I soggetti della prevenzione aziendale nel nuovo quadro legislativo. Ruoli e responsabilità enrico galileo catelani

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1 I soggetti della prevenzione aziendale nel nuovo quadro legislativo Ruoli e responsabilità enrico galileo catelani

2 prima però facciamo qualche passo indietro

3 Sicurezza e salute del lavoro La promozione della salute è un impegno dello Stato (COSTITUZIONE) L attività imprenditoriale non può essere intrapresa a discapito della salute e sicurezza dei lavoratori (COSTITUZIONE) Dagli anni 70 la salute e la sicurezza sul lavoro sono un patrimonio di tutti i lavoratori (STATUTO DEI LAVORATORI)

4 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO L art del Codice Civile (1942) recita infatti:...l imprenditore e tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa, le misure che secondo le particolarità del lavoro e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. La Costituzione Italiana (1947) valorizza l esigenza di tutela della salute del cittadino come fondamentale valore etico e sociale L art.32 recita: La Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività. L art.35 recita: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni... L art.41 recita: L iniziativa economica privata e libera. Non può svolgersi in contrasto con l utilizzo sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana...

5 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO nel 1955 e 1956 DPR n. 547 del Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro DPR n. 164 del Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni DPR n. 303 del Norme generali per l igiene del lavoro altri DPR che trattano norme di prevenzione su temi specifici Con queste norme lo Stato: detta obblighi che devono essere rispettati identifica precisi destinatari prevede specifiche sanzioni garantisce la vigilanza sulla loro applicazione

6 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO dal 1960 fino alla fine degli anni 70 Legge n.300/70 Statuto dei Lavoratori introduce il diritto dei lavoratori di controllare l applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l elaborazione e l attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute Legge n.833/78 Riforma Sanitaria trasferisce la maggior parte dei compiti relativi alla vigilanza e al controllo dall Ispettorato del Lavoro alle strutture periferiche delle ULSS (Servizi Territoriali di Prevenzione)

7 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO Su rischi particolari DPR n.175/78, sui rischi industriali rilevanti (Direttiva Seveso) nel 1979 le Circolari Ministeriali sulle lavorazioni con ammine aromatiche DPR n.962/82 sulle lavorazioni con cloruro vinile monomero nel 1991viene approvato il D.Lgs. n.277 che rappresenta l ultimo esempio sulla predisposizione di normative per la limitazione di particolari rischi quali: piombo - amianto - rumore.

8 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO COSA CAMBIA? Negli anni vi è un forte impulso normativo in sede Europea. Tutta la legislazione successiva deriva da applicazioni di Direttive Europee specifiche, che cambiano letteralmente il mondo della prevenzione e della sicurezza

9 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO nel 1994 viene approvato il D.Lgs. n.626 che integra e completa la sequenza logica delle normative precedenti venendo a configurare: un sistema organizzato di PREVENZIONE globale programmato informato partecipato

10 Rapporto datore di lavoro-lavoratore lavoratore Nella normativa anni 50 il lavoratore è un soggetto passivo (il datore di lavoro dispone ed esige l osservanza delle misure di sicurezza) Nella nuova normativa il lavoratore informato, formato e addestrato diventa soggetto attivo e risponde del proprio operato (il datore di lavoro richiede l osservanza) Il quadro normativo nazionale e comunitario suggerisce un modello di prevenzione partecipato.

11 Decreto Legislativo 81/08 I titoli 1) Principi comuni (art 1 61) 2) Luoghi di lavoro (art 62 68) 3) Uso attrezzature di lavoro e DPI ( art. 69 4) Cantieri temporanei e mobili (art ) 5) Segnaletica di salute e sicurezza (art ) Movimentazione manuale di carichi (art ) Attrezzature videoterminali ( art ) 8) Agenti fisici (art ) ( art ) (art ) (art ) 171)

12 Decreto Legislativo 81/08 I titoli 9) Sostanze pericolose (art ) 10) Esposizione ad agenti biologici (art ) 11) Protezione da atmosfere esplosive (art ) Disposizioni in materia penale e di procedura penale (art ) 13) Norme transitorie e finali (art ) (art )

13 Elementi di novità generali Abrogata tutta la normativa precedente tranne: Art. 64 del D.P.R. 303/56 334/99 (Seveso( Seveso) 151/01 (lavoratrici madri) Formazione RSPP (Accordo Stato Regioni) D.Lg. 271/99 (navi e porti) D.Lg. 272/99 (navi e pesca) La Legge 123/2007 è ripreso nel T.U. per la parte operativa

14 Elementi di novità generali Sono ricomprese tutte le direttive comunitarie Unico titolo per agenti fisici Unico titolo per sostanze pericolose Le sanzioni sono articolate nei singoli titoli Disposizioni speciali prevalgono su quelle generali (se uno stesso fatto è sanzionato da entrambe)

15 Elementi di novità generali Formazione per dirigenti e preposti Elenco delle gravi violazioni per sospensione attività (allegato 1) Attenzione a diverse tipologie di lavoratori Attenzione ad appalti Rischio moderato D.P.R. 303/56 e 547/55 diventano allegati Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro

16 LE STRATEGIE PER L ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO una più completa definizione del ruolo di DATORE DI LAVORO DIRIGENTI PREPOSTI LAVORATORI l identificazione di apposite figure/strutture IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE IL MEDICO COMPETENTE IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA l individuazione di specifici momenti in cui queste persone si confrontano RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA (art. 35)

17 DATORE DI LAVORO Chi e? SOGGETTO TITOLARE DEL RAPPORTO DI LAVORO CON IL LAVORATORE Il soggetto può dirsi responsabile dell impresa o unità produttiva solo se titolare dei poteri decisionali e di spesa Cosa deve fare? individuare e valutare i rischi organizzare e gestire la prevenzione in azienda adottare le necessarie misure di sicurezza tecniche, organizzative e procedurali informare e formare i lavoratori sui rischi presenti in azienda

18 DIRIGENTE Chi e? COLUI CHE SOVRINTENDE, ORGANIZZA, COORDINA E DISPONE NELL AMBITO DELLE COMPETENZE E DEI POTERI RICONOSCIUTIGLI Cosa deve fare? predisporre le misure di sicurezza in sintonia con il datore di lavoro impartire istruzioni e ordini precisi per la migliore esecuzione del lavoro vigilare affinché le istruzioni vengano eseguite incaricare i preposti affinché svolgano mansioni di controllo e vigilanza

19 PREPOSTO persona che, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazionel delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; Cosa deve fare? segnalare le carenze o inefficienze dei sistemi di prevenzione e protezione far osservare le misure di prevenzione disposte dal datore di lavoro e dai dirigenti vigilare sui lavoratori

20 LAVORATORE Chi e? PERSONA CHE PRESTA IL PROPRIO LAVORO ALLE DIPENDENZE DI UN DATORE DI LAVORO Sono equiparati: i soci lavoratori di cooperative o di società; gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione scolastica, a, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro; gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari nei quali si faccia uso di macchine, apparecchi e attrezzature di lavoro in genere; i partecipanti a corsi di formazione professionale I lavoratori atipici Conta il lavoro indipendentemente dalla forma di contratto

21 LAVORATORE Cosa deve fare? osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore dii lavoro; non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza, di segnalazioneazione e di controllo; non compiere di propria iniziativa operazioni pericolose per la propria od altrui sicurezza; utilizzare correttamente i Dispositivi di Protezione Individuale; segnalare immediatamente condizioni di pericolo; sottoporsi ai controlli sanitari.

22 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Cos e? Insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda azienda finalizzati all attivit attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali Il responsabile del SPP deve avere attitudini, capacità e formazione adeguate

23 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Cosa deve fare? individuare e valutare i rischi; individuare le misure per la sicurezza e la salute; elaborare le misure preventive e protettive; proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori fornire ai lavoratori le informazioni sui rischi generali e specifici per la sicurezza e la salute partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro

24 MEDICO COMPETENTE CHI È? Medico in possesso di titoli specifici (specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori ecc ) COSA FA? Deve valutare il rapporto tra stato di salute di un individuo e l ambiente di lavoro nel quale egli lavora.

25 IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Chi è? persona o persone elette o designate, in tutte le aziende o unità produttive, per rappresentare i lavoratori relativamente agli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.

26 IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Cosa deve fare? ESSERE CONSULTATO per la valutazione dei rischi per l individuazione, programmazione e verifica della prevenzione sulla designazione degli addetti al SPP, alla prevenzione incendi, i, al pronto soccorso, alla evacuazione dei lavoratori in merito alla organizzazione dei programmi di formazione RICEVERE informazioni e documentazione aziendale informazioni provenienti dai servizi di vigilanza adeguata formazione

27 CONTROLLI E VIGILANZA Il rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro, è garantito: dal controllo degli organismi interni all attivit attività lavorativa; dagli interventi ispettivi delle strutture pubbliche preposte alla vigilanza.

28 CONTROLLO INTERNO Gli organismi interni all azienda azienda per la verifica e il controllo dell applicazione delle norme antinfortunistiche sono: Datore di lavoro; Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione; Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza; Medico Competente.

29 CONTROLLO ESTERNO L organo di vigilanza

30 L ORGANO DI VIGILANZA COMPLESSO DI OPERATORI CON VARIE PROFESSIONALITÀ CHE, ATTRAVERSO VARIE ATTIVITA, CONTROLLANO E PROMUOVONO LA SICUREZZA E L IGIENE DEL LAVORO.

31 L ORGANO DI VIGILANZA: COMPITI E FUNZIONI Sopralluoghi ispettivi; inchieste per infortuni sul lavoro; PRINCIPALI ATTIVITA inchieste per malattie professionali; indagini ambientali (campionamenti di polveri, ecc.); verifiche degli impianti di sollevamento; verifiche degli impianti elettrici; visite mediche per apprendisti e minori; informazione; assistenza; formazione.

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