COMUNE DI VALMONTONE RIQUALIFICAZIONE CAMPI SPORTIVI DI VIA GRAMSCI PROVINCIA DI ROMA PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA IMPIANTI

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1 COMUNE DI VALMONTONE PROVINCIA DI ROMA RIQUALIFICAZIONE CAMPI SPORTIVI DI VIA GRAMSCI PROGETTO ESECUTIVO R3 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI DATA : MAGGIO 2015 AGGIORNAMENTO : IL PROGETTISTA E DIRETTORE DEI LAVORI IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Adriano Tiberi Viale Avignone n Roma Te. 380/ Arch. Ermanno Milana

2 SOMMARIO 1. Dati generali Riferimenti a norme leggi e regolamenti Classificazione dell'impianto Descrizione delle attività da svolgere Note generali Quadri elettrici Distribuzione Impianto di terra Impianto videosorveglianza Caratteristiche tecniche impianto Sezionamento e comando Protezione contro i contatti diretti e indiretti Protezione contro i contatti diretti Protezione contro i contatti indiretti Caduta di tensione Sezioni minime Caratteristiche tecniche quadri elettrici Parte 1 (CEI 17-13/1 EN ) "Prescrizioni per le apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)" Parte 3 (CEI 17-13/3 EN 60439/3) "Prescrizioni particolari per apparecchiature di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD)

3 1. Dati generali L intervento in oggetto si riferisce alla progettazione esecutiva per l adeguamento degli impianti elettrici relativi all illuminazione e di videosorveglianza presso i campi sportivi del Comune di Valmontone siti in Via Gramsci snc. Tutti i principali elementi ed indicazioni riguardanti l impianto in oggetto sono rappresentati e descritti nei seguenti elaborati: Nella presente relazione tecnica; Negli elaborati grafici che illustrano le principali caratteristiche tecniche e la consistenza degli impianti da realizzare. 2

4 2. Riferimenti a norme leggi e regolamenti Gli impianti ed i componenti devono rispondere alla regola dell'arte (Legge 186 del 1/3/68). Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di Legge e dei regolamenti vigenti alla data del contratto ed in particolare devono essere conformi: alle prescrizioni dei VV.F. e delle Autorità locali; alle prescrizioni ed indicazioni dell'enel o dell'azienda Distributrice di energia elettrica, per quanto di loro competenza nei punti di consegna; alle prescrizioni e indicazioni della società telefonica (es. Telecom); alle prescrizioni del Capitolato del Ministero LL.PP.; alle seguenti disposizioni di Legge e Norme CEI: CEI 14-6: Trasformatori d isolamento e trasformatori di sicurezza; CEI 11-17: Impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica. Linea in cavo; CEI 11-25: Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti trifasi a corrente alternata; CEI 17-13/1: Apparecchiature di protezione e di manovra per basse tensioni (quadri BT) Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS); CEI 17-13/3: Apparecchiature di protezione e di manovra per basse tensioni (quadri BT) Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso Quadri di distribuzione (ASD); CEI 20-13: Cavi isolati con gomma butilica con grado di isolamento superiore a 3 (per sistemi elettrici con tensione nominale da 1 a 20 kv); CEI 20-22: Cavi non propaganti l'incendio; CEI 20-27: Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione; CEI 20-37: Cavi elettrici. Prove sui gas emessi durante la combustione; CEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell'uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile; CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare; CEI 34-22: Apparecchi di illuminazione. Parte 2 : Requisiti particolari. Apparecchi di illuminazione di emergenza; CEI 64-2 Nov.1990: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione; CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua - Norme Generali; 3

5 CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua - Variante; CEI 64-12: Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario; CEI 81-1: Protezione delle strutture contro i fulmini; CEI 81-4: Protezione delle strutture contro i fulmini; Valutazione del rischio dovuto al fulmine; CEI 103-1: Impianti telefonici interni; CEI EN : Apparecchiature di protezione e manovra per bassa tensione (Quadri BT) - Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS); CEI EN : Apparecchiature a bassa tensione (interruttori industriali) CEI EN : Interruttori di manovra-sezionatori CEI EN : Contattori fino a 1000 V UNI 10380: Illuminazione di interni con luce artificiale; Legge 791 del : Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità Europee (n.73/23/cee) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione; Legge 186 del : Disposizioni concernenti la produzione dei materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrotecnici e elettronici. D.M. n 37 del 22/01/ Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. D.P.R. 547 del : Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; Legge 13 del : Disposizioni per favorire il superamento e l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. D.P.R. 503 del : Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. D.M. 236 del : Regolamento d attuazione dell art. 1 della legge 13 del D.P.R. 302 del : Prevenzioni infortuni sul lavoro. Norme integrative. CIRCOLARE 526 del : Norme di prevenzione infortuni e igiene del lavoro. CIRCOLARE 31 del : Norme di sicurezza per installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice; D.M. del 15/12/78: Designazione del Comitato Elettrotecnico Italiano quali organismo italiano di normalizzazione elettrotecnico ed elettronico. 4

6 D.M. del 23/07/79: Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della Legge n.791. D.L. del 19/09/94 n.626: Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. 5

7 3. Classificazione dell'impianto Il sistema elettrico si definisce di I^ categoria in ottemperanza all art della Norma CEI 64-8/2 poiché la tensione di alimentazione risulta essere inferiore a 1000V in corrente alternata, consegna in bassa tensione. Per quanto riguarda lo stato del neutro, come da art della norma CEI 64-8/3, il sistema viene definito TT poiché l'impianto di terra di utente risulterà essere indipendente da quello della cabina elettrica di trasformazione. 6

8 4. Descrizione delle attività da svolgere 4.1 Note generali Gli impianti in oggetto, verranno alimentati dalla rete elettrica in bassa tensione e le consegne si prevedono una per le utenze PC (NAS) e l altra per alimentare l attrezzatura connessa alla videosorveglianza. A valle del gruppo di misura dedicato agli impianti sportivi, e all interno del quadro elettrico generale esistente saranno collegate le linee elettriche che alimenteranno le utenze sopra descritte. 4.2 Quadri elettrici Tutte le utenze saranno collegate ai quadro elettrico esistente. All interno di esso verranno posizionate le protezioni. 4.3 Distribuzione La distribuzione comprende tutte le linee elettriche che attestandosi ai quadri elettrici alimenteranno le varie utenze. Le linee saranno realizzate in cavo unipolare isolato in PVC tipo N07V-K e posate in tubazione di materiale plastico; nei tratti di posa in esterno o entro cavidotto interrato verranno impiegati cavi di tipo FG7(O)R. Nei locali garage gli impianti saranno realizzati in tubazione esterna. Ogni parte di circuito o apparecchio che richieda di essere comandata indipendentemente sarà dotato di apposito comando funzionale. Il medesimo dispositivo di comando funzionale potrà comandare più circuiti o più apparecchi destinati a funzionare contemporaneamente. Non è necessario che i dispositivi di comando funzionale interrompano tutti i conduttori attivi del circuito ed in particolare i dispositivi di comando unipolare non dovranno essere inseriti sul conduttore di neutro. Le derivazioni o giunzioni dovranno essere effettuate in apposite cassette di materiale termoplastico in esecuzione a vista o incassata, le cassette di derivazione in cui transiteranno gli impianti elettrici e gli impianti ausiliari saranno dotate di opportuno setto di separazione. Inoltre almeno ogni venticinque metri si dovrà installare un pozzetto. 4.4 Impianto di terra L impianto di messa a terra deve essere realizzato seguendo le Norme CEI 64-8; di seguito si riassumono le principali prescrizioni relative agli impianti di bassa tensione. L impianto di terra deve essere eseguito in modo da soddisfare: il valore della resistenza di terra che sia in accordo con le disposizioni di legge e con le esigenze dell impianto di protezione e di funzionamento; 7

9 l efficienza dell impianto nel tempo (sia relativo al valore di resistenza che ai materiali); le correnti di guasto, che devono essere sopportate senza danno. L impianto di terra per le utenze del progetto sarà quello esistente e deve essere unico. A detto impianto devono essere collegate tutte le masse estranee esistenti nell area dell impianto utilizzatore, la terra di protezione e di funzionamento dei circuiti e degli apparecchi utilizzatori. L impianto di terra deve essere costituito dalle seguenti parti: dispersore conduttore di terra collettore o nodo principale di terra conduttori di protezione conduttori equipotenziali Dispersore Serve per disperdere le correnti verso terra ed è generalmente costituito da tondi, profili, tubi, nastri, corde. Possono essere impiegati anche i ferri delle armature nel calcestruzzo di fondazione e armatura dei cavi. Per non variare il valore della resistenza di terra nel tempo, si deve porre la massima cura all installazione e profondità del dispersore (esempio corrosione del dispersore, essiccamento, congelamento del terreno, ecc.) da installare comunque nelle aree esterne dell edificio. I materiali da preferire devono essere: rame acciaio ramato acciaio zincato ferro zincato ferro non zincato altri materiali metallici Le giunzioni fra i diversi elementi dei dispersori e fra il dispersore ed il conduttore di terra devono essere effettuate con saldatura forte o autogena o con robusti morsetti o manicotti purché assicurino un contatto equivalente. Le giunzioni devono essere protette contro la corrosione. Conduttore di terra E il conduttore che collega il dispersore al collettore (o nodo) principale di terra ed è generalmente costituito da conduttori in rame (o equivalente) o ferro. Deve essere affidabile nel tempo, resistente e adatto all impiego. Possono essere impiegati: 8

10 corde, piattine tubi e simili elementi strutturali metallici inamovibili Collettore (o nodo) principale di terra In ogni impianto deve essere previsto (nel quadro generale) in posizione accessibile (per effettuare le verifiche e le misure) almeno un collettore (o nodo) principale di terra. Per i grossi impianti deve essere costituito da una o più sbarre di metallo robusto (preferibilmente rame) mentre, per i piccoli impianti, può essere sufficiente un morsetto. A tale collettore devono essere collegati: il conduttore di terra i conduttori di protezione i conduttori equipotenziali principali Conduttori di protezione E il conduttore che collega il o i collettori (o nodo) principale di terra alle masse. Deve essere posta la massima cura alla sezione ed ai collegamenti di questi conduttori che per la loro funzione ed estensione costituiscono, in genere, la parte più importante dell impianto di terra. Per i conduttori di protezione possono essere usati i seguenti materiali (CEI 64-8): anime di cavi multipolari conduttori nudi cavi unipolare armature dei cavi elettrici tubi protettivi metallici canalette metalliche masse estranee con caratteristiche adeguate I conduttori di protezione devono essere ispezionabili e affidabili nel tempo, protetti contro qualsiasi danneggiamento meccanico, corrosione ecc., che ne alteri le caratteristiche; non devono avere inseriti dispositivi di interruzione salvo che sul collettore (o nodo) principale di terra per effettuare le misure. Conduttori equipotenziali I conduttori equipotenziali devono collegare le masse e/o masse estranee per assicurare le equipotenzialità. 9

11 Si dividono in: principali, per il collegamento al collettore (o nodo) principale di terra supplementari, per il collegamento al conduttore di protezione, ad esempio una cassetta di derivazione. Per le sezioni da utilizzare si rimanda agli schemi degli impianti già realizzati. 4.5 Impianto videosorveglianza L impianto di videosorveglianza sarà realizzato nell area parcheggi e all interno dell area ricreativa, davanti alla scuola Istituto Giorgi, sito in Via Gramsci. L impianto sarà governato da una centrale di telecontrollo ubicata nella stazione dei Vigili Urbani presso il Comune di Valmontone. L'operatore della Centrale di Telecontrollo (oltre a visionare lo stato dell area dei campi sportivi di Via Gramsci) ha la possibilità di attivare la visione di una o più telecamere, al verificarsi di determinati eventi c.d. "di allarme". Le telecamere saranno posizionate su pali alti 10m, con opportune staffe orientabili a seconda del cono di visuale necessario. Il modello e la marca delle telecamere sarà Mobotix tipo MX-M15Di- SEC - D/N Dual Fixdome outdoor IP54, telecamera IP con due sensori. La necessità di usare queste telecamere deriva dal fatto che l area videosorvegliata sarà collegata ad un ponte radio che a sua volta comunicherà con la stazione dei Vigili Urbani, ove esiste già un sistema compatibile per la gestione delle stesse. Le lenti saranno scelte al momento dell installazione in funzione del raggio di visuale necessario. 10

12 5. Caratteristiche tecniche impianto 5.1 Sezionamento e comando Le norme CEI 64-8 contengono le prescrizioni relative al sezionamento e comando; di seguito si riassumono le principali. Deve essere previsto un interruttore su ogni circuito salvo casi particolari. Nel sistema elettrico TT in questione l interruttore utilizzato per la protezione ed il sezionamento delle linee elettriche deve poter sempre sezionare anche il conduttore di neutro. Nei quadri alimentati da due o più sorgenti deve essere prevista una scritta od un cartello ammonitore per avvertire della necessità di sezionare tutte le parti in tensione quando, per ragioni di manutenzione, si debba accedere alle parti attive. Nei quadri di notevole dimensione può essere previsto in alternativa alla scritta o ai cartelli monitori, un interblocco che ponga fuori tensione le parti a cui si deve accedere. Si devono prevedere dispositivi per assicurare la scarica dell energia accumulata (per esempio i condensatori). Quando il dispositivo di sezionamento non è sotto il controllo dell operatore si deve ad esempio ottemperare ad una delle seguenti prescrizioni: sistemazione in involucro chiuso a chiave sistemazione in involucro in locale chiuso a chiave blocchi meccanici scritta o altra opportuna segnaletica 5.2 Protezione contro i contatti diretti e indiretti Le Norme CEI 64-8 prevedono varie misure di protezione (elencate di seguito) contro i contatti diretti e indiretti nei sistemi di categoria 0; di seguito riassumono la principali. Protezione mediante bassissima tensione di sicurezza (sistemi SELV) Per attuare questa protezione devono essere soddisfatte le seguenti condizioni; Alimentazione da: trasformatore di sicurezza o altra sorgente con caratteristiche similari batteria gruppo elettrogeno, ecc. Circuiti così composti: le parti attive e le masse non devono essere collegate a terra elettricamente separate dagli altri circuiti le prese a spina non devono essere intercambiabili con quelle degli altri sistemi né avere il contatto di terra 11

13 Protezione mediante bassissima tensione funzionale (sistemi FELV) Le Norme prevedono due casi: 1 caso: il circuito è analogo al sistema SELV ma presenta un punto collegato a terrala protezione dai contatti si deve effettuare mediante involucri a barriere aventi grado di protezione non inferiore a IP2X (inteso nel senso che il dito di prova non possa toccare parti in tensione) oppure con isolamento capace di tenere 500V per un minuto la protezione dai contatti indiretti non è richiesta 2 caso: il circuito non presenta alcuna caratteristica del sistema SELV le protezioni dai contatti dirette sono più severe rispetto a quelle del caso precedente sono richieste le protezioni dai contatti indiretti le spine della prese a spina del sistema FELV non devono essere intercambiabili con le spine degli altri circuiti non a FELV 5.3 Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti consiste nelle misure intese a proteggere le persone contro i pericoli risultanti dal contatto con parti attive del sistema. I componenti accessibili, salvo quelli che si trovano in locali o luoghi riservati esclusivamente a personale addestrato, devono avere una protezione totale dai contatti diretti. Le Norme CEI 64-8 prevedono varie misure di protezione contro i contatti diretti, dette misure possono essere totali o parziali; di seguito si riassumono le principali. Protezione totale Protezione mediante isolamento delle parti attive: tutte le parti attive devono essere adeguatamente isolate, l isolamento deve essere rimosso solo mediante distruzione, l isolamento dei quadri elettrici deve soddisfare le relative Norme Protezione mediante involucri o barriere: gli involucri o le barriere devono assicurare un grado di protezione IPXXB (inteso nel senso che il dito di prova non possa toccare le parti in tensione) e per le superfici orizzontali superiori, a portata di mano, devono assicurare il grado IPXXD (inteso nel senso che un filo di prova diritto, rigido, del diametro di 1mm non possa toccare parti in tensione) Quanto necessario ad aprire un involucro o rimuovere una barriera occorre osservare una delle seguenti precisazioni: uso di chiave o attrezzo interposizione di seconda barriera che assicuri il grado di protezione IPXXB (inteso nel senso che il dito di prova non possa toccare parti in tensione) rimovibile con chiave o attrezzo sezionamento delle parti attive 12

14 Protezione parziale Protezione mediante ostacoli Possono essere rimossi senza l uso di chiavi o attrezzo ma devono essere fissati in modo tale da impedirà la rimozione accidentale. Gli ostacoli devono impedire l avvicinamento non intenzionale da parti attive il contatto non intenzionale con parti attive durante lavori sotto tensione Protezione mediante allontanamento Parti (masse, ecc.) che si possono toccare simultaneamente, a tensione diversa non devono essere a portata di mano. Protezione addizionale Gli interruttori differenziali con corrente differenziale Id nominale uguale o inferiore a 30mA devono essere considerati come protezioni addizionali contro i contatti diretti e da impiegare unitamente ad una delle altre misura di protezione totale o parziale. Si ricorda che in alcune applicazioni l impiego di interruttori differenziali è reso obbligatorio dal DM 37/ Protezione contro i contatti indiretti Per proteggere le persone contro i pericoli derivanti da contatti con parti conduttrici che, in caso di cedimento dell isolamento principale possono andare in tensione, devono essere adottate idonee misure di protezione. Le Norme CEI 64-8 prevedono varie misure di protezione contro i contatti indiretti, dette misure (le principali elencate di seguito) possono essere senza o con interruzione automatica del circuito. Protezione senza interruzione automatica del circuito Per realizzare la protezione in oggetto si devono attuare le seguenti misure: protezione con impiego di componenti di classe II o con isolamento equivalente (isolamento doppio o rinforzato). Questa misura si basa sulla scarsa probabilità che si verifichi una situazione di pericolo nell impianto elettrico, con due cedimenti contemporanei dell isolamento protezione per separazione elettrica. Per attuare detta protezione il circuito deve essere alimentato da: un trasformatore d isolamento una sorgente con caratteristiche di sicurezza equivalenti al trasformatore d isolamento 13

15 Le caratteristiche del circuito separato devono essere le seguenti: tensione nominale non superiore a 500V lunghezza massima del circuito di 500 m il prodotto della tensione nominale in Volt per la lunghezza in metri non deve superare il valore di le parti attive non devono essere collegate a terra né collegate a nessun altro circuito la separazione verso eventuali altri circuiti elettrici deve essere almeno equivalente a quella richiesta tra gli avvolgimenti del trasformatore d isolamento. E consigliabile usare cavi o condutture distinti, oppure: si devono impiegare cavi multipolari senza guaina metallica si devono impiegare cavi unipolari posati in condotti isolati Le masse non devono essere collegate intenzionalmente né con la terra né con masse, masse estranee o conduttori di protezione di altri circuiti. Se il circuito separato alimenta un solo apparecchio non si deve effettuare il collegamento equipotenziale. Se il circuito alimenta più apparecchi si devono osservare le seguenti prescrizioni: 1. le masse del circuito separato devono essere collegate tra loro con conduttori equipotenziali isolati non collegati a terra. E vietata l interconnessione fra questi conduttori con il conduttore di protezione, le masse di altri circuiti e le masse estranee 2. tutte le prese a spina del circuito separato devono avere un contatto di terra collegato al conduttore equipotenziale 3. tutti i cavi flessibili degli apparecchi elettrici (esclusi quelli di classe II) devono avere un conduttore di protezione da utilizzare come conduttore equipotenziale 4. la protezione contro il doppio guasto verso massa di due fasi distinte deve intervenire entro 5 s Le protezioni contro le sovracorrenti devono essere conformi al paragrafo specifico. Protezione contro i contatti indiretti nei sistemi di i categoria senza propria cabina di trasformazione sistema TT Per i sistemi di I categoria, senza propria cabina di trasformazione, sistema TT, la protezione contro i contatti indiretti deve essere attuata mediante impianto di terra locale. 14

16 Le masse dell impianto utilizzatore devono essere collegate all impianto di terra locale a mezzo apposito conduttore di protezione. Le masse estranee devono anch esse collegate all impianto di terra mediante conduttori equipotenziali principali. Il conduttore di protezione deve essere separato dal neutro. Tutte le prese a spina di apparecchi utilizzatori per i quali è prevista la protezione contro i contatti indiretti mediante collegamento a terra delle masse, devono avere il polo di terra collegato al conduttore di protezione. La protezione deve essere coordinata con l impianto di terra locale in modo da assicurare l interruzione del circuito guasto entro 1 s se la tensione di contatto assume valori pericolosi. Nel caso di più dispositivi di protezione si considera la corrente di intervento più elevata. In pratica, le protezioni saranno coordinate con dispositivo a corrente differenziale per la difficoltà che si possono avere nell ottenere valori molto bassi di Rt. 5.5 Caduta di tensione I valori unitari di resistenza e reattanza utilizzati per il calcolo delle cadute di tensione sono tratti dalla normativa UNEL Dal punto di consegna dell energia, considerato il punto di origine, fino ad una qualsiasi utenza, il valore della caduta di tensione dovrà essere contenuto entro il 4% (CEI 64-8 art.525). 5.6 Sezioni minime Il dimensionamento dei conduttori attivi è stato effettuato in modo da soddisfare soprattutto le esigenze di portata e resistenza ai corti circuiti e i limiti ammessi per caduta di tensione. Le Norme CEI 64-8 prevedono le sezioni relative ai conduttori dell impianto di terra; qui sono brevemente elencate: Conduttore neutro Stessa sezione del conduttore attivo fino alla sezione di 16 mm² rame, (linee tripolari + neutro) è ammesso il neutro di sezione ridotta, ma comunque non inferiore a 16 mm² rame) purché siano soddisfatte le seguenti condizioni: il carico sia essenzialmente equilibrato e comunque il neutro di sezione ridotta assicuri la necessaria portata in servizio ordinario; sia assicurata la protezione contro le sovracorrenti; stessa sezione del conduttore di fase (linee unipolari + neutro) 15

17 6. Caratteristiche tecniche quadri elettrici Ai quadri elettrici in B.T. si applicano le prescrizioni contenute nelle norme CEI (Norma Europea 60439) "Apparecchiature di protezione e di manovra per Bassa Tensione". Si riportano le parti salienti delle suddette norme. 6.1 Parte 1 (CEI 17-13/1 EN ) "Prescrizioni per le apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)" Si applica a tutti i tipi di apparecchiature siano esse costruite in serie (AS) conformi ad un tipo o a un sistema costruttivo prestabilito o comunque senza scostamenti tali da modificarne in modo determinante le prestazioni rispetto all'apparecchiatura tipo totalmente provata, che a quelle non di serie (ANS). Queste sono apparecchiature contenenti sistemazioni verificate con prove di tipo o non verificate con prove di tipo purché queste ultime siano derivate (es.attraverso calcolo) da sistemazioni verificate che abbiano subito le prove previste. Si considerano costruite in serie AS anche quelle apparecchiature nelle quali alcune fasi di montaggio sono eseguite fuori dall'officina del costruttore dell'as, purché il montaggio sia effettuato secondo le istruzioni del costruttore in maniera che risulti assicurata la conformità al tipo provato. 6.2 Parte 3 (CEI 17-13/3 EN 60439/3) "Prescrizioni particolari per apparecchiature di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzione (ASD). Si riferisce ai quadri di distribuzione con involucro, fissi, costruiti in serie destinati sia alle applicazioni domestiche, sia in altri luoghi con uso da parte di persone non qualificate (ovvero non istruite o avvertite sui pericoli dell'elettricità). 16

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