ad ascoltare a turno scambiandosi i ruoli. L esercizio sembrò catturare il loro interesse e l aula si animò di vivaci discussioni. Più tardi la signora Campbell chiese alle coppie di bambini di recitare brevemente gli episodi di cui avevano parlato. I bambini si divertirono molto a mettere in scena varie forme di 47

10 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI scortesia: furti di dolciumi, pestoni sui piedi e insulti, tutte cose che apparentemente conoscevano bene. La parte della lezione in cui ci si scusava fu di fatto quasi incidentale, quasi un anti-climax. I bambini riconobbero che «mi dispiace» può essere una formula utile per calmare le acque, ma la vera sensazione di dispiacere sembrava essere un altra cosa. Ciò era abbastanza prevedibile. Gli adulti sanno che può esserci una grossa differenza fra dire «mi dispiace» e provare veramente rimorso. Spesso il nostro desiderio che i bambini provino dispiacere per le loro malefatte è prematuro. Una domanda interessante per questa classe di settenni avrebbe potuto essere: «Ti è mai capitato di dire mi dispiace senza provare veramente dispiacere?». Per il momento i bambini stavano imparando che è bene ascoltare rispettosamente il punto di vista altrui e che è utile lasciar correre i piccoli motivi di risentimento: queste importanti lezioni sono aspetti fondamentali alla base dell amicizia. La ricreazione Negli spazi della scuola riservati alla ricreazione i bambini allentano le loro tensioni e possono fare quello che vogliono. Se in classe i bambini si sentono sostenuti, usciranno a giocare aspettandosi un intermezzo privo di pericoli in cui sfogarsi con i loro amici. Sono sotto la supervisione di persone adulte e c è qualcuno a cui rivolgersi se le cose vanno male. Gli insegnanti e gli aiutanti assegnati all area per la ricreazione sono punti di riferimento importanti e i bambini che hanno bisogno di qualcuno che intervenga per appianare le piccole liti possono rivolgersi a loro. Questi adulti hanno spesso al loro seguito un codazzo di bambine amichevoli e ciarliere bramose di approfittare dell opportunità di poter conversare con un adulto interessato. Queste figure sono una sorta di servizio paramedico mobile che giudica la gravità delle sbucciature alle ginocchia, dei colpi in testa e dei mal di pancia. 48

11 FARE AMICIZIA Con ciò non si vuole certo affermare che gli spazi per la ricreazione siano liberi da stress. Nella confusione si svolgono contemporaneamente molti giochi e i bambini vi entrano e vi escono in continuazione. Le gerarchie sociali vengono prima stabilite e poi rimesse in discussione, i migliori amici sono sottoposti alla tentazione dell infedeltà, e già la sola massa di bambini che corrono e rumoreggiano eccitati rende il cortile o il corridoio un luogo malsicuro per chi non guarda dove mette i piedi. Alcuni bambini si riuniscono per fare giochi di immaginazione in cui ognuno elabora le sue fantasie in modo tale da suscitare l interesse negli altri. In questo modo a volte emergono dei giochi immaginativi che hanno un intreccio. Mina impartiva urlando degli ordini a Alison e Molly affinché seguissero la rotta per Marte. In questo gioco era la leader e strillava e diceva di essere Supergirl, e che avrebbe salvato i pianeti. Le altre due bambine digitavano eccitate sulle tastiere dei computer immaginari in un muro, poi, insieme ad altre, lottarono intrepidamente contro gli alieni in modo aspro e confuso in mezzo a molte grida di «Supergirl alla riscossa!» e a tante risate. Era chiaramente un gioco riservato alle femmine e forse parte del divertimento derivava proprio dall aver escluso i maschi. Alcuni giochi da cortile continuano a sopravvivere nel tempo in varie forme dopo essere stati tramandati di generazione in generazione. Sticky toffee e le sue varianti riscuotono popolarità fra i bambini, forse perché evocano il tema del desiderio di una maggiore indipendenza contrapposto alla tendenza contraria della volontà di essere ricordati, trovati e reclamati. Da questo punto di vista, rievocano la relazione con i genitori, a cui i bambini sono legati da una sorta di elastico metaforico: i bambini di questa età premono per allontanarsi da loro e inoltrarsi nel vasto mondo ma allo stesso tempo non gli dispiace essere trattenuti, tirati indietro. In sticky toffee si sceglie un bambino che farà da inseguitore; gli altri devono tenersi alle sue dita pertanto il numero di partecipanti è limitato. Quando l inseguitore urla «sticky toffee», i bambini si disperdono e cercano di non farsi prendere. Se uno viene preso, resta fermo con le braccia aperte 49

12 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI in attesa di essere liberato da quelli sfuggiti all inseguitore. Vince l ultimo rimasto libero, che al prossimo turno farà da inseguitore. I bambini ci tengono alle regole, e se qualcuno imbroglia si può arrivare alla lite e all esclusione. I giochi di battimani possono avere diversi tipi di regole e si basano sulla coordinazione, l apprendimento meccanico e la capacità di abbinamento. Essi sembrano esplorare l idea del collegamento e della separazione e dell essere in sincronia con i propri amici. Tutti questi giochi danno l opportunità di esplorare il senso di identità e il senso di unione che si stanno sviluppando. Nel mezzo di tutta questa fervida attività ci sarà sempre qualche bambino che fatica a partecipare, magari perché sente la mancanza dei genitori o perché non ha la maturità, la sicurezza o le abilità sociali necessarie per giocare in modo cooperativo. Alla maggior parte dei bambini capiterà di sentirsi degli intrusi qualche giorno, ma questa sensazione sarà più pronunciata in coloro che hanno delle preoccupazioni connesse alla famiglia. D altra parte alcuni possono avere una personalità che li rende semplicemente inclini a un tipo di gioco più appartato e immaginativo; costoro preferiscono talvolta tenersi ai margini delle attività più esuberanti e restare guardare. Non è necessariamente un problema se qualcuno sceglie di starsene per conto suo durante la ricreazione. Spesso un piccolo intervento di un adulto è sufficiente a incoraggiare i bambini timidi a provare a partecipare. Audrey, che da un po di tempo era sola e aveva un espressione piuttosto nostalgica, fu contenta quando un assistente di passaggio le si avvicinò e la salutò. Parlando emerse che si sentiva triste perché la sua migliore amica non giocava con lei. Fu lieta dell interessamento dell assistente e aveva molta voglia di conversare. Con tono confidenziale le chiese se voleva conoscere Tweetie, e le fece vedere che in tasca teneva un uccellino di plastica azzurro preso dalla casa di Biancaneve (un giocattolo che aveva a casa) a cui evidentemente teneva molto. Incoraggiata a proseguire, Audrey disse che quando si sentiva sola inventava delle canzoni sugli uccelli e sui fiori che cantava a se stessa e a Tweetie. Poi diede l uccellino all assistente 50

13 FARE AMICIZIA affinché lo guardasse e la conversazione proseguì finché non capitò lì un altra bambina della stessa classe. Audrey si stava chiedendo se Tweetie fosse un maschio, dato che era azzurro e aveva i capelli corti, ma l altra bambina era più pragmatica e, indicando il buchino attraverso il quale l uccellino si attaccava alla casa di Biancaneve, commentò: «Dev essere una femmina se questo è il suo sedere!». Quest affermazione sembrò avere l effetto di riportare piuttosto bruscamente Audrey al mondo della ricreazione. Le due si scambiarono qualche risatina con aria di complicità e poi a braccetto si allontanarono dall orbita dell assistente. Anche se in classe Audrey si dimostrava nel complesso una bambina matura e competente, poteva capitare che durante la ricreazione si sentisse un po smarrita, e usava Tweetie come un bambino di tre anni userebbe un orsacchiotto, per mantenere un legame simbolico con casa sua e sentirsi più tranquilla e a suo agio. Fortunatamente l interesse amichevole dell assistente l aiutò a sentirsi più sicura, cosicché quando si avvicinò un altra bambina si sentì pronta a legare con lei. L identità di genere A quest età i bambini stanno consolidando la loro identità e dal punto di vista di un bambino di sette anni il genere è spesso la dimensione più importante per la definizione di sé. È abbastanza significativo il fatto che durante l intervallo si creino gruppi di bambini tutti dello stesso sesso. Quando sono liberi di scegliere chi avere come compagno, i bambini di seisette anni dimostrano una spiccata preferenza per le persone dello stesso sesso. Se gli si chiede chi vorrebbero invitare a casa loro o alla loro festa, il più delle volte i maschi indicano altri maschi e le femmine indicano altre femmine. Pare che le bambine abbiano meno amiche, ma che le loro relazioni siano più intense, mentre i maschi preferiscono i gruppi numerosi. I bambini stanno imparando che cosa vuol dire essere maschi e ciò in parte li può confondere. L attaccamento appassionato 51

14 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI alla mamma era più accettabile per il loro Io di bambini piccoli e ora viene sepolto sotto una preferenza per la compagnia degli amici maschi. In questo modo i bambini esplorano il sapore di una maggiore indipendenza e somiglianza con il padre o con altri modelli di comportamento maschili. I maschi non sono tutti attivi e sportivi, ma a quest età molti di loro si danno ai giochi squadra con molta naturalezza. Il gioco del calcio in particolare è un passatempo che comincia ad attirare moltissimi settenni. A questo proposito bisogna considerare diversi aspetti. Innanzi tutto c è il gioco stesso che richiede di apprendere delle regole e delle nuove abilità fisiche. In secondo luogo c è il fascino dello sport professionale da scoprire e conoscere, diventando tifosi di una certa squadra seguendo le orme di papà o di altri familiari. In terzo luogo ci sono molte altre attività connesse al gioco del calcio, come i giochi per computer, le figurine e il calcetto. Ma forse più di ogni altra cosa il calcio è un attività in cui è possibile canalizzare l energia e il desiderio di giocare con un gruppo di amici e avere un idea definita della «squadra avversaria». Giocare a pallone dà l opportunità di stare insieme ad altri bambini nel contesto di un gruppo accomunato da regole e gerarchie di un genere che piace ai bambini di sette anni. La necessaria disciplina soddisfa il desiderio di ordine e organizzazione così caratteristico dei bambini di quest età. Tuttavia all inizio le regole sono difficili da capire per un bambino di sei o sette anni e pertanto la parte più interessante può essere quella di indossare la maglia e fare finta di essere un famoso giocatore, il più ammirato della squadra per cui tifa papà. Il fatto di scorrazzare e consumare energie in modo appassionato contribuisce al fascino del gioco. Tutto quel che serve è un pallone e un area di gioco abbastanza grande. C è anche la possibilità di esprimere una bella dose di competitività e aggressività represse e di temperarle con la cooperazione e la disciplina necessarie per giocare una buona partita. Una fredda mattina di fine dicembre un gruppo di cinque seienni si ritrovò al campo di calcio insieme a tre papà e due mamme. Nelle loro splendide divise da calcio portate previ- 52

15 FARE AMICIZIA dentemente da Babbo Natale, i bambini non vedevano l ora di interpretare ciascuno la propria parte. Fra loro c era Ryan che indossava la maglia del Tottenham con il nome di Mendes e il numero otto sulla schiena. Pareva che il divertimento consistesse nel fingere di essere un giocatore famoso imparando al contempo qualche abilità. «Io sono Shearer!», gridò Joe a suo padre dopo una scivolata nel fango particolarmente efficace. Keith fece un ruzzolone dopo avere inciampato nella gamba tesa di Joe e soffocò a stento le lacrime. «Fallo!» gridò il padre di Joe, che faceva anche da arbitro. Ryan era speciale per tenersi fuori dalla mischia. Sua madre notò che era particolarmente preoccupato di non sporcarsi la divisa nuova, anche se faceva dei bei tiri quando la palla andava verso di lui. Dopo pochi minuti nacque una piccola zuffa intorno al possesso di palla. Il padre di Joe seppe istintivamente come sedarla e gridò «Fuorigioco!» e li guardò negli occhi per farli separare. Le due mamme risero fra sé e sé constatando quanto fosse efficace appellarsi alle regole del gioco, molto più efficace che dire di smettere di litigare: esisteva una disciplina che, strano a dirsi, tutti i bambini rispettavano molto volentieri. Il gioco continuò finché i padri non furono esausti. Solo a quel punto Ryan sembrò accorgersi della presenza di sua mamma: «Mi hai portato da bere?» le domandò rosso in volto. La madre si rese conto che una bibita sarebbe servita a dimostrare il suo orgoglio per lui e che l abbraccio affettuoso in cui avrebbe voluto stringerlo non era adatto a quel contesto maschile. Le amicizie femminili tendono a essere più intense di quelle maschili e spesso decisamente più effimere. Abbiamo già visto come Audrey si disorientava quando la sua migliore amica non giocava con lei. Alle bambine piace fare delle cose insieme, condividere segreti, fare giochi di simulazione più fantasiosi e chiacchierare di argomenti di ogni genere. Le liti dovute a rivalità nascoste e all ipersensibilità non sono rare, forse perché le femmine sono tendenzialmente più sintonizzate sui sentimenti personali di cui investono l esplorazione dell amicizia. Alcune delle differenze fra i gruppi di maschi e femmine possono essere esagerate dai bambini di sei-sette anni, che a 53

16 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI volte vorrebbero accentuare la divisione fra loro e gli «altri» o le «altre». Una madre, che dirigeva un gruppo scout di «Arcobaleni» per bambini di sei-sette anni, notò che le bambine amavano dedicarsi alle arti e ai mestieri decorativi, al disegno e ai giochi da tavolo. Nel frattempo suo marito conduceva un gruppo parallelo di «Castori» nella baracca Scout accanto e il suo gruppo era più rumoroso, più attivo fisicamente e più difficile da governare. Alla fine del periodo scolastico si organizzò una festicciola presso gli Arcobaleni, che prepararono diligentemente delle bevande e dei biscotti per i loro ospiti. Ma il primo bambino ad arrivare fu sopraffatto dall imbarazzo e dalla ripugnanza e, paonazzo in volto, esclamò: «Non posso entrare, è pieno di bambine! Dove sono gli altri maschi?». Gli altri bambini si erano radunati lì vicino e si sentirono capaci di affrontare le bambine soltanto quando l unione fece la forza. Giochi e collezioni I giocattoli e i giochi contribuiscono spesso a facilitare i contatti amichevoli fra i bambini a quest età. Il più semplice dei giocattoli sarà in genere sufficiente ad alimentare la tendenza naturale dei bambini a giocare creativamente usando l immaginazione. Il gioco e il disegno sono due mezzi molto importanti con cui i bambini rappresentano i loro pensieri e stati d animo. Di fatto si potrebbe affermare che nel gioco lavorano tanto quanto nelle lezioni più formali, dal momento che le attività ludiche costituiscono uno spazio per elaborare l esperienza emozionale. Pertanto, i bambini che non giocano affatto sono giustamente motivo di preoccupazione. Possono essere troppo inibiti o turbati e a volte necessitano di un intervento specialistico per sbloccare ciò che di solito è una tendenza naturale. Le amicizie fra bambini prendono forma attraverso la condivisione di interessi che si esprime nel gioco. Oggigiorno i bambini sono oggetto di grandi campagne di marketing mirato e si influenzano pure tra loro aderendo alle ultime mode e manie. 54

17 FARE AMICIZIA Quando certi giocattoli diventano un must, possiamo dare per scontato che qualche progettista di giocattoli intelligente ha trovato il modo di toccare una corda vicina alle loro preoccupazioni. Se consideriamo il genere di giocattoli che vengono scelti possiamo farci un idea di quali siano. I bambini di quest età amano fare collezioni. Che raccolgano castagne, bambole, figurine o carte dei Power Rangers o di Gormiti, tanto per fare qualche esempio, il punto sembra essere il fatto di accumulare una scorta. La collezione può rappresentare il desiderio di possedere risorse potenti. A quest età i bambini non hanno ben chiaro che cosa distingua le capacità degli adulti dalle loro e possono pensare che il fatto di possedere qualcosa in gran quantità conferisca potenza, contribuendo a fargli sentire di avere le risorse necessarie per cavarsela in un mondo difficile e competitivo. I baratti di oggetti collezionati fra amici sono un modo di fare del commercio o di sperimentare il dare e avere nel suo senso più ampio. «Cos hai dai offrirmi e cosa posso darti in cambio?» è il fondamento di un certo tipo di cooperazione. Le bambole sono da molto tempo uno dei giocattoli preferiti, specialmente dalle bambine. Il loro fascino può avere a che fare, perlomeno in parte, con le immagini di femminilità idealizzata. Quelle che hanno la forma di bebè permettono l espressione di sentimenti materni. Ma c è anche un altro tipo di bambola popolare: le Bratz, per esempio, fanno apparire desiderabile agli occhi delle bambine di sei-sette anni un immagine di rock star adolescente energica e attraente. I giochi da tavolo promuovono la possibilità di competere innoffensivamente nel rispetto di certe regole concordate e rappresentano un buon modo per esprimere le pulsioni aggressivocompetitive senza nuocere. Tuttavia non di rado a quest età i bimbi non sanno perdere, così spesso i genitori si ritrovano a contravvenire leggermente alle regole pur di non negare l esperienza della vittoria a chi si scoraggia facilmente. Ai bambini piace anche inventare dei giochi con regole. Quando Henry andò a trovare il suo compagno di classe Rashid, inventarono insieme un gioco con i nomi di tutti i compagni. 55

18 COSA SAPERE SU TUO FIGLIO DI 6-7 ANNI Formarono una squadra contrapposta a quella della sorella di Rashid, che frequentava una classe diversa e utilizzava altri nomi. La madre dei due fratelli faceva da arbitro e doveva estrarre una lettera dell alfabeto. Il primo che diceva il nome di un compagno di classe che cominciava con quella lettera guadagnava un punto. Fu un modo piuttosto interessante di tenere a mente l intera classe ricordando tutti i bambini come se facessero parte di un club. I bambini di sei-sette anni possono essere molto fantasiosi e costruire giochi con regole praticamente con qualunque cosa per misurarsi intellettualmente fra loro. Le differenze Esistono molti libri interessanti per bambini sul tema dell amicizia e uno di questi è Willy and Hugh di Antone Browne. La storia narra dello sbocciare di un improbabile amicizia fra due personaggi molto diversi fra loro. I due vanno a sbattere l uno contro l altro. Il più piccolo, Willy, è più abituato a essere preso di mira ingiustamente e resta sbigottito quando Hugh, grande e grosso, si scusa con lui. Anche Willy si scusa e dall incidente nasce un amicizia. I nuovi amici scoprono di avere risorse complementari e di potersi aiutare a vicenda: Hugh è bravo a far scappare i prepotenti che tormentano Willy, ma Willy dimostra di essere quello che ha più la testa quadra e aiuta l amico quando si lascia terrorizzare da un ragnetto. Questa storia divertente mette in discussione l idea che sia meglio cercare amici fra le persone simili a sé. Nell incontro con gli altri bambini si conoscono le differenze di razza, colore, religione e lingua. I sentimenti verso le persone diverse sono influenzati da fattori interni, ma anche gli atteggiamenti incoraggiati dalla scuola hanno un ruolo importante. Cantando tutti insieme i bambini di quest età possono esprimere il loro caratteristico senso di meraviglia. Alcune canzoni danno voce alle speranze del mondo adulto. I testi di queste due canzoni sono particolarmente evocativi: 56

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

Attività per la scuola secondaria di II grado

Attività per la scuola secondaria di II grado Attività per la scuola secondaria di II grado Il punto di esplosione Gli adolescenti sperimentano ed esprimono la rabbia in diversi modi. Alcuni esplodono da un momento all altro, apparentemente senza

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all

Dettagli

Gestione del conflitto o della negoziazione

Gestione del conflitto o della negoziazione 1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Introduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda.

Introduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda. www.gentletude.com Impara la Gentilezza 5 FARE COMPLIMENTI AGLI ALTRI Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: di identificare i talenti e i punti di forza propri e degli altri, e scoprire

Dettagli

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14

Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 22/01/2015 Resoconto «scuola in movimento» per l'anno scolastico 2013/14 Strutture diurne 1. Situazione di partenza «scuola in movimento» è un programma di portata nazionale dell Ufficio federale dello

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010 PREMESSA Abituare i bambini già da piccoli, seppur attraverso il gioco, a tenere poche ma essenziali norme comportamentali in caso di

Dettagli

Davide Uzzo LA COSTANZA PREMIA

Davide Uzzo LA COSTANZA PREMIA La costanza premia Davide Uzzo LA COSTANZA PREMIA INDICE La costanza premia PAG. 07 PAG. 11 PAG. 17 PAG. 26 PAG. 39 PAG. 44 PAG. 47 INTRODUZIONE SIETE PRONTI? SI COMINCIA! VARIE TECNICHE DI SCOMMESSA

Dettagli

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964

Scuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964 Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.

Dettagli

Compagnia teatroblu CenerentolO

Compagnia teatroblu CenerentolO Compagnia teatroblu CenerentolO Di: Susanna Gabos Regia: Nicola Benussi Attori: Klaus Saccardo Marta Marchi Clara Setti Costumi: Giacomo Sega Scenografia: Andrea Coppi Luci: Luca De Martini Produzione:

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca.

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. 1. Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Non permettere che accada al tuo bambino. Insegna al tuo bambino

Dettagli

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE

Gruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: LE DONNE KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema delle donne è così composto: - 1 attività

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli

1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia.

1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia. DISCUSSION STARTERS - Definisci a parole tue cosa è un avatar. - Quali sono le funzioni psicologiche dell avatar? - L avatar può essere sempre come tu lo vorresti? - Quanti tipi di avatar conosci? - In

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI

Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI SERVIZIO DI MEDIAZIONE SCOLASTICA PLUS SARCIDANO E BARBAGIA DI SEULO Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI Classe 2 A Area supporto sociale e familismo Comprende gli item da

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IMPARIAMO DAGLI ERRORI Impariamo dagli errori (1/5) Impariamo dagli errori (2/5) Il più delle volte siamo portati a pensare o ci hanno fatto credere di avere poca memoria,

Dettagli

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO

UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO UTILIZZO DELLA PSICOCINETICA NELLA SCUOLA PRIMARIA E IN AMBITO SPORTIVO Le capacità cognitive richieste per far fronte alle infinite modalità di risoluzione dei problemi motori e di azioni di gioco soprattutto

Dettagli

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

Formazione genitori. I percorsi

Formazione genitori. I percorsi Formazione genitori Sappiamo che spesso è difficile trovare un po di tempo per pensare a come siamo genitori e dedicarci alla nostra formazione di educatori, sappiamo però anche quanto sia importante ritagliarsi

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono

Dettagli

UN REGALO INASPETTATO

UN REGALO INASPETTATO PIANO DI LETTURA dai 5 anni UN REGALO INASPETTATO FERDINANDO ALBERTAZZI Illustrazioni di Barbara Bongini Serie Bianca n 64 Pagine: 48 Codice: 566-0469-6 Anno di pubblicazione: 2012 L AUTORE Scrittore e

Dettagli

Le storie sociali. Francesca Vinai e Clea Terzuolo

Le storie sociali. Francesca Vinai e Clea Terzuolo Le storie sociali Francesca Vinai e Clea Terzuolo . Qual è il punto di forza delle Storie Sociali??? PENSIERO VISIVO Uso di strategie visive migliora la comprensione, lo svolgimento delle attività, ma

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

LA COPPIA TRA GENERATIVITÀ E GENITORIALITÀ

LA COPPIA TRA GENERATIVITÀ E GENITORIALITÀ LA COPPIA TRA GENERATIVITÀ E GENITORIALITÀ www.lezione-online.it 1 PREFAZIONE Da sempre la letteratura psicologica, pedagogica e scientifica propone modelli che sovente, negli anni, perdono di valore e

Dettagli

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE... Una volta si fece la festa degli alberi nel bosco e io e una bimba, che non lo sapevo chi era, giocavamo con gli alberi

Dettagli

La Leadership. Salvatore Savarese

La Leadership. Salvatore Savarese La Leadership Salvatore Savarese 1 Introduzione Lavorare all interno di organizzazioni induce un evoluzione professionale ed umana in più direzioni: aumentano le competenze tecniche specifiche, si sviluppano

Dettagli

Perché Giocare è importante?

Perché Giocare è importante? Perché Giocare è importante? Attraverso il gioco, fin dalla nascita, il bambino si costruisce un idea di ciò che è, della sua identità, dello spazio che occupa il suo corpo. Attraverso il gioco si impara

Dettagli

Il mondo dell affettività e della sessualità. Per genitori e ragazzi

Il mondo dell affettività e della sessualità. Per genitori e ragazzi Il mondo dell affettività e della sessualità Per genitori e ragazzi Monica Crivelli IL MONDO DELL AFFETTIVITÀ E DELLA SESSUALITÀ Per genitori e ragazzi Manuale www.booksprintedizioni.it Copyright 2015

Dettagli

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c

Dettagli

Finalità. Sensibilizzare al rispetto di genere per prevenire forme di discriminazione.

Finalità. Sensibilizzare al rispetto di genere per prevenire forme di discriminazione. Finalità. Sensibilizzare al rispetto di genere per prevenire forme di discriminazione. Obiettivi. Suscitare curiosità verso l altro. Indagare sulle diversità e i ruoli. Riconoscere e valorizzare le differenze.

Dettagli

Trascrizione completa della lezione Lezione 002

Trascrizione completa della lezione Lezione 002 Trascrizione completa della lezione Lezione 002 Adam: Salve, il mio nome e Adam Kirin: E io sono Kirin. Adam: e noi siano contenti che vi siete sintonizzati su ChineseLearnOnline.com dove noi speriamo

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO IL GIOCO DEL CALCIO I bimbi della sezione 5 anni sono molto appassionati al gioco del calcio. Utilizzo questo interesse per costruire e proporre un gioco con i dadi che assomigli ad una partita di calcio.

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero

GIOCHI MINIBASKET. 1) Il gioco dei nomi. 2) Il gambero GIOCHI MINIBASKET Questi giochi sono stati tratti da alcuni libri e talvolta modificati per adattarli al nostro gioco. Adatti per diverse età. Buon lavoro. 1) Il gioco dei nomi Obiettivi: conoscere i compagni,

Dettagli

ASDPS Centro Ippico Meisino Campo estivo 2014 1. Presentazione settimana

ASDPS Centro Ippico Meisino Campo estivo 2014 1. Presentazione settimana ASDPS Centro Ippico Meisino Campo estivo 2014 1. Presentazione settimana L ASDPS Centro Ippico Meisino propone, per l estate 2014, un campo estivo dedicato alla scoperta del mondo dell equitazione e dei

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa

Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A

COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Tecnica PROBLEMA: COME SVILUPPARE LA TRASMISSIONE DELLA PALLA NELLA CATEGORIA PICCOLI AMICI (5-8 ANNI)? ECCO LA SOLUZIONE A cura di Ernesto Marchi WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT

Dettagli

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri

Socio/relazionale: partecipazione attiva al gioco, in forma agonistica, collaborando con gli altri Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile Minibasket e Scuola Lezioni Integrate Minibasket I Fondamentali con palla Traguardi di Competenza. Partiamo dalle linee guida: Motorio/funzionale padronanza,

Dettagli

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

CENTRO ESTIVO 2013. Progetto per l animazione estiva. per bambini dai 3 ai 6 anni. dal 1 al 2 agosto 2013

CENTRO ESTIVO 2013. Progetto per l animazione estiva. per bambini dai 3 ai 6 anni. dal 1 al 2 agosto 2013 CENTRO ESTIVO 2013 Progetto per l animazione estiva per bambini dai 3 ai 6 anni dal 1 al 2 agosto 2013 Scuola Materna della Divina Volontà - Tauriano 1 GIUSTIFICAZIONE DELLA PROPOSTA Un esperienza che

Dettagli

Tip #2: Come siriconosceun leader?

Tip #2: Come siriconosceun leader? Un saluto alla Federazione Italiana Tennis, all Istituto Superiore di Formazione e a tutti gli insegnanti che saranno presenti al SimposioInternazionalechesiterràilprossimo10 maggio al ForoItalico. Durante

Dettagli

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Indicazioni per l insegnante

Indicazioni per l insegnante Indicazioni per l insegnante Tutto ciò che reca le tracce del vivere umano può diventare fonte di informazione sul passato. Ivo Mattozzi Le tracce: ogni cosa che ci circonda ha delle tracce, tracce del

Dettagli

Cos'è uno Scambio Culturale I progetti di scambio culturale sono nati negli anni '50 con l'intento di promuovere la pace tra i popoli

Cos'è uno Scambio Culturale I progetti di scambio culturale sono nati negli anni '50 con l'intento di promuovere la pace tra i popoli Scambio Culturale Cos'è uno Scambio Culturale I progetti di scambio culturale sono nati negli anni '50 con l'intento di promuovere la pace tra i popoli Un' esperienza di vita all'estero, che attraverso

Dettagli

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,

Dettagli

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI

1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.

Dettagli

Due tipi di narrazione

Due tipi di narrazione ESERCITAZIONE Due tipi di narrazione (ovvero come stimolare una narrazione più elaborata e pertinente) Gianni è un bambino che vive in una situazione di emarginazione sociale e culturale. In classe l insegnante

Dettagli

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a?

In quanti modi posso lanciare ed afferrare la palla? Chi riesce a? CARATTERISTICHE GENERALI DEI GIOCHI INDIVIDUALI CON UN ATTREZZO Gioco con l attrezzo Manipolazioni, da solo: lanciare, afferrare, Per riuscire a gestire far rotolare, l attrezzo. calciare. Per riuscire

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

E poi aggiunse - Non voglio giocare a pallamuso, è solo per la fontanella, giuro! Gli avversari_

E poi aggiunse - Non voglio giocare a pallamuso, è solo per la fontanella, giuro! Gli avversari_ Gli avversari_ (leggi la prima parte) Dopo un po che si allenavano, Zio Champion disse loro di fermarsi e di bere qualcosa, sgridandoli, quando scoprì che non avevano portato nulla da bere! - È importante

Dettagli

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini.

Accogliere Una Mamma. Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini. Casa Letizia Accogliere Una Mamma Casa Letizia è nata nel 1988, 26 anni fa, come casa per accogliere mamme in difficoltà con i loro bambini. Casa Letizia ha accolto finora più di 70 mamme e 121 bambini.

Dettagli

Laboratorio creativo. Giochiamo a...giocare

Laboratorio creativo. Giochiamo a...giocare Ludoteca " La Tana dell'orso" Documentazione Laboratorio creativo Giochiamo a...giocare Il gioco: dialogo con sé e con l ambente fisico e sociale Non si smette di giocare perché si diventa vecchi, si diventa

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Obiettivo Principale: Spiegare come la stessa cosa possa essere realizzata in molti modi diversi e come, a volte, ci siano modi migliori di altri.

Obiettivo Principale: Spiegare come la stessa cosa possa essere realizzata in molti modi diversi e come, a volte, ci siano modi migliori di altri. 6 LEZIONE: Algoritmi Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10-25 Minuti (a seconda che tu abbia dei Tangram disponibili o debba tagliarli a mano) Obiettivo Principale: Spiegare come

Dettagli

MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART. MIND FITNESS 09 07 2015 Milano

MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART. MIND FITNESS 09 07 2015 Milano MIND FITNESS STRETCH YOUR BRAIN WITH ART DI FRONTE ALL OPERA D ARTE IMPARARE A LEGGERE UN SISTEMA COMPLESSO L arte contemporanea ci pone problemi inaspettati. Quando entriamo in un museo o in una galleria,

Dettagli

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!! Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per

Dettagli

U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein

U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Non cercare di essere un uomo di successo. Piuttosto diventa un uomo di valore Albert Einstein U.V.P. la base del Marketing U. V. P. Unique Value Propositon U.V.P.

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Mentore. Presentazione

Mentore. Presentazione Mentore Presentazione Chi è Mentore? Il Mio nome è Pasquale, ho 41 anni dai primi mesi del 2014 ho scoperto, che ESISTE UN MONDO DIVERSO da quello che oltre il 95% delle persone conosce. Mi sono messo

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Studio o faccio i compiti?

Studio o faccio i compiti? Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli